Edizioni L Informatore Agrario
|
|
- Daniella Guidi
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Edizioni L Informatore Agrario Tutti i diritti riservati, a norma della Legge sul Diritto d Autore e le sue sucessive modificazioni. Ogni utilizzo di quest opera per usi diversi da quello personale e privato è tassativamente vietato. Edizioni L Informatore Agrario S.r.l. non potrà comunque essere ritenuta responsabile per eventuali malfunzionamenti e/o danni di qualsiasi natura connessi all uso dell opera.
2 S COLLABORAZIONE DIGERIBILITÀ DI 300 CAMPIONI DI TRINCIATO DI MAIS Calcolare l energia dei foraggi e formulare razioni più efficienti Determinare un valore accurato della digeribilità dell del silomais è una reale opportunità per tecnici e allevatori. Oggi l impiego di tecnologie avanzate permette di ottenere in tempi brevi e a costi contenuti valori sempre più accurati e attendibili utilizzabili nella formulazione delle razioni di F. Righi, N. Rizzi, P. Amodeo, S. Romanelli, A. Quarantelli I foraggi sono componenti indispensabili della dieta delle bovine da latte, anche se da soli non sono in grado di fornire un quantitativo di nutrienti sufficiente per sostenere elevate produzioni e devono pertanto essere associati a quantità variabili di alimenti concentrati. A differenza di questi ultimi, tuttavia, i foraggi presentano composizione e digeribilità estremamente variabili e proprio per questo dovrebbero essere sottoposti ad alcune specifiche analisi chimiche prima della loro introduzione nella razione. Le analisi più frequentemente effettuate sui foraggi sono: la determinazione della fibra grezza, la valutazione delle frazioni fibrose (, ADF e ADL), della proteina grezza (P.G.), delle ceneri e dei minerali (Ca, P, K e Na principalmente). Fra queste, le frazioni fibrose e la proteina grezza sono certamente quelle che esercitano il maggiore impatto sulla formulazione della dieta e indirettamente sul costo della razione. Si tratta, tuttavia, di analisi che, pur fornendo informazioni importanti in merito alla composizione dei foraggi, non ne descrivono il comportamento durante il processo digestivo. Frazioni energetiche e fibra nei foraggi Le componenti energetiche (prevalentemente carboidrati) presenti nei tessuti vegetali e nei foraggi conservati vengono suddivise, secondo il metodo Cornell, in: acidi grassi volatili, acido lattico, acidi organici, zuccheri, amido, fibra solubile, fibra digeribile ( disponibile) e fibra indigeribile ( non disponibile). Carboidrati iniziali ADF ADL Intervallo (ore) NDSC = carboidrati solubili in detergente neutro = cellulosa, emicellulosa, lignina (*) Le curve rappresentano il residuo nel rumine. GRAFICO 1 - Degradazione della sostanza organica e dell nel rumine (*) ADF e ADL costituenti la parete della cellula vegetale vengono degradate a velocità ridotte e in misura limitata cedendo energia lentamente. Queste frazioni, individuate per descrivere dettagliatamente la composizione dei foraggi e degli alimenti in generale, possono tuttavia essere raggruppate in due grosse categorie, che differiscono per la funzione biologica svolta nel vegetale e per il comportamento a livello ruminale (Lanzas et al., 2007). Carboidrati non strutturali. Categoria comprendente le frazioni A1, A2, A3, B1 e B2. Tali nutrienti sono rappresentati da prodotti di fermentazione (ad esempio acidi grassi volatili e acido lattico), contenuto cellulare (acidi organici, zuccheri e amido) e componenti molto digeribili associati alla fibra (fibra solubile, ovvero pectine e β-glucani) e sono caratterizzati da una velocità di degradazione ruminale elevata; generalmente cedono l energia in essi contenuta in maniera quasi completa a livello ruminale e intestinale. Carboidrati strutturali. Detti anche fibra neutro detersa (), che comprende appunto l ADF disponibile (frazione B3- emicellulosa e cellulosa) cui si aggiunge il polifenolo lignina (non de- 12 supplemento a L Informatore Agrario 20/2010
3 COLLABORAZIONE S ADL Intervallo (ore) Frazione indigeribile Frazione digeribile GRAFICO 2 - Curva di degradazione dell nel rumine La quantità di non disponibile è in media 2,4 volte il contenuto di lignina. Rumine artificiale Una quantità nota di campione di foraggio viene pesata all interno di beute di vetro nelle quali vengono aggiunti la «saliva artificiale» e il liquido ruminale prelevato da una o più vacche alimentate con una razione ricca di fibra. Dopo incubazione a temperatura analoga a quella corporea delle bovine (39,5 C) per un tempo variabile e in ambiente CO 2 Bagnomaria gradabile e non digeribile); queste molecole, costituenti la parete della cellula vegetale, vengono degradate a velocità molto più ridotte e in misura più limitata, cedendo energia lentamente (grafico 1); i carboidrati strutturali tendono fra l altro a sostare nel rumine più a lungo, influenzando l assunzione di alimento e l attività di masticazione-ruminazione, condizionando in modo sensibile la produttività. non disponibile. L non disponibile (frazione C) rappresenta quella quota di carboidrati strutturali che, essendo inglobati in una matrice di lignina (resistente alla fermentazione batterica e alla digestione enzimatica), non può essere sfruttata dagli animali. Durante il processo di maturazione dei foraggi il contenuto di lignina dei tessuti vegetali aumenta gradualmente. Per la particolare collocazione spaziale che il polifenolo lignina assume rispetto ai carboidrati fermentescibili, la lignina (espressa analiticamente come ADL) influenza sostanzialmente la quantità dei carboidrati disponibili per le fermentazioni ruminali. Infatti, tale molecola tende a sostituire, nell ambito della parete delle cellule vegetali, le pectine che normalmente ricoprono le fibre di cellulosa e di emicellulosa, rendendo queste ultime meno accessibili all azione fermentativa dei batteri. Di fatto quindi, la quantità di che risulta non disponibile (detta anche indigestible pool, che si contrappone al digestible pool) risulta in media pari a 2,4 volte il contenuto di lignina. Pertanto, la quantificazione della frazione C si ottiene moltiplicando il parametro ADL (lignina) per 2,4 (grafico 2). Emerge, quindi, come le quantità delle componenti strutturali emicellulosa e cellulosa disponibili siano agevolmente misurabili in termini assoluti, ma come più complicata risulti essere la valutazione della loro degradabilità in ambiente ruminale, espressione delle interazioni che si realizzano fra i componenti stessi della parete cellulare. In passato, la stima di questo parametro veniva effettuata sulla base del parametro ADL ma è stato ampiamente dimostrato che la digeribilità dei foraggi può essere molto variabile anche a parità di contenuto di lignina. Digeribilità e transito ruminale Campione di foraggio Liquido ruminale Soluzione riducente Saliva artificiale FIGURA A - Unità funzionale del rumine artificiale anaerobico, il materiale rimasto indigerito viene sottoposto a determinazione dell. In questo sistema, ogni singola beuta diviene un piccolo rumine indipendente, contenente circa 50 ml di liquido (di cui 10 ml di fluido ruminale) e 0,5 g di foraggio che viene lasciato fermentare per il tempo desiderato (figura A). La conoscenza della reale digeribilità dell diventa indispensabile per il calcolo della velocità di fermentazione e quindi per la determinazione della quantità di alimento realmente digerito dall animale. Infatti, la maggior parte dei nutrienti che entrano nel rumine vengono fermentati, ma alcuni riescono a passare oltre senza essere attaccati dagli enzimi batterici. Il destino digestivo dei nutrienti dipende in pratica dal rapporto tra velocità di fermentazione e velocità di passaggio (Waldo et al., 1972). Il tasso di fermentazione è una proprietà specifica di ogni alimento calcolata appunto a partire dalla digeribilità dell, mentre il tasso di passaggio è regolato dall ingestione, dai vari processi di riduzione delle dimensioni dell alimento (taglio, triturazione e macinazione, ecc.) e dal tipo di alimento che viene consumato (foraggio, cereali, ecc.). Tanto più la velocità di fermentazione è alta rispetto a quella di passaggio, tanto più profondamente verrà sfruttato l alimento. Determinare la digeribilità dell dei foraggi La valutazione della digeribilità dell (D) si propone come una analisi biologica in grado di fornire una misura della degradabilità ruminale dei carboidrati strutturali dei foraggi; in pratica rappresenta un espressione della qualità della cellulosa e della emicellulosa presente nei foraggi. Può essere determinata attraverso la procedura in situ oppure quella in vitro. 20/2010 supplemento a L Informatore Agrario 13
4 S COLLABORAZIONE La determinazione della digeribilità dell in vitro avviene sulla base della metodica di riferimento sviluppata da Goering e Van Soest nel 1970 e viene eseguita in laboratorio mediante il così detto «rumine artificiale» (vedi riquadro). Un altra metodica in vitro è basata sull utilizzo dei cosiddetti nylon bags: i foraggi sono collocati in piccoli sacchetti di materiale sintetico poroso (nylon bags) che vengono inseriti in un apposito incubatore (ad esempio Ankom Daisy II ) contenente saliva artificiale e liquido ruminale in ambiente anaerobico e lasciati fermentare per un periodo di tempo prestabilito. In tutti i casi la digeribilità dell è calcolata per differenza fra l rinvenuto nei foraggi prima dell incubazione e la quota rimanente dopo l incubazione ruminale, espressa come valore percentuale sul quantitativo di parete cellulare. In pratica, la digeribilità dell esprime la percentuale di che scompare in seguito a fermentazione microbica in un dato intervallo di tempo (grafico 3). La determinazione del valore di D avviene generalmente a intervalli di tempo diversi, per cui i laboratori sono in grado di fornire i valori di digeribilità classicamente agli intervalli 24, 30 e 48 ore. In base a recenti osservazioni scientifiche sembra oggi sempre più ragionevole introdurre anche il dato di D relativo alle 12 ore di fermentazione in quanto ritenuto rappresentativo di quanto avviene nel rumine di bovine a elevata produzione e in grado di generare un valore di velocità di fermentazione molto accurato. Tale eventualità è ancora in fase di studio, ma presenta ottime potenzialità in termini applicativi anche perché è stato dimostrato come la differenziazione dei foraggi sulla base della digeribilità sia più sensibile a tempi di fermentazione ridotti. Alcuni ricercatori hanno messo in evidenza come la velocità di transito delle componenti solide della razione tenda a essere più elevata all aumentare della produttività; in particolare, la frazione C degli alimenti ( non digeribile) sembra essere ritenuta per più di 30 ore in vacche producenti circa 33 kg di latte, mentre i tempi di ritenzione scendono al di sotto delle 27 ore in vacche che producono 40 kg di latte al giorno (Oba e Allen, 2005). Su vacche in asciutta In vacche in asciutta la ritenzione dell indisponibile diviene decisamente più alta, approssimandosi alle 48 ore. Sulla scorta di queste indicazioni, l D determinato a 24 e 30 ore è ritenuto utile per il calcolo della velocità di degradazione della fibra nelle bovine a produzione alta e medio-alta, mentre l intervallo delle 48 ore risulta utile per la stima della quantità di fibra digerita e della velocità di fermentazione ruminale nelle bovine poco produttive o in fase di asciutta, in cui i livelli di assunzione di alimento sono ridotti (NRC, 2001). La digeribilità dei foraggi aziendali risulta in grado di influenzare le performances degli animali. All aumentare dell D, oltre a incrementare l apporto di energia, si verifica una più elevata assunzione di alimento, sensibile soprattutto nelle bovine nelle fasi iniziali della lattazione, in cui l ingombro ruminale è fattore limitante l ingestione: a un unità di incremento dell D (%) corrisponde infatti un aumento dell assunzione di alimento pari a circa 118 g, che dà luogo a un aumento della produzione di latte (corretto al 4% di grasso) pari a circa 213 g (Oba e Allen, 1999). Applicazioni del valore di D D = 100 ( finale / 100) (D = % ) Intervallo (ore) Residuo nel tempo GRAFICO 3 - Calcolo della D (digeribilità ) La digeribilità dell è la percentuale di che scompare in seguito a fermentazione microbica in un dato intervallo di tempo. Tanto più è alta la velocità di fermentazione rispetto a quella di passaggio tanto più verrà sfruttato l alimento degradato finale La determinazione del valore di digeribilità dell trova, soprattutto per i foraggi, diverse importanti applicazioni. In primo luogo, a partire dal valore di D determinato a uno o più intervalli di tempo è possibile la determinazione della velocità di degradazione della fibra (Kd), il cui valore può essere impiegato per valutare la qualità della fibra stessa secondo una scala predefinita (si tratta del cosiddetto ranking del foraggio in base alla qualità della fibra) oppure per l introduzione nelle banche dati dei software di razionamento dinamico. Velocità di degradazione La conoscenza della reale velocità di degradazione della fibra del foraggio consente uno sfruttamento ottimale nell ambito della razione, attraverso un corretto bilanciamento della stessa. Per il calcolo del Kd sono necessari anche il valore di ADL e, ovviamente, di totale del foraggio. I valori di Kd possono variare notevolmente; in genere, un valore di Kd elevato indica un rapido rilascio di energia derivante dalla fibra, collegato a un elevata digeribilità della stessa. L applicazione del sistema di calcolo del Kd (Van Amburgh et al., 2004) mette tuttavia in evidenza come un innalzamento di questo parametro possa dipendere anche da un aumento della frazione C ( non disponibile) direttamente dipendente dal contenuto di lignina (ADL) del foraggio considerato. La presenza di un elevato Kd non è pertanto sempre indicativo di una buona qualità del foraggio, ma può dipendere anche da un abbondante lignificazione dello stesso. In questo caso risulterà tuttavia ridotto il contenuto energetico del foraggio, ovvero il suo contenuto di Energia netta latte (ENl). Il Kd rappresenta una costante di calcolo impiegata nei software dinamici di razionamento per determinare il reale sfruttamento ruminale della fibra e pervenire così a un calcolo accurato degli apporti energetici e proteici della razione e a un migliore bilanciamento della stessa, a favore dell efficienza della mandria. L D e l energia per la produzione di latte Attualmente sono disponibili due modelli matematici che consentono l impiego del valore di D. Si tratta in particolare dell NRC Dairy 2001, caratterizzato da un sistema di equazioni fattoriali che consentono la stima del valore energetico degli alimenti sulla base della composizione chimica degli stessi 14 supplemento a L Informatore Agrario 20/2010
5 COLLABORAZIONE S TABELLA 1 - Classificazione della velocità di degradazione della fibra Limiti (%/ora) Classe Valutazione < 1,28 1 scadente Da 1,29 a 2,48 2 scarso Da 2,49 a 2,88 3 medio scarso Da 2,89 a 3,28 4 medio Da 3,29 a 3,68 5 discreto Da 3,69 a 4,88 6 buono > 4,88 7 ottimo Una velocità di degradazione bassa (< 1,28) comporta una degradazione ruminale lenta della fibra e risulta meno idonea a sostenere elevate produzioni. e il Cncps, sistema dinamico che stima la digestione dei substrati nutritivi sia in termini di quota sia di estensione, valutando le interazioni esistenti fra degradabilità e transito ruminale. Associato ai valori di, grassi, carboidrati non strutturali e proteina grezza, l D consente il calcolo dei nutrienti digeribili totali, valore necessario per il calcolo dell energia digeribile e del parametro sulla qualità relativa del foraggio (RFQ). Il calcolo dell energia digeribile è necessario per pervenire, attraverso una serie di equazioni, alla determinazione della energia netta latte (ENl) o Energia netta di produzione (ENp) ovvero quella quota dell energia totale contenuta nell alimento che verrà effettivamente impiegata per la produzione di latte. L ENl viene espressa in Mcal/kg di sostanza secca. Tale calcolo, in genere operato automaticamente dai programmi di razionamento, può essere effettuato anche dai laboratori di analisi ed essere esplicitato per consentire il confronto diretto fra i Rumine artificiale in funzione foraggi in termini di contenuto di energia utile ai fini produttivi. L RFQ è un ulteriore parametro calcolato a partire dal valore di TDN, che esprime con un valore numerico la qualità del foraggio tenendo anche conto della sua possibilità di essere ingerito dagli animali. Questo parametro fornisce quindi, oltre al valore nutrizionale intrinseco dell alimento, anche informazioni in merito al ruolo che il medesimo svolge, quando introdotto nella razione, nel determinare la quantità di sostanza secca assunta da parte delle bovine. Ricerca e risultati in sintesi Una ricerca condotta congiuntamente da, Aral e Dipartimento di produzioni animali della Facoltà di medicina veterinaria di Parma è stata volta alla determinazione della digeribilità della fibra di un totale di circa 300 campioni di trinciato di mais raccolti in collaborazione con i tecnici del nelle annate agrarie nell area della Pianura Padana. La stessa ricerca ha consentito di valutare le caratteristiche di digeribilità della fibra dei suddetti silomais a 12 (D12), 24 (D24), 30 (D30) e 48 (D48) ore di fermentazione e di calcolare la velocità di degradazione dell degli stessi foraggi. La valutazione della D è stata condotta con il metodo di riferimento (Goering e Van Soest, 1970) presso i laboratori del Dipartimento di produzioni animali della Facoltà di medicina veterinaria di Parma. I dati generati sono stati utilizzati per la calibrazione del Nirs in uso presso il laboratorio di analisi degli alimenti dell Aral, attraverso il quale sono stati ottenuti i dati definitivi di digeribilità. Il campione dei silomais analizzati ha fatto registrare digeribilità medie (%) di 24,97 (18,75 30,97), 40,62 (32,6 50,95), 46,87 (36,41 57,86) e 55,79 (47,5 61,98) rispettivamente a 12, 24, 30 e 48 ore. Il calcolo della velocità di degradazione, effettuato sulla base dei valori di digeribilità a 24 ore, ha messo in evidenza una velocità di degradazione media della fibra di 3,08, con un minimo di 1,53 e un massimo di 5,10. Sulla base dei dati della velocità di degradazione della fibra (Kd) ottenuti, è stato inoltre elaborato un sistema di ranking ottenuto individuando 3 categorie di mais con Kd alto e altrettante categorie con Kd basso intorno al Kd medio individuato di 3,08 (tabella 1). Da sottolineare che, a pa- rità di frazione C o di ADL, un Kd elevato (> 4,88 %/ora) è auspicabile perché consente una più rapida acquisizione di energia da parte dell animale e una produttività potenziale maggiore. Al contrario, un Kd basso (< 1,28 %/ora) comporta una degradazione ruminale lenta della fibra del silomais, che risulta quindi meno idoneo a sostenere elevate produzioni. Il contenuto energetico, calcolato a partire dai dati di composizione e D secondo le indicazioni dell Nrc (2001), è risultato variabile fra un minimo di 1,32 e un massimo di 1,69 Mcal/kg s.s. In media, tale valore è risultato di 1,56 Mcal/kg s.s. Valori sempre più accurati e utili La possibilità di determinare un valore accurato di D del silomais rappresenta una reale opportunità per i tecnici e gli allevatori. Il graduale affiancamento della metodica di riferimento, complessa e costosa, con altre che impiegano tecnologie avanzate quali il sistema NIR, consente di ottenere in tempi brevi e a costi contenuti valori sempre più accurati e attendibili. La possibilità di calcolare la velocità di degradazione della fibra a partire dalla D reale del singolo silomais e di poter impiegare questo dato all interno di software di razionamento comporta un migliore sfruttamento della componente foraggera nell ambito della razione. Il calcolo dell ENl contenuta nel silomais consente una corretta valutazione della relativa resa produttiva, e quindi dello specifico valore quale fattore della produzione. Infine, da non trascurare è il fatto che la valutazione dei valori di D può rappresentare un elemento in grado di orientare eventuali scelte di ordine manageriale (ad esempio scelta della varietà) e agronomico (ad esempio concimazione, irrigazione, ecc.). Federico Righi, Afro Quarantelli Dipartimento di produzione animale, biotecnologie veterinarie, qualità e sicurezza degli alimenti - Facoltà di medicina veterinaria Università di Parma Paola Amodeo Specialista alimentazione Nicoletta Rizzi Aral - Laboratorio agroalimentare (Crema) Simone Romanelli Veterinario, libero professionista - Parma Per consultare la bibliografia: 10ia20_5089_web 20/2010 supplemento a L Informatore Agrario 15
6 S COLLABORAZIONE Articolo pubblicato sul Supplemento a L Informatore Agrario n. 20/2010 a pag. 12 Calcolare l energia dei foraggi e formulare razioni più efficienti BIBLIOGRAFIA Lanzas C., Sniffen C.J., Seo S., Tedeschi L.O., Fox D.G. (2007) - A revised CNCPS feed carbohydrate fractionation scheme for formulating rations for ruminants. Animal Feed Science and Technology, 136: Waldo D.R., Smith L.W., Cox E.L. (1972) - Model of cellulose disappearance from the rumen. J. Dairy Sci., 55: 125. Goering H.K., Van Soest P.J. (1970) - Forage fiber analyses - apparatus, reagents, procedures and some applications. Agricultural Research Service; United States Department of Agricolture, Agriculture Handbook, 379. Oba M., Allen M.S. (2005) - «In vitro digestibility of forages». Tri-State Dairy Nutrition Conference: Van Amburgh M.E., Van Soest P.J., Robertson J.B., Knaus W. (2004) - rate calculation. Cornell Nutrition Conference Proceedings: NRC (National research council) (2001) - Nutrient requirements of dairy cattle. 7 th Rev. Ed. National Academy of Science, Washington, D.C. Oba M., Allen M. S. (1999) - Evaluation of the importance of the digestibility of neutral detergent fiber from forage: effects on dry matter intake and milk yield of dairy cows. J. Dairy Sci., 82:
Studio delle dinamiche di fermentazione dei substrati. A. Formigoni & A. Palmonari
Studio delle dinamiche di fermentazione dei substrati A. Formigoni & A. Palmonari andrea.formigoni@unibo.it Impianti di Biogas 9 InfoBiogas- Montichiari- 24-1- 2013 Indici di efficienza biologica Utilizzo
DettagliValutazione della qualità delle fonti fibrose e ottimizzazione del loro utilizzo nei digestori
Valutazione della qualità delle fonti fibrose e ottimizzazione del loro utilizzo nei digestori Andrea Formigoni andrea.formigoni@unibo.it 7 INFOBIOGAS Montichiari - 28 gennaio 2011 Cos è la fibra? Costituenti
DettagliSinergie tra nutrienti e fattori limitanti l utilizzo della fibra
Sinergie tra nutrienti e fattori limitanti l utilizzo della fibra A. Formigoni e A. Palmonari andrea.formigoni@unibo.it Impianti di Biogas 8 InfoBiogas- Montichiari (Bs) 19-1- 2012 Obiettivi dei gestori
DettagliZUCCHERI E FERMENTAZIONI RUMINALI IL RUMINE HA BISOGNO DI ZUCCHERI
ZUCCHERI E FERMENTAZIONI RUMINALI IL RUMINE HA BISOGNO DI ZUCCHERI Micropopolazione Ruminale Nel rumine si trovano microrganismi: 1.BATTERI (10 9-10 10 /ml), 2.MICETI (LIEVITI) (10 7 /- 10 8 /ml), 3.PROTOZOI
DettagliEFFETTI DEL TIPO DI SUBSTRATO SUL ph RUMINALE
EFFETTI DEL TIPO DI SUBSTRATO SUL ph RUMINALE NELL ALIMENTO ph NEL RUMINE Massima quantità di mangimi altamente fermentescibili (come melasso di c.z. e cereali trattati termicamente) determina massimizzazione
DettagliCaratteristiche chimiche e nutrizionali dei pascoli toscani e aspetti della loro digestione nei ruminanti
Caratteristiche chimiche e nutrizionali dei pascoli toscani e aspetti della loro digestione nei ruminanti M. Antongiovanni Dipartimento di Scienze Zootecniche 1 Indice degli argomenti La dieta dei ruminanti
DettagliDIETE ALTERNATIVE PER PRODURRE BIOGAS
CONVEGNO DIETE ALTERNATIVE PER PRODURRE BIOGAS Nuove diete per il biogas: più valore dagli usi innovativi della biomassa e del digestato 5 marzo 2014 Bioenergy Italy, Cremona Lorella ROSSI Centro Ricerche
DettagliAutomazione Industriale (scheduling+mms) scheduling+mms. adacher@dia.uniroma3.it
Automazione Industriale (scheduling+mms) scheduling+mms adacher@dia.uniroma3.it Introduzione Sistemi e Modelli Lo studio e l analisi di sistemi tramite una rappresentazione astratta o una sua formalizzazione
DettagliAllegato F alla determinazione del Direttore Generale n. 156/15 del 29.05.2015. DENOMINAZIONE GRUPPO DI LAVORO
DENOMINAZIONE GRUPPO DI LAVORO Valorizzazione degli archivi di ricerca e trasferimento: messa a punto di un processo per la fruibilità on line delle informazioni relative al corretto uso delle risorse
DettagliProdotti delle Fermentazioni Ruminali
Prodotti delle Fermentazioni Ruminali GAS Acidi Grassi Volatili CORPI MICROBICI 1) GAS prodotti dalle Fermentazioni Ruminali CO 2 ANIDRIDE CH 4 METANO ANIDRIDE CARBONICA ALTRI (NH 3, H 2 S ) (AMMONIACA,
DettagliSPC e distribuzione normale con Access
SPC e distribuzione normale con Access In questo articolo esamineremo una applicazione Access per il calcolo e la rappresentazione grafica della distribuzione normale, collegata con tabelle di Clienti,
DettagliPROGETTO REGIONALE MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLE BIBLIOTECHE VENETE
PROGETTO REGIONALE MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLE BIBLIOTECHE VENETE Analisi dinamica dei dati dei questionari per le biblioteche di pubblica lettura. GLI INDICATORI Gli indicatori sono particolari rapporti
DettagliIndicatori aziendali: bilancio aziendale dell azoto
Indicatori aziendali: bilancio aziendale dell azoto I bilanci colturali e aziendali dell azoto sono degli indicatori semplici della valutazione della gestione dell azoto delle colture e agrotecniche ad
DettagliGESTIONE DELLE TECNOLOGIE AMBIENTALI PER SCARICHI INDUSTRIALI ED EMISSIONI NOCIVE LEZIONE 10. Angelo Bonomi
GESTIONE DELLE TECNOLOGIE AMBIENTALI PER SCARICHI INDUSTRIALI ED EMISSIONI NOCIVE LEZIONE 10 Angelo Bonomi CONSIDERAZIONI SUL MONITORAGGIO Un monitoraggio ottimale dipende dalle considerazioni seguenti:
Dettagli1. Obesità. Per valutare la distribuzione del grasso corporeo, si può utilizzare il rapporto vita.
2%(6,7 1. Obesità L incidenza del sovrappeso e/o dell obesità è andata aumentando dal dopoguerra in tutti i paesi industrializzati per l abbondanza e la disponibilità di cibi raffinati da un lato e la
DettagliMinistero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali
Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali DIPARTIMENTO SANITA PUBBLICA VETERINARIA, NUTRIZIONE E SICUREZZA ALIMENTI DIREZIONE GENERALE SICUREZZA ALIMENTI E NUTRIZIONE Elementi informativi
DettagliRICLASSIFICAZIONE ECONOMICA DELLO S.P. E DEL C.E.
RICLASSIFICAZIONE ECONOMICA DELLO S.P. E DEL C.E. La riclassificazione economica dello SP: La gestione dell impresa viene idealmente scomposta in aree omogenee di attività Le attività e le passività, i
DettagliAgribrands Europe Italia S.p.A. Ottobre 2001 MANZART. Cod. 121 D NOTA TECNICA. Linea Bovini Latte - Codice DI 3267 1A
Agribrands Europe Italia S.p.A. Ottobre 2001 MANZART Cod. 121 D NOTA TECNICA Linea Bovini Latte - Codice DI 3267 1A MANZART: L ARTE DI ALLEVARE MANZE FORTI E ROBUSTE AL MINORE COSTO Il Programma Purina
DettagliREG. (CE) N. 1698/2005 -PSR 2007-2013 DGR N. 1354 DEL 03.08.2011 MISURA 124 COOPERAZIONE PER LO SVILUPPO DI NUOVI PRODOTTI, PROCESSI E TECNOLOGIE NEL
REG. (CE) N. 1698/2005 -PSR 2007-2013 DGR N. 1354 DEL 03.08.2011 MISURA 124 COOPERAZIONE PER LO SVILUPPO DI NUOVI PRODOTTI, PROCESSI E TECNOLOGIE NEL SETTORE AGRICOLO, ALIMENTARE E FORESTALE Strategie
DettagliUtilizzo del Panello di girasole nell alimentazione animale
Giornata di Studio "Progetto Extravalore" Utilizzo del Panello di girasole nell alimentazione animale Maria Federica Trombetta Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari ed Ambientali Università Politecnica
DettagliCos è l ISC (Indicatore Sintetico del Conto Corrente) e cosa sono i Profili tipo d utilizzo
Cos è l ISC (Indicatore Sintetico del Conto Corrente) e cosa sono i Profili tipo d utilizzo Come dice il nome, l ISC è un indicatore che riassume in un unica cifra il costo indicativo annuo di un conto
DettagliCome valutare le caratteristiche aerobiche di ogni singolo atleta sul campo
Come valutare le caratteristiche aerobiche di ogni singolo atleta sul campo Prima di organizzare un programma di allenamento al fine di elevare il livello di prestazione, è necessario valutare le capacità
DettagliAi fini economici i costi di un impresa sono distinti principalmente in due gruppi: costi fissi e costi variabili. Vale ovviamente la relazione:
1 Lastoriadiun impresa Il Signor Isacco, che ormai conosciamo per il suo consumo di caviale, decide di intraprendere l attività di produttore di caviale! (Vuole essere sicuro della qualità del caviale
DettagliSINTETICO COLLETTIVO E INDIVIDUALE
MANUALE DI USO Documento: Manuale R01 SINTETICO COLLETTIVO E INDIVIDUALE Ultima revisione 25 Novembre 2015 ManR01 Sintetico collettivo e individuale 25 novembre 2015 Pag. 1 SINTETICO COLLETTIVO E INDIVIDUALE
DettagliAllegato A al Decreto n. 104 del 31 marzo 2008 pag. 1/9 PREMESSE
Allegato A al Decreto n. 104 del 31 marzo 2008 pag. 1/9 TRATTAMENTO DEGLI EFFLUENTI DI ALLEVAMENTO: PERDITE DI AZOTO VOLATILE E CONTENUTO RESIDUO NELLE FRAZIONI PALABILE E NON PALABILE DEI MATERIALI TRATTATI
Dettagli-assicurare il fabbisogno plastico necessario alla riparazione protezione e ricambio dei tessuti.
Il principali compiti derivanti dall assunzione periodica di cibo sono: -assicurare il giusto fabbisogno energetico necessario alla vita ed all attività muscolare (tenendo conto che entrate ed uscite devono
DettagliEFFETTIVITÁ NELLA PRODUZIONE DI BIOGAS. Dove sono le riserve nell alimentazione e nella gestione di impianti di Biogas. dinametan : Foraggi e fatti
EFFETTIVITÁ NELLA PRODUZIONE DI BIOGAS Dove sono le riserve nell alimentazione e nella gestione di impianti di Biogas dinametan : Foraggi e fatti Una crescente pressione sulla redditivitá e l efficienza
DettagliAutorità Nazionale Anticorruzione e per la valutazione e la trasparenza delle amministrazioni pubbliche
Autorità Nazionale Anticorruzione e per la valutazione e la trasparenza delle amministrazioni pubbliche Metodologia dell attività di vigilanza e controllo dell Autorità in relazione agli obblighi di pubblicazione
DettagliComune di Forlì Unità sviluppo organizzativo
Comune di Forlì Unità sviluppo organizzativo SISTEMA DI VALUTAZIONE DELLA POSIZIONE - 2012 Posizioni organizzative (tipo a) Alte professionalità (tipo b e c) Validato dall OIV il 30/11/2012 Premessa La
DettagliCOMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI)
COMUNE DI RAVENNA Il sistema di valutazione delle posizioni del personale dirigente GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI) Ravenna, Settembre 2004 SCHEMA DI SINTESI PER LA
DettagliCapitolo 2 Distribuzioni di frequenza
Edizioni Simone - Vol. 43/1 Compendio di statistica Capitolo 2 Distribuzioni di frequenza Sommario 1. Distribuzioni semplici. - 2. Distribuzioni doppie. - 3. Distribuzioni parziali: condizionate e marginali.
DettagliPiù processori uguale più velocità?
Più processori uguale più velocità? e un processore impiega per eseguire un programma un tempo T, un sistema formato da P processori dello stesso tipo esegue lo stesso programma in un tempo TP T / P? In
DettagliEFFETTI DEL PIOMBO SULLA SINTESI DELL EME
EFFETTI DEL PIOMBO SULLA SINTESI DELL EME EME Succinil coenzima A glicina ALA DEIDRATASI Acido δ aminolevulinico porfobilinogeno Escreto con le urine uroporfobilinogeno CPG - DECARBOSSILASI EME - SINTETASI
DettagliLa memoria - generalità
Calcolatori Elettronici La memoria gerarchica Introduzione La memoria - generalità n Funzioni: Supporto alla CPU: deve fornire dati ed istruzioni il più rapidamente possibile Archiviazione: deve consentire
DettagliRicette, calorie e valori nutrizionali: come nasce l etichetta nutrizionale di un alimento?
PROGETTO AGRICOLTURA E ALIMENTAZIONE: BIODIVERSITÀ, CULTURA, AMBIENTE, INNOVAZIONE, SICUREZZA Ricette, calorie e valori nutrizionali: come nasce l etichetta nutrizionale di un alimento? Milena Casali Istituto
DettagliIl concetto di valore medio in generale
Il concetto di valore medio in generale Nella statistica descrittiva si distinguono solitamente due tipi di medie: - le medie analitiche, che soddisfano ad una condizione di invarianza e si calcolano tenendo
Dettaglia cura di : Gaia,Giulia, Lorenzo e Simone 2^ B ( LA MIGLIORE)
a cura di : Gaia,Giulia, Lorenzo e Simone 2^ B ( LA MIGLIORE) I grassi nella piramide alimentare Forniscono molta ENERGIA!!! Danno gusto al cibo Trasportano alcune vitamine o LIPIDI Però se se ne mangiano
DettagliCONTROLLO IN TENSIONE DI LED
Applicazioni Ver. 1.1 INTRODUZIONE CONTROLLO IN TENSIONE DI LED In questo documento vengono fornite delle informazioni circa la possibilità di pilotare diodi led tramite una sorgente in tensione. La trattazione
DettagliLinee di mangimi per vacca da latte. Perfecta Equilibria Fiocco H.G. Leader Gold Parma Reggio Sviluppo
Linee di mangimi per vacca da latte Perfecta Equilibria Fiocco H.G. Leader Gold Parma Reggio Sviluppo Indice Perfecta. Perfetto equilibrio tra fonti proteiche naturali per la migliore efficienza produttiva
DettagliPossibili pre-trattamenti dei residui colturali e delle biomasse impiegabili negli impianti di digestione anaerobica
Possibili pre-trattamenti dei residui colturali e delle biomasse impiegabili negli impianti di digestione anaerobica S. Menardo, P. Balsari Università degli Studi di Torino, Dipartimento di Scienze Agrarie,
DettagliInsegnamento di Progetto di Infrastrutture viarie
Insegnamento di Progetto di Infrastrutture viarie Opere in terra Caratteristiche di un terreno Compressibilità e costipamento delle terre Portanza sottofondi e fondazioni stradali Instabilità del corpo
DettagliAppunti sulla Macchina di Turing. Macchina di Turing
Macchina di Turing Una macchina di Turing è costituita dai seguenti elementi (vedi fig. 1): a) una unità di memoria, detta memoria esterna, consistente in un nastro illimitato in entrambi i sensi e suddiviso
Dettagli1. Definizione di budget e collocazione nel processo di programmazione e controllo
21 Capitolo II Il budget 1. Definizione di budget e collocazione nel processo di programmazione e controllo Il budget - e' un programma delle operazioni di gestione da compiere in un anno, finalizzato
DettagliBozza UNI Riproduzione riservata
DATI DI COPERTINA E PREMESSA DEL PROGETTO U59099510 Yogurt con aggiunta di altri ingredienti alimentari Definizione, composizione e caratteristiche Yogurt and yogurt with addition of food ingredients Definition,
DettagliPrincipali indici di bilancio
Principali indici di bilancio Descrizione Il processo di valutazione del merito creditizio tiene conto di una serie di indici economici e patrimoniali. L analisi deve sempre essere effettuata su un arco
DettagliINDICI DI BILANCIO. Lo stato patrimoniale, riclassificato, assume la forma che schematizziamo di seguito:
INDICI DI BILANCIO L analisi per indici del bilancio consiste nel calcolare, partendo dai dati dello Stato patrimoniale e del Conto economico, opportunamente revisionati e riclassificati, indici (quozienti,
DettagliGLOSSARIO SINTETICO COLLETTIVO
GLOSSARIO SINTETICO COLLETTIVO Giugno 2014 1 2 3 SINTETICO COLLETTIVO DI SPECIE E RAZZA Il sintetico collettivo è una elaborazione dei dati provenienti dalle singole produttrici di una medesima specie/razza.
DettagliIL PROCESSO DI BUDGETING. Dott. Claudio Orsini Studio Cauli, Marmocchi, Orsini & Associati Bologna
IL PROCESSO DI BUDGETING Dott. Claudio Orsini Studio Cauli, Marmocchi, Orsini & Associati Bologna Il processo di budgeting Il sistema di budget rappresenta l espressione formalizzata di un complesso processo
DettagliL ANALISI ABC PER LA GESTIONE DEL MAGAZZINO
L ANALISI ABC PER LA GESTIONE DEL MAGAZZINO È noto che la gestione del magazzino è uno dei costi nascosti più difficili da analizzare e, soprattutto, da contenere. Le nuove tecniche hanno, però, permesso
Dettagli6.5. Risultati simulazioni sistema rifiuti e riscaldamento
Capitolo 6 Risultati pag. 301 6.5. Risultati simulazioni sistema rifiuti e riscaldamento Come già detto nel paragrafo 5.8, i risultati riportati in questo paragrafo fanno riferimento alle concentrazione
Dettagli1. Distribuzioni campionarie
Università degli Studi di Basilicata Facoltà di Economia Corso di Laurea in Economia Aziendale - a.a. 2012/2013 lezioni di statistica del 3 e 6 giugno 2013 - di Massimo Cristallo - 1. Distribuzioni campionarie
DettagliPrincipi generali. Vercelli 9-10 dicembre 2005. G. Bartolozzi - Firenze. Il Pediatra di famiglia e gli esami di laboratorio ASL Vercelli
Il Pediatra di famiglia e gli esami di laboratorio ASL Vercelli Principi generali Carlo Federico Gauss Matematico tedesco 1777-1855 G. Bartolozzi - Firenze Vercelli 9-10 dicembre 2005 Oggi il nostro lavoro
DettagliEsercitazione 23 maggio 2016
Esercitazione 5 maggio 016 Esercitazione 3 maggio 016 In questa esercitazione, nei primi tre esercizi, analizzeremo il problema del moral hazard nel mercato. In questo caso prenderemo in considerazione
DettagliL uso della Balanced Scorecard nel processo di Business Planning
L uso della Balanced Scorecard nel processo di Business Planning di Marcello Sabatini www.msconsulting.it Introduzione Il business plan è uno strumento che permette ad un imprenditore di descrivere la
DettagliComplementi di Termologia. I parte
Prof. Michele Giugliano (Dicembre 2) Complementi di Termologia. I parte N.. - Calorimetria. Il calore è una forma di energia, quindi la sua unità di misura, nel sistema SI, è il joule (J), tuttavia si
Dettagli1 Università di Trento ed Euricse 2 Università dell Insubria, Varese
Nel corso degli ultimi anni diversi studiosi e responsabili di importanti istituzioni hanno sostenuto che le cooperative hanno reagito alla crisi in corso meglio delle altre forme di impresa. La maggior
DettagliCapitolo 13: L offerta dell impresa e il surplus del produttore
Capitolo 13: L offerta dell impresa e il surplus del produttore 13.1: Introduzione L analisi dei due capitoli precedenti ha fornito tutti i concetti necessari per affrontare l argomento di questo capitolo:
DettagliCALCOLO DEGLI INDICI NELL ANALISI DI BILANCIO
CALCOLO DEGLI NELL ANALISI DI BILANCIO SOMMARIO SCHEMA DI SINTESI PRINCIPALI CASO-GUIDA SULLA TECNICA DI CALCOLO DEGLI Principio di revisione n. 570 La valutazione dello stato di salute della società oggetto
DettagliNota interpretativa. La definizione delle imprese di dimensione minori ai fini dell applicazione dei principi di revisione internazionali
Nota interpretativa La definizione delle imprese di dimensione minori ai fini dell applicazione dei principi di revisione internazionali Febbraio 2012 1 Mandato 2008-2012 Area di delega Consigliere Delegato
DettagliMatematica generale CTF
Successioni numeriche 19 agosto 2015 Definizione di successione Monotonìa e limitatezza Forme indeterminate Successioni infinitesime Comportamento asintotico Criterio del rapporto per le successioni Definizione
DettagliFocus su "E- Trading, i risultati dell'indagine 2015 su trader ed investitori", elaborato da Anna Ponziani per ITForum.
IT Forum a Rimini: quanto ha inciso la Tobin Tax su operatività trader? Stampa Invia Commenta (0) di: WSI Pubblicato il 22 maggio 2015 Ora 12:55 Il risultato dell'indagine 2015. Qual è stata percentuale
DettagliI modelli di qualità come spinta allo sviluppo
I modelli di qualità come spinta allo sviluppo Paolo Citti Ordinario Università degli studi di Firenze Presidente Accademia Italiana del Sei Sigma 2005 1 Si legge oggi sui giornali che l azienda Italia
DettagliATI. Umbria 3. RELAZIONE INCIDENZA AMMORTAMENTI ED ONERI FINANZIARI SU REVISIONE PIANO D AMBITO TRIENNIO 2011/2013 V.U.S. Spa
Regione dell Umbria Provincia di Perugia ATI Umbria 3 RELAZIONE INCIDENZA AMMORTAMENTI ED ONERI FINANZIARI SU REVISIONE PIANO D AMBITO TRIENNIO 2011/2013 V.U.S. Spa INTRODUZIONE Lo scopo del presente documento
DettagliGESTIONE AVANZATA DEI MATERIALI
GESTIONE AVANZATA DEI MATERIALI Divulgazione Implementazione/Modifica Software SW0003784 Creazione 23/01/2014 Revisione del 27/06/2014 Numero 1 Una gestione avanzata dei materiali strategici e delle materie
DettagliANALISI DELLA STRUTTURA FINANZIARIA a cura Giuseppe Polli SECONDA PARTE clicca QUI per accedere direttamente alla prima parte dell'intervento...
ANALISI DELLA STRUTTURA FINANZIARIA a cura Giuseppe Polli SECONDA PARTE clicca QUI per accedere direttamente alla prima parte dell'intervento... 4 GLI INDICI DI LIQUIDITA L analisi procede con la costruzione
DettagliCorso di Componenti e Impianti Termotecnici LE RETI DI DISTRIBUZIONE PERDITE DI CARICO LOCALIZZATE
LE RETI DI DISTRIBUZIONE PERDITE DI CARICO LOCALIZZATE 1 PERDITE DI CARICO LOCALIZZATE Sono le perdite di carico (o di pressione) che un fluido, in moto attraverso un condotto, subisce a causa delle resistenze
DettagliL INTERPRETAZIONE DELLE ANALISI DEL TERRENO PER MIGLIORARE LA CONCIMAZIONE
L INTERPRETAZIONE DELLE ANALISI DEL TERRENO PER MIGLIORARE LA CONCIMAZIONE Dr.Agr. Paolo Bortolami ARPAV Settore per la Prevenzione e la Comunicazione Ambientale Servizio valutazioni ambientali e degli
DettagliPerché il logaritmo è così importante?
Esempio 1. Perché il logaritmo è così importante? (concentrazione di ioni di idrogeno in una soluzione, il ph) Un sistema solido o liquido, costituito da due o più componenti, (sale disciolto nell'acqua),
DettagliScheda operativa Versione rif. 13.01.3c00. Libro Inventari
1 Inventario... 2 Prepara tabelle Inventario... 2 Gestione Inventario... 3 Tabella esistente... 3 Nuova tabella... 4 Stampa Inventario... 8 Procedure collegate... 11 Anagrafiche Archivi ditta Progressivi
DettagliINDICAZIONI NUTRIZIONALI E SULLA SALUTE. REG.CE n. 1924/2006
INDICAZIONI NUTRIZIONALI E SULLA SALUTE REG.CE n. 1924/2006 1 OBIETTIVI SPECIFICI Integrazione dei principi generali in tema di etichettatura dei prodotti alimentari che impongono un divieto generale di
Dettagli-Glucosio e fruttosio. -Saccarosio. -Zuccheri minori. -Le sostanze pectiche. -I polisaccaridi esocellulari dei microrganismi
I CARBOIDRATI DEL MOSTO E DEL VINO -Glucosio e fruttosio -Saccarosio -Zuccheri minori -Le sostanze pectiche -I polisaccaridi esocellulari dei microrganismi Prof. - Vincenzo Leo - Chimica enologica - ITA
DettagliCOMUNE DI SOLBIATE ARNO
SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DEL PERSONALE DIPENDENTE Approvato con deliberazione della Giunta Comunale n. 98 del 14.11.2013 1 GLI ELEMENTI DEL SISTEMA DI VALUTAZIONE Oggetto della valutazione:obiettivi
DettagliIndagine tra gli allevatori che usano pavimenti in gomma
IN AZIENDE CON VACCHE DA LATTE LOMBARDE STRUTTURE DI STALLA Indagine tra gli allevatori che usano pavimenti in gomma Delle oltre 2.000 aziende esaminate il 4,7% utilizza pavimenti in gomma. Impiegato principalmente
DettagliI quattro ordini di scuola a confronto Elisabetta Malaguti
I quattro ordini di scuola a confronto Elisabetta Malaguti Esperienze censite, destinate ad uno o più ordini di scuola. Le esperienze censite nella regione sono 2246. Nella figura che segue è, però, riportato
DettagliGESTIONE AVANZATA DEI MATERIALI
GESTIONE AVANZATA DEI MATERIALI Divulgazione Implementazione/Modifica Software SW0003784 Creazione 23/01/2014 Revisione del 25/06/2014 Numero 1 Una gestione avanzata dei materiali strategici e delle materie
DettagliLE FINESTRE E L ISOLAMENTO ACUSTICO
LE FINESTRE E L ISOLAMENTO ACUSTICO Roberto Malatesta. William Marcone Ufficio Tecnico (giugno 2008) LA PROTEZIONE DAL RUMORE DEGLI EDIFICI, LA NORMATIVA NAZIONALE La maggior sensibilità delle persone
DettagliUniversità degli Studi di Cassino e del Lazio meridionale Dipartimento di Economia e Giurisprudenza ECONOMIA AZIENDALE. Anno Accademico 2014-2015
Università degli Studi di Cassino e del Lazio meridionale Dipartimento di Economia e Giurisprudenza ECONOMIA AZIENDALE Anno Accademico 2014-2015 Parte speciale: la logica e il sistema delle rilevazioni
DettagliLeasing secondo lo IAS 17
Leasing secondo lo IAS 17 Leasing: Ias 17 Lo Ias 17 prevede modalità diverse di rappresentazione contabile a seconda si tratti di leasing finanziario o di leasing operativo. Il leasing è un contratto per
Dettagli«FOCUS» ANIA: R.C. AUTO
«FOCUS» ANIA: R.C. AUTO Numero 0 Ottobre 2003 STATISTICA TRIMESTRALE R.C. AUTO (Dati al 30 giugno 2003) EXECUTIVE SUMMARY. Con questo numero zero, il Servizio Statistiche e Studi Attuariali dell ANIA avvia
DettagliMONITORAGGIO MICOTOSSINE NEGLI ALIMENTI Campagna 2014 Mais
MONITORAGGIO MICOTOSSINE NEGLI ALIMENTI Campagna 2014 Mais a cura del SATA Dott.ssa Paola Amodeo Specialista SATA - Settore Sistemi Alimentari e Qualità degli Alimenti Ottobre 2014 Come annunciato nello
DettagliGLI ALIMENTI FUNZIONALI A BASE LATTE:LEGISLAZIONE ITALIANA, EUROPEA E I FUTURI HEALTH CLAIMS
GLI ALIMENTI FUNZIONALI A BASE LATTE:LEGISLAZIONE ITALIANA, EUROPEA E I FUTURI HEALTH CLAIMS Avv. Neva Monari Studio Avv.Corte e Andreis Cremona, 1 dicembre 2006 1 DEFINIZIONE (Linee guida Min. Salute
DettagliAlimentazione Così si può migliorare l efficienza alimentare
Ancora dal convegno di Copenaghen. Questo parametro, nell allevamento delle bovine da latte, può crescere. E non solo perfezionando il razionamento. Ma anche intervenendo su diversi altri fattori, come
DettagliEconomia Applicata ai sistemi produttivi. 06.05.05 Lezione II Maria Luisa Venuta 1
Economia Applicata ai sistemi produttivi 06.05.05 Lezione II Maria Luisa Venuta 1 Schema della lezione di oggi Argomento della lezione: il comportamento del consumatore. Gli economisti assumono che il
DettagliCapitolo 25: Lo scambio nel mercato delle assicurazioni
Capitolo 25: Lo scambio nel mercato delle assicurazioni 25.1: Introduzione In questo capitolo la teoria economica discussa nei capitoli 23 e 24 viene applicata all analisi dello scambio del rischio nel
DettagliLezione 18 1. Introduzione
Lezione 18 1 Introduzione In questa lezione vediamo come si misura il PIL, l indicatore principale del livello di attività economica. La definizione ed i metodi di misura servono a comprendere a quali
DettagliLa manutenzione come elemento di garanzia della sicurezza di macchine e impianti
La manutenzione come elemento di garanzia della sicurezza di macchine e impianti Alessandro Mazzeranghi, Rossano Rossetti MECQ S.r.l. Quanto è importante la manutenzione negli ambienti di lavoro? E cosa
DettagliAntonella Martinucci, Rossana Nencini, 2013 IL PESO. classe quarta
Antonella Martinucci, Rossana Nencini, 2013 IL PESO classe quarta I bambini utilizzano spontaneamente il concetto di pesante? Collochiamo su un banco alcuni oggetti: penne matite gomme fogli scottex quaderni
Dettaglinotizie Le alternative alla carne per vegetariani e non solo Tofu
notizie Le alternative alla carne per vegetariani e non solo Quali possono essere le alternative alla carne per vegetariani e non solo? Volendo seguire una dieta bilanciata ed equilibrata, le proteine
DettagliA livello della loro struttura chimica, come i grassi, anche i carboidrati sono composti ternari, formati cioè da tre molecole:
I carboidrati costituiscono la fonte di energia principale per lo svolgimento di tutte le funzioni organiche (mantenimento della temperatura corporea, battito cardiaco, funzioni cerebrali, digestione,
DettagliModulo 2. Domanda aggregata e livello di produzione
Modulo 2 Domanda aggregata e livello di produzione Esercizio. In un sistema economico privo di settore pubblico, la funzione di consumo è: C = 200 + 0.8Y; gli investimenti sono I= 50. a) Qual è il livello
DettagliLa gestione dell alimentazione
La gestione dell alimentazione della capra da latte Calendario stadi fisiologici PESO=Taglia per una capacità produttiva elevata Punto critico e di verifica Nascita Svezzamento 1^ monta 1 parto 1^ Lattazione
DettagliL ALIMENTAZIONE. DANIELA BASOSI Scuola Secondaria inferiore - Classe terza 8 Maggio 2011
L ALIMENTAZIONE DANIELA BASOSI Scuola Secondaria inferiore - Classe terza 8 Maggio 2011 Un approccio operativo ai concetti di alimentazione e di nutrizione. OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO Ricostruire lo scopo
DettagliGenerazione diesel-elettrica ad alta efficienza con sistemi di accumulo
Generazione diesel-elettrica ad alta efficienza con sistemi di accumulo Giordano Torri Fondazione Megalia 8 Giornata sull efficienza energetica nelle industrie Milano, 18 Maggio 2016 18 Maggio 2016 Pg.
DettagliCONOSCERE IL VALORE NUTRITIVO DEI FORAGGI
Opuscolo C.R.P.A. 4.34 N. 5/2009 (spedito nel luglio 2009) ISSN 0393-5094 C.R.P.A. NOTIZIE C.so Garibaldi, 42 - REGGIO EMILIA - Periodico mensile - Autorizzazione del Tribunale di Reggio Emilia n. 387
DettagliCorso di Laurea Magistrale in Chimica e Tecnologia Farmaceutiche E25
Sezione di Tecnologia e Legislazione Farmaceutiche Maria Edvige Sangalli Corso di Laurea Magistrale in Chimica e Tecnologia Farmaceutiche E25 Fabbricazione Industriale dei Medicinali 4 CFU Prof. Andrea
DettagliIL SISTEMA DI CONTROLLO INTERNO
http://www.sinedi.com ARTICOLO 27 OTTOBRE 2008 IL SISTEMA DI CONTROLLO INTERNO PRODUZIONE DI VALORE E RISCHIO D IMPRESA Nel corso del tempo, ogni azienda deve gestire un adeguato portafoglio di strumenti
DettagliCome archiviare i dati per le scienze sociali
Come archiviare i dati per le scienze sociali ADPSS-SOCIODATA Archivio Dati e Programmi per le Scienze Sociali www.sociologiadip.unimib.it/sociodata E-mail: adpss.sociologia@unimib.it Tel.: 02 64487513
Dettagliper aiutarvi nell adempimento delle Vs. funzioni.
Egregi Tesorieri, in questo elaborato vengono riportate alcune annotazioni pratiche e fiscali per aiutarvi nell adempimento delle Vs. funzioni. Auguri di buon lavoro Lion Giovanna Cobuzzi Tesoriere Distrettuale
Dettagli106 13.1.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 2. Allegato A
106 13.1.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 2 Allegato A LINEE DI INDIRIZZO PER IL CONTROLLO UFFICIALE DELLE IMPRESE ALIMENTARI SOGGETTE A REGISTRAZIONE AI SENSI DEL REGOLAMENTO EMANATO
DettagliAnno 2014. Rapporto ambientale
Anno 2014 Rapporto ambientale 1 ANNO 2014 Nell anno 2005 la SITI TARGHE S.r.l. ha ottenuto la certificazione ambientale secondo la norma internazionale ISO 14001:2004, rinnovata nel 2008, nel 2011 e nel
Dettagli