CARTA DEI SERVIZI SERVIZIO INSERIMENTO LAVORATIVO

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1 CARTA DEI SERVIZI SERVIZIO INSERIMENTO LAVORATIVO

2 CARTA DEI SERVIZI SERVIZIO DI INSERIMENTO LAVORATIVO PREMESSA Il presente documento definisce i principi, le caratteristiche, l organizzazione e il funzionamento del Servizio di Inserimento Lavorativo (S.I.L.) dell Ambito Distrettuale di Cremona, costituito dai Comuni di Acquanegra Cremonese, Annicco, Azzanello, Bonemerse, Bordolano, Cappella Cantone, Cappella de Picenardi, Casalbuttano ed Uniti, Casalmorano, Castelverde, Castelvisconti, Cella Dati, Cicognolo, Corte de Cortesi con Cignone, Cremona, Crotta d Adda, Derovere, Formigara, Gabbioneta Binanuova, Gadesco Pieve Delmona, Gerre de Caprioli, Grontardo, Grumello Cremonese ed Uniti, Isola Dovarese, Malagnino, Ostiano, Paderno Ponchielli, Persico Dosimo, Pescarolo ed Uniti, Pessina Cremonese, Pieve d Olmi, Pieve San Giacomo, Pizzighettone, Pozzaglio ed Uniti, Robecco d Oglio, San Bassano, San Daniele Po, Scandolara Ripa d Oglio, Sesto ed Uniti, Soresina, Sospiro, Spinadesco, Stagno Lombardo, Unione dei Comuni di Corte de Frati e Olmeneta, Vescovato e Volongo. PRINCIPI ISPIRATORI La Carta dei servizi sociali, prevista dall art. 13 della legge 8 novembre 2000, n. 328 Legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali, rappresenta uno strumento opportunità per promuovere percorsi di valutazione della qualità all interno dei servizi sociali. I principi ispiratori della Carta dei Servizi sono: - Eguaglianza L'erogazione dei servizi è ispirata al principio di eguaglianza dei diritti dei cittadini. Ciascuno ha uguale diritto all'accesso ai servizi, pur nel rispetto delle disposizioni che disciplinano i diversi interventi. Nell'erogazione del servizio non può essere compiuta nessuna distinzione per motivi riguardanti sesso, razza, lingua, religione ed opinioni politiche. L'eguaglianza è intesa come divieto di ogni ingiustificata discriminazione e non può essere intesa nel senso di assoluta uniformità delle prestazioni. Queste ultime variano, infatti, in base alle esigenze personali, sociali ed economiche del cittadino, nel rispetto del progetto individuale che lo riguarda e lo coinvolge come parte attiva. - Imparzialità Le modalità e le relative norme che disciplinano l'erogazione del servizio sono improntate a criteri di obiettività, giustizia ed imparzialità. - Continuità L'erogazione dei servizi, nel rispetto delle norme vigenti, è continua, regolare e senza interruzioni. Il funzionamento irregolare o l'eventuale interruzione dei percorsi sono espressamente regolati dalle convenzioni e dai regolamenti; in tali casi vengono adottate misure volte ad arrecare agli utenti il minor disagio possibile. 2

3 - Rispetto Ogni cittadino è assistito e trattato con premura, cortesia e attenzione nel rispetto della persona e della sua dignità. - Partecipazione La partecipazione dell utente, quale soggetto attivo del percorso personalizzato, è garantita al fine di una migliore efficacia dell'intervento. - Efficienza ed efficacia Nella realizzazione degli interventi, il Servizio di Inserimento Lavorativo, adotta misure idonee per il continuo perseguimento dei principi di efficacia e di efficienza al fine di garantire elevati standard qualitativi e tenendo nella massima considerazione le esigenze dell'utenza. - Qualità dei servizi I servizi offerti sono il risultato di una profonda conoscenza del tessuto sociale, della competenza degli operatori e del continuo lavoro per la creazione di una rete sempre più ampia di opportunità e risorse per rispondere ai bisogni dell utenza. Il Servizio di Inserimento Lavorativo, inoltre, intende esaminare periodicamente la funzionalità dei servizi erogati alla persona. CHE COS È IL SERVIZIO DI INSERIMENTO LAVORATIVO (S.I.L.) Il S.I.L. si caratterizza come un servizio di secondo livello, che valuta le capacità e le potenzialità lavorative, progetta e realizza interventi personalizzati a favore di soggetti segnalati dai Servizi Sociali e dai servizi specialistici del territorio dell Ambito Distrettuale di Cremona. Il S.I.L. opera in rete con il sistema dei servizi e delle istituzioni presenti sul territorio che si occupano di politiche attive del lavoro e di inserimento lavorativo di persone in difficoltà. STORIA DEL S.I.L. Il Servizio di Inserimento Lavorativo nasce in maniera strutturata nel 1993, a seguito di circa un anno di precedente sperimentazione. Dal punto di vista istituzionale, sviluppa la sua attività nell ex Azienda U.S.S.L. 23 di Cremona, con il compito di mettere in relazione in modo significativo e produttivo il mondo del lavoro con le sue dinamiche, le sue esigenze e le sue regole, il mondo delle persone disabili o in situazione di marginalità con le sue diversificate problematiche ed il mondo dei servizi per creare una rete diffusa, efficace, solida. Fino al 2004, il S.I.L. è delegato dai Comuni all A.S.L. del Distretto di Cremona - Area Disabili del Consultorio. Nel 2005 vengono ritirate le deleghe all A.S.L. ed il Servizio di Inserimento Lavorativo entra a far parte delle funzioni in gestione all Ufficio di Piano dell Ambito Distrettuale di Cremona. Con il costituirsi, nel febbraio 2009, dell Azienda Sociale del Cremonese, il Servizio di Inserimento Lavorativo diventa parte integrante ed attiva di questa Azienda. 3

4 CHI GESTISCE IL SERVIZIO? Il Servizio di Inserimento Lavorativo di Cremona svolge le sue funzioni all interno dell Azienda Sociale del Cremonese. FINALITÀ ED OBIETTIVI DEL S.I.L. Il S.I.L. si propone di favorire, attraverso l attivazione di percorsi appropriati, l inserimento lavorativo di persone con disabilità complesse o con un elevato grado di svantaggio. L obiettivo degli interventi è quello di realizzare percorsi individualizzati, che rendano progressivamente compatibili le esigenze delle persone con quelle del sistema produttivo, affinché queste possano venire stabilmente assunte o, nei casi più complessi, permanere comunque in un contesto lavorativo che sappia offrire un soddisfacente grado di integrazione sociale e di mantenimento delle competenze. Si attua attraverso iniziative di preinserimento lavorativo presso cooperative sociali, aziende private, associazioni ed enti pubblici o privati operanti sul territorio, in collaborazione con agenzie accreditate e/o convenzionate con l Ufficio per il diritto al lavoro dei soggetti disabili della Provincia di Cremona. L attivazione dei percorsi formativi si svolge nell ambito di un progetto individualizzato di intervento ed è finalizzata al superamento di preesistenti condizioni di svantaggio, che condizionano l autonomia della persona con disabilità, con particolare riferimento all acquisizione o al mantenimento di abilità socio lavorative. L attivazione dei percorsi formativi non costituisce vincolo di assunzione. Al riscontrarsi di condizioni attitudinali e di mercato adeguate, la persona interessata potrebbe accedere a tirocinio o a contratto lavorativo, finalizzato all assunzione, come da norme vigenti, presso il contesto di inserimento o altrove. 4

5 DESTINATARI DEL SERVIZIO Il servizio si rivolge a persone in situazione di grave svantaggio, che cioè presentano elementi di debolezza e distanza dal ruolo lavorativo, e che si trovano nelle seguenti condizioni: a) residenza nei Comuni dell ambito territoriale del Distretto di Cremona ovvero persone, domiciliate nei medesimi Comuni, che siano interessate a un progetto da attuarsi in un Comune del Distretto; b) età lavorativa, sulla base delle normative vigenti; c) stato di disoccupazione o inoccupazione attestato. Per quanto riguarda l area della disabilità: destinatari degli interventi del servizio sono persone riconosciute invalidi civili o, nei casi in cui l accertamento non sia ancora stato effettuato, siano nelle condizioni da poter essere riconosciute tali. Le persone con disabilità dovranno essere iscritte alle liste di collocamento mirato e necessitare di un intervento di mediazione al lavoro attraverso gli strumenti del S.I.L. Per quanto riguarda l area della fragilità sociale: destinatari degli interventi del servizio sono persone in condizioni di svantaggio tale da necessitare realmente di azioni specialistiche di sostegno verso il lavoro e, contemporaneamente, anche effettivamente in grado di riuscire ad utilizzare con profitto le opportunità e gli strumenti offerti, partecipando attivamente fin da subito alla preparazione e alla realizzazione dell intervento. A titolo esemplificativo le condizioni di fragilità sociale, spesso compresenti ed interdipendenti, possono essere relative a: 1. basso livello di istruzione 2. competenze professionali deboli o superate 3. condizioni economiche al limite o sotto la soglia di povertà 4. forte disagio psicologico 5. fragilità personale, abbandono sociale, assenza di reti formali e informali 6. scarsa contrattualità sociale. Gli utenti presi in carico dal servizio debbono, pertanto, necessitare di un effettivo e significativo percorso di accompagnamento verso il lavoro, tale da giustificare la messa in campo degli strumenti di mediazione economici, temporali e professionali in possesso del S.I.L. Infine devono necessariamente sussistere in capo ai diversi soggetti seguiti alcuni prerequisiti e alcune potenzialità di ordine psicologico e operativo, che consentano, pur nella varietà dei progetti di accompagnamento al lavoro di cui il S.I.L. dispone, di impostare per la persona un percorso di integrazione realistico e non puramente assistenziale. 5

6 L ÉQUIPE DEL S.I.L. L équipe del S.I.L. è composta: da operatori della mediazione, cioè personale dotato di specifiche capacità professionali, in grado di attivare e di monitorare il percorso individualizzato della persona con disabilità verso il lavoro, utilizzando conoscenze specialistiche di tipo psico sociale e appositi strumenti di mediazione infraziendali dallo psicologo con funzione di coordinatore e referente tecnico. Gli operatori sono impegnati nel continuo aggiornamento personale per poter offrire chiarezza, competenza, e garantire all utenza una preparazione anche in termini normativi. In particolare l operatore della mediazione è incaricato: della stesura del profilo socio-lavorativo delle persone seguite; dell attività di mediazione nei momenti di presentazione dei casi da parte dei Servizi invianti per la valutazione d idoneità ai percorsi d inserimento lavorativo; dell informazione e primo contatto con le famiglie delle persone seguite; della progettazione di percorsi d inserimento lavorativo mirato; della valutazione delle capacità e potenzialità lavorative di persone con disabilità o in condizione di svantaggio e/o emarginazione; dell accompagnamento e supporto educativo alla persona durante i percorsi d inserimento lavorativo; del reperimento delle agenzie lavorative, contatto e definizione dei rapporti con le medesime per la collocazione e il monitoraggio dei percorsi d inserimento lavorativo; della definizione e cura dei rapporti con i datori di lavoro dei progetti d inserimento lavorativo; del monitoraggio generale dell attività del servizio; del raccordo con lo psicologo designato per l attività d inserimento lavorativo, in particolare nei momenti di verifica dell andamento del servizio e in generale per il monitoraggio dell attività. Il Servizio di Inserimento Lavorativo S.I.L. - è un servizio attivo 12 mesi all anno. Gli operatori ricevono dal lunedì al venerdì, solo su appuntamento. Sede: Corso Vittorio Emanuele II, 42 1^ Piano Cremona Telefono: 0372/ / Fax sil@aziendasocialecr.it 6

7 MODALITÀ OPERATIVE (ACCESSO AL SERVIZIO, PRESA IN CARICO) Ogni percorso individualizzato d integrazione lavorativa si inserisce in una più complessa progettualità riferita alla persona e al contesto socio-familiare di appartenenza, la cui titolarità è in capo al servizio segnalante o inviante: il S.I.L. si caratterizza infatti come un Servizio di secondo livello, che valuta le capacità e potenzialità lavorative e progetta interventi personalizzati a favore di soggetti segnalati dal Servizio Sociale o da Servizi Specialistici. In ragione dell utenza individuata sono considerati Servizi invianti: i Servizi Sociali Comunali; i Centri Psico Sociali (C.P.S.) delle Aziende Ospedaliere, previa procedura concordata con i Servizi Sociali Comunali; i Servizi Dipendenze (SER.D.) dell Azienda Sanitaria Locale, previa procedura concordata con i Servizi Sociali Comunali; i Servizi di Neuropsichiatria Infantile (N.P.I.), previa procedura concordata con i Servizi Sociali Comunali; i Consultori Familiari integrati A.S.L. ed accreditati, previa procedura concordata con i Servizi Sociali Comunali. I Servizi specialistici del territorio che segnalano nuovi casi devono avere preventivamente condiviso l azione/ipotesi di progetto con il Servizio Sociale territoriale. La segnalazione deve essere redatta su apposito modulo. L équipe o l operatore inviante definisce un incontro di presentazione del caso (possibilmente precedente l invio della scheda di segnalazione), cui segue una valutazione del soggetto segnalato che sarà condivisa e formalmente resa nota. Le fasi della presa in carico possono essere così schematizzate: a) Segnalazione (come sopra descritta allegato 2) b) Colloqui con il soggetto segnalato; c) Valutazione in équipe; d) Formulazione dell ipotesi progettuale con l approvazione da parte del soggetto e/o della sua famiglia; e) Restituzione al servizio inviante ed al Comune di residenza della ipotesi di progetto (anche con riferimento alla tipologia del percorso individuato e alla sua durata) f) Identificazione del contesto lavorativo idoneo con le caratteristiche specifiche del soggetto, qualora l utente segnalato presenti tutti i requisiti indicati nell art. 3. Vedi allegato 1. e 2. le procedure formalizzate per l avvio di un percorso lavorativo con il SIL e la scheda di segnalazione. 7

8 STRUMENTI ATTIVABILI DAL S.I.L. Il Servizio di Inserimento Lavorativo realizza i percorsi individualizzati di inserimento socio - lavorativo attraverso i seguenti strumenti ed interventi: a) Area disabilità complessa A1. Formazione in Situazione: il percorso di formazione in situazione ha la finalità di offrire un esperienza di apprendimento in un luogo di lavoro che permetta di maturare autonomie personali e sociali, capacità di relazione e competenze professionali: si configura dunque come strumento formativo e di osservazione, da proporre possibilmente all interno di contesti aziendali normali. La Formazione in Situazione non è finalizzata all assunzione e può durare da un minimo di 3 mesi ad un massimo di 2 anni, a seconda del soggetto e del progetto personalizzato: al termine dell esperienza si aprono due possibilità: la mediazione all occupazione o il socio occupazionale. A2. Mediazione all occupazione: il percorso della Mediazione all occupazione viene attivato nel momento in cui, concluso il percorso di Formazione in Situazione, il soggetto sia pronto ad una reale collocazione lavorativa stabile in un sistema produttivo. Sulla base degli obiettivi del progetto personalizzato esso può durare da un minimo di 6 mesi ad un massimo di 1 anno. A3. Tirocinio Socio-Occupazionale: si tratta di uno strumento, alternativo al circuito assistenziale, rivolto a quei disabili che - al termine del percorso di Formazione in Situazione - non risultano in grado di raggiungere obiettivi occupazionali e collocativi, questo strumento offre la possibilità comunque di permanere all interno di un ambiente di lavoro normale. Questa esperienza è finalizzata quindi al benessere della persona e non all acquisizione di specifiche competenze professionali. La persona è in grado di assumere comunque un ruolo lavorativo attivo e di essere utile al contesto. La durata di questo percorso è indeterminata e legata al progetto di vita del soggetto. 8

9 b) Area svantaggio-fragilità sociale B.1 Orientamento: viene offerto un servizio di informazione, orientamento, autovalutazione ed eventualmente di formazione utilizzando le risorse (pubbliche e private) che già esistono sul territorio, per consentire all utente di definire realisticamente la propria posizione rispetto al mercato del lavoro. La persona potrebbe quindi trovare autonomamente una soluzione lavorativa, oppure proseguire il percorso verso il lavoro attraverso le altre azioni previste del progetto, oppure anche uscire definitivamente dal progetto lavorativo senza, per questo determinare un insuccesso e aiutando comunque i servizi a definire meglio gli interventi successivi. B.2 Esperienza: per le persone che abbiano necessità di un confronto concreto ma ancora protetto con il lavoro vengono attivati i medesimi percorsi (formazione in situazione o mediazione all occupazione previsti per l area disabilità) oppure individualizzati riguardo sia alla durata sia alla collocazione lavorativa sia al contributo incentivante/rimborso da erogarsi. Cimentandosi direttamente con il compito lavorativo sarà possibile per gli utenti sperimentare le proprie competenze professionali e trasversali e per gli operatori valutare in situazione la loro capacità di tenuta e le reali motivazioni al lavoro. B.3 Assunzione: La terza azione riguarda l obiettivo specifico del collocamento al lavoro: vengono individuate risorse aziendali presso le quali collocare i beneficiari attraverso una delle diverse forme contrattuali oggi previste dal nostro sistema legislativo. In questa fase l azione del SIL sarà quella di favorire l incontro tra la persona e la risorsa e di rendersi disponibile per eventuali azioni di supporto. Anche in questa fase potranno essere usati brevi tirocini propedeutici all inserimento definitivo. Le esperienze che si realizzano attraverso gli strumenti del Servizio di Inserimento Lavorativo non costituiscono rapporto di lavoro subordinato: i soggetti fruitori pertanto non acquisiscono alcun diritto di ordine giuridico o economico, permane per essi la natura giuridica di disoccupato (mantengono l anzianità di iscrizione alle liste di collocamento) ed il diritto alla pensione di invalidità. Alla conclusione del percorso attivato con il SIL l operatore propone, sia all azienda ospitante sia all utente, un questionario finalizzato a rilevare la valutazione degli stessi destinatari sulla qualità del servizio reso. L esito dei questionari servirà a migliorare la qualità del Servizio. Vedi questionari in allegato 4 e 5. 9

10 ASPETTI ECONOMICI I beneficiari di percorsi individualizzati di inserimento socio - lavorativo ricevono mensilmente un contributo economico da intendersi sia come rimborso spese sia come incentivo motivazionale. La somma è erogata in modo forfettario, senza alcun riferimento alle ore di lavoro svolte, sulla base degli obiettivi del progetto. Gli importi sono rivalutati annualmente sulla base dell indice I.S.T.A.T. MODALITÀ DI DIMISSIONE La dimissione dell utente dal servizio, e conseguentemente l interruzione del progetto, è valutata dall èquipe del S.I.L. L utente viene dimesso a seguito di: - Inserimento al lavoro presso Azienda, Ente o Cooperativa e conclusione del periodo di monitoraggio. - Verifica della non occupabilità dell utente e restituzione al servizio inviante. - Interruzione del percorso da parte dell utente o del servizio inviante. - Passaggio ad altro servizio. Al momento della dimissione viene redatta una relazione al servizio inviante. 10

11 IL SISTEMA DOTALE La politica d'inserimento lavorativo e sostegno all occupazione delle persone con disabilità si riferisce alla Legge 68/1999 e alla Legge Regionale 13/2003, le quali hanno definito l impianto normativo degli interventi in materia e le risorse disponibili per la loro attuazione, attraverso l istituzione di uno specifico fondo nazionale e di un fondo regionale. Con la Legge Regionale 22/2006 Il mercato del lavoro in Lombardia è stata avviata una profonda riforma del sistema regionale d'intervento nel mercato del lavoro, prevedendo la costituzione di un nuovo sistema di governance. Tale legge è basata sui principi di libertà di scelta, valutazione degli operatori, centralità della persona e valorizzazione del capitale umano promuovendo, in particolare, la realizzazione di una rete di soggetti, azioni e strumenti volti al perseguimento di un occupazione di qualità, con garanzie di tutela e sicurezza delle categorie più deboli e a rischio di esclusione sociale, anche attraverso un efficace sostegno alle transizioni nel mercato del lavoro e all investimento nel capitale umano. La citata L.R. 22/2006 individua, all articolo 13, negli operatori pubblici e privati accreditati coloro che possono accedere ai finanziamenti pubblici regionali e concorrono all attuazione delle politiche del lavoro finalizzate a sviluppare forme di accompagnamento delle persone disabili nell inserimento del mercato del lavoro. Il Piano d azione Regionale 2007/2010 (art. 3 L.R. 22/2006), quale atto di indirizzo e di programmazione pluriennale in materia di politiche del lavoro, ha individuato nella Dote e nel piano di intervento personalizzato gli strumenti fondamentali per realizzare politiche attive per l occupazione e per promuovere il miglioramento dei livelli occupazionali e di tutela lavorativa, in particolare per le fasce più deboli e a rischio di esclusione socio lavorativa. Gli indirizzi e i criteri per la programmazione dei servizi educativi nell ambito del sistema unitario di istruzione e formazione (art. 7 l.r. 19/2007), orientano la realizzazione degli interventi dalla logica della promozione dell offerta a quella del sostegno alla domanda attraverso lo strumento della Dote, garantendo libertà di scelta nella fruizione dei servizi che risultano più rispondenti alle necessità formative ed educative. Essendo lo strumento Dote un insieme di risorse destinate alle persone con disabilità (Legge 68/1999) residenti o domiciliate nel territorio provinciale, iscritte negli elenchi e/o graduatorie o occupati ai sensi della normativa per il collocamento dei disabili, la Regione Lombardia delega ai Piani Provinciali Disabili l attuazione di tale sistema. 11

12 Con la delibera della Giunta Regionale n del 12 dicembre 2007, improntata sulla centralità della persona disabile, vengono introdotte alcune sperimentazioni per modificare e sviluppare il suo percorso di inserimento e di sostegno all occupazione, in una prospettiva di integrazione delle politiche già in atto relative a istruzione, formazione e lavoro, incrementando gli interventi a favore delle persone con disabilità e incentivando lo strumento della Dote nelle sue diverse componenti. La dote infatti non consiste in un mera erogazione di risorse ma nasce come uno strumento che accompagna il singolo individuo lungo tutto il suo ciclo di vita. Gli interventi pensati sono quindi finalizzati a: - aiutare la persona a conoscere le proprie attitudini, capacità e competenze personali e professionali; - supportare la persona disabile nel percorso di istruzione e formazione professionale; - accompagnare la persona a costruire il proprio percorso di inserimento e a sostenerne la realizzazione; - ricercare ambiti lavorativi idonei alle caratteristiche della persona e tali da garantire l'apprendimento «in situazione»; - programmare e gestire il percorso di inserimento mirato, assicurandone il monitoraggio nonché il sostegno al lavoratore e al datore di lavoro, per la gestione di eventuali insuccessi e modifiche del progetto. E attraverso questa nuova logica di inserimento e sostegno all occupazione della persona disabile nel contesto produttivo, proposta dalla Regione Lombardia attraverso il sistema dotale, che il Servizio di Inserimento Lavorativo intende inserirsi come servizio in grado di erogare servizi al lavoro previsti dalla Dote e supportare le persone nella definizione e accompagnamento dei loro percorsi personalizzati. Il S.I.L. già attualmente ha l obiettivo di favorire, attraverso l attivazione di percorsi appropriati, l inserimento lavorativo di persone con disabilità complesse o con un elevato grado di svantaggio e, opera in rete con il sistema dei servizi e delle istituzioni presenti sul territorio che si occupano di politiche attive del lavoro e di inserimento lavorativo di persone in difficoltà. 12

13 PROGETTI IN RETE DEL S.I.L. Il S.I.L. ha consolidato ruoli e competenze istituzionali inerenti il coordinamento, la collaborazione, il monitoraggio e la consulenza nell ambito di progetti integrati con la rete dei servizi e del Terzo Settore: - progetto Maternità Fragile : destinato a donne con figli piccoli e con una situazione di particolare fragilità, attiva un tavolo interdistrettuale degli inserimenti lavorativi con funzione di filtro e di monitoraggio. Sono coinvolti tutti i soggetti del Terzo Settore che si occupano di inserimento lavorativo di soggetti svantaggiati. Il S.I.L.,nella figura del coordinatore, ha una funzione di consulenza sulla globalità del progetto ed effettua le valutazioni dei singoli casi collaborando con il Centro di Solidarietà Il Ponte. - progetto Una Rete Per L Accoglienza : destinato ad adulti italiani e/o stranieri in esecuzione penale interna/esterna e persone al termine dell esecuzione della pena. Il S.I.L., con il Centro di Solidarietà Il Ponte e la Fondazione Janua Coeli, ha la funzione di coordinare gli interventi del gruppo lavoro. In particolare, vede coinvolta la partecipazione dell operatore del S.I.L., referente dell area svantaggio, all équipe ristretta per la valutazione dei casi, l attivazione del servizio per la presa in carico, la sensibilizzazione ed il coinvolgimento delle cooperative sociali per l inserimento lavorativo e la realizzazione dei percorsi. - monitoraggio della convenzione distrettuale con il Centro di Solidarietà Il Ponte per l inserimento lavorativo diretto di persone in condizioni di svantaggio: il S.I.L. svolge un azione di consulenza e di monitoraggio; inoltre, sensibilizza ed informa i servizi sociali territoriali per facilitare segnalazioni appropriate ed evitare sovrapposizioni d interventi. - continuità presa in carico e transizione scuola-lavoro: nell ambito dell équipe distrettuale per le progettualità a favore dei disabili, il S.I.L. offre la propria consulenza ai referenti per la disabilità e agli insegnanti di sostegno delle scuole medie superiori in merito alla predisposizione di esperienze di avvicinamento al mondo del lavoro e all orientamento ai servizi per l età adulta. Obiettivi condivisi con i referenti della scuola e della formazione professionale sono quelli di facilitare l orientamento a servizi idonei a rispondere ai bisogni dei giovani disabili, di garantire continuità dei progetti di vita e di agevolare i servizi sociali territoriali nella programmazione degli interventi. - progetto Dispositivo Borse Lavoro per l inserimento lavorativo di soggetti con disabilità complessa, coordinato dal Settore Lavoro della Provincia di Cremona. Collaborazione del S.I.L. con il Collocamento Mirato e Formazione Professionale attraverso la partecipazione al gruppo operativo provinciale e l affiancamento agli operatori del Settore Lavoro nelle visite alle aziende soggette alla Legge 12 marzo 1999, n. 68 Norme per il diritto al lavoro dei disabili ; - dopo la conclusione del Progetto La Mia Parte che vedeva coinvolti gli Enti Gestori dei Servizi di Formazione all Autonomia in un percorso di sperimentazione di formazione al lavoro, il S.I.L. continua la sua collaborazione, con la partecipazione all équipe mensile di un suo operatore e la consulenza ai Servizi di Formazione all Autonomia, con la finalità di consolidare raccordi e facilitare laddove possibile l evoluzione dei progetti dai servizi diurni per disabili ai servizi d inserimento lavorativo. - gli operatori del S.I.L. partecipano attivamente ai Tavoli tematici di co-progettazione con la realtà del privato sociale previsti dal Piano di Zona dell Ambito Distrettuale di Cremona. 13

14 MODALITÀ DI PRESENTAZIONE DEI RECLAMI Per reclamo si intende la richiesta esplicita o il suggerimento al miglioramento continuo dei servizi offerti. All utenza è riconosciuto il diritto di presentare reclami e osservazioni in caso di insoddisfazione nell erogazione del servizio. L utente nel formulare il reclamo, compie un gesto attivo di partecipazione diretta e costruttiva, al quale l équipe del S.I.L. si impegna a dedicare la massima attenzione, garantendo le necessarie azioni di miglioramento ed una risposta in tempi rapidi, e comunque non oltre 10 giorni dalla presentazione. Il riscontro al reclamo verrà reso nelle forme più adeguate alle esigenze dell utente. Vedi modulo in allegato 3. TRATTAMENTO DEI DATI SENSIBILI Nell intento di favorire l accesso al lavoro, ai sensi e per gli effetti di cui all art.13 del D. Lgs. 30 giugno 2003 n. 196, l utente autorizza il S.I.L. a comunicare agli operatori pubblici o privati autorizzati o accreditati, i dati personali, nel rispetto delle disposizioni di cui all art. 8 del D. Lgs 10 settembre 2003 n I dati verranno altresì trattati per lo svolgimento delle funzioni istituzionali delle pubbliche amministrazioni e degli enti pubblici non economici che lo richiedano. L utente che conferisce i dati personali oggetto del trattamento può esercitare i diritti previsti dall art. 7 del D. Lgs. 196/

15 LE GARANZIE DI QUALITÀ L Azienda Sociale del Cremonese si impegna a garantire per il Servizio di Inserimento Lavorativo: personale adeguato, qualificato ed aggiornato; la tutela della riservatezza, quale diritto fondamentale di ogni cittadino; il rispetto di procedura standard formalizzata; agevole modalità di accesso al servizio e attenzione alle persone, assicurando un'accoglienza competente, cortese ed accorta; un'informazione chiara e tempestiva, garantendo ad ogni cittadino il diritto di ricevere informazioni sulle modalità di erogazione del servizio; un progetto di intervento individuale concordato, con la sottoscrizione di contratto sociale; un controllo e monitoraggio costanti del progetto; la trasparenza nell'erogazione del servizio, mettendo in grado la persona di conoscere, in qualunque momento, l'andamento del relativo progetto; la collaborazione e l integrazione tra i Servizi (servizi sociali e sanitari) aggiornamento continuo della banca dati informatizzata sia dell utenza sia delle aziende con le quali il S.I.L. prende contatti; gestione snella degli eventuali reclami, assicurando all utenza il diritto di presentare rimostranze e segnalazioni a fronte di disservizi e di ottenere risposta in tempi brevi. È previsto un costante miglioramento degli standard qualitativi, grazie ad un progressivo aggiornamento dell èquipe. 15

16 NORMATIVA DI RIFERIMENTO - Legge 5 febbraio 1992, n. 104 Legge quadro per l assistenza, l integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate ; - Legge 12 marzo 1999, n. 68 Norme per il diritto al lavoro dei disabili e successive modifiche; - Decreto Legislativo 9 aprile 2008, n. 81 Testo unico sulla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro ; - Legge 24 giugno 1997, n. 196 Norme in materia di promozione dell occupazione ; - Decreto Ministeriale 25 marzo 1998, n. 142 Regolamento recante norme di attuazione dei principi e dei criteri di cui all art.18 della L. 196/97 sui tirocini formativi e di orientamento ; - Legge Regionale 5 gennaio 2000, n.1 Riordino del sistema delle autonomie in Lombardia e successive modificazioni; - Legge Regionale 12 marzo 2008, n. 3 Governo della rete degli interventi e dei servizi alla persona in ambito sociale e socio sanitario e successive modificazioni; - Legge , n. 328 Legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali ; - Legge Regionale 15 gennaio 1999, n. 1 Politiche regionali del lavoro e dei servizi per l impiego ; - Legge Regionale 4 agosto 2003, n. 13 Promozione all accesso al lavoro delle persone disabili e svantaggiate ; - Legge Regionale 28 settembre 2006, n. 22 Il mercato del lavoro in Lombardia - Delibera Giunta Regionale n. VIII/6113 del 12 dicembre 2007 Determinazioni in merito ad interventi sperimentali a sostegno delle persone disabili. Integrazione D.G.R. n. 4562/ Legge , n. 381 Disciplina delle cooperative sociali ; - Linee guida per il settore inserimenti lavorativi del Distretto di Cremona corredate de Gli strumenti della mediazione approvate dall assemblea dei Sindaci dell Ambito Distrettuale di Cremona in data 1 settembre 2006; NOTE E CONTATTI Il Servizio di Inserimento Lavorativo S.I.L. - è un servizio attivo 12 mesi all anno. Gli operatori ricevono dal lunedì al venerdì, solo su appuntamento. Sede: Corso Vittorio Emanuele II, 42 1^ Piano Cremona Telefono: 0372/ / Fax sil@aziendasocialecr.it sito web: 16

17 Allegato 1. PROCEDURA SEGUITA DAL SERVIZIO DI INSERIMENTO LAVORATIVO PER L AVVIO DI UN PERCORSO LAVORATIVO ATTORI Azione Tecnica/ Amministrativa Fasi AZIONE SERVIZIO SEGNALANTE (Servizio Sociale, C.P.S..) Tecnica 1 Segnalazione attraverso apposito modulo e incontro per la presentazione del caso S.I.L. Tecnica 2 Valutazione in equipe del caso segnalato S.I.L. + UTENTE Tecnica 3 Colloqui per la valutazione e la presa in carico S.I.L. Tecnica 4 Definizione di una ipotesi progettuale S.I.L. + SERVIZIO SEGNALANTE Tecnica 5 Condivisione del progetto S.I.L. + UTENTE Tecnica 6 Condivisione del progetto S.I.L. Tecnica 7 Identificazione del contesto lavorativo idoneo attraverso contatti e visite aziendali S.I.L. + UTENTE Tecnica 8 Proposta di inserimento lavorativo S.I.L. + AZIENDA OSPITANTE Tecnica/amministrativa 9 Stipula convenzione tra Azienda Sociale del Cremonese e l Azienda/Ente/Cooperativa ospitante avente per oggetto la durata ed il numero di soggetti inseribili S.I.L. Tecnica 10 Predisposizione progetto individuale afferente il percorso lavorativo S.I.L. + UTENTE Tecnica 11 Stipula del Contratto Sociale con l interessato in cui si evidenziano gli obiettivi, gli impegni che l utente si assume S.I.L. Amministrativa 12 Comunicazione al Comune di residenza dello strumento attivato, specificandone la durata del percorso. Richiesta allo stesso di assunzione dell impegno di spesa COMUNE RESIDENZA Amministrativa 13 Accollo formale della spesa e trasmissione assenso al S.I.L. S.I.L. Amministrativa 14 Adempimenti burocratici: invio comunicazioni obbligatorie del percorso attivato a I.N.A.I.L., I.N.P.S., Ispettorato del Lavoro, ed altri uffici interessati allegando convenzione e progetto individuale S.I.L. + UTENTE Tecnica 15 Concreto inizio del percorso con affiancamento dell utente nell inserimento COMUNE RESIDENZA/AZIENDA SOCIALE DEL CREMONESE Amministrativa 16 Erogazione mensile dell incentivo motivazionale al beneficiario S.I.L. Tecnica 17 Colloqui/incontri di verifica con utente S.I.L. Tecnica 18 Colloqui/incontri di verifica con tutor aziendale S.I.L. Tecnica 19 Verifiche periodiche con il servizio inviante S.I.L. Tecnica 20 Valutazione sul percorso lavorativo effettuato e decisione sugli eventuali sviluppi (conclusione/proroga/modifica) S.I.L. Amministrativa 21 Comunicazione al Comune di residenza, al datore di lavoro, agli uffici interessati e all utente di conclusione/proroga/modifica del percorso avviato 17

18 Allegato SERVIZIO INVIANTE Denominazione ente o servizio... indirizzo... telefono...fax... indirizzo posta elettronica... referenti SCHEDA ANAGRAFICA PERSONA SEGNALATA Nome..... Cognome... Sesso... Nazionalità... Data di nascita... Luogo di nascita Codice fiscale.. Residente a... Via/Viale/Piazza Eventuale domicilio Numero di telefono Indirizzo posta elettronica.. Patente (SI) (NO) Autonomia negli spostamenti..... Invalidità...% (allegare verbale) Iscrizione collocamento mirato (SI) (NO) 18

19 3 SITUAZIONE CULTURALE Esperienze scolastiche (positive, fallimentari, indifferenti) Titolo di studio (mancando ultima classe frequentata)... Attività lavorative svolte (regolari, saltuarie, anche effettuate attraverso tirocini) Motivo dell interruzione Attività lavorativa attuale (regolare, saltuaria, disoccupato, vive di espedienti) Osservazioni 4. SITUAZIONE PERSONALE Con chi vive al momento della segnalazione ( specificare se sono presenti altre problematiche nel nucleo familiare) 19

20 Problemi con la giustizia (SI) (NO) motivo (denunce, carichi pendenti, altro)... Abuso di sostanze (SI) (NO) Se si, indicare se è seguito, da quale servizio, da quanto tempo è astinente Patologie psichiatriche (SI) (NO) Se si, indicare se è seguito, da quale servizio, da quanto tempo, patologia Altre malattie (infettive, polmonari, dermatologiche, fisiche, altro) Altri servizi attualmente coinvolti sul caso (SI) (NO) Specificare quali (indicare anche eventuali servizi coinvolti nella ricerca del lavoro 5. RICHIESTA DELL UTENTE AL SERVIZIO SEGNALANTE 20

21 6. PROGETTO COMPLESSIVO DEL SERVIZIO SEGNALANTE (escluso l aspetto lavorativo) 7. RELAZIONE IN ALLEGATO (La scheda deve essere accompagnata da una relazione sociale, eventualmente integrata da documentazione specialistica) Si precisa che in funzione della vigente legge sulla Privacy le notizie riportate verranno trattate ad esclusivo uso interno del Servizio. 8. DATA ( della richiesta) ( timbro e firma ) 21

22 Allegato 3. MODULO PER RECLAMI Cognome e nome (1) Residente a Via/Piazza n. Telefono Indirizzo posta elettronica Servizio Inserimento Lavorativo Descrizione del reclamo Data Firma (1) INFORMATIVA: I dati personali saranno utilizzati dal S.I.L. esclusivamente per le operazioni necessarie alla soluzione del problema e per informare l interessato sull esito del suo reclamo. Qualora il reclamo coinvolga altri enti o aziende, i dati saranno comunicati all ufficio preposto alla materia. È possibile non indicare le proprie generalità. In tal caso l osservazione sarà esaminata in forma anonima ma non sarà possibile rispondere all interessato. Sono garantiti i diritti di cui all art. 7 del D. Lgs. 196/2003. IL MODELLO PUÒ ESSERE CONSEGNATO AL PERSONALE DEL S.I.L. O VIA FAX 0372/ O PER POSTA ELETTRONICA ALL INDIRIZZO sil@aziendasocialecr.it 22

23 Allegato 4. Questionario di gradimento Scheda azienda Istruzioni Il presente questionario è utile per conoscere il suo grado di soddisfazione rispetto al progetto. È invitato/a a completarlo ed a restituirlo all operatore 1)Come è avvenuto il contatto con il S.I.L.? S.I.L. contatta azienda azienda contatta S.I.L. esperienza pregressa 2) Quale è la sua impressione generale sulle attività del progetto? insufficiente sufficiente buona ottima 3) Secondo lei, gli obiettivi prefissati sono stati raggiunti? completamente in parte per niente 23

24 4) Il servizio di tutoraggio offerto dal S.I.L. è stato (esprima il suo giudizio mettendo una crocetta nelle caselle che meglio esprimono il suo punto di vista): Inadeguato Assente Superficiale Adeguato Presente Approfondito 5) La periodicità degli incontri di tutoraggio o di sostegno alla attività di accompagnamento è stata: Inadeguata Imposto Inaccettabile Adeguata Condiviso Accettabile 6) eventuali suggerimenti per un miglioramento del servizio di accompagnamento al lavoro 24

25 Allegato 5. Servizio Inserimento Lavorativo Questionario di gradimento Scheda utente Istruzioni Il presente questionario è utile per conoscere il suo grado di soddisfazione rispetto al lavoro svolto. È invitato/a a completarlo ed a restituirlo all operatore. 1) Quale è la sua impressione generale sul percorso svolto? insufficiente sufficiente buona ottima 2) Secondo lei, gli obiettivi prefissati sono stati raggiunti? completamente in parte per niente 3) I contenuti del percorso sono stati (esprima il suo giudizio mettendo una crocetta nelle caselle che meglio esprimono il suo punto di vista): Inadeguati Difficili Non interessanti Adeguati Facili Interessanti 25

26 4) Il metodo utilizzato è stato (esprima il suo giudizio mettendo una crocetta nelle caselle che meglio esprimono il suo punto di vista): Inadeguato Difficile Imposto Inaccettabile Adeguato Facile Condiviso Accettabile 5) La facilità di accesso ai servizi invianti è stata: Inadeguata Difficile Inaccettabile Adeguata Facile Accettabile 6) Il servizio di tutoraggio è stato (esprima il suo giudizio mettendo una crocetta nelle caselle che meglio esprimono il suo punto di vista): Inadeguato Insoddisfacente Rigido Adeguato Soddisfacente Flessibile 7) Suggerimenti per un miglioramento del servizio di accompagnamento al lavoro 26

27 Indice Premessa Principi ispiratori Che cos è il Servizio di Inserimento Lavorativo (S.I.L.) La storia del S.I.L. Chi gestisce il Servizio Finalità ed obiettivi del S.I.L. Destinatari del Servizio L équipe del S.I.L. Modalità operative (accesso al servizio, presa in carico) Strumenti attivabili dal S.I.L. Aspetti economici Modalità di dimissione Il sistema dotale Progetti in rete del S.I.L. Modalità di presentazione dei reclami Trattamento dei dati sensibili Le garanzie di qualità Normativa di riferimento Note e contatti Allegato 1 Procedura seguita dal Servizio di Inserimento Lavorativo per l avvio di un percorso lavorativo Allegato 2 Scheda di segnalazione 27

28 Allegato 3 Modulo per reclami Allegato 4 Questionario di gradimento. Scheda azienda Allegato 5 Questionario di gradimento. Scheda utente 28

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