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1 ISTITUTO SUPERIORE IP SERV. COMM. ENOG. OSPIT. ALB. ENOG. N.GALLO AGRIGENTO PROGRAMMAZIONE DELL ATTIVITA EDUCATIVA MATEMATICA CLASSI PRIME 1.Obiettivi formativi socio-affettivi e comportamentali da raggiungere a fine anno Promuovere la socializzazione e la capacità di partecipare a colloqui e dibattiti; Accrescere dell alunno verso sé stesso e gli altri sviluppando il senso di responsabilità, l autonomia, l identità personale e sociale; Allargare gli orizzonti socio-culturali dell alunno; Formare una buona coscienza critica; Comprensione della necessità di un corretto autocontrollo. 2.Obiettivi disciplinari L asse matematico ha l obiettivo di far acquisire allo studente saperi e competenze che lo pongano nelle condizioni di possedere una corretta capacità di giudizio e di sapersi orientare consapevolmente nei diversi contesti del mondo contemporaneo. La competenza matematica consiste nell abilità di individuare e applicare le procedure che consentono di esprimere e affrontare situazioni problematiche attraverso linguaggi formalizzati. La competenza matematica comporta la capacità e la disponibilità a usare modelli matematici di pensiero ( dialettico e algoritmico ) e di rappresentazione grafica e simbolica ( formule, modelli, grafici ), la capacità di comprendere e ed esprimere adeguatamente informazioni qualitative e quantitative. Competenze di base a conclusione dell obbligo dell istruzione Utilizzare le tecniche e le procedure di calcolo aritmetico ed algebrico, Confrontare ed analizzare figure geometriche, individuandone le relazioni, Individuare le strategie per la soluzione di problemi, Analizzare dati e interpretarli sviluppando deduzioni e ragionamenti sugli stessi anche con l ausilio di rappresentazioni grafiche, usando gli strumenti di calcolo e le potenzialità offerte da applicazioni specifiche. 3.Blocchi Tematici MODULO A: Numeri naturali, relativi, razionali. Le quattro operazioni, l elevamento a potenza e loro proprietà. Proporzioni,calcolo percentuale,interesse e sconto. Obiettivi :Operare un collegamento con un bagaglio di conoscenze già acquisite. Costituire un comune punto di riferimento per gli argomenti successivi.

2 MODULO B: Elementi di Geometria: Concetti geometrici fondamentali: punto, retta, piano Poligoni e loro proprietà Parallelismo e perpendicolarità. Obiettivi :Conoscere le principali figure geometriche. MODULO C: Calcolo letterale I monomi e le operazioni con i monomi I polinomi e le operazioni con i polinomi Prodotti notevoli La divisione tra polinomi e la regola di Ruffini. Obiettivi : Far comprendere l utilità e la generalità del calcolo letterale. Individuare e descrivere le proprietà delle operazioni applicate nei calcoli. MODULO D :Modelli matematici di 1 grado Le identità e le equazioni di 1 grado La risoluzione dei problemi di 1 grado. Obiettivi : Far riconoscere la differenza tra identità ed equazioni Utilizzare le equazioni per risolvere problemi. 4. Strategie e metodologie da mettere in atto. Il docente, consapevole che il carattere fondamentale dell educazione matematica è il porre e risolvere problemi, condurrà l allievo a scoprire le relazioni matematiche che sottostanno a ciascun problema e quindi a collegare razionalmente e a sistemare progressivamente le nozioni teoriche che avrà appreso. In questo itinerario didattico le nozioni più astratte non saranno proposte a priori ma si faranno scaturire come sintesi di situazioni incontrate in vari settori. 5. Modalità di verifica e valutazione, modo di conduzione delle verifiche orali, numero di prove. La valutazione deve vertere su tutte le tematiche e tenere conto di tutti gli obiettivi evidenziati nel programma. A tal fine l insegnante si avvarrà di verifiche scritte (di tipo tradizionale, test, prove strutturate o semi-strutturate ) e orali. Le interrogazioni orali saranno volte soprattutto a valutare la capacità di ragionamento e i progressi raggiunti nella chiarezza e nella proprietà di espressione degli allievi. 6. Criteri di valutazione e fattori che concorrono alla valutazione periodica e finale.

3 Si farà un attenta ricognizione dei livelli di partenza ed intermedi dei singoli allievi al fine di intraprendere azioni mirate di consolidamento e, se necessario, di recupero prima di procedere oltre lo sviluppo del programma. Per quanto riguarda la valutazione ci si riferirà alla tabella tassonomica allegata al P.O.F. 7. Materiale didattico tecnico e scientifico da utilizzare. L attività didattica si avvarrà dell uso di strumenti di calcolo, manuali e testi scolastici e supporti informatici. 8. Standard minimi di conoscenza per il passaggio alla classe successiva. Saper riassumere e spiegare ciò che si è appreso; Sapere utilizzare le tecniche e le procedure di calcolo studiate; Saper utilizzare gli strumenti informatici presenti in laboratorio; Conoscere gli argomenti essenziali sviluppati durante l anno. Agrigento 05/09/2016 Il coordinatore

4 ISTITUTO SUPERIORE IP SERV. COMM. ENOG. OSPIT. ALB. ENOG. N.GALLO AGRIGENTO PROGRAMMAZIONE DELL ATTIVITA EDUCATIVA MATEMATICA CLASSI SECONDE Anno Scolastico Obiettivi formativi socio- affettivi e comportamentali da raggiungere a fine anno Promuovere la socializzazione e la capacità di partecipare a colloqui e dibattiti Accrescere la stima dell alunno verso se stesso e gli altri sviluppando senso di responsabilità, autonomia, identità personale e sociale Allargare gli orizzonti socio-culturali dell alunno Formare una buona coscienza critica Comprensione della necessità di un corretto autocontrollo. 2.Obiettivi disciplinari L asse matematico ha l obiettivo di far acquisire allo studente saperi e competenze che lo pongano nelle condizioni di possedere una corretta capacità di giudizio e di sapersi orientare nei diversi contesti nel mondo contemporaneo. La competenza matematica consiste nell abilità di individuare e applicare le procedure che consentono di esprimere e affrontare situazioni problematiche attraverso linguaggi formalizzati. Comporta anche la capacità di pensiero ( dialettico e algoritmico ) e di rappresentazione grafica e simbolica (formule, modelli, grafici ), la capacità di comprendere ed esprimere informazioni qualitative e quantitative, di esplorare situazioni problematiche, di porsi e risolvere problemi. Competenze di base a conclusione dell obbligo dell istruzione: Utilizzare le tecniche e le procedure del calcolo aritmetico ed algebrico, rappresentandole anche sotto forma grafica Confrontare e analizzare figure geometriche, individuando relazioni Individuare le strategie appropriate per la soluzione di problemi Analizzare dati e interpretarli sviluppando deduzioni e ragionamenti sugli stessi anche con l aiuto di rappresentazioni grafiche, usando gli strumenti di calcolo e le potenzialità offerte da applicazioni specifiche. 3.Blocchi Tematici 1. MODULO A. Calcolo letterale II Raccordo con gli argomenti svolti l anno precedente Scomposizioni in fattori dei polinomi e frazioni algebriche Obiettivi: Far comprendere l utilità e la generalità del calcolo letterale. 2. MODULO B. Elementi di Geometria

5 Area delle figure piane Teoremi di Pitagora ed Euclide 3. MODULO C : Radicali Radicali aritmetici Operazioni sui radicali Obiettivi: Conoscere l utilità dell ampliamento dei numeri Saper utilizzare nuovi operatori matematici 4. MODULO D.: Modelli matematici di 2 grado Equazioni di 2 grado Disequazioni di 2 grado Sistemi di 1 grado con due incognite Sistemi di 2 grado Obiettivi: Utilizzare le equazioni per risolvere problemi Saper usare nuovi metodi per la risoluzione do problemi. 4.Strategie e metodologie da mettere in atto. Il docente, consapevole che il carattere fondamentale dell educazione matematica è il porre e risolvere problemi, condurrà l allievo a scoprire le relazioni matematiche che sottostanno a ciascun problema e quindi a collegare razionalmente e a sistemare progressivamente le nozioni teoriche che avrà via via apprese. In questo itinerario didattico le nozioni più astratte non saranno proposte a priori ma si faranno scaturire come sintesi di situazioni incontrate in vari settori. 5. Modalità di verifica e valutazione, modo di conduzione delle verifiche orali La valutazione deve vertere su tutte le tematiche e deve tener conto di tutti gli obiettivi evidenziati nel programma. A tal fine l insegnante si avvarrà di verifiche scritte (di tipo tradizionale, test, prove strutturate o semi-strutturate.) e orali. Le interrogazioni orari saranno volte soprattutto a valutare la capacità di ragionamento e i progressi raggiunti nella chiarezza e nella proprietà di espressione degli allievi. 6. Criteri di valutazione e fattori che concorrono alla valutazione periodica e finale. Si farà un attenta analisi dei livelli di partenza degli allievi al fine di intraprendere azioni mirate di consolidamento e, se necessario, di recupero prima di procedere oltre con lo sviluppo del programma. Per la valutazione si farà riferimento alla tabella tassonomica allegata al P.O.F. 7. Materiale didattico tecnico e scientifico da utilizzare L attività didattica si avvarrà dell uso di strumenti di calcolo, manuali e testi scolastici in uso, appunti dettati e fotocopie.

6 8.Standard minimi di conoscenza per il passaggio alla classe successiva Saper riassumere e spiegare ciò che si è appreso, Saper utilizzare le tecniche e le procedure di calcolo studiate, Conoscere gli elementi essenziali sviluppati durante l anno. Agrigento 05/ 09/ 2016 Il coordinatore

7 ISTITUTO SUPERIORE IP SERV. COMM. ENOG. OSPIT. ALB. N. GALLO DI AGRIGENTO PROGRAMMAZIONE DELL ATTIVITA DIDATTICA PER LA MATEMATICA CLASSI TERZE ANNO SCOLASTICO Obiettivi formativi socio-affettivi e comportamentali da raggiungere a fine anno Promuovere la socializzazione e la capacità di partecipare a colloqui e dibattiti Accrescere la stima dell alunno verso se stesso e gli altri sviluppando il senso di responsabilità, l autonomia, l identità personale e sociale. Allargare gli orizzonti socio-culturali dell alunno. Formare una buona coscienza critica. Comprensione della necessità di un corretto autocontrollo. 2.Obiettivi disciplinari Acquisire conoscenza dei principali argomenti della disciplina attraverso le regole e i procedimenti relativi al programma da svolgere. Acquisire l esatta terminologia tecnica per una corretta comunicazione. Comprendere metodi, criteri, teorie e procedimenti caratteristici dell indagine scientifica. 3.Blocchi Tematici MODULO 1. Piano cartesiano Distanza tra due punti Punto medio di un segmento MODULO 2. La retta: forma implicita e forma esplicita Rappresentazione grafica della retta Posizione di due rette nel piano Condizione di parallelismo e di perpendicolarità di due rette Intersezione tra due rette. MODULO 3. La parabola: studio e rappresentazione grafica Intersezione tra retta e parabola La circonferenza: studio e rappresentazione grafica Intersezione tra retta e circonferenza. 4.Strategie e metodologie da mettere in atto.

8 Il docente, consapevole che il carattere fondamentale dell educazione matematica è il porre e risolvere problemi, condurrà l allievo a scoprire le relazioni matematiche che sottostanno a ciascun problema. In questo itinerario didattico le nozioni più astratte non saranno proposte a priori ma si faranno scaturire come sintesi di situazioni incontrate in vari settori. 5.Modalità di verifica e valutazione, modo di conduzione delle verifiche orali e scritte La valutazione deve vertere su tutte le tematiche e tenere conto di tutti gli obiettivi evidenziati nel programma. A tal fine l insegnante si avvarrà di verifiche scritte (di tipo tradizionale, test, prove strutturate o semi-strutturate) e verifiche orali. Queste saranno volte a valutare la capacità di ragionamento e i progressi raggiunti nella chiarezza e nella proprietà di espressione degli allievi. 6.Criteri di valutazione e fattori che concorrono alla valutazione periodica e finale Si farà un attenta ricognizione dei livelli di partenza ed intermedi dei singoli allievi al fine di intraprendere azioni mirate di consolidamento e, se ne necessario, di recupero prima di procedere con lo sviluppo del programma. Per quanto riguarda la valutazione ci si riferirà alla tabella tassonomica allegata al P.O.F. 7.Materiale didattico da utilizzare L attività didattica si avvarrà dell uso di strumenti di calcolo, manuali e testi scolastici, appunti dettati e fotocopie. 8.Standard minimi di conoscenza per il passaggio alla classe successiva Saper riassumere e spiegare ciò che si è appreso Saper utilizzare le tecniche e le procedure di calcolo studiate Conoscere gli argomenti essenziali studiati durante l anno. Agrigento 05/ 09/ 2016 Il coordinatore

9 ISTITUTO SUPERIORE IP SERV. COMM. ENOG. OSPIT. ALB. N. GALLO DI AGRIGENTO PROGRAMMAZIONE DELL ATTIVITA DIDATTICA PER LA MATEMATICA CLASSI QUARTE ANNO SCOLASTICO Obiettivi formativi socio-affettivi e comportamentali da raggiungere a fine anno Promuovere la socializzazione e la capacità di partecipare a colloqui e dibattiti Accrescere la stima dell alunno verso se stesso e gli altri sviluppando il senso di responsabilità, l autonomia, l identità personale e sociale. Allargare gli orizzonti socio-culturali dell alunno. Formare una buona coscienza critica. Comprensione della necessità di un corretto autocontrollo. 2.Obiettivi disciplinari Acquisire conoscenza dei principali argomenti della disciplina attraverso le regole e i procedimenti relativi al programma da svolgere. Acquisire l esatta terminologia tecnica per una corretta comunicazione. Comprendere metodi, criteri, teorie e procedimenti caratteristici dell indagine scientifica. 3.Blocchi Tematici MODULO1. Le funzioni goniometriche: seno, coseno, tangente e cotangente 1^e 2^ relazione fondamentale della goniometria Equazioni goniometriche lineari MODULO2. Proprietà delle potenze Funzione esponenziale Equazioni esponenziali Definizione di logaritmo e proprietà dei logaritmi Funzione logaritmica Equazioni logaritmiche. MODULO3. Concetto di probabilità Eventi Variabili

10 4.Strategie e metodologie da mettere in atto. Il docente, consapevole che il carattere fondamentale dell educazione matematica è il porre e risolvere problemi, condurrà l allievo a scoprire le relazioni matematiche che sottostanno a ciascun problema. In questo itinerario didattico le nozioni più astratte non saranno proposte a priori ma si faranno scaturire come sintesi di situazioni incontrate in vari settori. 5.Modalità di verifica e valutazione, modo di conduzione delle verifiche orali e scritte La valutazione deve vertere su tutte le tematiche e tenere conto di tutti gli obiettivi evidenziati nel programma. A tal fine l insegnante si avvarrà di verifiche scritte (di tipo tradizionale, test, prove strutturate o semi-strutturate) e verifiche orali. Queste saranno volte a valutare la capacità di ragionamento e i progressi raggiunti nella chiarezza e nella proprietà di espressione degli allievi. 6.Criteri di valutazione e fattori che concorrono alla valutazione periodica e finale Si farà un attenta ricognizione dei livelli di partenza ed intermedi dei singoli allievi al fine di intraprendere azioni mirate di consolidamento e, se ne necessario, di recupero prima di procedere con lo sviluppo del programma. Per quanto riguarda la valutazione ci si riferirà alla tabella tassonomica allegata al P.O.F. 7.Materiale didattico da utilizzare L attività didattica si avvarrà dell uso di strumenti di calcolo, manuali e testi scolastici, appunti dettati e fotocopie. 8.Standard minimi di conoscenza per il passaggio alla classe successiva Saper riassumere e spiegare ciò che si è appreso Saper utilizzare le tecniche e le procedure di calcolo studiate Conoscere gli argomenti essenziali studiati durante l anno. Agrigento 05 Settembre 2016 Il Coordinatore

11 ISTITUTO SUPERIORE IP SERV. COMM. ENOG. OSPIT. ALB. N. GALLO DI AGRIGENTO PROGRAMMAZIONE DELL ATTIVITA DIDATTICA PER LA MATEMATICA CLASSI QUINTE (Commerciale ed Enogastronomico) ANNO SCOLASTICO Obiettivi formativi socio-affettivi e comportamentali da raggiungere a fine anno Promuovere la socializzazione e la capacità di partecipare a colloqui e dibattiti Accrescere la stima dell alunno verso se stesso e gli altri sviluppando il senso di responsabilità, l autonomia, l identità personale e sociale. Allargare gli orizzonti socio-culturali dell alunno. Formare una buona coscienza critica. Comprensione della necessità di un corretto autocontrollo. 2.Obiettivi disciplinari Acquisire conoscenza dei principali argomenti della disciplina attraverso le regole e i procedimenti relativi al programma da svolgere. Acquisire l esatta terminologia tecnica per una corretta comunicazione. Comprendere metodi, criteri, teorie e procedimenti caratteristici dell indagine scientifica. 3.Blocchi Tematici

12 MODULO1. Disequazioni intere e fratte Sistemi di disequazioni MODULO2. Intervalli sulla retta Funzione reale nelle variabili x e y Insieme di definizione di una funzione Limiti e continuità di funzioni Discontinuità di 1 a, 2 a e 3 a specie Asintoti di una funzione Rapporto incrementale Derivata di una funzione Massimi e minimi di una funzione Studio e rappresentazione di funzioni algebriche intere. 4.Strategie e metodologie da mettere in atto. Il docente, consapevole che il carattere fondamentale dell educazione matematica è il porre e risolvere problemi, condurrà l allievo a scoprire le relazioni matematiche che sottostanno a ciascun problema. In questo itinerario didattico le nozioni più astratte non saranno proposte a priori ma si faranno scaturire come sintesi di situazioni incontrate in vari settori. 5.Modalità di verifica e valutazione, modo di conduzione delle verifiche orali e scritte La valutazione deve vertere su tutte le tematiche e tenere conto di tutti gli obiettivi evidenziati nel programma. A tal fine l insegnante si avvarrà di verifiche scritte (di tipo tradizionale, test, prove strutturate o semi-strutturate) e verifiche orali. Queste saranno volte a valutare la capacità di ragionamento e i progressi raggiunti nella chiarezza e nella proprietà di espressione degli allievi. 6.Criteri di valutazione e fattori che concorrono alla valutazione periodica e finale Si farà un attenta ricognizione dei livelli di partenza ed intermedi dei singoli allievi al fine di intraprendere azioni mirate di consolidamento e, se ne necessario, di recupero prima di procedere con lo sviluppo del programma. Per quanto riguarda la valutazione ci si riferirà alla tabella tassonomica allegata al P.O.F. 7.Materiale didattico da utilizzare L attività didattica si avvarrà dell uso di strumenti di calcolo, manuali e testi scolastici, appunti dettati e fotocopie. 8.Standard minimi di conoscenza per il passaggio alla classe successiva Saper riassumere e spiegare ciò che si è appreso

13 Saper utilizzare le tecniche e le procedure di calcolo studiate Conoscere gli argomenti essenziali studiati durante l anno. Agrigento 05/O9/2016 Il coordinatore

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