L assicurazione agricola agevolata in Italia. I risultati della campagna 2007

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1 L assicurazione agricola agevolata in Italia I risultati della campagna 2007 Giugno 2008

2 Realizzazione a cura di Ismea Responsabile della Ricerca Ezio Castiglione Responsabile Scientifico Giorgio Venceslai Redazione Massimiliano Crociani, Michele Pennucci, Giovanni Razeto La ricerca è stata eseguita con il contributo del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali. Il Rapporto è aggiornato al 31 maggio 2008; i dati contenuti in questo lavoro sono quelli disponibili a tale data (definitivi per strutture, zootecnia e colture primaverili estive; provvisori per colture autunno invernali). 2

3 L ASSICURAZIONE AGRICOLA AGEVOLATA IN ITALIA I RISULTATI DELLA CAMPAGNA I RISULTATI DELLA CAMPAGNA L EVOLUZIONE DEL SISTEMA IL MERCATO ASSICURATIVO AGRICOLO DELLE COLTURE IL MERCATO ASSICURATIVO AGRICOLO DELLE STRUTTURE L ASSICURAZIONE AGRICOLA PER COMPARTO E PER AREA IL MERCATO ASSICURATIVO AGRICOLO PER COMPARTO IL MERCATO ASSICURATIVO AGRICOLO PER AREA CONTRIBUZIONE PUBBLICA SUI PREMI LA ZOOTECNIA I RISULTATI COMPLESSIVI DELLA CAMPAGNA AGEVOLATA L ASSICURAZIONE PER ALLEVAMENTO, GARANZIA ED AREA CONTRIBUZIONE PUBBLICA NEL SETTORE ZOOTECNICO IL FONDO DI RIASSICURAZIONE INTRODUZIONE LA CAMPAGNA ASSICURATIVA L ATTIVITA DEL FONDO PER AREA E PER COLTURA CONCLUSIONI

4 PRESENTAZIONE La presente edizione del Rapporto sull assicurazione agricola agevolata, che si compone di sei capitoli, analizza le dinamiche del mercato assicurativo agricolo agevolato italiano nel 2007 e le regole dettate dal Piano Assicurativo Agricolo Nazionale (PAAN), entrato in vigore per la prima volta nella campagna 2005 e confermato, salvo piccoli adeguamenti tecnici ordinari, nelle campagne successive. In particolare, nel primo capitolo si analizza l evoluzione del sistema assicurativo sia per quanto riguarda le colture che le strutture. Successivamente, nel secondo capitolo, lo studio presenta un analisi dei dati assicurativi per comparto e per area, mentre nel terzo capitolo viene approfondito l andamento della contribuzione pubblica sui premi pagati dagli agricoltori. Nel quarto capitolo viene presentata per la seconda volta un analisi dei dati relativi all assicurazione agevolata per la zootecnia. Nel quinto capitolo, infine, lo studio si sofferma sugli obiettivi e sui risultati raggiunti dal Fondo di Riassicurazione, ormai al suo quarto anno di attività. 4

5 1. I RISULTATI DELLA CAMPAGNA L evoluzione del sistema La sostanziale conferma, anche nel 2007 così come già successo nel 2006, del Piano assicurativo agricolo annuale già precedentemente disposto, ha favorito per la seconda volta il rapido avvio delle sottoscrizioni agevolate. E stata così facilitata l attività degli operatori di mercato coinvolti, in particolare gli enti di difesa (consorzi e cooperative), offrendo agli agricoltori la possibilità di conoscere in anticipo il contesto normativo e di individuare la soluzione più vantaggiosa per tutelare il proprio reddito. E opportuno ricordare che l obiettivo prioritario della riforma introdotta con il D. Lgs n. 102 del 29 marzo 2004 è quello di spostare gli interventi pubblici dalle misure compensative expost per perdite causate da calamità naturali ad un sistema di difesa ex-ante fondato sulle assicurazioni. Le nuove norme, stabilite con il richiamato decreto e adottate in gran parte solo nelle ultime due campagne agevolate, prevedono, infatti, la progressiva riduzione degli aiuti compensativi, in modo da assegnare al sistema assicurativo nazionale la rilevante funzione di stabilizzare i redditi degli agricoltori in presenza degli effetti distruttivi delle avversità atmosferiche. Tra i principali elementi di novità, introdotti gradualmente con i Piani assicurativi agricoli annuali degli ultimi tre anni, c è l ampliamento delle colture/strutture/eventi assicurabili su un maggior numero di aree territoriali. Inoltre, una sensibile revisione riguarda la metodologia di calcolo dei parametri, elementi indispensabili per stabilire il contributo pubblico sui premi. Infatti, la suddetta nuova metodologia è applicata per i rischi di cui si dispone di dati conoscitivi nella Banca dati nazionale, mentre nelle aree/prodotto e per le avversità di cui non si hanno dati storici, la determinazione dei parametri avviene sia all avvio della campagna agevolata mediante l applicazione di coefficienti e moltiplicatori standard fissi individuati per singolo evento, sia a fine campagna tenendo conto delle tariffe effettive applicate. La nuova normativa in materia di assicurazioni agricole agevolate ha reso possibile una modernizzazione del sistema assicurativo italiano, migliorando le opportunità per le aziende agricole che hanno risposto positivamente al cambiamento. Già nel primo anno di applicazione seppur parziale della riforma, il 2004, sono state ad esempio sottoscritte polizze senza o con soglia di danno, con il contributo pubblico variabile nella misura massima del 50% o dell 80% del premio. Questi primi cambiamenti hanno prodotto un sostanziale incremento del valore assicurato accompagnato da un altrettanto significativa riduzione della tariffa media nazionale. In particolare, è importante rilevare il conseguimento sostanziale di almeno tre obiettivi: 1. l ampliamento dell ombrello assicurativo ad eventi atmosferici avversi fino ad alcuni anni fa del tutto, o quasi, esclusi dall offerta delle compagnie, tramite strumenti innovativi (polizze pluririschio e multirischio); 2. l incremento delle tipologie di produzione assicurate, con coperture agevolate estese alle strutture aziendali, alle produzioni zootecniche di bovini ed a colture vegetali fino ad alcuni anni fa del tutto escluse; 3. la diffusione di coperture assicurative agricole agevolate, sia tradizionali sia innovative, in aree territoriali del Paese, come ad esempio la Calabria e la Liguria, dove precedentemente erano del tutto o quasi assenti. 5

6 Riguardo il primo risultato, fino al 2003 l unico evento atmosferico avverso assicurato in volumi significativi era la grandine, mentre oggi si registrano livelli significativi di coperture assicurative anche per altri eventi quali ad esempio il gelo, il vento, l eccesso di pioggia, le alluvioni, la siccità. Tali nuovi eventi sono assicurati, nella quasi totalità dei casi, mediante contratti assicurativi innovativi con soglia di danno al 30%: polizze pluririschio, cresciute da una quota di mercato, in termini di valore assicurato, del 4,7% nel 2002 al 40% nel 2007; polizze multirischio, del tutto assenti prima del 2003 e con una quota di mercato pari al 5,5% nel Inoltre, la diffusione delle suddette garanzie sta favorendo la progressiva riduzione degli stanziamenti pubblici destinati ad interventi compensativi ex post. Purtroppo, per via della mancanza di dati puntuali ed aggiornati riguardanti gli interventi compensativi non è possibile ancora quantificare il beneficio ottenuto in termini di risorse pubbliche risparmiate. Riguardo l altro risultato, le tipologie di prodotto assicurate complessivamente nel 2002 ammontavano a 58, mentre nella campagna agevolata 2007 risultano più del doppio (123), determinando così di fatto l agevolabilità della quasi totalità delle colture vegetali, dei sistemi di protezione attiva e degli allevamenti bovini. Focalizzando l attenzione sulla campagna assicurativa agricola agevolata del 2007, dall analisi dei dati emerge un ulteriore consolidamento del mercato nazionale, con il valore assicurato che si è attestato a 4,4 miliardi di euro, crescendo più del 15% rispetto al precedente anno e addirittura del 18% rispetto al Il numero dei certificati è ammontato a (+12% su base annua), mentre sotto l ombrello di tutela economica rappresentato dalle assicurazioni agevolate è stata posta una produzione pari a 16,3 milioni di tonnellate (+10,3% su base annua), 312,7 milioni di piante e 19 milioni di metri quadrati di strutture. Unico elemento discordante è costituito dal totale delle superfici assicurate, sensibilmente diminuito rispetto al 2006 (-6,58%), ma ancora superiore al rispettivo dato La domanda assicurativa, dunque, ha manifestato una particolare vitalità in termini sia quantitativi sia qualitativi delle sottoscrizioni. Naturalmente i contratti monorischio grandine costituiscono ancora la tipologia prevalente di copertura assicurativa ma, rispetto alle timide esperienze del passato, nel 2007 si è rilevata una crescente richiesta delle polizze pluririschio e multirischio sulle rese. Entrambe queste tipologie di polizze, infatti, hanno assorbito il 45,5% del valore assicurato complessivo, contro il 7% del 2004, il 16% del 2005 ed il 21% nel

7 Tabella 1 - Evoluzione del mercato assicurativo agricolo in Italia u.d.m Var. 2007/06 Certificati N ,19% Quantità Assicurata.000 t ,29% Piante Assicurate.000 n ,48% Ettari Assicurati.000 ha ,58% Quantità Assicurata.000 mq ,73% Valore Assicurato ,59% Premio Totale (PT) ,34% Valore Risarcito (VR) ,22% Contributo pubblico* ,56% Tariffa Media % 7,24% 7,06% 6,97% 6,65% -4,54% VR/PT % 66,11% 59,45% 55,27% 63,22% 14,40% Per quanto riguarda l andamento delle tariffe medie nazionali al lordo del contributo statale, si è registrata un ulteriore flessione rispetto al 2006 (da 7 a 6,7%) e, dunque, un ulteriore riduzione dei costi per gli imprenditori agricoli. Intanto, l incidenza del contributo pubblico sul premio pagato dagli assicurati si è attestata al 71%, crescendo sia rispetto al 2006, quando era del 67%, sia a tutte le altre campagne agevolate precedenti. Il valore risarcito, che è l ammontare che l assicurazione paga a seguito del verificarsi dell evento calamitoso, si è attestato nel 2007 a 184,2 milioni di euro. Il rapporto tra valore risarcito e premio totale è cresciuto invece, al 63%, contro il 55% del Figura 1 - Evoluzione del rapporto tra valore risarcito e premio totale 68,00% 66,00% 64,00% 62,00% 60,00% 58,00% 56,00% 54,00% 52,00% 50,00% 48,00% 66,11% 63,22% 59,45% 55,27% Il mercato assicurativo agricolo delle colture Le aziende agricole italiane possono ricorrere ai molteplici strumenti assicurativi sia per tutelare le colture in pieno campo che quelle sotto tunnel/serra. La riforma del Fondo di Solidarietà Nazionale disposta dal richiamato Decreto 102/2004 e il conseguente aumento dei prodotti assicurabili, delle aree e soprattutto degli eventi, ha determinato la crescita del valore assicurato relativo alle colture nel 2007 ( 4 miliardi di Euro, pari ad un incremento del +13,8% su base annua). La crescita dei volumi assicurativi agevolati delle colture in termini di valore è 7

8 confermata dai dati del numero di certificati (+12% su base annua) e delle quantità (+10,3% le tonnellate e +1,5 le piante assicurate). Al contrario, unico dato discordante a quanto precedentemente osservato, le superfici hanno fatto registrare una flessione del 6,6%) Tabella 2 - Evoluzione del mercato assicurativo agricolo per le colture u.d.m Var. 2007/06 Certificati n ,05% Quantità Assicurata.000 t ,29% Piante Assicurate.000 n ,48% Ettari Assicurati.000 ha ,58% Valore Assicurato ,80% Premio totale (PT) ,15% Valore Risarcito (VR) ,67% Tariffa Media % 8,31% 7,48% 7,37% 7,45% 7,22% -3,20% VR/PT % 42,10% 66,24% 59,61% 55,35% 63,65% 14,99% In termini di costi, la tariffa media nazionale delle colture si è ulteriormente ridotta rispetto alle precedenti campagne assicurative (-3,2% rispetto al 2006), dato che l incremento dei premi raccolti nel 2007 (289 milioni di Euro, +10,2% rispetto al 2006) è stato meno che proporzionale rispetto alla crescita dei valori assicurati (4 miliardi di euro, +13,8% rispetto al 2006). Figura 2 - Evoluzione del valore assicurato e della tariffa media per le colture ,48% 7,45% 7,37% 7,22% 8,00% ,00% ,00% ,00% ,00% ,00% ,00% ,00% ,00% Valore Assicurato Tariffa Media 8

9 Figura 3 - Variazione del valore assicurato e della tariffa media per le colture 15% 10% 7,46% 13,80% 5% 0% -5% -10% -15% 1,58% 1,13% -1,41% -3,24% -3,20% -10,03% 2004/ / / /06 Valore Assicurato Tariffa media Il panorama assicurativo italiano, relativamente alle colture, è stato dominato a lungo dalle polizze monorischio (essenzialmente Grandine). Basti pensare che, nel 2003, l incidenza di questa tipologia di polizza raggiungeva, in termini di valore assicurato, il 93%. Il mutamento degli scenari istituzionali, tecnici e soprattutto climatici hanno fatto emergere, però, la necessità di adeguare gli strumenti assicurativi ai cambiamenti in atto, al fine di garantire agli agricoltori un adeguata stabilità dei redditi contro le fluttuazioni originate da eventi avversi. La riforma del 2004, quindi, ha riconosciuto la possibilità di sperimentare sull intero territorio nazionale le più ampie combinazioni di polizze innovative, con la conseguente diffusione dei contratti pluririschio e multirischio sulle rese. I primi permettono di assicurare la produzione contro le perdite causate da avversità atmosferiche combinate, i secondi, invece, garantiscono la resa aziendale delle produzioni assicurate. Già nel 2004 l incidenza in valore delle monorischio è scesa al 92%, nel 2005 all 84% e nel 2006 al 77,4%. Ma è proprio nell ultima campagna che si è realizzato un imponente spostamento della domanda verso i nuovi strumenti per la gestione del rischio climatico. Scendendo nel dettaglio, le polizze pluririschio hanno guadagnato quote di mercato fino a rappresentare, nel 2007, il 35% del mercato complessivo, con una crescita del valore assicurato di poco più del 100% su base annua. La diffusione di queste polizze è da imputare essenzialmente alle caratteristiche dell offerta assicurativa, che ha proposto 16 diverse tipologie di garanzie corrispondenti alle diverse combinazioni di eventi quali grandine, gelo e brina, vento, alluvioni, siccità ed eccesso di pioggia. Il favore degli assicurati è stato accordato, anche nel 2007, alla copertura contro Grandine e vento, sebbene la diffusione di altre tipologie di polizze pluririschio sia cresciuta rispetto al passato. Buone adesioni hanno ricevuto, infatti, anche le polizza a copertura dei rischi Grandine, vento, gelo e brina, siccità e Grandine, vento, gelo e brina. Passando ad analizzare i costi, i contratti pluririschio hanno tariffe sopra la media. Nel 2007, infatti, la tariffa media di una pluririschio è stata del 9,5%, con una riduzione su base annua di oltre un punto percentuale. Anche la tariffa media delle monorischio ha fatto registrare una flessione, passando dal 6,5% del 2006 al 5,5% e posizionandosi addirittura al di sotto della tariffa media. 9

10 Tabella 3 - Evoluzione del mercato assicurativo agricolo per tipo di garanzia Garanzia Certif. Quantità Piante Ettari Valore Assicurato Premio Totale Valore Risarcito Tariffa N..000 t % Monorischio ,80% ,48% ,48% ,65% ,95% ,49% ,47% Pluririschio* ,27% ,46% ,24% ,32% ,47% ,92% ,51% Multirischio ,77% ,60% ,25% ,77% ,33% *Escluse la garanzia grandine, neve, trombe d'aria, uragani, fulmini (strutture). Figura 4 - Distribuzione del valore assicurato delle pluririschio* per tipologia di polizza Grandine e vento 41,58% Grandine, vento, gelo e brina 21,69% Grandine, gelo e brina 4,79% Grandine, eccesso di pioggia, siccità e vento 1,39% Grandine, siccità, eccesso di pioggia 0,52% Grandine, gelo e brina, eccesso di pioggia 0,16% Grandine, gelo e brina, siccità, eccesso di pioggia 0,01% Grandine, vento, gelo e brina, siccità, eccesso di pioggia 9,26% Grandine, vento, eccesso di pioggia 4,03% Grandine e siccità 0,72% Grandine, vento e siccità 1,20% Grandine gelo e brina, siccità 0,03% Grandine, vento, gelo e brina, siccità 8,13% Grandine ed eccesso di pioggia 0,10% Grandine, vento, gelo e brina, eccesso di pioggia 6,39% * Esclusa la garanzia Grandine, neve, trombe d aria, uragani e fulmini per le strutture. 10

11 Da evidenziare, infine, la buona performance delle polizze multirischio sulle rese. Dal loro esordio sul mercato nel 2003, questi contratti hanno registrato una progressiva crescita fino a rappresentare, nel 2007, il 5,5% del mercato, con un valore assicurato pari a 237,8 milioni di euro (+130% rispetto al 2006). Per quanto riguarda la diffusione delle multirischio sulle rese, inoltre, è stato fondamentale l intervento del Fondo di riassicurazione pubblico a favore delle compagnie. Il Fondo, infatti, che ha come principale obiettivo il contenimento dei costi, ha promosso le polizze multirischio sul territorio nazionale. Rispetto al 2006, la tariffa media di queste polizze ha mostrato un incremento, passando dal 9,8% all 11,3% dell ultima campagna. Figura 5 - Evoluzione del valore assicurato per tipologia di contratto 100% 80% 60% 40% 20% 0% 95,31% 94,77% 92,02% 80,18% 71,97% 59,40% 34,60% 5,20% 13,70% 18,23% 4,69% 0,00% 7,68% 0,30% 1,63% 2,73% 5,90% Monorischio Pluririschio * Multirischio * Escluse le strutture 1.3 Il mercato assicurativo agricolo delle strutture Prosegue anche nel 2007 l andamento positivo del mercato assicurativo delle strutture, dopo l ampliamento già registrato negli ultimi anni con il numero dei certificati passato da 305 del 2003 a del Nell ultima campagna il numero dei certificati è ammontato a e le quantità assicurate, in termini di metri quadrati, hanno messo a segno una crescita del 54% rispetto al Il valore assicurato, invece, ha fatto registrare un incremento del 39% su base annua, attestandosi su quasi 373 milioni di euro e arrivando a incidere per l 8,5% sul valore assicurato complessivo. Questa evoluzione è ascrivibile sostanzialmente all ampliamento delle tipologie di strutture ammesse ad assicurazione agevolata quali, in particolare, le reti antigrandine. Queste ultime, infatti, rappresentano il 66% delle superfici assicurate complessive relative alle strutture. Il valore di questo tipo di struttura, però, è notevolmente inferiore a quello delle altre tipologie e proprio per questo motivo la loro incidenza sul valore assicurato è inferiore al 4%. Il mercato assicurativo delle strutture si presenta assai diverso da quello delle colture. I ridotti livelli di rischiosità, infatti, si riflettono sui costi delle assicurazioni che, nel 2007, non 11

12 hanno superato lo 0,74% in termini di tariffa media annuale, nonostante il numero di eventi avversi che le polizze agevolate coprono sia molto elevato. Le tariffe più alte hanno interessato le Serre fisse rivestite in film plastico (1,06%) e le Reti antigrandine (0,85%), ossia le ultime due tipologie a debuttare sul mercato agevolato (nella campagna 2005). Quanto agli altri due tipi di strutture, serre fisse rivestite in vetro non temperato o plastica e serre fisse rivestite in vetro, la tariffa si è attestata rispettivamente a 0,56% e 0,45%. Tabella 4 - Evoluzione del mercato assicurativo agricolo per le strutture Assicurazioni u.d.m agevolate Var. % 2007/06 Certificati n ,63% Quantità Assicurata.000 mq ,73% Valore Assicurato ,13% Premio totale (PT) ,21% Valore Risarcito (VR) ,87% Tariffa Media % 0,46% 0,51% 0,62% 0,74% 19,84% VR/PT % 6,19% 8,31% 41,33% 9,24% -77,64% Figura 6 - Ripartizione di valore assicurato e superficie per tipologia di struttura nel 2007 Per Valore assicurato Reti antigrandine 3,72% Serre fisse rivestimento in film plastico 32,82% Serre fisse rivestite vetro 30,80% Serre fisse rivest. In vetro non temperato o plastica 32,66% Per Superficie Serre fisse rivestimento in film plastico 22,62% Reti antigrandine 65,63% Serre fisse rivest. In vetro non temperato o plastica 7,06% Serre fisse rivestite vetro 4,69% 12

13 Figura 7 - Evoluzione del valore assicurato e della tariffa media per le strutture 400 0,74% 0,80% 350 0,62% 0,70% ,46% 0,51% 0,60% 0,50% Milioni ,40% 0,30% 100 0,20% 50 0,10% ,00% Valore Assicurato Tariffa Media Figura 8 - Variazione del valore assicurato e della tariffa media per le strutture 100% 80% 60% 40% 20% 0% 76,20% 56,65% 34,08% 39,13% 23,70% 10,97% 22,00% 19,84% 2004/ / / /06 Valore Assicurato Tariffa media 2. L ASSICURAZIONE AGRICOLA PER COMPARTO E PER AREA 2.1 Il mercato assicurativo agricolo per comparto Dall analisi per comparti si evince che poco più del 92% del mercato assicurativo nazionale sia appannaggio di cereali, frutta, vite e ortaggi, come già registrato nel L importanza economica di questi quattro comparti nel panorama agricolo italiano ha determinato, in questi anni, una maggior richiesta di protezione contro gli effetti distruttivi delle avversità e calamità atmosferiche. Nell ultima campagna assicurativa, inoltre, si è registrata anche l espansione 13

14 assicurativa per altri prodotti. Infatti, l ampliamento del ventaglio dei prodotti assicurabili stabilito con i Piani Assicurativi degli ultimi tre anni ha determinato, infatti, un maggior ricorso all assicurazione anche per l olivo, le colture da seme, l arboricoltura da legno e i prodotti florovivaistici. Per quanto concerne le quantità, i prodotti che rivestono un ruolo di primo piano nel quadro assicurativo sono i cereali (44% del totale assicurato), seguiti dagli ortaggi (26,4%) e dalla frutta (12,5%). Rispetto al 2006, però, mentre la frutta ha messo a segno una crescita del 16,2%, i cereali e gli ortaggi hanno fatto registrare un incremento dei quantitativi assicurati nell ordine rispettivamente solo del 2,3 e 3,6%. Anche tutti gli altri comparti hanno evidenziato trend positivi. Buone le performance dei prodotti vivaistici (+33,7% rispetto al 2006) e delle colture da seme (+30,2%). Risultati ancora maggiori sono stati registrati per i fiori e le fronde (+278,7%), anche se, in questo caso, sono da ricondurre soprattutto ai valori di partenza estremamente esigui. Unico comparto rimasto sostanzialmente stazionario, nonostante anche in questo caso si registri un lieve incremento rispetto al 2006 (+0,4%), è quello delle colture industriali. Figura 9 - Ripartizione del valore assicurato e delle quantità per comparto Valore assicurato Colture industriali 4,79% Ortaggi e patate 13,09% Prodotti vivastici 1,90% Olivo 0,58% Fiori e fronde 0,00% Colture da seme 0,43% Arboree da legno 0,01% Frutta 28,78% Vite 23,41% Cereali 27,00% 14

15 Quantità Arboree da Prodotti vivastici legno 0,00% 0,00% Colture industriali 3,07% Fiori e fronde 0,00% Olivo Colture da seme 0,23% 0,10% Frutta 12,76% Ortaggi e patate 27,06% Vite 11,57% Cereali 45,21% Tabella 5 - Evoluzione del valore assicurato per comparto (.000 euro) Comparti var.% 2007/06 Cereali ,16% Frutta ,54% Vite ,82% Ortaggi e patate ,03% Colture industriali ,64% Prodotti vivastici ,08% Olivo ,84% Colture da seme ,00% Arboree da legno ,13% Fiori e fronde ,33% Totale ,80% In termini di costi, si sono registrate tariffe più alte della media, anche se in lieve calo rispetto al 2006, per il comparto frutticolo (12,1% contro il 12,5% dell anno precedente). A influenzare il dato medio del comparto sono state in particolare le mele, con una tariffa media del 12,73% (in calo su base annua), e le pere, con una tariffa media del 16,02% (in crescita su base annua). Alla base della tariffa più elevata della media, però, c è anche la maggior diffusione di polizze innovative nel comparto della frutta, con garanzie che coprono anche eventi diversi dalla sola grandine. Più alta della media è stata anche la tariffa dei prodotti industriali (9,9%), che ha mostrato, peraltro, un lieve rialzo su base annua di poco meno di un punto percentuale. In questo caso l alto costo dell assicurazione è imputabile in gran parte al tabacco (11,4%), mentre nel 2007 la soia ha fatto registrare una drastica riduzione dei costi assicurativi (dal dato medio di 9,7% del 2006 al 3,48% del 2007). 15

16 Ortaggi e vite si sono invece posizionati su una tariffa media rispettivamente del 6,1% (in riduzione rispetto al 7,2% registrato nel 2006) e del 5,9% (in riduzione rispetto al 6,1% del 2006), mentre quella dei cereali si è attestata sul 3,3%, in riduzione rispetto al 3,5% del 2006, risultante la più bassa tra tutti i comparti. Per i rimanenti comparti la tariffa si è posizionata al di sotto di quella media nazionale, risultando compresa tra il 3,6% dell arboricoltura da legno e il 7% dei prodotti vivaistici. Tabella 6 - Evoluzione del premio per comparto (.000 euro) Comparti var.% 2007/06 Cereali ,26% Frutta ,18% Vite ,67% Ortaggi E Patate ,57% Colture Industriali ,40% Prodotti vivastici ,73% Olivo ,19% Colture da seme ,19% Arboree da legno ,10% Fiori e fronde ,70% Totale ,15% Per quanto riguarda il valore risarcito, la quota maggiore è stata appannaggio della frutta, che ha ottenuto il 53,05% del valore risarcito complessivo, mentre per la vite, al secondo posto, la quota di valore risarcito è stata del 24,41%. Figura 10 - Ripartizione del valore risarcito per comparto 60,00% 53,05% 50,00% 40,00% 30,00% 24,41% 20,00% 10,00% 0,00% 0,00% ARBOREE DA LEGNO 5,86% 3,02% 0,20% 0,00% CEREALI COLTURE DA SEME COLTURE INDUSTRIALI FIORI E FRONDE FRUTTA 9,40% 3,52% 0,42% OLIVO ORTAGGI EPATATE PRODOTTI VIVAISTICI VITE 16

17 Quanto alla scelta delle garanzie da parte delle imprese agricole che operano nei vari comparti, il panorama assicurativo si è presentato piuttosto variegato. Al contrario di quanto accaduto fino al 2006 nessun comparto ricorre più esclusivamente alla tradizionale polizza monorischio Grandine, che resta tuttavia la più utilizzata per la protezione di cereali (83% del totale valore assicurato del comparto), arboree da legno (79%), prodotti vivaistici (76%) ed ortaggi e patate (75%). In tutti gli altri comparti, l incidenza di questa garanzia sul totale del singolo comparto è oscillata dal 32% per la frutta al 69% per l olivo. La polizza pluririschio più sottoscritta (grandine e vento), è impiegata soprattutto per la protezione di colture da seme (34%) e frutta (29%), mentre risultano nulle le sottoscrizioni a copertura di arboree da legno e fiori e fronde. I comparti che ricorrono maggiormente alla garanzia multirischio sulle rese sono la frutta (13%) e gli ortaggi e patate (9%). Tabella Distribuzione percentuale del del valore assicurato per per garanzia e e per per comparto (2007) Grandine, e Gelo e e Comparti Grandine Grandine, Grandine, Grandine, gelo e gelo e e brina siccità vento brina, brina alluvioni Grandine, Grandine, Grandine, gelo e e siccità, vento, brina, eccesso eccesso di di eccesso di di di di pioggia pioggia pioggia Frutta 0,0% 32,5% 0,0% 29,1% 1,9% 0,0% 0,1% 0,0% 0,8% Cereali 0,0% 83,4% 0,0% 7,1% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,3% Vite 0,0% 60,8% 0,8% 11,1% 2,2% 0,0% 0,1% 0,0% 4,5% Ortaggi E E Patate 0,0% 74,9% 0,2% 3,4% 4,7% 0,0% 0,1% 1,4% 0,4% Colture Industriali 0,0% 47,5% 0,9% 16,4% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,1% Olivo 0,0% 69,4% 0,7% 18,6% 0,6% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% Prodotti vivaistici 0,0% 75,9% 0,0% 8,1% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% Colture da da seme 0,0% 40,7% 0,0% 33,6% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,9% Arboree da da legno 0,0% 78,9% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% Fiori e e fronde 0,0% 47,4% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% Gradine, Comparti vento, Grandine, Grandine, gelo e e Grandine, Grandine, vento, Grandine, vento, brina, gelo e e vento, gelo e e Multirischio vento, gelo e e siccità, brina, gelo e e brina, sulle rese siccità brina, eccesso siccità brina eccesso siccità di di di di pioggia Totale pioggia Frutta 4,1% 0,1% 0,0% 16,8% 0,4% 1,4% 12,9% 100,0% Cereali 1,4% 1,2% 0,0% 0,5% 0,1% 4,1% 1,2% 100,0% Vite 0,0% 0,3% 0,0% 5,9% 8,3% 3,1% 3,6% 100,0% Ortaggi E E Patate 3,9% 0,1% 0,0% 0,1% 0,8% 1,3% 8,6% 100,0% Colture Industriali 5,7% 0,2% 0,0% 22,6% 0,0% 7,4% 0,0% 100,0% Olivo 6,1% 0,0% 0,0% 4,1% 0,1% 0,6% 0,5% 100,0% Prodotti vivaistici 1,8% 0,0% 0,0% 4,9% 4,8% 4,5% 0,0% 100,0% Colture da da seme 22,2% 0,5% 0,0% 0,5% 0,0% 1,7% 0,0% 100,0% Arboree da da legno 21,1% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 100,0% Fiori e e fronde 52,6% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 100,0% 17

18 2.2 Il mercato assicurativo agricolo per area I dati regionali relativi alle assicurazioni agricole agevolate confermano, anche nel 2007, una tendenza già riscontrata negli anni precedenti, ossia una forte concentrazione territoriale nel Nord della penisola. In quest area, peraltro, si è registrata nell ultima campagna assicurativa un ulteriore espansione del valore assicurato (+14,3% rispetto al 2006). Questa crescita è da imputare essenzialmente alla Liguria che, pur partendo da valori esigui, ha fatto registrare una crescita del 101,5% su base annua. Va ricordato, però, che questa regione ha debuttato sul mercato assicurativo agricolo agevolato solo da alcuni anni. Tra le regioni settentrionali è stata buona anche la performance del Trentino Alto Adige e dell Emilia Romagna, il cui valore assicurato è aumentato rispettivamente del 21% e del 19%. L Emilia Romagna si conferma così anche nel 2007 come la prima regione italiana per valore assicurato (742 milioni di Euro). La diffusione delle assicurazioni agevolate è cresciuta anche nelle regioni centro meridionali. Al Centro, il valore assicurato ha fatto registrare un incremento nell ordine del 20,4% rispetto al 2006 per via, in particolare, del +51% rilevato nel Lazio e del +18% in Toscana. Variazioni positive si sono registrate anche nelle Marche (+14,5%) ed in Umbria (+3,7%). Nel mezzogiorno, invece, sono le aziende agricole della Puglia ad aver mostrato maggior propensione ad assicurarsi, con un valore assicurato di 273 milioni di euro. Questa regione, ha fatto così registrare in termini di valore un incremento del 24% su base annua. Variazioni di segno positivo hanno interessato, nell ultima campagna assicurativa, tutte le regioni del Sud, con la sola eccezione della Sardegna (-6,7% rispetto all anno precedente). Tabella 8 - Evoluzione del valore assicurato per regione (.000 euro) Regioni var.% 2007/06 Emilia Romagna ,04% Lombardia ,04% Veneto ,83% Piemonte ,48% Trentino A.A ,04% Friuli V.G ,18% Liguria ,45% Nord ,31% Toscana ,48% Umbria ,68% Lazio ,59% Marche ,53% Centro ,39% Puglia ,02% Sicilia ,45% Abruzzo ,21% Basilicata ,39% Sardegna ,71% Campania ,39% Molise ,24% Calabria ,89% Sud e Isole ,69% Totale Italia ,59% 18

19 Figura 11 - Distribuzione percentuale del valore assicurato per area geografica Centro 8,91% Sud e Isole 14,68% Nord 76,42% Le tariffe più elevate rispetto alla media nazionale, pari al 6,7%, si sono registrate in Sardegna (16,1%), a causa essenzialmente delle alte tariffe di prodotti autunno invernali, in Trentino A.A. (10,1%), per via della particolare diffusione di polizze assicurative innovative con nuove garanzie, ed in Calabria (9,4%), Emilia Romagna (8,6%) ed Umbria (8,4%). Le più basse, invece, sono state quelle della Liguria (0,6%), della Sicilia (3,2%), e di Lombardia e Molise (3,7%). Figura 12 - Livelli di tariffe per regioni Piemonte Lombardia Trentino A. A. Veneto Friuli V.G. Liguria Emilia R. Toscana Umbria Marche Lazio Abruzzo 18,0% 16,0% 14,0% 12,0% 10,0% 8,0% 6,0% 4,0% 2,0% 0,0% 6,0% 3,7% 10,1% 7,7% 5,9% 0,6% 8,6% 9,4% 8,4% 6,5% 4,8% 5,2% 5,0% 5,2% 5,4% 4,8% 3,7% 3,2% Molise Campania Puglia Basilicata Calabria Sicilia Sardegna 16,1% 6,7% Italia Per quanto concerne la distribuzione geografica del valore risarcito, sono le regioni del Centro-Nord, nel 2007, a far registrare la quota più alta. 19

20 Scendendo nel dettaglio, il Veneto ha ottenuto la più alta quota di risarcimenti sul totale nazionale (24%), seguito dall Emilia Romagna (20%) e dal Trentino Alto Adige (17%). Figura 13 - Ripartizione del valore risarcito per regione 25,00% 23,53% 20,00% 20,12% 17,01% 15,00% 10,00% 9,42% 7,34% 7,50% 5,00% 0,00% 0,75% 0,77% 0,02% 0,16% Abruzzo Basilicata Calabria Campania Emilia Romagna Friuli Venezia Giulia Lazio 3,65% 1,73% 1,36% 0,00% 0,20% Liguria Lombardia Marche Molise Piemonte Puglia 3,65% 0,15% 0,80% Sardegna Sicilia Toscana Trentino Alto Adige 1,82% Umbria Veneto Passando ad analizzare la distribuzione geografica delle polizze multirischio sulle rese, che proprio nel 2007 hanno conosciuto una forte espansione, emerge una forte concentrazione territoriale del valore assicurato nelle regioni del Nord (76% del valore assicurato relativo alle multirischio). In particolare, le polizze multirischio hanno registrato una larga diffusione in provincia di Trento (22%), Cuneo (10%) e Verona (6%). Centro e Sud Italia assorbono complessivamente il 24% del valore assicurato di questa tipologia di polizze e merita di essere evidenziata la performance della provincia di Grosseto (3% del valore assicurato). 20

21 Figura 14 - Distribuzione del valore assicurato delle multirischio per area geografica Centro 18,61 % Sud e Isole 5,51% Nord 75,88 % Quanto alle polizze assicurative relative alle strutture, invece, da un punto di vista territoriale la loro diffusione si è registrata in 17 regioni italiane, come già accaduto nella campagna La maggior concentrazione, nel 2007, si è avuta nel Nord, che da solo assorbe più dell 80% del valore assicurato, grazie in particolare al Veneto (24%) e alla Lombardia (16%). Nel resto della Penisola, invece, le polizze contro i rischi che minacciano le strutture sono sottoscritte per meno del 10% sia al Centro che al Sud, dove determinanti sono stati nell ultima campagna assicurativa il ruolo del Lazio (6%) e della Sicilia (5%). Figura 15 -Distribuzione percentuale del valore assicurato relativo alle strutture per regione Veneto 24,43% Basilicata 0,24% Abruzzo 1,52% Campania 1,04% Emilia Romagna 6,44% Friuli Venezia Giulia 2,52% Lazio 6,22% Liguria 13,17% Trentino Alto Adige 9,95% Toscana 1,46% Sicilia 5,32% Sardegna 0,55% Puglia 1,66% Piemonte 8,64% Molise 0,04% Lombardia 16,09% Marche 0,72% 21

22 3. CONTRIBUZIONE PUBBLICA SUI PREMI Il contributo pubblico sui premi pagati dagli agricoltori per assicurarsi contro le perdite di reddito dovute a calamità naturali si è attestato, nel 2007, a 207 milioni di euro. In termini percentuali, le risorse stanziate nell ultima campagna assicurativa hanno rappresentato il 71% del premio complessivo, contro il 67% del 2006, il 66% del 2005 e il 57% del Ad assorbire la maggior parte della spesa pubblica è stato ancora una volta il comparto frutticolo, con una quota corrispondente al 50% del budget complessivo messo a disposizione per la campagna 2007 e una crescita del 21,5% rispetto alla precedente campagna. Va evidenziato, inoltre, che la frutta ha concentrato il 48% dell ammontare totale dei premi pagati dagli agricoltori. Il secondo comparto per spesa contributiva è la vite con un contributo che, nel 2007, si è attestato a 39 milioni di euro. La vite, dunque, ha assorbito il 19% della contribuzione pubblica complessiva a fronte di una quota sul premio del 70%. Le risorse stanziate per questo comparto hanno fatto registrare un incremento nell ordine dell 11% rispetto al Segue il comparto dei cereali, con una spesa statale pari al 12% del budget complessivo e una quota del 70% del premio. Il contributo, in questo caso, ha messo a segno una crescita dell 11,7% su base annua. Gli altri due comparti a cui sono destinati livelli rilevanti di contributo pubblico sono gli ortaggi e patate e le colture industriali. Nel primo caso, le risorse stanziate si sono attestate sui 21,4 milioni di euro, per una percentuale che, rispetto alla spesa pubblica complessiva, è stata del 10%. Gli assicurati che operano in questo comparto, dunque, hanno ottenuto un contributo pari al 66% del costo assicurativo complessivo. Le colture industriali, invece, assorbono il 6% della contribuzione pubblica complessiva e la percentuale contributiva media sul premio è stata del 69%. Alle colture vivaistiche, che concentrano il 2% dell ammontare complessivo dei premi, sono stati destinati, nel 2007, 3,7 milioni di euro (il 2% delle risorse pubbliche), il 24% in più rispetto al Il contributo sui premi ha raggiunto in questo caso il 70% del costo assicurativo sostenuto dagli operatori di questo comparto. Olivo, colture da seme, arboree da legno, fiori e strutture hanno assorbito l 1,2% delle risorse stanziate nell ultima campagna assicurativa, per un totale di 2,6 milioni di euro. L ammontare della spesa pubblica stanziata per questi comparti è legata ai ridotti volumi assicurativi, mentre la quota di contributo sui premi varia notevolmente in relazione al comparto di riferimento: 58% per le strutture, 70% per l olivo, 71% per le colture da seme, 71% per l arboricoltura da legno e 68% per fiori e fronde. Tabella 9 - Evoluzione del contributo pubblico nei singoli comparti Comparti Var. 2007/ % Cereali ,70% Frutta ,49% Vite ,13% Ortaggi e patate ,47% Colture industriali ,10% 22

23 Prodotti vivaistici ,67% Olivo ,41% Colture da seme ,70% Arboree da legno ,59% Fiori e fronde ,57% Strutture ,35% Totale ,55% Figura 16 Incidenza della contribuzione pubblica sui premi pagati dalle imprese agricole 100% 60% 20% 42,76% 46,52% 56,83% 66,61% 66,56% 70,91% -20% Contribuzione pubblica effettiva Costo a carico dell'agricoltore Tabella 10 - Quote di contributo pubblico sulla spesa assicurativa per comparto nel 2007 Contributo Premio Quota sul premio Comparti pubblico % Cereali ,0% Frutta ,1% Vite ,9% Ortaggi e patate ,4% Colture industriali ,2% Prodotti vivaistici ,6% Olivo ,2% Colture da seme ,0% Arboree da legno ,4% Fiori e fronde ,7% Strutture ,6% Totale ,9% Nell ultima campagna assicurativa meno della metà della spesa pubblica è da imputare alle polizze monorischio grandine che, a fronte di una quota di premi pari al 45% del totale, hanno concentrato il 43% della contribuzione. E importante notare, però, che rispetto ai 23

24 precedenti anni la quota di contributo pubblico destinata a questa tipologia di polizza si è notevolmente ridotta (nel 2006 e 2005 era rispettivamente del 64 e 75%). Tra le altre tipologie di polizza, ha fatto registrare livelli significativi di contribuzione pubblica la pluririschio Grandine e vento: con più di 34 milioni di euro di spesa pubblica (21 milioni nel 2006) equivalente al 17% del budget complessivo (il 12% nel 2006). Sempre tra le pluririschio vanno segnalate la Grandine, vento gelo e brina, che ha complessivamente raggiunto il 14% della spesa pubblica stanziata nel 2007 (il 13% nel 2006). Relativamente alle multirischio sulle rese, a fronte di un premio pagato di oltre 26 milioni di euro, equivalente al 9% del totale, si è registrato un contributo effettivo sul premio del 79%, pari a 21,3 milioni di euro di spesa pubblica. Tabella 11 - Quote di contributo pubblico sulla spesa assicurativa per garanzia nel 2007 Contributo Comparti Premio pubblico Quota sul premio % Gelo e brina 0,17 0,10 61,21% Grandine ,53% Grandine, siccità ,87% Grandine, vento ,58% Grandine, gelo e brina ,27% Grandine, gelo e brina, eccesso di pioggia ,20% Grandine, siccità, eccesso di pioggia ,49% Grandine, vento, eccesso di pioggia ,83% Gradine, vento, gelo e brina, siccità, eccesso di pioggia ,37% Grandine, vento, siccità ,67% Grandine, gelo e brina, siccità ,15% Grandine, vento, gelo e brina ,15% Grandine, vento, gelo e brina, eccesso di pioggia ,32% Grandine, vento, gelo e brina, siccità ,44% Grandine, trombe d'aria, neve, vento, uragani, fulmini (strutture) ,55% Grandine, eccesso di pioggia ,61% Grandine, gelo e brina, siccita, eccesso di pioggia ,25% Grandine, eccesso di pioggia, siccità, vento ,02% Multirischio sulle rese ,85% Totale ,91% 24

25 4. LA ZOOTECNIA 4.1 I risultati complessivi della campagna agevolata 2007 La campagna assicurativa 2007 rappresenta il secondo anno di applicazione delle agevolazioni pubbliche sui premi assicurativi delle polizze per gli allevamenti. Infatti, come già avvenuto nel 2006, gli operatori del settore zootecnico hanno nuovamente assicurato, usufruendo del contributo massimo pari al 50% del premio assicurativo, i propri allevamenti bovini contro i danni provocati dalle principali epizoozie (afta epizootica, brucellosi, pleuropolmonite, tubercolosi, leucosi enzootica) con tre diverse garanzie: abbattimento forzoso, costo di smaltimento e mancato reddito. Da evidenziare in particolare, sempre riguardo gli allevamenti bovini, la notevole crescita dei volumi assicurativi complessivi, che in solo anno sono cresciuti più della metà. Al contrario, pur prevedendo il piano assicurativo agricolo annuale agevolazioni anche per altri allevamenti (suini, ovicaprini, avicoli) ed epizoozie (peste suina classica, peste suina africana, vescicolare suina, blue tongue ed influenza aviaria) tali coperture agevolate non hanno trovato ancora concreta applicazione. I volumi assicurativi delle polizze agevolate a copertura delle produzioni zootecniche hanno superato i 311 milioni di in termini di valore assicurato, facendo registrare così un incremento del 52% rispetto alla precedente campagna assicurativa. Tale evoluzione è confermata anche dai dati sui premi assicurativi, la cui raccolta è cresciuta del 76%, raggiungendo in valori assoluti quasi un milione e mezzo di Euro. Tabella 12 - Il mercato assicurativo agevolato in Italia per la zootecnia nel 2007 Valore Assicurato (VA) Premio Totale (PT) Contributo pubblico (CP) Tariffa Media Annuale CP/PT Euro Euro Euro % % ,86% 49% La tariffa media annuale non raggiunge il 2%, facendo così registrare costi assicurativi ridotti rispetto a quelli mediamente sostenuti dagli agricoltori, escluse le assicurazioni per le strutture aziendali. Tuttavia è importante evidenziare che tale dato medio sintetizza costi eterogenei a seconda del tipo di garanzia. Dal notevole incremento dei volumi assicurativi deriva anche l aumento delle risorse pubbliche destinate alle agevolazioni sui premi assicurativi: +91% rispetto alla precedente campagna assicurativa, pari ad una spesa totale di poco più di 700 mila Euro. Da evidenziare, tuttavia, che il contributo effettivo medio nazionale sui premi (pari al 45,5% nel 2006) è cresciuto solo dell 8%. 25

26 Infine, si evidenziano ridotti livelli di sinistrosità. Infatti, il valore risarcito complessivo ammonta a Euro, pari ad una s/p del 26%. Tuttavia, come si osserverà successivamente tale dato medio nazionale sintetizza uno scenario territoriale molto eterogeneo. 4.2 L assicurazione per allevamento, garanzia ed area Come già accaduto nella campagna assicurativa agevolata 2006, gli unici allevamenti a beneficiare di contributi pubblici sui premi sono i bovini. In particolare, i volumi assicurativi maggiori sono rappresentati dai contratti a copertura dei bovini da latte (94,46% del totale pari ad un valore assicurato di 293,9 milioni di Euro), seguiti da bovini da carne (5,16% del totale pari ad un valore assicurato di 16 milioni di Euro) ed, infine, i bovini da ingrasso (0,37% del totale parti ad un valore assicurato di 1,2 milioni di Euro). Figura 17 - Distribuzione del valore assicurato per tipologia di allevamento Bovini da carne 5,16% Bovini da ingrasso 0,37% Bovini da latte 94,46% La suddetta distribuzione dei volumi assicurativi per tipologia di allevamento conferma sostanzialmente ed in parte addirittura accentua quanto già osservato nella campagna assicurativa agevolata 2006, quando i bovini da latte rappresentavano il 92,7% del totale, i bovini da carne superavano di poco il 7% ed i bovini da ingrasso non arrivavano all 1%. Agli alti volumi assicurativi corrispondono anche costi medi annuali ridotti. Infatti, la tariffa media annuale dei bovini da latte e dei bovini da carne è rispettivamente del 1,80 e 1,59%, mentre la tariffa dei bovini da ingrasso arriva al 4,33%. Tuttavia tali differenze sono dovute non tanto al tipo di allevamento, quanto invece alla garanzia sottoscritta, dato che i bovini da ingrasso risultano assicurati solo contro i costi di smaltimento. 26

27 Anche i livelli di sinistrosità risultano eterogenei, facendo registrare percentuali di s/p notevolmente differenti a seconda del tipo di allevamento: il rapporto tra valore risarcito e premi totali dei bovini da carne supera di poco un solo punto percentuale (per un valore risarcito totale pari a Euro), quello dei bovini da latte raggiunge il 27% (pari ad una valore risarcito totale di Euro), mentre l s/p dei bovini da ingrasso supera il 41% (per un valore risarcito di Euro, tutto concentrato nella provincia di Mantova). Spostando l attenzione sulle singole garanzie si registra una forte concentrazione dei volumi assicurativi su una sola copertura. Infatti l abbattimento forzoso rappresenta il 78,67% del totale, pari ad un valore assicurato di 244,7 milioni di Euro. Le altre due garanzie, invece, assorbono rispettivamente solo il 13,73% (mancato reddito, per un valore assicurato di 42,7 milioni di Euro) ed il 7,60% (costo di smaltimento, peri ad un valore assicurato di 23,6 milioni di Euro). Figura 18 - Distribuzione del valore assicurato per tipologia di garanzia Costo di smaltimento 7,60% Mancato reddito 13,73% Abbattimento forzoso 78,67% In questo caso, rispetto al 2006, al contrario di quanto osservato per gli allevamenti, si assiste ad un parziale riequilibrio della distribuzione dei volumi assicurativi tra garanzie, con l abbattimento forzoso che scende sotto la quota dell 80% ed il mancato reddito, la cui quota sale del 31%, dai 21,4 milioni di Euro di valore assicurato del 2006 ai 42,7 della campagna Ai diversi livelli di concentrazione dei volumi assicurativi per garanzia corrispondono anche costi assicurativi eterogenei. Infatti, mentre il costo di smaltimento arriva a costare annualmente in media il 4,30% del valore assicurato, le tariffe medie annuali delle altre due garanzie non raggiungono l 1%, dato che la media annuale dell abbattimento forzoso è pari allo 0,50% e quello del mancato reddito dello 0,38%. 27

28 Figura 19 - Costi assicurativi medi annuali 2007 per tipologia di garanzia Tariffa media annuale 6% 5% 4,30% 3% 2% 0,50% 0,38% 0% Abbattimento forzoso Costo di smaltimento Mancato reddito Riguardo l andamento della sinistrosità, l unica garanzia con un significativo livello di s/p è quella a copertura dei costi di smaltimento (47,06% il dato medio nazionale, pari ad un valore risarcito totale di Euro), mentre le altre due tipologie di copertura o fanno registrare valori risarciti nulli (mancato reddito) o del tutto trascurabili (0,03% l s/p media nazionale della garanzia abbattimento forzoso). Dall analisi incrociata dei dati su allevamenti e garanzie riepilogata di seguito si evidenzia inoltre, come già precedentemente accennato, che gli allevamenti di bovini da ingrasso, come già accaduto nel 2006, sono assicurati solo contro la garanzia a copertura dei costi di smaltimento. Tabella 13 - Il mercato assicurativo per tipo di garanzia Valore assicurato Premio totale Euro Euro Abbattimento forzoso bovini da carne bovini da latte bovini da ingrasso - - Costo di smaltimento bovini da carne bovini da latte bovini da ingrasso Mancato reddito bovini da carne bovini da latte bovini da ingrasso

29 A livello territoriale, si registrano contratti assicurativi agevolati in 38 province, con una sostanziale prevalenza delle aree settentrionali ed in particolare della Lombardia. Infatti, le sole tre province di Mantova (84,9 milioni di Euro di valore assicurato e 424 mila Euro di premi raccolti), Cremona (33,2 milioni di Euro di valore assicurato e 119 mila Euro di premi raccolti) e Brescia (27,9 milioni di Euro di valore assicurato e 103 mila Euro di premi raccolti) rappresentano insieme quasi la metà dei volumi assicurativi Figura 20 - Distribuzione del valore assicurato per provincia Valore Assicurato Viterbo Perugia Parma 2% 2% 2% Venezia 3% Lodi 3% Bergamo 3% Como 2% Altre 8% Mantova 27% Milano 3% Reggio Emilia 4% Cuneo 6% Modena 7% Piacenza 8% Brescia 9% Cremona 11% Quanto osservato in termini di valore assicurato è confermato dai dati riguardanti i premi raccolti. Figura 21 - Distribuzione del premio totale per provincia Premio Totale Viterbo 4% Perugia Parma 4% 1% Como 2% Altre 13% Mantova 28% Venezia 3% Lodi 3% Milano 2% Bergamo 3% Reggio Emilia Cuneo 3% 7% Modena 5% Piacenza 7% Brescia 7% Cremona 8% 29

30 Confermando sostanzialmente quanto già osservato per la campagna assicurativa agevolata 2006, i costi assicurativi maggiori sono sostenuti mediamente dagli allevatori della regione Lazio, dato che tra le prime undici province, classificate in base al livello della tariffa media annuale, ben quattro (Frosinone, Roma, Latina e Viterbo) appartengono a tale regione. In particolare, la tariffa media annuale di Frosinone (2,67%) è l unica a superare la soglia dei due punti percentuali, mentre le altre maggiori dieci sono comprese tra l 1 e l 1,66%. Le rimanenti 27 province, invece, fanno registrare costi assicurativi media annuali compresi tra lo 0,43% (dato di Piacenza e Cremona) e lo 0,98% (dato di Padova). Figura 22 - Costi assicurativi medi annuali 2007 per provincia Tariffa media annuale 3% Frosinone 2% 1% Chieti Roma Potenza Medio Campidano Carbonia Iglesias Latina Pordenone Lodi Matera Viterbo 0% Con l eccezione della sola Terni, sono tutte settentrionali anche le province con i più alti livelli di sinistrosità. In particolare, le sole province a superare livelli di s/p pari al 40% sono Mantova, Ravenna, Vicenza e Brescia. Invece, tutte le altre province, con l eccezione di Bergamo e Terni (s/p rispettivamente del 33 e 23%) mostrano livelli di sinistrosità trascurabili, determinando così una s/p nazionale media pari al 26%. Si evidenzia infine che la provincia di Mantova associa ad una elevata sinistrosità costi assicurativi contenuti, dato che la tariffa media provinciale è dello 0,52%. 30

31 Figura 23 - s/p media annuale 2007 per provincia 80% 60% 40% 20% 0% Mantova Ravenna Valore risarcito/premio totale Vicenza Brescia Bergamo Terni Cremona Lecco Como 4.3 Contribuzione pubblica nel settore zootecnico La maggior parte delle risorse pubbliche destinate alle polizze agevolate per la zootecnia sono assorbite dalla garanzia sul costo di smaltimento (55% della spesa pubblica totale pari a euro), mentre alla garanzia abbattimento forzoso e mancato reddito sono destinate rispettivamente il 39% (pari a Euro) e 6% (pari a Euro) della spesa complessiva. Ciò non è dovuto alla distribuzione dei volumi assicurativi per garanzia, dato che il costo di smaltimento rappresenta solo il 7,60% in termini di valore assicurato, ma ai diversi livelli di costo assicurativo medio annuale. I suddetti dati confermano solo in parte quanto già osservato per la campagna assicurativa agevolata del 2006, quando le quote di risorse pubbliche impiegate erano così distribuite: costo di smaltimento 64%, mancato reddito 23% ed abbattimento forzoso 12%. 31

32 Figura 24 - Distribuzione del contributo pubblico per tipologia di garanzia Mancato reddito 6% Abbattimento forzoso 39% Costo di smaltimento 55% Alle notevoli differenze della contribuzione in valore assoluto, si accompagna invece un sostanzialmente identico livello di contribuzione effettiva sul premio, oscillante tra il 48% della garanzia mancato reddito ed il 50% della garanzia costo di smaltimento. Figura 25 - Contribuzione pubblica totale tipologia di garanzia ,00 e percentuale effettiva sul premio per 52% , , ,00 49% 50% 48% 50% 48% ,00 46% - Abbattimento forzoso Costo di smaltimento Mancato reddito 44% Contributo pubblico Percentuale contributiva effettiva Spostando il punto di osservazione sul tipo di allevamento, si registra, al contrario di quanto verificato per le garanzie, una corrispondenza tra distribuzione dei volumi assicurativi in termini di valore assicurato e risorse pubbliche impiegate. Infatti, il 92% della contribuzione 32

33 pubblica è destinata ad agevolare i premi dei contratti a copertura dei bovini da latte, mentre per bovini da carne e bovini da ingrasso sono destinate rispettivamente il 6 e 2% delle risorse. Figura 26 - Distribuzione del contributo pubblico per tipologia di allevamento bovini da ingrasso 2% bovini da carne 6% bovini da latte 92% Riguardo le percentuali contributive effettive, anche in questo caso si registrano livelli di spesa ammessa a contributo (derivanti dall applicazione del parametro contributivo) molto vicini ai costi realmente sostenuti dagli allevatori (tariffe). Figura 27 - Contribuzione pubblica totale tipologia di allevamento ,00 e percentuale effettiva sul premio per 52% , , , , ,00 50% 49% 50% 50% 48% ,00 - bovini da carne bovini da latte bovini da ingrasso 46% Contributo pubblico Percentuale contributiva effettiva 33

34 5. IL FONDO DI RIASSICURAZIONE 5.1. Introduzione Con l articolo 127 comma 3 della legge 388 del 2000 è stato istituito il Fondo di Riassicurazione. L attività del Fondo è finalizzata alla promozione in agricoltura delle polizze pluririschio e multirischio sulle rese, attraverso l applicazione di meccanismi di riassicurazione che consentono di ridurre l esposizione di un impresa assicuratrice. Attualmente i meccanismi di riassicurazione sono due: per le pluririschio la riassicurazione è di tipo Stop Loss, ossia a protezione del bilancio, mentre per le multirischio la tipologia di riassicurazione è Quota share, che prevede la compartecipazione proporzionale tra assicuratore e riassicuratore su tutti i rischi riassicurati nell ambito di un dato contratto. 5.2 La campagna assicurativa 2007 Il 2007, come già evidenziato precedentemente, ha mostrato un ulteriore importante crescita delle polizze multirischio sulle rese. L interesse degli operatori già rilevato nel 2005 con l ingresso di due nuove compagnie e nel 2006, con l ingresso di ulteriori sei compagnie, è stato confermato anche nel Scendendo nel dettaglio, nel 2007 sono stati sottoscritti 18 trattati relativi a 14 compagnie assicurative, per un ammontare complessivo di capacità allocata pari a circa 119,7 milioni di euro. Il 90% del portafoglio del Fondo, inoltre, è rappresentato dalle polizze multirischio sulle rese, mentre nel 2006 tale quota era di circa l 85%. L ulteriore sbilanciamento verso questa tipologia di polizza è ascrivibile sia alla larga diffusione che le multirischio hanno avuto sul mercato negli ultimi anni, sia alla maggiore disponibilità di capitali privati per la riassicurazione delle polizze pluririschio. Per quanto concerne l esposizione del Fondo, la consistenza dei capitali riassicurati è cresciuta del 58%, passando dai 64 milioni di euro del 2006 ai 101 milioni del In termini di premi, invece, nell ultima campagna sono stati contabilizzati 10 milioni di euro, contro i 6 milioni dell anno precedente. La crescente attività del Fondo, dunque, ha reso maggiormente competitive le polizze innovative rispetto alla tradizionale polizza monorischio sulla grandine, favorendone la diffusione. Le compagnie di assicurazione, infatti, sono arrivate ad utilizzare circa il 70% delle capacità del Fondo, confermando la crescita dell anno precedente rispetto ai primi due anni di attività (50% nel 2004 e 64% nel 2005). 34

35 Figura 28 Evoluzione del mercato del Fondo di Riassicurazione Fondo di Riassicurazione - Sottoscrizione Mgl Esposizione Numero trattati 5.3 L attività del Fondo per area e per coltura Anche nel corso dell ultima campagna assicurativa il Fondo ha perseguito la politica di diversificazione territoriale e colturale del capitale di rischio, già avviata nel 2005 e proseguita nel 2006 per favorire la diffusione dei nuovi prodotti assicurativi e bilanciare il portafoglio, presupposto fondamentale per limitare l alta volatilità del rischio climatico. Da un punto di vista territoriale, nel 2007 l attività del Fondo ha coinvolto oltre 60 province, contro le 14 del 2004, le 28 del 2005 e le 49 del La provincia maggiormente coinvolta è stata di nuovo quella di Trento, dove si è concentrato il 24% del capitale, nonostante l incidenza dell esposizione del Fondo abbia fatto registrare una flessione grazie ad una più attenta distribuzione della capacità finanziaria sul restante territorio nazionale. Seguono le province di Cuneo (9%), Verona (6%), Ravenna (4%) e Modena e Ferrara (ciascuna 3%). 35

36 Figura 29 Esposizione del Fondo di Riassicurazione per provincia Esposizione fondo per provincia Ravenna 4% Modena 3% Ferrara 3% Trento 24% Verona 6% Cuneo 9% Altre 51% Dal punto di vista delle produzioni coinvolte, il capitale del Fondo è stato ripartito su un ampia gamma di prodotti. In particolare l attività del Fondo ha interessato soprattutto la frutta (68% del totale in termini di esposizione), uva da vino (19%) e pomodoro da industria (6%). Figura 30 Esposizione del Fondo di Riassicurazione per coltura Esposizione fondo per coltura Altro 1% Frutta 68% Ortaggi 2% Mais Totale 4% Pomodoro ind. 6% Uva da vino 19% 36

37 6. CONCLUSIONI Nel 2007, quarto anno di applicazione del D. Lgs 102/2004, la Commissione tecnica preposta ha sostanzialmente confermato il Piano Assicurativo Agricolo Annuale vigente nell anno precedente, con un ulteriore parziale ampliamento delle agevolazioni previste, al fine di consolidare l importante processo di trasformazione avviato nel Tale decisione ha consentito, come già accaduto nel 2006, di avviare la campagna assicurativa agevolata entro i termini previsti dal mercato, permettendo così agli operatori di scegliere in tempo utile il prodotto assicurativo a loro più confacente. Il 2007 registra un significativo incremento dei volumi assicurativi, con valori assicurati cresciuti del 16% rispetto alla campagna precedente. Tale dinamica è confermata dai dati relativi alle quantità assicurate, sia in tonnellate (+10,3%), sia in numero di piante (+1,5%), sia in metri quadrati (+53,7%). La tariffa media del 2007, pari al 6,7%, mostra una ulteriore riduzione (- 4,5% rispetto al 2006), confermando così il trend discendente dell ultimo quinquennio. L anno in esame si caratterizza anche per un aumento di interesse delle polizze pluririschio e multirischio, la cui quota complessiva, in termini di valore assicurato, è ulteriormente salita: 8% nel 2004, 15% nel 2005, 21% del 2006 e 45% nel In particolare, l incidenza in valore delle pluririschio ha raggiunto il 40% (considerando oltre alle colture anche strutture), mentre le multirischio hanno guadagnato quote di mercato fino a rappresentare, nell ultima campagna assicurativa, quasi il 6% (solo a copertura di colture) del mercato complessivo. Quanto alle strutture, il 2007 ha visto crescere notevolmente sia metri quadrati posti sotto la tutela assicurativa (+53,7% su base annua), che il valore assicurato (+56,7%), grazie soprattutto all ampliamento delle tipologie ammesse ad assicurazione agevolata quali, in particolare, le reti antigrandine. Tra le principali novità degli ultimi anni, confermata sullo scenario assicurativo agricolo nel corso del 2007, c è la diffusione della polizza agevolata per i bovini. Nel secondo anno di attività sono stati assicurati bovini (da latte, da carne e da ingrasso) per un valore assicurato pari a più di 311 milioni di euro. I costi delle polizze, inoltre, sono stati anche nel 2007 molto contenuti (la tariffa media annuale nazionale è stata dell 1,86%). L obiettivo, comunque, è quello di crescere ancora ad un ritmo sostenuto fino a coprire il maggior numero possibile di allevamenti, estendendo le coperture assicurative agevolate anche alle altre specie zootecniche. Già nel 2007, comunque, come stabilito dal relativo Piano Assicurativo, sono state ammesse, tra le altre, anche la garanzia contro l influenza aviaria ed è auspicabile che questo costituisca uno stimolo per il mercato ancora in cerca di soluzioni innovative. Così come nella maggior parte dei Paesi europei e nordamericani con volumi assicurativi agricoli significativi, anche in Italia il ruolo dello Stato è determinante per favorire l adesione da parte di un numero sempre maggiore di produttori e allevatori. In Italia, come confermato anche dai dati del 2007, tale ruolo è addirittura cresciuto negli ultimi anni, sia per via della contribuzione pubblica sui premi sia grazie all attività del Fondo di riassicurazione. Infatti, nel 2007 il contributo pubblico sui premi per le assicurazioni contro i rischi di produzione derivanti da calamità naturali e avversità atmosferiche avverse si è attestato a 207 milioni di euro. In termini percentuali, le risorse pubbliche utilizzate nell ultima campagna assicurativa hanno rappresentato un contributo effettivo medio pari al 71% del premio, contro il 67% nel 2006, 66% del 2005 e il 37

38 57% del Per quanto riguarda la zootecnia, invece, il contributo pubblico si è attestato sui 720 mila euro, coprendo quasi il 50% del costo a carico degli allevatori. Forte impulso al mondo assicurativo è venuto anche dal Fondo di riassicurazione sui rischi agricoli, che ha visto crescere ulteriormente la consistenza dei capitali riassicurati passando dai 64 milioni del 2006 a più di 101 milioni nel Alla luce delle cifre e delle considerazioni sopra esposte, il bilancio del quarto anno di applicazione della nuova normativa in materia è, dunque, positivo. Lo sviluppo di nuove proposte assicurative, l estensione dei prodotti e delle garanzie assicurabili (con particolare riferimento alla zootecnia), l ampliamento delle aree territoriali ammesse alle agevolazioni, il contenimento dei costi a carico delle aziende agricole e un più elevato livello di concorrenza nel mercato nazionale, con l ingresso di nuove compagnie assicurative nel ramo agricolo sono risultati indiscutibili, che evidenziano anche l importante attività svolta da tutti gli attori coinvolti, ossia gli enti di difesa, le Regioni ma anche le Compagnie di assicurazione. Tuttavia, nonostante le innovazioni degli ultimi anni, i dati relativi all ultima campagna assicurativa, confermano anche delle ombre che da sempre caratterizzano il nostro sistema assicurativo agricolo: la forte concentrazione territoriale dei volumi assicurativi, ed in particolare delle nuove garanzie, in alcune province del Nord del Paese e la scarsa attrattiva che ancora oggi le coperture assicurative esercitano sulla maggior parte delle aziende agricole. Tanto che la crescita dei volumi assicurativi è dovuta solo in minima parte all inclusione di realtà produttive che precedentemente non avevano mai fatto ricorso a tali strumenti. 38

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40 Prestampa, stampa e allestimento Società Editrice Imago Media Dragoni (CE) - Tel info@imagomedia.it

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