Progetto Definitivo RELAZIONE TECNICO- ILLUSTRATIVA

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1 RELAZIONE TECNICO- ILLUSTRATIVA INDICE 1 PREMESSA INTERVENTI DI PROGETTO Descrizione Criticità FATTIBILITA DEGLI INTERVENTI STUDI SPECIALISTICI Caratteristiche dei terreni interessati dagli interventi Requisiti e prestazioni delle opere progettate Criteri di progettazione per il superamento delle barriere architettoniche Cave e discariche autorizzate Reti esterne di servizi Verifica e soluzione delle interferenze Opere di valorizzazione architettonica VARIAZIONI INTERVENUTE RISPETTO AL PROGETTO PRELIMINARE INDIRIZZI PER LA REDAZIONE DEL PROGETTO ESECUTIVO CRONOPROGRAMMA DI ATTUAZIONE DELL INTERVENTO

2 1 PREMESSA Nell ambito degli interventi di riqualificazione dell area dell ex mattatoio, dell area prospiciente l ex gazometro e del parco urbano ed area a parcheggio nella valle di FAUL, sarà necessario ripensare agli spazi limitrofi in funzione delle esigenze attuali e future, legate alla fruibilità delle strutture che andranno ad essere realizzate. La Valle di Faul dovrà essere necessariamente oggetto di un intervento di progettazione complessiva che tenga conto del delicato contesto in cui le nuove opere verranno inserite. All interno di detto intervento si rende quanto mai urgente prevedere la realizzazione di un collegamento verticale che metta in comunicazione la Valle stessa con gli spazi presenti, alle varie quote, a ridosso del Palazzo Papale. Sulla base delle priorità e delle indicazioni definite in fase di progetto preliminare si è giunti alla redazione del presente progetto definitivo. 2 INTERVENTI DI PROGETTO 2.1 Descrizione Definiti gli obiettivi ed i requisiti prestazionali delle opere da progettare si è proceduto ad una selezione della tipologia degli interventi effettuando un dimensionamento degli stessi sulla base del quadro informativo esistente e delle indicazioni acquisite in fase preliminare.

3 La presente proposta ha come obiettivo quello di realizzare un collegamento funzionale fruibile anche ai portatori di handicap tramite la realizzazione di due interventi principali ai fini del collegamento tra la Valle di Faul ed il Colle del Duomo: Intervento n.1: Intervento n.2: Realizzazione di un percorso pedonale; Realizzazione di un blocco ascensori; 1. percorso pedonale: per superare il dislivello tra il fondo della Valle e l accesso alla galleria che porta agli ascensori è necessario creare un percorso pedonale che sarà realizzato con una rampa da Via FAUL, dove sarà realizzato un attraversamento pedonale rialzato per facilitare e mettere in sicurezza il collegamento tra il parco ed il futuro accesso al blocco ascensori. La rampa avrà una larghezza di 3,40 m in modo da riprendere la larghezza interna del tunnel ed una pendenza massima del 2%; verrà realizzata con un cordolo rivestito in peperino grigio e marmo verde e pavimentazione in Levocell. Su tutto il percorso esterno fino all imbocco del tunnel è prevista la realizzazione di illuminazione pedonale in pali di acciaio con illuminazione integrata. 2. blocco ascensori: Si sono ipotizzati due ascensori da dodici posti ciascuno completamente ipogei che consentono di superare un dislivello complessivo di circa 25,00 metri consentendo di collegare direttamente la zona della valle con il colle del duomo e gli spazi ad esso prospicienti. La struttura del vano corsa sarà realizzata con una struttura in C.A. con pareti delle spessore di cm 40 gettate in opera mentre gli elevatori avranno cabina di dimensioni interne di mm 1400 x mm 1500 con portata massima di 920 kg, corrispondenti, come già detto, ad una capienza massima di 12 posti ciascuno e saranno conformi al DPR 503 del Essi avranno ingresso/uscita da Via Faul, Via Sant Antonio, Via San Clemente e Piazza San Lorenzo. L accesso da Via Valle Piatta/Valle Faul, al termine del percorso pedonale, avviene tramite una galleria di nuova realizzazione della lunghezza complessiva di circa m da realizzare con scatolare in C.A., essa avrà altezza massima di 3,90 e larghezza di 3.40 metri, sarà munita di impianto di ventilazione, impianto antincendio, impianto di illuminazione e di video sorveglianza, il pavimento sarà realizzato con levocell su sottostante solaio areato realizzato con casseri modulari a perdere (igloo). L accesso da Via S. Antonio avverrà realizzando una nuova galleria, all interno di una cavità antropica esistente della lunghezza complessiva di 18,20 m con una altezza massima di 3,50 m e larghezza 2,40 m, fino a raggiungere il vano corsa degli ascensori, utilizzando le finiture gia descritte e provvedendo al consolidamento della cavità naturale per quanto necessario. L accesso da via S. Clemente sfrutterà, invece, i locali presenti al di sotto della struttura dell ex ospedale previo adeguato consolidamento.

4 L accesso da Piazza San Lorenzo verrà realizzata demolendo una struttura addossata ai locali originari del complesso dell ex Ospedale ed inserendo una struttura in acciaio e vetro; inoltre è previsto il rifacimento della via di accesso, attualmente realizzata in asfalto, con pavimentazione in cubetti di selce a coda di pavone. 2.2 Criticità Particolare criticità presenta la realizzazione dello scavo destinato ad ospitare la struttura del vano corsa degli ascensori. Date la geomorfologia del sito e la stratigrafia individuate nella relazione geologica, si ipotizza di realizzare dalla quota attuale delle cucine dell ex ospedale una paratia di micropali (per una profondità di circa 30 metri) a contorno del costruendo vano di m 6.00x3.00 circa all interno della quale si potrà operare dall alto verso il basso per la rimozione del terreno provvedendo a cerchiare la paratia con struttura metallica e tiranti secondo l ipotesi progettuale redatta e dimensionamento da effettuare nelle successive fasi. La paratia sarà costituita da micropali Φ 250 mm con armatura tubolare in acciaio Fe510 con ancoraggi costituiti da chiodature metalliche di lunghezza variabile dai 3,50 ai 5,00 metri del diametro Φ 60 mm con barra Dwidag Φ24 poste ad interasse di circa 1,00 metro messe in forza su un doppio profilato tipo IPE 120 con piastra di collegamento. Lo scavo procederà a mano, o con idonei mezzi meccanici, dall alto verso il basso per strati successivi dell altezza massima di metri 1,50 per poi procedere alla realizzazione delle chiodature di ancoraggio ed allo scavo dello strato successivo fino a fondo corsa. Una volta realizzato lo scavo si provvederà ad erigere la struttura del vano ascensori in C.A. gettato in opera come già descritto. In fase di progettazione esecutiva particolare attenzione andrà posta in rilievo del sistema fondale degli edifici limitrofi alla zona dell intervento ed alle loro caratteristiche tipologiche strutturali in modo da poter individuare eventuali criticità da sviluppare ulteriormente al fine di predisporre le necessarie procedure da seguire nella fase di realizzazione delle opere in progetto per evitare di provocare danni alle strutture esistenti in loco. 3 FATTIBILITA DEGLI INTERVENTI La presente analisi ha come oggetto lo studio dei prevedibili effetti della realizzazione e dell esercizio dell opera sulle componenti ambientali circostanti e sulla salute dei cittadini. L'intervento è stato pensato per non interferire con il paesaggio, nel rispetto della qualità paesistica esistente ed a vantaggio della comunità realizzando un miglioramento dei collegamenti tra due punti nevralgici della città e contribuendo ad abbattere contemporaneamente le barriere architettoniche esistenti. I percorsi previsti sono stati pensati come completamento dell attuale sistemazione planimetrica della valle, pertanto del disegno originario conservano le finiture ed i materiali così da inserirsi in maniera naturale

5 nel contesto, l ascensore è completamente ipogeo e perciò non modifica assolutamente quello che è il sistema del paesaggio attuale. Complessivamente si ritiene che gli interventi in progetto si pongono in coerenza con gli obiettivi della tutela e risultano compatibili rispetto ai valori paesaggistici riconosciuti dal vincolo e normati dal Piano Territoriale Paesistico Regionale. In questa fase progettuale, tenuto conto della collocazione geografica e delle previsioni di sviluppo, si può affermare che non vi siano elementi di impatto ambientale suscettibili di valutazione di compatibilità. 4 STUDI SPECIALISTICI Nell ambito della progettazione degli interventi sono stati eseguiti studi con lo scopo di individuare la configurazione ottimale delle opere e delle loro caratteristiche tipologiche e costruttive. Per la tipologia e l ubicazione dell opera in esame non si ravvisano particolari problematiche relative a specifiche condizioni idrologiche ed idrauliche. Nelle successive fasi di sviluppo dell attività di progettazione (esecutiva) queste tematiche verranno ulteriormente approfondite. I risultati dei calcoli condotti sono congruenti con i valori suggeriti dalla letteratura specializzata; nelle successive fasi di progettazione esecutiva si procederà comunque ad un ulteriore affinamento ed approfondimento. Per i risultati si rimanda alle relazioni specialistiche parte integrante del presente progetto. 4.1 Caratteristiche dei terreni interessati dagli interventi Il piano delle indagini specifiche sui terreni e sulle rocce nel sito di interesse è stato definito ed attuato sulla base dell inquadramento geologico della zona ed in funzione dei dati necessari per pervenire ad una ricostruzione geologica di dettaglio che possa risultare adeguata ed utile per la caratterizzazione e la modellazione geotecnica del sottosuolo. L ambiente geologico e geotecnico interessato dal progetto è ben noto nelle linee generali e le conoscenze attuali possono essere ritenute sufficienti per questa fase della progettazione definitiva. L area oggetto di studio è caratterizzata dalla presenza di una formazione vulcanica di natura ignimbritica in fasce sciolta ad elevato grado di addensamento o litoide, con spessore di circa 18 m posta a tetto di una formazione vulcanica tufacea stratificata a grado di addensamento da modesto a medio. Il Bedrock locale è posto a circa 30 m di profondità e costituito da termini vulcanici o ignimbritici.

6 Considerata la tipologia dell opera in progetto ed in particolare le caratteristiche strutturali d insieme e la natura dei materiali che le compongono si ritiene che le fasi di esecuzione ed il successivo esercizio di queste opere non dovrebbero comportare particolari problematiche. 4.2 Requisiti e prestazioni delle opere progettate Nella stesura della presente relazione tecnica, propedeutica alle attività di progettazione esecutiva, oltre a verificare la piena rispondenza degli interventi progettati rispetto agli obiettivi dell amministrazione comunale si è cercato di definire uno scenario di interventi comunque congruenti e compatibili con quelli già esistenti e con quelli pianificati per il futuro. Lo scenario progettuale impostato consente di mettere in relazione la valle stessa con gli spazi presenti, alle varie quote, a ridosso del Palazzo Papale e più in generale due parti della città al momento prive di un collegamento diretto inserendosi nel contesto ambientale nel pieno rispetto dei valori paesistici e con l intento di mitigare il traffico veicolare verso il centro della città. 4.3 Criteri di progettazione per il superamento delle barriere architettoniche Il progetto è stato elaborato nel presupposto civico e sociale, prima che normativo e legislativo, in base al quale gli edifici pubblici devono garantire l accessibilità, l adattabilità e la visitabiltà, ai fini del superamento e dell abbattimento delle barriere architettoniche. L accessibilità viene garantita da percorsi pedonali con andamento piano o con leggera pendenza collegando tutti gli spazi tra di loro ed utilizzando tutti gli accorgimenti necessari. 4.4 Cave e discariche autorizzate Si riporta, di seguito un elenco non esaustivo delle Discariche e delle Cave autorizzate ed in esercizio che possono essere utilizzate per la realizzazione dell intervento. Discarica: Chiavarino loc. Monterrazzano (Viterbo), Discarica: Le Fornaci (Viterbo), Cave: Centro estrazione peperino Via della Nunziatella, Vitorchiano (VT) CAVE DI ARENA, GHIAIA, PIETRE, PIETRISCO, TUFO VULCANICO nella provincia di Viterbo (VT) : G.D.G. Cave s.r.l., v. Gargarasi, CIVITA CASTELLANA (VT) Italcav s.r.l., str. Tuscanese, km (VT) Micci s.r.l., località Fraticani, SORIANO NEL CIMINO (VT) Mondial Tufo s.r.l. località Capoccione, CORCHIANO (VT)

7 Peperino Perla s.r.l. str. Bomarzese, km 6, BOMARZO (VT) Tufitalia s.rl., v IV Giornate di Napoli, CIVITA CASTELLANA (VT) V.I.M.E.T. s.r.l. Str. Sorianese km 0,500, loc Pallone VITORCHIANO (VT) 4.5 Reti esterne di servizi Verifica e soluzione delle interferenze Per quanto attiene alle reti aeree e sotterranee nel sito non sono presenti aree tali da creare interferenze con il presente progetto e pertanto non è stato predisposto il progetto per la soluzione delle interferenze. 4.6 Opere di valorizzazione architettonica L intero progetto si configura come un opera di valorizzazione architettonica del contesto di intervento. 5 VARIAZIONI INTERVENUTE RISPETTO AL PROGETTO PRELIMINARE Non vi sono particolare variazioni rispetto al progetto preliminare, si confermano gli interventi principali e vengono apportate delle modifiche solo nella configurazione degli accessi. Tali variazioni sono dovute ad un maggiore approfondimento del progetto e ad esigenze legate al raccordo ed al rispetto delle preesistenze presenti sul Colle del Duomo. 6 INDIRIZZI PER LA REDAZIONE DEL PROGETTO ESECUTIVO Il progetto esecutivo (redatto in conformità a quanto previsto dagli artt. 33 e seguenti del D.P.R. 207/2010) dovrà essere redatto sulla base delle indicazioni riportate nella presente relazione, negli elaborati grafici allegati e di quanto emerso in sede di successive indicazione da parte dell A.C. soprattutto a seguito della Conferenze dei Servizi del 20 luglio 2011 indetta sul tema progettuale della Valle di Faul. 7 CRONOPROGRAMMA DI ATTUAZIONE DELL INTERVENTO La definizione della tempistica necessaria per l attuazione dell intervento si farà una volta espletate le fasi progettuali e l iter di approvazione tecnico-amministrativa, al momento si è fatto riferimento ad indicazioni di massima prevedendo la realizzazione dell intervento in mesi 18 (diciotto).

8 La presente Relazione Generale, è stata redatta in conformità a quanto previsto dall articolo 25 del Regolamento (D.P.R. 207/10). Si rassegna in data odierna restando a disposizione per qualsiasi chiarimento dovesse necessitare. Viterbo li, 10 gennaio 2012 Progettazione: Arch. Massimo Gai Geom. Emanuele Ricci Collaborazione: Arch. Danilo Pasquini Ing. Mauro Savelli Arch. Sergio Proietti R.U.P. Ing. Ernesto Dello Vicario

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