STAMPA UV: MATERIE PRIME, PROCESSO E CONTROLLO DELL IMBALLAGGIO PER ALIMENTI
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- Enzo Longhi
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1 STAMPA UV: MATERIE PRIME, PROCESSO E CONTROLLO DELL IMBALLAGGIO PER ALIMENTI 26 settembre 2012 Responsabilità contrattuali ed extracontrattuali del trasformatore nella fase di stampa
2 Il tema della sicurezza dei materiali e degli imballaggi per alimenti è molto sentito, molto attuale e davvero cruciale per tutta la filiera alimentare. Recepire e concretizzare le istanze che provengono dal consumatore e dalle Autorità richiede un lavoro intenso e collaborativo da parte di tutta la supply chain. Richiede inoltre conoscenze molteplici e un approccio multidisciplinare anche al fine di evitare perdite economiche rilevanti a causa del contenzioso. 2
3 Quali norme si applicano in Italia? Negli ultimi anni l insieme delle norme è diventato sempre più complesso ed esigente legislazione EUROPEA legislazione NAZIONALE 3
4 Norme di carattere generale: Regolamento CE n 178/2002 sulla sicurezza alimentare e Regolamento CE n 1935/2004 del riguardante i materiali e gli oggetti destinati a venire a contatto con i prodotti alimentari e che deroga le direttive 80/590/CEE e 89/109/CEE. Norme di carattere specifico: DL e ss. modifiche fino al DM
5 Il Regolamento (CE) 1935/2004 stabilisce che i materiali e gli oggetti debbano essere prodotti secondo la buona prassi di fabbricazione affinché essi, in condizioni d impiego normali o prevedibili, non trasferiscano al prodotto alimentare componenti in quantità tali da: costituire un pericolo per la salute umana; comportare una modifica inaccettabile della composizione dell alimento; provocare un deterioramento delle sue caratteristiche organolettiche. 5
6 Fino a poco tempo fa non esistevano disposizioni di legge specifiche sugli inchiostri da stampa per imballaggi alimentari. L unica eccezione era rappresentata dalla direttiva 93/10/CEE sugli oggetti in pellicola di cellulosa, in base alla quale la superficie stampata della pellicola non deve entrare in contatto con l alimento contenuto all interno. Dal 2010 vige in Svizzera un ordinanza sugli inchiostri da stampa per imballaggi le cui prescrizioni sono state recepite da numerosi produttori di generi alimentari. Secondo il regolamento (CE) 2023/2006 sulle buone pratiche di fabbricazione dei materiali che vengono a contatto con gli alimenti, la superficie stampata non deve rilasciare sostanze in quantità tali da produrre concentrazioni nell alimento non conformi ai requisiti di cui all articolo 3 del regolamento (CE) 1935/
7 L inosservanza delle norme, dei processi e delle linee guida che sono in costante evoluzione in ambito comunitario dà luogo, ove vengano cagionati danni, a responsabilità del produttore e/o dello stampatore (singolarmente e/o in solido a seconda dei casi) sulla base delle rispettive colpe, omissive o commissive, e, proporzionalmente, in relazione all entità delle conseguenze che ne sono derivate (art c.c.). Resta fermo che, in ogni caso, il soggetto che nell ambito del territorio nazionale pone in commercio l alimento contaminato, certamente risponde di fronte alla legge italiana. 7
8 I titoli in base ai quali il produttore / stampatore rispondono di fronte alla legge per i danni causati sono: Responsabilità penale (personale) per dolo o colpa (art. 43 c.p.); Responsabilità contrattuale (disciplina del contratto di compravendita artt e ss. c.c.); Responsabilità extracontrattuale per colpa (artt. 2043, 2049, 2050 c.c.). 8
9 Le fonti: la legge penale (reati espressamente previsti dal c.p. e dalle leggi speciali); il codice civile; il codice del consumo (art. 94 e ss.); le Direttive ed i Regolamenti Comunitari; leggi, regolamenti, ordini o discipline ed ogni altro atto o fatto idoneo a produrre obbligazioni (contrattuali o da fatto illecito) in conformità all ordinamento giuridico. 9
10 Aspetti processuali Fortunatamente, nell ambito della materia che ci occupa, ancora oggi viviamo una situazione di c.d. underlitigation che, in Italia, non è certamente dovuta alla scarsa propensione a far causa, tutt altro, bensì ad una notevole complessità dell azione in giudizio, alla lentezza di questo tipo di contenzioso ed ai relativi costi molto elevati; infine la significativa aleatorietà dell esito finale rappresentano un notevole disincentivo. 10
11 Differenze tra responsabilità penale, contrattuale ed extracontrattuale a) Sul piano pubblicistico la commercializzazione di un bene difettoso (i.e.: alimenti avariati o contaminati) può dar luogo a responsabilità penale del produttore o di chi con esso ha concorso a cagionare il danno (stampatore, distributore etc., d ora in poi breviter: il produttore); trattasi di casi in cui l attività del produttore integri altresì fattispecie di reato (lesioni, omicidio colposo, contraffazione, frode in commercio, truffa etc.) in cui il difetto o il vizio diano luogo a lesioni personali o morte oltre a produrre un danno economico. 11
12 b) Sul piano civilistico, nell ambito del diritto privato, nel rapporto tra vittima del danno e produttore, si pone invece prevalentemente il problema di garantire un risarcimento economico alla vittima. Per rispondere a questa esigenza, la c.d. responsabilità per danno da prodotto si è storicamente rivolta sia alla disciplina dei contratti e della responsabilità (per inadempimento) derivante dalla compravendita (violazione di obblighi che trovano la propria fonte nel contratto), sia alla disciplina sui fatti illeciti ex art c.c. (violazione di obblighi che trovano la loro fonte in norme di legge, di prudenza, diligenza e perizia (i.e. la colpa), caratterizzate dalla atipicità principio del neminem ledere). continua 12
13 Ogni pretesa basata sulla mancata corrispondenza del prodotto all uso pattuito tra le parti o sulla carenza delle caratteristiche promesse del prodotto ha natura contrattuale (artt. 1476, 1490, 1494 c.c.). La pretesa ha natura extracontrattuale se afferisce danni che siano di rango costituzionale (es. bene salute) subiti anche da terzi derivanti dalla pericolosità della cosa che non attengono direttamente l adempimento della prestazione contrattuale di consegnare un prodotto esente da vizi. 13
14 Esempio: la fornitura di biscotti avariati ad una scuola: se l istituto compra i biscotti ed aprendone alcune confezioni si accorge che la partita è avariata prima che gli alunni li mangino, può agire in via contrattuale per ottenere la restituzione del prezzo dell intera partita di biscotti oltre eventualmente al risarcimento del danno emergente, l inibitoria al commercio etc.. Se, invece, i biscotti vengono somministrati agli alunni che li mangiano riportando, ad esempio, una malattia gastrointestinale, la scuola ed i soggetti danneggiati (terzi rispetto al contratto di vendita dei biscotti) possono agire in via extracontrattuale per ottenere il risarcimento di tutti i danni patrimoniali e non patrimoniali (danno biologico etc.). 14
15 Altri aspetti processuali: bene giuridico tutelato e risarcimento; onere della prova nel processo presunzione di colpa (art c.c.); cumulabilità delle azioni nel processo. 15
16 La sentenza Saiwa Tale pronuncia della Cassazione (25 maggio 1964 n 1270) pose per la prima volta due importanti principi: 1) quello della responsabilità diretta del produttore verso il danneggiato, privilegiando la via extracontrattuale rispetto a quella contrattuale che avrebbe, invece, evocato il ruolo del somministratore o rivenditore del prodotto; e 2) quello di una presunzione di colpa, fondata su di un criterio logicopresuntivo che vuole il produttore responsabile, in modo pressochè automatico (quasi oggettivo), laddove sia possibile escludere prima facie la colpa del rivenditore e sia ragionevolmente da respingere una colpa del danneggiato. La base di questo ragionamento della Corte sfociato nel suddetto principio di diritto poggia sostanzialmente su elementi statistici e su norme di comune esperienza sulla cui scorta è più probabile affermare che il difetto sia da ricondurre alla sfera organizzativa del produttore piuttosto che in capo al soggetto danneggiato. 16
17 Altri aspetti processuali: il regime della prescrizione e della decadenza dell azione; (1495 c.c.; 2946 e 2947 c.c.) profili assicurativi e la chiamata di terzo in manleva; la responsabilità solidale del trasformatore e l azione di regresso. Art. 131 cod. consumo: Il venditore finale è responsabile nei confronti del consumatore a causa di un difetto di conformità imputabile ad un azione o ad una omissione del produttore, di un precedente venditore della medesima catena contrattuale distributiva o di qualsiasi altro intermediario, ha diritto di regresso, salvo patto contrario o rinuncia, nei confronti del soggetto/i responsabile/i facenti parti della suddetta catena distributiva. Il venditore finale che abbia ottemperato ai rimedi esperiti dal consumatore, può agire, entro un anno dall esecuzione della prestazione, in regresso nei confronti del soggetto/i responsabile/i per ottenere la reintegrazione di quanto prestato. Inoltre artt e 2055 c.c.. 17
18 La traduzione positiva dei precetti e delle norme esaminate in subiecta materia ha come conseguenza concreta la predisposizione dei seguenti processi che devono essere posti in essere dal trasformatore (e dal produttore) nell ambito delle fasi precedenti alla messa in commercio (produzione, imballaggio, stampa) al fine, in ultima analisi, di abbattere sensibilmente il rischio di contenzioso ovvero, in tal caso, di uscirne vittoriosi. 18
19 L imballaggio deve garantire: Idoneità tecnologica garanzia di conservazione Idoneità alimentare sicurezza L imballaggio per alimenti deve essere idoneo allo scopo per cui è stato realizzato durante la vita commerciale. Idoneità alimentare significa inerzia microbiologica, neutralità organolettica assenza di migrazione o nei limiti consentiti. 19
20 Idoneità sanitaria Ermeticità per la realizzazione o la movimentazione non deve consentire la contaminazione dell alimento nell ambiente. Conformità per composizione o cessione di componenti non deve contaminare l alimento, creando problemi tossicologici o organolettici. responsabilità della Industria Alimentare è regolamentata per legge; è responsabilità del fornitore del materiale per imballaggio. 20
21 Quali strumenti/strategie adottare per garantire la sicurezza? Utilizzare materiali e imballaggi conformi alle leggi vigenti (cogenti). Realizzare imballaggi ermetici e sistemi di controllo dei punti critici di chiusura. Valutare i rischi e adottare buone pratiche di fabbricazione. Adottare una logistica efficace che tenga conto delle condizioni climatiche, delle modalità distributive, di manipolazione e di impiego. 21
22 Le fasi di responsabilità per produrre un buon imballaggio alimentare 1. Specifiche d imballaggio da parte del produttore alimentare Fornire indicazioni chiare sul tipo di confezione, tenendo conto di tutti i vincoli materiali: caratteristiche fisiche e chimiche degli alimenti che verranno confezionati; parametri di trattamento; stoccaggio; impiego finale. 22
23 2. Packaging concept da parte dell azienda cartotecnica Ad essa spetta la responsabilità di scegliere i substrati e i materiali più idonei, la grafica, i processi di stampa e lavorazione nonché i relativi parametri. 3. Formulazione e realizzazione di inchiostri da parte del produttore di inchiostri Verificati un ultima volta i requisiti d imballaggio con l azienda cartotecnica ed effettuata l analisi dei rischi (migrazione, inalterabilità fisico-chimica, impatto sulle caratteristiche organolettiche), il produttore di inchiostri propone gli inchiostri e le vernici da impiegare per la stampa. 23
24 4. Consulenza da parte del produttore di inchiostri da stampa Oltre a predisporre inchiostri e vernici per la stampa, il produttore di inchiostri da stampa ha il compito di fornire all'azienda cartotecnica consigli e suggerimenti sul loro impiego, producendo anche un adeguata documentazione (schede tecniche, principi applicativi...). 5. Combinazione di inchiostro, substrato e tecnica di stampa da parte dello stampatore Lo stampatore deve verificare la combinazione tra inchiostro, materiale e processo di stampa (rischio di migrazione, emissione di odori, residui di solvente ). 24
25 6. Convalida finale da parte del produttore alimentare Al produttore alimentare spetta l approvazione finale delle specifiche e la verifica d idoneità all uso. A tal fine egli deve richiedere all azienda cartografica e alla stamperia tutti i documenti necessari. 25
26 Approfondimenti ALPA G., Responsabilità dell impresa e tutela del produttore, Milano CERINI D. GORLA V., Il danno da prodotto. Regole, responsabilità, assicurazione, Giappichelli, CANDIAN A.D., Responsabilità civile e assicurazione, Milano CARNEVALI U., La responsabilità del produttore, Milano
27 GRAZIE PER L ATTENZIONE 27
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