Con Giulia & Angela ricapitoliamo La gestione dei conflitti

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1 Con Giulia & Angela ricapitoliamo La gestione dei conflitti

2 La gestione dei conflitti l'obiettivo è apprendere un metodo per rendere espliciti i conflitti nei contesti organizzativi e attraversarli in modo creativo Questo metodo consiste nell'apprendimento di una visione binoculare che tiene a fuoco contemporaneamente i bisogni dei singoli e quelli dell'organizzazione, dalla cui non coincidenza spesso emergono i conflitti Il disvelamento di una conflittualità tacita permette di iniziare un percorso di trasformazione. La mancanza di questa capacità determina malcontento generale e conseguente disimpegno di ogni singolo lavoratore, oltre ad una riduzione della produttività

3 Lo psicologo tedesco Kurt Zadek Lewin, che fu uno dei primi studiosi ad occuparsi delle dinamiche dei gruppi e dello sviluppo delle organizzazioni, ha definito il conflitto Come cosa si intende per conflitto? quella situazione che si determina tutte le volte che su un individuo agiscono contemporaneamente due forze psichiche di intensità più o meno uguale, ma di opposta direzione

4 1 sui valori: c'è disaccordo su obiettivi, principi, morale e/o valori 2 sulla decisione/percezione: c'è disaccordo su metodi, ci sono opinioni diverse o differenze di atteggiamento nei confronti di una situazione vissuta insieme 3 sulla distribuzione: il disaccordo si manifesta sulla ripartizione delle risorse I conflitti possono essere di tipo tecnico-organizzativo, oppure di tipo relazionale. Ci sono diversi tipi di conflitto: 4 che riguardano le relazioni: causato dai sentimenti di una determinata relazione e può essere definitoinfatti, come un antipatia tra le persone coinvolte, scaturita dopo che queste ultime si sono trovate a dover discutere in alcune situazioni

5 IL CONTESTO Occorre distinguere tra Che tipi? di conflitti Conflitti intrapersonali che sono presenti all'interno della persona stessa Conflitti interpersonali che sono presenti tra persone Conflitti di gruppo, che sono presenti all'interno di un gruppo Conflitti tra gruppi che sono presenti tra diversi gruppi nel presente modulo ci concentreremo sui conflitti tra gruppi

6 Il gruppo di lavoro: come funziona? Il gruppo é un mezzo, artificialmente creato sulla base di incontri che seguono certe regole, in cui varie persone interagiscono, comunicano fra loro e condividono norme Qualsiasi gruppo si caratterizza per il fatto di trovarsi impegnato in un compito che richiede una struttura di ruoli Esistono due strutture di ruoli sovrapposte: una, condivisa da tutti i membri é regolata dal compito manifesto del gruppo, é il risultato di un contratto esplicito e i suoi ruoli sono definiti e distribuiti secondo le possibilità e le aspettative coscienti di ogni membro. L'altra é regolata da bisogni personali (non di gruppo) e inconsci e che non possono essere messi in comune. Questa seconda struttura può produrre sulla prima una deviazione che altera in varie misure la realizzazione del compito organizzativo.

7 Quella del gruppo, non è una realtà statica, ma dinamica e racchiude in se conflitti, forze e tensioni che producono mutamenti Il gruppo è la somma degli individui Nel gruppo l'azione di ogni persona modifica sia le altre persone che il gruppo stesso, ed anche la sua di azione (del gruppo), viene modificata sia dalle azioni che dalle reazioni degli altri? Non tutti i gruppi si vivono come 'gruppi' é comune nei team di lavoro assistere allo svolgimento parallelo e contemporaneo di compiti individuali: Il lavoro di gruppo si riduce alla ricerca del consenso degli altri circa il punto di vista che si presume sia giusto, o a quello che fornisce la soluzione migliore.

8 IL CONTESTO quando un gruppo lavora insieme si crea interazione ma non necessariamente una integrazione, ossia una partecipazione attiva di tutti i membri. Dall interazione all integrazione Il passaggio dall interazione (gruppo) all integrazione (gruppo di lavoro) prevede delle fasi intermedie Coesione emergergono le uguaglianze, consentendo ai componenti di riconoscere il gruppo stesso come proprio. L interazione fornisce una condizione di essere dentro il gruppo, un riconoscere gli altri come amici o come avversari. Tuttavia non basta a definire un gruppo di lavoro. L interdipendenza è l acquisizione della consapevolezza dei componenti di dipendere gli uni dagli altri, di essere in relazione con gli altri e di fondare un unità basata sulla differenza. negoziazione La condivisione è l esito della negoziazione ed è il presupposto che vede il gruppo impegnato per il raggiungimento degli obiettivi

9 Il lavoro di individui diventa di gruppo l espressione dell azione complessa propria del gruppo di lavoro. Il lavoro di gruppo comprende: L azione complessa La pianificazione del compito Lo svolgimento del compito La gestione delle relazioni Non è quindi la semplice esecuzione di un mandato organizzativo. Il gruppo di lavoro è una pluralità che attraverso l interazione si è integrata e funziona se c è la consapevolezza dell interdipendenza

10 Dal gruppo al team Ogni gruppo di persone accomunate da uno scopo diventa un team, una squadra che, per funzionare, deve comunicare e il successo della comunicazione dipende : Dalla volontà di avviare un dialogo; Dalla volontà e dalla capacità di avviare un dialogo aperto al confronto, basato quindi sul reciproco ascolto ; Dalle abilità comunicative dei soggetti che interagiscono; Dalla consapevolezza delle differenze; Dalla capacità di minimizzare il fraintendimento e l incomprensione e quindi le barriere linguistiche e l incomprensione.

11 il conflitto é distruttivo quando non viene esplicitato ed elaborato. Questo tipo di conflitto si manifesta generalmente attraverso i seguenti sintomi: Quali i sintomi del conflitto distruttivo? Competizione: competizione fra i membri del gruppo. Attenzione ai benefici del singolo: i membri del gruppo sono più interessati ai loro benefici individuali rispetto a quelli del gruppo o dell'azienda Approccio "win-lose : le decisioni e le soluzioni formulate sono a beneficio solo di uno o pochi membri del gruppo Clima chiuso: il gruppo non accetta commenti o spunti da persone che non fanno parte del gruppo stesso. Comunicazione sulla difensiva: permalosità; resistenza al cambiamento (i membri del gruppo vedono ogni nuova idea o suggerimento come una minaccia al modo corrente di fare le cose). Attacchi personali: i singoli sono resi ridicoli (o oggetto di sarcasmo) per esprimere le loro opinioni o suggerimenti Un risultato evidente di queste dinamiche è il rapido deteriorarsi del clima aziendale e delle relazioni interpersonali. Si viene a creare un contesto in cui la maggior parte dei membri del gruppo stanno sulla difensiva limitando l'espressione delle loro idee per non rischiare che siano valutate aggressivamente (o giudicate con sarcasmo) dagli altri.

12 Cooperazione: i membri del gruppo lavorano volentieri assieme; partecipano attivamente; è presente dialogo e rispetto reciproco; si respira un'aria di positività e costruttività Attenzione ai benefici del gruppo: i membri del gruppo concentrano la propria attenzione sugli obiettivi del gruppo e non semplicemente a quelli del singolo Approccio "win-win : le decisioni prese e le soluzioni identificate sono a beneficio di tutti i membri del gruppo non solo del singolo o dei pochi Clima aperto: i membri del gruppo accolgono suggerimenti e spunti che provengono da persone esterne al gruppo stesso. Comunicazione di supporto: le persone sono sinceramente interessate alle idee ed opinioni degli altri membri del gruppo e per questo si adoperano attivamente per ascoltare con empatia e fornire feedback costruttivo Attenzione ai contenuti: tutte le opinioni e suggerimenti sono valutate facendo riferimento alla loro efficacia nell'aiutare il gruppo a raggiungere i propri obiettivi Il conflitto é costruttivo quando viene riconosciuto ed elaborato in modo creativo: gli individui sono consapevoli del fatto che il disaccordo è un aspetto naturale nelle dinamiche del gruppo, e può essere d aiuto al raggiungimento di obiettivi comuni. Questo tipo di atteggiamento si riflette in un modo di comunicare caratterizzato da: e del conflitto costruttivo?

13 Non si sempre evitare che si presentino conflitti, ma si possono gestire. Cercare e preferire un approccio costruttivo per la risoluzione del conflitto permette di sviluppare la capacità di essere empatici, di riconoscere, accettare ed apprezzare che le differenze sono delle risorse e non dei problemi e di potenziare e sviluppare l abilità per usare svariate strategie Come gestire un conflitto? il conflitto non va mai evitato, ma deve essere elaborato in modo creativo in modo da innescare un processo trasformativo Da un conflitto elaborato non devono uscire né vinti né vincitori, ma persone soddisfatte di aver trovato un punto di incontro. Un buon leader vede in questi movimenti relazionali delle opportunità di cambiamento e di scambio, stimolando il pensiero.

14 La capacità di fare emergere ed elaborare i conflitti, attivando dei processi trasformativi, Competenze de manager è una competenza manageriale fondamentale, che può determinare il successo o l insuccesso nella gestione delle risorse. Per farlo un manager, deve accogliere i bisogni dei singoli e del gruppo deve avere un'intelligenza emotiva un manager così, sa gestire i conflitti nelle organizzazioni è empatico, sa ascoltare è consapevole delle proprie emozioni. L intelligenza emotiva è uno strumento per elaborare i conflitti

15 1. Presentare il problema senza biasimo, o riprovazione 2. Sentire il punto di vista dell altro ed ascoltarlo realmente in modo Le linee guida da comprendere appieno le sue necessità 3. Esporre chiaramente il proprio punto di vista ed assicurarsi che l altro abbia capito. 4. Chiarire e definire la questione tenendo conto delle esigenze di entrambi. 5. Sviluppare insieme un obiettivo o una condizione su cui entrambi potete concordare Soluzioni possibili ed alternative 7. Scegliere la soluzione che ha la maggior possibilità di rispondere alle esigenze di entrambi. 8. Ideare un piano d azione realistico e determinare chi farà che cosa quando, dove e come. 9. Attuare il piano 10. Valutare l esito della soluzione in base all obiettivo comune

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