METODO PER DETERMINARE LA PERCENTUALE DI CARICO RIFERITA AL MASSIMALE E PER CONOSCERE IL MASSIMALE UTILIZZANDO CARICHI INFERIORI
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- Silvano Fantini
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1 METODO PER DETERMINARE LA PERCENTUALE DI CARICO RIFERITA AL MASSIMALE E PER CONOSCERE IL MASSIMALE UTILIZZANDO CARICHI INFERIORI Testo e disegni di Stelvio Beraldo (Stelvio Beraldo )
2 MODALITÀ DI UTILIZZO DELLA TABELLA - Per stabilire il peso da utilizzare riferito in percentuale al massimale, basta prendere il punto in cui si incrociano le colonne corrispondenti al massimale ed alla percentuale di carico desiderata. - Per conoscere il peso massimale utilizzando carichi inferiori, partire dal numero di ripetizioni effettuate a esaurimento. Raggiunto nella colonna verticale il punto che indica il numero di kg. con cui si è effettuata la serie, spostarsi orizzontalmente a sinistra fino alla colonna dei massimali. Nota: - La tabella può essere utilizzata solo negli esercizi nei quali il carico non viene poggiato a terra ad ogni ripetizione e le singole ripetizioni vengono eseguite correttamente rispettando la giusta tecnica, il ritmo esecutivo ed i tempi di recupero. - Le percentuali riportate in tabella, ad eccezione per i carichi più bassi, sono state arrotondate per difetto o per eccesso al carico più vicino di 2,5 Kg. ESEMPI DI SCHEDE INIZIALI DI ALLENAMENTO PER PER LA FORZA GENERALE E PER L IPERTROFIA SCHEDA N 1 Parametri esecutivi: - Obiettivo: aumento della forza generale, ipertrofia e adattamento biologico delle strutture passive dell'apparato locomotore. - Durata: primi 2-3 mesi. - Numero di allenamenti settimanali: almeno 3 (lo stesso gruppo muscolare necessita di almeno 3 allenamenti settimanali). - Inizio seduta: esercizi generali di riscaldamento muscolare. - Numero di esercizi per allenamento: 5-6 (inerenti ognuno diversi gruppi muscolari). - Numero di serie per esercizio: almeno 5 effettive (farle precedere sempre da 2-3 serie di riscaldamento con carico ridotto e progressivo). - Recupero tra le serie: completo (2,5-3 minuti). - Recupero tra gli allenamenti (stesso gruppo muscolare): circa 48 ore. - Ritmo esecutivo: fluente e controllato soprattutto in fase eccentrica (fase di ritorno). - Respirazione: completa ad ogni ripetizione (inspirazione leggera prima di iniziare, esecuzione in apnea, inizio espirazione mentre sta terminando il ritorno). - Percentuale del carico: tra il 65-75% del massimale, ovvero tra le 14-8 ripetizioni per serie, eseguite a esaurimento, ovvero fino all ultima ripetizione possibile eseguita correttamente (non è necessario provare il massimale in quanto il numero di ripetizioni che si riescono ad eseguire in una serie è automaticamente rapportato alla percentuale del carico. Vedi "Tabella per identificare il carico massimale"): Organizzazione delle serie per ciascun esercizio nell arco della settimana 1 allenamento (x kg) 2 allenamento (x kg) 3 allenamento (x kg)
3 Per i gruppi muscolari dell addome (antero-laterale) e per i piedi il carico naturale o il sovraccarico deve essere tale da permettere tra le ripetizioni (50-55% del massimale). Il numero di serie si riduce a 4. - Fine seduta: minuti di esercizi di stretching, uno per ogni articolazione sollecitata (3 serie ciascuna), curando particolarmente il cingolo scapolo-omerale e la colonna vertebrale. Esercizi da effettuare sempre in ogni singolo allenamento (*) (in ogni esercizio riportato si può scegliere tra i vari attrezzi proposti) 1) Distensioni delle braccia avanti da supino su panca orizzontale (alternare negli allenamenti il passo medio e largo tra le impugnature) 2) Flessioni delle braccia (alternare negli allenamenti il passo medio e largo tra le impugnature) 3) Piegamenti delle gambe
4 4) Estensioni dei piedi (spessore di 4-6 cm sotto i metatarsi) 5) Flessioni o flesso-torsioni del torace sul bacino da supino 6) Estensioni del busto da prono (*) Al termine di ogni allenamento possono essere inseriti ulteriori esercizi di localizzazione muscolare scelti in funzione di particolari esigenze di compensazione
5 degli equilibri individuali (es.: Flessioni degli avambracci, Estensioni degli avambracci, Slanci delle braccia distese sui vari piani spaziali, ecc.). Parametri esecutivi: - Sono gli stessi esposti nella scheda n 1 SCHEDA N 2 1 E 3 ALLENAMENTO (*) 1) Distensioni delle braccia da supino su panca orizzontale 2) Flessioni delle braccia 3) Piegamenti delle gambe
6 4) Estensioni dei piedi (spessore di 4-6 sotto i metatarsi) 5) Flessioni del torace sul bacino da supino 6) Estensioni del busto da prono (*) Al termine di ogni allenamento possono essere inseriti ulteriori esercizi di localizzazione muscolare scelti in funzione di particolari esigenze di compensazione
7 degli equilibri individuali (es.: Flessioni degli avambracci, Estensioni degli avambracci, Slanci delle braccia distese sui vari piani spaziali, ecc.). 2 ALLENAMENTO (*) 1) Distensioni delle braccia da seduto su panca inclinata a circa 45 2) Flessioni delle braccia 3) Distensioni delle gambe 4) Flessioni delle gambe 5) Flesso-torsioni del torace sul bacino da supino
8 6) Estensioni del busto (*) Al termine di ogni allenamento possono essere inseriti ulteriori esercizi di localizzazione muscolare scelti in funzione di particolari esigenze di compensazione degli equilibri individuali (es.: Flessioni degli avambracci, Estensioni degli avambracci, Slanci delle braccia distese sui vari piani spaziali, ecc.). Metodo per stabilire la percentuale del carico, rispetto al massimale, da utilizzare (Esempio: Esercizio di piegamento gambe). I tubi del castello presentano diversi fori a varie altezze ove, grazie a degli spinotti (a e b), è possibile poggiare il bilanciere in corrispondenza dell'angolo isometrico di lavoro previsto (b). Stabilito il massimo peso che si riesce a sollevare da quella posizione è poi sufficiente caricare il bilanciere con la percentuale prevista sugli spinotti immediatamente più bassi (a) ed eseguire le serie programmate spingendo l attrezzo, per il tempo previsto, contro gli spinotti che ne bloccano la salita (b).
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