>> TESI DI BACCALAUREATO IN TEOLOGIA PRESENTATE ALLO STAT. Mario Bianchi. 30 e lode

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1 >> TESI DI BACCALAUREATO IN TEOLOGIA PRESENTATE ALLO STAT Mario Bianchi 30 e lode 95

2 TESI DI BACCALAUREATO INDICE DELLE TESI DI BACCALAUREATO Fino all A.A. 2004/05 le tesi sono state presentate a Bressanone, presso la sede dello STAB. Dal 2006, anno di erezione dello STAT, le tesi sonostate presentate a Trento. PAG.* 2002/03 (Sessione estiva) 104 Leonardelli Christian Nei poveri Dio cammina verso di te Relatore: Prof. Michele Dossi (24 giugno 2003) 104 Moser Paolo E Dio in tutto questo? Dire Dio dopo Auschwitz Un percorso a partire dal pensiero ebraico Relatore: Prof. don Giampaolo Tomasi (24 giugno 2003) > 2004/05 (Sessione estiva) 105 Buffa Livio Una Chiesa congolese in uno stato congolese Elementi d ecclesiologia del card. J. Malula ( ) Relatore: Prof. don Giampaolo Tomasi (10 giugno 2005) 106 Covi Rolando I discepoli di Emmaus Studio sul Luca 24,13-35 Relatore: Prof. mons. Lorenzo Zani (10 giugno 2005) 106 Pinamonti Jimmy Percorsi di approssimazione al Mistero Santo Relatore: Prof. don Giampaolo Tomasi (10 giugno 2005) 107 Telch Tiziano Riconoscersi creatura: necessità e possibilità Una lettura di Gn 2,4b-3,24 Relatore: Prof. Gregorio Vivaldelli (10 giugno 2005) > 2005/06 (Sessione estiva) 108 Andreolli Federico Risplenda di luce che mai si spegne L Annunzio pasquale nella Veglia della Resurrezione Relatore: Prof. mons. Cesare Sebastiani (22 giugno 2006) * pagina del presente annuario dove trovare il rispettivo abstract 96

3 PAG.* 109 Belli Nicola L annuncio del Vangelo nelle CEBs del Brasile all inizio del XXI secolo Relatore: Prof. don Giampaolo Tomasi (22 giugno 2006) 110 Cavagna Giorgio Christus descendit ad inferos Indagine sull articolo del Credo Apostolico Relatore: Prof. don Giampaolo Tomasi (22 giugno 2006) 110 Curzel Chiara «Li amò sino alla fine»: il compimento dell amore come chiave di lettura della Pasqua di Gesù nel Vangelo secondo Giovanni Relatore: Prof. mons. Lorenzo Zani (22 giugno 2006) 112 Lorandini Masimo Gesù, la libertà esemplare Relatore: Prof. don Andrea Decarli (22 giugno 2006) 113 Rosa Roberto Regno contro Regno Gesù e gli indemoniati nel Vangelo di Marco Relatore: Prof. mons. Lorenzo Zani (22 giugno 2006) > 2006/07 (Sessione estiva) 113 Ghetta Roberto Il mondo intellettuale cattolico trentino e i «nuovi tempi». Un analisi delle fonti ( ) Relatore: Prof. don Severino Vareschi (15 giugno 2007) 115 Malfatti Andrea Io credo la risurrezione della carne. Interpretazione e storia dell articolo di fede del Simbolo Apostolico Relatore: Prof. don Giampaolo Tomasi (15 giugno 2007) 116 Pellegrin Alessio Una nuova forma di essere Comunità cristiana sul territorio trentino. Le Unità pastorali come forma di collaborazione tra più parrocchie Relatore: Prof. don Giampaolo Tomasi (15 giugno 2007) > 2007/08 (Sessione primaverile) 116 Zanella Gemma Rimanete in me : il rimanere nel Vangelo secondo Giovanni, con particolare attenzione a Gv 15,1-17 Relatore: Prof. mons. Lorenzo Zani (17 marzo 2008) * pagina del presente annuario dove trovare il rispettivo abstract 97

4 TESI DI BACCALAUREATO PAG.* > 2007/08 (Sessione estiva) 118 Angeli Mauro La morte come conseguenza del peccato originale in alcune opere di Karl Rahner Relatore. Prof. don Albino Dell Eva (24 giugno 2008) 119 Bernardi Gabriele La fede dei testimoni nella Lettera agli Ebrei (Eb 11) Relatore. Prof. mons. Lorenzo Zani (24 giugno 2008) 120 Bombardelli don Rinaldo Israel Zolli: il rabbino che divenne cattolico per amore di Gesù Relatore: Prof. don Giuseppe Mihelcic (24 giugno 2008) 121 Dalpiaz fra Ivan Cristo Crocifisso Bellezza di Dio Relatore: Prof. don Cristiano Bettega (25 giugno 2008) 122 Lupoli Vincenzo La dimensione relazionale del ministero e della vita del presbitero Relatore: Prof. don Albino Dell Eva (24 giugno 2008) 123 Nones Fabio Motivazioni etiche e antropologiche per vivere la fertilità secondo i ritmi naturali della persona Relatore: Prof. don Bruno Tomasi (25 giugno 2008) 124 Purgato Luigi Mt 16,18: il progetto di Gesù alla luce dell immagine biblica di edificazione Relatore: Prof. mons. Lorenzo Zani (25 giugno 2008) 126 Vulcan Michele L aborto tra diritto penale canonico, legge 194/1978 e morale Relatore: Prof. don Marco Berti (25 giugno 2008) > 2007/08 (Sessione autunnale) 126 Gremes DON Roberto «Sale della terra e luce del mondo» (Mt 5,13-16). I cristiani laici nella Chiesa e nel mondo alla luce del decreto conciliare «Apostolicam actuositatem» e dei sacramenti dell iniziazione cristiana Relatore: prof. don Albino Dell Eva (18 settembre 2008) * pagina del presente annuario dove trovare il rispettivo abstract 98

5 PAG.* 128 Zadra Franco La partecipazione nella Chiesa alla luce di alcuni momenti della sua storia Relatore: Prof. don Severino Vareschi (18 settembre 2008) > 2008/09 (Sessione primaverile) 129 Avi Cristoforo Educare in un contesto di differenziazione umana e religiosa. Analisi e riflessioni per il Villaggio SOS di Trento Relatore: Prof. p. Matteo Giuliani (24 febbraio 2009) > 2008/09 (Sessione estiva) 130 BRENTARI DANIELE... come sigillo sul tuo cuore : l amore di coppia nel Cantico dei Cantici Relatore: Prof. Gregorio Vivaldelli (16 giugno 2009) 131 BRUGNARA ROBERTO Pietro e il Risorto in Giovanni 21 Relatore: Prof. mons. Lorenzo Zani (17 giugno 2009) 131 FILIPPI LAURA La lotta di Giacobbe con l angelo Relatore: Prof. Gregorio Vivaldelli (17 giugno 2009) 132 LUSCIA MARCO Quando nasce il diritto alla vita? Relatore: Prof. don Bruno Tomasi (17 giugno 2009) 132 MALFER MICHELE Valori dei giovani e immagini di futuro. Il compito educativo della scuola e il contributo degli IRC Relatore: Prof. p. Matteo Giuliani (16 giugno 2009) 133 MORANDINI DON DANIELE Una comunità si interroga: come interpretare lo spazio sacro dopo il Concilio Vaticano II? L esperienza della ristrutturazione della Chiesa parrocchiale di Garniga Terme Relatore: Prof. mons. Ambrogio Malacarne (16 giugno 2009) > 2008/09 (Sessione autunnale) 134 PEZZANO MARIO Il cammino di fede nell esperienza spirituale di Madre Teresa di Calcutta Relatore: Prof. p. Mieczyslaw Lubomirski (29 settembre 2009) * pagina del presente annuario dove trovare il rispettivo abstract 99

6 TESI DI BACCALAUREATO PAG.* /10 (Sessione estiva) 135 CARLONI CLAUDIA «La necessità di Europa». L europeismo di Alcide De Gasperi tra ispirazione cristiana e urgenza politica Relatore: Prof. don Severino Vareschi (25 giugno 2010) 135 DEVIGILI PAOLO «Il Verbo si fece carne». Dall Unico all Universale Relatore: Prof. don Cristiano Bettega (25 giugno 2010) 136 SOMMAVILLA DON WALTER Il corpo del risorto nel pensiero di San Paolo Relatore: Prof. mons. Lorenzo Zani (25 giugno 2010) /11 (Sessione invernale) 137 AVALLONE PIERLUIGI L amore che tutto vince: Joseph Mayr-Nusser testimone della fede e segno di speranza Relatore: Prof. don Bruno Tomasi (28 febbraio 2011) 138 RUZZIER GIULIANO Credere e pensare oggi: una riflessione alla luce del contributo di Antonio Rosmini e Chiara Lubich Relatore: Prof. don Andrea Decarli (28 febbraio 2011) 2010/11 (Sessioni autunnali) 138 Fedrigotti Paolo Dirò de l altre cose ch i v ho scorte. Risonanze scritturistiche nel prologo della Divina Commedia Relatore: Prof. Gregorio Vivaldelli (16 settembre 2011) 139 Mora Claudia Il cammino di conversione, ossia la trasformazione della persona secondo Giovanni della Croce Relatore Prof. p. Mieczyslaw Lubomirski (16 settembre 2011) 139 Cozzi Emanuele Gesù, sulle strade dell uomo, educa alla fede nel Padre Relatore: Prof. mons. Lorenzo Zani (20 ottobre 2011) /12 (Sessione primaverile) 140 Carella Vitantonio SILVIA/CHIARA LUBICH. Le sue origini e la sua formazione ( ) Relatore: Prof. don Severino Vareschi (23 febbraio 2012) 100

7 PAG.* 2011/12 (Sessione estiva) 141 MONEGATTI SAMUELE La fede e le opere: «tensioni dinamiche» tra Giacomo e Paolo Relatore: Prof. mons. Lorenzo Zani (14 giugno 2012) 141 ORLANDO MATTEO Demòni e prassi esorcistica nella vita dei santi e della Chiesa cattolica Relatore: Prof. don Giuseppe Mihelcic (14 giugno 2012) 2011/12 (Sessione autunnale) 142 BRUGNARA ILARIA Girolamo Tartarotti: l «Arte Critica» e la sua applicazione Relatore: Prof. don Severino Vareschi (17 settembre 2012) 143 PALLARO CATERINA Aborto: storia, cambiamenti, modalità e attualità di una pratica senza tempo Relatore: Prof. don Bruno Tomasi (17 settembre 2012) 143 RUTIGLIANO GIANFRANCO L altra Modernità. Del Noce e Girard a confronto Relatore: Prof. Michele Dossi (17 settembre 2012) 2012/13 (Sessione invernale) 144 BRENTARI MILENA Raimon Pannikkar: una spiritualità cosmoteandrica per una terra che geme Relatore: prof. Michele Dossi (18 dicembre 2012) 145 LEKS MICHÈLE Ermetismo cristiano e nuova evangelizzazione Relatore: Prof. don Cristiano Bettega (18 dicembre 2012) 145 MONTIBELLER MICHELE Gli interventi di Girolamo Seripando nel Concilio di Trento Relatore: Prof. don Severino Vareschi (18 dicembre 2012) 146 VIGOLANI PAOLO Percorso di comprensione della vocazione come relazione Relatore: Prof. don Cristiano Bettega (18 dicembre 2012) 101

8 TESI DI BACCALAUREATO PAG.* 2012/13 (Sessione primaverile) 146 Coali Giuseppina La Croce e il senso dell essere in Simon Weil. Spunti per una filosofia cristica Relatore: Prof. Michele Dossi (1 marzo 2013) 147 Paoli Daniele Dialogo sull elemosina Relatore Prof. don Bruno Tomasi (1 marzo 2013) 148 Valentini Vittorio Il Pontificio Consiglio per il Dialogo Inter-Religioso Relatore: Prof. don Luigi Giovannini (1 marzo 2013) 148 Veronesi Enzo Lo Spirito Santo nelle quattro costituzioni del Concilio Vaticano II Relatore: Prof. don Giampaolo Tomasi (1 marzo 2013) 2012/13 (Prima sessione estiva) 149 Tamburini Stefania I laici nella spiritualità di San Francesco di Sales: spunti di attualità per una spiritualità laicale Relatore: Prof. don Mieczyslaw Lubomirski (3 giugno 2013) 2012/2012/13 (Seconda sessione estiva) 150 AGOSTINI MARCO PENTECOSTE nella tradizione biblica, storico liturgica e nei testi della Messa del giorno Relatore: Prof. mons. Cesare Sebastiani (25 giugno 2013) 150 BORT ILARIA L itinerario spirituale di Edith Stein Relatore: Prof. don Andrea Decarli (25 giugno 2013) 151 CATONI LORENZO Matteo Ricci S.J. uomo del dialogo e l inculturazione del Vangelo in Cina (sec. XVI-XVII) Relatore: Prof. don Severino Vareschi (25 giugno 2013) 152 DELUGAN GIORGIO In Principio, e fondamento, la Parola. Carlo Maria Martini alla luce dell icona biblica della pesca miracolosa (Lc 5,1-11). Leggere la storia alla luce della Parola di Dio Relatore: Prof. don Andrea Decarli (25 giugno 2013) 102

9 152 FEDRIZZI FRANCESCA Rut, un cuore libero che sceglie per aprire alla vita Relatore: Prof. mons Lorenzo Zani (25 giugno 2013) 153 PAOLAZZI LILIANA La formazione degli operatori pastorali ai servizi ecclesiali Relatore: Prof. p. Matteo Giuliani (25 giugno 2013) 2012/13 (Sessione autunnale) 154 ARMANI DANIELE P. Remo Armani missionario comboniano ( ). Le opere, i giorni, il sacrificio Relatore: Prof. don Severino Vareschi (2 ottobre 2013) 154 CONDAC VICTORIA Comunicare il vangelo di Gesù nel carisma di Mary Ward Relatore: Prof. don Matteo Graziola (2 ottobre 2013) 155 FILIPPI VALERIA La famiglia, modello di vita ed educazione alla relazione nella proposta della comunità cristiana Relatore: Prof. p. Matteo Giuliani (2 ottobre 2013) 156 MINARSKI MARIJA La sessualità: un dono per la persona umana Relatore: Prof. don Bruno Tomasi (2 ottobre 2013) 156 PINTARELLI AGNESE Maria, Madre della Chiesa. Percorso di riflessione sulla maternità di Maria Relatore: Prof. don Giampaolo Tomasi (2 ottobre 2013) 103

10 TESI DI BACCALAUREATO Di seguito si presentano le sintesi e i rispettivi Indici delle tesi di Baccalaureato elaborate dagli studenti dello STAT a partire dall Anno Accademico 2002/2003. Si sono inseriti anche gli indici, omettendo le introduzioni e le conclusioni. I testi delle Tesi sono consultabili presso la Biblioteca del Seminario Maggiore di Trento. > 2002/03 (Sessione estiva) Leonardelli Christian Nei poveri Dio cammina verso di te. Per una spiritualità di dialogo, conversione e profezia Relatore: Prof. Michele Dossi 24 giugno 2003 L autore ha preso spunto dalla sua esperienza di contatto e di vita con i poveri, evidenziando come il Signore possa servirsi di questi ultimi per aprire il cuore e operare una continua conversione. Nel testo si parla della comprensione del termine spiritualità a partire dai poveri e dagli ultimi, attingendo al pensiero di C. Boff e J. Pixley. Si evidenzia la necessità di compiere l opzione per i poveri. Un impegno e un servizio per rinnovare il mondo segnato dalla povertà che attinge all esempio e all amore di Cristo. Nell ultimo capitolo si evidenziano le caratteristiche biblicoteologiche del concetto di macro-ecumenismo. Capitolo I: Spirito e spiritualità Capitolo II: La passione per la realtà Capitolo III: L opzione per i poveri come ermeneutica Capitolo IV: La pratica dell amore: l assoluto cristiano Capitolo V: Il macro-ecumenismo Moser Paolo E Dio in tutto questo? Dire Dio dopo Auschwitz Un percorso a partire dal pensiero ebraico Relatore: Prof. don Giampaolo Tomasi 24 giugno 2003 L autore ha distribuito il discorso attorno a cinque grandi tematiche, cioè l esperienza dei testimoni, il silenzio di Dio, la protesta contro Dio, il rap- 104

11 porto fra Dio e il male, e la presenza di Dio nel dramma. Si è lasciato suggestionare da certe domande che continuano a risuonare nell anima: Dov è Dio? Perché tace? Perché non fa nulla? Perché permette che questo sia possibile? Ma, alla fine, chi è questo Dio? Ha aggiunto una breve appendice sulla teologia dei popoli crocifissi in America Latina. L autore intende mostrare come le conclusioni a cui arriva un certo pensiero dopo Auschwitz possano trovare eco nelle più diverse situazioni di dolore e di sofferenza del mondo, annunciando che anche lì sta la silenziosa presenza di Dio. Capitolo I: Auschwitz: Cesura. Evento. Memoria Capitolo II: Il silenzio di Dio Capitolo III: Il processo Capitolo IV: Dio e l origine del male Capitolo V: Dio nel dramma Appendice: il popolo crocifisso > 2002/03 (Sessione estiva) Buffa Livio Una Chiesa congolese in uno stato congolese Elementi d ecclesiologia del card. J. Malula ( ) Relatore: Prof. don Giampaolo Tomasi 10 giugno 2005 La tesi presenta una figura di particolare rilievo nella chiesa congolese, il card. J. Malula. Una scelta suscitata dall esperienza che l autore ha vissuto in Ciad, nella parrocchia di N djamena per alcuni mesi. Durante questa esperienza ha avuto modo di conoscere alcuni aspetti del pensiero del card. J. Malula che lo hanno particolarmente colpito. Si sofferma in particolare sulle Cellule ecclesiali viventi (CEV), piccole comunità in cui si entra per scelta personale e che sono complementari alla parrocchia. Nel testo si descrive la vita del card. Malula e la sua capacità di comunicare in modo efficacie e calato nella cultura africana il messaggio di Cristo. Si evidenziano gli aspetti peculiari della sua prospettiva ecclesiologica, capace di individuare i cardini dell azione evangelizzatrice della Chiesa, animata dall ascolto della Parola di Dio e dall impegno di vivere il servizio al mondo e ai poveri in una dimensione missionaria. Capitolo I: Il contesto Capitolo II: L eccclesiologia del cardinal Malula Conclusioni 105

12 TESI DI BACCALAUREATO Covi Rolando I discepoli di Emmaus Studio sul Luca 24,13-35 Relatore: Prof. mons. Lorenzo Zani 10 giugno 2005 L autore indica i motivi della scelta della tematica affrontata: la bellezza del racconto, in cui emerge l abilità di Luca come scrittore, la presenza dei principali aspetti della fede (il cammino, la croce, la risurrezione, la Scrittura, l Eucaristia, l annuncio...), la grandezza di Gesù che non si stanca di portare alla gioia anche i discepoli più tristi e delusi, la forza della presenza del Risorto nella vita e nei cuori degli uomini. L elaborato non pretende di presentare tutti i temi né di esaurire l analisi di quelli scelti. Si vuole entrare in punta di piedi tra le righe del testo, per apprezzare un po di più l intenzione dell autore e la fede dei primi cristiani che ci hanno lasciato questa preziosa testimonianza. Dopo la lettura attenta del brano, si analizza il testo originale e quindi si prendono in considerazione alcuni aspetti del messaggio tenendo presente i vari apporti della ricerca esegetica contemporanea. Capitolo I: Analisi letteraria Capitolo II: Erano in cammino Capitolo III: Ma i loro occhi erano incapaci di riconoscerlo Capitolo IV: E cominciando da Mosè e da tutti i profeti... Capitolo V: Resta con noi, perché si fa sera Capitolo VI: Si aprirono loro gli occhi e lo riconobbero Capitolo VII: La tradizione artistica: l esempio del Caravaggio Pinamonti Jimmy Percorsi di approssimazione al Mistero Santo Relatore: Prof. don Giampaolo Tomasi 10 giugno 2005 Il presente lavoro assume per molti aspetti il carattere della sfida; la sfida di sempre, il tentativo e lo sforzo di ogni uomo: parlare di ciò che sta al-dilà e al-di-sopra delle cose È un tentativo senza tempo, universale, e proprio per questo si possono trovare straordinarie assonanze tra gli scritti di persone di epoche, culture e religioni differenti. 106

13 Visto il tema, presentare lo status quaestionis è opera impossibile anche per il più acuto teologo. L autore ha dovuto fare una selezione di alcuni argomenti da trattare, almeno per cenni e senza alcuna pretesa di completezza. I temi trattati sono, per alcuni aspetti, molto diversi tra loro: si va dalla fisica del primo capitolo alla filosofia del dialogo e alla mistica medioevale del secondo, per arrivare, nel terzo capitolo, alla teologia di un autore greco ortodosso contemporaneo, Christòs Yannaràs. Questa varietà di argomenti è una seconda ragione per cui il presente lavoro si può qualificare come sfida. È la sfida del confronto aperto e sincero con mondi culturali diversi in un tentativo di comprensione e di dialogo alla ricerca di punti in comune. Tale confronto assume, nel presente lavoro, la forma di tre strade, tre vie di approssimazione al Mistero Santo. Volutamente si è deciso di parlare di approssimazione e non di accesso o avvicinamento in quanto tale termine ha un carattere particolarmente evocativo in italiano, per il duplice significato che questa parola riveste. L approssimarsi afferma sì la possibilità di un qualche avvicinamento a Dio, ma nel contempo suggerisce pure l impossibilità di una conoscenza esaustiva: essa resta sempre approssimata, vicina ma non coincidente con la Verità. Capitolo I: Neppure la scienza può descrivere compiutamente il mondo Capitolo II: Quanto gli uomini provano a dire Dio Capitolo III: Teo-lógica o teo-gnosia? Telch Tiziano Riconoscersi creatura: necessità e possibilità Una lettura di Gn 2,4b-3,24 Relatore: Prof. Gregorio Vivaldelli 10 giugno 2005 L elaborato concentra l attenzione sul secondo racconto degli inizi, narrato in Gn 2,4b I protagonisti principali, cioè Dio, l uomo e la donna sono messi in dialogo e in relazione tra loro in modo spettacolare e fortemente significativo, al fine di far emerge una precisa visione dell uomo e della sua psicologia. La creazione ha il suo vertice nell opera di Dio che plasma la creatura umana, traendola dalla terra, ma donandole lo spirito di vita. Dio conosce i sogni e i bisogni dell uomo e quindi sa bene che non può restare solo, sa che l uomo ha la necessità di avere al fianco «un aiuto che gli sia simile», la donna. L umanità però non vive solo relazioni gratificanti e la vita è segnata anche dal dolore e dall incomprensione, ed ecco che l autore del testo tenta di motivare la presenza della fatica umana introducendo la narrazione del peccato commesso dalla prima coppia. 107

14 TESI DI BACCALAUREATO Nell analisi del testo si seguono alcune tra le principali ricerche esegetiche svolte sul libro della Genesi, dando attenzione anche ad alcuni tentativi di attualizzazione. Pur consapevole della vastità di argomenti che il brano biblico può aprire in campo antropologico e teologico, l autore ha preferito fermarsi solo all analisi del racconto mediante una lectio continua. Il lavoro è articolato su tre capitoli. Il primo fornisce uno sguardo ampio sui racconti della creazione (Gn 1-3) e apre alcuni aspetti problematici, soprattutto sulla data di composizione di Gn 2-3 e sull autore; viene anche presentato uno schema con la struttura dei due capitoli che verranno approfonditi. Il secondo capitolo è dedicato all esegesi di Gn 2; il terzo affronta infine Gn 3. Le note cercano di ampliare gli apporti e gli approfondimenti, con frequenti citazioni dirette dai vari autori e con riferimenti alla Sacra Scrittura che aiutano ad interpretare e ad illuminare la nostra lettura del testo. Capitolo I: I racconti della creazione: Genesi 1-3 Capitolo II: Commento al testo di Gn 2,4b-25 Capitolo III: Commento al testo di Gn 3,1-24 > 2005/06 (Sessione estiva) Andreolli Federico Risplenda di luce che mai si spegne L Annunzio pasquale nella Veglia della Resurrezione Relatore: Prof. mons. Cesare Sebastiani 22 giugno 2006 L elaborato propone un commento all antico inno dell Annunzio pasquale, l Exultet. Nella parte iniziale si presenta il contesto generale della solenne Veglia della Resurrezione. Le diverse parti sono considerate la risposta all annuncio della resurrezione di Cristo. Si presentano poi i tratti caratteristici della Veglia: il suo carattere notturno, la celebrazione in essa dei Sacramenti dell iniziazione cristiana, la presenza di molti altri segni. Il secondo capitolo si sofferma sulla Liturgia della luce, con l introduzione storica che mostra il radicamento del Lucernario nell omonimo rito già giudaico e poi proprio dell antichità cristiana. La luce risulta il tema principale della Veglia. Il terzo capitolo affronta il tema centrale della Tesi, con l analisi dell Exultet nelle versioni latina, in quella italiana del Messale e in una traduzione di studio. Vengono enucleati i riferimenti biblici e i temi teologici più interessanti. 108

15 La conclusione puntualizza alcuni temi teologici: l opera della Trinità, l economia della salvezza, l uomo e la Chiesa alla luce della Pasqua. CAPITOLO I: «Madre di tutte le veglie» - La Veglia della Risurrezione CAPITOLO II: «La luce di Cristo» - La Liturgia della Luce pasquale CAPITOLO III: «Esulti il coro degli angeli» - L Annunzio pasquale Belli Nicola L annuncio del Vangelo nelle CEBs del Brasile all inizio del XXI secolo Relatore: Prof. don Giampaolo Tomasi. 22 giugno 2006 Si parte con un analisi ampia per poi arrivare a parlare sempre più nel concreto della centralità della Parola di Dio. Il primo capitolo è il tentativo di delineare alcune linee caratteristiche delle CEBs (la sigla sta per: comunità ecclesiali di base, si utilizza la sigla brasiliana): la fisionomia, alcuni appunti di spiritualità, la loro origine e il perché sono state fondate, il loro rapporto con la Chiesa istituzionale. Grazie alle CEBs, la Chiesa in Brasile ha potuto raggiungere i più poveri e le persone che per ignoranza sarebbero state escluse dall annunzio del Vangelo. Si illustra il problema del rapporto Chiesa-istituzione e la Chiesa-comunità di persone: le CEBs non sono un modello di Chiesa che si contrappone alla Chiesa universale. Gli stessi teologi della liberazione sono i primi a ribadire il forte legame che unisce i due modi di essere Chiesa. Sono due polmoni della stessa creatura. Il secondo capitolo delinea il significato della lettura popolare della Bibbia. Questo concetto è la conseguenza dell esperienza della comunità ecclesiale di base. Cosa comporta concretamente nella vita d ogni persona la lettura della Bibbia? L incontro con l altro e il vivere in comunità e non in solitudine. L interpretazione della Bibbia in queste comunità non è tanto una tecnica da imparare, ma una dinamica da vivere; la persona è davanti alla Parola di Dio e alla propria vita: ciascuno è chiamato a far dialogare le due realtà. Nel terzo capitolo si parla di un metodo concreto di lasciarsi spingere dalla Parola verso la propria comunità e il proprio popolo: «le Sante Missioni Popolari». Lo schema è quello del p. Luis Mosconi. Qui il soggetto evangelizzante non sono più solo i frati o le suore, ma è la gente stessa. Si presentano le tre parti del progetto: la preparazione ( per lo meno un anno), la settimana di missione, e il post-missione per far sì che il tutto sia sedimentato in tutti (anche per questa parte serve almeno un anno). Il lavoro fa cogliere il coinvolgimento diretto dell autore e la passione con cui ha presentato l argomento. Egli ha preso spunto da un esperienza di vita dell autore che ha potuto trascorrere un periodo in Brasile sperimentando in prima persone la vita di queste comunità ecclesiali di base. 109

16 TESI DI BACCALAUREATO CAPITOLO I: CEBs, un nuovo modo di essere Chiesa CAPITOLO II: Gesù Cristo, la Parola di Dio, centro della vita delle CEBs CAPITOLO III: I laici evangelizzano i propri fratelli Cavagna Giorgio Christus descendit ad inferos Indagine sull articolo del Credo Apostolico Relatore: Prof. don Giampaolo Tomasi 22 giugno 2006 La tematica della discesa agli inferi di Cristo viene affrontata con la modalità tipica della sistematica teologica: approccio biblico breve panorama storico riflessione e sintesi sistematica. Vengono illustrate le istanze bibliche significative evocate dall articolo di fede, come il tema dello sheol quale stato di vita. Si propone inoltre una digressione sul testo che normalmente viene evocato come probante la discesa agli inferi: 1Pt 3,18-4,16. L indagine storica, per motivi di spazio e di effettiva complessità è presentata in modo sommario ma non superficiale. Ci si sofferma su alcuni Padri della Chiesa e teologi. Viene trattata la presenza dell articolo della Professione di fede nella tradizione della Chiesa fissata nelle formule, nei simboli e nei concili; un breve paragrafo conclusivo tratta infine il tema del descensus nell iconografia. CAPITOLO I: Il Dato Biblico sul descensus CAPITOLO II: La storia del descensus CAPITOLO III: Prospettive sistematiche sul descensus Curzel suor Chiara «Li amò sino alla fine»: il compimento dell amore come chiave di lettura della Pasqua di Gesù nel Vangelo secondo Giovanni Relatore: Prof. mons. Lorenzo Zani. 22 giugno 2006 Il primo capitolo dell elaborato, di carattere più tecnico e riassuntivo, propone l analisi linguistica dei termini legati alla radice greca mostrandone l uso nel greco classico, nella traduzione della Bibbia dei LXX e nel 110

17 Nuovo Testamento. Segue un excursus dei passi giovannei che contengono questi termini con varie proposte di traduzione. Il capitolo II si concentra attorno al tema del compimento, abbracciando 4 ambiti particolarmente evidenziati in Giovanni. Il primo è quello della Scrittura: con le sue parole, i suoi gesti e soprattutto con la sua morte in croce, Gesù non soltanto realizza e porta a pienezza alcune espressioni dell Antico Testamento, ma adempie perfettamente tutta la Scrittura nel suo insieme; proprio il crocifisso è il compimento della storia della salvezza. In terzo luogo Gesù porta a compimento la nuova creazione, la vocazione alla piena umanità alla quale l uomo era destinato fin dalle origini, e nello stesso tempo realizza in pieno la comunione trinitaria, che diventa perfetta proprio nella croce. Infine Gesù porta a compimento con la sua morte la salvezza dell uomo, espressa mediante le categorie della vita, della figliolanza e dell unità con Dio. Il capitolo III occupa la parte centrale della tesi. La forte inclusione segnata dalla locuzione temporale-qualitativa «sino alla fine» di 13,1 e dalla forma verbale «è compiuto» di 19,28.30, e l insistenza nell uso della coppia «amore-amare» nella seconda parte del Vangelo di Giovanni, permettono di leggere i capitoli sotto la luce del compimento dell amore, proposto come prima chiave di lettura del mistero pasquale. A partire dal capitolo 13 sembra così possibile seguire le tappe di un racconto il cui protagonista è proprio l amore, esemplificato nella lavanda dei piedi e nel boccone offerto a Giuda; comandato nella stipulazione della nuova alleanza basata sul precetto dell amore reciproco; pregato nella grande invocazione che sgorga dalle labbra di Gesù per i suoi ; compiuto nel dono totale, gratuito e libero della vita del Figlio; accolto dalla Maddalena e da Pietro nell incontro con il Risorto. La storia della passione, morte e risurrezione di Gesù può essere dunque letta in maniera appropriata come la storia dell amore «sino alla fine». Il capitolo IV prende spunto da una particolare interpretazione di Gv 13,1, divenuto il motto della Famiglia religiosa di cui l autrice fa parte. Si tratta di una possibile incarnazione del Vangelo nella storia, un intuizione che padre Mario Venturini ha realizzato attraverso la fondazione di un Opera che ha come fine quello di onorare Gesù Sacerdote nell atto di amare i suoi sino alla fine, donando ad essi l Eucaristia e il Sacerdozio. CAPITOLO I: Analisi linguistica ed excursus dei passi giovannei CAPITOLO II: Il compimento della Scrittura, della rivelazione, dell umanità e della divinità di Gesù e la salvezza dell uomo CAPITOLO III: Il compimento dell amore CAPITOLO IV: «In finem dilexit»: alle radici di un carisma 111

18 TESI DI BACCALAUREATO Lorandini MasSimo Gesù, la libertà esemplare Relatore: Prof. don Andrea Decarli 22 giugno 2006 La ricerca si sviluppa in tre capitoli e affronta il tema alla luce della libertà di Gesù che diventa modello della libertà degli uomini. Si parte dall aspetto umano per arrivare a quello biblico fino a concentrarsi sull aspetto cristologico. Nel primo capitolo viene esaminato il concetto di libertà umana con una breve analisi storica sulla affermazione delle libertà civili, per vedere quali siano le principali caratteristiche e quali gli aspetti problematici della realizzazione di una convivenza sociale che garantisca e custodisca le libertà. Poi, affrontando il tema della libertà dal punto di vista filosofico, si analizza il suo carattere di fondamento della dignità dell uomo. Questo appare soprattutto nel pensiero di L. Pareyson che nel suo scritto Ontologia della libertà, fa emergere il carattere unico e primario della libertà nell uomo. Nella filosofia dialogica viene individuata un ottima fondazione della libertà in relazione. Da questa prospettiva la libertà, come dignità dell uomo, non è vista certamente come quella che postula un anarchia totale, ma piuttosto come quella che si pone come fine la responsabilità etica dell uomo per l uomo. Nella parte dedicata ai filosofi del dialogo l autore si sofferma in particolare su E. Lévinas. Nel secondo capitolo si prende in esame la libertà così come emerge dalla Bibbia, dove essa è presentata principalmente nel contesto delle relazioni sociali, che portano in sé aspetti positivi ma sono anche caratterizzate da forme di asservimento che umiliano l uomo. Così la libertà si configura come un essere liberi da... essere liberi per... Il popolo ebreo uscendo dall Egitto è liberato dalla schiavitù affinché possa essere libero per servire Dio. Nel Nuovo Testamento il liberatore che compie le promesse veterotestamentarie è Gesù che con la sua morte e risurrezione toglie il peccato che è la radice dei problemi fra gli uomini il quale è l elemento che fa fallire le relazioni umane. In Paolo il concetto di libertà avrà una certa elaborazione: esso apparirà come liberazione operata da Dio attraverso Cristo dalla schiavitù dal peccato, dalla morte e dalla Legge. Nel terzo capitolo si presenta la figura di Gesù che libera la libertà umana, in primo luogo perché egli: «È l uomo perfetto, che ha restituito ai figli d Adamo la somiglianza con Dio». Gesù si muove sulla terra con la sua personale libertà di uomo e la sua presenza porta un nuovo inizio nel mondo all insegna della liberazione integrale dell uomo. CAPITOLO I: La libertà come condizione umana CAPITOLO II: La libertà nella Bibbia CAPITOLO III: Gesù l uomo libero, libera la nostra libertà 112

19 Rosa Roberto Regno contro Regno Gesù e gli indemoniati nel Vangelo di Marco Relatore: Prof. mons. Lorenzo Zani 22 giugno 2006 L elaborato si articola in quattro capitoli. Nel primo capitolo, intitolato il tempo del Regno, si evidenza la centralità che l annuncio del Regno riveste nella vita e nella missione di Gesù. Nel secondo capitolo si descrive l incontro tra Gesù e l indemoniato nella sinagoga di Cafarnao, mettendo in luce soprattutto il carattere liberante del Regno rispetto ad una chiusura cieca nell ottica dei meriti, dell autorità acquisita come potere soggiogante e prepotente. Nel terzo capitolo si illustra il Regno nel suo aspetto di alternativa alla logica della violenza; all uomo di Gerasa tentato di rispondere con la violenza alla violenza subita, Gesù dona la possibilità di ricuperare la sua dignità e la sua libertà. Nel quarto capitolo il Regno viene compreso nella dimensione della fede e della preghiera come fonte di relazioni rinnovate e liberanti. Infine, nella conclusione, si sono ricercate le radici da cui nascono e si sviluppano i due regni, nella vita personale e relazionale. Ogni capitolo è poi diviso in tre parti. Nella prima, intitolata ambientazione, si colloca la pericope analizzata nel contesto più ampio del vangelo secondo Marco e della vita di Gesù. Nella seconda, dal titolo commento esegetico, si analizza esegeticamente il brano avvalendosi delle fonti riportate in bibliografia. Nella terza, intitolata Regno contro regno, vengono sviluppati in maniera più completa gli aspetti dei due regni emersi dal brano. CAPITOLO I: Il tempo del Regno CAPITOLO II: Cafamao CAPITOLO III: Gerasa CAPITOLO IV: L epilettico indemoniato > 2006/07 (Sessione estiva) Ghetta Roberto Il mondo intellettuale cattolico trentino e i «nuovi tempi». Un analisi delle fonti ( ) Relatore: Prof. don Severino Vareschi 15 giugno 2007 La storiografia degli ultimi decenni ha posto non poca attenzione al Tren- 113

20 TESI DI BACCALAUREATO tino di inizio Novecento. Fra le varie componenti, appaiono in evidenza i movimenti cattolici che, nell allora Welschtirol, operarono e contribuirono a formare l identità di questa regione di frontiera. Le ragioni di quest attenzione sono molteplici: la pionieristica e tuttora vitale organizzazione cooperativistica bianca ; l importanza della figura di Alcide Degasperi; il tradizionale interesse per la storia locale manifestato dai trentini, con il conseguente importante sostegno degli enti pubblici nelle pubblicazioni. Una lacuna di questa ampia produzione è stata da molti individuata nella mancanza di studi sul clero trentino e più in generale sugli intellettuali cattolici. Con questo lavoro l autore intende contribuire a colmare tale lacuna, presentando una disamina del confronto/scontro fra cultura cattolica e cultura laica. Si attinge abbondantemente alle fonti della numerosa pubblicistica di autori cattolici del periodo esaminato. L ampio movimento religioso, sociale e culturale cattolico merita sicuramente la qualifica di mondo. Si tratta infatti di uno spazio per molti aspetti chiuso, definito, ove appaiono piuttosto netti i limiti fra chi è dentro e chi è fuori. In questo senso il nome cattolico viene usato in senso restrittivo, riferito a quanti si sentono in diretta sintonia con la gerarchia. Un movimento che ci si mostra come un universo di simboli, linguaggi e aspirazioni originale, alternativo, indipendente. È un mondo religioso in essenza, in un epoca dove sempre più si considera la religione, al più, un accidente. Al suo interno si vive di riferimenti, miti e tradizioni propri. I secoli di storia pesano e influiscono sul presente. La vita si svolge in un aldiqua, per certi aspetti meno reale dell aldilà. Nel titolo viene utilizzata questa espressione «i nuovi tempi» da un enfatico discorso pronunciato davanti a Pio X dal card. Maffi, una delle personalità più in vista della Chiesa italiana del tempo: «Contro i saraceni alzò un Vostro grande predecessore queste torri e queste mura alla quali fecero difesa prima gli archi e le balestre, poi colubrine e archibugi. I nuovi tempi mutarono d armi e segnarono contro di noi la scienza. E di scienza Voi c insegnate e ci provvedete a dar risposta». I tempi sono mutati. La fede è in pericolo, ma l Avversario usa le armi del sapere e della cultura. Occorre quindi attrezzarsi con difese nuove. L autore tiene conto del confronto che emergeva con prepotenza coi tempi nuovi attraverso l innovativo sistema economico e cooperativistico, ma anche nell impostazione della cura d anime e i «nuovi bisogni pastorali», la liturgia, gli studi biblici, la formazione del clero, il rapporto con le altre confessioni ed ulteriori ambiti propriamente religiosi. Scopo del lavoro è offrire primariamente una rassegna dei testi, editi e non. Nel susseguirsi dei capitoli si affrontano le singole fonti, oppure queste vengono raggruppate tematicamente. Per non ampliare eccessivamente il campo di ricerca ci si limita alle fonti italiane, tralasciando le molte pubblicazioni della parte tedesca della diocesi, specie se non comprendono eventi epocali e sfiorano appena la Grande Guerra. Ne deriva un quadro piuttosto statico, quasi un istantanea della cattolicità 114

21 trentina. È bene però non farsi ingannare, la storia è sempre in divenire e l autore ha cercato di evidenziare gli sviluppi e i cambiamenti. L elaborato di don Roberto Ghetta è stato pubblicato dalla Fondazione Museo storico del Trentino nel marzo 2009, nella collana Quaderni di archivio trentino con il titolo: Il mondo intellettuale cattolico trentino e i «nuovi tempi». CAPITOLO I: Il pensiero della curia CAPITOLO II: Il quotidiano Il Trentino CAPITOLO III: Il Bollettino S. Vigilio CAPITOLO IV: La Rivista Tridentina Capitolo V: Altre pubblicazioni Malfatti Andrea Io credo la risurrezione della carne Interpretazione e storia dell articolo di fede del Simbolo Apostolico Relatore: Prof. don Giampaolo Tomasi 15 giugno 2007 La prima parte dell elaborato presenta alla luce del testo biblico l evoluzione della fede nella risurrezione nel popolo d Israele. Vengono analizzati i testi dell AT e del NT, con il caposaldo della risurrezione di Gesù Cristo dai morti. La seconda parte propone l evoluzione storica della fede nella risurrezione della carne, partendo dai Padri della Chiesa per giungere alla crisi dell epoca moderna. L autore non si limita ad una riflessione teorica, ma affronta anche il tema pastorale sulla possibili modalità per annunciare oggi con rinnovato slancio la verità centrale della fede cristiana: la risurrezione della carne. CAPITOLO I: La risurrezione della carne in Israele CAPITOLO II: La risurrezione della carne nel Nuovo Testamento CAPITOLO III: La risurrezione della carne nella storia CAPITOLO IV: La risurrezione della carne oggi 115

22 TESI DI BACCALAUREATO Pellegrin Alessio Una nuova forma di essere Comunità cristiana sul territorio trentino. Le Unità pastorali come forma di collaborazione tra più parrocchie Relatore: Prof. don Giampaolo Tomasi 15 giugno 2007 è soltanto da qualche anno a questa parte che all interno del vocabolario quotidiano delle nostre comunità parrocchiali compare sempre più spesso il termine Unità pastorali. è stato il desiderio di dare significato e valore a questa formula che ha spinto l autore ad avviare questo lavoro di ricerca. L elaborato è costituito da tre capitoli: si esordisce con un analisi teologica (con gli occhi della fede) della situazione socio-culturale ed ecclesiale odierna; lo sguardo poi si sposta sull origine e significato del termine «Unità pastorale» (UP), avendo come sfondo alcune diocesi italiane. Il terzo capitolo vuole guardare alle UP in diocesi di Trento, proponendo un analisi che metta in evidenza l inizio del ripensamento della prassi pastorale, arrivando a richiamare le linee del progetto pastorale che orienta ad una pastorale d insieme organizzata per UP. Viene esaminata l attività di accompagnamento che la diocesi di Trento sta effettuando nei confronti delle parrocchie incamminate verso la meta della costituzione di una UP. Nelle conclusioni si riportano alcuni nodi critici che permangono nelle UP presenti sul territorio diocesano, alla luce delle riflessioni dei primi due capitoli. CAPITOLO I: In vista del futuro della Chiesa sul territorio CAPITOLO II: Un nuovo soggetto di azione pastorale: le Unità Pastorali CAPITOLO III: Processi di costituzione delle UP in diocesi di Trento Zanella Gemma Rimanete in me : il rimanere nel Vangelo secondo Giovanni, con particolare attenzione a Gv 15,1-17 Relatore: Prof. mons. Lorenzo Zani 17 marzo 2008 L autrice ha scelto di approfondire il tema del rimanere in Giovanni a partire dalla sua esperienza di vita in una comunità monastica. Non è solamente una motivazione di studio e di approfondimento attuale, ma il desiderio di attingere dal testo del vangelo di Giovanni luce ed alimento 116

23 spirituale. Viene proposta un accurata indagine linguistica sul significato del verbo rimanere nel Vangelo secondo Giovanni, limitandoci allo studio sincronico dei testi e cercando di lasciare parlare la valenza semantica del verbo «rimanere» e dei sintagmi a cui è legato. Lo studio si articola in tre capitoli. Il primo capitolo ha uno scopo introduttivo, indagando l uso del verbo «rimanere» in diversi ambiti del greco classico, della traduzione dei LXX e del Nuovo Testamento. È un primo passo fondamentale per comprendere a quale contesto semantico più remoto si richiama l uso giovanneo. Il secondo capitolo introduce la tematica specifica della nostra ricerca linguistica: lo studio delle occorrenze del verbo «rimanere» nel vangelo secondo Giovanni, iniziando dai capitoli precedenti e susseguenti il capitolo 15. La valenza semantica del verbo «rimanere» emerge dallo studio del contesto prossimo, insieme a quello remoto più ampio, dei vari brani evangelici presi in esame. Una volta individuato l inizio e il termine della pericope, collocata all interno della sua unità testuale, viene verificata la valenza semantica del verbo «rimanere in quel contesto ed in relazione ad altre espressioni semantiche. I diversi passi evangelici analizzati mostrano quanto sia ampio e profondo il contenuto semantico del verbo «rimanere», dato che nasce sempre dall intrecciarsi di due significati: il senso ordinario (lo stare in un luogo) ed il senso teologico (entrare in comunione con Dio Trinità). Come lo stare di Gesù nella sua vita terrena scaturiva sempre da un contesto particolare e da una precisa motivazione, divenendo trasparenza della sua obbedienza filiale, così lo stare dei discepoli in Gesù ed attraverso di lui in Dio Padre, dovrebbe essere un cammino di conversione per andare in profondità, per passare da un «rimanere presso» ad un «rimanere in» Gesù e scoprire che la nostra vita, il nostro corpo è il luogo dove si costruisce la dimora di Dio, vale a dire una vita innestata nel Figlio redentore, radicata nella fede del Dio Padre creatore e mossa e orientata dallo Spirito santificatore. Il capitolo terzo risulta il più corposo: da una parte prende in esame la pericope Gv 15,1-17 secondo alcune note introduttive: l unità letteraria di Gv 13-17, la composizione di Gv 13-17, l unità letteraria di Gv 15,1-16,33 e la struttura di Gv 15,1-17 e dall altra parte affronta l analisi esegetica dei singoli versetti, che compongono la pericope Gv 15,1-17. Il percorso analitico si struttura in modo articolato, evidenziando la complessità redazionale di questi capitoli e le loro diverse interpretazioni. Al termine della ricerca emerge che l analisi del verbo «rimanere» porta a scoprire il cuore della vita cristiana: è Dio che ci cerca, ci chiama, ci previene per entrare in relazione con noi e divenire così figli nel Figlio Gesù Cristo. CAPITOLO I: Analisi linguistica del verbo «rimanere» CAPITOLO II: La valenza semantica di «rimanere» nel Vangelo secondo Giovanni CAPITOLO III: Analisi della pericope: Gv 15,

24 TESI DI BACCALAUREATO > 2007/08 (Sessione estiva) Angeli Mauro La morte come conseguenza del peccato originale in alcune opere di Karl Rahner Relatore. Prof. don Albino Dell Eva 24 giugno 2008 L elaborato tenta un approccio ad alcuni tra i testi più importanti in materia del gesuita tedesco Karl Rahner ( ). La prima parte segue lo sviluppo cronologico del pensiero di Rahner (anni 1950/1960) riguardante la morte come conseguenza del peccato originale. Il primo capitolo prende in considerazione alcune pagine dell autore preparate per le lezioni universitarie. In particolare viene posta attenzione ai riferimenti biblici e magisteriali che caratterizzano il punto di partenza delle riflessioni di K. Rahner. Il secondo capitolo ospita criticamente una serie di domande con cui il teologo provoca i suoi interlocutori e la Chiesa stessa: è necessario sviluppare ulteriormente la questione del peccato e della morte e in particolare la relazione che li lega. Il terzo capitolo si concentra sul testo principale del gesuita riguardante il nostro argomento; cioè sulla teologia della morte. Viene posta particolare attenzione alle pagine che descrivono la morte prima e dopo il peccato originale compiuto da Adamo. Con questo primo testo Rahner inizia la sua personale riflessione sul tema che svilupperà ulteriormente negli anni Sessanta come illustrato nel quarto capitolo. La seconda parte della tesi vuole approfondire il pensiero rahneriano riguardante la duplice possibilità che anche oggi viene offerta all uomo: morire in Adamo, rifiutando definitivamente l amore di Dio e la sua salvezza, oppure morire in Cristo, accogliendo la sua morte come redenzione e possibilità personale di partecipare nuovamente alla vita di Dio (quinto capitolo). Il sesto capitolo presenta infine una digressione sul tema del martirio: anche oggi chi incontra Cristo non rimane indifferente, ma può divenire testimone del suo amore. In alcune circostanze tuttavia tale testimonianza viene rifiutata, causando perfino la persecuzione e la morte del cristiano. PARTE PRIMA: Lo sviluppo del tema negli anni Cinquanta e Sessanta CAPITOLO I: La ripresa della Tradizione CAPITOLO II: I nuovi interrogativi di Rahner CAPITOLO III: Gli sviluppi del tema nell opera Sulla teologia della morte CAPITOLO IV: Sviluppo del tema negli anni

25 PARTE SECONDA Morire con Cristo CAPITOLO V: Morire con Cristo o in Adamo CAPITOLO VI: Il martirio Bernardi Gabriele La fede dei testimoni nella Lettera agli Ebrei (Eb. 11) Relatore. Prof. mons. Lorenzo Zani 24 giugno 2008 La tesi si concentra sul capitolo 11 della Lettera agli Ebrei. Dopo avere presentato la struttura della lettera e del capitolo si esaminano i seguenti temi: 1. un tentativo per definire la fede: è tipico dell autore di Eb concludere una sezione anticipando il tema della successiva. A conclusione della terza parte della lettera, in 10,36-39 l autore anticipa quindi che nella successiva si parlerà di fede e perseveranza. Il cap. 11 inizia infatti con una breve definizione di ciò che è la fede, secondo il pensiero dell autore. Si evidenziano gli aspetti terminologici, contenutistici e particolarmente cristologici; 2. la fede degli antichi: tutto il capitolo costituisce un elogio storico della fede di numerosi credenti dell AT, a partire da Abele fino ai perseguitati durante il regno di Antioco Epifane. Emergono le scelte di testimonianza perseverante animate dalla fede; 3. la città dalle salde fondamenta: l elogio dei testimoni serve all autore della Lettera per mostrare un altra grande tematica: la tensione escatologica della fede. Per mezzo della fede i credenti di ogni epoca, come accadde a suo tempo per gli antichi, possiedono in un certo senso le realtà sperate. La precarietà della condizione attuale, se vissuta nella fede di Gesù Cristo, rinvia alla stabilità ed alla compiutezza di una patria futura; tutto si gioca allora nella proiezione verso il futuro, nel quale troverà posto finalmente la definitività; 4. Gesù Cristo è degno di fede: anche se non è il tema centrale del capitolo, l importanza di Cristo serve ad illuminarne il contenuto, quantomeno nel ruolo di mèta della tensione degli antichi e dell attesa dei beni che direttamente non poterono conseguire. La dottrina cristologica sottesa nella Lettera, dice infatti come si debba indirizzare il proprio credo verso Cristo, che è il solo sommo sacerdote misericordioso e degno di fede; in questo senso viene presentato il significato di pistos riferito a Cristo. CAPITOLO I: Motivi di composizione, struttura della lettera e della sua IV parte CAPITOLO II: «Est autem fides» (Eb 11,1) CAPITOLO III: «Nos tantam habentes nubem testium» (Eb 12,1) CAPITOLO IV: «Paravit illis civitatem» (Eb 11,16) CAPITOLO V: «Ut misericors fieret et fidelis pontifex» (Eb 2,17) 119

26 TESI DI BACCALAUREATO Bombardelli don Rinaldo Israel Zolli: il rabbino che divenne cattolico per amore di Gesù Relatore: Prof. don Giuseppe Mihelcic 24 giugno 2008 L elaborato presenta la figura di Israel Italo Zolli ( ), rabbino capo della sinagoga della città eterna, convertito al cattolicesimo. Come nuovo nome cristiano, Zolli scelse quello di Eugenio, in segno di riconoscenza verso Eugenio Pacelli, papa con il nome di Pio XII, per ciò che la Chiesa cattolica ha fatto in favore degli ebrei durante la persecuzione nazista. Una vicenda straordinaria e inaudita che mise a rumore gli ambienti ebraici come quelli cristiani cattolici ma sulla quale è calato il silenzio. Il giovane Israel, della famiglia Zoller, nacque il 17 settembre 1881 a Brody, in Galizia, allora austriaca. Figlio di un ebreo polacco molto osservante, era il più giovane di cinque figli. La madre proveniva da una famiglia rabbinica con più di quattro secoli di tradizione e come tale desiderava che uno dei suoi figli diventasse rabbino. La madre di Israel ebbe un ruolo fondamentale nella sua formazione. Nata da una stirpe di rabbini eruditi fece qualche cosa di più che trasmettere quell impronta di invisibile aristocrazia tipica degli ebrei ashkenaziti, insegnò soprattutto i precetti dell amore e della carità. Nel 1904, Israel lasciò la propria famiglia, che non rivedrà mai più. Nominato, nel 1911, vicerabbino di Trieste, allora porto austriaco, sposò Adele Litwak, ebrea della Galizia; dalla loro unione, nacque una figlia: Dora. Zoller fu nominato prima libero docente e più tardi professore incaricato, prima di lingua e letteratura ebraica nel 1926 e poi di ebraico e lingue semitiche comparate nel 1930, all Università di Padova. Nel 1940, la comunità ebraica di Roma gli propose il posto vacante di Gran Rabbino della capitale. Accettò l incarico offerto, in vista di proteggere i suoi fratelli nella persecuzione che si stava annunciando, e di calmare le divisioni in seno alla comunità ebraica. Il 13 febbraio 1945, Monsignor Traglia conferì il sacramento del Battesimo a Israele Zolli, che sceglie il nome di Eugenio. La moglie di Zolli, Emma, riceve il Battesimo unitamente al marito ed aggiunge al suo nome quello di Maria. La loro figlia Myriam seguirà i genitori dopo un anno di riflessione personale. Per intervento del Santo Padre, Eugenio Zolli venne nominato professore presso l Istituto Biblico Pontificio. Nel gennaio del 1956, è colpito da una broncopolmonite. Sua moglie, Emma, è anch essa malata e anziana. La loro seconda figlia, Myriam, che si è sposata ed ha dato alla luce una femminuccia, Maura Brigida, è al capezzale del padre durante la sua ultima malattia. 120

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