IN FORMA. Menù scolastici: un opportunità di salute. Sommario: Menù scolastici: 1/4. un opportunità di salute

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "IN FORMA. Menù scolastici: un opportunità di salute. Sommario: Menù scolastici: 1/4. un opportunità di salute"

Transcript

1 Sommario: IN FORMA Menù scolastici: un opportunità di salute Guidare in sicurezza 1/4 4/7 Numero 5/2014 Menù scolastici: un opportunità di salute Settembre/Ottobre 2014 Intervista alla dott.ssa Patrizia Grossi Dirigente Medico Referente per la sede di Novara della Struttura Semplice Servizio Igiene della Nutrizione della S.C. Servizio Igiene degli Alimenti e della Nutrizione - ASL NO di Novara Una postura corretta alla guida Una boccca sana per essere informa La sicurezza nel piatto. Conoscere l ANISAKIS 5/ /16 + Sprot stress 17/20 Curiosando: La storia dell automobile in pillole Dicono di noi /22 d.b. Suona il campanello! La scuola è ricominciata Un alimentazione equilibrata e corretta, ma anche accettabile, è un presupposto essenziale per il mantenimento di un buono stato di salute e, in età evolutiva, per una crescita ottimale. E inoltre una strategia preventiva per le patologie cronico-degenerative (diabete, malattie cardiovascolari, obesità, osteoporosi, ecc.); l'alimentazione scorretta è uno dei principali fattori di rischio. Dottoressa, quanto è importante l alimentazione negli anni scolastici? A scuola, una corretta alimentazione educa il bambino all' apprendimento di abitudini e comportamenti alimentari salutari. I bambini imparano a stare a tavola, a mangiare ciò che hanno nel piatto senza sprechi e ad apprezzare sapori nuovi a volte inconsueti; la variazione stagionale dei cibi consente di proporre alimenti che, per diversità di gusti, abitudini e, a volte, mancanza di tempo per le preparazioni, non vengono consumati a casa. Il menù scolastico viene predisposto da esperti Il menù scolastico deve essere elaborato secondo i principi di una alimentazione e- quilibrata dal punto di vista nutrizionale, utilizzando anche alimenti tipici al fine di insegnare ai bambini il mantenimento delle tradizioni alimentari. La scelta dei menù settimanali viene effettuata dal Comune in collaborazione con la Commissione mensa oppure dalla Ditta che gestisce i pasti, e successivamente sottoposto all approvazione dell ASL, che ha il compito istituzionale di valutarne la correttezza nutrizionale. Perché è importante variare gli alimenti? Come indicato nelle Linee Guida per una sana alimentazione dell INRAN (Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione), la varietà degli alimenti è fondamentale, in quanto consente l'apporto adeguato dei nutrienti necessari per una crescita armonica e contribuisce, in modo sostanziale, alla diffusione di abitudini alimentari corrette.

2 MENU SCOLASTICI: UN OPPORTUNITA DI SALUTE Pagina 2 IN FORMA Come vengono predisposti i menù? I menù devono essere preparati con rotazione di almeno 4 settimane, in modo da non ripetere quasi mai la stessa ricetta, e diversi per il periodo autunno-inverno e primavera-estate. In tal modo i bambini acquisiscono la disponibilità di ortaggi e frutta in relazione alle stagioni e soddisfano la necessità fisiologica di modificare l alimentazione secondo il clima. Un menù variato, facilmente attuabile per la molteplicità di alimenti della dieta mediterranea, fa conoscere ai bambini alimenti diversi, nuovi sapori e stimola curiosità verso il cibo. L alternanza stagionale di prodotti freschi e locali ha inoltre un importante valenza educativa, nutrizionale ed ambientale e costituisce un notevole risparmio di risorse economiche. Come sono strutturati? Nei 5 pasti della settimana, i primi piatti sono costituiti da cereali (pasta, riso, orzo, mais, ecc.), preparati con ricette diverse, rispettando le tradizioni locali e spesso associati a verdure, ortaggi e legumi per permettere un ampia varietà di sapori ed un esperienza pratica di educazione alimentare. I secondi piatti sono composti da carni bianche e rosse, pesce, salumi, uova, formaggi. Ciascun pasto deve prevedere inoltre: un contorno di verdure/ortaggi (le patate non più di una volta a settimana e associate ad un pasto povero di altri carboidrati es. minestre in brodo), pane non addizionato di grassi e a ridotto contenuto di sale, frutta di stagione di almeno tre tipi diversi nell arco della settimana. Per condimento, sia a crudo che in cottura, va utilizzato olio extravergine di oliva; solo per poche ricette può essere impiegato il burro; il sale va usato moderatamente e comunque sempre iodato. Quali sono i soggetti coinvolti? Gli attori protagonisti che entrano nell'ambito delle competenze correlate alla ristorazione scolastica sono: Ente committente (Comune o scuola paritaria), Gestore del servizio di ristorazione, Azienda Sanitaria Locale, Utenza (bambini e loro familiari), Istituzioni scolastiche. La cooperazione delle competenze specifiche è determinante nell ottica di un graduale ma pro- Periodico di informazione e formazione sanitaria dell ASL NO (Novara) Direttore Editoriale: Emilio Iodice Arabella Fontana Simonetta Rizzolio Direttore Responsabile: Elena Vallana Coordinatori Comitato di Redazione: Davide Bordonaro Maurizio Robberto Comitato di Redazione: Anna Rita Audone Carmen Gatti Alberto Martinetti Alessandra Mondini Laurita Tanzi Hanno collaborato a questo numero: Angela Allegra Alberto Anselmi Marilena Bellotti Antonio D Amelio Carlo Del Conte Patrizia Grossi Franco Mittino Redazione: Ufficio Stampa ASL NO Via Dei Mille, Novara Tel Fax ufficiostampa@asl.novara.it Registrazione Tribunale di Novara: Aut. n. 31/97 del 26/07/1997 Sito internet:

3 Numero 5/2014 Pagina 3 gressivo miglioramento delle abitudini alimentari dei bambini e possibilmente delle loro famiglie. Modelli base di tabelle dietetiche, modulate sulle realtà locali e loro eventuali modifiche devono contenere messaggi nutrizionali validi e rispondenti ai LARN. Qual è il ruolo dell ASL? L attività della ASL, nello specifico del SIAN (Servizio Igiene Alimenti e Nutrizione), si esplica in: sorveglianza sulle caratteristiche igienico-nutrizionali dei pasti, ivi inclusa la valutazione e approvazione delle tabelle dietetiche adottate. Nell anno scolastico 2013/2014 sono stati approvati i menù di tutte le scuole del territorio dell ASL e sono stati emessi 388 pareri per diete speciali (allergia, intolleranza, celiachia, etc..). A questo dato si sommano le 14 riunioni organizzate assieme alle commissioni mensa. attività di vigilanza nutrizionale presso le mense da parte del personale dell ASL al fine di verificare i consumi (porzioni, avanzo, ecc), le caratteristiche organolettiche e di appetibilità dei pasti, nonché il rispetto delle preparazioni delle diete patologiche. Nel 2013 sono state ispezionate n. 170 mense di ristorazione scolastica ed assistenziale per verifiche nutrizionali. controlli (ispezioni, verifiche, audit, campionamento di alimenti) sulla base di criteri di graduazione del rischio che tengono conto di più elementi come: caratteristiche igienico-sanitarie e strutturali dei locali, strutture ed impianti della realtà produttiva, caratteristiche dei prodotti ed igiene della produzione, formazione del personale addetto, verifica dell idoneità ed applicazione del sistema di autocontrollo (HACCP), dei sistemi di gestione delle non conformità, di rintracciabilità e di allerta ecc.. Nel 2013 sono stati effettuati 320 accessi presso strutture di vario tipo che effettuano ristorazione collettiva, effettuando controllo ufficiale in 101 mense con produzioni in loco e 60 mense con refettori che effettuano solo distribuzione di pasti. educazione alimentare (promozione di una corretta alimentazione a mensa, durante l intervallo, porzioni adeguate, incremento del consumo di frutta e verdura, ecc.) Nel 2013 sono state dedicate n 558 ore per interventi di educazione alimentare rivolte agli alunni delle scuole dell infanzia, primaria e secondaria di I e II grado e 43 ore su gruppi di popolazione. Per il 2013 è stato riproposto 1 corso di formazione rivolto al personale addetto alla somministrazione per il miglioramento della porzionatura. Alcuni bambini richiedono menù personalizzati Nell ambito della ristorazione scolastica sono da prevedere sostituzioni di alimenti per bambini che richiedono pasti diversi per particolari esigenze cliniche. Le diete speciali devono essere formulate su prescrizione medica e mantenere l adeguatezza nutrizionale ed educativa dei menù in uso nelle scuole. Le diete speciali riguardano: intolleranze e allergie (latte, uovo, ecc.) con indicazioni degli alimenti permessi e di quelli da evitare così come riportato nella letteratura scientifica, - celiachia con indicazioni circa gli alimenti da evitare e da sostituire con l uso esclusivo di prodotti privi di glutine e con specifiche indicazioni sulla preparazione e cottura di questi alimenti, - particolari patologie quali ad esempio nefropatie croniche, diabete, dislipidemie, ecc..

4 Pagina 4 IN FORMA Il menù sostitutivo deve rispondere alle caratteristiche di varietà, stagionalità, qualità nutrizionale e mantenere, per quanto possibile, la stessa composizione del menù approvato per la scuola. Il genitore come deve fare per richiedere un menù adatto alle esigenze cliniche del proprio bimbo? In presenza di dieta per patologia, la famiglia deve consegnare, personalmente o tramite il Comune (secondo procedure specifiche) al SIAN dell ASL NO competente per territorio, la seguente documentazione: certificazione, predisposta dalla Regione Piemonte, compilata dal Pediatra di Libera Scelta o da un Medico della Rete Regionale di Allergologia, nel quale si certifica la patologia (allergia, intolleranza, ecc.), con indicazione degli alimenti vietati e il tempo di eliminazione degli stessi dal menù della mensa scolastica; copia degli esami eseguiti dallo Specialista; modello di richiesta modifica menù scolastico scaricabile dal sito dell ASL NO all indirizzo index.htm oppure ritirato presso la segreteria del SIAN. Successivamente il SIAN provvederà all elaborazione del menù sostitutivo che sarà inviato alla Ditta che gestisce i pasti e alla famiglia richiedente. In conclusione L obiettivo è di favorire nella popolazione corretti stili di vita, che è prioritario a livello internazionale. Tra gli ambiti di intervento la ristorazione collettiva, in particolare quella scolastica, è stata individuata come strumento prioritario per promuovere salute ed educare ad una corretta alimentazione, ma tale obiettivo diventa realizzabile solo attraverso la collaborazione di tutti: scuola, famiglia, Enti (Ditta gestore, Comune e ASL). Riferimenti: Linee di Indirizzo Nazionale per la Ristorazione Scolastica - Ministero della Salute Linee Guida per una sana alimentazione - Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione (INRAN) Piano Aziendale Integrato Sicurezza Alimentare rendicontazione dati di attività anno ASL NO Novara Struttura Complessa: Servizio d Igiene degli Alimenti e della Nutrizione Direttore f.f.: dottoressa Silvana Pitrolo Struttura Semplice: Igiene della Nutrizione Responsabile di struttura: dottoressa Flavia Milan Per informazioni: Sede di NOVARA Referente Area Nutrizionale: dott.ssa Patrizia Grossi Viale Roma, 7 tel Tel Fax sian.nov@asl.novara.it Sede di ARONA Responsabile Area Nutrizionale: dott.ssa Flavia Milan Piazza De Filippi, 2 Tel Fax sian.aro@asl.novara.it Tel

5 Numero 5/2014 Pagina 5 Guidare in sicurezza Intervista ai piloti Antonio D Amelio e Alberto Anselmi [nelle foto sotto] e.v. Guidare sembra facile e una volta imparato non si dimentica; dopo essersi iscritti al Corso di Guida e ottenuta la patente ci si sente piloti consumati, Abbiamo incontrato gli esperti del settore che affrontano le tematiche relative alla guida in massima sicurezza: Antonio D Amelio e Alberto Anselmi, con i quali avviamo un serie di interviste sull argomento. Antonio D AMELIO Alberto ANSELMI Progettazione e realizzazione dei primi corsi di guida sicura per Alfa Romeo Francia sul circuito di Mortefontaine, vicino Parigi. Realizzazione dei programmi della Pirelli Belgio "Pilot day" e "Guidare sicuro" sul circuito di Zolder, in Belgio. Progettazione e realizzazione dei corsi di guida sicura per Alfa Romeo Belgio e Lussemburgo. Realizzazione dei Corsi di guida sicura, delle prove rally e dei test drive, nel programma "Una Fiat sotto casa" Progettazione e realizzazione dei corsi di "alta specializzazione" per la Polizia Municipale di Torino. Docente della Università degli studi di Torino-SUISM in relazione al programma "cultura della sicurezza stradale" Corsi di guida sicura nel programma di preparazione a "Universiadi Torino 2007" Collaboratore del "Centre de formation pour conducteur" del Lussemburgo, unico centro di guida sicura riconosciuto dall'unione Europea ed abilitato a tenere i corsi di guida necessari alla conferma della patente di guida. Relatore al tavolo tecnico istituito presso la Commissione Europea sui programmi della sicurezza stradale Insegnante, istruttore e titolare di Autoscuola. Nato il 25 febbraio 1968 Cittadinanza Italiana Dal 1991 Pilota Istruttore del Centro Internazionale Guida Sicura Alfa Romeo Istruttore del Centro Internazionale Guida Sicura di Andrea De Adamich Dal 1993 Pilota Istruttore del Centro Internazionale Guida Sicura Ferrari di Andrea De Adamich Dal 2000 Pilota Istruttore del Centro Internazionale Guida Sicura Maserati di Andrea De Adamich Dal 2014 Pilota Istruttore Audi

6 Pagina 6 IN FORMA La prima domanda è fondamentale, quando si parla di guida sicura, cosa occorre prendere in considerazione? Importante è un approccio corretto alla guida. Il guidatore deve mettere in atto tutti quei comportamenti atti a prevenire situazioni di potenziale pericolo [guida attiva]. Nello specifico deve tenere una posizione corretta sul sedile, tenere le mani sul volante, gestire le traiettorie per una migliore percorrenze delle curve; un utilizzo corretto dell acceleratore/freno/frizione/cambio e avere un obiettivo corretto della visuale (vedere sempre avanti). Sono sconsigliate tutte quelle azioni in cui il veicolo perde aderenza rispetto al fondo stradale [guida negativa], miniskid (simulazione di una guida su ghiaccio); affrontare con eccessiva velocità una curva, una frenata improvvisa. Un guidatore come deve affrontare la strada per guidare in sicurezza? Tutte le tecniche vengono estrapolate dalle competizioni agonistiche di altissimo livello (F1, Formula Indy, Rally, Superturismo, Prototipi, etc ) e sono applicate alla guida sicura, non per incrementare le prestazioni in termini di velocità, ma per migliorare il controllo del veicolo in tutte le situazioni che si possono presentare durante la guida. Fondamentale è essere consapevoli della tecnica per ottenere maggiore prevenzione del rischio e sicurezza alla guida. Passiamo concretamente all ABC Come dobbiamo mettere le mani? Le mani vanno posizionate sul volante come se visualizzassimo un orologio con le lancette posizionate alle ore Questa posizione determina un incremento di velocità del volante, grande sensibilità e precisione. Le mani devono essere sempre sul volante. Per sterzare, le mani devono essere ancora posizionate sulle ore 9.15 Curva sinistra Curva a destra Con questa sterza- ta si possono percorrere la maggior parte delle curve della rete autostradale e delle curve extraurbane. Ancora, per sterzare e percorrere tutti i tornanti di montagna o le curve con un raggio particolarmente impegnativo le mani devono scorrere sulle razze, ma non devono lasciare il volante. Una volta acquisita una certa abilità all uso del volante, quale posizione il guidatore deve assumere? Partiamo da quella che viene definita una posizione scorretta.

7 Numero 5/2014 Pagina 7 Nell immagine sono messi in evidenza gli atteggiamenti posturali da non assumere in quanto in caso d urto il corpo assorbe molta energia dall impatto. La gamba troppo tesa non riesce a premere a fondo il pedale della frizione. Le braccia estese non consentono di mantenere entrambe le mani sul volante durante la sterzata e risulta impossibile contrastare la forza centrifuga laterale La posizione scorretta alla guida comporta dei gravi danni sul nostro corpo. In caso di incidente sono frequenti e possibili [in ordine di probabilità da + probabile a probabile] per la gamba fratture dei malleoli del piede; dell anca e del bacino; delle ossa lunghe della gamba; del femore e la frattura della tibia. Per quanto riguarda il braccio è probabile la frattura del polso e la frattura o lussazione scapolo omerale. Quanto è importante l attivazione dell airbag in caso di impatto? Di primaria importanza è l uso delle cinture di sicurezza, senza le cinture allacciate il guidatore rischia la frattura delle ossa facciali, il trauma cranico con possibili lesioni cerebrali di tipo contusivo; il traumatismo della gabbia toracica con interessamento del cuore e dei polmoni e violenta flessione del collo seguita da una compensazione dovuta all airbag [colpo di frusta]. Nel caso in cui il guidatore faccia uso di occhiali è possibile che via sia una lesione agli occhi con rischio di rottura delle lenti e lesione da schegge di vetro. Altro elemento presente sul nostro autoveicolo e al quale spesso non si dà molta importanza è il poggiatesta, se non viene correttamente posizionato si può incorrere in caso di impatto nel colpo di frusta con rischio di fratture vertebrali e lesioni midollari. Qual è la posizione corretta alla guida? Non dimentichiamo di allacciare le cinture di sicurezza. Le mani devono essere messe in modo da permettere che siano mantenute correttamente durante la rotazione del volante. Le spalle devono essere sempre appoggiate allo schienale e il piede sinistro deve essere appoggiato al poggiapiedi per contrastare la forza centrifuga in curva.i piedi devono potersi spostare sulla pedaliera in tempi rapidi [segue nel prossimo numero]

8 Pagina 8 IN FORMA Una postura corretta alla guida A cura della dott.ssa Marilena Bellotti [nella foto] Direttore S.C. Recupero e Riabilitazione Funzionale ASL NO [nella foto] Epidemiologia Secondo le più recenti statistiche più dell 80% della popolazione adulta in Europa (circa 15 milioni di italiani) soffre con entità variabile di lombalgia e/o lombosciatalgia. Si tratta di un quadro che non si ripercuote solo su professionisti che trascorrono intere giornate in auto (camionisti, tassisti), in quanto viene sottovalutato il tempo trascorso alla guida nell arco della vita. Le vibrazioni del veicolo, inoltre, si trasmettono anche all interno dell abitacolo ed esercitano micro-traumi e micro-sollecitazioni che contribuiscono a sollecitare le strutture di sostegno della colonna vertebrale Definizione La lombalgia è rappresentata da dolore fra il margine inferiore dell arcata costale e il tratto lombare basso (low back pain), con irradiazione dolorosa al di sotto del ginocchio per l interessamento delle radici nervose L5 o S1, in oltre il 90% dei casi configurando così il quadro di lombosciatalgia. Quadro che è definito subacuto quando la sintomatologia, anche in forma attenuata, si protrae fino a 3 mesi. Se i sintomi persistono oltre i 3 mesi si configura una condizione di lombalgia o di lombosciatalgia cronica. Si definisce ricorrente quando gli episodi acuti si ripresentano dopo un periodo di benessere. Più della metà delle persone che hanno manifestato un episodio di lombalgia acuta avrà una recidiva entro pochi anni. Principi di anatomia e di fisiologia della colonna La colonna vertebrale presenta numerose curve per poter compiere movimenti complessi. Allo stesso tempo sostiene il peso del capo e degli arti superiori ed è sottoposta alla trazione dei visceri toracoaddominali e del midollo spinale, pertanto la posizione verticale del busto, detta ortostatica, deve essere mantenuta attivamente. Le vertebre sono collegate tra loro grazie al disco intervertebrale, costituito da un anulus fibroso esterno ed un nucleo polposo altamente idratato all interno. Legamenti di lunghezza variabile contribuiscono a garantirne la stabilità. Il tratto lombare è il più sollecitato in quanto quasi tutto il peso del busto grava su di esso: nel caso di un uomo di 70Kg in posizione seduta il peso a carico di L3 è di 100Kg!

9 Numero 5/2014 Pagina 9 Eziologia Uno degli aspetti eziologici più rilevanti della lombosciatalgia è la ripetuta assunzione di una postura non consona, situazione che spesso si presenta alla guida dell auto, spesso aggravata da rigidità e scarso tono della muscolatura, causate dal sedentarismo e quindi dalla perdita di forza muscolare. La posizione seduta all interno dell abitacolo costringe la colonna vertebrale ad assumere una curvatura fisiologicamente inappropriata, cui concorrono ergonomia del sedile, tipo di tracciato percorso, efficienza delle sospensioni. Questa postura comporta la contrazione e l accorciamento dei muscoli che lavorano alla zona lombare, la quale avrà difficoltà a ripristinarsi in lunghezza a causa del ridotto apporto ematico (con parziale esaurimento dei metaboliti e ristagno dei cataboliti). L'accorciamento dei muscoli (in particolare di quelli brevi collocati a livello articolare) provoca una riduzione dello spazio articolare, che causerà un ulteriore schiacciamento dei dischi intervertebrali, già sollecitati dalla gravità e riduzione dello scambio dei fluidi. La disidratazione ed il compattamento dei dischi accelererà il processo di logoramento secondo linee di forza che restano immutabili, con propagazione del danno sempre nella stessa direzione. Come risultato avremo un irrigidimento globale della zona lombare, che si manifesterà in prima battuta con la lombalgia, con possibile insorgenza di sofferenza e degenerazione discale. In associazione a ciò si perpetua una cronica trazione e compressione sulle radici spinali e sui rivestimenti nervosi del midollo. Non ultimo contribuisce alla lombosciatalgia lo stress cronico esercitato sul muscolo ileopsoas che presenta inserzione dalle apofisi trasverse vertebrali al femore: è coinvolto nell azionamento della frizione, e quindi particolarmente sollecitato nei percorsi urbani. La postura al volante Vediamo quindi quali sono i fattori comportamentali che possiamo correggere per minimizzare l insorgenza di algie lombari Regolazione della distanza dal volante: il palmo della mano deve comodamente poggiare sulla porzione superiore del volante alle nove e quindici, in modo da conferire la massima rilassatezza dei bicipiti brachiali e una ottimale, rapida rotazione del volante Altezza del volante: abbassare il volante sino a consentire un facile utilizzo dei comandi, assicurandosi che il movimento delle ginocchia non sia ostruito e che la strumentazione del cruscotto sia ben visibile Regolazione della distanza dai pedali: i piedi devono formare con la caviglia un angolo non inferiore a 90, in appoggio, ed i pedali devono poter essere premuti a fondo. Il piede sinistro, quando non utilizzato, deve essere mantenuto appoggiato a riposo sulla pedana laterale, per permettere al guidatore di supportare il bacino soprattutto in fase di frenata Posizione degli arti inferiori: devono mantenere una posizione flessa, con un angolo di circa 100 a

10 Pagina 10 IN FORMA livello dell anca. Ciò permette di evitare la trasmissione dell impatto a gamba e bacino (in caso di urto) e garantisce un corretto apporto ematico; per la stessa motivazione il cavo popliteo deve mantenersi ad una leggera distanza dal sedile Altezza e distanza del sedile: i fianchi devono trovarsi leggermente al di sopra delle ginocchia; l altezza del sedile deve consentire una visione ottimale della strada. La distanza deve essere tale da consentire il raggiungimento del volante senza inclinare in avanti la schiena e senza allontanare le spalle dallo schienale sia durante la marcia che in corso di manovre Inclinazione del sedile: si tratta dell elemento più importante da valutare per mantenere una corretta postura alla guida. Nella maggior parte dei sedili attuali lo schienale si alza dal bordo posteriore del sedile con una inclinazione verso l'indietro di circa 10, cosicché il busto è costretto a reclinare per trovare l'appoggio. Le posizioni reclinate dello schienale presentano i seguenti svantaggi: il busto scivola verso il basso perdendo il sostegno a livello della lordosi lombare; ciò a sua volta provoca l'incurvamento della colonna vertebrale e quindi tensione dei legamenti e rapido affaticamento dei muscoli del dorso, nonché l'apertura posteriore degli spazi intervertebrali a livello lombare, che favorisce l'insorgenza dell'ernia del disco. Per ovviare a questo inconveniente si ricorre all'espediente di inclinare verso l'alto di alcuni gradi il piano del sedile, in modo che il busto ed Per attirare il bacino l'attenzione del scivolino, lettore, inserire qui una citazione o una frase per gravità, a contatto dello schienale. Tale accorgimento peggiora la situazione dal tratta dal punto testo. di vista del comfort poiché accentua la posizione reclinata del busto che è causa del disagio; la suddetta inclinazione può trovare invece giustificazione nel fatto che ostacola lo slittamento del bacino in caso di repentine variazioni della velocità. Inoltre gli arti superiori si estendono in avanti per raggiungere il volante, affaticando rapidamente i muscoli della spalla ed i bicipiti brachiali; il collo si flette in avanti per sorreggere il capo, con conseguente rapida comparsa di algie cervicali. Nell atto di accomodarsi all interno dell abitacolo il guidatore sarà inoltre costretto a percorrere con il busto un arco maggiore Quindi l angolazione ottimale è di cosicchè le spalle poggino saldamente contro lo schienale; può essere utile il posizionamento di uno spessore lombare con un diametro di 5cm (es. cuscino di McKenzie), che aiuta a mantenere la fisiologica curvatura del tratto lombare della colonna in lieve lordosi, scaricando il carico vertebrale Regolazione del poggiatesta: la parte centrale deve essere collocata alla stessa altezza delle orecchie, ad una distanza di 5cm circa dal capo e garantire un ottimale resistenza agli urti E importante prestare attenzione anche in ingresso ed uscita dal veicolo: busto ed arti devono muoversi consensualmente sullo stesso piano, evitando movimenti di torsione; le stesse modalità dovrebbero essere applicate anche quando si ripongono oggetti sul sedile posteriore. Da non sottovalutare è l abitudine di portare oggetti nella tasca posteriore dei pantaloni anche alla guida: può causare una contrazione da difesa dei muscoli glutei, esacerbando la lombosciatalgia in quella che vene definita Sindrome della tasca posteriore

11 Numero 5/2014 Pagina 11 Terapia pause durante tragitti di lunga durata: si consiglia di effettuare una sosta di 15 minuti ogni 2ore di guida. Le posizioni fisse dovrebbero essere fisiologicamente corrette e interrotte di frequente, almeno ogni ora, assumendo posizioni di rilassamento del tratto cervicale e dorsale ed eseguendo possibilmente semplici esercizi di mobilità articolare e allungamento muscolare, e di ginnastica posturale; Back School: si tratta di un approccio composto da una parte educativa, che include informazioni sull anatomia e funzioni della schiena, discussioni sulla meccanica vertebrale e sull affaticamento nelle diverse posizioni; e da un programma di addestramento pratico, con esercizi di stretching, di rilassamento e di rafforzamento della muscolatura posteriore dell addome e dei flessori della coscia interventi educativi brevi: si tratta di interventi finalizzati a sostenere l auotogestione e ridurre il vissuto di preoccupazione intorno alla malattia che prevedono un contatto minimo con professionisti sanitari, fornitura di materiale educativo, e discussioni di gruppo on line approccio cognitivo-comportamentale: comprende procedure finalizzate principalmente ad ottenere cambiamenti cognitivi e del comportamento, e si rivela particolarmente efficace nel trattamento del dolore cronico ad alta disabilità interventi multidisciplinari: i contenuti comprendono una estesa combinazione di componenti fisiche (esercizio), mediche (educazione e trattamento farmacologico) comportamentali e complementari alla medicina tradizionale (agopuntura)

12 Pagina 12 IN FORMA Una bocca sana per essere in forma A cura di Carlo Del Conte [nella foto] Specialista Odontoiatra ASL NO. Con l attività sportiva sempre più agonistica e meno amatoriale, anche per gli atleti dilettanti è fondamentale l utilizzo delle nuove tecniche di allenamento e di materiali più innovativi e sofisticati. Approfondendo lo studio sui bite sportivi, se da un lato i materiali si diffondono sempre più raffinati, dal lato medico la ricerca ha sviluppato nuove frontiere. In tempi recenti si sono avvicinati a questa nuova terapia - prima retaggio di pochi grandi atleti (ad es. i bite di Schumacher e Valentino Rossi) per conoscenza, per protezione e per migliorare o massimizzare la performance.,anche atleti che fanno sport a scopo ludico. I bite sportivi, infatti, sono divisi in due fasce: protettivi per sport di contrasto; bite per sport atletici; e stanno entrando nel paniere degli atleti che vogliono migliorare e fare sport senza alterare l equilibrio posturale e/o danneggiarlo. Il bite agisce con varie metodiche sul fisico, riducendo lo stress, aumentando la compliance e fornendo sotto sforzo un equilibrio che si trasforma in attività protetta. Se osserviamo una persona durante una "fatica", anche non sportiva, possiamo notare che le arcate dentarie vengono chiuse, o addirittura serrate, per ottenere una tensione muscolare più forte. In questo caso il bite risulta necessario a protezione degli elementi dentari, ma agisce anche sulla postura mandibolare e, conseguentemente, si ottiene un beneficio per postura (posizione del corpo)- Gli effetti vengono osservati dai Medici Sportivi, da post- Urologi, da Odontoiatri con sistemi computerizzati, con valutazioni elettromiografiche statiche e dinamiche, prima e dopo la realizzazione del dispositivo su misura al paziente. L esperto valuta prima il difetto, successivamente provvede alla realizzazione del bite e in un momento posteriore apporta eventuali modificazioni e ritocchi per arrivare ad un perfetto equilibrio tra le arcate. Questo rende l atleta, dilettante o no, soggetto in misura minore a tutte quelle lesioni piccole o più importanti, grazie all equilibrio ottenuto che consente un attività muscolo scheletrica il più possibile simmetrica (tridimensionalmente) e fornisce una migliore energia con il recupero dello stress sportivo in tempi più rapidi. E importante sottolineare di rivolgersi per un consiglio e per una valutazione, allo Specialista come il Medico Sportivo o all Odontoiatra che si occupa di questa nuova disciplina e che risulta sicuramente utili e complementari per una valutazione corretta del proprio corpo.

13 Numero 5/2014 Pagina 13 La sicurezza nel piatto. Conoscere l ANISAKIS Tra le abitudini alimentari rientra quella di portare sulle nostre tavole prodotti ittici crudi. Per tutela la nostra salute è importante conoscere gli e- ventuali rischi in cui si può incorrere; sull argomento abbiamo intervistato la dott.ssa Angela Allegra Maria. Dirigente Medic Veterinario della S.C. Igiene della Produzione, trasformazione, commercilalizzazione e conservazione e trasporto degli alimenti - SIAV Area B d.b. Anisakis la parola evoca paesaggi esotici in realtà di cosa si tratta? Con il termine anisakidosi viene indicata una zoonosi parassitaria provocata dall ingestione accidentale di nematodi vivi, appartenenti alla famiglia degli Anisakidae in seguito al consumo di preparazioni alimentari a base di pesci di mare crudi o poco cotti (es. sushi, sashimi, carpaccio, pesce blandamente affumicato o marinato). Le specie interessate da tale parassitosi sono moltissime: tonno, salmone, aringhe, merluzzi, nasello, pesce sciabola, rana pescatrice, pesce San Pietro, sardine, acciughe, sgombro, totani, calamari sono i principali. Quanto tempo sopravvive questo parassita? Il ciclo vitale di Anisakis coinvolge diversi ospiti: le forme adulte si trovano principalmente nel tratto gastrointestinale di cetacei (delfini, focene e balene), che rappresentano l ospite definitivo. Le uova, eliminate dall ospite definitivo con le feci, in ambiente acquatico si trasformano in larve che possono essere ingerite da un crostaceo (primo ospite intermedio). I pesci o i molluschi cefalopodi che ingeriscono i crostacei costituiscono il secondo ospite intermedio del parassita. Il ciclo è completato da numerosi mammiferi marini che, ingerendo pesci e cefalopodi, rappresentano gli ospiti definitivi, nei quali le larve si localizzano nello stomaco e nell intestino divenendo adulte. L uomo rappresenta un ospite accidentale e si infesta ingerendo pesci o molluschi cefalopodi crudi. Nel caso avessi ingerito un cibo contaminato, quali sono i sintomi che si manifestano nell uomo? Vi sono diverse forme di espressione della sintomatologia, la forma acuta, cronica, ectopica e allergica. La forma acuta gastrica è la forma clinica di anisakiasi più frequentemente descritta. E caratterizzata dalla comparsa di dolori epigastrici (talvolta molto intensi), nausea e vomito, che insorgono già dopo poche ore (solitamente dalle 4 alle 12 ore) dall assunzione del prodotto ittico parassitato. La forma acuta intestinale si manifesta dalle 12 ore fino a 7 giorni dopo il pasto, con sintomi quali dolori addominali, nausea, vomito, diarrea ed ipertermia febbrile. Le forme croniche sono caratterizzate dal fatto che le larve ingerite con l alimento riescono a penetrare all interno della mucosa del tratto gastroenterico, provocando la formazione di lesioni secondarie come ascessi e, più frequentemente, granulomi. È caratterizzata da sintomi aspecifici quali: diarrea cronica, melena, sindromi acute da perforazione d organo e dolori colici, qualora si inneschino complicazioni quali occlusioni intestinali. Nella forma ectopica la larva ingerita con l alimento riesce a penetrare nella mucosa gastrointestinale, come accade nella forma cronica, ma in questa particolare e rara manifestazione di anisakiasi la larva riesce, attraversando diversi organi e tessuti, a migrare anche in sedi lontane da quella dell iniziale perforazione gastrointestinale. Queste larve determinano nell uomo la cosiddetta sindrome da larva migrante in quanto si possono localizzare a livello di cavità addominale, duodeno, esofago, mesentere, parete addominale, sul grande

14 Pagina 14 Pagina IN FORMA 14 omento, pancreas, fegato, lingua, polmone, gangli linfatici, tessuti peritesticolari. Una volta penetrate in una di queste sedi possono determinare una reazione da corpo estraneo che può evolvere come flemmone, ascesso, ascesso-granuloma o più frequentemente come granuloma. In una certa percentuale, che si aggira intorno all 11% delle persone colpite da anisakiasi, ai sintomi sopra menzionati possono associarsi quelli della Sindrome Orticaria Angioedema (SOA), quali pomfi transitori e pruriginosi (orticaria) ed aree edematose che interessano il derma ed il tessuto sottocutaneo (angioedema). Questa particolare forma viene definita anisakiasi gastro- allergica. Come può tutelarsi il consumatore? In Italia dal 1992 ci si occupa dal punto legislativo di tale zoonosi con indicazioni rivolte agli operatori del settore alimentare (pescatori, trasformatori, venditori, ristoratori). In particolare quali sono gli aspetti prioritari da prendere in considerazione? Tre sono gli aspetti ritenuti importanti per garantire il consumatore nei confronti del pericolo legato all ingestione di pesce contenente parassiti del genere Anisakis: la tempestiva eviscerazione del pesce il controllo visivo in ogni fase della filiera (e la successiva eliminazione dei prodotti infestati); il trattamento di bonifica preventiva per i prodotti della pesca destinati ad essere consumati crudi o praticamente crudi. Questo trattamento, (previsto dalle normative nazionali a partire dal 1992 e più recentemente dal Regolamento CE 853/2004, allegato III, sezione VIII, capitolo 3 lettera D, punto 1) consiste in un congelamento del prodotto a una temperatura non superiore a -20 C in ogni parte della massa del pesce per almeno 24 ore. Il trattamento deve essere applicato anche ai prodotti della pesca di acqua dolce da consumare crudi, i quali, se provenienti da alcune zone particolari (come ad esempio i laghi di Bolsena e Bracciano), possono risultare infestati da parassiti di genere diverso dall anisakis (Opistorchis felineus), ma comunque pericolosi. L operatore del settore alimentare che utilizza prodotti della pesca freschi refrigerati, al fine della produzione di prodotti crudi o praticamente crudi (carpaccio, sushi, antipasti di pesce marinato, pesce in salamoia, pesce affumicato a basse temperature) deve dimostrare di averli preventivamente sottoposti ad un efficace trattamento con il freddo. L acquirente o il consumatore come devono comportarsi? Purtroppo il solo intervento legislativo nei confronti dei soli operatori del settore alimentare, anche se ha la funzione di fornire ai consumatori prodotti sicuri, risulta però insufficiente. Gli esperti hanno evidenziato la necessità di definire procedure efficaci da indicare al consumatore finale, che in molti casi prepara prodotti della pesca crudi o quasi crudi presso la propria abitazione, senza essere a conoscenza del rischio al quale va incontro. La legislazione europea [Regolamento CE 1169/2011, nuova normativa che stabilisce le modalità con cui devono essere etichettati gli alimenti al fine di trasmettere ai consumatori tutte le indicazioni necessarie], in diversi punti sottolinea l importanza della corretta informazione al consumatore finale al fine di fornirgli le basi per effettuare scelte consapevoli. In pratica il Regolamento sposa il concetto che la prevenzione parte dalla conoscenza e per ottenere un elevato livello di tutela della salute dei consumatori e assicurare il loro diritto all informazione, è opportuno garantire che i consumatori siano adeguatamente informati sugli alimenti che consumano, in quanto le scelte dei consumatori possono essere influenzate, tra l altro, da considerazioni di natura sanitaria. L Itali acome agisce? Il governo italiano ha dato voce a questi importanti concetti con il Decreto Balduzzi [DL 158/2012, Disposizioni urgenti per promuovere lo sviluppo del paese mediante un più alto livello di tutela della salute], poi convertito nella Legge n. 189/2012. All art. 8, comma 4, recita: L operatore del settore alimentare che offre in vendita al consumatore finale pesce e cefalopodi freschi, nonché prodotti d acqua dolce, sfusi o preimballati per la vendita diretta.., è tenuto ad apporre in modo visibile apposito cartello con le informazioni indicate con decreto del Ministro della Salute, riportanti le informazioni relative alle corrette condizioni di impiego. I prodotti soggetti a tale obbligo sono quindi quelli freschi (escludendo quelli già congelati prima di essere posti in commercio) sia sfusi che preincartati. Il Ministero della Salute, successivamente [Decreto del 17 Luglio 2013] ha stabilito le informazioni minime che devono essere fornite ai consumatori nei luoghi di vendita di pesce fresco, anche d acqua dolce, e di cefalopodi freschi.

15 Numero 5/2014 Pagina 15 Come viene informato il consumatore finale? Le informazioni devono essere riportate su un cartello che deve essere apposto in modo da essere facilmente visibile dalla posizione in cui il consumatore prende o riceve la merce, e deve riportare le indicazioni in maniera chiaramente leggibile, scritte con caratteri di dimensioni più grandi rispetto a quelli di altre indicazioni, allo scopo di non creare confusione nell acquirente. Es. di Cartello Informazioni al consumatore per un corretto impiego di pesce e cefalopodi freschi. In caso di consumo crudo, marinato o non completamente cotto il prodotto deve essere preventivamente congelato per almeno 96 ore a - 18 C in congelatore domestico contrassegnato con tre o più stelle.

16 Pagina 16 Pagina IN FORMA 16 In sostanza l informazione contenuta nel cartello si riferisce ad un trattamento di congelamento. Il tempo di trattamento individuato (96 ore a -18 C) è molto più lungo rispetto a quello stabilito per gli operatori del settore alimentare: il motivo è da ricercarsi nel fatto che assai difficilmente un congelatore domestico può raggiungere la temperatura di -20 C, che resta prerogativa di abbattitori e frigoriferi congelatori professionali. A temperature maggiori deve necessariamente fare riscontro un più lungo tempo di esposizione per consentire la devitalizzazione delle larve dei parassiti. Sulla base di tali considerazioni, quali precauzioni possiamo mettere in atto per eliminare o ridurre il rischio di contrarre l anisakis? Il consumo di pesce crudo o poco cotto può costituire un problema per il consumatore. Non si corre alcun pericolo in caso di consumo di pesce cotto, anche nel caso in cui il parassita fosse presente e non fosse stato individuato, in quanto la cottura inattiva il parassita. In ogni caso il consumatore, se vuole avere la certezza di aver operato un trattamento corretto, deve mantenere il congelatore in buono stato e gestirlo adeguatamente, evitando l eccessivo carico e le frequenti aperture dello sportello, che costituiscono elementi di scarsa efficienza dell apparecchio. Deve inoltre tenere presenteil tempo necessario al raggiungimenot della temperatura prescritta in tutti i punti della massa, tempo variabile in relazione alle dimensioni del prodotto Per facilitare un buon trattamento si consiglia di congelare il pesce già ridotto a fette, a filetti o a pezzi e di rispettare il tempo previsto dal decreto.

17 Numero 5/2014 Penso sia condivisibile il principio, per quanto abusato, se- Pagina 17 + Sport meno stress LA DIMENSIONE TERAPEUTICA DELLO SPORT: L ESERCIZIO FI- SICO COME TRATTAMENTO DELLO STRESS, DELLE ANSIE E DELLE TENSIONI QUOTIDIANE A cura di Franco Mittino, Medico Psichiatra del Dipartimento di Salute Mentale di Novara Lo sport è un linguaggio, un espressione universale, paragonabile a quelle espressioni umane che possiamo chiamare elettive, come l arte, la religione, la scienza. Rispetto a queste forme nobili di comunicazione, lo sport sembra godere di alcuni vantaggi: scienza e religione devono passare attraverso la mediazione del linguaggio, come del resto la letteratura. Soltanto la musica e le arti figurative possono essere comprese senza l intervento di una mediazione linguistica. Proprio come lo sport, che si basa sui concetti universali di corpo, spazio e tempo. Qualsiasi disciplina sportiva comporta l utilizzo di uno spazio e il rispetto di determinati tempi e non dovendo essere mediati dal linguaggio è comprensibile alla semplice osservazione. In fondo lo sport porta ad una conoscenza e ad una interpretazione della realtà umana proprio perché mette a confronto l istinto e la razionalità, lo spirito e la materia. Lo sport è arte nel movimento : possiamo dire che l uomo fa sport proprio con le stesse motivazioni per cui crea arte, studia le scienze e crede in una religione, cioè per esplorare se stesso e dare una motivazione alla propria esistenza. In base a queste definizioni lo sport rappresenta uno dei momenti più alti dell espressione etica nell esistenza umana. L utilità sociale è una conseguenza logica della pratica sportiva e non per niente lo sport è considerato da tutti i tipi di organizzazione politica un deterrente allo sviluppo della delinquenza. Nel fare sport l uomo agisce in base ad alcune sue esigenze primarie (istinti, passioni) e utilizza le sue capacità motorie insieme al suo intelletto per raggiungere i risultati migliori che può ottenere. Nel momento in cui l uomo fa sport, dimentica i malanni che affliggono la sua vita e quella degli altri, sa anche che le regole sono uguali per tutti e che tutti cercheranno di seguirle e questo gli provoca una serenità legata alla soddisfacimento del suo bisogno di giustizia. Lo sport e l estetica del corpo Mai come nella società moderna si è mirato a idealizzare la bellezza fisica come simbolo di giovinezza perpetua. Attorno a questo obiettivo si sviluppa ogni giorno un impressionante movimento commerciale costituito da centri estetici, medicinali miracolosi, palestre, negozi, il tutto incoraggiato da riviste, TV, film, spot pubblicitari che bombardano il pubblico con le immagini di corpi perfetti.

18 Pagina n. 18 IN FORMA Penso sia condivisibile il principio, per quanto abusato, secondo il quale la vera perfezione del corpo consiste nell essere in buona salute e in equilibrio con se stessi. Non si può modificare ciò che il patrimonio cromosomico ci ha trasmesso: occorrerebbe invece vivere serenamente nel proprio corpo, abitarlo, accettarlo e soprattutto rispettarlo. Ogni eccesso è dannoso: fumare, bere alcolici, cibarsi troppo o troppo poco può procurare danni al nostro organismo e così anche un eccesso di attività motoria, magari con il sovraccarico in età evolutiva, può portare a successive patologie strutturali. Lo sport è importante per aiutarci a crescere bene e a mantenere uno stato di forma ottimale in età adulta: innumerevoli sono i benefici dell attività motoria. La pratica motoria agisce sicuramente sull aspetto fisico, migliorandolo, ma questo non deve essere l obiettivo primario nella scelta di dedicare una parte del proprio tempo al movimento: questa decisione deve essere dettata da una convinzione interiore e dal desiderio/consapevolezza di voler fare del bene alla propria persona. Lo sport come terapia dello stress D altra parte è noto come sport ed esercizio fisico sono generalmente associati a dimagrimento, dieta e bellezza. Sono concepiti più come un mezzo per raggiungere obiettivi estetici, meno frequentemente come uno strumento reale di prevenzione di molte malattie e di promozione del nostro benessere psicofisico. Fare sport non significa solo bruciare calorie ed energia fisica, ma far circolare energia mentale con importanti benefici sia a livello corporeo che psicologico. Lo sport, in definitiva, può essere un importante mezzo per ridurre lo stress e le tensioni quotidiane. Senza dubbio lo stress è uno dei temi più abusati nella cultura attuale della post-modernità e della prestazionalità : l autentico stress psicologico è tutt altro che raro, in un momento come quello che il nostro Paese sta attraversando, in cui la precarietà economica e le difficili condizioni di lavoro producono disagio, insicurezze profonde, difficoltà esistenziali che spesso si traducono in varie forme di malessere. Quando lo stress è troppo intenso può essere controproducente, ma nello stesso tempo una quota adeguata e tollerabile di stress può essere utile ed aiuta l individuo a proteggersi dall esperienza di malattia. Lo stress e l ansia sono risposte sane e funzionali che il corpo mette in atto per affrontare situazioni difficili e momenti di crisi: sono alleati utili nelle attività professionali, ma hanno un ruolo significativo anche nelle altre circostanze della quotidianità, perché aiutano a mantenere focalizzata l attenzione e a concentrarsi sui compiti da svolgere. Se però lo stato di tensione dovuto all ansia e allo stress sono prorogati oltre misura, se la vita che viviamo ci costringe a sopportare preoccupazioni economiche o di salute troppo intense o per periodi protratti nel tempo, senza punti di appoggio o valvole di sfogo, allora tutto questo si ripercuote sul nostro corpo e finisce per scaricarsi nelle somatizzazioni d ansia. L effetto è la crescita dello stress, nel suo volto più oscuro e buio, cioè nella sua capacità di farci ammalare.

19 Numero 5/2014 Pagina 19 Il meccanismo psicofisiologico dello stress. Il meccanismo psicofisiologico attraverso cui lo stress influisce sul corpo è molto complesso. Qualunque sia la molla che fa scattare lo stress, l impulso o l esperienza stressante mettono in moto una risposta complessa che chiama in causa più di mille reazioni biochimiche nel cervello e nel resto del corpo. Tutti questi cambiamenti sono mediati dal sistema nervoso, dal sistema endocrino e dal sistema immunitario. Quando il corpo è sotto stress il Sistema Nervoso Centrale invia attraverso l ipotalamo (piccola ma importante struttura cerebrale posta alla base del cervello) un messaggio o una comunicazione al Sistema Nervoso Autonomo. Questo prepara il corpo ad affrontare lo stress attraverso un aumento di produzione di adrenalina nel sangue. La produzione di adrenalina porta in scena l ipofisi (centro regolatore del sistema endocrino) che a sua volta attraverso un complicato sistema di ghiandole, ormoni e neurotrasmettitori libera cortisolo. Il risultato complessivo finale di questo intricato circuito biologico consiste nella produzione di cortisolo. Il cortisolo è la sentinella che dà l allarme preparando il corpo ad un azione impegnativa, alterando il metabolismo delle risorse disponibili. Lo stress incomincia a far pagare il suo prezzo, quando il livello di cortisolo ha degli sbalzi continui e finisce per rimanere alto persistentemente. In queste condizioni il cortisolo ha un effetto negativo sul sistema immunitario, abbassandone la resistenza. Una volta compromesso il sistema immunitario, il nostro sistema naturale di difesa, lo stress diventa la strada, la condizione predisponente per ammalarsi. Il circuito descritto è l estrema sintesi di un processo molto complesso e sofisticato in cui sono coinvolti centri e strutture cerebrali centrali e periferiche, ghiandole endocrine, ormoni e neurotrasmettitori. Il funzionamento di questo sistema presuppone importanti connessioni neuronali ed ormonali tra mente e corpo. C è un dialogo costante tra psiche e sistema immunitario: la psico-neuroendocrino- immunologia ha confermato come pensieri, sentimenti, vissuti hanno ripercussioni potenti sulle nostri condizioni di salute e malattia. Lo sport come terapia dello stress Gli effetti di una costante attività fisica sono molteplici, tanto sul piano somatico che a livello psichico. Tutti sappiamo che praticare sport ed esercizio fisico in modo costante aiuta a mantenere in salute il proprio corpo ed è un mezzo importante per la prevenzione di molte malattie. Il movimento fisico previene innanzitutto il rischio di patologia cardiaca, riduce il rischio di cardiopatie ischemiche e migliora la prognosi di chi ha già subito un infarto. Fare esercizio fisico abbassa i valori del colesterolo LDL (quello definito in gergo popolare il colesterolo cattivo, la sostanza che tende ad accumularsi nello spessore delle pareti dei vasi sanguigni) e aumenta i valori del colesterolo HDL (il colesterolo buono ), migliora la pressione arteriosa in chi soffre di ipertensione e dimunisce i valori di glicemia nei soggetti diabetici. Inoltre, chi pratica sport gode di molti altri benefici, perché rafforzati dall attività fisica i muscoli sono più tonici e le articolazioni più flessibili: questo rende gli individui meno soggetti a dolori muscolari. Non meno importanti sono i benefici che lo sport e il movimento producono sulla salute mentale. Muoversi, nuotare, camminare, correre fa respirare in modo diverso il nostro corpo e la nostra mente, liberandoli da tossine e tossicità che impediscono la libera circolazione di un energia psichica, di uno slancio vitale che ciascuno di noi possiede. L accumulo di tensioni, preoccupazioni e pensieri negativi contrae e riduce i nostri orizzonti esistenziali e

20 Volume Pagina 20 1, Numero 1 IN Pagina FORMA 20 si traduce a livello corporeo con sensazioni di oppressione e costrizione che avvertiamo spesso, a livello somatico, come un peso che grava su di noi: in tali condizioni l energia psichica e lo slancio vitale non possono liberamente esprimersi e circolare, producendo stati di benessere soggettivo. Lo sport e il movimento fisico intervengono mettendo in circolo nuova energia e questa rigenerazione attiva stati mentali che riducono gli effetti dell ansia, delle tensioni e delle preoccupazioni quotidiane. L attività sportiva canalizza inoltre la rabbia e l aggressività, che si manifestano talvolta nel nostro corpo sottoforma di disturbi gastro-intestinali o umore depresso. La circolazione dell energia consente di migliorare la qualità e la quantità del sonno, accelera il metabolismo basale migliorando molte funzioni del nostro organismo. In definitiva, l esercizio sportivo, interrompendo una routine quotidiana, distrae e, in questo senso, allontana le preoccupazioni. Esprimere sentimenti e pensieri positivi, attivare stati mentali nuovi coinvolgendo parti del corpo (come avviene attraverso esercizi di Didascalia dell'immagine o della fotografia rilassamento) oppure praticando sport, promuove uno stato di salute che giova al sistema immunitario ed aumenta le difese: in questo caso il cervello secerne una particolare classe di sostanze, le endorfine, che sono oppioidi endogeni, sono cioè mediatori chimici dall effetto analgesico, euforizzante, antiansia, antiaggressivo e soprattutto immunostimolante. Ecco perchè fare sport ci protegge. Il significato psicologico dello sport: alcune possibili conclusioni Per attirare l'attenzione del lettore, inserire qui una citazione o una frase Qualche anno fa lo psichiatra e filosofo Bruno Callieri ha sintetizzato in sette punti, assolutamente consi- tratta dal testo. divibili, gli aspetti igienici e mentali dell attività sportiva: lo sport 1. fornisce alla persona una maggiore capacità a tollerare i propri insuccessi; 2. garantisce a ciascuno la possibilità di esprimere, dominare e controllare la propria aggressività; 3. permette di acquisire una più consolidata sicurezza di sé, attraverso la partecipazione alla vita di gruppo; 4. promuove una maggiore identificazione di sé, attraverso l'acquisizione di ruoli determinati; 5. stimola il senso di partecipazione sociale, derivante dall'accettazione di categorie comuni di valori; 6. consente all individuo la compensazione dei propri sentimenti di inferiorità e realizza una maggiore aderenza alla realtà, attraverso gli effetti concreti derivanti dall'osservanza delle regole del gioco; 7. attiva la gratificazione, socialmente approvata, di certi bisogni esibizionistici dell individuo Anche Alfred Adler, padre della psicologia individuale, era convinto che il gioco e le attività ludicosportive potessero aiutare ad eliminare alcuni complessi di inferiorità. E in questa linea ed in riferimento a questi valori etici e psicologici che da alcuni mesi ha preso avvio nel Dipartimento di Salute Mentale di Novara un esperienza innovativa di collaborazione in cui cooperano alcuni volontari del Gruppo Speleologico del C.A.I. (Club Alpino Italiano) di Novara, operatori e giovani utenti del Centro Diurno I Girasoli, pazienti con alle spalle esperienze psicopatologiche complesse e problematiche hanno potuto sperimentare, grazie alla guida esperta dei volontari, l emozione positiva di scendere nelle famose grotte della Valstrona, ritrovandosisi in gruppo all interno degli anfratti alla luce delle pile frontali, per poi riemergere alla luce del sole con immensa soddisfazione per aver superato la prova. Il significato simbolico del viaggio in profondità, il confronto positivo con le proprie paure, l elemento supportivo offerto dalle guide ma anche dagli altri membri del gruppo, costuiscono gli elementi essenziali di un esperienza riabilitativa basata sulla pratica sportiva: il buio della grotta, metafora concreta dell esperienza di malattia che allontana l individuo da ogni possibile condivisione, Didascalia è spezzato dell'immagine dalle luci delle pile frontali e dall aiuto dell amico-guida, che ti consente di superare anche i passaggi o della fotografia più difficili del viaggio. La dimensione gruppale dell esperienza consente a tutti di provare una gratificazione comune e condivisa, e di ri-emergere alla superficie, dove tutto è più chiaro e le paure si dileguano: l attività sportiva e l esperienza esplorativa del gioco consentono di accettare l altro come uomo e costituiscono la condizione preliminare di un incontro, anche nelle forme più radicali di sofferenza.

21 Numero 5/2014 agina 21 La storia dell automobile in pillole... Tra le innumerevoli macchine che hanno profondamente mutato la vita dell uomo moderno e che più di altre ha influito sulla vita sociale del nostro tempo, l automobile è sicuramente la più caratteristica. Ma se la sua nascita può essere di fatto fissata nell ultimo decennio del 1800, dobbiamo risalire a tempi antichissimi per trovare il suo diretto antenato, il carro, che per millenni venne trainato dall uomo o dagli animali poiché non si conosceva altra fonte di energia per poterlo mettere in movimento. Naturalmente un carro che si muovesse autonomamente senza essere tirato da buoi o cavalli costituiva uno di quei sogni, come il volo, che l uomo accarezzava da tempo immemorabile ma che era destinato a rimanere tale sin quando il progresso della meccanica non rese possibile la nascita dell automobile, parola per metà greca e per metà latina che per l appunto significa che si muove da sé. Due erano i problemi che bisognava risolvere per giungere alla nascita dell automobile: si doveva trovare una macchina che potesse fornire l energia sufficiente a sostituire la forza muscolare e poi bisognava applicare questa macchina ad un carro in modo che lo facesse procedere. Per risolvere questi due problemi senza formularli così chiaramente e procedendo più che altro per tentativi, l ingegno umano impiegò circa ventidue secoli. Fin dai tempi di Archimede si aveva già fra le mani la soluzione del primo problema: si conosceva la forza espansiva del vapore acqueo e anzi l alessandrino Erone, intorno al 150 a.c., costruì il primo meccanismo mosso a vapore, che però restò al livello di giocattolo, senza alcuna utilità pratica. Alcuni secoli dopo, Leonardo, Cardano, Della Porta, Branca, ripresero in mano quel giocattolo con ben diverso interesse e con la precisa intenzione di sostituire con esso la forza muscolare. Le loro applicazioni vanno considerate come le prime vere tappe verso la macchina a vapore che sarà realizzata da Giacomo Watt nel 1784, dopo gli esperimenti di Papin (al quale dobbiamo l invenzione della prima pentola a pressione). La fonte di energia è stata trovata, ora si tratta di risolvere il secondo problema: come applicarla al carro. Nei disegni di Leonardo da Vinci troviamo espressi per la prima volta tutti i fondamentali della trazione meccanica ad eccezione del motore, per il quale aveva escogitato un sistema di molle per ottenere la propulsione. Nel 1649, dopo quasi vent anni di paziente lavoro, Hautsch costruì un carro che procedeva spinto da molle, con un sistema del tutto analogo a quello dell orologio, che naturalmente non rappresentò la giusta soluzione al problema. Fu soltanto nel 1769 che per opera di Cugnot un enorme triciclo di legno si mosse sotto la spinta di due stantuffi azionati dal vapore prodotto da una grossa pentola che fungeva da caldaia. Nel 1801 Trevithick e Vivian costruirono una vettura a vapore, ma l idea non ebbe sviluppi concreti perché ci si accorse che la macchina a vapore rappresentava di certo un grande passo sulla via del progresso industriale e meccanico, ma era ancora troppo pesante ed ingombrante e non offriva quell energia che era necessaria per la locomozione su strada. Dal 1839 il progresso dell automobile subì una stasi che durò circa quarant anni ma che successivamente sfociò nella nascita del grande rivale della macchina a vapore: il motore a scoppio. L idea che un corpo possa ottenere una spinta in avanti in virtù di ripetute esplosioni è anch essa molto antica: già i Greci ci avevano pensato senza però concludere nulla. Nel 1680 Huygens pensò di sfruttare la polvere pirica per un motore atmosferico ma il vero precursore del motore a scoppio fu Alessandro Volta che nel 1777 trovò il principio fondamentale degli attuali motori a scoppio a miscela tonante ed accensione con scintilla elettrica. Nel periodo Eugenio Bersanti e Felice Matteucci crearono un motore a scoppio che aveva tutti i requisiti del motore moderno permettendone così una un evoluzione rapidissima fatta di perfezionamenti,

22 Pagina 22 IN FORMA modifiche, nuovi accorgimenti e nuovi tentativi che di susseguirono ad un ritmo sempre più incalzante finchè verso il 1880 Dalamarre e Debouteville applicarono il loro motore ad un triciclo e poi ad una vettura. Nel 1885 Daimler costruì una bicicletta ed una vettura a motore e l anno dopo Benz applicò un motore ad un triciclo. Non dobbiamo credere che intorno al 1890 la vita dei primi eroici driver fosse piacevole. Le carrozze senza cavalli procedevano in mezzo ad una nuvola di fumo e di polvere, con un andatura tutta scosse e sussulti, con frequenti soste dovute a guasti ed inceppamenti. Nel 1881 aveva fatto la sua comparsa l automobile mossa dal motore elettrico azionato da accumulatori. Macchine a vapore, motori a gas, a benzina e motore elettrico si contendevano il primato all inizio dell ultimo decennio del XIX secolo ed il banco di prova che determinò il vincitore fra i vari sistemi di propulsione furono le gare automobilistiche. La prima grande corsa venne organizzata nel 1894 con il patrocinio del Petit Journal " su un percorso di 126 chilometri: la Parigi-Rouen. La velocità media massima tenuta dai partecipanti fu di 22 chilometri orari. Successivamente, nel 1885, fu organizzata la Parigi- Bordeaux-Parigi con un percorso che si sviluppava per un totale di 1200 chilometri e che fu vinta da Levassor in 48 ore, decretando nel contempo la definitiva vittoria dell automobile mossa dal motore a benzina che da allora divenne d uso universale anche se, nel 1900, l onore di diventare l uomo più veloce del secolo spettò a Jenatzy che raggiunse l incredibile velocità di 105 chilometri orari grazie ad una vettura spinta da un motore elettrico. Il raggiungimento della velocità più elevata non era però la moda del periodo, visto che la vera grande nemica della nascente automobile era la panne,il guasto meccanico che molto spesso inchiodava le vetture nel bel mezzo delle strade. Vennero così organizzate cose lunghissime, studiate con l intento di mettere a dura prova la resistenza delle vetture, permettendo così ai costruttori di aumentarne sempre più la resistenza e la leggerezza dei motori. La più lunga e leggendaria gara di durata fu sicuramente la Pechino-Parigi del 1907, che durò svariati mesi e che fu vinta da una vettura italiana. Con la prima Coppa Bennett, nel primo decennio del 900, iniziò anche la lotta tra le industrie automobilistiche delle allora principali nazioni: Germania, Francia ed Inghilterra. Oggi nel mondo circolano milioni di autovetture. La media, nei paesi più industrializzati, parla di un auto per ogni due abitanti, decretando così che dopo oltre un secolo dalla sua comparsa l auto è definitivamente penetrata in tutti i settori della vita civile, rimanendo solo in parte un lusso o uno svago e non più uno sport dei ricchi com era stata definita al suo nascere. La moderna circolazione automobilistica diviene ogni giorno più intensa su ogni tipo di strada determinando un curioso paradosso: possediamo ed usiamo vetture sempre più potenti e sofisticate ma siamo sempre più costretti ad abbassare le velocità media di percorrenza, soprattutto nella viabilità urbana, scoprendo così che i nostri predecessori di fine 800, usando la carrozza trainata da cavalli, erano più veloci di noi. In conclusione non possiamo esimerci dal citare il fenomeno degli incidenti stradali, che rappresenta il rovescio della medaglia della motorizzazione di massa. Le statistiche dimostrano in maniera inequivocabile che gli incidenti automobilistici sono da imputare per l 80% ad atti di imprudenza o ad inosservanza delle regole del Codice della Strada confermando, qualora ce ne fosse bisogno, che tutti dobbiamo acquisire quella coscienza stradale fatta di responsabilità, disciplina e prudenza, senza la quale l automobilismo si trasforma in un pericolo pubblico fonte di rischi e di lutti.

23 Siamo su internet Pagina 23 IN FORMA grazie a tutti quei Medici di base o di famiglia che hanno a cuore la salute dei loro pazienti Aiuto prezioso dalle cure domiciliari di Novara Lettera firmata, giugno 2014 Le scrivo per ringraziare tutto il personale che ci ha seguiti in questi otto mesi fornendoci un aiuto prezioso. Gli operatori sono stati per noi un grande supporto per la loro grande professionalità, ma soprattutto, per la loro disponibilità e umanità. Ci sono stati accanto durante questi mesi preparandoci e spiegandoci come affrontare la degenerazione della malattia. Per questo mi preme inviarvi questa lettera per ringraziarvi per quanto avete fatto per noi perché, grazie al Vostro aiuto abbiamo potuto seguire il mio parente a casa anziché ricoverarla presso una struttura e questo, per noi familiari e per lei, è stato davvero importante Quando le persone parlano di medici della mutua alcuni dicono: scrivono soltanto le ricette per le medicine (o farmaci). Per quanto mi riguarda, anche nei confronti di medici specialistici ospedalieri smentisco quanto sopra. Io anche quando ero giovane e ora che sono molto anziana, ho sempre trovato da loro molto rispetto e attenzione. Mi hanno sempre curata come si doveva. Ma più di tutto voglio qui riconoscere quanto ha fatto per me il mio medico della mutua e cioè la dottoressa Patrizia Raiteri che, oltre a venire da me tutti i mesi, mi ha aiutato anche moralmente, trascorrendo da me parte del suo tempo sottraendolo alla famiglia: quindi, grazie di cuore Dottoressa e Q. S A L U T E N E T W O R K 15/07/14 Ringraziamento a dott. Andrea Vicario Stamattina ho assistito alla visita di controllo di mia madre, che è stata operata di protesi dell'anca 3 mesi e mezzo fa. Ho apprezzato la gentilezza del dott. Andrea Vicario, il quale mi ha fatto un'ottima impressione, sia dal punto di vista professionale che u m a n o! L'ospedale di Borgomanero e lo staff del dott. Brugo sono stati una bella scoperta e, attualmente, una più sicura alternativa a Biella. Patologia trattata: Protesi anca. Consiglieresti questo reparto? sì Riconoscenza ai medici della mutua Lettera firmata, pubblicata su Informatore/ Sempione del 05/09/2014

A.S.L. NO Azienda Sanitaria Locale

A.S.L. NO Azienda Sanitaria Locale Prot. n. / / PR.CA.E Novara, 1 settembre 2014 ASL NO La sicurezza nel piatto Conoscere l anisakis Tra le abitudini alimentari rientra quella di portare sulle nostre tavole prodotti ittici crudi. Per tutela

Dettagli

L allenamento posturale per il Biker di Saverio Ottolini

L allenamento posturale per il Biker di Saverio Ottolini L allenamento posturale per il Biker di Saverio Ottolini Saverio Ottolini L allenamento posturale per il biker www.mtbpassione.com L allenamento posturale per il biker Per chi si allena e gareggia in Mountain

Dettagli

Educazione alla Salute Alimentazione e Movimento nella Scuola Primaria: Misurare il cambiamento

Educazione alla Salute Alimentazione e Movimento nella Scuola Primaria: Misurare il cambiamento Protocollo n. 26/DDA/2012 Oggetto: progettualità per la valutazione, formazione, educazione alimentare e motoria Educazione alla Salute Alimentazione e Movimento nella Scuola Primaria: Misurare il cambiamento

Dettagli

STRESS E PATOLOGIE CORRELATE: STRATEGIE NUTRIZIONALI E MOTORIE

STRESS E PATOLOGIE CORRELATE: STRATEGIE NUTRIZIONALI E MOTORIE STRESS E PATOLOGIE CORRELATE: STRATEGIE NUTRIZIONALI E MOTORIE Dott. ssa Annalisa Caravaggi Biologo Nutrizionista sabato 15 febbraio 14 STRESS: Forma di adattamento dell organismo a stimoli chiamati STRESSOR.

Dettagli

Attività motoria Attività sportiva Alimentazione

Attività motoria Attività sportiva Alimentazione Club Rapallo Attività motoria Attività sportiva Alimentazione Dott.Lorenzo Marugo Piattaforma dell Unione Europea su dieta, attività fisica e salute Presupposto: I Cittadini dell Unione Europea si esercitano

Dettagli

Alimentazione e Nutrizione

Alimentazione e Nutrizione Alimentazione e Nutrizione Dr. Augusto Innocenti, PhD Biologo Nutrizionista Prof. a contratto Università di Parma Perfezionamento in Biochimica e Biologia Molecolare Phd in Neurobiologia e Neurofisiologia

Dettagli

Alla refezione scolastica spetta un compito elevato: offrire agli utenti (bambini, ragazzi) cibi di elevata composizione organolettica e nutrizionale

Alla refezione scolastica spetta un compito elevato: offrire agli utenti (bambini, ragazzi) cibi di elevata composizione organolettica e nutrizionale Alla refezione scolastica spetta un compito elevato: offrire agli utenti (bambini, ragazzi) cibi di elevata composizione organolettica e nutrizionale Una sana alimentazione rappresenta il primo intervento

Dettagli

PREVENZIONE E CURA DEL MAL DI SCHIENA

PREVENZIONE E CURA DEL MAL DI SCHIENA PREVENZIONE E CURA DEL MAL DI SCHIENA Indicazioni Generali Gli esercizi Consigli utili Indicazioni generali Questo capitolo vuole essere un mezzo attraverso il quale si posso avere le giuste informazioni

Dettagli

Unità Operativa di Medicina Riabilitativa DIPARTIMENTO DI NEUROSCIENZE/RIABILITAZIONE - San Giorgio - Direttore: Prof.

Unità Operativa di Medicina Riabilitativa DIPARTIMENTO DI NEUROSCIENZE/RIABILITAZIONE - San Giorgio - Direttore: Prof. Unità Operativa di Medicina Riabilitativa DIPARTIMENTO DI NEUROSCIENZE/RIABILITAZIONE - San Giorgio - Direttore: Prof. Nino Basaglia MODULO DIPARTIMENTALE ATTIVITÀ AMBULATORIALE Responsabile: Dott. Efisio

Dettagli

Nozioni generali. Principali forme di trattamento

Nozioni generali. Principali forme di trattamento tano essere di vitale importanza per il benessere psicofisico del paziente, pertanto vale sempre la pena impegnarsi, anche quando la sindrome non venga diagnosticata subito dopo la nascita. Principali

Dettagli

15 MINUTI AL GIORNO PER EVITARE IL MAL DI SCHIENA

15 MINUTI AL GIORNO PER EVITARE IL MAL DI SCHIENA International Pbi S.p.A. Milano Copyright Pbi SETTEMBRE 1996 15 MINUTI AL GIORNO PER EVITARE IL MAL DI SCHIENA Introduzione I muscoli e le articolazioni che danno sostegno alla nostra schiena spesso mancano

Dettagli

REGOLAMENTO COMUNALE DEL SERVIZIO DI MENSA SCOLASTICA

REGOLAMENTO COMUNALE DEL SERVIZIO DI MENSA SCOLASTICA 1 REGOLAMENTO COMUNALE DEL SERVIZIO DI MENSA SCOLASTICA ART. 1 OGGETTO E FINALITA DEL SERVIZIO Il servizio di refezione scolastica è realizzato dal Comune nell ambito delle proprie competenze. Il servizio

Dettagli

LA PORZIONE E SERVITA SPUNTI PER SENSIBILIZZARE I GESTORI PUBBLICI E PRIVATI DELLA REFEZIONE SCOLASTICA, UTENTI E OPERATORI DELLE MENSE

LA PORZIONE E SERVITA SPUNTI PER SENSIBILIZZARE I GESTORI PUBBLICI E PRIVATI DELLA REFEZIONE SCOLASTICA, UTENTI E OPERATORI DELLE MENSE LA PORZIONE E SERVITA SPUNTI PER SENSIBILIZZARE I GESTORI PUBBLICI E PRIVATI DELLA REFEZIONE SCOLASTICA, UTENTI E OPERATORI DELLE MENSE Osserviamo cosa succede in una mensa scolastica Il menù della scuola

Dettagli

I TRAUMI MUSCOLARI LE CONTUSIONI Contusioni più o meno gravi, almeno una volta nella vita, le abbiamo subite più o meno tutti. Esse, in parole povere, rappresentano il risultato di un evento traumatico

Dettagli

vivere serenamente la preparazione ad accogliere il nostro bambino cercando di coccolarci e di coccolare la creatura che cresce dentro di noi.

vivere serenamente la preparazione ad accogliere il nostro bambino cercando di coccolarci e di coccolare la creatura che cresce dentro di noi. Gravidanza: maneggiare con cura Molte amiche e colleghe abituate a fare attività fisica e con un idea piuttosto abituale della loro forma fisica, mi chiedono come io abbia affrontato le mie gravidanze

Dettagli

I MERCOLEDÌ DEL CITTADINO: CONOSCERE PER PREVENIRE. Le lombalgie non chirurgiche

I MERCOLEDÌ DEL CITTADINO: CONOSCERE PER PREVENIRE. Le lombalgie non chirurgiche I MERCOLEDÌ DEL CITTADINO: CONOSCERE PER PREVENIRE Le lombalgie non chirurgiche Relatrici: Fiorenza Paci- Annalisa Zampini 18 marzo 2015 Feltre - ore 18.00 GLI ATTACCHI DI DOLORE LOMBARE SONO RICORRENTI

Dettagli

REGIONE LAZIO AZIENDA USL RMA DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE CONTROLLO DEL PERICOLO ANISAKIS NEI PRODOTTI ITTICI

REGIONE LAZIO AZIENDA USL RMA DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE CONTROLLO DEL PERICOLO ANISAKIS NEI PRODOTTI ITTICI REGIONE LAZIO AZIENDA USL RMA DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE CONTROLLO DEL PERICOLO ANISAKIS NEI PRODOTTI ITTICI REGIONE LAZIO SERVIZIO VETERINARIO IGIENE ALIMENTI O.A. - SIAN CONTROLLO DEL PERICOLO ANISAKIS

Dettagli

La manutenzione come elemento di garanzia della sicurezza di macchine e impianti

La manutenzione come elemento di garanzia della sicurezza di macchine e impianti La manutenzione come elemento di garanzia della sicurezza di macchine e impianti Alessandro Mazzeranghi, Rossano Rossetti MECQ S.r.l. Quanto è importante la manutenzione negli ambienti di lavoro? E cosa

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.

Dettagli

Come valutare le caratteristiche aerobiche di ogni singolo atleta sul campo

Come valutare le caratteristiche aerobiche di ogni singolo atleta sul campo Come valutare le caratteristiche aerobiche di ogni singolo atleta sul campo Prima di organizzare un programma di allenamento al fine di elevare il livello di prestazione, è necessario valutare le capacità

Dettagli

Dopo EXPO, il futuro dell educazione alimentare nella scuola. Dott.ssa Evelina Flachi Presidente Food Education Italy

Dopo EXPO, il futuro dell educazione alimentare nella scuola. Dott.ssa Evelina Flachi Presidente Food Education Italy Dopo EXPO, il futuro dell educazione alimentare nella scuola Dott.ssa Evelina Flachi Presidente Food Education Italy Nel passato sono stati molti e forse troppi i soggetti che hanno promosso un educazione

Dettagli

I documenti di www.mistermanager.it. Gli ingredienti per l allenamento per la corsa LE RIPETUTE

I documenti di www.mistermanager.it. Gli ingredienti per l allenamento per la corsa LE RIPETUTE I documenti di www.mistermanager.it Gli ingredienti per l allenamento per la corsa LE RIPETUTE Le Ripetute sono una delle forme di allenamento che caratterizzano i corridori più evoluti, in quanto partono

Dettagli

EDUCAZIONE POSTURALE

EDUCAZIONE POSTURALE EDUCAZIONE POSTURALE Le statistiche dicono che 8 persone su 10 hanno sofferto o soffrono di mal di schiena; questo fenomeno è in aumento anche tra i giovani e le cause principali, sulle quali si può intervenire,

Dettagli

La forza. In movimento Marietti Scuola 2010 De Agostini Scuola S.p.A. Novara

La forza. In movimento Marietti Scuola 2010 De Agostini Scuola S.p.A. Novara La forza La definizione di forza Per forza s intende la capacità dell apparato neuro- muscolare di vincere o contrapporsi a un carico esterno con un impegno muscolare. La classificazione della forza Tipi

Dettagli

Standard di competenza ENETOSH per formatori ed istruttori relativo alla sicurezza e alla salute sul luogo di lavoro

Standard di competenza ENETOSH per formatori ed istruttori relativo alla sicurezza e alla salute sul luogo di lavoro Standard di competenza ENETOSH per formatori ed istruttori relativo alla sicurezza e alla salute sul luogo di Ambito di competenza: sicurezza e salute sul luogo di Livello: 6 Credito: Capacità Conoscenze

Dettagli

LE STRATEGIE DI COPING

LE STRATEGIE DI COPING Il concetto di coping, che può essere tradotto con fronteggiamento, gestione attiva, risposta efficace, capacità di risolvere i problemi, indica l insieme di strategie mentali e comportamentali che sono

Dettagli

LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE PER UNA FORZA VENDITA VINCENTE

LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE PER UNA FORZA VENDITA VINCENTE LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE PER UNA FORZA VENDITA VINCENTE Non c è mai una seconda occasione per dare una prima impressione 1. Lo scenario Oggi mantenere le proprie posizioni o aumentare le quote di mercato

Dettagli

EFFICACIA DELLA BACK SCHOOL NEL TRATTAMENTO DELLE RACHIALGIE CRONICHE: ESPERIENZA PERSONALE

EFFICACIA DELLA BACK SCHOOL NEL TRATTAMENTO DELLE RACHIALGIE CRONICHE: ESPERIENZA PERSONALE Università Cattolica del Sacro Cuore Milano Interfacoltà di Scienze della Formazione Medicina e Chirurgia Corso di Laurea in Scienze e Tecniche delle Attività Motorie Preventive e Adattate EFFICACIA DELLA

Dettagli

AIPEF Aziende Italiane Poliuretani Espansi Flessibili

AIPEF Aziende Italiane Poliuretani Espansi Flessibili AIPEF Aziende Italiane Poliuretani Espansi Flessibili le qualità del poliuretano espanso flessibile www.aipef.it numero 22 Maggio11 il Materiale Tipologie 1 il Materiale Traspirabilità 2 il Processo 5

Dettagli

IO MANGIO A SCUOLA: IGIENE E SICUREZZA DEL CIBO

IO MANGIO A SCUOLA: IGIENE E SICUREZZA DEL CIBO IO MANGIO A SCUOLA: IGIENE E SICUREZZA DEL CIBO L approccio del Laboratorio Chimico nella ristorazione scolastica Paolo Vittone Il Laboratorio Chimico Camera di Commercio Torino Il Laboratorio Chimico

Dettagli

GIANLUIGI BALLARANI. I 10 Errori di Chi Non Riesce a Rendere Negli Esami Come Vorrebbe

GIANLUIGI BALLARANI. I 10 Errori di Chi Non Riesce a Rendere Negli Esami Come Vorrebbe GIANLUIGI BALLARANI I 10 Errori di Chi Non Riesce a Rendere Negli Esami Come Vorrebbe Individuarli e correggerli 1 di 6 Autore di Esami No Problem 1 Titolo I 10 Errori di Chi Non Riesce a Rendere Negli

Dettagli

L ICF - Classificazione Internazionale del Funzionamento, della Disabilità e della Salute

L ICF - Classificazione Internazionale del Funzionamento, della Disabilità e della Salute L ICF - Classificazione Internazionale del Funzionamento, della Disabilità e della Salute CHE COS È È una classificazione della salute e dei domini ad essa correlati che aiuta a descrivere i cambiamenti

Dettagli

Comunicazione del rischio Sentiero docenti

Comunicazione del rischio Sentiero docenti Convegno Gli allergeni negli alimenti Roma 25 settembre 2013 Comunicazione del rischio Sentiero docenti Giulia Mascarello WP8 Strategie di comunicazione sui fattori di rischio di allergie alimentari U.O.

Dettagli

Lo stare seduti, tuttavia, non è una funzione statica ma, al contrario, dinamica e discontinua.

Lo stare seduti, tuttavia, non è una funzione statica ma, al contrario, dinamica e discontinua. L attività lavorativa trova nella seduta uno dei principali protagonisti. Ci si siede per lavorare a videoterminale, per riunirsi, per telefonare, per scrivere ma anche per rilassarsi e recuperare energie.

Dettagli

1. Obesità. Per valutare la distribuzione del grasso corporeo, si può utilizzare il rapporto vita.

1. Obesità. Per valutare la distribuzione del grasso corporeo, si può utilizzare il rapporto vita. 2%(6,7 1. Obesità L incidenza del sovrappeso e/o dell obesità è andata aumentando dal dopoguerra in tutti i paesi industrializzati per l abbondanza e la disponibilità di cibi raffinati da un lato e la

Dettagli

Dott.ssa Licia Ponticello Neuropsichiatra Infantile Referente medico settore età evolutiva Centro di riabilitazione accreditato CMPH Roma

Dott.ssa Licia Ponticello Neuropsichiatra Infantile Referente medico settore età evolutiva Centro di riabilitazione accreditato CMPH Roma Dott.ssa Licia Ponticello Neuropsichiatra Infantile Referente medico settore età evolutiva Centro di riabilitazione accreditato CMPH Roma Il modello descritto nell ICF riflette i cambiamenti di prospettiva

Dettagli

L'ALLENAMENTO, IL RISCALDAMENTO, LO STRETCHING

L'ALLENAMENTO, IL RISCALDAMENTO, LO STRETCHING L'ALLENAMENTO, IL RISCALDAMENTO, LO STRETCHING 1 - ALLENAMENTO FISICO O TRAINING L ALLENAMENTO consente di raggiungere e mantenere l organismo e/o le varie prestazioni a ben definiti livelli ottimali di

Dettagli

REGOLAMENTO DELLA COMMISSIONE MENSA IC8 (Approvato dal Consiglio d Istituto nella seduta del 30/06/2015)

REGOLAMENTO DELLA COMMISSIONE MENSA IC8 (Approvato dal Consiglio d Istituto nella seduta del 30/06/2015) ISTITUTO COMPRENSIVO N. 8 VIA CA' SELVATICA,11-40123 BOLOGNA Tel 051333384 Fax 0516143898 Sito Web: http://www,ottovolante.org e-mail: comprensivo8@gmail.com boic85100g@istruzione.it REGOLAMENTO DELLA

Dettagli

GLI EFFETTI DELL ESERCIZIO IN ACQUA. Le risposte fisiologiche dell immersione

GLI EFFETTI DELL ESERCIZIO IN ACQUA. Le risposte fisiologiche dell immersione GLI EFFETTI DELL ESERCIZIO IN ACQUA Le risposte fisiologiche dell immersione L acqua È importante che chi si occupa dell attività in acqua sappia che cosa essa provoca nell organismo EFFETTI DELL IMMERSIONE

Dettagli

Ministero della Salute

Ministero della Salute Ministero della Salute Dipartimento della sanità pubblica e dell innovazione Direzione generale dei rapporti europei ed internazionali INFORMATIVA OMS: ATTIVITÀ FISICA Traduzione non ufficiale a cura di

Dettagli

massaggio Livello Avanzato DECONTRATTURANTE + TRIGGER POINTS C O R S O D I F O R M A Z I O N E Professionale 1 week end (16 ore totali)

massaggio Livello Avanzato DECONTRATTURANTE + TRIGGER POINTS C O R S O D I F O R M A Z I O N E Professionale 1 week end (16 ore totali) DECONTRATTURANTE + TRIGGER POINTS C O R S O D I F O R M A Z I O N E Professionale Livello Avanzato 1 week end (16 ore totali) Ente NO-PROFIT di Formazione Professionale Riconosciuto dalla Regione Lombardia

Dettagli

Per minimizzare i rischi potenziali di lesioni da posizioni fisiche non confortevoli, è importante adottare una postura corretta.

Per minimizzare i rischi potenziali di lesioni da posizioni fisiche non confortevoli, è importante adottare una postura corretta. Lo stress Fattori di stress: Scarsa conoscenza del software e dell hardware; mancanza di informazioni sulla progettazione, sull organizzazione e sui e sui risultati del lavoro; mancanza di una propria

Dettagli

Corso di formazione Modulo aggiuntivo per Preposti

Corso di formazione Modulo aggiuntivo per Preposti Secondo il D.Lgs. 81/2008 s.m. e l Accordo della Conferenza Stato-Regioni per la formazione del 21 dicembre 2011 Corso di formazione Modulo aggiuntivo per Preposti Dr. Sebastiano Papa Valutazione dei rischi

Dettagli

SALUTE E SICUREZZA nell autotrasporto: le condizioni psicofisiche

SALUTE E SICUREZZA nell autotrasporto: le condizioni psicofisiche SERVIZIO SANITARIO REGIONALE EMILIA ROMAGNA Azienda Unità Sanitaria Locale di Bologna Dipartimento di Sanità Pubblica SALUTE E SICUREZZA nell autotrasporto: le condizioni psicofisiche Giorgio Ghedini Medico

Dettagli

Movimento e benessere per la nostra schiena

Movimento e benessere per la nostra schiena Movimento e benessere per la nostra schiena Siamo fatti così... Corso di ginnastica posturale correttiva Sciolze 2011 La colonna vertebrale rappresenta la struttura portante del nostro corpo ed è capace

Dettagli

COPIA. Neuropatia diabetica. «Il diabete può danneggiare il sistema nervoso!»

COPIA. Neuropatia diabetica. «Il diabete può danneggiare il sistema nervoso!» Neuropatia diabetica «Il diabete può danneggiare il sistema nervoso!» www.associazionedeldiabete.ch Per donazioni: PC 80-9730-7 Associazione Svizzera per il Diabete Association Suisse du Diabète Schweizerische

Dettagli

Cresce il menu che fa crescere. Un nuovo percorso per la ristorazione scolastica, una collaborazione sempre più stretta tra la scuola e le famiglie

Cresce il menu che fa crescere. Un nuovo percorso per la ristorazione scolastica, una collaborazione sempre più stretta tra la scuola e le famiglie Cresce il menu che fa crescere Un nuovo percorso per la ristorazione scolastica, una collaborazione sempre più stretta tra la scuola e le famiglie Cari genitori, sta per attivarsi una nuova fase sperimentale

Dettagli

CANOTTAGGIO: PREVENZIONE E RIEDUCAZIONE DELLE ALTERAZIONI POSTURALI INDOTTE DAL CICLO DI VOGA. Tesi di Laurea di: CAUDULLO Claudio Matricola N 3809553

CANOTTAGGIO: PREVENZIONE E RIEDUCAZIONE DELLE ALTERAZIONI POSTURALI INDOTTE DAL CICLO DI VOGA. Tesi di Laurea di: CAUDULLO Claudio Matricola N 3809553 UNIVERSITA CATTOLICA DEL SACRO CUORE DI MILANO Facoltà di scienze della formazione Corso di Laurea in Scienze E Tecniche Delle Attività Motorie Preventive e Adattate CANOTTAGGIO: PREVENZIONE E RIEDUCAZIONE

Dettagli

GLI INFERMIERI E I CITTADINI

GLI INFERMIERI E I CITTADINI GLI INFERMIERI E I CITTADINI La Direzione Nazionale CIVES, ha deciso di dare vita ad una Campagna Nazionale che promuova la Salute dei cittadini, sviluppando quei temi utili a prevenire danni e malattie

Dettagli

CURRICOLO DI EDUCAZIONE ALIMENTARE

CURRICOLO DI EDUCAZIONE ALIMENTARE CURRICOLO DI EDUCAZIONE ALIMENTARE Premessa Dalle rilevazioni effettuate negli ultimi anni sulla popolazione giovanile è emerso un aumento di problemi legati alle cattive abitudini alimentari e alla pratica

Dettagli

IL RISCHIO CARDIOVASCOLARE

IL RISCHIO CARDIOVASCOLARE IL RISCHIO CARDIOVASCOLARE Perché rivolgersi al Medico di Famiglia? COME LO MISURIAMO? Con mezzi molto semplici, in ambulatorio 1 COME LO MISURIAMO? Uno sfingomanometro per misurare la pressione COME LO

Dettagli

Sostegno e Accompagnamento Educativo

Sostegno e Accompagnamento Educativo Sostegno e Accompagnamento Educativo 1. Definizione La prestazione sostegno e accompagnamento educativo consiste nel fornire sia un supporto e una consulenza ai genitori nello svolgimento della loro funzione

Dettagli

Conoscere i parametri vitali valutabili dal soccorritore Conoscere le tecniche di valutazione dei parametri vitali Riconoscere le situazioni di

Conoscere i parametri vitali valutabili dal soccorritore Conoscere le tecniche di valutazione dei parametri vitali Riconoscere le situazioni di Corso Base per Aspiranti Volontari della CROCE ROSSA ITALIANA VALUTAZIONE PARAMETRI VITALI INSUFFICIENZA CARDIACA - RESPIRATORIA OBIETTIVO DELLA LEZIONE Conoscere i parametri vitali valutabili dal soccorritore

Dettagli

IGIENE. disciplina che studia i mezzi e definisce le norme atte a conservare la salute fisica e mentale dell individuo e della collettività

IGIENE. disciplina che studia i mezzi e definisce le norme atte a conservare la salute fisica e mentale dell individuo e della collettività IGIENE branca della medicina che ha lo scopo di promuovere e mantenere lo stato di salute della popolazione disciplina che studia i mezzi e definisce le norme atte a conservare la salute fisica e mentale

Dettagli

CERVICALGIA ESERCIZI DI FISIOTERAPIA

CERVICALGIA ESERCIZI DI FISIOTERAPIA CERVICALGIA ESERCIZI DI FISIOTERAPIA Esercizi di fisioterapia Il tratto cervicale è la prima parte della colonna vertebrale. Quando si parla di cervicalgia si intende un dolore a livello del collo che

Dettagli

Sistema di Gestione Integrata Qualità/Ambiente/Sicurezza Doc.3 Politiche aziendale. Qualità/Ambiente

Sistema di Gestione Integrata Qualità/Ambiente/Sicurezza Doc.3 Politiche aziendale. Qualità/Ambiente Pag. 1 di 5 Qualità/Ambiente L azienda Di Leo Nobile S.p.A. è nata nel 1956 a Castel San Giorgio (Sa) ed è uno stabilimento di circa m² 16.591 di cui 10.000 m² coperti, nel quale è concentrata l attività

Dettagli

Ministero della Salute

Ministero della Salute PROTOCOLLO D INTESA TRA IL MINISTRO DELLA SALUTE E IL MINISTRO PER LE POLITICHE GIOVANILI E LE ATTIVITÀ SPORTIVE VISTO il decreto del Presidente della Repubblica 29 marzo 2003, n. 129, e successive modificazioni

Dettagli

L attivita fisica come strumento di un migliore stile di vita. Dott.Italo Guido Ricagni Dott.Antonio Verginelli

L attivita fisica come strumento di un migliore stile di vita. Dott.Italo Guido Ricagni Dott.Antonio Verginelli L attivita fisica come strumento di un migliore stile di vita. Dott.Italo Guido Ricagni Dott.Antonio Verginelli STILI DI VITA Lo stile di vita è un modo di vivere che ci permette attraverso l alimentazione

Dettagli

CIRC.8597/044 TORINO, 10 MAGGIO 2010 TO7.001.103 Ai Dirigenti scolastici delle scuole statali

CIRC.8597/044 TORINO, 10 MAGGIO 2010 TO7.001.103 Ai Dirigenti scolastici delle scuole statali 1 CIRC.8597/044 TORINO, 10 MAGGIO 2010 TO7.001.103 Ai Dirigenti scolastici delle scuole statali Agli Uffici economali territoriali SEDI Oggetto: Scuole secondarie di I grado, primarie e per l infanzia

Dettagli

Ergonomia in uffi cio. Per il bene della vostra salute

Ergonomia in uffi cio. Per il bene della vostra salute Ergonomia in uffi cio Per il bene della vostra salute Ogni persona è unica, anche per quanto riguarda la struttura corporea. Una postazione di lavoro organizzata in modo ergonomico si adatta a questa individualità.

Dettagli

Il sale è un elemento fondamentale per l alimentazione umana ed è costituito da cloruro di sodio (NaCl). Una sua eccessiva introduzione però può

Il sale è un elemento fondamentale per l alimentazione umana ed è costituito da cloruro di sodio (NaCl). Una sua eccessiva introduzione però può Sale e salute Il sale è un elemento fondamentale per l alimentazione umana ed è costituito da cloruro di sodio (NaCl). Una sua eccessiva introduzione però può causare gravi problemi alla salute. La quantità

Dettagli

PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER L INTEGRAZIONE

PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER L INTEGRAZIONE PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER L INTEGRAZIONE FINALITA Il presente documento denominato Protocollo di Accoglienza è un documento che nasce da una più dettagliata esigenza d informazione relativamente all

Dettagli

CONGRESSO SCIENTIFICO AIFI Associazione Italiana Fisioterapisti

CONGRESSO SCIENTIFICO AIFI Associazione Italiana Fisioterapisti CONGRESSO SCIENTIFICO AIFI Associazione Italiana Fisioterapisti "FISIOTERAPIA APPLICATA ALLO SPORT: FORMAZIONE, RICERCA CLINICA, PREVENZIONE E RIABILITAZIONE" FISIOTERAPIA APPLICATA ALLO SPORT FORMAZIONE

Dettagli

Sinergia tra dinamismo e relax

Sinergia tra dinamismo e relax i nuov Sinergia tra dinamismo e relax Il corpo umano non è nato per restare a lungo nella stessa posizione. Le articolazioni e lo scheletro sono strutturati per un attività motoria continua. La sedia KOMFORTSAVE

Dettagli

I DISTURBI COMPORTAMENTALI

I DISTURBI COMPORTAMENTALI IC1 PESCANTINA A.S. 2013-2014 I DISTURBI COMPORTAMENTALI Ins. Francesca Bonafini Ins. Gisella Di Marco Associazione Nuovi Talenti Speciali BES: BISOGNO EDUCATIVO SPECIALE MACROCATEGORIA CHE COMPRENDE MOLTE

Dettagli

Bocca e Cuore ooklets

Bocca e Cuore ooklets Bocca e Cuore ooklets Una guida per i pazienti Booklets Per aiutare a migliorare qualità e sicurezza delle cure pubblichiamo una collana di guide ( ) con lo scopo di fornire ai pazienti ed ai loro famigliari

Dettagli

IL VIAGGIO DEL CIBO. Quando arrivano nel corpo, gli alimenti compiono un lungo viaggio di trasformazione per diventare nutrienti.

IL VIAGGIO DEL CIBO. Quando arrivano nel corpo, gli alimenti compiono un lungo viaggio di trasformazione per diventare nutrienti. IL VIAGGIO DEL CIBO Quando arrivano nel corpo, gli alimenti compiono un lungo viaggio di trasformazione per diventare nutrienti. Dalla bocca passano nello stomaco e da qui all intestino per poi venire

Dettagli

GESTIONE DELLA FORMAZIONE E

GESTIONE DELLA FORMAZIONE E 08/02/2011 Pag. 1 di 7 GESTIONE DELLA FORMAZIONE E DELL ADDESTRAMENTO DEL PERSONALE 1. SCOPO... 2 2. APPLICABILITÀ... 2 3. DOCUMENTI DI RIFERIMENTO... 2 3.1. Norme... 2 3.2. Moduli / Istruzioni... 2 4.

Dettagli

Concorso La Passione di Assistere 2012 CATEGORIA:Progetti in essere LABORATORIO DI GINNASTICA GAMBE IN SPALLA

Concorso La Passione di Assistere 2012 CATEGORIA:Progetti in essere LABORATORIO DI GINNASTICA GAMBE IN SPALLA Concorso La Passione di Assistere 2012 CATEGORIA:Progetti in essere Residenza Il Mughetto Ceresole d Alba (Cn) LABORATORIO DI GINNASTICA GAMBE IN SPALLA Bisogna sottolineare come l'attività fisica abbia

Dettagli

La mediazione sociale di comunità

La mediazione sociale di comunità La mediazione sociale di comunità Percorso di formazione destinato agli operatori e alle operatrici del numero verde contro la tratta della Provincia di Milano Elvio Raffaello Martini Agosto 2008 MartiniAssociati

Dettagli

Giovanni Lombisani. Insegnante di Educazione Fisica e Maestro di Ginnastica EFFICIENZA FISICA E SCOLIOSI - IL CASO DI ROBERTO. I.D.

Giovanni Lombisani. Insegnante di Educazione Fisica e Maestro di Ginnastica EFFICIENZA FISICA E SCOLIOSI - IL CASO DI ROBERTO. I.D. Giovanni Lombisani Insegnante di Educazione Fisica e Maestro di Ginnastica EFFICIENZA FISICA E SCOLIOSI - IL CASO DI ROBERTO Questa relazione, come quelle dei miei colleghi che seguiranno in riferimento

Dettagli

La semplice serie di esercizi di seguito suggerita costituisce

La semplice serie di esercizi di seguito suggerita costituisce 4. Esercizi raccomandati La semplice serie di esercizi di seguito suggerita costituisce una indicazione ed un invito ad adottare un vero e proprio stile di vita sano, per tutelare l integrità e conservare

Dettagli

GENITORI ATTENTI: BAMBINE E BAMBINI SICURI CAMPAGNA PER LA SICUREZZA IN AUTO

GENITORI ATTENTI: BAMBINE E BAMBINI SICURI CAMPAGNA PER LA SICUREZZA IN AUTO GENITORI ATTENTI: BAMBINE E BAMBINI SICURI CAMPAGNA PER LA SICUREZZA IN AUTO GENITORI ATTENTI: BAMBINE E BAMBINI SICURI CAMPAGNA PER LA SICUREZZA IN AUTO Il Comune di Prato riserva un attenzione particolare

Dettagli

ISTITUTO STATALE D ISTRUZIONE SUPERIORE F. BESTA MILANO

ISTITUTO STATALE D ISTRUZIONE SUPERIORE F. BESTA MILANO ISTITUTO STATALE D ISTRUZIONE SUPERIORE F. BESTA MILANO PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER ALUNNI STRANIERI INDICE: PREMESSA 1. FINALITA 2. CONTENUTI 3. LA COMMISSIONE ACCOGLIENZA 4. PRIMA FASE DI ACCOGLIENZA

Dettagli

Cittadinanza e Costituzione

Cittadinanza e Costituzione Cittadinanza e Costituzione Anno Scolastico 20010/11 Progetto di Cittadinanza e Costituzione Finalità Essere cittadini di un mondo in continuo cambiamento ha come premessa il conoscere e il porre in atto

Dettagli

SERVIZIO DIRITTO ALLO STUDIO

SERVIZIO DIRITTO ALLO STUDIO COMUNE DI RAVENNA ISTITUZIONE ISTRUZIONE E INFANZIA SERVIZIO DIRITTO ALLO STUDIO SISTEMA DI MONITORAGGIO PER IL CONTROLLO DELLA QUALITA DEL SERVIZIO DI RISTORAZIONE SCOLASTICA PRESSO NIDI D'INFANZIA, SCUOLE

Dettagli

1) FIBRE ROSSE A CONTRAZIONE LENTA (Tipo I) 2) FIBRE BIANCHE INTERMEDIE (Tipo IIa) 3) FIBRE BIANCHE A CONTRAZIONE RAPIDA (Tipo IIb)

1) FIBRE ROSSE A CONTRAZIONE LENTA (Tipo I) 2) FIBRE BIANCHE INTERMEDIE (Tipo IIa) 3) FIBRE BIANCHE A CONTRAZIONE RAPIDA (Tipo IIb) LE FIBRE MUSCOLARI La fibra muscolare è considerata l' unità funzionale del muscolo scheletrico o, più semplicemente, una delle tante cellule che lo compongono. Ogni muscolo è infatti formato da un certo

Dettagli

L UOMO È CIÒ CHE MANGIA

L UOMO È CIÒ CHE MANGIA L UOMO È CIÒ CHE MANGIA Motivazione Oggi l alimentazione ha assunto un ruolo importante nella determinazione della qualità della vita: essa, pertanto, si configura quale strumento indispensabile per l

Dettagli

Criteri diagnostici principali. Bulimia Nervosa. Anoressia nervosa

Criteri diagnostici principali. Bulimia Nervosa. Anoressia nervosa Linee guida per curare con efficacia i disturbi dell alimentazione e del peso. Cause e conseguenze del disturbo, i soggetti a rischio, l informazione e le terapie più adeguate per la cura e la risoluzione

Dettagli

Scienze motorie SCIENZE MOTORIE

Scienze motorie SCIENZE MOTORIE Scienze motorie SCIENZE MOTORIE SCIENZE MOTORIE CORSO DI LAUREA Scienze motorie: Educazione fisica e tecnica sportiva (sede di Voghera) Attività motoria preventiva e adattata (sede di Pavia) CORSI DI LAUREA

Dettagli

Progetto di Educazione Stradale per la Scuola Primaria. AMICI della STRADA. in collaborazione con. scuola famiglia polizia municipale

Progetto di Educazione Stradale per la Scuola Primaria. AMICI della STRADA. in collaborazione con. scuola famiglia polizia municipale Progetto di Educazione Stradale per la Scuola Primaria AMICI della STRADA in collaborazione con scuola famiglia polizia municipale 1.quadro normativo 2.strategie d intervento 3.modalità operative : il

Dettagli

-assicurare il fabbisogno plastico necessario alla riparazione protezione e ricambio dei tessuti.

-assicurare il fabbisogno plastico necessario alla riparazione protezione e ricambio dei tessuti. Il principali compiti derivanti dall assunzione periodica di cibo sono: -assicurare il giusto fabbisogno energetico necessario alla vita ed all attività muscolare (tenendo conto che entrate ed uscite devono

Dettagli

IL MANAGER COACH: MODA O REQUISITO DI EFFICACIA. Nelle organizzazioni la gestione e lo sviluppo dei collaboratori hanno una importanza fondamentale.

IL MANAGER COACH: MODA O REQUISITO DI EFFICACIA. Nelle organizzazioni la gestione e lo sviluppo dei collaboratori hanno una importanza fondamentale. IL MANAGER COACH: MODA O REQUISITO DI EFFICACIA Nelle organizzazioni la gestione e lo sviluppo dei collaboratori hanno una importanza fondamentale. Gestione e sviluppo richiedono oggi comportamenti diversi

Dettagli

Alimentazione per l esercizio fisico e lo sport: la ginnastica artistica/ritmica

Alimentazione per l esercizio fisico e lo sport: la ginnastica artistica/ritmica Alimentazione per l esercizio fisico e lo sport: la ginnastica artistica/ritmica Mercoledì 30 novembre 2011 Bolzano Via Cesare Battisti, 27 Il cibo influenza: La salute La composizione corporea La velocità

Dettagli

Comune di Airuno REGOLAMENTO SERVIZIO MENSA SCOLASTICA

Comune di Airuno REGOLAMENTO SERVIZIO MENSA SCOLASTICA Comune di Airuno REGOLAMENTO SERVIZIO MENSA SCOLASTICA Deliberazione di Consiglio Comunale 31 25.09.2002 Approvazione Deliberazione di Consiglio Comunale 14 29.06.2005 Modifica Deliberazione di Consiglio

Dettagli

I libri di testo. Carlo Tarsitani

I libri di testo. Carlo Tarsitani I libri di testo Carlo Tarsitani Premessa Per accedere ai contenuti del sapere scientifico, ai vari livelli di istruzione, si usa comunemente anche un libro di testo. A partire dalla scuola primaria, tutti

Dettagli

ISTITUTO COMPRENSIVO V.O.CENCELLI SABAUDIA RELAZIONE FINALE FUNZIONE STRUMENTALE

ISTITUTO COMPRENSIVO V.O.CENCELLI SABAUDIA RELAZIONE FINALE FUNZIONE STRUMENTALE ISTITUTO COMPRENSIVO V.O.CENCELLI SABAUDIA RELAZIONE FINALE FUNZIONE STRUMENTALE Ferraro Adele Anno Scolastico 2013 2014 ATTIVITA di Continuità educativo - didattica Accoglienza PROGETTO Conoscere per

Dettagli

Indicazioni ai Genitori. sulla frequenza nei Nidi e nelle Scuole dell infanzia comunali 0 6 anni. in collaborazione con

Indicazioni ai Genitori. sulla frequenza nei Nidi e nelle Scuole dell infanzia comunali 0 6 anni. in collaborazione con in collaborazione con Direzione Centrale Educazione e Istruzione Settore Servizi all Infanzia Indicazioni ai Genitori sulla frequenza nei Nidi e nelle Scuole dell infanzia comunali 0 6 anni - COMUNE DI

Dettagli

Protocollo d Intesa. tra

Protocollo d Intesa. tra Allegato 1 delib. As n. 2_2015 Protocollo d Intesa tra l Associazione ONLUS La vita oltre lo specchio, il Comune di Pisa, la Società della Salute di Pisa e l Azienda USL 5 di Pisa. PREMESSO - che nel Gennaio

Dettagli

Premessa. Di seguito le nostre principali aree aree di intervento

Premessa. Di seguito le nostre principali aree aree di intervento Premessa Ad Meliora è anche Sicurezza. Ci rivolgiamo principalmente ad aziende operanti nel settore del terziario erogando: corsi di adempimento normativo: in funzione della tipologia di azienda e dei

Dettagli

Il rischio cancerogeno e mutageno

Il rischio cancerogeno e mutageno Il rischio cancerogeno e mutageno Le sostanze cancerogene Un cancerogeno è un agente capace di provocare l insorgenza del cancro o di aumentarne la frequenza in una popolazione esposta. Il cancro è caratterizzato

Dettagli

Legge 8 ottobre 2010, n. 170

Legge 8 ottobre 2010, n. 170 Legge 8 ottobre 2010, n. 170 Legge 8 ottobre 2010, n. 170 (in G.U. n. 244 del 18 ottobre 2010) Nuove norme in materia di disturbi specifici d apprendimento in ambito scolastico Art. 1. (Riconoscimento

Dettagli

CITTADINANZA E COSTITUZIONE

CITTADINANZA E COSTITUZIONE CITTADINANZA E COSTITUZIONE CLASSE 1 a TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DEL- LE COMPETENZE OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO INDICATORI DI VALUTAZIONE (Stabiliti dal Collegio Docenti) AL TERMINE DELLA SCUOLA PRIMARIA

Dettagli

COMUNE DI SEZZE ISTITUZIONE COMITATO MENSA SCOLASTICA MODALITA DI CONTROLLO REFEZIONE SCOLASTICA

COMUNE DI SEZZE ISTITUZIONE COMITATO MENSA SCOLASTICA MODALITA DI CONTROLLO REFEZIONE SCOLASTICA ART. 1 - Finalità COMUNE DI SEZZE ISTITUZIONE COMITATO MENSA SCOLASTICA MODALITA DI CONTROLLO REFEZIONE SCOLASTICA Il Comune di Sezze gestisce la mensa scolastica della scuola dell infanzia. Il Comune

Dettagli

Tesina per il corso di Psicotecnologie dell apprendimento per l integrazione delle disabilità

Tesina per il corso di Psicotecnologie dell apprendimento per l integrazione delle disabilità Tesina per il corso di Psicotecnologie dell apprendimento per l integrazione delle disabilità ANALISI DEL TITOLO Per prima cosa cercheremo di analizzare e capire insieme il senso del titolo di questo lavoro:

Dettagli

Hanno partecipato. Ferrara Maria Piera. Serino Livia. Grafica a cura di. Serino Livia

Hanno partecipato. Ferrara Maria Piera. Serino Livia. Grafica a cura di. Serino Livia Hanno partecipato Ferrara Maria Piera Serino Livia Grafica a cura di Serino Livia Alimentazione e stili di vita Un incontro di grande interesse su un tema estremamente attuale. Giovedì 23 aprile alle 9.30

Dettagli

REGOLAMENTO SERVIZIO DI MENSA SCOLASTICA

REGOLAMENTO SERVIZIO DI MENSA SCOLASTICA Allegato delibera di C.C. n.6 del 10/04/ COMUNE DI GUSPINI Provincia di Cagliari Direzione Servizi Amministrativi Servizio Pubblica Istruzione, Cultura e Sport REGOLAMENTO SERVIZIO TRASPORTO SCOLASTICO

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITA Revisione: Sezione 4 SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA

MANUALE DELLA QUALITA Revisione: Sezione 4 SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA Pagina: 1 di 5 SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA 4.0 SCOPO DELLA SEZIONE Illustrare la struttura del Sistema di Gestione Qualità SGQ dell Istituto. Per gli aspetti di dettaglio, la Procedura di riferimento

Dettagli

COMUNE DI VOLVERA CARTA DEI SERVIZI PER LA RISTORAZIONE SCOLASTICA

COMUNE DI VOLVERA CARTA DEI SERVIZI PER LA RISTORAZIONE SCOLASTICA CARTA DEI SERVIZI PER LA RISTORAZIONE SCOLASTICA 1 Sommario 1 CARTA DEL SERVIZIO RISTORAZIONE SCOLASTICA NELLE SCUOLE DELL'INFANZIA STATALI E COMUNALI 3 1.1 LA PRODUZIONE DEI PASTI 3 1.2 LA TABELLA ETETICA

Dettagli

Il volontariato: ruolo e impegni per la Conferenza dei Servizi

Il volontariato: ruolo e impegni per la Conferenza dei Servizi Il volontariato: ruolo e impegni per la Conferenza dei Servizi Rel. sig. Giancarlo Cavallin Volontarinsieme Coordinamento delle Associazioni di volontariato della provincia di Treviso. Gruppo Salute, ospedale

Dettagli