PROGETTO LAUREE SCIENTIFICHE - BOLOGNA CORSO DI AGGIORNAMENTO PER INSEGNANTI METODOLOGIE DIDATTICHE PER LA PROMOZIONE DELL'APPRENDIMENTO SIGNIFICATIVO

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1 PROGETTO LAUREE SCIENTIFICHE - BOLOGNA CORSO DI AGGIORNAMENTO PER INSEGNANTI METODOLOGIE DIDATTICHE PER LA PROMOZIONE DELL'APPRENDIMENTO SIGNIFICATIVO PROGRAMMA SCHEMA DEL CORSO Il corso vuole introdurre l approccio metodologico a ritroso suggerito da Wiggins e Mc Tyghe 1, per la realizzazione della propria programmazione didattica. Le attività, in aula, aula informatica o laboratorio saranno precedute (o seguite) da una breve lezione frontale nella quale verranno illustrati i punti salienti degli argomenti che verranno affrontati o commentati i risultati ottenuti dagli allievi, inquadrandoli nel contesto disciplinare o pedagogico. Gran parte del corso sarà svolto attraverso attività pratiche, organizzate tutte con modalità cooperative. Gli scopi che il corso si prefigge sono due. Il primo è quello di fornire strumenti per costruire un percorso didattico teso all apprendimento significativo, a partire dalla programmazione delle lezioni fino ad arrivare alle modalità di realizzazione delle attività pratiche dei propri studenti. Per fare ciò ai partecipanti del corso verrà fornito del materiale sulla base del quale elaborare opportune strategie didattiche. Il secondo è quello concludere il corso avendo prodotto un unità di apprendimento (UA) a un buon livello di definizione, eventualmente sperimentabile, da subito, nelle proprie classi. L'apprendimento degli attrezzi di lavoro, dalle mappe concettuali, all'apprendimento basato sui problemi, all'organizzazione delle diverse strutture cooperative, sarà gradualmente acquisito "nel fare" la programmazione. Dal punto di vista disciplinare i temi che si propone di affrontare, sono i seguenti: Sostanze elementari, sostanze composte e miscugli Atomi e molecole: da Dalton a Cannizzaro Reazioni e nomenclatura chimica La tavola periodica degli elementi e le proprietà periodiche 1 Wiggins G., McTighe J.;Fare progettazione. La «teoria» di un percorso didattico per la comprensione significativa. LAS, 2004 pag. 1/6

2 Come si vede sono temi alla base di un percorso di chimica, che dovrebbe essere comune ai diversi ordinamenti scolastici I 4 temi verranno sviluppati in parallelo da gruppi diversi di docenti. Durante e al termine del corso la restituzione in plenaria permetterà uno scambio proficuo del lavoro di tutti. pag. 2/6

3 1 INCONTRO VENERDÌ 13 FEBBRAIO. INTRODUZIONE SULLA PROGETTAZIONE A RITROSO. LAVORO GUIDATO PER APPLICA- RE LA PR AD UN ARGOMENTO DI CHIMICA DOCENTE: SERGIO ZAPPOLI, FACOLTÀ DI CHIMICA INDUSTRIALE, BOLOGNA Argomenti della lezione Che cosa è la comprensione (nell ottica della progettazione a ritroso) La logica della progettazione a ritroso Gli allievi saranno divisi in gruppi a cui saranno assegnati gli argomenti da sviluppare. Il materiale è suddiviso in schede disciplinari, con cenni schematici ai principi di base dei temi individuati, esempi ecc, e schede (semplificate) per la progettazione didattica. Le modalità di lavoro saranno cooperative. 2 INCONTRO GIOVEDÌ 19 FEBBRAIO LE MAPPE CONCETTUALI. LAVORO GUIDATO PER COSTRUIRE MAPPE CONCETTUALI DELL ARGOMENTO DI INTERESSE DOCENTE: ALFREDO TIFI, ITIS EUSTACHIO DIVINI, SAN SEVERINO MARCHE (MC) Argomenti della lezione Introduzione alle mappe concettuali Uso del software c-map tools Gli stessi gruppi dell incontro precedente continuano a focalizzare il tema loro assegnato, costruendo una mappa dell unità di apprendimento. La mappa dovrebbe facilitare l individuazione dei collegamenti fra i diversi argomenti/concetti e stabilire la loro gerarchia. Nella mappa dovrebbero comparire anche quei concetti che possono essere utilmente (ai fini di coinvolgimento/apprendimento duraturo) sfruttati come esercitazioni teoriche e/o pratiche. pag. 3/6

4 3 INCONTRO GIOVEDÌ 26 FEBBRAIO L APPRENDIMENTO BASATO SUI PROBLEMI E L USO DELLE RUBRIC DI (AUTO) VALUTA- ZIONE DOCENTI: FILIPPO RIZZO, ITI ARTURO MALIGNANI, UDINE BEATRICE AIMI, ITAS BOCCHIALINI, PARMA Argomenti della lezione Introduzione al problem-solving e all uso delle rubric di valutazione Dopo una sintetica descrizione generale ci si trasferisce in laboratorio dove si pratica un esperienza di laboratorio (per ogni tema di lavoro) organizzate in modalità cooperative e impostate secondo l apprendimento per problemi. Scopo dell esperienza sarà di evidenziare le strategie per focalizzare l attenzione sulla definizione del binomio causa/effetto nell approccio sperimentale e nella diversità fra la metodologia cooperativa e il tradizionale lavoro di gruppo. pag. 4/6

5 4 INCONTRO - VENERDÌ 6 MARZO IL COOPERATIVE LEARNING NELLA GESTIONE DELLA CLASSE E NELL ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO IN AULA E IN LABORATORIO DOCENTE: BEATRICE AIMI, ITAS BOCCHIALINI, PARMA ARGOMENTI DELLA LEZIONE Le basi pedagogiche del Cooperative Learning (CL). Il cooperative Learning formale e informale. Principali strutture cooperative. L attività di questa giornata dipenderà molto dai risultati ottenuti nei precedenti incontri. In linea di massima ci possono essere tre ipotesi: impostare un ipotesi di attività cooperativa, da svolgere in aula o in laboratorio, su un aspetto dello specifico tema disciplinare assegnato. studiare in modalità cooperativa delle strutture del CL formale e/o delle strategie per migliorare la gestione della classe. continuare l attività della giornata precedente, lavorando su questioni che possono essere decise in funzione dei risultati ottenuti e degli interrogativi sollevati dalle esperienze. In quest ultimo caso si darebbe più spazio alla lezione frontale. pag. 5/6

6 5 INCONTRO 12 O 13 MARZO ARGOMENTO DA DEFINIRE. DOCENTE: S. ZAPPOLI Si vorrebbe dedicare l ultima giornata alla conclusione delle attività dei diversi gruppi, unendo i vari pezzi in un canovaccio di UA completa, approfondendo il discorso sulle prove di accertamento e valutazione. Il tutto potrebbe essere condotto anche attraverso la restituzione del lavoro (per parti) da parte dei gruppi in plenaria pag. 6/6