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1 m_amte.dva.registro UFFICIALE.I Gentili, Vi trasmetto, per conto dell'associazione Croce del Biacco e Associazione Il Parco - libera associazione di cittadini di via Larga-onlus, in allegato le osservazioni ai lavori di potenziamento dell'autostrada/tangenziale. Ne chiedo la cortese pubblicazione sul sito. Grazie. Antonio Panza per conto delle Associazioni sopra citate i cui Presidente sono in indirizzo per conoscenza.

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6 Alllegato 3 (pagine 6/6) Bologna 11 marzo 2017 Autostrada A14 Bologna-Bari-Taranto - Tratto Bologna Borgo Panigale-Bologna San Lazzaro - Potenziamento in sede del sistema autostradale e tangenziale di Bologna Osservazioni al progetto PASSANTE ED ASPETTI URBANISTICI ED AMBIENTALI ALLA CROCE DEL BIACCO E ZONA MASSARENTI A cura di: Centro Sociale Croce del Biacco e Associazione Il Parco LIBERA ASSOCIAZIONE CITTADINI DI VIA LARGA Onlus e numerosi cittadini della zona del quartiere S. DONATO.S. VITALE compresa tra le vie Mattei, Martelli, Croce del Biacco, Rivani, Massarenti e via Larga ZONA CROCE DEL BIACCO/MASSARENTI L analisi del progetto di Passante Autostradale di Bologna, presentato dalla Società Autostrade, conferma l esigenza di effettuare alcune osservazioni relative ad aspetti urbanistici ed ambientali e mette in evidenza l impatto ambientale, urbanistico e viario, in termini di dimensioni dell opera, che si avrebbe all interno dell area interessata dai lavori e nello specifico della zona Croce del Biacco Massarenti. Innanzitutto vorremmo che si ponesse attenzione alle dimensioni della nuova struttura rispetto a quelle presenti nel borgo della Croce del Biacco e alle distanze minime, rispetto agli edifici, che si verrebbero a creare dopo la costruzione di tale opera. La zona è stata già interessata da lavori per l ampliamento della Tangenziale per la costruzione della 3^ Corsia Dinamica dell Autostrada e l impatto locale non è stato gestito nella cantierizzazione e neanche valutato rispetto ai suoi effetti nel tempo affinché si potesse intervenire con eventuali correttivi strutturali. Va considerato che al tempo dei lavori dell ampliamento la zona non era densamente popolata come oggi, ed inoltre, i servizi di recapito e distribuzione di raccomandate degli uffici postali di Via Canova non coprivano un ampio territorio. 1

7 Dopo questa breve premessa, I rappresentati delle associazioni presenti sul territorio Massarenti Croce del Biacco e con l approvazione degli abitanti delle zone interessate considerano importanti, per una accettabilità ambientale e urbanistica dell attuale progetto di Passante di Mezzo i seguenti aspetti comuni: A. Riscontro certo da parte di organismo indipendente e certificato per le misurazioni dell emissione nell aria degli inquinanti e delle polveri attuali e di quelle che saranno presenti ad ampliamento realizzato e previsione di interventi volti a tutelare la popolazione nel caso di superamento dei limiti di legge (installazioni di centraline e pubblicazione costante dei dati rilevati su un portale web). Prevedere un confronto costante con Società Autostrade per concordare i nuovi interventi di tutela ambientale per favorire la sostenibilità dell opera. Ad esempio eventuale spostamento, anche parziale, del casello Autostradale di S. Lazzaro più a Sud per contenere la lunghezza delle colonne di autoveicoli determinate dalle immissioni in Autostrada soprattutto durante il periodi di esodo estivo. B. Avere sicurezza dell efficacia degli interventi ipotizzati per l abbattimento acustico. L allargamento deve essere l opportunità per migliorare in assoluto la percezione dei ricettori civili in fase diurna come in fase notturna senza deroghe e con massima attenzione agli edifici sensibili. Si richiama in particolare l'attenzione sugli edifici residenziali indicati nella mappa AMB0267 con i seguenti codici: 2187, 1064, 1067, 1070, 1081, 1082, 975, 979, 981, 947, 951, 953, 871, 2436; e sui seguenti edifici scolastici: 790, 792, 793 (scuole Scandellara), 2383 (scuola L. Tempesta). C. Realizzazione dell effettivo rimboschimento e ampliamento delle zone a verde, che dal progetto sembrano essere già esistenti se non addirittura decurtate dell espandersi della piattaforma stradale. Nello specifico devono essere chiaramente individuate le aree destinate a verde pubblico aggiuntive a quelle già esistenti. Tali aree devono essere ricercate nei quartieri interessati dall'opera preferibilmente a recupero di zone in evidente abbandono. D. Realizzazione e messa in esercizio di tutte le opere aggiuntive supplementari (complanare, ciclabili, etcc..) destinate a ridurre il traffico veicolare prima dell'inizio dei lavori di ampliamento e potenziamento del servizio di trasporto pubblico; E. Ad esempio organizzare la cantierizzazione dando precedenza agli interventi previsti sulla rete viaria esterna (es. III lotto Lungo Savena) per alleggerire il traffico sull Autostrada-Tangenziale durante i lavori di ampliamento. Prima della realizzazione del III tronco della Lungo Savena occorre prevedere un intervento sulla Via Pallavicini per una sua messa in sicurezza evitando però che in futuro questa strada storica sia utilizzata come porta d ingresso alla città. F. Inoltre in Via Caselle all incrocio con Via degli Stradelli Guelfi chiediamo si valuti una forma di messa in sicurezza ( es.una rotonda ) per la circolazione soprattutto in previsione dell aumento di traffico dovuto al completamento della Lungo Savena. Sempre sugli Stradelli Guelfi per il tratto dell abitato alla Croce del Biacco si richiede la creazione di una zona 30 realmente rispettata ed idonea a rallentare la velocità dei mezzi anche operativi( es. HERA, TPER ) che entrano ogni giorno in città e confluiscono sull incrocio con via Martelli. Si evidenziano alcune criticità rilevate analizzando il progetto: 1. Riscontriamo positivo l inserimento della semi-galleria sul tratto Nord in zona Croce del Biacco, che ha il vantaggio di limitare l altezza dei pannelli fonoassorbenti che avrebbero sovrastato le case attigue al tracciato. Mentre consideriamo insufficienti le barriere ipotizzate per le vicinissime case poste a Sud (via Due Madonne a partire dal civico n 55) e la lunghezza di soli 420 metri della semi -galleria che 2

8 non protegge i caseggiati della Piazza dei Colori che pure si trovano a ridosso dell asse stradale. Di conseguenza si richiede l estensione in larghezza della galleria sui due tratti di percorrenza (NORD E SUD) e in lunghezza fino al sottopasso Rivani (Uscita 11 bis ). In questo modo si creerebbe anche una protezione acustica per i grandi edifici di Via Lenin (vedi albergo e i civici a partire dal 65) vicini al sottopasso di Via Rivani, all altezza della curva che compie l Autostrada e Tangenziale tra S. Donato e S. Lazzaro. Nella zona di Via Rivani, (Tratto Sud) oltre richiedere la protezione con la semi galleria, a partire di fronte al civico 32, dovrebbe essere previsto un reale potenziamento del verde, verificando la possibilità di destinare a verde pubblico anche tutte le aree verdi private che allo stato attuale si trovano in stato di abbandono. Inoltre il ridimensionamento della esistente collina di fronte ai civici di Via Rivani 91/97, a causa dei lavori di ampliamento Autostrada, determinerà l eliminazione di alberi censiti (tracce di una presunta fascia boscata fatta durante III corsia dinamica ) per cui richiediamo siano sostituiti ognuno con 2 o 3 alberi nuovi. Inoltre in questa zona vanno mantenute in funzione le vasche di raccolta di acque piovane esistenti e attualmente utilizzate per l irrigazione dei prati condominiali. Vista la presenza di numerose famiglie e soprattutto di bambini che utilizzeranno le future strutture verdi della zona, si chiede l impegno da parte di Autostrade, di installare adeguate protezioni acustiche e compensazione di nuovo verde pubblico Peraltro è stato richiesto da parte dei cittadiniil potenziamento del trasporto pubblico locale. Inoltre si ricorda che quest area, dove risiedono 360 famiglie, insistono infrastrutture che servono l intera città metropolitana quale la ferrovia Bologna- Rimini, il deposito TPER e la stessa Tangenziale-Autostrada e di conseguenza si auspica un particolare attenzione affinché questi caseggiati siano tutelati da questo rilevante progetto. 2. In Via Rivani sul lato Nord ( numeri civici pari ) esistono da tempo zone a ridosso dell autostrada abbandonate e degradate per cui si chiede la presa in carico per un verde strutturato e curato. 3. Le ciclabili ideate in progetto propongono attraversamenti che in diversi punti si rilevano come pericolosi. Nel progetto di Autostrade, si prevede al riguardo, un attraversamento ciclabile previsto su via Stradelli Guelfi al termine del sottopasso di Via Giovanni II Bentivoglio si trova in curva e in un punto di notevole variazione di pendenza del piano stradale. La messa in sicurezza pedonale e ciclabile di Via Stradelli Guelfi serve anche per abilitare una pista ciclabile che consenta di transitare in sicurezza per raggiungere la ex Collina dei Rifiuti di Via Guelfa e il territorio del Comune di S. Lazzaro. Si potrebbe fruire del sottopasso Tangenziale/Autostrada esistente utilizzato solo da Hera nei pressi dell isola ecologica. Inoltre richiediamo un intervento di manutenzione la messa in sicurezza per l utilizzo pedonale e ciclabile del ponte esistente su Via Giovanni II Bentivoglio, chiuso da anni, che rimane l unico modo per attraversare con bici e a piedi la Lungosavena che come noto incrementerà realmente il suo traffico verso la Trasversale di Pianura e il CAAB. 3

9 Inoltre si evidenzia che l esistente tunnel sotto la Tangenziale non in uso tra via Stradelli Guelfi e via Canova previsto per attraversamento degli animali appare angusto e inadatto per raggiungere l'area verde comunale di via Canova (retro Posta). 4. Occorre verificare che nella creazione di una pista ciclabile da Via Rivani verso il centro Città Autostrade, in accordo con il Comune, individui passaggi pedonali idonei e sicuri dalla Rotonda Paradisi verso via Massarenti. Al contempo verifichi la sicurezza della ciclabile collocata sul marciapiede di pertinenza del parcheggio del supermercato Esselunga su via Guelfa. 5. Per gli edifici pubblici sensibili (es. Scuole Scandellara e Livio Tempesta) si chiede di valutare una specifica tutela per evitare i superamenti delle soglie di rumore negli spazi esterni, in modo da garantire l attività didattica all aperto. 6. Per il futuro e in vista della nuova legge sul consumo di suolo si chiede vincolo di tutela per le poche aree verdi ed agricole esistenti in zona evitando la attuazione del PSC del 2007 che prevedeva alloggi in Via Mattei/Via Pallavicini/Vicolo Prati nonché l edificabilità nella zona intorno a Villa Salus. Questi spazi diventano irrinunciabili soprattutto in previsione dell allargamento dell asse autostradale ZONA MASSARENTI/SCANDELLARA 1) L associazione IL PARCO-ONLUS, impegnata nella tutela del territorio in cui è attestata la Zona di Via Larga e limitrofe, nell ambito del progetto della Regione Emilia-Romagna riguardo l interramento della ferrovia Bologna-Portomaggiore, ha raccolto 2300 firme circa, in collaborazione con entità territoriali importanti, contro la prevista chiusura di Via Cellini verso Via Scandellara. Tenendo conto che, in considerazione della strategicità della continuità di Via Cellini, e della necessità di elaborare un progetto, il Comune di Bologna ha inserito la realizzazione di questa opera nell accordo con Autostrade, e che questa, come dichiarato più volte dalla società Autostrade, deve essere ancora esaminata, l Associazione sollecita l elaborazione di un progetto di massima che delinei soluzioni possibili. 2) Tenendo presente che il previsto allargamento, nella zona prospiciente i parchi Campagna e Scandellara, dovrebbe essere attuato tutto all interno degli attuali confini, marcati dalla recinzione, sarebbe importante conoscere in che modo la cantierizzazione dell opera interesserà le immediate vicinanze, considerata la presenza del parcheggio della struttura comunale Cà Larga di via del 4

10 Carpentiere 14, parcheggio fondamentale per la gestione della struttura stessa. Inoltre è segnalata nella tavola CAP0201 un area di supporto localizzata nel Parco Campagna, non supportata dalla necessaria viabilità, se ne chiede la destinazione e le modalità d uso nonché d accesso. 3) In collaborazione con altri ed in convenzione con il Quartiere San Vitale, l associazione IL PARCO- ONLUS, sta riqualificando il sottopasso all autostrada/tangenziale, denominato IL GUADO, di collegamento fra il parco Campagna e quello Scandellara, vista la previsione di una pista ciclo/pedonale si chiede in che modo verrà modificato tale sottopasso. 4) Considerato che in tutto il lato nord del passante, riferito alla zona prospiciente il Parco Campagna (fra il km 18,000 e il km 18,500), così come nel progetto preliminare, permane l assenza delle richieste barriere fonoassorbenti, si ribadisce che, dall installazione delle barriere esistenti nella zona, lato sud della tangenziale, il rumore percepito nel lato nord, fino oltre il parco Tanara, è aumentato per l effetto riflettente delle barriere stesse. Sempre riferita alla gestione di Cà Larga, a regime è prevista una permanenza costante di attività, e quindi di persone, dalla mattina fino alla mezzanotte ed oltre, durante il periodo estivo, e anche se ricadenti nella fascia fra i limiti dei 65 e i 62,5 db, è comunque un livello di rumorosità consistente che si è rivelato fastidioso. Quindi si continua ritenere necessaria l installazione di barriere F.A. anche nel lato nord INTERFERENZE A. Con la linea ferroviaria Bologna-Portomaggiore, documento AUA0412. Dalle immagini del progetto sembra compromesso l'eventuale raddoppio della linea ferroviaria, recentemente indicato anche dalla Regione come possibilità nell'ambito del potenziamento del Servizio Ferroviario Metropolitano. Lo spostamento di una spalla del viadotto che scavalca la ferrovia sembra rafforzare questo timore (cfr. APE0608). 5

11 B. Con la ex-montagnola dei rifiuti di via Stradelli Guelfi attigua al torrente Savena. Come indicato dal Proponente, Le lavorazioni/opere connesse all'allargamento della sede viaria potrebbero interferire con il deposito antropico di rifiuti (GEN0002-1, Relazione Generale, pag. 63). Considerando i rischi derivanti dalla vicinanza del torrente Savena (esondazione e sversamento di inquinanti) e quelli derivanti dal deposito stesso (accumulo di biogas), chiediamo ampie rassicurazioni sulla pericolosità dell'intervento. 6

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