SCHEDA PROGETTO PER L IMPIEGO DI VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE IN ITALIA

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1 (Allegato 1) SCHEDA PROGETTO PER L IMPIEGO DI VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE IN ITALIA ENTE 1) Ente proponente il progetto: ROMA CAPITALE 2) Codice di accreditamento: NZ ) Albo e classe di iscrizione: ALBO REGIONE LAZIO I CARATTERISTICHE PROGETTO 4) Titolo del progetto: MONDO COME SCUOLA - Scuole dell obbligo 5) Settore ed area di intervento del progetto con relativa codifica (vedi allegato 3): Settore E: Educazione e Promozione culturale Area 06 Educazione ai diritti del cittadino 1

2 6) Descrizione sintetica del progetto: 6.1 Contesto territoriale Il progetto, a cura dell Istituzione Biblioteche di Roma Capitale, si svolgerà nelle scuole ubicate all interno del territorio comunale di Roma Capitale, e in collegamento con la biblioteca territorialmente più vicina, fra le 38 biblioteche afferenti all Istituzione. LE SCUOLE A ROMA Nella città di Roma (limiti del territorio comunale) sono presenti n istituti scolastici fra pubblici e privati (fonte: Tuttitalia.it) e precisamente: - N. 569 scuole primarie + 99 circoli didattici - N. 87 istituti comprensivi (raggruppamenti di varia tipologia: primaria+materna, oppure primaria+media inferiore, etc.) che coprono il ciclo dell obbligo fino ai 14 anni - N. 238 scuole medie inferiori (Scuole secondarie di I grado) - N. 371 scuole secondarie superiori (di cui 154 licei di vario genere, e 213 fra istituti d istruzione superiore, tecnici e professionali, 3 accademie e 1 conservatorio musicale) Vi sono, inoltre: - 7 centri per l istruzione degli adulti (facenti capo alla Provincia), 12 CTP, 9 Centri di Formazione professionale e 4 Scuole d Arte e dei mestieri del Comune di Roma N.B. Sono state escluse dal conteggio le scuole materne e gli asili-nido La popolazione studentesca assomma (stime 2013 su dati 2012 fonte Comune di Roma Dati ISTAT 1 gennaio 2013 Elaborazione Tuttitalia.it) a unità, così suddivise: - Bambini 6-10 anni (5 classi scuola primaria) Preadolescenti anni (3 classi media inferiore) Ragazzi anni (5 classi secondaria superiore) 112, Area di intervento Come indicato dal titolo, l area di intervento è quella relativa ai diritti umani, alla solidarietà e al rispetto per la diversità, adattata all età dei bambini partecipanti. Non è una tematica nuova per le Biblioteche di Roma: i primi esperimenti risalgono all anno scolastico , con 4 laboratori sulle fiabe del mondo, tenuti in altrettante classi elementari dell estrema periferia (zona Borghesiana) dalle Volontarie del Servizio Civile, attive in quel periodo per il progetto Biblioteche Solidali. Successivamente, i progetti PiCA "Incontramondo" (2011) e "Mondo come scuola" (2012), con i laboratori interattivi sulla mondialità e sui diritti umani, proposti alle scuole dell obbligo dalle Biblioteche di Roma, hanno riscosso un notevole successo presso gli insegnanti e i ragazzi. La ragione del successo di questa proposta risiede probabilmente in diversi aspetti: - La formula del laboratorio (che non impegna la scuola per più di qualche settimana e non si accavalla con altre attività) - Il fatto che l animazione viene svolta prevalentemente da giovani, più vicini per età ai bambini stessi, che consente una reale interattività - La gratuità dell intervento (in un momento nel quale le scuole sono particolarmente a corto di risorse) 2

3 - L interesse delle tematiche trattate, delle quali si percepisce il valore anche in termini di lotta, per quanto indiretta, ai fenomeni di bullismo, razzismo e intolleranza. 7) Obiettivi del progetto: 7.0 Premessa Il mondo attuale è sempre più interconnesso e interdipendente: le persone, le cose, le idee, viaggiano con sempre maggiore facilità e sempre più i bambini e i ragazzi hanno a che fare con persone e culture provenienti anche da molto lontano. Con l'elasticità mentale, la disponibilità e la curiosità tipiche dell'età acerba, se non influenzati da stereotipi e pregiudizi degli adulti, i giovanissimi possono facilmente avvicinarsi ad atteggiamenti ed attività di integrazione e di inclusione. 7.1 Obiettivo generale Obiettivo generale del progetto è, quindi, quello di favorire la crescita dell'interesse dei ragazzi nei confronti delle tematiche proposte: la curiosità nei confronti del diverso-da-sé, l'osservazione delle differenze come fattore di arricchimento e non di discriminazione, l'abitudine a riflettere e ad approfondire, il desiderio di conoscere e di confrontarsi, il riconoscimento dell'importanza del dialogo fra le culture. 7.2 Obiettivi specifici 1. Organizzazione e conduzione di laboratori interattivi di educazione allo sviluppo, alla solidarietà e ai diritti umani, presso classi 3-4-5^ di scuola primaria e 1-2^ di scuola secondaria di I grado, di scuole pubbliche e private 2. Partecipazione di tutto il gruppo-classe alle attività e alle discussioni guidate, coinvolgendo anche gli insegnanti 3. Verifica dei risultati raggiunti in termini di elaborazione ed apprendimento dei contenuti da parte dei bambini, tramite questionari di ingresso/uscita ed elaborazione dati rilevati tramite i questionari 4. Raccolta delle attestazioni di soddisfazione e apprezzamento ( letterine o disegni dei bambini dedicati al laboratorio o, anche individualmente, ai Volontari; specifiche note, lettere o mail degli insegnanti) 5. Documentazione sul lavoro svolto. 7.3 Risultati attesi Laboratori/classe : almeno 30 Giornate di laboratorio: almeno 120 Ore di laboratorio: almeno 360 Bambini coinvolti: circa 750 Insegnanti coinvolti: almeno 30 (più eventuali insegnanti di sostegno) Questionari ingresso/uscita: almeno 10 a laboratorio 3

4 Elaborazione ed apprendimento da parte dei bambini dei contenuti del laboratorio, risultante da un miglioramento degli atteggiamenti e delle concezioni relative alla non discriminazione, all inclusione e alla parità di diritti, come risultanti da brevi questionari ingresso/uscita: almeno 50% dei questionari Realizzazione di un book con foto, risultati dei questionari e altra documentazione sui laboratori attivati 8) Ruolo ed attività previste per i volontari nell ambito del progetto 8.0 Premessa Dopo l esperienza ormai triennale, il contenuto e la metodologia dei laboratori sono stati affinati e migliorati: rimane l'uso della fiaba come base di partenza, perché la lettura e l animazione di fiabe trovano sempre un ottimo riscontro nei bambini e servono a rompere il ghiaccio. I laboratori proposti saranno quelli ormai classici: "Cous-cous e tortellini", per parlare del mondo attraverso gli usi alimentari; "I musicanti del mondo", per conoscere i suoni dei diversi Paesi ed imparare a costruire semplici strumenti etnici da materiali di riciclo; "Senza parole", laboratorio sulle espressioni e le forme di comunicazione non-verbale dei diversi popoli del mondo; "Scrittura e scritture" sui diversi modi di scrivere nella storia e nel mondo attuale e, per i più piccolini, Gli animali nelle fiabe e nelle favole per trovare punti di contatto e somiglianze al di là dei confini geografici. Oltre a favole e fiabe, si utilizzeranno racconti e testimonianze, incontri con esperti, giochi didattici e di ruolo, discussioni e riflessioni guidate, dando ampio spazio al vissuto e all'intervento attivo dei bambini. Attraverso discussioni guidate, giochi di simulazione e di ruolo, proiezioni e interventi di testimoni diretti, attività creative, si toccheranno alcuni temi di importanza generale: difesa dell'ambiente, diritti umani, povertà e sviluppo, solidarietà e cooperazione. Anche quest'anno parteciperanno ai laboratori, come esperti, alcuni volontari ed esponenti di ONG, che racconteranno la loro esperienza Ruolo ed attività dei volontari Per l Obiettivo 1 (Realizzazione laboratori) a) Raccolta documentazione specifica I volontari: collaborano nella ricerca e individuazione di materiali idonei alla conduzione dei laboratori (fiabe, miti, usi e costumi, storia e geografia dei Paesi, storia dei diritti umani, su supporti cartacei e/o audiovisivi), nonché nella ricerca e individuazione di strumenti per la conduzione dei laboratori (giochi didattici, interattivi e di ruolo, relativi ai temi da trattare) b) Definizione delle tematiche e della struttura del laboratorio (moduli) I volontari: scelgono fra i vari moduli (I Musicanti del Mondo; Cous-cous e tortellini; Senza parole; Gli animali nelle fiabe; Scrittura e scritture); eventualmente collaborano nell elaborazione di altri moduli originali; 4

5 redigono l elenco dei materiali da acquistare o auto produrre c) Organizzazione del gruppo di lavoro e del calendario dei laboratori I volontari: stabiliscono regole comuni nel gruppo di lavoro e si dividono gli incarichi; stendono il calendario dei laboratori e tengono i contatti con gli insegnanti d) Preparazione materiale dei laboratori I volontari: acquistano o creano gli oggetti necessari per i giochi (già precedentemente individuati); creano le presentazioni anche attraverso i materiali fotografici raccolti; raccolgono e verificano i materiali audiovisivi e) Somministrazione dei laboratori I volontari realizzano i laboratori in ciascuna classe iscritta e calendarizzata; predispongono e consegnano i diplomi di partecipazione ai bambini, con una piccola cerimonia o nel corso di una festa scolastica Per l Obiettivo 2 (Partecipazione di tutta la classe) a) Realizzazione di attività specificamente rivolte al coinvolgimento del gruppo classe I volontari ricercano e utilizzano giochi specifici, finalizzati all inclusività b) Tentativo di coinvolgimento dei bambini maggiormente in difficoltà o passivi I volontari stimolano i bambini passivi o in difficoltà, anche attraverso sottoattività individuali Per gli Obiettivi 3 e 4 (Questionari di contenuto e questionari di gradimento; raccolta attestazioni di gradimento) a) Somministrazione dei questionari in ingresso I volontari preparano il testo del questionario, eventualmente anche sotto forma di gioco, lo stampano e lo consegnano ai bambini nel corso della prima giornata di laboratorio b) Somministrazione dei questionari in uscita I volontari, l ultimo giorno di laboratorio, consegnano ai bambini un questionario identico a quello in entrata (per rilevare le differenze) c) Somministrazione dei questionari di gradimento a bambini ed insegnanti al termine di ciascun laboratorio I volontari: elaborano e stampano il testo dei questionari di gradimento (a risposta chiusa); li somministrano, dando istruzioni su come riempirli, li raccolgono ed elaborano i dati raccolti; raccolgono eventuali altre attestazioni di gradimento, sia dei bambini, sia degli insegnanti Per l Obiettivo 5 (Documentazione sul lavoro svolto) I volontari realizzano una documentazione fotografica della tenuta dei laboratori (incluse liberatorie per le foto ai minori); in collaborazione con l Ufficio realizzano un book, comprendente foto, risultati dei questionari, disegni o altre attestazioni di gradimento 5

6 9) Numero dei volontari da impiegare nel progetto: 10) Numero posti senza vitto e alloggio: 11) Numero ore di servizio settimanali dei volontari: ) Giorni di servizio a settimana dei volontari (minimo 5, massimo 6) : 5 13) Eventuali particolari obblighi dei volontari durante il periodo di servizio: Disponibilità ad operare sull intero territorio cittadino. Disponibilità ad effettuare il servizio nelle ore antimeridiane, o nel primo pomeriggio, in coincidenza con gli orari scolastici. Disponibilità per eventuali ed occasionali cambiamenti del giorno libero 6

7 14) Ricorso a sistemi di selezione verificati in sede di accreditamento (eventuale indicazione dell Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio): SI Sistema proprio in quanto Ente di prima classe 15) Ricorso a sistemi di monitoraggio verificati in sede di accreditamento (eventuale indicazione dell Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio): SI Sistema proprio in quanto Ente di prima classe 16) Eventuali requisiti richiesti ai canditati per la partecipazione al progetto oltre quelli richiesti dalla legge 6 marzo 2001, n. 64: Preferibilmente: Lauree attinenti (scienze politiche, lettere, filosofia, psicologia, sociologia, scienze della comunicazione, scienze della formazione, lingue straniere, con particolare riguardo alle lingue extraeuropee e a quelle che usano alfabeti non latini). Capacità, anche in base ad esperienze pregresse, di interazione con bambini e ragazzi, di conduzione di laboratori e attività di animazione Buona conoscenza di base della geografia Buona conoscenza del pacchetto Office, capacità nell uso di Internet e della posta elettronica Capacità di problem solving e di lavorare in team. Riserva di 1 posto per cittadini stranieri. 17) Eventuali reti a sostegno del progetto (copromotori e/o partners): Sono stati stipulati accordi di collaborazione con i seguenti Enti e Associazioni: - Associazione culturale Donne di Carta (associazione per la promozione della lettura) - Associazione Ubuntu - Limone nel verde onlus - Pro.Do.C.S.- Progetto Domani Cultura e Solidarietà, ONG - Vidya-Arti e culture dell Asia, onlus - VISIS-Volontariato Internazionale per lo Sviluppo dell Impresa Sociale CARATTERISTICHE DELLE CONOSCENZE ACQUISIBILI 7

8 18) Eventuali crediti formativi riconosciuti: 19) Eventuali tirocini riconosciuti : 20) Competenze e professionalità acquisibili dai volontari durante l espletamento del servizio, certificabili e validi ai fini del curriculum vitae: Il riconoscimento verrà formalizzato attraverso un attestato proposto al termine dei progetti. In particolare nell ambito di questo progetto le competenze che i volontari potranno acquisire sono: competenze di base, competenze di processo, competenze tecnicoprofessionali (interazione con gli altri, processi mentali), competenze trasversali e sociali. Competenze specifiche del progetto: ideazione e creazione di giochi in relazione all età dei partecipanti (8-14 anni); elaborazione materiale di oggetti e strumenti per giochi e attività laboratori ali (inclusi strumenti musicali); conoscenza e utilizzazione didattica di fiabe, usi e costumi, modi di espressione, sonorità, linguaggi di popoli extraeuropei 8

9 9

10 Formazione generale dei volontari 21) Contenuti della formazione: Macroaree: 1 - Valori e identità del SCN - L identità del gruppo in formazione e patto formativo - Dall obiezione di coscienza al SCN - Il dovere di difesa della Patria difesa civile non armata e nonviolenta - La normativa vigente e la Carta di impegno etico 2 - La cittadinanza attiva - La formazione civica - Le forme di cittadinanza - La protezione civile - La rappresentanza dei volontari nel servizio civile 3 - Il giovane volontario nel sistema del servizio civile - Presentazione dell Ente - Il lavoro per progetti - L organizzazione del servizio civile e le sue figure - Disciplina dei rapporti tra enti e volontari del servizio civile nazionale - Comunicazione interpersonale e gestione dei conflitti Moduli: Modulo A il patto formativo Agenda Presentazione dei progetti Attività di conoscenza Documento di lavoro Raccolta delle aspettative Modulo B Dall Obiezione di coscienza al Servizio Civile Nazionale: evoluzione storica, affinità e differenze tra le due realtà Il dovere di difesa della Patria La difesa civile non armata e non violenta Non violenza come scelta di vita. Comunicazione interpersonale e gestione dei conflitti Modulo C 10

11 Esposizione delle caratteristiche e delle peculiarità dei ruoli e delle figure professionali coinvolte nei progetti del Comune di Roma ai sensi della Circolare dell UNSC. Ruolo del volontario in servizio civile; Diritti e doveri del volontario; Gli aspetti etici del volontariato; Motivazioni e aspettative; Cenni fondamentali della Costituzione Unione Europea Il servizio civile internazionale Il servizio civile tra UNSC ed Enti; Modulo D La cittadinanza attiva La protezione civile La solidarietà e le forme di cittadinanza Carta di impegno etico Funzioni UNSC. - Il servizio civile nel Comune di Roma. La dimensione di partecipazione alla società civile attraverso la scelta di una esperienza istituzionale; La rappresentanza dei volontari nel Servizio Civile Modulo E Legislazione del Servizio Civile; Legge 230/98; Legge 64/01. Normativa vigente Servizio civile Nazionale: associazionismo e volontariato; Modulo F I progetti di servizio civile di Roma Capitale; Metodo della progettazione nel lavoro degli Enti Modulo G Organizzazione di Roma Capitale Regolamento dell organizzazione degli uffici e servizi Cenni di Legislazione degli Enti Locali Statuto Autonomia statutaria, autonomia organizzativa; Riforma del Titolo V della Costituzione L. 3/2001 concetto di sussidiarietà; Il servizio civile come processo di comunicazione e cultura Modulo H I rischi connessi alla propria mansione/posto di lavoro Le misure di prevenzione collettiva presenti sul posto di lavoro 11

12 22) Durata: 75 ore Formazione specifica (relativa al singolo progetto) dei volontari 23) Contenuti della formazione: Modulo 1 Storia delle biblioteche La biblioteca pubblica nel mondo Storia del Sistema Bibliotecario romano I regolamenti delle Biblioteche Modulo 2 Aspetti generali del D. lgs. 626/94 e del D. Lgs. N. 81/08 I soggetti della prevenzione: il medico competente; il datore di lavoro, i dirigenti e i preposti; il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza; i lavoratori addetti al Pronto Soccorso, antincendio, evacuazione. Obblighi, responsabilità, sanzioni Il medico competente, la prevenzione e la sorveglianza sanitaria Il ciclo produttivo del comparto e i principali rischi specifici: misure di prevenzione collettiva presenti sul posto di lavoro Procedure riferite alla mansione: rischi connessi alla propria mansione/posto di lavoro; dispositivi di Protezione Individuale obbligatori; obblighi, responsabilità, sanzioni Il servizio di prevenzione/protezione: i lavoratori incaricati dell attività di pronto soccorso, di lotta antincendio e di evacuazione dei lavoratori; i piani di emergenza; il soccorso antincendio; l evacuazione Modulo 3 Il concetto di biblioteca pubblica I principi IFLA e UNESCO Attività e servizi delle biblioteche I progetti a rilevanza sociale e la presenza di essi nelle scuole Modulo 4 Storia e geografia dei diritti umani Organizzazione del lavoro di gruppo e tenuta del gruppo: cooperazione, risoluzione controversie, leadership Questionari di interesse, di gradimento, di verifica Modulo 5 12

13 Il processo creativo dalla bibliografia al gioco Uso didattico dei giochi di ruolo e di simulazione Linguaggi verbali e non verbali nella comunicazione, specificamente rivolta ai bambini Esperienze di comunicazione non verbale e non parlata: scrittura, gestualità, lingua dei segni Modulo 6 Pratica del lavoro di gruppo e tenuta della classe Educazione non formale e intercultura Modulo 7 Esperienze e problematiche dei laboratori degli anni precedenti (2 ore) L organizzazione della giornata laboratoriale e le metodologie didattiche L utilizzo della fiaba e del mito nella didattica interattiva La musica come linguaggio universale e il suo uso didattico Arti visive, disegno, manualità nei laboratori interattivi Suggerimenti sulla costruzione di strumenti etnici da materiali di riciclo 24) Durata: 75 ore 13

14 25) Orientamento lavorativo: Argomento Metodologia ore Analisi del contesto socioeconomico e del sistema di lavoro locale: 1) settori economici, 2) tipologia di aziende, 3) competenze richieste. Lezione frontale Laboratori informatici Incontri con Referenti del mondo delle imprese 3 Le politiche attive del Lavoro: chi le realizza, a chi si rivolgono Il curriculum vitae e la lettera di accompagnamento Il colloquio di lavoro: come affrontarlo al meglio e promuovere se stessi L autoimprenditoria: i percorsi ed i soggetti istituzionali Lezione frontale Incontri con Referenti istituzionali Lezione frontale Laboratori informatici Incontri con Referenti dei Servizi per la ricerca del lavoro Simulazioni, incontri con responsabili delle R.U. di realtà aziendali Conoscere le opportunità di finanziamento e le agevolazioni a livello comunitario, nazionale e locale e le procedure da espletare per l avvio di un impresa; la redazione del piano d impresa Cercare lavoro è un momento particolare nella vita di ciascuno; un momento carico di aspettative, dubbi, incertezze. Trovare un occupazione è uno dei lavori più impegnativi, soprattutto in un contesto mutevole ed incerto come quello attuale: occorre, pertanto, favorire la conoscenza del contesto socio-culturale di riferimento, del mercato del lavoro e del suo funzionamento, delle opportunità offerte dal sistema istituzionale e non solo. L'orientamento rappresenta, quindi, un sostegno a quanti si trovano a vivere processi di transizione (fine del percorso formativo, avvio della ricerca del lavoro o il rientro nel mercato del lavoro). Non va dimenticato che il soggetto dell orientamento, nel nostro caso il giovane volontario del servizio civile, è al centro del processo di orientamento, e va considerato soggetto attivo e non oggetto dell orientamento. Il servizio di orientamento deve tener conto delle risorse personali dell individuo, degli sbocchi professionali, dei percorsi formativi, del mercato del lavoro entro cui ci si muove. L orientamento è un processo continuo che coinvolge i soggetti istituzionali e non che ruotano intorno al giovane, soprattutto nei momenti di transizione tra formazione e lavoro e viceversa. Le azioni dell orientamento devono essere coerenti con le esperienze già maturate (anche nel caso in cui esse siano considerate negative) e con le opportunità ed i vincoli esistenti nelle diverse situazioni, allo scopo di rafforzare le competenze e individuare ipotesi concrete di lavoro. L intervento di orientamento deve tener conto di: 14

15 - tipologia di intervento (informazione, empowerment, consulenza) - azioni (ricostruzione, allargamento, strategie di coping) - argomenti dell orientamento (proprie risorse, percorsi formativi, sbocchi occupazionali, il mercato del lavoro) - condizioni/vincoli (personali, sociali, strutturali). L attività di orientamento, esercitata da operatori qualificati si caratterizza, in particolare, per l'offerta di attività informative e formative (analisi contesto socioeconomico, dati sul mercato del lavoro, legislazione, previsioni occupazionali, opportunità formative, etc.) utili al soggetto in orientamento. Nel processo di orientamento il soggetto diventa protagonista, con la guida dell operatore rafforza le competenze di comprensione, di valutazione e di fronteggiamento del contesto di riferimento, in particolare attraverso l'acquisizione di efficaci tecniche di ricerca attiva del lavoro. La ricerca del lavoro passa attraverso le politiche attive del lavoro: tutte quelle iniziative messe in atto dalle istituzioni per promuovere l'occupazione e l'inserimento lavorativo, quest'ultimo inteso sia come lavoro dipendente sia come auto-impiego e quindi creazione di nuova imprenditorialità. Le politiche attive si differenziano dalle politiche passive in quanto queste ultime mirano a ridurre il disagio sociale connesso alla disoccupazione attraverso misure di supporto (es. come il sostegno al reddito), mentre quelle attive intendono, invece, inserire (o re-inserire) nel mercato del lavoro coloro che ne sono esclusi. Coerentemente con l'agenda di Lisbona e la Strategia Europea per l'occupazione (SEO), le politiche attive del lavoro mirano realizzare in modo coordinato un insieme di politiche in materia di lotta alla disoccupazione, articolate inizialmente nei 4 obiettivi fondamentali (i cosiddetti pilastri SEO): - occupabilità: accrescere le capacità di un individuo di trovare lavoro; - imprenditorialità: sviluppare lo spirito imprenditoriale ed attuare l autoimpiego; - adattabilità: aggiornare le conoscenze individuali per adeguarle ai mutamenti del mercato del lavoro; - pari opportunità: favorire le politiche di uguaglianza delle opportunità per tutti ed aumentare i tassi di occupazione femminile. Gli strumenti per realizzare questi obbiettivi sono: la formazione, la riqualificazione, gli strumenti di orientamento, l alternanza scuola lavoro, i tirocini e le work experiences, il servizio civile. La programmazione e l'attuazione delle politiche attive del lavoro passa attraverso un lavoro costante di analisi della situazione locale e di progettazione di misure adeguate a rispondere ai fabbisogni rilevati. Le risorse finanziarie necessarie sono reperite soprattutto attraverso i Fondi Europei, che rappresentano uno strumento importante per realizzare azioni innovative (studi, ricerche, scambio di buone pratiche, sperimentazioni, ecc.). La ricerca del lavoro non può non tener conto del contesto socio-economico in cui ci si vuole inserire: quanto richiesto a Milano è diverso da quanto richiesto a Palermo, così come le esigenze delle grandi aziende sono diverse da quelle delle piccole. Inoltre, vanno considerati i limiti individuali imposti dalla famiglia od altri vincoli rispetto alla possibilità di spostarsi. Lo specifico mercato va analizzato rispetto ai diversi contesti: occorre valutare le 15

16 esigenze organizzative in modo da impostare il proprio piano di marketing. Grande o piccola azienda? Il sistema economico italiano è caratterizzato dalla piccola impresa, a volte ritenute, a torto, meno interessanti o professionalizzanti per costruirsi un profilo professionale: negli ultimi anni si è riscontrato che vi sono dei punti di contatto fra i profili professionali delle piccole e grandi aziende, rendendo le competenze acquisite trasferibili da un contesto all altro. Strumenti indispensabili per la ricerca del lavoro sono il Curriculum e la lettera di accompagnamento: durante la formazione si analizzeranno le varie tipologie e si vedrà come esso rappresenti il primo passo per chiunque cominci a cercare lavoro. La selezione: L obiettivo del colloquio di selezione è riscontrare la corrispondenza fra il candidato e le esigenze del ruolo organizzativo. Il selezionatore può adottare diverse tipologie in relazione a: - Abilità specifiche richieste rispetto al ruolo - Tipologia di ricerca del lavoro (tipo contratto) - Caratteristiche del candidato - Professionalità. Generalmente i colloqui sono almeno 2 o 3, di cui uno sicuramente con il proprio capo diretto. Per il selezionatore un colloquio è efficace quando fa comprendere la corrispondenza fra persona e ruolo ed evidenzia le caratteristiche del candidato. L intervista può essere strutturata, in cui si susseguono domande precise utili alla raccolta delle informazioni o non strutturata, con domande che non seguono una successione rigida e che spesso vengono stimolate dalle risposte del candidato. Altre indicazioni importanti relative alle interviste è il loro carattere individuale o di gruppo. Prepararsi al colloquio e vincere lo stress, gestire l attesa: durante la formazione si faranno delle simulate in cui sarà possibile evidenziare il capitale professionale ed esperienziale, gli obiettivi professionali e di carriera, le esigenze ed i vincoli che ciascuno ha, anche senza esserne pienamente consapevole. Durante le simulate si proporranno le domande più frequenti che i selezionatori rivolgono durante l intervista ai candidati. Per quanto riguarda l autoimprenditoria, durante la formazione verrà affrontata intendendola non solo come capacità di far nascere o condurre aziende, ma come dimensione della persona, capace quindi di affrontare il lavoro in modo flessibile e pro-attivo, individuando problemi e soluzioni efficaci e originali. È un occasione per scoprire i propri punti di forza originali e gli stimoli a essere presenze attive, flessibili, efficaci, capaci di innovazione in ogni ambito. Si parlerà delle caratteristiche che deve possedere chi vuole mettersi in proprio, delle leggi che agevolano l'autoimpiego per la realizzazione e l'avvio di piccole attività imprenditoriali da parte di disoccupati o persone in cerca di prima occupazione, della realizzazione del business plan. E prevista la presenza in aula di testimoni privilegiati (responsabili R.U. aziende, selezionatori, esperti del mondo del lavoro, ecc.) e, se possibile, saranno effettuate visite nei Centri che si occupano di politiche attive per il lavoro e autoimprenditoria. 16

17 26) Promozione delle Pari Opportunità (giovani stranieri, giovani a bassa scolarizzazione, portatori di handicap): Riserva di 1 posto per candidati stranieri 27) Innovazione: In accordo con le scuole che ospiteranno i laboratori, i Volontari verranno impegnati, in almeno 3 occasioni e in date da stabilirsi, anche in base all inizio del loro Servizio, in una pulizia e ripristino generale degli spazi verdi appartenenti alla scuola stessa o in altre semplici opere di manutenzione dello stabile, possibilmente anche in collaborazione con i comitati dei genitori 28) Partnership e azioni di rete: Sono stabilite partnership con le seguenti Associazioni Culturali e di Volontariato ed Onlus: - Associazione culturale Donne di Carta (associazione per la promozione della lettura) - Associazione Ubuntu - Limone nel verde onlus - Pro.Do.C.S.- Progetto Domani Cultura e Solidarietà, ONG - Vidya-Arti e culture dell Asia, onlus - VISIS-Volontariato Internazionale per lo Sviluppo dell Impresa Sociale Tutti i partner contribuiscono alla promozione del progetto presso le proprie strutture e nei propri siti, blog e pagine Facebook. 29) Networking territoriale: A partire dal momento della Formazione Generale, le classi vengono formate in modo tale da fare incontrare i volontari assegnati ai diversi progetti e inoltre si organizzano momenti comuni per visite-incontri con altri uffici di Roma Capitale (protezione civile, musei e siti della sovrintendenza) o con altri Enti del Terzo Settore. Durante i dodici mesi di Servizio Civile, dopo il terzo mese di attività i volontari di tutti i progetti partecipano ad un incontro generale convocato dall Ufficio Servizio Civile di Roma Capitale, dove raccontano le loro esperienze in relazione all attività svolta nel proprio progetto, rispondendo a domande e osservazioni rivolte dai volontari degli altri progetti. Inoltre tutti i volontari partecipano agli Eventi che i singoli progetti periodicamente organizzano in modo aperto al pubblico o alla propria specifica utenza, al fine di approfondire la conoscenza delle attività degli altri volontari e di verificarne anche 17

18 la ricaduta concreta sui cittadini-utenti del servizio o della specifica attività di Servizio Civile. Infine, gli ex-volontari di Roma Capitale, hanno attivato da diversi anni una pagina Facebook, attraverso la quale nuovi e vecchi volontari possono scambiarsi opinioni, critiche e proposte. Tutte le azioni sopra descritte consentono ai volontari di incontrarsi e scambiare esperienze mediamente per più di tre volte durante i 12 mesi di servizio. Inoltre come per l edizione attualmente in corso del Servizio Civile Nazionale, sono previsti momenti di incontro e collaborazione fra tutti i Volontari dei progetti elaborati dall Istituzione Biblioteche di Roma Capitale: potranno essere organizzati, con la partecipazione di Volontari di tutti i progetti: - La realizzazione di una piccola pubblicazione con le esperienze dei Volontari - La creazione di un blog da lasciare come eredità ai Volontari che verranno nei prossimi anni - La creazione di un corto promozionale del SCN - L organizzazione di un momento finale, con presenza delle Autorità, piccole performances o altro, proposte dai volontari stessi, anche dedicato ad un singolo progetto - L avvio di qualche forma associativa che veda coinvolti ragazzi appartenenti ai vari progetti Ma anche molto altro, in relazione alla fantasia e alla capacità creativa dei Volontari stessi 18

SCHEDA PROGETTO PER L IMPIEGO DI VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE IN ITALIA

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