Valutazione del comportamento di microrganismi patogeni nel caciocavallo molisano. Giacomo Migliorati, Francesco Pomilio, Luigi Iannetti
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1 Valutazione del comportamento di microrganismi patogeni nel caciocavallo molisano Giacomo Migliorati, Francesco Pomilio, Luigi Iannetti I risultati della ricerca corrente condotta dall IZSAM G. Caporale. Anno 2014 Teramo, 9 giugno 2015
2 Il progetto Ricerca effettuata nell ambito del progetto finanziato dalla Regione Molise PSR 2007/2013 (bando misura 1.2.4, DDG 660 del 30 luglio 2013) «Milktrack: verifica e documentazione di elementi di tracciabilità reale, funzionalità e sicurezza per la valorizzazione dei prodotti lattiero-caseari in Molise» Tra gli obiettivi del progetto, c è lo studio delle caratteristiche dei prodotti lattiero-caseari molisani atte a documentarne la sicurezza soprattutto in relazione all eventuale capacità del prodotto di contrastare in modo attivo la presenza di microrganismi contaminanti
3 Materiali e metodi Challenge test (contaminazioni artificiali) eseguiti presso il Laboratorio Trasformazioni Sperimentali dell IZSAM, dotato di minicaseificio Impiego della procedura derivata dal Documento Tecnico EURL Lm (Versione 3, giugno 2014) per l esecuzione di studi di shelf-life su Listeria monocytogenes in alimenti RTE
4 Materiali e metodi Il processo di produzione del caciocavallo molisano è stato dettagliatamente raccolto in azienda e riprodotto nel Laboratorio Trasformazioni Sperimentali La variabilità inter-lotto di ph e aw (valutata con metodo EURL Lm) è risultata non significativa, pertanto si è proceduto alla contaminazione di un singolo lotto Nell ambito del lotto sottoposto ad esperimento, si è proceduto a 3 ripetizioni per tempo di analisi (16 tempi in tutto), per ciascun agente patogeno (su caciocavalli contaminati) e per ciascun elemento della flora microbica competitiva (su caciocavalli non contaminati controlli) Per l elaborazione dei risultati è stato sempre utilizzato il valore mediano ottenuto dalle 3 ripetizioni
5 Materiali e metodi Processo di produzione Latte crudo di bovino Aggiunta coltura lattica Aggiunta caglio di vitello a 37 C Coagulazione Rottura della cagliata Estrazione e riposo della cagliata FILATURA con acqua a C Formatura Salatura (salamoia) Stagionatura a 12 C e 67% di umidità Nel nostro challenge test la stagionatura è di 67 giorni
6 Materiali e metodi Inoculo Per ciascun agente patogeno è stata utilizzata una coltura contenente una miscela di un ceppo di campo e di un ceppo ATCC Prima subcoltura del singolo ceppo su TSB-Ye in condizioni ottimali (37 C) fino al raggiungimento dell inizio della fase stazionaria Seconda subcoltura di adattamento (temperatura, ph e aw del latte al momento della cagliata) fino al raggiungimento dell inizio della fase stazionaria Creazione della miscela delle colture (parti uguali per ciascun ceppo) Diluizioni in soluzione fisiologica fino al raggiungimento della concentrazione necessaria a riprodurre una contaminazione del latte di 10^5 UFC/g Inoculo del latte in caldaia prima della cagliata (37 C)
7 Materiali e metodi Microrganismi inoculati: Listeria monocytogenes E. coli O157 Salmonella thyphimurium Stafilococchi coagulasi positivi Flora autoctona valutata sui controlli: Lattobacilli Lattococchi Micrococchi Carica batterica mesofila totale Enterobatteriacee Enterococchi Muffe e lieviti Valutati anche ph e aw
8 Materiali e metodi Metodi utilizzati per la numerazione: Listeria monocytogenes: ISO Stafilococchi coagulasi-positivi: EN/ISO E. coli O157: metodo interno Salmonella: metodo interno
9 Risultati Listeria monocytogenes 8,00 1 7,00 0,99 6,00 0,98 5,00 Valore D per Lm in seguito a filatura (82-87 C): LogC 4,00 3,00 2,00 1,00 0,97 0,96 0,95 0,94 aw 2,84 (min) 0,00 0 0, ,93 Giorni Lm Lattobacilli CBM Lattococchi aw La linea tratteggiata arancione indica la filatura
10 Risultati Listeria monocytogenes 7,00 8,00 6,00 7,50 LogC 5,00 4,00 3,00 2,00 7,00 6,50 6,00 5,50 5,00 ph 1,00 4,50 0,00 0 0, Giorni 4,00 Lm ph Il ph (sempre > 5,0) e l aw (sempre >0,94) non hanno effetto rilevante sulla concentrazione di Lm, che è probabilmente influenzata dalla competizione con la flora autoctona
11 Risultati E. coli O ,99 LogC , Giorni 0,98 0,97 0,96 0,95 0,94 0,93 aw LogC Salmonella 1 0,99 0,98 0,97 0,96 0,95 LogC aw 1 0, , Giorni 0,93 LogC aw E. coli O157 e Salmonella non sopravvivono alla filatura
12 Risultati Stafilococchi coagulasi positivi ,99 Valore D in seguito a filatura: 2,46 (min) LogC ,98 0,97 0,96 0,95 0,94 aw 0 0 0, Giorni 0,93 StafC+ Lattobacilli CBM Lattococchi aw
13 Conclusioni Dai challenge test effettuati risulta che nel caciocavallo molisano i principali agenti patogeni sono al di sotto del limite di rilevabilità dopo il 45 giorno di stagionatura, in presenza di alte contaminazioni (10^5 UFC/g) nel latte utilizzato per la cagliata Salmonella e E. coli O157 non sopravvivono alla filatura Le contaminazioni da Listeria monocytogenes e Stafilococchi coagulasi positivi sono abbattute dal processo di filatura in ragione di valori D (min) pari a 2,84 e 2,46, rispettivamente
14 Conclusioni In assenza di livelli di ph e aw in grado di determinare inattivazione, la competizione con la flora microbica autoctona è la più probabile causa di decremento e scomparsa di Listeria monocytogenes e Stafilococchi coagulasi positivi durante la stagionatura (45 e 30 giorni rispettivamente) I dati ottenuti saranno utilizzati per lo sviluppo di modelli predittivi specifici relativi al comportamento degli agenti patogeni nel caciocavallo molisano
15 Ringraziamenti I challenge test sono stati effettuati a cura del team del Laboratorio Trasformazioni Sperimentali - Anna Franca Sperandii - Gabriella Centorotola - Diana Neri - Patrizia Tucci
16 Grazie per l attenzione!
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