Romania e Moldavia Aspetti socio-culturali
|
|
- Filomena Cavalli
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Piano Territoriale per l'integrazione - Azioni di integrazione sociale e scolastica Conferenza dei Sindaci U.L.S.S Azienda U.L.S.S Cooperativa Giuseppe Olivotti di Mira Romania e Moldavia Aspetti socio-culturali culturali
2 ROMANIA e MOLDAVIA La Romania e la Moldavia fino al 1945 erano una paese unico. La Moldavia era una Regione all Est della Romania e confinava con la Russia. Dopo la seconda guerra mondiale, la Romania esce sconfitta quindi metà della Regione della Moldavia entra a fare parte dell URSS. La lingua ufficiale è la lingua romena/rumena che è la stessa. La religione piùdiffusa èil cristianesimo ortodosso, ma sono presenti anche altre religioni.
3 Romania La popolazione èdi 22 milioni di abitanti, di cui 3 milioni immigrati all estero. La grande maggioranza della popolazione è di etnia rumena. Vi sono delle notevoli minoranze ungheresi(6,6% secondo il censimento del 2002) e, in misura minore, rom(1,5%), tedesche(1,3%), ucraine(soprattutto nelle regioni settentrionali; 0,3% della popolazione totale del paese), turche e tatare(in Dobrugia; 0,26%) e anche russe(0,2%) e serbe (0,11%). Le numerose minoranze etniche, oltre una ventina, sono per legge rappresentate in Parlamento ciascuna da un parlamentare. La Romania èuno Stato laico. E entrata a far parte dell Unione Europea nel E una Repubblica semi presidenziale.
4 Moldavia E diventata indipendente dall Unione Sovietica nel 1991, ufficialmente èuno Stato neutrale. E una Repubblica parlamentare. La popolazione èdi 3,6 milioni di cui moldavi sono immigrati all estero. La composizione etnica dell'insieme della repubblica (comprendente anche la popolazione della secessionista Transnistria) èla seguente: Moldavi 65%, Ucraini13.8%, Russi13%, Gagauzi3.5%, popolazione di lingua turca e religione cristiana-ortodossa, Bulgari2%, Ebrei1.5% altro 1.2%.
5 La famiglia I Ruoli La famiglia è nucleare sul modello europeo, italiano. La responsabilità di sostenere economicamente la famiglia è a carico di tutti e due i genitori, generalmente lavoratori. E riconosciuta la responsabilità congiunta dei due sposi, non esistono doveri propri della donna o del marito, ma obblighi reciproci, che comprendono il dovere di concertazione per le decisioni concernenti la famiglia, i figli e i progetti familiari. La famiglia, come struttura fondamentale della società si va evolvendo e permangono comportamenti e mentalità maschiliste e patriarcali, legate all ignoranza, soprattutto nelle zone rurali.
6 La famiglia - I valori Non esistono grosse differenze tra i valori della famiglia romena e i valori della famiglia italiana. I valori sono gli stessi, il loro rispetto dipende solo dalle problematiche che ogni famiglia ha. La Romania è uno stato laico quindi la religione influisce poco sulle politiche della famiglia. E riconosciuto solo il matrimonio civile, mentre quello religioso non ha nessun valore davanti allo Stato. Di solito si celebra il matrimonio in Comune, seguito da quello religioso. Il divorzioèuna pratica diffusa nei paesi dell Est e si ottiene in tempi velocissimi. La custodia del figlio e della figlia si protrae sino alla loro maggior età ed è affidata generalmente alla madre, solo in casi eccezionali al padre oppure ai nonni. Il padre è obbligato a provvedere ai bisogni dei suoi figli fino al compimento della maggiore etào fino ai venticinque anni compiuti per quanto riguarda i figliche proseguono i loro studi.
7 La famiglia e la migrazione Le famiglie straniere, a seguito dell esperienza migratoria, vivono spesso difficoltà legate all indebolimento delle funzioni genitoriali ed educative e della loro autorità di fronte ai figli. La capacità di porsi come guida nei confronti dei figli, può essere indebolita anche dalla svalutazione del loro ruolo compiuta dalla società di accoglienza e dagli stessi figli che misurano il grado di adeguatezza dei genitori al nuovo contesto. Può succedere che un figlio piccolo o adolescente si faccia carico di ruoli e responsabilità tipici dell età adulta e questa inversione di ruoli sminuisce a coppia genitoriale.
8 I luoghi della socializzazione -La scuola Nei paesi dell Est generalmente i genitori delegano alla scuola tutto ciò che riguarda l istruzione dei figli, raramente sono previsti incontri scuola-famiglia. La scuola viene ritenuta responsabile anche dell educazione dei bambini, in particolare per quanto riguarda la disciplina. La figura dell insegnante èmolto rispettata. Nella maggior parte delle scuole le classi sono affollate, lo stile educativo èautoritario. Nel paese di migrazione, la scuola è il principale canale di socializzazione dei bambini e ragazzi stranieri con i coetanei italiani. La scuola in Italia può aiutare i bambini migranti nel loro percorso di inserimento e prevenire la dispersione scolastica, non solo adeguando le metodologie e gli strumenti didattici, ma anche attivando relazioni positive nei confronti delle famiglie degli allievi stranieri, aiutandole a conoscere il funzionamento della scuola e favorendone la partecipazione attiva.
9 I Servizi Sociali in Romania L azione del governo è proiettata allo sviluppo di sistemi e servizi integrati volti alla modernizzazione, alla libertà di scelta e alla partecipazione attiva dei beneficiari. Ma nonostante i numerosi miglioramenti realizzati persistono ancora grosse difficoltà da risolvere: Distribuzione sproporzionata dei servizi; Discrepanza tra regioni, aree urbani e rurali; Gap tra bisogni dei beneficiari e risorse disponibili; Assenza di un piano strategico locale; Grandi differenze all interno del gruppo di beneficiari; Strutture gestionali inadeguate e mancanza di personale qualificato.
10 Le problematiche sociali che coinvolgono i minori Il fenomeno dell abbandono dei minori e la tutela dei diritti dell infanzia è stata l unica politica sociale vincente. Si è passato da minori abbandonati nel 1991 ai minori ad oggi (dati aggiornati nel 2008). Sono stati chiusi gli istituti sviluppando soluzioni alternative come le comunità educative di tipo famigliare. Le persone disabili: uno dei maggiori ostacoli alla loro inclusione sociale è il bassissimo livello d integrazione sociale perchè la scolarizzazione avviene in Istituti/Scuole speciali per le persone con disabilità fin dalla scuola per l Infanzia) quindi una loro integrazione/inclusione sociale e lavorativa in seguito è ancora più difficile. Le misure di protezione sociale a favore dei disoccupati e di coloro che hanno carichi familiari sono molto scarse. In Romania esiste una grossa implicazione delle ONG nelle politiche sociali che coprono una piccola parte delle grosse mancanze dello Stato sociale. Il 20% delle ONG si occupano dei servizi sociali, specialmente di tutte le problematiche collegate ai minori in difficoltà. I finanziamenti locali sono quasi inesistenti basandosi sui donatori internazionali.
Albania e Kosovo. Aspetti socio-culturali. culturali
Piano Territoriale per l'integrazione - Azioni di integrazione sociale e scolastica Conferenza dei Sindaci U.L.S.S.13 Azienda U.L.S.S.13 Cooperativa Giuseppe Olivotti di Mira Albania e Kosovo Aspetti socio-culturali
DettagliCostituzione italiana
Costituzione italiana Educazione e famiglia 10 dicembre 2014 10 dicembre La famiglia Persone che vivono insieme con legami di parentela Funzione sociale La famiglia istituzione fondamentale della società
DettagliAlcuni dati sui servizi educativi a favore dei minori stranieri
Città di Torino Divisione Servizi Educativi Settore Integrazione educativa Alcuni dati sui servizi educativi a favore dei minori stranieri a cura di Carla Bonino Gli interventi che la Divisione Servizi
DettagliSCHEDA DI RILEVAZIONE
Allegato 3 RICERCA: SCUOLA ED IMMIGRAZIONE SCHEDA DI RILEVAZIONE PROGETTO OSSERVATORIO PERMANENTE SULLA CONDIZIONE DEGLI IMMIGRATI E SULLO STATO DEI PROCESSI DI ACCOGLIENZA E DI INTEGRAZIONE NELLE REGIONI
DettagliI SERVIZI SOCIO-EDUCATIVI IN PROVINCIA DI TRENTO
I SERVIZI SOCIO-EDUCATIVI IN PROVINCIA DI TRENTO SERVIZI RESIDENZIALI I SERVIZI DI PRONTA ACCOGLIENZA: IL CENTRO PER L INFANZIA IL CENTRO DI PRONTA ACCOGLIENZA Il Centro per l Infanzia accoglie bambini
DettagliMinistero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca
Protocollo d Intesa per la tutela dei minori Rom, Sinti e Camminanti tra Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca e Opera Nomadi VISTO il decreto del Presidente della Repubblica 26 marzo
DettagliPAROLE CHE RIVELANO LA DIMENSIONE SOCIALE DI QUESTA ESPERIENZA
BOLOGNA COSPES PAROLE CHE RIVELANO LA DIMENSIONE SOCIALE DI QUESTA ESPERIENZA TIROCINANTI EDUCAZIONE SOCIO / AFFETTIVA ORIENTAMENTO CONSULENZA PSICO/PEDAGOGICA EDUCAZIONE SESSUALE DSA BES COPPIE FAMIGLIE
DettagliCAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE. d iniziativa del deputato LIVIA TURCO
Atti Parlamentari 1 Camera dei Deputati CAMERA DEI DEPUTATI N. 3047 PROPOSTA DI LEGGE d iniziativa del deputato LIVIA TURCO Norme per la promozione della partecipazione dei giovani immigrati al servizio
DettagliI servizi educativi e scolastici alle prese con l immigrazione.
I servizi educativi e scolastici alle prese con l immigrazione. L Ufficio integrazione alunni stranieri della Istituzione servizi educativi del Comune di Ferrara FERRARA 2012 COMUNE DI FERRARA Istituzione
DettagliQUESTIONARIO PER ASSISTENTI EDUCATORI
Pagina1 QUESTIONARIO PER ASSISTENTI EDUCATORI PROFILO ANAGRAFICO 1. SESSO M F Età PROFILO PROFESSIONALE 2. Presta servizio come educatore in una sola scuola o più scuole? In una sola scuola in n. scuole
DettagliAccoglienza come costruzione e condivisione di regole comuni. BENVENUTI NELLA NOSTRA SCUOLA Convegno 10 settembre 2015 Mirella Cova UST - Mantova
Accoglienza come costruzione e condivisione di regole comuni BENVENUTI NELLA NOSTRA SCUOLA Convegno 10 settembre 2015 Mirella Cova UST - Mantova Accoglienza Integrazione scolastica sociale Alfabetizzazione
DettagliI molteplici aspetti delle fragilità familiari. Graziella Giovannini
I molteplici aspetti delle fragilità familiari Graziella Giovannini MINORE FAMIGLIA DI ORIGINE Una rappresentazione condivisa: La famiglia come luogo naturale in cui crescere Una natura colorata dalla
DettagliPAESI ARABI. Aspetti socio-culturali
Piano Territoriale per l'integrazione Azioni di integrazione sociale e scolastica Conferenza dei Sindaci U.L.S.S.13 Azienda U.L.S.S.13 Cooperativa Giuseppe Olivotti di Mira PAESI ARABI Aspetti socio-culturali
DettagliADOZIONI A DISTANZA Etiopia
ADOZIONI A DISTANZA Etiopia Il Sole Onlus Nel 1997 nasce, a Como, l Associazione Il Sole Onlus. Il suo obiettivo è, fin da subito, garantire ai bambini, soprattutto nei Paesi in Via di Sviluppo, uguaglianza
DettagliIL CAPOLUOGO AL MICROSCOPIO
IL CAPOLUOGO AL MICROSCOPIO Il Servizio Statistica della Provincia di Mantova coltiva il progetto di costituire una banca dati provinciale di provenienza anagrafica che non vuole divenire una duplicazione
DettagliLe attività sono proposte e condotte da operatori laici con esperienza nel contesto missionario e migratorio.
Il Centro Missionario è un ufficio della Diocesi di Bergamo che svolge il suo servizio e le sue attività nel contesto dell animazione missionaria nelle Parrocchie e a sostegno di progetti nei paesi del
DettagliC1-LINGUE STRANIERE (Questionario per il tuto del modulo)
C-LINGUE STRANIERE (Questionario per il tuto del modulo) Sezione A - Il contesto. Quale, fra le seguenti alternative, descrive meglio la zona in cui è situata la sua scuola? (Massimo risposta) Un paese,
DettagliL'esperienza scolastica è fondamentale per la crescita di ogni bambino.
L'esperienza scolastica è fondamentale per la crescita di ogni bambino. La scuola rappresenta un luogo ricco di potenzialità (nuove esperienze, competenze, autonomia, relazioni ecc.). Per i bambini adottati
DettagliComune di Trieste. Montebello
Montebello Il nuovo insediamento ATER è inserito in un rione fortemente urbanizzato ma povero di servizi e luoghi di aggregazione. Comprende 10 condomini-180 alloggi- 480 persone. Presenza significativa
DettagliPROGETTO DI INTEGRAZIONE E RECUPERO SCOLASTICO
in collaborazione con il Comune di Gubbio, la Caritas Diocesana, con il contributo del M.I.U.R.(Art.9 del C.C.N.L.Comparto Scuola 2002/2005) e della Regione Umbria, L.R.18/90. PROGETTO DI INTEGRAZIONE
DettagliLa Convenzione sui diritti dell infanzia
NOME... COGNOME... CLASSE... DATA... La Convenzione sui diritti dell infanzia La Convenzione sui diritti dell infanzia è stata approvata dall Assemblea generale delle Nazioni unite (ONU) il 20 novembre
DettagliLa popolazione in età da 0 a 2 anni residente nel comune di Bologna. Dicembre 2015
La popolazione in età da 0 a 2 anni residente nel comune di Bologna Dicembre 2015 La presente nota è stata realizzata da un gruppo di lavoro dell Area Programmazione, Controlli e Statistica coordinato
DettagliREGOLAMENTO PER LA PROMOZIONE DELLA SOLIDARIETA INTERNAZIONALE E DEI DIRITTI UMANI. Art. 1 Finalità
REGOLAMENTO PER LA PROMOZIONE DELLA SOLIDARIETA INTERNAZIONALE E DEI DIRITTI UMANI Art. 1 Finalità La Provincia di Genova, in attuazione di quanto previsto dal proprio Statuto, promuove la cultura della
DettagliLA MEDIAZIONE SOCIOCULTURALE NEI PERCORSI DI AFFIDAMENTO OMOCULTURALE A PARMA. Bologna, 24 maggio 2012 Comune di Parma
LA MEDIAZIONE SOCIOCULTURALE NEI PERCORSI DI AFFIDAMENTO OMOCULTURALE A PARMA Bologna, 24 maggio 2012 Comune di Parma Il progetto di Affido Famigliare Omoculturale nasce nel 2000, col rientro al comune
DettagliAllievi di madrelingua non italiana della scuola secondaria di secondo grado e della formazione professionale
Allievi di madrelingua non italiana della scuola secondaria di secondo grado e della formazione professionale SCHEDA PER IL PERCORSO DIDATTICO PERSONALIZZATO da compilare sia per allievi neo-arrivati che
DettagliProtocollo d intesa tra Autorità garante per l'infanzia e l adolescenza e Consiglio nazionale dell Ordine degli Assistenti sociali (CNOAS)
Protocollo d intesa tra Autorità garante per l'infanzia e l adolescenza e Consiglio nazionale dell Ordine degli Assistenti sociali (CNOAS) L'AUTORITÀ GARANTE PER L'INFANZIA E L ADOLESCENZA E IL CONSIGLIO
DettagliREGOLAMENTO PER L INTEGRAZIONE/INCLUSIONE SCOLASTICA DEGLI ALUNNI CON DISABILITÀ
Istituto Statale di Istruzione Superiore Devilla Dessì La Marmora - Giovanni XXIII Via Donizetti, 1 Via Monte Grappa, 2-07100 Sassari, Tel 0792592016-210312 Fax 079 2590680 REGOLAMENTO PER L INTEGRAZIONE/INCLUSIONE
Dettagligiovani l opportunità di un sereno e armonioso sviluppo;
Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Protocollo d Intesa tra MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA DIREZIONE GENERALE PER LO STUDENTE e CSI CENTRO SPORTIVO ITALIANO
DettagliDOCUMENTI EUROPEI SCUOLA E INTEGRAZIONE
DOCUMENTI EUROPEI SCUOLA E INTEGRAZIONE Direttiva del Consiglio Europeo 486/77 L integrazione scolastica dei bambini immigrati in Europa. Misure per favorire: la comunicazione con le famiglie immigrate,
DettagliL adozione di un bambino già grande e l arrivo dell adolescenza Marco Chistolini Adolescenza adottiva L adozione è una condizione esistenziale che ha tratti comuni e profonde differenze. Questo assunto
DettagliI nuovi vicini. Quando l immigrazione diventa normale
DIPARTIMENTO DI SCIENZE SOCIALI E POLITICHE Maurizio Ambrosini, università degli studi di Milano I nuovi vicini. Quando l immigrazione diventa normale La questione Volevamo delle braccia, sono arrivate
DettagliRealizzazione a cura di Vittorio Rossin. Assessore alla Statistica Egidio Longoni. Dirigente dell Ufficio Statistica e Studi Eugenio Recalcati
L informazione statistica Deve essere considerata Dalla Pubblica Amministrazione Come una risorsa essenziale per operare meglio E con trasparenza, in modo tale da essere Strumento di controllo sociale
DettagliLa Legge n. 170/2010 e il Decreto attuativo. Quali ricadute nella scuola? Tamara Zappaterra, Università di Firenze
La Legge n. 170/2010 e il Decreto attuativo. Quali ricadute nella scuola? Tamara Zappaterra, Università di Firenze 1 LEGGE 8 ottobre 2010, n. 170 Nuove norme in materia di Disturbi Specifici di Apprendimento
DettagliRelatore: Paula Eleta
A scuola nessuno è straniero Firenze, 30 settembre 2011 Sessione: L integrazione comincia dai più piccoli Una scuola aperta che guarda al futuro Percorsi interculturali e di integrazione presso le Scuole
DettagliSVILUPPARE LA CULTURA DEL DIALOGO SOCIALE NEI SISTEMI EDUCATIVI EUROPEI QUESTIONARIO MODELLI DI ORGANIZZAZIONE E DI RAPPRESENTANZA DEI SINDACATI
SVILUPPARE LA CULTURA DEL DIALOGO SOCIALE NEI SISTEMI EDUCATIVI EUROPEI QUESTIONARIO LA GOVERNANCE NEI SISTEMI DELL'EDUCAZIONE MODELLI DI ORGANIZZAZIONE E DI RAPPRESENTANZA DEI SINDACATI LIVELLI DI CONTRATTAZIONE/ACCORDI,
DettagliUn esperienza Servizio di Assistenza Domiciliare ai Minori creare legami per innescare
Un esperienza Servizio di Assistenza Domiciliare ai Minori creare legami per innescare A cura di Dr.ssa BOVE Daniela Laura Cooperativa Sociale AMANI Comune di Brindisi Roma, 18 Gennaio 2010 cambiamenti
DettagliCentro Polifunzionale di Gavirate. Centro di Accoglienza di Cittiglio. Fondazione FELICITA MORANDI. Associazione IL PASSO onlus
Centro di Accoglienza di Cittiglio Centro Polifunzionale di Gavirate Fondazione FELICITA MORANDI Associazione IL PASSO onlus Luglio 2012 FONDAZIONE FELICITA MORANDI Servizi e interventi a favore dei minori
DettagliLe relazioni scuola-famiglia nella crisi famigliare LE NUOVE FAMIGLIE. Dott.ssa Federica Scarian Pedagogista giuridica. Predazzo, 9-13 marzo 2015
Le relazioni scuola-famiglia nella crisi famigliare LE NUOVE FAMIGLIE Dott.ssa Federica Scarian Pedagogista giuridica Predazzo, 9-13 marzo 2015 Contesto: Le nuove famiglie Calo e posticipazione dei matrimoni
DettagliQUADRO NAZIONALE DELL IMMIGRAZIONE
COSVILUPPO 1 e QUADRO NAZIONALE DELL IMMIGRAZIONE LORENZO TODESCHINI IMMIGRATI: PROBLEMA O RISORSA? L immigrazione è spesso percepita come fatto negativo e non è facile cambiare mentalità 2 solo di recente
DettagliAssociazione Trama di Terre
Associazione Trama di Terre Centro Interculturale delle donne Via Aldrovandi, 3, 40026 Imola (BO) Italia Tel/fax +39 0542 2892 info@tramaditerre.org www.tramaditerre.org Trama di Terre nasce nel 997 dall
Dettagli5. PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA E INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI STRANIERI
5. PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA E INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI STRANIERI INTRODUZIONE NORMATIVA I minori stranieri presenti sul territorio nazionale hanno diritto all istruzione indipendentemente dalla regolarità
DettagliConvegno Gli altri e noi: la sfida dell educazione interculturale Roma, 26-27 febbraio 2007
Convegno Gli altri e noi: la sfida dell educazione interculturale Roma, 26-27 febbraio 2007 Quadro statistico: alunni con cittadinanza non italiana nelle scuole statali e non statali di Vinicio Ongini
DettagliISTITUTO STATALE D ISTRUZIONE SUPERIORE F. BESTA MILANO
ISTITUTO STATALE D ISTRUZIONE SUPERIORE F. BESTA MILANO PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER ALUNNI STRANIERI INDICE: PREMESSA 1. FINALITA 2. CONTENUTI 3. LA COMMISSIONE ACCOGLIENZA 4. PRIMA FASE DI ACCOGLIENZA
DettagliProgetto T&O (Tempi&Orari) I tempi nelle nostre mani
Progetto T&O (Tempi&Orari) I tempi nelle nostre mani Codice identificativo VA/Varese n 31/2005 - Approvato con Delibera di Giunta Comunale n. 405 del 22/06/05 e Delibera di Giunta Comunale n. 45 del 31/10/07
Dettagli1. Oggetto e struttura del disegno di legge
Delega al Governo per l attuazione dell articolo 117, secondo comma, lettera p) della Costituzione, per l istituzione delle Città metropolitane e per l ordinamento di Roma Capitale della Repubblica. Disposizioni
DettagliREGOLAMENTO GLHI. Gruppo di Lavoro sull'handicap d Istituto
REGOLAMENTO GLHI Gruppo di Lavoro sull'handicap d Istituto 1.- I Gruppi di Lavoro per l Handicap I gruppi di lavoro per l handicap sono istituiti per contribuire a garantire il diritto allo studio degli
DettagliI percorsi con la scuola dei bambini e dei ragazzi adottati e delle loro famiglie
L impegno per le famiglie adottive in Toscana. Lavorare insieme per favorire l inserimento e l accoglienza a scuola I percorsi con la scuola dei bambini e dei ragazzi adottati e delle loro famiglie 1 Adottare
DettagliPROTOCOLLO D'INTESA MINISTERO PUBBLICA ISTRUZIONE. DE AGOSTINI SCUOLA S.p.A
PROTOCOLLO D'INTESA TRA MINISTERO PUBBLICA ISTRUZIONE (di seguito denominato Ministero) E DE AGOSTINI SCUOLA S.p.A (di seguito denominata Casa Editrice) VISTO il decreto legislativo 16 aprile 1994, n.
DettagliNuovo X Attivato in continuità con interventi avviati a partire dall anno: 2002-2003
Comune sede progetto: Bolgare AT n. 4 - Grumello Progetto: Spazio Gioco Cerchio dei Piccoli Sede presso Sala polivalente Tel. fax e-mail Tipologia di progetto extrascuola Solo compiti X Compiti e proposte
DettagliSostegno e Accompagnamento Educativo
Sostegno e Accompagnamento Educativo 1. Definizione La prestazione sostegno e accompagnamento educativo consiste nel fornire sia un supporto e una consulenza ai genitori nello svolgimento della loro funzione
DettagliIl progetto di vita: qualità oltre la scuola
Il progetto di vita: qualità oltre la scuola Maria Grosso Associazione Italiana Persone Down 30 anni di cambiamenti nell integrazione! Dalla istituzionalizzazione/separazione all inclusione ( all inclusione
DettagliLa voce dei cittadini I risultati dell indagine sulla soddisfazione degli utenti degli asili nido comunali
64 La voce dei cittadini I risultati dell indagine sulla soddisfazione degli utenti degli asili nido comunali Nell ambito del processo di formazione del bilancio sociale, il Comune ha affidato ad una società
Dettagli-Dipartimento Scuole-
CONSULTORIO AUGUSTA PINI -Dipartimento Scuole- 1 SERVIZI e PROGETTI ATTIVATI NELL ANNO 2012/2013 NELLE SCUOLE D INFANZIA DI BOLOGNA. RELAZIONE PER L ISTRUTTORIA PUBBLICA SUL TEMA I servizi educativi e
DettagliPROVINCIA di Arezzo Servizio Politiche Sociali. Progetto Le Città plurali - Fondo UNRRA 2008
PROVINCIA di Arezzo Servizio Politiche Sociali Progetto Le Città plurali - Fondo UNRRA 2008 Report Integrazione e accesso ai servizi dei migranti in provincia di Arezzo Principali elementi di riflessione
DettagliRELAZIONE SULL ATTIVITA DELLO SPORTELLO DONNA DEL COMUNE DI RICCIONE ANNO 2007
RELAZIONE SULL ATTIVITA DELLO SPORTELLO DONNA DEL COMUNE DI RICCIONE ANNO 2007 ***** Giunto all ottavo anno di attività lo sportello dei diritti del Comune di Riccione continua a svolgere la sua funzione
DettagliNozioni generali. Principali forme di trattamento
tano essere di vitale importanza per il benessere psicofisico del paziente, pertanto vale sempre la pena impegnarsi, anche quando la sindrome non venga diagnosticata subito dopo la nascita. Principali
DettagliN. 423 DEL 09.09.2008
N. 423 DEL 09.09.2008 ASILI NIDO - APPROVAZIONE PROGETTO PER L INSERIMENTO DI BAMBINI CON DISABILITÀ NEGLI ASILI NIDO COMUNALI - ANNO SCOLASTICO 2008/2009 LA GIUNTA COMUNALE Vista la Legge Regionale 27/94
DettagliSENATO DELLA REPUBBLICA XIV LEGISLATURA
SENATO DELLA REPUBBLICA XIV LEGISLATURA N. 3338 DISEGNO DI LEGGE d iniziativa dei senatori BISCARDINI, CASILLO, CREMA, LABELLARTE e MARINI COMUNICATO ALLA PRESIDENZA IL 10 MARZO 2005 Modifiche alla legge
Dettagli1. Il minore ha diritto di crescere ed essere educato nell ambito della propria famiglia.
Nuovo testo della Legge n. 184 del 1983 Diritto del minore ad una famiglia come modificata dalla legge del 28/3/2001 n. 149 TITOLO I Principi generali Art. 1 1. Il minore ha diritto di crescere ed essere
DettagliCalcoli... in gioco. Il Progetto. Crescere in competenze: Italiano
1 Il Progetto La bassa scolarizzazione e la crescente disoccupazione giovanile sono tra i maggiori impedimenti alla crescita del nostro Paese. Nelle regioni dell Obiettivo Convergenza (Campania, Calabria,
DettagliIstituto Comprensivo di Scuola dell Infanzia Primaria Secondaria di I grado I. Nievo Comuni di Cinto Caomaggiore Gruaro - Pramaggiore
OGGETTO: Schema di sintesi del Protocollo per l accoglienza e l inserimento degli alunni stranieri, proposto dalla Commissione Intercultura, a.s. 2008-2009 Capitolo di protocollo ISCRIZIONE AMBITO AMMINISTRATIVO
DettagliASSOCIAZIONE ONLUS CERCHI D ONDA
ASSOCIAZIONE ONLUS CERCHI D ONDA PROGETTO FAMIGLIE SOLIDALI 2012 S ommario Premessa 1. Il contesto 2. Finalità 3. Obiettivi specifici 4. Attività 5. Destinatari 6. Durata del progetto 7. Cronogramma 8.
DettagliAnna Frank. C.T.P. Adulti
Anna Frank Tito Maccio Plauto San Giorgio C.T.P. Adulti Scuola Secondaria di primo grado Via Anna Frank di Cesena Progetto Macramè MEDIATORI CULTURALI aa.ss. 2008/2009-2009/2010 2009/2011 Scuola Secondaria
DettagliPROGETTO di ACCOMPAGNAMENTO EDUCATIVO POMERIDIANO Fuori Classe
Allegato DGC 110/2015 PROGETTO di ACCOMPAGNAMENTO EDUCATIVO POMERIDIANO Fuori Classe Premessa Negli ultimi anni si sta registrando una presenza di alunni che manifestano, all ingresso della scuola primaria
DettagliLa rappresentazione delle giovani generazioni in Toscana: dati e indicatori. Anna Maria Bertazzoni Direttore generale, Istituto degli Innocenti
La rappresentazione delle giovani generazioni in Toscana: dati e indicatori Anna Maria Bertazzoni Direttore generale, Istituto degli Innocenti Dati e indicatori sulla condizione dell infanzia e dell adolescenza
Dettagli2 FINALITA FORMATIVE DELLA SCUOLA PRIMARIA
2 FINALITA FORMATIVE DELLA SCUOLA PRIMARIA Il nostro impianto educativo vuol porre al centro la ricerca del sé nella scoperta della necessità dell altro. Noi siamo tutti gli altri che abbiamo incontrato
DettagliASSOCIAZIONE ONLUS TU SEI MIO FIGLIO
PROFILO DELL UTENZA E opportuno premettere che sono stati raccolti i dati relativi a 63 persone/famiglie, che si sono rivolte all associazione da fine 2009 ad oggi. Per alcune di queste, ai fini di fornire
DettagliASSOCIAZIONE PROGETTO ACCOGLIENZA Onlus. www.progettoaccoglienza.org
Onlus www.progettoaccoglienza.org La Associazione Progetto Accoglienza opera a Borgo San Lorenzo (FI) dal 1992 e offre risposte alle problematiche legate al fenomeno migratorio attraverso l accompagnamento
DettagliEVENTO CRITICO Formazione della coppia. Matrimonio COMPITI DI SVILUPPO
Formazione della coppia Matrimonio Compiti di sviluppo coniugale Costruire una nuova identità di coppia Negoziare sui vari aspetti della vita quotidiana Attuare un rapporto di reciprocità nel rispetto
DettagliU.O. Pediatria di Comunità Via F. Crispi, 98 Catanzaro Resp.le Dr.ssa Rosa Anfosso DONNE IN CAMMINO INTRODUZIONE
U.O. Pediatria di Comunità Via F. Crispi, 98 Catanzaro Resp.le Dr.ssa Rosa Anfosso DONNE IN CAMMINO Progetto di integrazione socioculturale Rosa Anfosso, Guerino Mannarino, Rosetta Parentela INTRODUZIONE
DettagliGli interventi di Fondazione Cariplo per la prevenzione della dispersione scolastica
Gli interventi di Fondazione Cariplo per la prevenzione della dispersione scolastica Audizione di Gian Paolo Barbetta Responsabile Osservatorio e Valutazione della Fondazione Cariplo gianpaolobarbetta@fondazionecariplo.it
DettagliCARTA DEI SERVIZI (D.P.C.M. 15/06/1995 n. 138) Anno scolastico 2016/2017
CARTA DEI SERVIZI (D.P.C.M. 15/06/1995 n. 138) Anno scolastico 2016/2017 Ente promotore e gestore E il Centro Studi Don Bosco ONLUS - Società Cooperativa Sociale, con sede legale in Perugia via Cortonese,
DettagliUNIVERSITA DEGLI STUDI DI ROMA FORO ITALICO. Ufficio Stampa. Rassegna stampa. Roma 30 settembre 2015
UNIVERSITA DEGLI STUDI DI ROMA Ufficio Stampa Rassegna stampa Roma 30 settembre 2015 Argomento Testata Titolo Pag. Università scuola24.ilsole24ore.com Italia ancora indietro in abbandoni, disoccupazione
DettagliAllegato: PIANO NAZIONALE L2 INTERVENTI PER L INSEGNAMENTO / APPRENDIMENTO DI ITALIANO L2 PER ALUNNI DI RECENTE IMMIGRAZIONE DI SCUOLA SECONDARIA DI
Allegato: PIANO NAZIONALE L2 INTERVENTI PER L INSEGNAMENTO / APPRENDIMENTO DI ITALIANO L2 PER ALUNNI DI RECENTE IMMIGRAZIONE DI SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO E SECONDO GRADO Il fenomeno della elevata presenza
DettagliLA GIUNTA REGIONALE. VISTA la legge regionale 7 dicembre 2001, n. 32 concernente Interventi a sostegno della famiglia ;
DELIBERAZIONE N.1177 DEL 23/12/2005 Oggetto: L.r. 7 dicembre 2001, n. 32 Interventi a sostegno della famiglia. Individuazione degli interventi prioritari, nonché delle modalità e dei criteri di riparto
DettagliMigrazioni e statistiche demografiche dei migranti
Migrazioni e statistiche demografiche dei migranti Questo articolo presenta le statistiche dell'unione europea (UE) in materia di migrazioni internazionali, la popolazione di cittadini autoctoni e stranieri
DettagliN. ore per attività individuali fuori dalla. insegnanti) gestite per gruppi nello stesso gruppo classe): 30
PIANO ANNUALE PER L'INCLUSIVITÀ (PAI) Istituto Tecnico "F. Viganò" Anno scolastico 204/205 N. totale alunni frequentanti: 770 Classe/Sezione ^A ^B ^C ^D ^E ^F ^G ^H ^I 2^A 2^B 2^C 2^D 2^E 2^F N. alunni
DettagliNonni si nasce o si diventa?
Nonni si nasce o si diventa? Riflessioni perché la Nonnitudine sia uno status di vita occasione di Vita! I nonni Ci sono delle cose che solo i nonni sanno, son storie più lontane di quelle di quest anno.
DettagliDossier Statistico Immigrazione 2007 XVII Rapporto Caritas - Migrantes
Migranti nel mondo, in Sardegna,nel Medio Campidano ASSESSORATO AL LAVORO - IMMIGRAZIONE ED EMIGRAZIONE Osservatorio provinciale sui flussi migratori Presentazione del Dossier Statistico Immigrazione 2007
DettagliDisturbi Specifici dell Apprendimento
Disturbi Specifici dell Apprendimento Nuove norme in materia di segnalazione Intervento al collegio del 07/05/2013 Prima della legge 170 Una serie di circolari che mirano all inclusione scolastica riconoscendo
DettagliLA COMUNITA CINESE IN ITALIA. A cura di Federica Aurizi
LA COMUNITA CINESE IN ITALIA A cura di Federica Aurizi Acquisizione ed elaborazione dei dati riassunti nelle schede sono ricavati dalle seguenti fonti: Barbagli (a cura di), 1 Rapporto sugli immigrati
DettagliQUESTIONARI INCLUSIONE ANNO SCOLASTICO 2013/14
QUESTIONARI INCLUSIONE ANNO SCOLASTICO 2013/14 Questionari per: - docenti dell istituto - alunni classi terze secondaria - genitori classi terze secondaria Composti da tre punti di analisi con 8 domande
DettagliCap. 1: Fattori di rischio e fattori di protezione
Cap. 1: Fattori di rischio e fattori di protezione Il capitolo illustra in che modo i fattori di rischio e i fattori di protezione influenzano i comportamenti di abuso, i segnali precoci di rischio, i
DettagliConvegno Nazionale 25 26 settembre 2009 COMUNE DI VIGEVANO LA FAMIGLIA CON PERSONA DISABILE INTERVENTO OLISTICO
Convegno Nazionale 25 26 settembre 2009 COMUNE DI VIGEVANO LA FAMIGLIA CON PERSONA DISABILE INTERVENTO OLISTICO L AIUTO SCOLASTICO LA FAMIGLIA Dott. Eugenia Rossana Fabiano Dirigente Scolastico Fase di
DettagliISTITUTO COMPRENSIVO V.O.CENCELLI SABAUDIA RELAZIONE FINALE FUNZIONE STRUMENTALE
ISTITUTO COMPRENSIVO V.O.CENCELLI SABAUDIA RELAZIONE FINALE FUNZIONE STRUMENTALE Ferraro Adele Anno Scolastico 2013 2014 ATTIVITA di Continuità educativo - didattica Accoglienza PROGETTO Conoscere per
DettagliComenius project: C. H. A. N. G. E. : Common habits among the new generation of Europeans
Comenius project: C. H. A. N. G. E. : Common habits among the new generation of Europeans Paesi partecipanti: ESTONIA ITALIA POLONIA SPAGNA SITO INTERNET: www.youthchange.eu Scuole partecipanti: ESTONIA:
DettagliLe (nuove) emigrazioni italiane e le attività dell'inca all'estero: I casi Francia, Germania e Svizzera
Le (nuove) emigrazioni italiane e le attività dell'inca all'estero: I casi Francia, Germania e Svizzera Presentazione di Maria Mora Roma, 7 maggio 2009 Attività IRES-INCA INCA immigrazione/emigrazione
DettagliCONTINUITÀ EDUCATIVO- DIDATTICA
CONTINUITÀ EDUCATIVO- DIDATTICA mediante momenti di raccordo pedagogico, curriculare e organizzativo fra i tre ordini di scuola, promuove la continuità del processo educativo, condizione essenziale per
DettagliCASTELFRANCO EMILIA (MO) ISTITUTO COMPRENSIVO G. MARCONI SCUOLA DELL INFANZIA: PICASSO
CASTELFRANCO EMILIA (MO) ISTITUTO COMPRENSIVO G. MARCONI SCUOLA DELL INFANZIA: PICASSO PROGETTO ALFABETIZZAZIONE ALUNNI STRANIERI : GIOCHIAMO CON L ITALIANO Anno scolastico 2009 2010. Premessa. Data la
DettagliIstituto Comprensivo Alto Orvietano FABRO
MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE DELL UMBRIA Istituto Comprensivo Alto Orvietano FABRO PROTOCOLLO ACCOGLIENZA ALUNNI STRANIERI PREMESSA Relativamente
DettagliBAMBINI E ADOLESCENTI IN MOZAMBICO
BAMBINI E ADOLESCENTI IN MOZAMBICO I dati che seguono intendono dare un indicazione di massima della situazione minorile esistente oggi in Mozambico e provengono dall Istituto Nazionale di Statistica del
DettagliLA CIVICA SCUOLA PRIMARIA PER L EDUCAZIONE ALLO SPORT E ALLA MUSICA SAN GIUSTO
LA CIVICA SCUOLA PRIMARIA PER L EDUCAZIONE ALLO SPORT E ALLA MUSICA SAN GIUSTO COMMISSIONE EDUCAZIONE 10 APRILE 2013 1 LA SCUOLA PRIMARIA DI VIA S.GIUSTO La Scuola Civica Primaria è stata istituita con
DettagliINCLUSIONE SOCIALE E DINAMICHE INTERCULTURALI. Corso di Formazione
INCLUSIONE SOCIALE E DINAMICHE INTERCULTURALI Corso di Formazione Docenti neo immessi in ruolo I minori stranieri, come quelli italiani, sono innanzitutto persone e, in quanto tali, titolari di diritti
DettagliFAMIGLIE AL CENTRO: Dott. Paola Mosa Roma 24 maggio 2013
FAMIGLIE AL CENTRO: funzioni di ascolto, orientamento e accompagnamento sociale delle famiglie all interno dei gruppi associati dei Medici di Medicina Generale Dott. Paola Mosa Roma 24 maggio 2013 Il contesto
DettagliEducando nelle Province di Bergamo e Brescia
Scheda progetto Educando nelle Province di Bergamo e Brescia Il progetto si sviluppa in otto comuni delle province di Bergamo e Brescia. OBIETTIVI GENERALI La realizzazione del progetto si pone i seguenti
DettagliProgetto educativo per bambini 2014 I NUOVI MEZZI EDUCATIVI I MASS-MEDIA: CONOSCIAMO BENE IL LORO OPERARE NELLA NOSTRA SOCIETA?
Progetto educativo per bambini 2014 I NUOVI MEZZI EDUCATIVI I MASS-MEDIA: CONOSCIAMO BENE IL LORO OPERARE NELLA NOSTRA SOCIETA? Sac. Don Magloire Nkounga Dott. D Ambrosio Giuseppina 1 Quando ci possono
DettagliMISURE DI SOSTEGNO A FAVORE DEI PICCOLI COMUNI DELLA LOMBARDIA.
LEGGE REGIONALE N. 11 DEL 05-05-2004 REGIONE LOMBARDIA MISURE DI SOSTEGNO A FAVORE DEI PICCOLI COMUNI DELLA LOMBARDIA. Fonte: BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LOMBARDIA N. 19 del 7 maggio 2004 SUPPLEMENTO
DettagliMODALITA DI COMUNICAZIONE SCUOLA-GENITORI
Pag. 1 di pag. 5 NORME UNI EN ISO 9001 : 2008 MODALITA DI COMUNICAZIONE SCUOLA-GENITORI INDICE 1. SCOPO 2. CAMPO DI APPLICAZIONE 3. RESPONSABILITA 4. PROCEDURA 4.1 Obiettivi e tempi della comunicazione
DettagliITALIANO PONTE TRA LE CULTURE NEL MEDITERRANEO
ITALIANO PONTE TRA LE CULTURE NEL MEDITERRANEO 1 PERCHÉ CONOSCERE L ITALIANO È UN PLUSVALORE? 2 Perché conoscere l italiano è un plusvalore? Un esempio dal Marocco Malika Eddakhch- docente di italianistica
Dettagli