CALCIO E INFORTUNI Esperienza nei campionati dilettantistici PAOLO PATRONI KinetiK Centro Scienze Motorie (BS)
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1 CALCIO E INFORTUNI Esperienza nei campionati dilettantistici PAOLO PATRONI KinetiK Centro Scienze Motorie (BS) La scelta di questo argomento è maturata dalla mia esperienza come preparatore atletico nei campionati dilettantistici. Viste le caratteristiche agonistiche del calcio moderno, ritengo che il preparatore atletico, debba sposare una metodologia lavorativa improntata sulla pianificazione meticolosa dei mezzi di allenamento, con particolare attenzione alla prevenzione degli infortuni. Oggi, i club, prima di affrontare i dieci mesi di attività calcistica costituiscono rose di giocatori più o meno ampie a seconda delle proprie possibilità economiche e dei propri obiettivi stagionali. Nelle categorie inferiori quali eccellenza, serie D e C2 il direttore sportivo e l allenatore solitamente decidono i giocatori da acquistare senza prima far riferimento al proprio staff medico; questo non permette valutazioni specifiche dal punto di vista muscolare, articolare e posturale. Durante la stagione calcistica gli imprevisti sono all ordine del giorno, e gli infortuni possono avere un ruolo fondamentale nell influenza dei risultati di una squadra. Svariate sono le cause per cui un giocatore va incontro ad un trauma e la figura del preparatore atletico è fondamentale per evitare che ciò accada, in quanto è in grado di gestire con cura i carichi di allenamento e analizzare per ogni atleta allenamenti e partite. È necessario però che la figura del preparatore collabori con costanza con l allenatore nel pianificare i microcicli di lavoro; questo perché ogni giocatore, avendo singolari caratteristiche (età, infortuni passati), necessita di programmi differenziati ed individualizzati. L esperienza del campionato di eccellenza 25-6 nell Us Darfo Boario ha confermato come la collaborazione di un intero staff, partendo dal responsabile che è l allenatore, sia di fondamentale importanza nella gestione di una rosa di 2 giocatori. La pianificazione dell allenamento nell Us Darfo ha fatto riferimento a cinque punti cardine: Programmazione Sviluppo Registrazione Analisi Strategia-correzione 1
2 Relativamente alla programmazione del lavoro, lo staff tecnico ha frazionato la stagione in nove mesocicli costituti ognuno da microcicli settimanali, strutturati in tre settimane di carico e una di scarico. Durante lo svolgimento del macrociclo annuale ho registrato tutti gli allenamenti con i relativi tempi dedicati ai mezzi atletici, e tutti gli infortuni capitati nel corso della stagione. VOLUME TOTALE LAVORO ATLETICO STAGIONE 25-6 TIME (min) P. AEROBICA C. LATTACIDA P. LATTACIDA FORZA PLIOMETRIA VELOCITA' PREVENTIVA Fig n 1: Tempo totale dedicato a ogni mezzo atletico specifico nell intero campionato. 2
3 VOLUME PARZIALE LAVORO ATLETICO STAGIONE TIME (min) ANADTA RITORNO 1 P. AEROBICA C. LATTACIDA P. LATTACIDA FORZA PLIOMETRIA VELOCITA' PREVENTIVA Fig n 2: Tempo totale dedicato a ogni mezzo atletico specifico nel corso dell andata e del ritorno. Dai grafici n 1 e 2 si puo notare come l allenamento preventivo riveste un ruolo di notevole importanza nella strutturazione di un ciclo di lavoro, spesso però non viene preso in giusta considerazione per questioni tecniche e soprattutto logistiche (spazi, tempi e luoghi di esecuzione). Non è cosa semplice plasmare l etica e le abitudini di un calciatore impostato su allenamenti duri e poco funzionali al gioco del calcio, solo i calciatori che tornano da infortuni si rendono conto di come la prevenzione non debba essere trascurata. All inizio del ritiro precampionato lo staff dell Us Darfo ha deciso di dedicare ad ogni giocatore una seduta per l anamnesi completa e per la valutazione posturale globale, con l obiettivo di avere una banca dati completa del singolo atleta in qualsiasi momento della stagione. Le strategie di prevenzione adottate durante il campionato sono state: Allungamento muscolare. Stabilizzazione tronco, (stability core). Propriocettiva. Lavori in scarico (sabbia e piscina) 3
4 Sempre dai primi due grafici si può notare l ampio spazio dedicato, sia alla forza di base (muscolazione) che alla forza funzionale. La forza di base la utilizzo principalmente nel periodo di precampionato, con il relativo mantenimento nel periodo competitivo, in quanto ritengo importante disporre di giocatori forti, non solo dal punto di vista della potenza muscolare, ma soprattutto dal punto di vista strutturale e di conseguenza preventivo (fig 3). Il girone di ritorno è stato caratterizzato da una serie di risultati utili consecutivi che ci ha permesso di vincere matematicamente il campionato già al 4 di aprile, motivo per cui il volume di allenamento si è ridotto notevolmente rispetto al girone di andata (fig 2). ALLENAMENTO FORZA STAGIONE TIME (min) MUSCOLAZIONE FORZA FUNZIONALE MUSCOLAZIONE FORZA FUNZIONALE MUSCOLAZIONE FORZA FUNZIONALE Precampionato Periodo competitivo andata Periodo competitivo ritorno Fig n 3: Tempi dedicati alla forza di base e funzionale nei tre periodi della stagione calcistica. Relativamente agli infortuni occorsi durante l intera stagione ho effettuato una registrazione completa nella quale ho preso in considerazione il tipo di infortunio, il suo evento scatenante e la circostanza dell accaduto. 4
5 Le principali patologie che interessano il calciatore si possono suddividere in due grandi categorie: 1. Traumi e lesioni dovute a contatto; 2. Patologie da sovraccarico. Alla prima possiamo associare tutte le problematiche conseguenti sia all allenamento che alla disputa di competizioni: Contusioni di varia entità che spesso comportano la sospensione per brevi periodi dell attività; Traumi e lesioni articolari che possono comportare lunghi periodi di inattività o interventi chirurgici di riduzione o ricostruzione legamentosa. Alla seconda categoria si può collegare una serie di manifestazioni patologiche e non patologiche causate da una errata programmazione dei carichi di allenamento. Dolore localizzato o generalizzato come conseguenza di sollecitazioni non appropriate; Squilibri e scompensi muscolari dovuti a errate abitudini o a posture sconvenienti; Patologie al rachide dovute a limitazione dell articolarità e a rigidità; Stress psico-fisico; Il numero totale di infortuni durante l anno 25-6 è stato di 41, suddivisi in 1 traumi diretti e 31 traumi indiretti, dei quali 8 recidive. Il calciatore è definito infortunato quando arriva a saltare 2 sedute consecutive di allenamento. Dei 41 infortuni, 17 si sono verificati in allenamento, (7 nel periodo di precampionato, 1 nel periodo competitivo) e 24 in partita. Relativamente ai traumi diretti ho registrato: n 7 contratture muscolari n 2 lesioni muscolari di I grado n 1 lesione articolare 5
6 Relativamente ai traumi indiretti ho registrato: n 21 contratture muscolari n 1 lesione muscolare di I grado n 2 distorsioni articolari (entrambi articolazione tibio tarsica) n 1 lesione articolare (ricostruzione PAA caviglia destra) n 3 infiammazione articolare n 3 tendiniti INFORTUNI STAGIONE 5-6 N GIOCATORI traumi diretti traumi indiretti traumi diretti traumi indiretti traumi diretti traumi indiretti Precampionato Periodo competitivo andata Periodo competitivo ritorno Fig n 4: Numero infortunati nei tre periodi della stagione calcistica. 6
7 Durante l intera stagione calcistica ho effettuato quattro valutazioni delle capacità aerobiche attraverso il test Mognoni, il quale mi ha permesso di estrapolare dati statisticamente significativi (fig n 5). P.S.: Le medie sono riferite solo ai giocatori (n 14) che hanno effettuato tutte le 4 valutazioni stagionali. ANDAMENTO LATTATO STAGIONE La (mm) agosto settembre dicembre marzo CRISTIAN PAOLO OMAR MATTEO GIUSEPPE DARIO RICCARDO ALEX VALERIO GIORGIO MASSIMO DANIELE SLOBODAN LUCA DIEGO ANDREA DOMENICO STEFANO MEDIA Fig n 5: Variazioni dei valori di acido lattico nei tre periodi della stagione agonistica. 7
8 La tabella mostra l andamento della velocità di soglia anaerobica di tutto l intero campionato calcolata come media su 14 giocatori. E possibile notare il miglioramento e il peggioramento statistico rispettivamente nel periodo precampionato, dove si ha più tempo per concentrare il lavoro sulle qualità aerobiche, e nel periodo competitivo di andata dove gli impegni infrasettimanali di Coppa Italia non hanno permesso di mantenere il lavoro svolto precedentemente. PERIODO VARIAZIONI DELLA VELOCITÀ DI SOGLIA SIGNIFICATIVITÀ P.5 Precampionato(ago-sett) Da 12,9 Km/h a 14 Km/h P.13 Dicembre (sett-dic) Da 14 Km/h a 13,2 Km/h P.135 Marzo (dic-mar) Da 13,2 Km/h a 13,3 Km/h P.5175 Dall analisi di questi dati mi è sorta una domanda relativamente all importanza del condizionamento del mezzo specifico partita sul mantenimento delle capacità aerobiche (fig n 6). Ho riportato, per il periodo competitivo dell andata, in ascissa il tempo giocato da ogni giocatore nelle varie partite ufficiali e non, e in ordinata il lattato ematico misurato nell ultimo test Mognoni (fine dicembre). Relazione min giocati - lattato ematico La (mm) y =,4x + 3,6768 R 2 =, Time (min giocati) Fig n 6: Relazione tra i valori di acido lattico e i minuti giocati nel girone di andata (n 14 giocatori). 8
9 Non mi sembra proprio ci siano validazioni statistiche, visto che alcuni panchinari hanno velocità di soglia più alte rispetto ai cosidetti titolari? è possibile che l efficienza dei sistemi tampone della cellula muscolare sia aumentata con lavori aerobici specifici piuttosto che con la partita, o con dei lavori con la palla ad alta intensità? Sono un preparatore che stima molto le partitelle pressing e tutti i lavori ad alta intensità con la palla, ma per mantenere le capacità aerobiche ad un buon livello, servono questi lavori? Quando si scende dal ritiro precampionato qualsiasi squadra penso abbia un miglioramento delle capacità aerobiche, ma questo è dovuto al volume di lavoro svolto con mister e preparatore insieme, o è dettato dal solo lavoro a secco? In conclusione, secondo il mio punto di vista la preparazione atletica nel calcio deve fare riferimento a tre punti cardine: 1. GARANTIRE UNA PREPARAZIONE FISICA DI BASE; 2. PREVENZIONE DEGLI INFORTUNI; 3. FAVORIRE LA MIGLIORE ESPRESSIONE TECNICO-TATTICA; 9
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