GIORGIO DI VITA DIVENTARE CARTOONIST

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2 GIORGIO DI VITA DIVENTARE CARTOONIST Guida pratica per scoprire come si scrive e si disegna un fumetto 2

3 Titolo DIVENTARE CARTOONIST Autore Giorgio Di Vita Editore Bruno Editore Sito internet ATTENZIONE: questo ebook contiene i dati criptati al fine di un riconoscimento in caso di pirateria. Tutti i diritti sono riservati a norma di legge. Nessuna parte di questo libro può essere riprodotta con alcun mezzo senza l autorizzazione scritta dell Autore e dell Editore. È espressamente vietato trasmettere ad altri il presente libro, né in formato cartaceo né elettronico, né per denaro né a titolo gratuito. Le strategie riportate in questo libro sono frutto di anni di studi e specializzazioni, quindi non è garantito il raggiungimento dei medesimi risultati di crescita personale o professionale. Il lettore si assume piena responsabilità delle proprie scelte, consapevole dei rischi connessi a qualsiasi forma di esercizio. Il libro ha esclusivamente scopo formativo e non sostituisce alcun tipo di trattamento medico o psicologico. Se sospetti o sei a conoscenza di avere dei problemi o disturbi fisici o psicologici dovrai affidarti a un appropriato trattamento medico. 3

4 Sommario Introduzione pag. 5 Giorno 1: Come riconoscere stili e caratteristiche pag. 9 Giorno 2: Come scrivere una storia pag. 34 Giorno 3: Come scrivere una sceneggiatura pag. 62 Giorno 4: Come disegnare un fumetto pag. 97 Giorno 5: Come rifinire un fumetto pag. 125 Giorno 6: Come scrivere i dialoghi pag. 156 Giorno 7: Come pubblicare un fumetto pag. 182 Conclusione pag

5 Introduzione Queste pagine sono scritte per te, per rispondere alla tua domanda più incalzante: «Come posso creare una vera storia a fumetti?» Quante volte hai provato a dare forma ai tuoi mondi fantastici, popolati da eroi ai quali ti piacerebbe somigliare o che vorresti fossero i tuoi compagni d avventure? Quante ore hai passato a disegnare pagine e pagine di personaggi in azione? Quante volte ti sei chiesto come poter perfezionare la tua tecnica e impadronirti dei segreti dei mitici autori che alimentano la tua fantasia? Una risposta posso dartela subito: qui, la magia non c entra. Non ci sono formule capaci di trasmetterti super poteri. Anche i più grandi fumettisti hanno dovuto imparare e, prima di studiare le tecniche base di quest arte, disegnavano proprio come te, con entusiasmo e con tanta voglia di riuscire! Niente formule magiche, quindi, ma passione, costanza e un po di segreti da scoprire: li troverai nelle prossime pagine, in cui ti svelerò le tecniche che dovrai seguire con impegno e determinazione. 5

6 Ti condurrò attraverso le diverse fasi della lavorazione di un fumetto, premettendo un breve excursus sulla la storia di questa giovane arte. Conoscerai i suoi inizi, i personaggi che, ormai più di un secolo fa, catturarono l interesse dei lettori dei quotidiani americani, per poi essere trascinati fuori di essi, fin dentro albi coloratissimi sempre più sofisticati, in un crescendo di gag e avventure che non si sono mai interrotte fino ai giorni nostri. Attraverso la storia del fumetto conoscerai le molteplici sue forme e tecniche, finché non ne saprai abbastanza per cominciare a lavorare un tuo progetto originale! Passeremo, quindi, all ideazione di una storia. In questo caso si tratterà di un racconto comico, ma potrai poi applicare al genere che sentirai più congeniale ciò che imparerai seguendo con attenzione i miei consigli. Quindi: prima la storia e la sua scrittura, poi il disegno e i suoi strumenti. E per questo nelle pagine successive ti darò consigli sull acquisto di cartoncini, matite, inchiostri e quant altro serva a un fumettista, senza dimenticare gli strumenti che oggi ci mette a disposizione la tecnologia: computer, tavolette grafiche e software da veri professionisti. 6

7 Per te e per questo ebook ho creato dei personaggi originali: la comica Famiglia Rossi. Andando avanti nel tuo apprendistato, vedrai come passare dal disegno a matita a quello a inchiostro e, infine, alla colorazione delle quattro pagine in cui la mia storia si svolge. Se avrai seguito i miei consigli, sarai, infine, pronto per presentarti a un buon editore: ecco un argomento non meno importante dei precedenti. La capacità di rapportarsi al mondo editoriale, infatti, costituisce il coronamento del tuo lavoro e di quello di ogni professionista. Nelle ultime pagine dell ebook troverai infatti un elenco di editori e di manifestazioni dedicate al fumetto: il tuo terreno di caccia, in cui avventurarti con la speranza di vedere un giorno le tue tavole in un volume ben stampato ed esposto in fumetteria. Prima di lasciarti alla lettura di questo ebook devo farti un ultima raccomandazione: leggi con attenzione quanto ho scritto, perché ciò è il frutto di anni di frequentazione di un ambiente in cui non si finisce mai di imparare. Si impara dal proprio lavoro, da quello dei colleghi e dalle ore, spesso le migliori della giornata, trascorse 7

8 inseguendo la propria fantasia e sporcandosi le mani di grafite e d inchiostro. Buon lavoro! 8

9 GIORNO 1: Come riconoscere stili e caratteristiche Prima di cominciare, è necessario che tu conosca un po di storia del fumetto. No niente di scolastico! Solo un viaggio attraverso la storia di alcuni dei personaggi e degli autori che hanno fatto grande questa arte e che mi hanno insegnato a riconoscere gli stili e a capire come, pian piano, il fumetto sia diventato quello che è. Piccole, grandi conquiste che hanno modellato l immagine di questa sorta di letteratura disegnata, come è stata definita da alcuni suoi studiosi, e che hanno formato il gusto di generazioni di lettori. Attraverso una panoramica delle tappe più importanti di quest arte potrai comprendere quale sarà la strada per te più congeniale: quali storie raccontare, quale stile adottare, quali strumenti usare. Ma cominciamo dall inizio. Già anche il fumetto ha una sua data d inizio, il 1895, quando su un numero domenicale del New York World fu pubblicata, per la prima volta, una grande pagina 9

10 illustrata, incredibilmente popolata di personaggi. Cos è che rendeva diversa da tutte le altre pagine illustrate questa tavola? Un elemento essenziale: tra i personaggi comparivano anche dei dialoghi, dei testi scritti. Una novità (quasi) assoluta, se non si vuole andare ancora più indietro nel tempo e considerare antiche pitture o affreschi medievali. Questa sarebbe, però, un altra storia, e ci vorrebbe un altro libro per raccontarla. Torniamo perciò al 1895, che è già un bel po lontano nel tempo, e al nostro primo fumetto. Protagonista ne è un ragazzino dai tratti orientali, buffo e con la testa liscia come una lampadina, con due grandi orecchie a sventola e, ben visibili nella bocca eternamente sorridente, grandi dentoni bianchi: Yellow Kid! ll suo autore, Richard Felton Outcault, un giovanotto poco più che trentenne, lo aveva immaginato in un caos pieno di vita e di energia, attorniato da decine di personaggi, tutti riuniti in un cortile: il cortile di Hogan. Nelle tavole di Outcault si vede il nostro Yellow Kid tra i suoi amici e vicini di casa, protagonisti di scenette esilaranti, arricchite da testi scritti sui muri, su manifesti, cartelli e ecco la novità! 10

11 dentro forme simili a palloncini con delle codine che finivano dritte nelle bocche dei personaggi parlanti. Nei fumetti successivi i testi scritti sui cartelli o direttamente sui muri, e quelli nei palloncini, si sarebbero evoluti nelle forme della didascalia e del balloon, e differenziati a seconda che le parole fossero sussurrate (linea tratteggiata), pensate (contorno soffice e pallini invece della codina) o urlate (contorno a punte simile a un esplosione). Yellow Kid, di Richard Felton Outcault (particolare): l uccellino e il personaggio che cade parlano a fumetti! Le didascalie introducono all azione e la spiegano o la collocano nel tempo, mentre i balloons rappresentano i dialoghi veri e 11

12 propri. Le didascalie sono contenute, solitamente, in riquadri rettangolari, mentre i balloons hanno la caratteristica forma di nuvoletta con la codina. Ma ci sono anche le onomatopee, ossia parole scritte a grandi lettere vicino a una pistola che spara o a un automobile in corsa. Ma nelle prime tavole di Yellow Kid era ancora assente una delle particolarità del fumetto che tutti conosciamo e amiamo: la successione di vignette. Quel caratteristico modo di raccontare fatto di scenette una vicina all altra lo troveremo solo due anni dopo, nel 1897, nella serie dei Katzenjammer Kids di Rudolph Dirks: i figli del signor Katzenjammer, due pestiferi gemelli che in Italia saranno tradotti come Bibì e Bibò. Outcault aveva inventato i balloons. Rudolph Dirks inventa la prima, vera, storia a fumetti! Dopo di lui le porte erano ormai spalancate a un numero sterminato di eroi di cartone, protagonisti di storie brevi, con poche immagini allineate in strisce e con una battuta divertente in chiusura: storielle comiche o comics, come si dice in inglese. Il termine bande dessinée, con cui si indica in Francia il fumetto, 12

13 mette a fuoco, invece, l aspetto di striscia che assume la sequenza di vignette disegnate una accanto all altra. Eppure né il termine inglese, né quello francese esprimono completamente ciò di cui parliamo in queste pagine: è meglio l italiano fumetto. Non tutti i fumetti, infatti, sono comici, né si risolvono in strisce di poche vignette, Tutti, però, sono fatti di immagini e testi scritti in nuvolette simili a sbuffi di fumo stilizzati. I fumetti si leggono (nella nostra cultura occidentale) cominciando da sinistra e andando verso destra e, nel caso di pagine intere, si prosegue dall alto verso il basso, proprio come accade nella pagina scritta di un libro. Ovvio, no? Ma vale la pena di ricordarlo, perché uno degli errori più frequenti nei principianti è quello di rispettare questa regola solo quando si tratta di mettere insieme una sequenza di vignette, mentre non la si rispetta all interno del singolo riquadro. Accade, così, che il personaggio che parla per primo sia collocato a destra, mentre quello che risponde compaia a sinistra, con il risultato che ti lascio immaginare. 13

14 SEGRETO n. 1: poiché le immagini e i testi nei fumetti si leggono da sinistra verso destra, anche i balloons in ogni vignetta devono essere disegnati nello stesso ordine di lettura. A questo punto è necessario che io faccia un passo indietro e spenda ancora qualche parola per rispondere a una domanda: perché di solito i fumetti, dai Katzenjammer Kids in poi, sono composti da strisce di vignette allineate e perché, invece, Yellow Kid apparve in una grande scena a tutta pagina? I quotidiani statunitensi offrivano spazi diversi all intrattenimento e allo svago a seconda che si trattasse di numeri infrasettimanali (quelli usciti dal lunedì al sabato) oppure domenicali. Yellow Kid apparve, come ho già detto, su un numero domenicale e poté occupare un intera, grande pagina. Durante la settimana, invece, i fumetti (e l intrattenimento in genere) trovavano minore spazio e così si inventò la formula della striscia. La pagina dedicata presentava una o più strisce sovrapposte che formavano una breve storia, ciascuna delle quali, essendo affidata a un cartoonist diverso, metteva in scena personaggi differenti 14

15 rispetto alla storia che la precedeva o la seguiva. Ogni striscia era una puntata di una storia più lunga, con un elemento ricorrente: si concludeva con una battuta o con un momento di suspense, e questo a seconda che il fumetto fosse comico oppure avventuroso, come ti mostrerò più avanti. Nel 1929 la grande crisi economica che sconvolse gli Stati Uniti, la patria del fumetto (lo hai ormai capito!) fece venire meno un po della spensieratezza di cui si erano alimentati i primi comics, e fornì agli autori nuovi temi, ben più drammatici dei dispetti dei gemelli del signor Katzerjammer. Gli eroi dei ragazzi erano ora infallibili detective a caccia di criminali, spesso in combutta con il potere politico ed economico. I loro nomi sono ancora amati da chi, negli anni d oro del fumetto americano, è cresciuto leggendo le loro avventure, tradotte a più riprese in italiano: Mandrake, Dick Tracy, Agente segreto X-9, Flash Gordon. 15

16 Mandrake, di Lee Falk e Phil Davis: in alto: una didascalia liberamente scritta tra le nuvole! Agente segreto X-9, di Alex Raymond: una striscia giornaliera firmata e datata. Negli Anni 30, quindi, i comics diventavano adulti e perdevano un po di quella voglia di giocare che avevano quando erano più giovani. Il fumetto cresceva d età e maturava anche nel carattere e nello spirito. Perfino i fumetti che mantenevano l aspetto 16

17 primitivo di comics non trascurarono la realtà che li circondava. Un esempio? Il personaggio più universalmente conosciuto e, da molti, amato incondizionatamente: il mitico Mickey Mouse, Topolino per i lettori italiani, creato da Walt Disney. Alla sua prima comparsa sulla carta stampata, Mickey Mouse era già famoso per essere protagonista di una serie di spassosi cartoni animati. Nelle sue prime strisce (siamo nel 1930), il mitico topo era ancora, comunque, uno dei tanti animaletti buffi che popolavano le pagine a fumetti dei quotidiani, con la gag che concludeva la striscia e la breve storia Già nello stesso anno, però, si passava a storie più lunghe, anche se sempre suddivise in strisce con battuta finale. La prima avventura di Mickey Mouse, tradotta in italiano con il titolo di Topolino e la valle infernale, era costituita da una sequenza di strisce che, pubblicate giorno dopo giorno, davano vita a una storia lunga, molto più simile alle avventure di eroi come Dick Tracy o Mandrake, che a quelle dei contemporanei Katzenjammer Kids, Krazy Kat o Felix the Cat, al quale Mickey somigliava anche un po. Pian piano il topo disneyano divenne protagonista di avventure sempre più legate ai temi dell attualità, 17

18 in cui si parlava della guerra mondiale, della paura atomica, del mondo del Duemila e via discorrendo. Nelle storie realizzate da autori italiani a partire dagli Anni 50 Topolino, si trovò coinvolta in vicende che lo vedevano affiancato alla polizia o in parodie di romanzi della grande letteratura, fino al personaggio di oggi, un eroe a tutto tondo capace di interpretare qualunque ruolo, proprio come un attore in carne e ossa. Ancora oggi alcuni giornali pubblicano comics di quell epoca ma, nella maggioranza dei casi, il fumetto trova la sua forma più moderna negli albi a più pagine, ciascuna delle quali è, solitamente, divisa in tre strisce sovrapposte di due vignette ciascuna. Una pagina così organizzata presenterebbe, quindi, sei riquadri, tutti più o meno delle stesse dimensioni. Ma un albo con questa impaginazione ripetuta per decine di tavole risulterebbe, ahimé, noioso. Ecco perché noi autori preferiamo giocare con le vignette accorpandole tra loro in diverse combinazioni. Si possono unire le due vignette di una striscia per crearne una più lunga, oppure unirne quattro vicine per formare un quadro più grande, oppure 18

19 unire tutte e sei le vignette di una pagina, creando così un unica, grande scena. Adotto spesso quest ultima soluzione nelle pagine d apertura, quelle in cui compare il titolo della storia, mentre le altre soluzioni sono utili quando devo rappresentare grandi scene panoramiche d insieme o azioni che richiedono più spazio e che starebbero un po strette in una vignetta singola. Le sei vignette virtuali si possono unire o suddividere in tanti altri modi, a seconda delle necessità narrative e di impaginazione. SEGRETO n. 2: la suddivisione in vignette di una pagina è libera da regole rigide, anche se lo schema base rimane quello di tre strisce sovrapposte di due vignette. La complessità richiesta dalla realizzazione di un fumetto, insieme a esigenze di velocizzazione, hanno fatto sì che col tempo si creassero figure professionali diverse in grado di collaborare alla realizzazione di un unica storia: il soggettista, lo sceneggiatore, il disegnatore (o matitista), l inchiostratore, il lettering, il colorista. 19

20 Il soggettista. È colui che inventa la storia. Egli deve riuscire anche a sintetizzarla in una pagina o poco più (plot) per sottoporla all approvazione dell editore. Il soggetto può essere anche tratto da un opera letteraria preesistente. Lo sceneggiatore. È quasi sempre lo stesso soggettista a scrivere la sceneggiatura, cioè a suddividere il soggetto in un certo numero di vignette (trattamento), decidendo i dialoghi dei personaggi, le loro caratteristiche fisiche, le ambientazioni e le inquadrature, proprio come un regista cinematografico (sceneggiatura). La sceneggiatura può essere un testo scritto o uno schizzo veloce ed elementare delle vignette dell intera storia, completo di didascalie e balloons (in questo caso si parla di storyboard). Il disegnatore. Egli ha il compito di realizzare graficamente la storia. Solitamente usa una matita, ma oggi si disegna anche con il computer con l aiuto di una tavoletta grafica. Il disegnatore potrà o meno tracciare anche il disegno dei balloons. Nel caso che non lo faccia, dovrà prevedere uno spazio sopra le teste dei personaggi per le nuvolette con i dialoghi. 20

21 L inchiostratore. È chi rifinisce il disegno a matita ripassandolo con un pennellino intinto nell inchiostro di china nero o con altri strumenti (pennarelli, pennini ecc.). Quando il disegnatore lavora con la tavoletta grafica, l intervento dell inchiostratore non è richiesto. Il lettering. È chi scrive i testi nelle didascalie e nei balloons. Oggi si preferisce usare il computer, che offre un ampia gamma di caratteri (font) simili alla scrittura a mano, anche se non è necessario che il testo sembri scritto a mano. Il colorista. Con l avvento del computer e di programmi come Photoshop o Illustrator, i fumetti non si colorano più a mano, a meno che non si voglia creare un effetto particolare non ottenibile al computer. Tutte queste figure, nel caso di fumetti d autore, possono essere riunite in un solo artista o in un minor numero di collaboratori. Chi scrive il soggetto può anche sceneggiare, il disegnatore può anche inchiostrare e colorare e così via. 21

22 Fine dell'anteprima Ti è piaciuta? Acquista l'ebook completo oppure guarda la scheda di dettaglio dell'ebook su UltimaBooks.it