ELEONORA / IL PICCOLO AEROPLANO TIPOLOGIA DELL UNITA APPRENDIMENTO
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- Serafino Rosati
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1 UNITA DI APPRENDIMENTO ACCOGLIENZA - di GHISOTTI ELEONORA Anno Scolastico 2010/2011 (bambini di 5 anni) Da settembre a ottobre 2011 IL PICCOLO AEROPLANO TIPOLOGIA DELL UNITA APPRENDIMENTO Per i bambini di 4 e 5 anni il rientro a scuola dopo le vacanze estive rappresenta un momento tanto atteso, ma allo stesso tempo carico di emozioni e sentimenti che inducono il bambino ad avere atteggiamenti di paura del distacco verso la famiglia, tensione nell incontrare i nuovi iscritti che nei primi giorni attireranno la loro attenzione sull insegnante, nel dover condividere il loro gioco preferito con altri. Per questo è importante che i bambini di 4 e 5 anni inizino scuola alcuni giorni prima in modo da svolgere un rientro sereno e tranquillo durante il quale il bambino avrà l opportunità di ritrovare i suoi giocattoli preferiti lasciati qualche mese prima, di osservare la predisposizione dei nuovi angoli della sezione e di farsi coccolare dall insegnante. Le attività della vita quotidiana costituiscono la trama visibile dell organizzazione educativa dell ambiente e pertanto non vanno lasciate al caso, ma ad esse va attribuito, uno specifico spazio nella programmazione della scuola. Molti obiettivi educativi riguardano la maturazione delle competenze e della conquista dell autonomia che si realizza proprio nelle attività consuete della vita quotidiana. Il ritmo scolastico permette al bambino di avere: autocontrollo, precisione, costanza, orientamento, responsabilizzazione, solidarietà; tutto ciò è determinato dal tempo scolastico che assume una valenza pedagogica favorendo il rispetto dei ritmi e dei tempi individuali, dando ad ogni bambino la possibilità di affinare, sviluppare e testare le sue potenzialità. Il bambino avrà modo di sperimentare le proprie competenze a livello motorie, grafiche-pittoriche, cognitivo, linguistico, relazionale e comportamentale, avrà l opportunità di giocare, disegnare, pitturare e fare attività manipolative in cui sperimentare le proprie capacità creative in relazione a se stesso e in relazione alle persone che gli stanno vicino in questo momento delicato, ma affascinante. Compito dell insegnante sarà di proporre ai bambini di creare un ambiente colorato, divertente per i nuovi iscritti, stimolandoli a manifestare sensazioni, emozioni cercando di cogliere i loro sentimenti per proporre un atmosfera accogliente e serena per tutti. Per far sentire il bambino più autonomo e responsabile gli si affiderà un bambino più piccolo per svolgere alcuni momenti di routine in modo che i bimbi più grandi sentano che gli adulti hanno fiducia e stima nei loro confronti, rafforzando così maggiore sicurezza in se stessi. 2. IL PROBLEMA AFFRONTATO DALL UNITA DI APPRENDIMENTO La scuola rappresenta un mondo complesso dove le attività, le funzioni, gli eventi toccano in modo rilevante tutta la vita del bambino; è vero che l ambiente scolastico è luogo di apprendimento,ma è altrettanto vero che le norme che regolano lo stare insieme e le esigenze sociali sono la base dell acquisizione dell autonomia, della collaborazione e dell espressione di sé in cui esprimere il proprio vissuto. Il sentirsi accolto in un ambiente dove sia possibile esprimere le proprie emozioni permette al bambino di avere la sensazione che si parli con lui e non su di lui, gli permette di comunicare la propria originalità in cui migliorare il suo benessere psico-fisico. Il bambino alla Scuola dell Infanzia, sa di poter ritrovare gli amici, gli spazi e i giocattoli preferiti sa di ritrovarsi per creare un clima giusto per giocare, per imparare insieme, per esprimere le sue emozioni.
2 Lo sviluppo affettivo ed emotivo si trova in reciproca sintonia con altri componenti dello sviluppo del bambino: la componente cognitiva, quella percettiva e fisiologica, quella sociale. Quindi è importante creare nella scuola esperienze di apprendimento attraverso le quali l alunno acquisisce consapevolezza dei propri stati emotivi e dei meccanismi cognitivi che li influenzano, per poi applicare tali conoscenze per risolvere i problemi e le difficoltà che incontra nella vita quotidiana. I più importanti obiettivi che vengono perseguiti per giungere a questo scopo sono: favorire l accettazione di se stessi e degli altri, saper esprimere i propri stati d animo in modo costruttivo, riconoscere gli stati emotivi piacevoli e no, favorire l acquisizione di autoregolazione del proprio comportamento. ( Mario Di Pietro, L ABC delle emozioni, Erickson, Gardolo ( TN), 1999, pag. XIII). L insegnante dovrà far conoscere al bambino un bagaglio di sentimenti ed emozioni che appartengono alla sua sfera personale e aiutarlo a capire le situazioni che li determinano oltre che incoraggiarlo a comunicarli sia verbalmente che graficamente. 3.MODALITA OPERATIVE N ore COSA FA IL DOCENTE 2 Strategia di intervento: racconto IL PICCOLO AEROPLANO L insegnante presenta ai bambini un cartellone rappresentante il cielo con al centro un aeroplanino. Spiega che si tratta di un nuovo amico che è venuto a trovarli per coinvolgerli in un viaggio straordinario. Invita i bambini a presentarsi a turno all aeroplanino dicendogli il proprio nome. Racconta la prima parte della storia del piccolo aeroplano (ALLEGATO 1). Dopo avere ascoltato le impressioni dei bambini, propone di completare il cartellone inserendo tutto quello che era presente nel racconto (prato, alberi, fiori, nuvole ) Ogni bambino colora un elemento e lo dispone a completamento del cartellone. 2 INIZIA IL VIAGGIO! L insegnante racconta ai bambini la seconda parte della storia. Invita i bambini a colorare l immagine dell aeroplanino. Propone ad ogni bambino di disegnare se stesso ed incollarsi a bordo dell aero: tutti i disegni saranno utilizzati per riempire la sagoma di un grosso aereo che sarà appeso in classe. 2 GIOCO MOTORIO: IN VOLO! In classe arriva un invito (scritto su un aeroplanino di carta) da parte del piccolo aeroplano per partire insieme per il suo viaggio. L insegnante pone domande stimolo ai bambini (avete mai preso l aereo? Che cosa avete portato? E poi cosa è successo?) per arrivare alla conclusione che per prendere l aereo è necessario possedere il biglietto: ogni bambino realizzerà il suo. Gioco motorio: (I bambini sono invitati a recarsi nel prato (in palestra) per iniziare il viaggio): l insegnante spiega che il vento ha fatto volare via tutti i biglietti, ogni bambino dovrà quindi cercare il suo per tutto il prato girando intorno ai fiori, arrampicandosi sugli alberi, strisciando nelle tane degli animali e così via. Una volta trovato il biglietto, l aereo potrà partire: il bambino completa l ultima parte del percorso imitano il volo dell aeroplanino e termina spiccando il volo! (salto sul materassino) 2 UGUALI E DIVERSI L insegnante racconta la terza parte della storia del piccolo aeroplano. Suggerisce ai bambini di guardarsi allo specchio per descrivere come sono fatti. Aiuta i bambini ad arrivare al concetto che sono tutti uguali (una testa, due braccia, due gambe ), ma hanno anche delle diversità (sesso, altezza, colore degli occhi ).
3 Invita i bambini a realizzare un cartellone che rappresenti tutte le caratteristiche dei bambini presenti nella classe (Chi ha i capelli biondi? Chi ha gli occhi scuri? Ecc ). 2 GIOCO MOTORIO: LE NOSTRE CARATTERISTICHE Sul pavimento della palestra inizialmente ci sono due cerchi, uno rappresenta la caratteristica maschio, l altro femmina ; i bambini sono invitati a ballare ascoltando una canzone e quando la musica si ferma devono correre verso il cerchio corrispondente al loro genere di appartenenza. Successivamente i cerchi aumentano variando le caratteristiche (colore di capelli o occhi, età e qualunque altra diversità sia stata individuata precedentemente dai bambini). In classe ogni bambino realizza il suo autoritratto facendo attenzione a rispettare le sue caratteristiche reali. Nei giorni seguenti, l insegnante invita i bambini a provare a riconoscere un compagno ascoltandone solo la descrizione, la voce o toccandolo tenendo gli occhi chiusi. 2 UN SOLO CIELO, TANTI COLORI L insegnante racconta la quarta parte della storia. Aiuta i bambini a elencare quali colori hanno visto il piccolo aeroplano e Timmy (rosa, giallo, azzurro, arancione e blu). Invita i bambini a pitturare un foglio con il colore che preferiscono tra quelli presenti nel racconto. Propone ai bambini di tagliare il foglio ottenendo così alcune strisce. Ogni bambino incolla le strisce su un cartellone comune mischiandole con quelle dei compagni realizzando un unico grande cielo colorato. Successivamente, lasciando a disposizione i 5 colori, ogni bambino realizza il suo cielo. 2 OGNI COLORE AL SUO POSTO L insegnante fa trovare in classe cinque macchie colorate (rosa, giallo, azzurro, arancione, blu). Invita i bambini a ricordare in quale ordine erano comparsi i colori nel racconto e li porta a riflettere sul fatto che la sequenza di colori si ripete uguale ogni giorno. Propone ai bambini di incollare le macchie su una striscia che rispetti l ordine dei colori. Invita i bambini a leggere i colori portandoli a comprendere che possono diventare un ritmo. 2 GIOCHI MOTORI: ALLA SCOPERTA DEL RITMO DELLA GIORNATA Timmy invita i bambini a recarsi in palestra a giocare con i colori del suo cielo. L insegnante crea cinque zone diverse, ognuna contrassegnato con un colore (Ad esempio: cerchi-rosa, materasso-giallo, tunnel-azzurro, ecc ). I bambini, a gruppi, dovranno andare in tutte le zone seguendo l ordine corretto (dato dal ritmo dei colori) ed in ognuna di esse compiere un azione stabilita in precedenza (Ad esempio: salto, capriola, ecc ). Quando arrivano all ultimo colore ricominciano dal primo. Dopo qualche giro, si riflette con i bambini sul fatto che anche nelle loro giornate c è qualcosa che si ripete sempre introducendo il ritmo della giornata. In un secondo momento: Si riprende il gioco, ma questa volta ad ogni colore corrisponde un momento della
4 giornata scolastica. Quando l insegnate dice un colore, i bambini dovranno correre nella zona contrassegnata con il medesimo ed imitare l azione della giornata corrispondente. (Ad esempio: Rosa-lavoro in classe, giallo-mi lavo le mani, azzurro-mangio, arancione gioco, blu-dormo). Chi sbaglia viene eliminato dal gioco e per un turno non potrà partecipare. 2 GIOCO MOTORIO: COME TANTE GOCCIOLINE L insegnante fa notare ai bambini che l aeroplanino e Timmy sono spariti dalla bacheca: una breve caccia al tesoro porta a scoprire che si erano nascosti perché spaventati. Per scoprire la causa dello spavento, l insegnante racconta la quinta parte della storia. Gioco motorio: un bambino interpreta l aeroplanino, un altro Timmy, alcuni sono alberi, tutti gli altri gocce di pioggia. Le gocce di pioggia si dispongono ad un lato della palestra (che rappresenta il cielo) e devono raggiungere l altro lato (che rappresenta il prato) senza farsi prendere dagli alberi che saranno disposti in modo sparso tra cielo e prato e potranno muoversi solo in uno spazio delimitato. Le gocce di pioggia che vengono toccate dagli alberi dovranno rimanere ferme accanto ad essi. L aeroplanino e Timmy possono liberare le gocce di pioggia prendendole per mano e riportandole verso il cielo, dando così loro la possibilità di fare un altro tentativo di raggiungere il prato. Successivamente, i bambini si scambiano i ruoli. 2 QUALCHE REGOLA L insegnante racconta ai bambini la sesta parte della storia e ascolta la loro opinione su come si risolverà la situazione. Riflette con loro sul comportando dei bambini nel racconto: quali azioni andavano bene? E quali erano sbagliate? Perché? Invita i bambini a costruire due palette, una contrassegnata con un aero rosso e l altra con un aereo verde. A turno, una coppia di bambini mima un azione suggerita dall insegnante: gli altri sollevano l aereo rosso o verde a seconda che l azione sia lecita o meno. Dopo avere stabilito le regole che dovrebbero essere rispettate a scuola, ogni bambino disegna e spiega la regola più importante e quella più difficile da rispettare secondo il suo parere. Si costruisce insieme un grafico che rappresenti le scelte dei bambini e si riflette con loro sul risultato (Abbiamo scelto tutti la stessa regola? Perché questa regola è importante? Come mai questa regola, per me, è così difficile da rispettare? ) 2 CHE VIAGGIO EMOZIONANTE! L insegnate conclude il racconto dell avventura del piccolo aeroplano narrando la settima parte della storia. Chiede ai bambini quali siano stati gli avvenimenti principali del racconto. Mostra le immagini (preparate in precedenza) che rappresentano la storia del piccolo aeroplano e invita i bambini a disporle nell ordine corretto. Aiutandosi con le immagini, i bambini provano ad individuare le emozioni che ha provato l aeroplanino nei vari momenti. L insegnante scrive l emozione individuata dai bambini sotto l immagine corrispondente. Propone ai bambini di collaborare alla realizzazione di un grande aquilone costituito da tanti colori quante sono le emozioni individuate. Chiede ai bambini in quali occasioni abbiano provato emozioni simili a quelle dell aeroplanino.
5 Invita a disegnare l episodio e ad incollare l elaborato nella parte di aquilone corrispondente all emozione rappresentata. 2 GIOCO MOTORIO: IN VIAGGIO VERSO CASA L insegnante fa notare che l aeroplanino non è più sulla bacheca: al suo posto ci sono tante stelle, nuvole ed uccellini che informano i bambini che l hanno visto volare verso casa, ma che forse possono ancora salutarlo. In palestra, i bambini trovano l aeroplano pronto per il viaggio di ritorno. L insegnante li invita ad accompagnare l aeroplanino nel suo viaggio verso casa effettuando un percorso durante il quale dovranno raccogliere elementi appartenuti al racconto escludendo quelli che non c entrano. Il percorso sarà strutturato in maniera leggermente differente per le tre fasce d età: i bambini di 5 anni saranno rappresentati dalla stella, simbolo che potrà essere utilizzato per identificarli durante il resto dell anno. 4. SPENDIBILITA - IMPLEMENTAZIONE Le competenze che il bambino acquisisce con la frequenza all unità di apprendimento sono necessarie per continuare il percorso didattico annuale e per riattivare le relazioni già intraprese l anno precedente di attività sia con le docenti sia con i compagni. In modo particolare il bambino si dovrà adattare alla nuova organizzazione della sezione acquisendo gradualmente maggiore responsabilità e autonomia. Il bambino avrà modo così di mettere in gioco tutte le competenze acquisite a livello motorio, linguistico e cognitivo nella ricerca di nuove strategie che possano apportare soluzioni per lo svolgimento delle attività e dei giochi strutturati, proposti con un graduale incremento di difficoltà, per motivarlo ad utilizzare in modo costruttivo le competenze acquisite. Il bambino avrà occasione quindi di spendere le abilità acquisite sia in ambito scolastico, sia in ambito extra scolastico. A livello extra scolastico potrà utilizzare tali competenze in attività ludiche sia con coetanei sia con bambini più piccoli, in attività sportive e di gioco strutturato presso le ludoteche e in occasione di feste a casa di amici, dove avrà modo di relazionarsi comunicando con diversi linguaggi: verbale, gestuale, motorio e grafico pittorico. 5. PROFILO IN ENTRATA Il corpo e il movimento Identità corporea: individua e denomina correttamente le diverse parti del corpo Rappresenta graficamente il corpo Motricità muove contemporaneamente due segmenti corporei mantenendo fermo il resto del corpo riproduce posizioni Abitudini igienico sanitarie individua abitudini igienico sanitarie corrette usa correttamente le posate Linguaggi e creatività esegue campiture adegua la dimensione del disegno a quelle del foglio i discorsi e le parole parlato: interviene rispettando il proprio turno fonologico: pronuncia correttamente parole e frasi
6 semantico-lessicale: individua il significato di una consegna morfo sintattico: trasforma nomi, aggettivi femminili in maschili e viceversa testo: riconosce le cause e le azioni principali di un racconto Il sè a l altro esprime i propri sentimenti controllo la propria aggressività collabora con l adulto utilizza gli spazi della scuola in modo autonomo accetta le frustazioni Cittadinanza e convivenza civile collabora e condivide il materiale aiuta i compagni inizia a riflettere sui comportamenti giusti o sbagliati interiorizza le regole della scuola rispetta gli altri 6. LA RIPROGETTAZIONE DELL UNITA DI APPRENDIMENTO La riprogettazione è elemento di: auto-valutazione dell attività didattica, quale attività professionale dei docenti miglioramento continuo delle azioni didattiche un ipotesi di lavoro in continua evoluzione
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