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1 1. TITOLO DEL PROGETTO RICERCA SCIENTIFICA TRA IGIENE E SANITA 2. DATI DELL ISTITUTO CHE PRESENTA IL PROGETTO Istituto: LICEO SCIENTIFICO ENRICO MEDI Codice Mecc.: ANPS Indirizzo: VIALE IV NOVEMBRE 21 Tel.: fax: e- mail: mail@liceomedi-senigallia.it Dirigente Scolastico:prof. SORDONI DANIELE 3. ISTITUTI SCOLASTICI ADERENTI ALLA EVENTUALE RETE Istituto Codice Meccanografico 4. IMPRESE / ASSOCIAZIONI DI CATEGORIA, PARTNER PUBBLICI, PRIVATI E TERZO SETTORE Denominazione Indirizzo Ditta E Pharma Ditta Angelini Ditta Pierpaoli Laboratori del territorio pubblico e privato 5. ALTRI PARTNER ESTERNI Denominazione Trento Ancona Senigallia Senigallia e zone limitrofe Indirizzo 6. ABSTRACT DEL PROGETTO (CONTESTO DI PARTENZA, OBIETTIVI E FINALITA IN COERENZA CON I BISOGNI FORMATIVI DEL TERRITORIO, DESTINATARI, ATTIVITA, RISULTATI E IMPATTO) Il progetto intende valorizzare il liceo scientifico indirizzo delle scienze

2 applicate nelle sue specificità e quindi in particolare nella ricerca scientifica. Le attività di ASL dovranno consentire di realizzare percorsi di orientamento attivo attraverso l inserimento in laboratorio degli studenti e il contatto con la realtà della ricerca avanzata. Tale condizione è auspicata dalle famiglie e dagli studenti, perché consente loro di migliorare le conoscenze, le abilità e le competenze scientifiche, richieste per meglio affrontare gli studi post diploma, l accesso ai corsi di studio universitario di ambito scientifico e in generale l ingresso nel mondo del lavoro. Obiettivi specifici del percorso fornire agli studenti un opportunità per verificare le loro inclinazioni e attitudini per lo studio di discipline scientifiche anche nell ottica del prosieguo degli studi e/o dell inserimento del mondo del lavoro; fornire gli strumenti per lo studio autonomo e per l approfondimento; fornire modelli di lavoro cooperativo; favorire l acquisizione di competenze scientifiche funzionali. Obiettivi formativi trasversali far acquisire competenze relazionali, comunicative ed organizzative imparare a lavorare in équipe verso un obiettivo comune imparare a progettare conoscere la realtà produttiva e di ricerca scientifica del territorio anche al fine di favorire atteggiamenti e scelte future. 7. STRUTTURA ORGANIZZATIVA, ORGANI E RISORSE UMANE COINVOLTI, IN PARTICOLARE DESCRIVERE IN DETTAGLIO Modalità mista (attività in azienda e a scuola in laboratorio, attività presso università e centro di ricerca) a) STUDENTI Classe 3Csa 26 alunni b) COMPOSIZIONE DEL CTS/ CS DIPARTIMENTO/I COINVOLTO/I Consiglio di Classe : Angeletti- Boria- Brocanelli-Lucchetti- Macrina- Marconi-Mengucci- Rossini- Savini F. - Sinicato

3 c) COMPITI, INIZIATIVE/ATTIVITÀ CHE SVOLGERANNO I CONSIGLI DI CLASSE INTERESSATI Progettazione,attività didattiche e partecipazione a seminari anche all esterno della scuola finalizzate alla conoscenza del progetto da parte degli studenti, presentazione dei moduli formativi; comunicazioni scritte alle famiglie, colloqui individuali e in gruppo docente/i studenti; incontri con esperti (esperti aziendali, consulente del lavoro, docenti universitari, ricercatori).partecipazione a seminari di orientamento. d) COMPITI, INIZIATIVE, ATTIVITÀ CHE I TUTOR INTERNI ED ESTERNI SVOLGERANNO IN RELAZIONE AL PROGETTO TUTOR INTERNI Tutor scolastico (indicare funzione e compiti) Insieme ai docenti del consiglio di classe individua le competenze formative dell alternanza per ogni allievo. Redige e verifica la correttezza del progetto formativo. Si interfaccia con gli allievi e i tutors aziendali durante l attività in azienda. Accompagna gli allievi nell esperienza di alternanza insieme ai docenti del Consiglio di Classe. Controlla gli adempimenti burocratici legati alla realizzazione del tirocinio. Monitora lo svolgimento del tirocinio. Insieme ai docenti del consiglio di classe verifica e valuta il raggiungimento delle competenze TUTOR ESTERNI Collabora all individuazione delle competenze da conseguire durante l attività di alternanza per ogni allievo. Supporta e verifica la correttezza del progetto formativo. Si interfaccia con gli allievi e i tutor scolastici. Presiede agli adempimenti burocratici legati alla realizzazione del tirocinio. Monitora lo svolgimento del tirocinio. Valuta il perseguimento delle competenze di cittadinanza e professionali conseguite.

4 8. RUOLO DELLE STRUTTURE OSPITANTI NELLA FASE DI PROGETTAZIONE E DI REALIZZAZIONE DELLE ATTIVITÀ PREVISTE DALLE CONVENZIONI Condivisione degli obiettivi e delle competenze che devono raggiungere e conseguire gli alunni alla fine del percorso, 9. RISULTATI ATTESI DALL ESPERIENZA DI ALTERNANZA IN COERENZA CON I BISOGNI DEL CONTESTO Consolidamento della motivazione al percorso formativo scolastico scelto, miglioramento dei comportamenti aventi un valore sociale, maggior coesione e sviluppo della capacità di negoziazione, conseguimento di una maggior autonomia: o nel gestire i tempi richiesti, o nell uso dei mezzi pubblici in luoghi non noti e fuori dal contesto famigliare, o nel rispetto dei luoghi, o nell utilizzo dell abbigliamento consono all attività, o nella gestione di procedure di laboratorio (note e non), padronanza nell utilizzo di apparecchiature scientificotecnologiche e degli strumenti informatici, potenziamento delle competenze e approfondimento delle conoscenze tecnico-professionali nell ambito del controllo qualità chimico-biologico nei diversi settori. 10. AZIONI, FASI E ARTICOLAZIONI DELL INTERVENTO PROGETTUALE Primo anno ( ) Fase di avvio Informazione, sensibilizzazione, orientamento attività didattiche e partecipazione a seminari anche all esterno della scuola finalizzate alla conoscenza del progetto da parte degli studenti, dei docenti del Cdc e del tutor didattico; presentazione dei moduli formativi; comunicazioni scritte alle famiglie, colloqui individuali e in gruppo docente/i studenti; incontri con esperti (esperti aziendali, consulente del lavoro, docenti universitari, ricercatori); visite aziendali; corso di sicurezza sul lavoro; corso di primo soccorso;

5 Fase 1 Definizione e integrazione delle competenze analisi del contesto lavorativo, dei ruoli oggetto di tirocinio e di conseguenza le competenze di cittadinanza e tecnico professionali che potranno essere acquisite. incontri tra il Tutor scolastico ed i singoli Tutor aziendali per la definizione e condivisione del progetto di tirocinio. definizione degli obiettivi formativi, delle competenze da conseguire, delle strategie di valutazione, dei ruoli e dei profili professionali di riferimento. definizione del percorso di tirocinio personalizzato. attività tecnico-pratica dedicate a due uscite didattiche, in campo. Secondo anno ( ) Fase 2 Predisposizione di un piano personalizzato di tirocinio. Fase 3 Realizzazione di servizi e di attività formative, orientative. La metodologia del tirocinio formativo sarà supportata da una fase teorica di: -preparazione al tirocinio. Fase 4 Il tirocinio Questa fase rappresenta il fulcro del progetto formativo. Gli allievi sono inseriti in un contesto aziendale adeguatamente selezionato, in relazione anche a proprie personali esigenze formative. Il tirocinio è realizzato all interno di aziende o enti coinvolti nel progetto. Terzo anno ( ) Verifica finale e ricaduta dell esperienza. La fase è dedicata alla promozione dell auto-valutazione oltre che alla valutazione degli apprendimenti raggiunti.

6 11. DEFINIZIONE DEI TEMPI E DEI LUOGHI SCUOLA Primo anno ( ) - analisi del contesto lavorativo, dei ruoli oggetto di tirocinio - corso di sicurezza - attività tecnico/pratica - Uscite didattiche 72h 8h aula Aula Secondo anno ( ) Terzo anno ( ) - preparazione al tirocinio - tirocinio - verifica finale e ricaduta dell esperienza 16h 14h 80h 10h Aziende Aula azienda aula 12. INIZIATIVE DI ORIENTAMENTO Attività previste Modalità di svolgimento Incontri con esperti del settore Visite aziendali Ricerche in internet sul contesto territoriale e i riferimenti normativi afferenti al tema del progetto. Lezioni frontali 13. PERSONALIZZAZIONE DEI PERCORSI Attività previste Modalità di svolgimento Dopo una prima fase orientativa generale, si procederà all individuazione e formazione di cinque gruppi di lavoro possibilmente in base all interesse suscitato nell alunno. Lezioni frontali con esperti interni ed esterni. Ricerche individuali e di gruppo.

7 14. ATTIVITÀ LABORATORIALI Cooperative learning, problem solving 15. UTILIZZO DELLE NUOVE TECNOLOGIE, STRUMENTAZIONI INFORMATICHE, NETWORKING Internet, piattaforme multimediali 16. MONITORAGGIO DEL PERCORSO FORMATIVO E DEL PROGETTO Monitoraggio alla fine di ogni fase. con questionari 17.VALUTAZIONE DEL PERCORSO FORMATIVO E DEL PROGETTO I principali strumenti di monitoraggio e valutazione del tirocinio sono: Scheda di Valutazione del Tirocinio (a cura del Tutor aziendale) La griglia di valutazione è proposta dal cdc e dal Tutor scolastico e viene condivisa con il tutor aziendale. La valutazione è a cura del tutor aziendale e deve tenere conto di alcuni indicatori quali: - Rispetto delle regole e procedure in uso in azienda, - Capacità di problem solving, - Abilità tecniche coerenti con il percorso scolastico - Capacità di gestione delle relazioni interpersonali - Capacità di operare in team Diario di bordo (a cura dell allievo) Il Diario di Bordo è un utile strumento di cui si può avvalere il tirocinante per prendere consapevolezza del proprio percorso formativo/orientativo in azienda e per auto-valutare l esperienza di tirocinio formativo. Seguendo le indicazioni fornite dal Tutor scolastico (la traccia da seguire può prevedere griglie di valutazione oppure domande aperte), il tirocinante mantiene giornalmente aggiornato il suo diario con annotazioni che ripercorrono le seguenti tematiche: - descrizione delle attività svolte nell arco della giornata e delle attrezzature/strumenti utilizzati; - descrizione delle tempistiche dedicate ad ogni attività; - auto-valutazione della qualità del lavoro svolto; - analisi e riflessione sugli errori commessi; - elenco delle conoscenze acquisite; - descrizione delle difficoltà incontrate; - considerazioni sui rapporti instaurati con il Tutor e i colleghi.

8 Il controllo del Diario di Bordo è effettuato dal Tutor scolastico e dal consiglio di classe. SCHEDA PER LA VALUTAZIONE FINALE DEL TIROCINIO (a cura del cdc) Il cdc decide di valutare gli apprendimenti conseguiti mediante elaborati scritti di diverse tipologie. Inoltre tiene conto della valutazione attribuita dal tutor aziendale e del diario di bordo dello studente. La valutazione finale concorrerà al punteggio per l ammissione dell Esame di Stato. 18. MODALITÀ CONGIUNTE DI ACCERTAMENTO DELLE COMPETENZE (Scuola-Struttura ospitante) (TUTOR struttura ospitante,tutor scolastico, STUDENTE, DOCENTI DISCIPLINE COINVOLTE, CONSIGLIO DI CLASSE) 19. COMPETENZE DA ACQUISIRE, NEL PERCORSO PROGETTUALE CON SPECIFICO RIFERIMENTO ALL EQF Livello Competenze Abilità Conoscenze Avanzato 4 Intermedio 3 Basilare 2 Parziale 1 Competenze chiave di cittadinanza Imparare ad imparare: saper organizzare il proprio apprendimento in funzione dei tempi disponibili e del proprio metodo di studio e di lavoro. Progettare: elaborare le attività di lavoro utilizzando le conoscenze apprese, valutando i vincoli e le possibilità esistenti e verificando i risultati raggiunti. Comunicare: comprendere messaggi di genere diverso, rappresentare fenomeni, concetti, procedure utilizzando linguaggi differenti e più conoscenze disciplinari mediante l utilizzo di supporti informatici. Collaborare e partecipare: sapersi inserire in modo attivo e consapevole nell ambiente di lavoro e interagire in gruppo relazionandosi fra i pari e con i diversi tutor, imparando a gestire le eventuali conflittualità nella realizzazione delle -Saper rispettare i tempi procedurali dell attività lavorativa e sapersi organizzare in funzione dei compiti assegnati. -Saper riconoscere le funzioni e i ruoli del personale con cui ci si relaziona e sapersi relazionare responsabilmente con essi. -Saper individuare gli elementi fondamentali per procedere alla risoluzione di semplici casi. -Saper contestualizzare il proprio ruolo nell ambito lavorativo. -Saper rispettare consapevolmente le -Acquisire conoscenze relative al contesto lavorativo, all organizzazione (funzioni) e all organigramma (ruoli) aziendale. -Conoscere le modalità di relazione e comunicazione interpersonali. -Saper quali sono gli Organi di controllo istituzionale e le loro competenze. -Conoscere la normativa nazionale ed europea in materia di sicurezza e di rischio chimico-biologico.

9 attività collettive e nel riconoscimento dei diritti fondamentali degli altri. Sviluppare la capacità di problem solving. Autovalutazione delle capacità di rispettare le regole lavorative (rispetto dei tempi, utilizzo dell abbigliamento adeguato e dei dispositivi di protezione individuali). norme di sicurezza nel contesto lavorativo e i tempi aziendali. Avanzato 4 Intermedio 3 Basilare 2 Parziale 1 Competenze dell asse scientifico-tecnologico Sviluppare la consapevolezza dei legami fra scienza e tecnologia correlati con i modelli di sviluppo, di sicurezza sul lavoro e con la salvaguardia dell ambiente per risolvere problemi concreti mediante soluzioni scientifico-tecnologiche appropriate. -Saper utilizzare i mezzi informatici (programmi word ed excel) per apprendere e rappresentare le informazioni raccolte nel contesto lavorativo. -conoscere i principali siti di consultazione per il settore ambientale -Saper risolvere semplici problemi tecnico-scientifici, utilizzando le conoscenze acquisite. -Saper comprendere gli obiettivi e la metodologia del campionamento. -Saper eseguire semplici analisi chimico-biologico nel rispetto della normativa vigente negli ambiti del settore professionale. -Saper effettuare le operazioni preliminari per l utilizzo delle principali apparecchiature e strumentazioni di analisi chimiche e/o biologiche. -Conoscenze di chimica generale, chimica organica e di microbiologia generale. -Conoscenze relative alle procedure di analisi chimiche e microbiologiche. -Conoscere l utilizzo elementare dei programmi di videoscrittura e di calcolo elettronico. Avanzato 4 Competenze dell asse dei linguaggi Comprendere ed interpretare testi scritti (scientifici-tecnologici) in italiano ed inglese. Saper gestire l interazione -padroneggiare gli strumenti espressivi ed argomentativi indispensabili per -Conoscere il lessico scientifico di base nella lingua italiana ed inglese.

10 Intermedio 3 Basilare 2 Parziale 1 comunicativa verbale nel contesto lavorativo. gestire l interazione comunicativa in vari contesti con particolare riferimento al linguaggio tecnico/scientifico; (padroneggiare gli strumenti linguistici della lingua italiana); -produrre testi di vario tipo in relazione ai differenti scopi comunicativi in particolare testi di natura tecnica (essere in grado di utilizzare e produrre modelli). 20. MODALITÀ DI CERTIFICAZIONE/ATTESTAZIONE DELLE COMPETENZE (FORMALI, INFORMALI E NON FORMALI) Certificazione formale alla fine del percorso 21. DIFFUSIONE/ COMUNICAZIONE/INFORMAZIONE DEI RISULTATI Comunicazione formale dei risultati conseguiti intermedi e finali

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