PROGRAMMAZIONE INIZIALE A.S. 2018/19 PROF. SSA CRIVELLARI SERENA CLASSE 4^ LICEO LINGUISTICO
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1 ISTITUTO D ISTRUZIONE SUPERIORE G. VERONESE CHIOGGIA G. MARCONI CAVARZERE PROGRAMMAZIONE INIZIALE A.S. 2018/19 PROF. SSA CRIVELLARI SERENA CLASSE 4^ LICEO LINGUISTICO Materia: Scienze Naturali
2 LIVELLI DI PARTENZA La classe composta da 15 alunni (11 femmine e 4 maschi), mi è stata affidata al primo anno e, dopo una pausa, l ho ripresa al terzo anno. La composizione del gruppo classe nel corso degli anni è cambiata, alcuni alunni hanno cambiato scuola, altri si sono aggiunti dalla sezione B linguistico. La classe è eterogenea per capacità ed impegno ma gli alunni si dimostrano ben disposti, motivati e disciplinati. PIANO DELLE ATTIVITA' ANNUALI ASSE SCIENTIFICO - TECNOLOGICO L asse scientifico tecnologico riguarda metodi, concetti e atteggiamenti indispensabili per porsi domande, osservare e comprendere il mondo naturale e quello delle attività umane e contribuire al loro sviluppo nel rispetto dell ambiente e della persona. In questo campo assumono particolare rilievo l apprendimento incentrato sull esperienza e l attività di laboratorio e individua le seguenti competenze a conclusione dell obbligo di formazione. COMPETENZE 1. Osservare, descrivere ed analizzare fenomeni appartenenti alla realtà naturale e artificiale e 2. riconoscere nelle sue varie forme i concetti di sistema e di complessità 3. Analizzare qualitativamente e quantitativamente fenomeni legati alle trasformazioni di energia a partire dall esperienza 4. Individuare questioni di carattere scientifico 5. Dare una spiegazione scientifica dei fenomeni 6. Usare prove basate su dati scientifici ABILITA Raccogliere i dati attraverso l osservazione diretta dei fenomeni naturali (fisici, chimici, biologici, geologici, etc.) o degli oggetti artificiali o la consultazione di testi e manuali o media Organizzare e rappresentare i dati raccolti Individuare, con la guida del docente, una possibile interpretazione dei dati in base a semplici modelli Presentare i risultati dell analisi Utilizzare classificazioni, generalizzazioni e/o schemi logici per riconoscere il modello di riferimento Interpretare un fenomeno naturale o un sistema artificiale dal punto di vista energetico distinguendo le varie trasformazioni di energia in rapporto alle leggi che le governano Avere la consapevolezza dei possibili impatti sull ambiente naturale dei modi di produzione e di utilizzazione dell energia nell ambito quotidiano Adottare semplici progetti per la risoluzione di problemi pratici Riconoscere questioni che possono essere indagate in modo scientifico Individuare le parole chiave che occorrono per cercare informazioni scientifiche Saper osservare, descrivere e analizzare fenomeni naturali complessi Applicare conoscenze scientifiche in una situazione data Saper utilizzare modelli appropriati per interpretare i fenomeni Descrivere e interpretare scientificamente fenomeni e predire cambiamenti Individuare descrizioni, spiegazioni e previsioni appropriate
3 Utilizzare le metodologie acquisite per porsi con atteggiamento scientifico di fronte alla realtà Interpretare dati scientifici, prendere e comunicare decisioni Individuare i presupposti, gli elementi di prova e il ragionamento che giustificano determinate conclusioni. Conoscenza dei mezzi (indagine scientifica) e dei fini (spiegazioni di carattere scientifico) della scienza Riflettere sulle implicazioni sociali degli sviluppi della scienza e della tecnologia COMPETENZE SCIENTIFICHE 1. INDIVIDUARE QUESTIONI DI CARATTERE SCIENTIFICO Riconoscere questioni che possono essere indagate in modo scientifico. Individuare le parole chiave che occorrono per cercare informazioni scientifiche. Riconoscere le caratteristiche salienti della ricerca scientifica. 2. DARE UNA SPIEGAZIONE SCIENTIFICA DEI FENOMENI Saper osservare, descrivere e analizzare fenomeni naturali complessi Applicare conoscenze scientifiche in una situazione data. Saper utilizzare modelli appropriati per interpretare i fenomeni Descrivere e interpretare scientificamente fenomeni e predire cambiamenti. Individuare descrizioni, spiegazioni e previsioni appropriate. 3. USARE PROVE BASATE SU DATI SCIENTIFICI Utilizzare le metodologie acquisite per porsi con atteggiamento scientifico di fronte alla realtà Interpretare dati scientifici, prendere e comunicare decisioni Individuare i presupposti, gli elementi di prova e il ragionamento che giustificano determinate conclusioni. Conoscenza dei mezzi (indagine scientifica) e dei fini (spiegazioni di carattere scientifico) della scienza Riflettere sulle implicazioni sociali degli sviluppi della scienza e della tecnologia Ovviamente la competenza scientifica intercetta altre competenze espresse nei vari documenti ufficiali in modo diversificato, come competenze di cittadinanza (otto competenze chiave del quadro di riferimento europeo) o negli assi culturali come: asse dei linguaggi: 1. padroneggiare gli strumenti espressivi ed argomentativi indispensabili per gestire l interazione comunicativa verbale in vari contesti 2. leggere, comprendere ed interpretare testi scritti di vario tipo 3. produrre testi di vario tipo in relazione ai differenti scopi comunicativi asse matematico: 1. utilizzare le tecniche e le procedure del calcolo aritmetico e algebrico, rappresentandole anche sotto forma grafica 2. individuare strategie appropriate per la soluzione di problemi 3. analizzare dati e interpretarli sviluppando deduzioni e ragionamenti sugli stessi anche con l ausilio di rappresentazioni grafiche PROGRAMMAZIONE PREVENTIVA ITINERARIO DIDATTICO SECONDO BIENNIO
4 Nel secondo biennio si ampliano, si consolidano, e si pongono in relazione i contenuti disciplinari, introducendo in modo graduale i concetti, i modelli e il formalismo che sono propri delle discipline oggetto di studio e che consentono una spiegazione più approfondita dei fenomeni. Il programma è molto vasto con solo tre ore settimanali e l attività laboratoriale; se non si riuscirà a completarlo verranno indicate le parti principali svolte, e l attività laboratoriale potrebbe essere ridotta. Libri di testo : CHIMICA Tottola, Allegrezza, Righetti Chimica per noi Linea Blu 2 ED. Volume 4 anno (FGH) A. Mondadori Scuola BIOLOGIA Curtis Helena Barnes Sue N. Schenek A. Flores G. Invito alla biologia.blu (LDM) Corpo Umano Zanichelli Unità Conoscenze Abilità Mediazione didattica e Laboratorio Le razioni chimiche Reazioni chimiche ed equazioni chimiche Bilanciamento delle equazioni chimiche Calcolo delle quantità di sostanze che reagiscono Saper riconoscere e leggere una reazione chimica Saper bilanciare una reazione chimica e utilizzare i coefficienti stechiometrici per la risoluzione dei problemi Laboratorio: la reazioni chimiche L energia si trasferisce I vari tipi di reazioni Durante le reazioni varia l energia chimica del sistema Il primo principio della termodinamica Reazioni di combustione, entalpia Trasformazioni spontanee e non spontanee Definire i vari tipi di reazione chimica Definire il calore di reazione ed illustrare i fattori che lo influenzano Spiegare il significato di reazione endotermica ed esotermica Mettere in relazione la variazione di energia libera e la spontaneità di una trasformazione chimica Video: le reazioni esotermiche ed endotermiche; equilibrio termico ed energia termica Il secondo principio della termodinamica e l entropia Energia libera: il motore delle reazioni chimiche Cinetica chimica La velocità delle reazioni Esprimere il concetto di velocità di una reazione Laboratorio:
5 L equazione cinetica Gli altri fattori che influiscono sulla velocità di reazione La teoria degli urti Energia di attivazione Il meccanismo di reazione chimica Spiegare il significato di teoria degli urti Collegare la velocità di reazione e i fattori che la influenzano Descrivere la funzione di un catalizzatore la velocità di reazione Equilibrio chimico Reazioni irreversibili e reversibili La costante di equilibrio La costante di equilibrio e la temperatura Il principio di Le Chatelier Interpretare il significato numerico della costante di equilibrio Prevedere la reazione di un sistema in equilibrio al variare delle condizioni sperimentali Video: Determinare le costanti di equilibrio in fase gassosa Animazione: Lo stato di equilibrio Acidi e basi si scambiano protoni Le teorie sugli acidi e sulle basi Ionizzazione dell acqua Forza di acidi e basi Classificare correttamente una sostanza come acido/base e individuare le coppie coniugate Calcolare il ph di soluzioni Laboratorio: Il ph; Titolazione acido-base Elementi di istologia e organizzazione generale del corpo Come misurare il ph Reazione di neutralizzazione Titolazione acido-base Idrolisi Soluzioni tampone L organizzazione e l omeostasi I Tessuti Scrivere la reazione di neutralizzazione tra un acido e una base dati, prevedendo i prodotti della reazione Ricavare il titolo di una soluzione incognita Prevedere se in soluzione acquosa si verifica idrolisi salina Correlare le peculiarità cellulari e le rispettive funzioni dei diversi tipi di tessuti Spiegare come funziona un meccanismo a feedback negativo, schematizzandolo Utilizzo del plastico del corpo umano Preparati istologici Fornire un quadro sistematico della morfologia funzionale dell uomo Il sistema nervoso Il SN permette al corpo di Comprendere come
6 rispondere agli stimoli I neuroni elaborano e inviano comandi al corpo Il SNC è composto da reti neuronali Il SNP è costituito dai nervi l organizzazione dei neuroni e cellule gliali nel SN consente di recepire stimoli ed effettuare riposte rapide e complesse Spiegare l eccitabilità e la conduttività dei neuroni e come comunicano tra loro e con le cellule bersaglio Comprendere le connessioni tra encefalo e midollo spinale Gli organi di senso I recettori sensoriali rispondono a stimoli di varia natura I chemiocettori sono sensibili alle sostanze chimiche I fotocettori sono sensibili alla luce Dai meccanocettori dipendono l udito e il senso dell equilibrio Sistema muscolare I movimenti del corpo dipendono dalla contrazione muscolare Il sistema linfatico e l immunità Il sistema linfatico ha compiti di trasporto e immunità La prima difesa contro le malattie è di tipo non specifico e innato Elencare e spiegare la funzione dei diversi tipi di recettori sensoriali distinguendoli dagli organi di senso Comprendere come i recettori sensoriali e gli organi di senso recepiscono ed elaborano gli stimoli provenienti dall ambiente esterno ed interno Saper spiegare i meccanismi che determinano l eccitabilità e contrattilità dei muscoli Comprendere che il nostro organismo utilizza due diverse strategie di difesa e spiegare le relazioni tra immunità e sistema linfatico La seconda difesa contro le malattie è di tipo specifico METODOLOGIA La lezione è tipicamente frontale, secondo un metodo di tipo comunicativo- partecipativo, stimolando continuamente gli alunni con domande atte a far emergere le conoscenze pregresse, isaperi naturali, favorendo così il controllo della comprensione attraverso continui feed- back. Fondamentale è il libro di testo che potrà essere integrato da appunti di lezione. La lezione è sempre preceduta da una ripresa dell argomento precedente attraverso gli interrogativi e le richieste di spiegazione da parte degli allievi. Sarà un momento importante del far scienza l attività laboratoriale attraverso l organizzazione e l esecuzione di attività sperimentali da svolgersi in laboratorio, ma anche con l utilizzo di filmati, simulazioni, lavori di ricerca personali o di gruppo, lettura di articoli di riviste scientifiche con lo
7 scopo di stimolare la curiosità per conoscere la realtà, sviluppare le capacità operative e organizzative. Di queste attività lo studente relazionerà o risponderà a quesiti posti dall insegnante. L insieme di tali relazioni formerà il quaderno di lavoro che sarà eventualmente valutato. In linea generale ogni unità di apprendimento di tipo laboratoriale segue le seguenti tappe: 1. Domandare: gli alunni iniziano il percorso di apprendimento sempre con una domanda, per generare il senso del problema scientifico da indagare il senso del fare scienza. 1. Investigare: gli alunni progettano (quando possibile) e avviano l investigazione. 2. Spiegare: gli alunni fanno ipotesi e forniscono spiegazioni qualitative orali e successivamente scritte su quanto investigato. Il docente può intervenire con domande che favoriscano la connessione dei concetti, dei processi, delle abilità. 3. Discutere. Gli alunni confrontano il proprio pensiero con quello degli altri. 4. Elaborare: gli alunni confrontano le informazioni con quanto già conoscono per sviluppare, connettere e consolidare i concetti e le proprie abilità. VALUTAZIONE E VERIFICA Scopo della verifica è accertare il raggiungimento delle competenze e la qualità del percorso di apprendimento. La circolare ministeriale n 89 del 18 ottobre 2012 fornisce in modo esplicito le modalità e i criteri di valutazione degli alunni nel rispetto della normativa nazionale. Sulla base della normativa vigente, si ritiene di elencare le seguenti linee guida. Tipologie delle prove di verifica: SCRITTE Risoluzione di problemi Relazioni di laboratorio e/o domande inerenti questioni specifiche sugli esperimenti svolti in laboratorio Risposte aperte a quesiti sintetici, tipologia A Analisi e comprensione di testi scientifici Progetti: attività di documentazione di lavori su progetto, in forma anche multimediale Prove strutturate di modellizzazione scientifica ORALI Prove strutturate (item a risposta multipla, vero/falso, a completamento, a corrispondenza ecc.) Domande a risposta aperta sintetica, tipologia B Prove miste, strutturate e a domanda aperta, tipologia B Prove tipo PISA e/o INVALSI Si potranno eseguire anche delle prove articolate (versante scritto/versante orale), prove orali con le consuete modalità dell interrogazione o del colloquio orale e prove miste per valutare la parte pratica e teorica. La valutazione complessiva, alla fine del primo e secondo periodo, sarà la media dei voti ottenuti nelle singole prove, e terrà conto del percorso di apprendimento e del progresso confrontato con la situazione di partenza di ogni allievo, della partecipazione in classe, dell impegno personale e della costanza nell applicazione. Il numero delle verifiche, senza distinzione tra i due periodi, sarà minimo tre. Le prove saranno diversificate e quindi di diversa tipologia in relazione agli argomenti, agli obiettivi specifici di apprendimento e ai tempi di attuazione Nel documento di valutazione allegato al POF sono presenti le griglie per la valutazione delle prove scritte e orali. Per la valutazione delle prove strutturate e delle prove a domanda aperta (tipologia A e B) o di risoluzione di problemi in cui sia esplicitato il punteggio attribuito ai singoli quesiti, si adopererà per la correzione il criterio assoluto con esplicitazione del punteggio minimo per la sufficienza(60%).
8 Per assicurare una verifica costante, le prove saranno equamente distribuite nel quadrimestre cercando di evitare, se possibile, di sottoporre gli alunni a più verifiche, soprattutto scritte, nello stesso giorno. Oggetto della valutazione non è l alunno; per il docente l eventuale insuccesso didattico di un alunno non si traduce in un giudizio negativo sulla persona, si valutano altresì gli esiti delle prove di verifica e la qualità del processo di apprendimento in itinere. La valutazione si traduce in un giudizio globale che tiene conto del percorso di ogni singolo alunno: livelli di partenza, capacità di recupero, impegno, partecipazione al dialogo educativo, interesse. ATTIVITA' ANNUALI PREVISTE Si parteciperà inoltre a tutte quelle attività proposte dal Collegio dei Docenti che si riterranno utili all arricchimento dell attività didattica. STRUMENTI DI LAVORO Si utilizzeranno, oltre al libro di testo, appunti redatti dall insegnante, riviste scientifiche, powerpoint riassuntivi. Gli argomenti trattati saranno integrati da ricerche utilizzando il computer e dall osservazione di materiali e modelli. Come già accennato particolare attenzione sarà posta all attività di laboratorio che verrà svolta ogniqualvolta vi sono degli argomenti che la richiedono. ATTIVITA DI RECUPERO Nell ambito del normale svolgimento dell attività didattica, iniziative di recupero possono essere: il ripasso mirato, il controllo concettuale durante le interrogazioni orali, la pausa didattica. Ogni lezione sarà preceduta all'inizio, per una decina di minuti, da un breve ripasso sulla lezione precedente e prima di ogni verifica sarà dedicata una lezione per la preparazione. Chioggia, 31 Ottobre 2018 Docente Crivellari Serena
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