Rilettura e approfondimento della Nota CEI 2013 sugli Oratori Il Laboratorio dei Talenti

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Rilettura e approfondimento della Nota CEI 2013 sugli Oratori Il Laboratorio dei Talenti"

Transcript

1 Rilettura e approfondimento della Nota CEI 2013 sugli Oratori Il Laboratorio dei Talenti di Salvagno Valerio Narrare l oratorio significa entrare nella storia concreta delle nostre chiese. Gli oratori non possono essere considerati a parte rispetto al tessuto umano, ecclesiale, sociale e culturale di una diocesi, di una parrocchia e a maggior ragione, di una congregazione religiosa, questo perché laddove hanno sprigionato la loro capacità educativa, essi hanno contribuito in maniera così creativa e sorprendete alla vita e alla storia delle nostre realtà ecclesiali. In molti casi, narrare la storia degli oratori significa narrare la storia di una comunità. L identità degli oratorio è certamente debitrice di varie tradizioni pastorali ma risulta essere anche molto di più che una semplice somma di diverse spiritualità. La Chiesa italiana prendendo coscienza della straordinaria ricchezza educativa, ha tentato per la prima volta, di tratteggiarne una fisionomia in fondamenti, dinamiche e responsabilità. La nota infatti prova a ricostruire alcune costanti, caratteristiche peculiari, elementi di contatto, evoluzioni di un medesimo modello, senza mai dimenticare che, nelle varie trasformazioni dell oratorio, la pratica ha sempre proceduto la teoria. Si parla di esperienza dinamica e di snodo educativo per esprimere la molteplicità di caratteristiche e sinteticità simbolica, esprimendo un concetto di oratorio capace di attivare ricordi, suscitare immagini, creare legami, esperienza di vita buona legata ai tempi della giovinezza. Una domanda: dove e come potrà essere individuata questa memoria di oratori? Essa deriva da un intreccio di intuizioni, esperienze, attività ed opere, frutto della grazia dello Spirito, del genio creativo dei Santi e, nondimeno, di scelte pastorali ponderate e fedelmente perseguite nel tempo da singole Chiese locali. La prima scelta cruciale è stata di individuare e di evidenziare, nella varietà dei diversi modelli, quelli che vengono indicati come i tre grandi filoni o matrici principali di questa memoria dell oratorio: la tradizione filippina, la tradizione ambrosiana lombarda e la tradizione piemontese. Tali memore ci consegnano sia delle costanti sia delle specifiche accentuazioni educative che ritroviamo poi ripetute e rielaborate nelle prassi successive, capaci di generare, a loro volta, altri modelli di oratorio. In particolare San Filippo Neri ebbe l intuizione di modificare l oratorio da luogo di preghiera comune, come era nella sua origine, in un vero e proprio metodo educativo rivolto, inizialmente, a giovani e adulti. Attraverso l oratorio, la sua direzione spirituale non si limitava al sacramento della riconciliazione ma rappresentava una vera e propria guida per i giovani in tutti gli aspetti della loro vita quotidiana, così da suscitare, sviluppare ed esprimere le capacità personali di ciascuno, sia pratiche che intellettuali diventando così un eccezionale strumento di utilità sociale. L opera educativa di San Giovanni Bosco si pone invece in una prospettiva educativa attraverso il Metodo Preventivo. L oratorio di don Bosco nato in un contesto sociale molto problematico, seppe modellare il suo intervento in una sintesi originale, secondo i bisogni dei giovani cui si rivolgeva e la propria genialità o

2 carisma. Caratteristica del suo oratorio fu, ad esempio, il fatto di non essere né parrocchiale né interparrocchiale. Non fu però un antitesi alla parrocchia. Al di là delle singole caratterizzazioni, cosa accomuna queste diverse tradizioni? La nota dice: nel medesimo e più ampio orizzonte in cui le singole esperienze si collocano quello dell educazione esse sono di fatto accomunate dalla loro peculiare offerta di prossimità alle giovani generazioni, amate, accolte e sostenute nella loro concretezza storica, sociale, culturale e spirituale. Questo si manifesta nella capacità di lasciarsi provocare e mettere in discussione dalle urgenze e dai bisogni del proprio tempo. Essi hanno saputo valorizzare e abitare la qualità etica dei linguaggi e delle sensibilità giovanili. La nota metter in risalto come tali proposte dell oratorio non siano state concepite solo in vista dell educazione religiosa, ma anche nella loro capacità di educare alla religione e alla responsabilità, come condizione dell apertura dell io. Il vangelo rimane sorgente e fine dell attività educativa dell oratorio. Stile di prossimità Ripercorrendo i singoli percorsi educativi dell oratorio, la prima evidenza che ci viene consegnata è il valore insuperabile dell autorevolezza delle figure educative. Centrale è la figura del padre spirituale data dal sacerdote, tuttavia la memoria dell oratorio valorizza parimenti l iniziativa laicale. L attuale contrazione del clero, ha contribuito a una rinnovata responsabilità laicale. La memoria delle tradizioni mostra come l oratorio sia inteso come luogo, struttura, attività e stile educativo, relazione, passione. La relazione dà valore e sostanza educativa alle scelte riguardanti la scelta della costruzione degli ambienti in quanto rappresentano le esigenze della relazione che vuole prendersi cura delle nuove generazioni. Il luogo della relazione non è decisivo per la sua nascita ma lo diventa per la sua crescita. Un aspetto da non sottovalutare è come l oratorio non abbia mai separato le esigenze dell evangelizzazione da quelle della promozione umana e dell attenzione sociale. L oratorio mostra la sua vera natura all apertura verso l esterno, verso le diversità culturali. Oggi moti oratori faticano a perseverare in questa medesima apertura, per la complessità delle sfide culturali e sociali che li coinvolge, va però sottolineato però come in alcuni casi l oratorio sia il primo luogo di integrazione per ragazzi stranieri, soprattutto minori, vero laboratorio di intercultura. L oratorio allora, è sorto con l impegno per un educazione alla fede adeguata alle diverse situazioni delle giovani generazioni. Se però si riducesse l attività degli oratori alla catechesi per giovani e adulti o all iniziazione cristiana di fanciulli e ragazzi non si potrebbe comprendere lo sviluppo sorprendente di tanti aspetti della loro attività, che fanno invece riferimento alla prospettiva pedagogica dell educazione integrale. Infatti essi hanno sostenuto il pieno sviluppo di tutte le dimensioni della persona, intellettive affettive, relazionali e spirituali. In questa prospettiva va considerata la convinta valorizzazione del gioco, della musica, del teatro, dello sport, della natura, del viaggio, della fede e parimenti, la promozione della cultura, del volontariato, della gratuità e della solidarietà. A conclusione di questa prima parte preme evidenziare un ultimo tratto comune a tutte le tradizioni, e cioè la sua particolare attitudine a promuovere alleanze educative e un esplicita educazione al bene comune. Buoni cristiani e onesti cittadini diceva Don Bosco, manifestando così come l educazione e la formazione alla legalità, alla politica e alla costruzione del bene comune non possano essere considerate appendici

3 dell educazione religiosa, ma siano, a tutti gli effetti, un effettivo banco di prova e di autenticazione della verità di fede. Strumento Pastorale Per la prima volta i vescovi italiani si sono interrogati sull importanza degli oratori, segno che esso è riconosciuto come strumento pastorale prezioso ed efficace. È appunto uno strumento non la soluzione, non è un mondo da costruire a parte ma è essenziale la sua integrazione dentro la vita della comunità parrocchiale. Questa rimane una caratteristica fondamentale per il suo buon funzionamento e per il raggiungimento dei suoi obiettivi. L oratorio necessità di essere continuamente pensato e progettato per rimanere aggiornato con il cambiamento che costantemente portano i giovani. Per questo la nota pastorale non offre nessun modello precostituito: il dialogo continuo con la vita della comunità cristiana e il territorio, il confronto con la vita dei ragazzi, è l unica strada per trovare le soluzioni a un percorso da costruire insieme. Spesso si pensa che l oratorio possa funzionare bene soltanto quando possiede strutture grandi e articolate, quando gli spazi sono ampi e strutturati. Niente di più falso!!. L oratorio sono le persone, la comunità, l oratorio è la capacità delle persone e della comunità di farsi casa. L oratorio è un luogo che la comunità offre ai più giovani per sostare e dove si sceglie di stare con i propri figli. Il momento aggregativo, nel concetto di educazione cristiana, non è mai disgiunto da un idea di cura come scritto nella nota: Il vangelo è il più grande dono di cui dispongano i cristiani e costituisce il fondamento da cui sgorga tutta l azione educativa in oratorio. Passione educativa e slancio missionario non sono separabili nell azione educativa dell oratorio. L oratorio è l espressione storica, limitata, ma specifica, della cura che la comunità cristiana, nella figura di alcune persone specifiche e precise. Stare in compagnia dei ragazzi o degli adolescenti in oratorio significa offrire un povero ma prezioso segno della presenza del Signore tra loro, perché la compagnia degli uomini è ciò che Dio cerca da sempre, da quando chiamava Adamo dicendo: Dove sei?. Da questa intuizione che accomuna tutti coloro che vivono l oratorio, derivano tutta una serie di attenzioni, di scelte e di riflessioni in ogni tempo che cambia rimettendosi in discussione affinché sia possibile essere nell oggi il sale della terra. Compiere un azione educativa in oratorio significa rendere testimonianza al vangelo dando un volto alla prossimità di Dio che le parole annunciano e che i gesti svelano presente. Non va dimenticato che oggi una delle povertà più grandi è quella dei ragazzi e dei giovani: in molti casi si trovano a diventare grandi da soli, immersi in un mondo che li bombarda di messaggi e proposte, ma che non offre loro nessun tipo di accompagnamento. Chi incontra i ragazzi e trascorre del tempo con loro, avverte in loro un senso di disorientamento di fronte ad una proposta cristiana. Il contesto storico in cui viviamo non è solo un problema per le parrocchie che devono trovare nuove piste di lavoro per trasmettere la fede, ma è anche una condizione esistenziale per le nuove generazioni. Oggi i valori che vengono annunciati nel vangelo (fraternità, paternità, comunione, salvezza, peccato, perdono, preghiera..) faticano ad avere un riscontro nell esistenza dei ragazzi. Anche tra i ragazzi che frequentano la messa domenicale vivono un disorientamento di valori e riferimenti che rende difficile comprendere cosa

4 significa essere credenti oggi. Questo perché spesso si scopre un fragilità nelle famiglie non solo nelle questioni di fede cristiana, ma anche sul versante educativo. Sono cambiati radicalmente i presupposti: spesso si deve fare i conti con altre logiche che non sono quelle del vangelo. Spesso i nostri ragazzi non sanno stare con gli altri in modo fraterno, fanno fatica ad accettare una stile di gruppo, non conoscono la responsabilità e la bellezza di un cammino comune. È questa la prima necessaria presa di coscienza di chi si occupa della cura della fede di questi ragazzi. In una società che crea coscienze di tipo tecnocratico, appiattite sull utilità e sul relativismo morale senza dimensione simbolica e gratuita e quindi povera di annuncio, non bastano le parole per comunicare: è necessario ricercare ed investire ben altro se si vuole prendere sul serio la cura della fede dei ragazzi. Non è possibile riferirsi a un contenuto senza considerare il modo in cui esso viene espresso. Questo prova a fare l oratorio, rendere in qualche modo tangibile e praticabile la vita di fede. Ma perché questo accada è necessario coinvolgere i ragazzi in un esperienza educativa globale. Non si può pensare di accogliere i ragazzi senza accogliere anche le loro esistenze, famiglie, impegni, relazioni che ritmano i giorni, non dimenticando o lasciando da parte il primato della Parola che chiede di interpretare e istruire queste vite. Questo però non deve spaventare, in un contesto così frammentato l oratorio manifesta ancora appieno le sue potenzialità educative, nel tentativo di cambiare lo stile di fare oratorio adattandosi al contesto che cambia. L oratorio è un grande laboratorio della fede dove si impara a giocare, a vivere insieme, a rispettare delle regole, a pregare In oratorio si impara che non si è cristiani solo quando si va in chiesa, ma anche quando si è per strada, quando si aiuta un amico o si subisce un torno. In oratorio i ragazzi vi si possono riunire con i coetanei, possono esprimersi con libertà, fanno esercizi di convivenza, di rispetto di alcune regole elementari diventando così palestra di umanità. L oratorio è altresì palestra di spiritualità, non possiamo pensare che la messa domenicale basti ad educare alla fede, c è bisogno anche di spazi e tempi più liberi, di musiche e colori più comunicativi e avvolgenti affinché i ragazzi scoprano che la preghiera e la celebrazione eucaristica sono dei momenti preziosi da coltivare per sempre. La Comunità Cristiana La nota al punto 8 dice: la comunità educativa dell oratorio è il soggetto fondamentale dell azione oratoriale rimarcando così il ruolo centrale della comunità cristiana (parrocchia). Questo perché, come descritto precedentemente, in un contesto come quello odierno, l oratorio appare come una strumento pastorale buono se è capace di integrarsi nella vita della parrocchia, rimanendo uno strumento a sua disposizione altrimenti il rischio principale e più evidente è quello di trasformarsi in una comunità nella comunità, di prendere altre strade quando non di essere elemento di contrapposizione. Deve essere il luogo di incontro generazionale, dove la comunità si incontra, si confronta e si esercita. I volontari che operano in oratorio, va chiesto di comunicare ed interagire e confrontarsi con il consiglio pastorale. Per la crescita dei ragazzi la comunità rimanda innanzitutto alla famiglia. Il primato educativo della famiglia viene sostenuto concretamente da tutti coloro che abitano l oratorio e che offrono accoglienza e ascolto sia ai genitori che ai figli. La nota insiste molto sul rapporto con la famiglia, puntando ad un serio dialogo e confronto con un coinvolgimento pensato.

5 A titoli diversi in oratorio si è maestro e testimone. Il maestro assume un ruolo decisivo nell educazione: è colui che esemplifica e mostra modi di vivere. Il testimone è una figura decisiva per la fede cristiana: porta nella sua vita i segni della propria fede, di una fede incarnata che appare così possibile per i ragazzi che lo incontrano. Chi è in oratorio dovrebbe mostrare sempre il volto di chi ha sognato e dato vita a questo luogo, per questo è importante sostenere la consapevolezza dei singoli educatori in merito al mandato che ricevono dalla comunità. La comunità stessa deve interrogarsi seriamente sulla formazione dei laici a sostegno della testimonianza, e non solo del possibile servizio che dovrebbero svolgere. L oratorio è nell esperienza della Chiesa italiana uno degli strumenti più efficaci di pastorale giovanile. Ma lo è a patto che nasca e viva a stretto contatto con la comunità cristiana; a patto che riesca a esserne strumento; a patto che gli educatori che vi operano si sentano pienamente inviati dalla comunità e sentano che alla comunità devono rendere conto del loro operato. Dinamiche di oratorio Interrogarsi sulle varie dinamiche di una realtà sociale la cui intenzione è di carattere educativo significa andare oltre ciò che si vede al primo sguardo. La prima è quella della prossimità. L oratorio è tale quando rende possibile con facilità l incontro, la vicinanza, il contatto quotidiano che diventa progressivamente condivisione di linguaggi, attività, spazi, emozioni. Oratorio come luogo aperto a porta girevole, dove si può entrare e uscire con libertà. È la prossimità tra le persone che permette a sua volta di far crescere quell economia del dono reciproco che è forza di umanizzazione. La seconda è espressività e operosità. L oratorio è un ambiente dove si propongono attività, iniziative e progetti, dove è data possibilità alle persone non solo di usufruire degli spazi e delle proposte, ma di agre in prima persona. La terza sono le dinamiche di socializzazione. La vita oratoriale funziona quando fa nascere e sostiene amicizie, compagnie, gruppi, spazi relazionali di appartenenza e di riferimento. Occorre passare dalla consumazione delle relazioni ad una costruzione delle relazioni. La quarta è la formazione. Perché una realtà oratoriale possa definirsi propriamente tale, occorre che passi dal lasciare accadere processi formativi, a una loro promozione intenzionale tesa a promuovere nelle persone un armonico sviluppo delle loro diverse dimensioni: sociale, affettiva, cognitiva, morale, religiosa. La quinta è la pluralità. Vi è un oratorio vitale là dove sono compresenti la prossimità, l operosità, la socializzazione, la formazione. L integrazione tra le diverse dinamiche e i differenti aspetti della vita oratoriale è resa possibile dalla presenza di uno stile. Lo stile indica il modo peculiare con cui questi processi sono portati avanti. L attenzione alle singole persone, affinché si sentano partecipi della vita dell oratorio e contemporaneamente possano sentirsi accompagnati individualmente nel loro processo di crescita, ciascuno è riconosciuto nella sua singolarità. All oratorio è chiesto di pensarsi e strutturarsi come un ambiente vitale e significativo. Gli ambienti, il loro utilizzo e la loro gestione possono dire molto in riferimento alle scelte educative

6 Il profilo relazionale ideale dell oratorio è fatto di: Accoglienza: il saluto, il sorriso, le buone maniere..; Estroversione: capacità ed interesse a entrare in relazione; Gratuità: pensare al bene dell altro senza un tornaconto; Continuità: condizione per costruire un percorso educativo; Autorevolezza: riconoscimento del ruolo educativo Altro aspetto dell oratorio è il coraggio, che nasce dall accoglienza, dalla tensione a cercare il bene delle persone a partire dalla loro situazione concreta. L oratorio non può lasciare i problemi dei ragazzi fuori dalla porta, far finta che non ci siano, essere solo luogo di rifugio per i bravi ; al contrario, forte della sua identità educativa, esso è tenuto a farsi prossimo anche di coloro che vivono situazioni problematiche e che possono trovare nella vita oratoriale un punto di riferimento e di sostegno. Lo stile dell oratorio deve essere capace di promuovere un sano protagonismo che si basa su una logica di fiducia. Un oratorio che voglia agire secondo uno stile di responsabilizzazione è bene che permetta ai ragazzi di imparare facendo attraverso un fare operoso e condiviso. Il metodo proprio dell oratorio è quello dell animazione, ovvero quello del coinvolgimento diretto dei ragazzi. Bisogna però uscire da un interpretazione riduttivistica di questo termine per assumerlo nel suo significato più forte, ossia come prospettiva pedagogica e come metodo educativo, operando soprattutto sulla sensibilità, l espressività, la trascendenza, l intersoggettività e l immaginazione. Un aspetto, non meno importante, riguarda il tratto collaborativo dello stile oratoriano. Esso per sua natura è chiamato a promuovere ampie e feconde alleanze educative, gettando ponti verso l esterno, tesa a valorizzare ciò che di buono è già presente nel territorio mettendosi in dialogo con le diverse realtà. Progetti di oratorio Gli oratori non nascono come progetti fatti a tavolino, ma come risposta concreta e dinamica alle nuove e complesse sfide dell oggi. Progettare vuol dire spingere oltre lo sguardo, prevedere, disegnare scenari futuri, immaginare qualcosa che non c è cercando di dare risposte nuove e creative. Progettare è dunque anzitutto un atteggiamento, un modo di porsi di fronte al reale. La progettualità è un valore che orienta il compiersi di tutti i nostri interventi. Implica la capacità di non fermarsi al già noto e a già collaudato ma di immaginare mondi possibili, insieme alla capacità di dare un ordine alle cose che si fanno, di stabilire una linea e delle priorità. Quando manca la progettualità si scivola nell istintività o nella ripetitività. Nei nostri oratori troviamo tanti programmi, calendari di attività e iniziative ma spesso non rispondono a due importanti domande: perché e come. Perché c è il bar in oratorio? Perché facciamo la festa di carnevale? Come si fa catechesi agli adolescenti? Come si gestisce una riunione con i genitori?. I programmi contengono molte istruzioni, ma poco pensiero, proprio per questa a volte quando un programma salta gli organizzatori vanno in crisi o è difficile, a fine attività, esprimere una valutazione oggettiva sull efficacia dell iniziativa.

7 I programmi dovrebbero essere la declinazione pratica di un pensiero, di una visione complessiva che contiene dei precisi orientamenti. Nel testo della Cei si avverte in maniera chiara la preoccupazione di ricondurre la molteplicità delle iniziative di un oratorio e la pluralità dei linguaggi a un pensiero unificante. Avviare un programma senza un progetto è come imbarcarsi in un viaggio con la piantina dell itinerario ma senza sapere perché viaggiamo, qual è la meta più importante Un progetto educativo dev essere una progettazione aperta, con parti scritte a penna (gli elementi irrinunciabili) e le altre scritte a matita, che si possono cancellare e correggere. Possiamo considerare elementi costitutivi di un progetto educativo di oratorio: Il mandato istituzionale, le finalità. Riconoscere questo mandato significa superare una visione troppo soggettiva del lavoro degli educatori ed evidenziare il rapporto forte tra oratorio e parrocchia; Le premesse, i valori, gli orientamenti ideologici e culturali. Dice la nota: l autorevolezza dell educatore, la centralità della relazione personale, l educazione come atto di amore, una visione di fede che dà fondamento e orizzonte alla ricerca di senso dei giovani, la formazione integrale delle persona, la corresponsabilità per la costruzione del bene comune ; La lettura dei bisogni del territorio e delle risorse disponibili. Ascolto e indagine, non ci può essere un progetto educativo se non nasce da un ascolto e da una capacità di osservazione attenta e profonda dei bisogni dell altro che ho di fronte e dell ambiente in cui opero; L individuazione degli obiettivi. Gli obiettivi di un progetto aiutano a scandire e a rendere concreta e chiara la finalità. È importante non confondere gli obiettivi con i contenuti. L obiettivo dovrebbe sempre rispondere alla domanda: perché, a quale scopo? La scelta di una strategia, dei contenuti e del metodo di intervento. Scegliere una strategia significa decidere su che cosa si fa leva per raggiungere i risultati attesi. La scelta del metodo ha un importanza fondamentale per la qualità del nostro lavoro. Ciò che parla ai ragazzi, ciò che veramente li colpisce li colpisce e li coinvolge non sono tanto i contenuti delle nostre attività, quanto il mondo con cui vengono proposte; L organizzazione. È il linguaggio concreto, fatto di spazi, tempi, ruoli, regole, attraverso cui si esprimono la nostra scelta di metodo, la nostra strategia di comunicazione. Tanti sono gli aspetti: la struttura; la scelta e i compiti dei collaboratori; le regole; l equipe. I criteri di valutazione. Due sono i livelli di valutazione: 1. La valutazione di processo che riguarda lo svolgimento delle azioni educative, le modalità di partecipazione, la coerenza della strategia e del metodo adottati;

8 2. La valutazione dei risultati che scaturisce dal confronto tra gli obiettivi previsti e i frutti raccolti. Tali elementi sono fortemente interconnessi. Il progetto di oratorio dev essere costantemente riletto e all occorrenza riprogettato: questo risulta un occasione preziosa per la comunità cristiana perché permette di riprendere slancio, non dare nulla per scontato, portare luce in alcune zone buie, tornare a dirsi il perché di certe scelte, di certi investimenti. Corresponsabilità in oratorio Uno degli aspetti che contraddistingue un oratorio è sicuramente la grande varietà di persone che si rendono disponibili donando tempo e competenze. L organizzazione di questi volontari può portare notevoli vantaggi per la gestione e organizzazione oratoriana. In diverse realtà oratoriane è riconosciuta e definita la presenza di un coordinatore o responsabile, tuttavia è necessario che questo non operi da solo, ma che possa contare su un equipe di coordinamento. Formazione d oratorio L oratorio in quanto tale va considerato come un laboratorio formativo a cielo aperto: iniziative e incontri, strutture e persone, spazi comunicativi, ricerca di collaborazioni e avvio di progettazioni, tutto ha un sapore e una finalità formativa. Fede, rispetto, onestà, accoglienza, senso di Dio, collaborazione, altruismo, non sono idee astratte né temi da conferenze. Sono persone, volti, gesti, mani, azioni concrete. Questi e altri valori devono essere percepibili nelle attività e nelle strutture dell oratorio. Lo strumento principe della formazione di base dell oratorio è il progetto educativo pastorale. Ed è a partire dal progetto educativo pastorale che è possibile attuare l azione generativa per eccellenza che è la verifica/valutazione di quanto proposto e realizzato, di ciò che è avvenuto e di quanto si è riusciti a far accadere. Oratorio come Pastorale Giovanile Quante volte si è detto che la prospettiva della pastorale giovanile è vocazionale!? È in questo orizzonte che deve collocarsi il rapporto tra la pastorale giovanile e l oratorio Lo afferma con forza la nota: La caratteristica fondamentale dell educazione cristiana è la dimensione vocazionale, che in oratorio si intreccia con l accompagnamento dei ragazzi e la testimonianza di vita data dagli educatori L oratorio può contribuire in modo rilevante a plasmare in prospettiva vocazionale il percorso educativo, non blocca nulla dei sogni della giovinezza, ma anzi cerca di prendere la strada dei giovani, perché è lì che li incontra e cammina con loro. Papa Benedetto alla GMG di Madrid diceva: i giovani hanno bisogno di autentici maestri; persone aperte alla verità totale nei differenti rami del sapere, sapendo ascoltare e vivendo al proprio interno tale dialogo interdisciplinare. [ ] La gioventù è tempo privilegiato per la ricerca e l incontro con la verità.. Dietro l oratorio c è un soggetto plurale, ci sono la pastorale giovanile e la comunità cristiana con i loro volti e le loro risorse e non solo qualcuno che si impegna a titolo individuale e sporadico. Serve un progetto, serve una comunità che insieme pensa e discerne, valuta risorse e obiettivi e si propone nell umiltà

9 quotidiana di verifica del cammino. L oratorio è una palestra permanente per la pastorale giovanile e non può non raccordarsi con essa. Se è vero che l oratorio non esaurisce la pastorale giovanile è ancor più vero che una pastorale giovanile senza luoghi significativi di vita giovanile è come una famiglia senza casa. Come afferma la nota, l oratorio non può essere pensato e non deve costituire una realtà a sé stante, ma è un espressione qualificata della pastorale giovanile di una comunità parrocchiale. La promozione e l organizzazione dell oratorio concorrono allo sviluppo allo sviluppo di una forma sinergica e condivisa di pastorale giovanile integrata [ ] Questa prospettiva di pastorale integrata cresce grazie al raccordo con tutte le realtà ecclesiali, gruppi, associazioni e movimenti ecclesiali, che anche nel contesto dell oratorio sono chiamate ad offrire il loro peculiare contributo. L oratorio allora senza paura deve assumere il linguaggio del mondo giovanile. Tutto ciò di cui l uomo si serve per esprimere fede e disperazione, gioia e pianto, vita e morte, speranza e paura, tutto è diventato carne dell eterna Parola di Dio e tutto è stato abilitato a dare espressione all inesprimibile La cultura, anche quella mediatica, diventa dunque una grande opportunità. I ragazzi e le ragazze di oggi, chiamati nativi digitali, debbono trovare chi sa parlare la loro lingua. In un mondo che assomiglia sempre più a un villaggio globale, l oratorio diventa luogo e tempo di educazione alla diversità, luogo e tempo in cui si impara sul campo a vivere gomito a gomito con chi parla altre lingue, con chi mangia altri cibi, con chi ha usi e costumi differenti; questo ci aiuterà ad accorgerci che Dio continua, come nel vangelo, ad accostarsi a noi come straniero e i nostri occhi non sono incapaci di riconoscerlo. Comprendiamo così meglio il valore essenzialmente ecclesiale dell oratorio. Non è un luogo in cui si parcheggiano i bambini e i ragazzi perché almeno sappiamo dove sono, ma un esperienza di Chiesa, una palestra di dialogo generazionale, una opportunità perché la comunità dia loro parola. La Chiesa che fa oratorio è una Chiesa capace di suscitare ministeri e carismi valorizzando i laici e tra loro i giovani. Ecco l importanza di avere un gruppo di coordinamento, di avere un legame attivo con gli altri oratori del territorio e della diocesi, di avere chiaro riferimento al vescovo e al progetto pastorale della diocesi. Senza questa comunione a tutto tondo l oratorio sarà destinato a durare giusto la stagione di chi lo promuove. Solo in una pastorale integrata che collochi gli oratori nell alveo di una coraggiosa e rinnovata pastorale giovanile sarà possibile incidere sulle nuove generazioni e offrire loro l opportunità di essere educati alla vita buona del vangelo.

CORSO COORDINATORI. Quando l amore e l abilità collaborano c è da aspettarsi il capolavoro. (Reade)

CORSO COORDINATORI. Quando l amore e l abilità collaborano c è da aspettarsi il capolavoro. (Reade) Quando l amore e l abilità collaborano c è da aspettarsi il capolavoro (Reade) CORSO COORDINATORI Consiglio Pastorale Stiamo preparando il Grest. Per alcuni motivi di spazio il nostro parroco don Jonny

Dettagli

Alessandro Ricci Psicologo Psicoterapeuta Università Salesiana di Roma

Alessandro Ricci Psicologo Psicoterapeuta Università Salesiana di Roma Alessandro Ricci Psicologo Psicoterapeuta Università Salesiana di Roma LA COPPIA NON PUO FARE A MENO DI RICONOSCERE E ACCETTARE CHE L ALTRO E UN TU E COME TALE RAPPRESENTA NON UN OGGETTO DA MANIPOLARE

Dettagli

GRUPPI DI INCONTRO per GENITORI

GRUPPI DI INCONTRO per GENITORI Nell ambito delle attività previste dal servizio di Counseling Filosofico e di sostegno alla genitorialità organizzate dal nostro Istituto, si propone l avvio di un nuovo progetto per l organizzazione

Dettagli

DAL CORTILE. IDEE E SCELTE PER L ORATORIO BRESCIANO

DAL CORTILE. IDEE E SCELTE PER L ORATORIO BRESCIANO DAL CORTILE. IDEE E SCELTE PER L ORATORIO BRESCIANO IDEE E SCELTE PER L ORATORIO BRESCIANO Struttura in 3 sezioni: 1. Il Cuore dell oratorio Le idee sintetiche che definiscono in termini essenziali e vitali

Dettagli

PROGRAMMAZIONE EDUCATIVO-DIDATTICA-DISCIPLINARE Anno Scolastico 2013/2014. Scuola Primaria Classe 1^ - sez. B

PROGRAMMAZIONE EDUCATIVO-DIDATTICA-DISCIPLINARE Anno Scolastico 2013/2014. Scuola Primaria Classe 1^ - sez. B PROGRAMMAZIONE EDUCATIVO-DIDATTICA-DISCIPLINARE Anno Scolastico 2013/2014 Scuola Primaria Classe 1^ - sez. A Disciplina Religione Cattolica Ins. STRIKA LUCIANA Presentazione della classe Livello cognitivo

Dettagli

Curricolo di Religione Cattolica

Curricolo di Religione Cattolica Curricolo di Religione Cattolica Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola primaria - L alunno riflette su Dio Creatore e Padre, sugli elementi fondamentali della vita di Gesù

Dettagli

EDUCARE ALLA SESSUALITA E ALL AFFETTIVITA

EDUCARE ALLA SESSUALITA E ALL AFFETTIVITA EDUCARE ALLA SESSUALITA E ALL AFFETTIVITA Accompagnare i nostri figli nel cammino dell amore di Rosangela Carù QUALE EDUCAZIONE IN FAMIGLIA? Adolescenti Genitori- Educatori Educazione 1. CHI E L ADOLESCENTE?

Dettagli

PROGETTO: TEATRO FORUM

PROGETTO: TEATRO FORUM 24 5 PROGETTO: TEATRO FORUM (per Oratori sensibili) Che cos è Il Teatro forum è un metodo e percorso formativo utilizzato spesso in situazioni di disagio socio-culturale e si propone come strumento per

Dettagli

Laici cristiani nel mondo di oggi

Laici cristiani nel mondo di oggi Laici cristiani nel mondo di oggi Francesco Benvenuto Roma Centro Nazareth 3 settembre 2015 3 settembre 2015 Roma - Centro Nazareth 1 Una riflessione Dal dopo concilio siamo stati abituati a progettare,

Dettagli

I TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE RELATIVI ALL IRC NEI CAMPI DI ESPERIENZA.

I TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE RELATIVI ALL IRC NEI CAMPI DI ESPERIENZA. I TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE RELATIVI ALL IRC NEI CAMPI DI ESPERIENZA. (Cfr. Indicazioni nazionali per il curricolo Sc. Infanzia D.P.R. dell 11-02-2010) Il sé e l altro Le grandi domande,

Dettagli

Convegno GIOVANI E LAVORO Roma 13-15 ottobre 2008

Convegno GIOVANI E LAVORO Roma 13-15 ottobre 2008 Convegno GIOVANI E LAVORO Roma 13-15 ottobre 2008 L Ufficio Nazionale per i Problemi Sociali e il Lavoro in collaborazione con il Servizio Nazionale di Pastorale Giovanile e l Ufficio Nazionale per l Educazione,

Dettagli

E nato per dare un impronta educativa/pastorale agli Oratori. Anno 2001

E nato per dare un impronta educativa/pastorale agli Oratori. Anno 2001 E nato per dare un impronta educativa/pastorale agli Oratori Anno 2001 Il Forum degli oratori italiani è un organo di coordinamento nazionale degli organismi ecclesiali che dedicano speciale cura all

Dettagli

L ORGANISMO PASTORALE CARITAS

L ORGANISMO PASTORALE CARITAS L ORGANISMO PASTORALE CARITAS Roma, novembre 2006 INDICE 1. Natura 2. Compiti 3. Destinatari 4. Progettualità 5. Ambiti di azione 1. NATURA della Caritas diocesana Roma, novembre 2006 UNA CARTA DI RIFERIMENTO

Dettagli

Vicariato Sant Angelo Formazione catechisti 1 incontro

Vicariato Sant Angelo Formazione catechisti 1 incontro Vicariato Sant Angelo Formazione catechisti 1 incontro Signore Gesù, tu ci inviti ad essere germe fecondo di nuovi figli per la tua Chiesa. Fa che possiamo diventare ascoltatori attenti della tua Parola

Dettagli

Istituto Comprensivo Perugia 9

Istituto Comprensivo Perugia 9 Istituto Comprensivo Perugia 9 Anno scolastico 2015/2016 Programmazione delle attività educativo didattiche SCUOLA PRIMARIA Disciplina RELIGIONE CLASSE: PRIMA L'alunno: - Riflette sul significato dell

Dettagli

laici collaborazione Chiesa

laici collaborazione Chiesa Preghiamo insieme Prendi, Signore, e ricevi tutta la mia libertà, la mia memoria, il mio intelletto, la mia volontà, tutto quello che possiedo. Tu me lo hai dato; a te, Signore, io lo ridono. Tutto è tuo:

Dettagli

PROGRAMMARE l attività della Caritas diocesana. Alcuni suggerimenti

PROGRAMMARE l attività della Caritas diocesana. Alcuni suggerimenti PROGRAMMARE l attività della Caritas diocesana Alcuni suggerimenti Percorso Equipe Caritas diocesana IV tappa 2007/2008 INDICE COSA SIGNIFICA COME CON CHI CHE COSA CON CHE TEMPI PERCHE CONCLUSIONI 2 E

Dettagli

Campo d esperienza: IL SE E L ALTRO

Campo d esperienza: IL SE E L ALTRO Campo d esperienza: IL SE E L ALTRO 1. Il bambino sviluppa il senso dell identità personale, è consapevole delle proprie esigenze e dei propri sentimenti, sa controllarli ed esprimerli in modo adeguato

Dettagli

STATUTO AZIONE CATTOLICA

STATUTO AZIONE CATTOLICA STATUTO AZIONE CATTOLICA 1. L Azione Cattolica Italiana è una Associazione di laici che si impegnano liberamente, in forma comunitaria ed organica ed in diretta collaborazione con la Gerarchia, per la

Dettagli

L uso e il significato delle regole (gruppo A)

L uso e il significato delle regole (gruppo A) L uso e il significato delle regole (gruppo A) Regole organizzative: devono essere rispettare per far sì che la struttura possa funzionare e che si possa vivere in un contesto di rispetto reciproco; Regole

Dettagli

PROMUOVERSI MEDIANTE INTERNET di Riccardo Polesel. 1. Promuovere il vostro business: scrivere e gestire i contenuti online» 15

PROMUOVERSI MEDIANTE INTERNET di Riccardo Polesel. 1. Promuovere il vostro business: scrivere e gestire i contenuti online» 15 Indice Introduzione pag. 9 Ringraziamenti» 13 1. Promuovere il vostro business: scrivere e gestire i contenuti online» 15 1. I contenuti curati, interessanti e utili aiutano il business» 15 2. Le aziende

Dettagli

Oratorio, passione educativa e talenti. Siena, 19 gennaio 2013

Oratorio, passione educativa e talenti. Siena, 19 gennaio 2013 + Oratorio, passione educativa e talenti Siena, 19 gennaio 2013 I suoi strumenti e il suo linguaggio sono quelli dell esperienza quotidiana dei più giovani: aggregazione, sport, musica, teatro, gioco,

Dettagli

Scopri il piano di Dio: Pace e vita

Scopri il piano di Dio: Pace e vita Scopri il piano di : Pace e vita E intenzione di avere per noi una vita felice qui e adesso. Perché la maggior parte delle persone non conosce questa vita vera? ama la gente e ama te! Vuole che tu sperimenti

Dettagli

Lezione n 2 L educazione come atto ermeneutico (2)

Lezione n 2 L educazione come atto ermeneutico (2) Lezione n 2 L educazione come atto ermeneutico (2) Riprendiamo l analisi interrotta nel corso della precedente lezione b) struttura dialogica del fatto educativo Per rispondere a criteri ermenutici, l

Dettagli

SCUOLA MARIA SS. DEL BUON CONSIGLIO Via delle Vigne Nuove, 104 ROMA ISTITUTO SUORE DEGLI ANGELI PROGETTO EDUCATIVO

SCUOLA MARIA SS. DEL BUON CONSIGLIO Via delle Vigne Nuove, 104 ROMA ISTITUTO SUORE DEGLI ANGELI PROGETTO EDUCATIVO SCUOLA MARIA SS. DEL BUON CONSIGLIO Via delle Vigne Nuove, 104 ROMA ISTITUTO SUORE DEGLI ANGELI PROGETTO EDUCATIVO Anno scolastico 2014-2015 1 PREMESSA La SCUOLA CATTOLICA svolge la sua missione educativa

Dettagli

Progetto educativo per bambini 2014 I NUOVI MEZZI EDUCATIVI I MASS-MEDIA: CONOSCIAMO BENE IL LORO OPERARE NELLA NOSTRA SOCIETA?

Progetto educativo per bambini 2014 I NUOVI MEZZI EDUCATIVI I MASS-MEDIA: CONOSCIAMO BENE IL LORO OPERARE NELLA NOSTRA SOCIETA? Progetto educativo per bambini 2014 I NUOVI MEZZI EDUCATIVI I MASS-MEDIA: CONOSCIAMO BENE IL LORO OPERARE NELLA NOSTRA SOCIETA? Sac. Don Magloire Nkounga Dott. D Ambrosio Giuseppina 1 Quando ci possono

Dettagli

Programmazione annuale RELIGIONE CATTOLICA CLASSI I II III IV V

Programmazione annuale RELIGIONE CATTOLICA CLASSI I II III IV V Istituto Comprensivo G Pascoli - Gozzano Anno scolastico 2013/2014 Programmazione annuale RELIGIONE CATTOLICA CLASSI I II III IV V Obiettivi di apprendimento al termine della classe terza della scuola

Dettagli

Anno pastorale 2011-2012. Suggerimenti per l animazione in oratorio

Anno pastorale 2011-2012. Suggerimenti per l animazione in oratorio Anno pastorale 2011-2012 Suggerimenti per l animazione in oratorio Premessa: GIOCO E VANGELO Relazione Don Marco Mori, presidente Forum Oratori Italiani Il gioco può essere vangelo? Giocare può diventare

Dettagli

CAMMINI di PROSSIMITA. Uno sguardo all esperienza delle Caritas Parrocchiali di Bologna

CAMMINI di PROSSIMITA. Uno sguardo all esperienza delle Caritas Parrocchiali di Bologna CAMMINI di PROSSIMITA Uno sguardo all esperienza delle Caritas Parrocchiali di Bologna Le motivazioni «Sapete ciò che vi ho fatto?» Gv 13, 12 Radici profonde Il servizio alla carità è intrinsecamente legato

Dettagli

ISTITUTO COMPRENSIVO LEONARDO DA VINCI LIMBIATE scuole dell infanzia don Milani e Andersen anno scolastico 2014-2015 ORGANIZZAZIONE DEL CURRICOLO

ISTITUTO COMPRENSIVO LEONARDO DA VINCI LIMBIATE scuole dell infanzia don Milani e Andersen anno scolastico 2014-2015 ORGANIZZAZIONE DEL CURRICOLO 1 programmazionescinfdonmandirc14.15 ISTITUTO COMPRENSIVO LEONARDO DA VINCI LIMBIATE scuole dell infanzia don Milani e Andersen anno scolastico 2014-2015 ORGANIZZAZIONE DEL CURRICOLO 2 GIORNATA SCOLASTICA

Dettagli

LA SCUOLA DELL INFANZIA E LA SCUOLA DELL ACCOGLIENZA, DELLA RELAZIONE, DELLA CURA

LA SCUOLA DELL INFANZIA E LA SCUOLA DELL ACCOGLIENZA, DELLA RELAZIONE, DELLA CURA Mirella Pezzin - Marinella Roviglione LA SCUOLA DELL INFANZIA E LA SCUOLA DELL ACCOGLIENZA, DELLA RELAZIONE, DELLA CURA Nelle Indicazioni per il curricolo del 2007, alla sezione Centralità della persona

Dettagli

Processi di comunicazione scuola-famiglia

Processi di comunicazione scuola-famiglia Processi di comunicazione scuola-famiglia Appunti Comunicare a scuola è il cuore della relazione scuola-famiglia, parti alleate di un progetto che -in particolare nella realtà attualenon sopporta solitudine:

Dettagli

È FRUTTO DEL CAMMINO CHE LA NOSTRA È RISPOSTA AGLI INVITI DEI VESCOVI ITALIANI ATTRAVERSO VARI DOCUMENTI

È FRUTTO DEL CAMMINO CHE LA NOSTRA È RISPOSTA AGLI INVITI DEI VESCOVI ITALIANI ATTRAVERSO VARI DOCUMENTI Diocesi di Padova Il cammino di Iniziazione cristiana dei fanciulli e dei ragazzi È FRUTTO DEL CAMMINO CHE LA NOSTRA DIOCESI HA COMPIUTO È RISPOSTA AGLI INVITI DEI VESCOVI ITALIANI ATTRAVERSO VARI DOCUMENTI

Dettagli

Volontariato. Sulle delibera della regione Marche che trasferisce al Centro servizi volontariato risorse per sostenere progetti delle associazioni

Volontariato. Sulle delibera della regione Marche che trasferisce al Centro servizi volontariato risorse per sostenere progetti delle associazioni Fabio Ragaini, Gruppo Solidarietà Volontariato. Sulle delibera della regione Marche che trasferisce al Centro servizi volontariato risorse per sostenere progetti delle associazioni Quale valutazione dare

Dettagli

I Venerdì dell Avvocatura. La Comunità Pastorale

I Venerdì dell Avvocatura. La Comunità Pastorale Arcidiocesi di Milano Curia Arcivescovile Avvocatura I Venerdì dell Avvocatura La Comunità Pastorale 3 incontro - 13 dicembre 2013 Le Fonti principali 1) Preti missionari per una rinnovata pastorale d

Dettagli

Linee guida per la Commissione Missionaria Parrocchiale

Linee guida per la Commissione Missionaria Parrocchiale Anno 2006/2007 Linee guida per la Commissione Missionaria Parrocchiale 1 di 5 Premessa Queste linee guida presentano l identità della Commissione Missionaria Parrocchiale e le attività che è chiamata a

Dettagli

Scheda per il Laboratorio sull educazione

Scheda per il Laboratorio sull educazione ARCIDIOCESI AMALFI CAVA DE TIRRENI EDUCARE alla solidarietà e alla condivisione XIV Convegno Diocesano * Cava S. Francesco, 22-23 Ottobre 2010 Scheda per il Laboratorio sull educazione 1. Dopo la riflessione

Dettagli

Il Volontariato: un esperienza di vita per la vita dell uomo. Perché te ne devi. preoccupare tu?

Il Volontariato: un esperienza di vita per la vita dell uomo. Perché te ne devi. preoccupare tu? Il Volontariato: un esperienza di vita per la vita dell uomo Perché te ne devi preoccupare tu? 1 Cultura del pensare agli affari propri, lasciarsi guidare dai propri interessi rendere il nostro mondo vivibile,

Dettagli

Che volontari cerchiamo? Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile

Che volontari cerchiamo? Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile Che volontari cerchiamo? Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile Premessa All arrivo di un nuovo volontario l intero sistema dell associazione viene in qualche modo toccato. Le relazioni si strutturano diversamente

Dettagli

ISTITUTO COMPRENSIVO SEGNI

ISTITUTO COMPRENSIVO SEGNI ISTITUTO COMPRENSIVO SEGNI Scuola dell infanzia Programmazione Religione Cattolica Anno scolastico 2013 2014 Insegnante:BINACO MARIA CRISTINA Motivazione dell itinerario annuale Il percorso per l I.R.C.

Dettagli

PROGETTO AFFETTIVITÀ secondaria di primo grado

PROGETTO AFFETTIVITÀ secondaria di primo grado PROGETTO AFFETTIVITÀ secondaria di primo grado anno scolastico 2014-2015 EDUCAZIONE ALL AFFETTIVITÀ E ALLA SESSUALITÀ Premessa La preadolescenza e l adolescenza sono un periodo della vita in cui vi sono

Dettagli

L ESSERE OPERATORE CARITAS MI AIUTA A VIVERE CON E PER CRISTO? DOTT.SSA LAURA SALVO PSICOLOGA-PSICOTERAPEUTA DOCENTE ISSR RICERCATRICE ITCI

L ESSERE OPERATORE CARITAS MI AIUTA A VIVERE CON E PER CRISTO? DOTT.SSA LAURA SALVO PSICOLOGA-PSICOTERAPEUTA DOCENTE ISSR RICERCATRICE ITCI L ESSERE OPERATORE CARITAS MI AIUTA A VIVERE CON E PER CRISTO? DOTT.SSA LAURA SALVO PSICOLOGA-PSICOTERAPEUTA DOCENTE ISSR RICERCATRICE ITCI VIVERE CON E PER CRISTO Evangelizzare significa: Convertire Portare

Dettagli

EDUCAZIONE AMBIENTALE NEI PARCHI DEL LAZIO

EDUCAZIONE AMBIENTALE NEI PARCHI DEL LAZIO EDUCAZIONE AMBIENTALE NEI PARCHI DEL LAZIO ( ) Pasolini diceva che le cose ci educano. E i latini dicevano che la goccia scava la pietra. Allo stesso modo, per quanto infinitesimo sia il loro peso sia

Dettagli

centro servizi per la famiglia Mediazione Familiare e Laboratori Espressivi.

centro servizi per la famiglia Mediazione Familiare e Laboratori Espressivi. centro servizi per la famiglia Mediazione Familiare e Laboratori Espressivi. PERCHÈ LA MEDIAZIONE FAMILIARE Nella storia della coppia la separazione, anche se non prevista, qualche volta è inevitabile.

Dettagli

La scuola dell infanzia accoglie i bambini in una fase importante e delicata

La scuola dell infanzia accoglie i bambini in una fase importante e delicata PREMESSA La scuola dell infanzia accoglie i bambini in una fase importante e delicata della propria crescita in termini della costruzione dell identità personale; essa concorre all educazione armonica

Dettagli

E se iscrivessi mio figlio al catechismo?

E se iscrivessi mio figlio al catechismo? E se iscrivessi mio figlio al catechismo? Don Alberto Abreu www.pietrascartata.com E se iscrivessi mio figlio al catechismo? Perché andare al Catechismo La Parola catechismo deriva dal latino catechismus

Dettagli

Da dove nasce l idea dei video

Da dove nasce l idea dei video Da dove nasce l idea dei video Per anni abbiamo incontrato i potenziali clienti presso le loro sedi, come la tradizione commerciale vuole. L incontro nasce con una telefonata che il consulente fa a chi

Dettagli

La mediazione sociale di comunità

La mediazione sociale di comunità La mediazione sociale di comunità Percorso di formazione destinato agli operatori e alle operatrici del numero verde contro la tratta della Provincia di Milano Elvio Raffaello Martini Agosto 2008 MartiniAssociati

Dettagli

I CAMPI DI ESPERIENZA

I CAMPI DI ESPERIENZA I CAMPI DI ESPERIENZA IL SE E L ALTRO sviluppa il senso dell identità personale; riconosce ed esprime sentimenti e emozioni; conosce le tradizioni della famiglia, della comunità e della scuola, sviluppando

Dettagli

INTRODUZIONE. motivazioni e finalità

INTRODUZIONE. motivazioni e finalità Un mondo di bellissimi colori: io e l'ambiente. Tanti bambini tutti colorati: io e gli altri. Un bambino dai colori speciali: io e la famiglia. Avvento e Natale. Io e Gesù, una giornata insieme a Gesù.

Dettagli

PIANI DI STUDIO D ISTITUTO INSEGNAMENTO RELIGIONE CATTOLICA AS 2012

PIANI DI STUDIO D ISTITUTO INSEGNAMENTO RELIGIONE CATTOLICA AS 2012 PIANI DI STUDIO D ISTITUTO INSEGNAMENTO RELIGIONE CATTOLICA AS 2012 CURRICOLO DI BASE PER IL PRIMO BIENNIO DEL PRIMO CICLO DI ISTRUZIONE ABILITA Scoprire che gli altri sono importanti per la vita. Saper

Dettagli

LA TERAPIA DELLA RICONCILIAZIONE

LA TERAPIA DELLA RICONCILIAZIONE Premise 1 LA TERAPIA DELLA RICONCILIAZIONE Ci sono varie forme di riconciliazione, così come ci sono varie forme di terapia e varie forme di mediazione. Noi qui ci riferiamo alla riconciliazione con una

Dettagli

Come fare una scelta?

Come fare una scelta? Come fare una scelta? Don Alberto Abreu www.pietrscartata.com COME FARE UNA SCELTA? Osare scegliere Dio ha creato l uomo libero capace di decidere. In molti occasioni, senza renderci conto, effettuiamo

Dettagli

PROGRAMMAZIONE ANNUALE a. s. 2014-2015

PROGRAMMAZIONE ANNUALE a. s. 2014-2015 Scuola Primaria ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE FRATELLI CASETTI CREVOLADOSSOLA (VB) WWW.iccasetti.gov.it PROGRAMMAZIONE ANNUALE a. s. 2014-2015 RELIGIONE CATTOLICA COMPETENZE CHIAVE - competenze sociali

Dettagli

PARTIAMO DA ALCUNE DOMANDE

PARTIAMO DA ALCUNE DOMANDE PARTIAMO DA ALCUNE DOMANDE Esiste l immagine del disabile intellettivo come persona adulta nella mia mente? Quali sono i maggiori ostacoli che i famigliari/ operatori incontrano nella costruzione di un

Dettagli

Adulti - Fragilità. Valeria Cavallina Responsabile Unità Attività Sociale Sanitaria Distretto Porretta Terme

Adulti - Fragilità. Valeria Cavallina Responsabile Unità Attività Sociale Sanitaria Distretto Porretta Terme Adulti - Fragilità Valeria Cavallina Responsabile Unità Attività Sociale Sanitaria Distretto Porretta Terme Noi Fragili«Fragilità» ha la stessa radice di frangere, che significa rompere. Chi è fragile

Dettagli

PREMESSA Continuità curricolare Continuità metodologica

PREMESSA Continuità curricolare Continuità metodologica PREMESSA Il progetto continuità, nasce dall esigenza di garantire al bambinoalunno un percorso formativo organico e completo, che miri a promuovere uno sviluppo articolato e multidimensionale del soggetto,

Dettagli

J. Delors NELL EDUCAZIONE UN TESORO. Rapporto all UNESCO della Commissione Internazionale sull Educazione per il XXI secolo

J. Delors NELL EDUCAZIONE UN TESORO. Rapporto all UNESCO della Commissione Internazionale sull Educazione per il XXI secolo J. Delors NELL EDUCAZIONE UN TESORO Rapporto all UNESCO della Commissione Internazionale sull Educazione per il XXI secolo L utopia dell educazione L educazione è un mezzo prezioso e indispensabile che

Dettagli

CURRICOLO VERTICALE RELIGIONE CATTOLICA

CURRICOLO VERTICALE RELIGIONE CATTOLICA Istituti Comprensivi di Udine allegato al Piano dell Offerta Formativa CURRICOLO VERTICALE Redatto sulla base delle Nuove Indicazioni Nazionali 2012 e I.N. 2007, in sintonia con le Raccomandazioni del

Dettagli

Formazione genitori. I percorsi

Formazione genitori. I percorsi Formazione genitori Sappiamo che spesso è difficile trovare un po di tempo per pensare a come siamo genitori e dedicarci alla nostra formazione di educatori, sappiamo però anche quanto sia importante ritagliarsi

Dettagli

GVV FORMAZIONE REGIONE PIEMONTE 2015 2016

GVV FORMAZIONE REGIONE PIEMONTE 2015 2016 GVV FORMAZIONE REGIONE PIEMONTE 2015 2016 L ASCOLTO Primo passo dell Accoglienza Padre GHERARDO ARMANI C. M. 1. La relazione di aiuto La relazione si fonda su un rapporto umano centrato sull incontro di

Dettagli

Istituto Comprensivo Cepagatti anno scolastico 2015-2016

Istituto Comprensivo Cepagatti anno scolastico 2015-2016 Finalità della Scuola del primo ciclo Compito fondamentale della scuola del primo ciclo d istruzione, che comprende la Scuola Primaria e la Scuola Secondaria di primo grado, è la promozione del pieno sviluppo

Dettagli

Agenzia Regionale di Protezione Civile &!!

Agenzia Regionale di Protezione Civile &!! Agenzia Regionale di Protezione Civile!!!"#$ % &!! '()* &+#),) Ascoltiamo un po. Parole chiave di Velasco Motivazione Mentalità vincente Esercizio Impegno Adattamento Flessibilità Punti in comune. Quali

Dettagli

I SIGNIFICATI DEL TERMINE CHIESA.

I SIGNIFICATI DEL TERMINE CHIESA. LA NASCITA DELLA CHIESA (pagine 170-177) QUALI SONO LE FONTI PER RICOSTRUIRE LA STORIA DELLA CHIESA? I Vangeli, gli Atti degli Apostoli le Lettere del NT. (in particolare quelle scritte da S. Paolo) gli

Dettagli

IL PROGETTO EDUCATIVO

IL PROGETTO EDUCATIVO IL PROGETTO EDUCATIVO futuro 2 1 LA PROGETTAZIONE COME PERCORSO DELLA CO.CA. 2 Se non sapete con certezza dove volete andare rischiate di ritrovarvi altrove 3 Progetto Un sogno con delle scadenze 4 Che

Dettagli

Laboratorio Nazionale Giovani e Cultura: l immigrazione Roma, 17 19 aprile 2009

Laboratorio Nazionale Giovani e Cultura: l immigrazione Roma, 17 19 aprile 2009 Laboratorio Nazionale Giovani e Cultura: l immigrazione Roma, 17 19 aprile 2009 I lavori svolti in questo laboratorio hanno messo in luce tre aspetti che definiremmo di carattere generale: In primo luogo

Dettagli

La progettazione educativa e la formazione degli educatori in Oratorio

La progettazione educativa e la formazione degli educatori in Oratorio Oratori della Lombardia La progettazione educativa e la formazione degli educatori in Oratorio Luigi Regoliosi Quale rapporto tra formazione educatori e progettazione? Chi sono gli educatori in Oratorio?

Dettagli

PER CRESCERE UN BAMBINO CI VUOLE UN INTERO VILLAGGIO (proverbio africano)

PER CRESCERE UN BAMBINO CI VUOLE UN INTERO VILLAGGIO (proverbio africano) Cervignano del Friuli PER CRESCERE UN BAMBINO CI VUOLE UN INTERO VILLAGGIO (proverbio africano) 1 PRESENTAZIONE CHI SIAMO Il Nido è un Servizio Comunale, gestito da personale della Cooperativa ITACA, in

Dettagli

In Missione per una chiesa estroversa

In Missione per una chiesa estroversa Roma / parrocchia S. Rita 15 giugno 2013 In Missione per una chiesa estroversa di p. Pasquale Castrilli OMI Schema 1. Che cos è missione? 2. Una missione, tante missioni 3. Perché una missione oggi in

Dettagli

RELIGIONE CATTOLICA CLASSE PRIMA Traguardi Obiettivi di apprendimento Contenuti

RELIGIONE CATTOLICA CLASSE PRIMA Traguardi Obiettivi di apprendimento Contenuti RELIGIONE CATTOLICA CLASSE PRIMA Scoprire nell'ambiente i segni che richiamano ai cristiani e a tanti credenti la presenza di Dio Creatore e Padre Descrivere l'ambiente di vita di Gesù nei suoi aspetti

Dettagli

A cura di Roberta Ferdenzi, componente del Coordinamento pedagogico provinciale di Piacenza

A cura di Roberta Ferdenzi, componente del Coordinamento pedagogico provinciale di Piacenza Provincia di Piacenza Settore Sistema Scolastico e servizi alla persona e alla comunità RIFLESSIONI SUL LAVORO DEL COORDINATORE CHE OPERA PER FACILITARE, SUPPORTARE, SVILUPPARE LA CRESCITA PROFESSIONALE

Dettagli

Tema di riflessione del gruppo: la catechesi famigliare precede accompagna e arricchisce ogni altra forma di catechesi

Tema di riflessione del gruppo: la catechesi famigliare precede accompagna e arricchisce ogni altra forma di catechesi Distretto: torino nord - ciriè Tema di riflessione del gruppo: la catechesi famigliare precede accompagna e arricchisce ogni altra forma di catechesi Animatore/trice: verderone daniela -momenti di aggregazione

Dettagli

Tra il dire e l educare c è di mezzo il web. Come può la comunicazione educare alla cultura dell incontro?

Tra il dire e l educare c è di mezzo il web. Come può la comunicazione educare alla cultura dell incontro? Tra il dire e l educare c è di mezzo il web. Come può la comunicazione educare alla cultura dell incontro? Marco Deriu docente di Teoria e tecnica delle comunicazioni di massa, Università Cattolica per

Dettagli

PIANO DI LAVORO ANNUALE SCUOLA DELL'INFANZIA PROGETTO IRC A.S. 2015/2016 IO HO DIRITTO

PIANO DI LAVORO ANNUALE SCUOLA DELL'INFANZIA PROGETTO IRC A.S. 2015/2016 IO HO DIRITTO PIANO DI LAVORO ANNUALE SCUOLA DELL'INFANZIA PROGETTO IRC A.S. 2015/2016 IO HO DIRITTO Premessa La Scuola Cattolica si differenzia da ogni altra scuola che si limita a formare l uomo, mentre essa si propone

Dettagli

I principi di Anffas Onlus sul tema della presa in carico precoce Michele Imperiali comitato tecnico anffas onlus

I principi di Anffas Onlus sul tema della presa in carico precoce Michele Imperiali comitato tecnico anffas onlus I principi di Anffas Onlus sul tema della presa in carico precoce Michele Imperiali comitato tecnico anffas onlus Partire dalla culla.. Esiste un rapporto diretto tra il tempismo con cui ha luogo il processo

Dettagli

il nuovo Schema di regolamento per i Centri Missionari Diocesani,

il nuovo Schema di regolamento per i Centri Missionari Diocesani, Nuovo Schema di regolamento per i Centri Missionari Diocesani La Presidenza della CEI, nella riunione del 13 giugno 2012, ha approvato il nuovo Schema di regolamento per i Centri Missionari Diocesani,

Dettagli

La Responsabilità Sociale e i suoi strumenti Una introduzione

La Responsabilità Sociale e i suoi strumenti Una introduzione La Responsabilità Sociale e i suoi strumenti Una introduzione Mario Viviani, 2006 Integrazione uno Una impresa (o un sistema di imprese) funziona bene tanto più gli interessi che la percorrono sono congruenti,

Dettagli

FARE O ESSERE VOLONTARI?

FARE O ESSERE VOLONTARI? Corso di formazione FARE O ESSERE VOLONTARI? Il volontariato come manifestazione dell essere e dell operare a favore dell altro Caritas Ambrosiana Salone Mons. Bicchierai via San Bernardino 4 20122 Milano

Dettagli

PROGRAMMAZIONE DIDATTICA a.s 2014/2015 classe 3 DISCIPLINA : Religione Cattolica

PROGRAMMAZIONE DIDATTICA a.s 2014/2015 classe 3 DISCIPLINA : Religione Cattolica PROGRAMMAZIONE DIDATTICA a.s 2014/2015 classe 3 DISCIPLINA : Religione Cattolica Obiettivi formativi Obiettivi specifici Attività Metodi Verifiche Riflessione guidata. Dio e l uomo operative.. 1. Comprendere

Dettagli

PROGRAMMAZIONE DI EDUCAZIONE RELIGIOSA

PROGRAMMAZIONE DI EDUCAZIONE RELIGIOSA PROGRAMMAZIONE DI EDUCAZIONE RELIGIOSA PRESSO LA SCUOLA DELL INFANZIA ANNO SCOLASTICO 2014/2015 Insegnante: Brocani Barbara ( sez. A- C- D) PREMESSA L IRC si inserisce in una scuola che deve essere vissuta

Dettagli

PROGETTO EDUCATIVO GRUPPI SPORTIVI ORATORIANI

PROGETTO EDUCATIVO GRUPPI SPORTIVI ORATORIANI PROGETTO EDUCATIVO GRUPPI SPORTIVI ORATORIANI PROGETTO EDUCATIVO LO SPORT LO SPORT come tempo di crescita personale, come mezzo per educare, come scoperta di valori, come proposta ludica, come attività

Dettagli

Insegnando. Dentro la realtà per la crescita della persona SCUOLA PRIMARIA PARITARIA DON LUIGI MONZA

Insegnando. Dentro la realtà per la crescita della persona SCUOLA PRIMARIA PARITARIA DON LUIGI MONZA E d u c a r e Insegnando Dentro la realtà per la crescita della persona SCUOLA PRIMARIA PARITARIA DON LUIGI MONZA PIANO DELL OFFERTA FORMATIVA a.s. 2012-13 (estratto) L istituzione scolastica è espressione

Dettagli

La felicità per me è un sinonimo del divertimento quindi io non ho un obiettivo vero e proprio. Spero in futuro di averlo.

La felicità per me è un sinonimo del divertimento quindi io non ho un obiettivo vero e proprio. Spero in futuro di averlo. Riflessioni sulla felicità.. Non so se sto raggiungendo la felicità, di certo stanno accadendo cose che mi rendono molto più felice degli anni passati. Per me la felicità consiste nel stare bene con se

Dettagli

Curricolo verticale di Religione Cattolica

Curricolo verticale di Religione Cattolica Curricolo verticale di Religione Cattolica Classe Prima Primaria Indicatori Obiettivi di apprendimento 1. DIO E L UOMO 2. LA BIBBIA E LE ALTRE FONTI 3. IL LINGUAGGIO RELIGIOSO 1.1 Scoprire che la vita,

Dettagli

I libri di testo. Carlo Tarsitani

I libri di testo. Carlo Tarsitani I libri di testo Carlo Tarsitani Premessa Per accedere ai contenuti del sapere scientifico, ai vari livelli di istruzione, si usa comunemente anche un libro di testo. A partire dalla scuola primaria, tutti

Dettagli

QUESTIONARIO PER LA RILEVAZIONE DELLE OPINIONI DEI GENITORI DEI BAMBINI CHE HANNO PARTECIPATO AL CENTRO ESTIVO A. ANALISI DI SFONDO: STRUTTURA FAMILIARE a) Da quante persone è composta la sua famiglia?

Dettagli

Convenzione tra la Tavola valdese, la Comunità di lingua francese di Roma e la Chiesa valdese di Roma, via IV Novembre

Convenzione tra la Tavola valdese, la Comunità di lingua francese di Roma e la Chiesa valdese di Roma, via IV Novembre 6 Convenzione tra la Tavola valdese, la Comunità di lingua francese di Roma e la Chiesa valdese di Roma, via IV Novembre N O T A La Comunità Cristiana Protestante di lingua francese svolge dal 1985 la

Dettagli

Attività destinata a raccogliere e a catalogare documenti con l'obiettivo di farli conoscere e diffonderli.

Attività destinata a raccogliere e a catalogare documenti con l'obiettivo di farli conoscere e diffonderli. DOCUMENTAZIONE Attività destinata a raccogliere e a catalogare documenti con l'obiettivo di farli conoscere e diffonderli. Attività di elaborazione, raccolta, organizzazione e diffusione di documenti.

Dettagli

Anno 2004/2005 CORSO SNES-CSI PER FORMATORI. Bologna, 3 dicembre 2005. Lara Rossin

Anno 2004/2005 CORSO SNES-CSI PER FORMATORI. Bologna, 3 dicembre 2005. Lara Rossin Anno 2004/2005 LA FIGURA DEL FORMATORE CSI -LE SUE PECULIARITÀ E LA SUA MISSION- CORSO SNES-CSI PER FORMATORI Bologna, 3 dicembre 2005 Lara Rossin 1 INTRODUZIONE Non si insegna e non si può insegnare,

Dettagli

CITTADINANZA E COSTITUZIONE

CITTADINANZA E COSTITUZIONE CITTADINANZA E COSTITUZIONE CLASSE 1 a TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DEL- LE COMPETENZE OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO INDICATORI DI VALUTAZIONE (Stabiliti dal Collegio Docenti) AL TERMINE DELLA SCUOLA PRIMARIA

Dettagli

Programmazione di religione cattolica

Programmazione di religione cattolica Programmazione di religione cattolica Istituto Comprensivo P. Gobetti Trezzano sul Naviglio Anno Scolastico 2012/2013 INSEGNANTE: Franca M. CAIATI Obiettivi specifici di Apprendimento Questi obiettivi

Dettagli

PROGRAMMAZIONE DELL ISTITUTO COMPRENSIVO DI CARBONERA PER LA SCUOLA PRIMARIA RELIGIONE CATTOLICA

PROGRAMMAZIONE DELL ISTITUTO COMPRENSIVO DI CARBONERA PER LA SCUOLA PRIMARIA RELIGIONE CATTOLICA PROGRAMMAZIONE DELL ISTITUTO COMPRENSIVO DI CARBONERA PER LA SCUOLA PRIMARIA DI RELIGIONE CATTOLICA Tenuto conto dei traguardi per lo sviluppo delle competenze e degli obiettivi di apprendimento al termine

Dettagli

Progetto Diocesano TALITA KUM CARITAS DIOCESANA CALTAGIRONE CALTAGIRONE 4 OTTOBRE 2013 SEMINARIO ESTIVO H. 18,30

Progetto Diocesano TALITA KUM CARITAS DIOCESANA CALTAGIRONE CALTAGIRONE 4 OTTOBRE 2013 SEMINARIO ESTIVO H. 18,30 Progetto Diocesano TALITA KUM CARITAS DIOCESANA CALTAGIRONE CALTAGIRONE 4 OTTOBRE 2013 SEMINARIO ESTIVO H. 18,30 Da dove siamo partiti La Diocesi e la Caritas hanno cercato sempre più di configurarsi come

Dettagli

Percorsi di Educazione alla legalità per la scuola primaria e la scuola secondaria di primo e secondo grado

Percorsi di Educazione alla legalità per la scuola primaria e la scuola secondaria di primo e secondo grado Premessa Percorsi di Educazione alla legalità per la scuola primaria e la scuola secondaria di primo e secondo grado Giovanna Baldini e Cristiana Vettori Libera Scuola Pisa Creare comunità consapevoli,

Dettagli

CURRICOLO RELIGIONE CATTOLICA CLASSE PRIMA

CURRICOLO RELIGIONE CATTOLICA CLASSE PRIMA CURRICOLO RELIGIONE CATTOLICA CLASSE PRIMA Traguardi per lo sviluppo delle competenze L alunno riflette su Dio Creatore e Padre significato cristiano del Natale L alunno riflette sui dati fondamentali

Dettagli

Associazione Laici Pime Linee Guida (Versione semplificata senza regolamento interno)

Associazione Laici Pime Linee Guida (Versione semplificata senza regolamento interno) Associazione Laici Pime Linee Guida (Versione semplificata senza regolamento interno) L1. FINE E NATURA L'Associazione Laici PIME (ALP) è stata promossa dalla Direzione Generale del PIME in seguito all

Dettagli

Fattorie Didattiche, processi di costruzione delle qualità e sistemi di indicatori. Giovanni Borgarello Consorzio Pracatinat

Fattorie Didattiche, processi di costruzione delle qualità e sistemi di indicatori. Giovanni Borgarello Consorzio Pracatinat Fattorie Didattiche, processi di costruzione delle qualità e sistemi di indicatori Giovanni Borgarello Consorzio Pracatinat Perché un processo di qualità? Perché un SIQ? Uno strumento in mano alle FD per

Dettagli

Programmazione didattica per l insegnamento della religione cattolica (Scuola Primaria)

Programmazione didattica per l insegnamento della religione cattolica (Scuola Primaria) Premessa L I.R.C. si inserisce nel progetto educativo-didattico della scuola come disciplina cha valorizza l aspetto storico-culturale della religione cattolica e non come una catechesi, pertanto rientra

Dettagli

Milano, 9 novembre 2013. Vincenzo Saturni

Milano, 9 novembre 2013. Vincenzo Saturni Milano, 9 novembre 2013 Vincenzo Saturni 1 La carta etica: perché e per chi? Avis opera da 86 anni per diffondere una cultura solidale tra i cittadini su tutto il territorio nazionale. E sin dal momento

Dettagli

G I OC ON F A PROGETTO DI PRATICA PSICOMOTORIA

G I OC ON F A PROGETTO DI PRATICA PSICOMOTORIA G I OC ON F A PROGETTO DI PRATICA PSICOMOTORIA La proposta educativa La proposta Psicomotoria educativa rivolta a bambini dai 2 ai 6 anni, tende ad una armonica formazione della personalità vista come

Dettagli