Cremona, 13 novembre 2011

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1 CORSO ALLIEVO ALLENATORE Cremona, 13 novembre 2011 Relatore: Patrizia Amadori

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5 LE FASI SENSIBILI Sono periodi di sviluppo che sono particolarmente favorevoli per la formazione di determinati fattori della prestazione motoria-sportiva Periodi nei quali, cioè, l allenabilità è particolarmente elevata Prof. Patrizia Amadori 16/11/2011 5

6 L IMPORTANZA DELLE FASI SENSIBILI Lasciarsi sfuggire queste fasi può far sì che determinati fattori della prestazione, se allenati successivamente al periodo d oro, non possano essere più sviluppati o possano essere sviluppati con un dispendio di tempo di allenamento sproporzionatamente più elevato. Prof. Patrizia Amadori 16/11/2011 6

7 Anni capacità di apprendimento motorio capacità di differenziazione e direzione capacità di reazione acustica ottica capacità di orientamento spaziale C O M P O N E N T I P S I C O M O T O R I E capacità di ritmo capacità di equilibrio C O M P. C O M P O N E N T I P S I C O G C O N D I Z I O N A L I N I T I V E resistenza forza rapidità mobilità articolare capacità aff. Cognitive apprendimento Prof. Patrizia Amadori 16/11/2011 7

8 Sono le prime unità di movimento che il bambino apprende e tramite le quali può appropriarsi di tutto il bagaglio motorio di cui ha bisogno per la vita di relazione. Prof. Patrizia Amadori 16/11/2011 8

9 CAMMINARE SALTARE CORRERE ARRAMPICARSI LANCIARE PRENDERE ROTOLARE STRISCIARE Prof. Patrizia Amadori 16/11/2011 9

10 LE CAPACITA E LE ABILITA MOTORIE Nelle scienze del Movimento Umano le capacità Motorie (Abilities) sono definite come un tratto stabile dell individuo che supporta sostiene diverse abilità motorie. Le capacità Motorie sono geneticamente determinate e, parzialmente, modificabili con allenamento, esperienza ed apprendimento. Le Abilità Motorie ( skills) sono movimenti appresiattraverso insegnamento ed esperienza che sono diventati patrimonio dell individuo e sono automatizzati. Sono azioni, o parte di azioni, indirizzate alla costruzione di una struttura motoria. Sono infinite nel numero. Sono, nel nostro caso, le tecniche e i fondamentali Prof. Patrizia Amadori 16/11/

11 Le abilità motorie richiedono il precedente sviluppo degli schemi motori di base: solo chi sa saltare può imparare la schiacciata Prof. Patrizia Amadori 16/11/

12 Permettono di eseguire movimenti in modo rapido, per lungo tempo, con la dovuta forza 16/11/2011 Prof. Patrizia Amadori 12

13 LE CAPACITA COORDINATIVE Sono l espressione di funzioni derivanti da meccanismi neurologici e neuromuscolari tendenti ad organizzare e regolare il movimento. Esse mettono l atleta in grado di controllare con sicurezza ed economia, le sue azioni motorie in situazioni prevedibili (stereotipate) ed imprevedibili (variabili) e di apprendere movimenti sportivi in modo relativamente rapido (Frey, 1977) Prof. Patrizia Amadori 16/11/

14 Permettono di apprendere, controllare, organizzare e trasformare i movimenti in modo rapido, armonico, efficace, adeguato allo scopo Prof. Patrizia Amadori 16/11/

15 Per dominare e risolvere situazioni che richiedono di agire rapidamente ed in modo finalizzato Importanti come profilassi verso gli incidenti e gli infortuni (permettono di evitare cadute e scontri) Rappresentano la base di una buona capacità sensomotoria di apprendimento L elevata economia determinata dalla precisione del controllo del movimento, permette di eseguire gli stessi movimenti con uno scarso dispendio di forza muscolare e con un risparmio di energia Consentono l apprendimento di tecniche di altri sport necessarie utilizzabili per lo sviluppo della condizione fisica e per l allenamento di compensazione Prof. Patrizia Amadori 16/11/

16 Le capacità coordinative generali costituiscono i requisiti motori individuali e sono strettamente interdipendenti tra loro. Si formano attraverso un allenamento multilaterale nei vari sport. Meinel identifica tre capacità coordinative generali strettamente connesse tra loro: 1. la capacità di apprendimento motorio; 2. la capacità di controllo motorio; 3. la capacità di adattamento e trasformazione Prof. Patrizia Amadori 16/11/

17 si manifesta per l apprendimento di nuovi movimenti. È la più elevata delle capacità coordinative perché senza la capacità di apprendere movimenti, di memorizzare quanto appreso e richiamarlo a seconda della situazione, qualsiasi capacità di controllo o di adattamento o di trasformazione non ha senso Si basa soprattutto sui meccanismi di ricezione, elaborazione ed immagazzinamento delle informazioni. In primo piano, perciò, ci sono processi percettivi (analizzatori), cognitivi (valutare/classificare) e mnemonici Prof. Patrizia Amadori 16/11/2011

18 è la capacità di controllare il movimento in fase esecutiva, rispettando i parametri ritmici, spaziali e temporali, al fine di perseguire il programma d azione prefissato. Risulta più complicata quanto maggiore è il numero di elementi da collegare o in relazione all ampiezza e alla durata del movimento o ancora in base al livello di utilizzo delle capacità condizionali, che tanto più è elevato, tanto più comporta difficoltà di controllo. Si basa in particolare sulle componenti coordinative della capacità: 1. Di differenziazione cinestesica 2. Di orientamento spaziale 3. Di equilibrio Prof. Patrizia Amadori 16/11/2011

19 è la capacità di modificare il movimento, adattandolo o trasformandolo, in rapporto all improvviso variare delle condizioni esterne o interne, senza pregiudicare la riuscita del risultato previsto. E una capacità riscontrabile in tutte le attività motorie e sportive nelle quali le condizioni operative mutano continuamente, come negli sport di situazione. Un adattamento ottimale ai cambiamenti della situazione è possibile solo se è disponibile una esperienza motoria sufficiente su precedenti processi di apprendimento e se il processo di adattamento viene pilotato in modo abbastanza preciso, per avere una reazione alle esigenze dell ambiente Dipende dalle capacità: 1. Di reazione 2. Di equilibrio 3. Di orientamento spaziale 4. Di differenziazione cinestesica Prof. Patrizia Amadori 16/11/2011

20 Caratteristiche antropometriche 1. Statura 88% 2. Peso 82/83% Caratteristiche fisiche 1. Fibre muscolari 98% 2. Forza massima 92% 3. VO2 massimo 92% Caratteristiche coordinative 1. Tempo di reazione 82/83% 2. Rapidità di apprendimento 68/70% (Laszlo Harsàny, Marta Martin- Istituto Ungherese di cultura fisica) Prof. Patrizia Amadori 16/11/

21 FORZA RESISTENZA VELOCITA MOBILITA ARTICOLARE

22 È la capacità di compiere movimenti di ampia escursione 16/11/2011 Prof. Patrizia Amadori 22

23 E la capacità del sistema neuromuscolare di sviluppare tensioni per vincere le resistenze ed opporvisi con un impegno tensivo della muscolatura Fino agli 11/12 anni si sviluppa in eguale misura nei due sessi. Poi prevale maggiormente nei ragazzi fino ai 18/20 anni e a causa di produzione di androgeni solo fino ai 15/17 nelle ragazze. Prof. Patrizia Amadori 16/11/

24 Nell allenamento delle donne: Maggiore attenzione al controllo del peso Lavoro con maggiore attenzione sulla forza, cercando di variare gli stimoli allenanti (metodi-mezzi). Maggiore lavoro negli esercizi preventivi. Prof. Patrizia Amadori 16/11/

25 La pallavolo appartiene a quelle discipline a sistema aperto (open skill) in cui prevalgono le espressioni di forza esplosivo-balistica ed esplosivo-reattivo-balistica e secondariamente forza veloce e tonica (G. Fontani). Prof. Patrizia Amadori 16/11/

26 Aspetti scientifici Hettinger (1971) 1. I Tassi d incremento della forza si raggiungono in media solo dopo il anno (aumento del Testosterone) 2. Le differenze tra i due sessi, tuttavia, si possono osservare a partire dall 11 anno Liesen, Hollmann (1977) 1. Prima dei 10 anni è difficile migliorare le prestazioni di forza di un bambino anche con un allenamento specifico 2. L aumento della F è dato dalla migliore coordinazione del potenziale muscolare esistente. 3. In questa età è difficile ottenere un aumento della sezione delle fibre muscolari Prof. Patrizia Amadori 16/11/

27 EVITARE: Esercizi con sovraccarichi eccessivi. Piegamenti troppo profondi per gli arti inferiori. Esercizi reattivi con carichi troppo elevati. Evitare di sollevare pesi con la colonna vertebrale NON ERETTA. Fin dall inizio, DOSAGGIO INDIVIDUALE DEI CARICHI Prof. Patrizia Amadori 16/11/

28 PROGRESSIONE DEL LAVORO DI SVILUPPO DELLA FORZA Prof. Patrizia Amadori 16/11/

29 12-14 ANNI Tener conto dello stato di sviluppo biologico dei soggetti considerati, correggendo eventuali squilibri muscolari, intervenendo con un programma mirato di allungamento sui muscoli accorciati e distribuendo adeguatamente il carico in allenamento, per poter indurre dei sensibili adattamenti a livello dei tessuti brado-metabolici che comprendono le articolazioni L anello debole della catena rappresentata dal sistema muscolo scheletrico tendine - cartilagine artroidale - tessuto connettivo tessuto osseo è costituito dal punto di giunzione tra tendine e muscolo Prof. Patrizia Amadori 16/11/

30 rafforzamento generale su tutti i distretti muscolari, ma soprattutto su quelli del tronco (allenamento centrifugo) per dare sostegno e protezione alla colonna vertebrale prima di passare allo sviluppo AI: addominali, estensori rachide, pettorali, dorsali, glutei. Esercizi a carico naturale o con palla medica 1-2 kg, poca rapidità, molto recupero 2-3 x 6-10 rip intensità bassa Prof. Patrizia Amadori 16/11/

31 14-16 anni Frequenza settimanale di allenamento Aumento delle serie e delle ripetizioni Intensità bassa Prof. Patrizia Amadori 16/11/

32 3 STADIO: MIGLIORAMENTO DELL ESPRESSIONE DINAMICA MASSIMA DELLA FORZA ANNI Sviluppo capacità di forza massima, prima dello sviluppo della rapidità, aumentando i kg. Perciò prima aumento i kg e poi inserisco le accelerazioni. Non ci sono differenze significative tra i due sessi. Si può lavorare con i sovraccarichi: 2-3 x 4-8 rip al 75-85%

33 4 STADIO: MIGLIORAMENTO DELL ESPRESSIONE RAPIDA DELLA FORZA Si richiedono accelerazioni elevate perché i muscoli ne sono in grado, il rachide è protetto e c è buona conoscenza della tecnica esecutiva.

34 Prevede la sintesi con gli elementi tecnicotattici Preparazione fisica speciale La forza non è un fine ma un mezzo. L obiettivo è migliorare la prestazione di gara Prof. Patrizia Amadori 16/11/

35 CRESCITA MASSA MUSCOLARE AMEDIANTE L ESCREZIONE DI CREATINA

36 la capacità di eseguire azioni motorie in un tempo minimo, senza produzione di affaticamento. Rapidità si riferisce all esecuzione del movimento velocità: si riferisce allo spostamento del corpo nello spazio. La sua fase sensibile va dai 7 ai 12 anni. E caratterizzata per la bassa allenabilità (20% circa) Deve essere allenata in assenza di fatica Prof. Patrizia Amadori 16/11/

37 CICLICA: Successione rapida di azioni motorie (corsa) e legata alle capacita coordinative ACICLICA: Basata sul singolo movimento isolato, e legata alle capacita condizionali

38 Assenza di condizioni di fatica Svolgere gli esercizi all inizio dell unità di allenamento (dopo un adeguato riscaldamento) Intensità dell esercizio sempre max Applicare il principio della sistematicità, cioè dal facile al difficile, dal semplice al complesso e dal conosciuto al non conosciuto Usare esercizi speciali e di gara Deve esistere una padronanza del gesto da compiere È necessaria la non standardizzazione del gesto (variare più volte) Prof. Patrizia Amadori 16/11/

39 E la capacita di resistere alla fatica nel tempo, recentemente classificata come segue in funzione del tempo: 1. RESISTENZA ALLA VELOCITA RESISTENZA DI BREVE DURATA RESISTENZA DI MEDIA DURATA RESISTENZA DI LUNGA DURATA

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41 Sono almeno 29 tra cui: Retto dell addome Trasverso dell addome Obliqui interno ed esterno Erettore della colonna Multifido

42 E la fascia lombo-pelvica-addominale E il luogo dove e locato il centro di gravita Dove tutti i movimenti iniziano Ruoli: postura, equilibrio, protezione degli organi interni, ancoraggio (origine muscoli e inserzioni)

43 I MUSCOLI DEL CORE Lumbar spine muscles Abdominal muscles Hip muscles Transversospinalis Group Transversospinalis group Rectus Abdominus Gluteus Maximus Rotatores Erector Spinae External Oblique Gluteus Medius Interspinales Quadratus Lumborum Internal Oblique Psoas Intertransversarii Latissimus dorsi Transverse Abdominus Semispinalis Multifidus

44 Migliora: Postura Equilibrio dei muscoli Stabilita del corpo Aiuta a prevenire il mal di schiena Aiuta a prevenire gli squilibri muscolari e le inefficienze nel controllo muscolare Tutti I movimenti partono da qui

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48 Prof. Patrizia Amadori 16/11/

49 NON ARRENDETEVI ALLA FRETTA DI OTTENERE Prof. RISULTATI!!!! Patrizia Amadori 16/11/

50 BIBLIOGRAFIA CONSIGLIATA: 1. Weineck, L ALLENAMENTO OTTIMALE, Calzetti e Mariucci 2. Frohner, L ALLENAMENTO GIOVANILE, Calzetti e Mariucci 3. Bompa, L ALLENAMENTO DELLA FORZA, Calzetti e Mariucci

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