COLLEGIO DI MILANO. Membro designato dalla Banca d'italia. (MI) SPENNACCHIO Membro designato da Associazione rappresentativa degli intermediari

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1 COLLEGIO DI MILANO composto dai signori: (MI) GAMBARO (MI) LUCCHINI GUASTALLA (MI) ORLANDI Presidente Membro designato dalla Banca d'italia Membro designato dalla Banca d'italia (MI) SPENNACCHIO Membro designato da Associazione rappresentativa degli intermediari (MI) PERICU Membro designato da Associazione rappresentativa dei clienti Relatore (MI) LUCCHINI GUASTALLA EMANUELE Nella seduta del 15/05/2014 dopo aver esaminato: - il ricorso e la documentazione allegata - le controdeduzioni dell intermediario e la relativa documentazione - la relazione della Segreteria tecnica FATTO Il ricorrente, già titolare di un apertura di credito concessa dall intermediario (per ,00) a fronte di alcuni titoli dati in pegno, con mandato a vendere a determinate condizioni, lamenta che la banca si sia resa inadempiente al contratto, avendo venduto i titoli senza alcun preavviso e in assenza dei presupposti negozialmente previsti. Chiede, pertanto, il risarcimento del danno, quantificato nell asserita minusvalenza patita per quanto sopra (pari ad ,90) o nella diversa somma ritenuta di giustizia dall ABF. Più precisamente, il ricorrente, premesso di essere titolare di conto corrente aperto dalla convenuta, già associato ad apertura di credito concessa dietro garanzia di azioni date in pegno, al prezzo di carico di 0,00736 ciascuna ha affermato che il contratto prevedeva una riduzione dell accordato al diminuire del valore del titolo, a fronte della quale il cliente è ovviamente tenuto alla copertura di eventuali sconfinamenti derivanti dal pregresso utilizzo. La banca, per contro, avrebbe alienato le azioni menzionate, al prezzo di 0,0045 per azione, senza alcun preavviso, causando una minusvalenza di ,90. Ciò è avvenuto, a parere del ricorrente, in contrasto con le disposizioni contrattuali, ovvero senza dare la possibilità al ricorrente di rientrare dalle esposizioni in perdita, fino in ipotesi al totale azzeramento del fido ed al ripianamento da parte mia di eventuali utilizzi, con Pag. 2/6

2 conseguente restituzione della disponibilità dei titoli in questione. Inoltre, secondo la parte istante, mancava comunque il presupposto di fatto, ovvero il raggiungimento del prezzo soglia, da identificarsi in 0, Il ricorrente ha chiesto che l ABF voglia disporre a carico [della banca] il risarcimento del danno causato[ e quantificato] nell [ ] importo di ,90 o nella diversa somma ritenuta di giustizia. Nelle proprie controdeduzioni, presentate, tramite il Conciliatore Bancario, il 16/01/2014, l intermediario ha premesso brevi cenni in ordine alla natura del rapporto intrattenuto con il cliente e ha riportato i dati essenziali relativi all apertura di credito, nonché le principali condizioni applicabili al caso di specie. Ha specificato, in particolare, che il ricorrente sarebbe in errore, da un lato, nel ritenere di aver avuto diritto ad un preavviso per il rientro dall esposizione (non essendo tale preavviso parte del contratto) e dall altro lato, nel calcolare il c.d. prezzo soglia, che consisterebbe non già nel 55% del prezzo di carico (0,00736), ma nella stessa percentuale rispetto al valore dei titoli al momento in cui sono stati messi a garanzia del fido (0,0082). Ha, poi, specificato che il titolo ha raggiunto il prezzo soglia alle 9:15:57 del 4 dicembre 2012: Pertanto, il sistema informativo, come primo passaggio, ha tolto i titoli [ ] dalla garanzia del fido concesso [ ] inoltre, poiché al raggiungimento del Prezzo Soglia, il saldo del conto corrente risultava essere negativo [ ] è stato immesso sul mercato un ordine di vendita dei suddetti titoli. La banca ha ribadito, pertanto, di aver eseguito correttamente il contratto, senza alcuna interpretazione estensiva dello stesso. L intermediario ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso. Sono seguite repliche del ricorrente, presentate via , il 18 gennaio 2014, inoltrate alla resistente. Il ricorrente ha eccepito che, da quanto prodotto dalla stessa banca, si evincerebbe che, alla data del 4/12/2012, il saldo del conto non era di ,95 in negativo, ma di ,42; pertanto non si sarebbe verificato alcuno scoperto che potesse giustificare la vendita dei titoli. In occasione della riunione del 3 aprile 2014, il Collegio ha ritenuto di sospendere il procedimento, invitando l intermediario a fornire ulteriore documentazione. DIRITTO Prima di esaminare nel merito la controversia sembra opportuno riportare alcuni aspetti essenziali ai fini della decisione. Secondo l esposizione di parte ricorrente la lesione lamentata andrebbe ascritta ad un asserito inadempimento contrattuale e, segnatamente, alla violazione delle disposizioni in materia di presupposti per la vendita dei titoli e alle modalità di interlocuzione con il cliente nel caso di realizzo di tali presupposti. Con riguardo alla contestazione del ricorrente sul diritto a ricevere un preavviso, si richiama, innanzitutto, quanto specificato dal ricorrente in sede di integrazione al reclamo, laddove il ricorrente stesso prende atto della non sussistenza di un onere di preavviso in caso di raggiungimento del prezzo soglia, ma rivendica un diritto a ricevere una Comunicazione di riduzione del fido in quanto il titolo ha perso di valore, con conseguente liberazione del titolo dietro ripianamento del dovuto. A tale proposito vanno riportate le condizioni contrattuali rilevanti in essere tra le parti, che risultano del seguente tenore: Pag. 3/6

3 2.6. Riduzione automatica del Fido Se il prezzo di riferimento di un Titolo a Fido raggiunge il Prezzo Soglia, il Fido Operativo viene automaticamente ridotto di un ammontare pari all Importo Finanziabile corrispondente al Titolo La riduzione automatica del Fido Operativo viene tempestivamente comunicata al Cliente dalla Banca sia mediante aggiornamento dello stato del fido nell area del Sito dedicata al Servizio, sia attraverso l invio di un all indirizzo di posta elettronica indicato dal cliente medesimo Vendita automatica di un Titolo a Fido (esercizio del mandato a vendere) Nel caso in cui la riduzione automatica del Fido Operativo conseguente al raggiungimento del Prezzo Soglia da parte di un Titolo a Fido determini uno Scoperto sul conto corrente, la Banca automaticamente invia al mercato un ordine di vendita sul Titolo al fine di riportare in positivo il saldo del conto. L ordine è impostato per l intera Quantità a Fido del Titolo e con parametro di prezzo esegui comunque. Il controvalore della vendita viene accreditato sul conto del Cliente, con addebito delle relative commissioni di negoziazione. L avviso menzionato dalle condizioni contrattuali risulta inviato al cliente con data 4 dicembre 2012, ore , come da documentazione in atti che si riporta: Sotto il secondo profilo contestato dal ricorrente (mancanza del presupposto di fatto del raggiungimento del prezzo soglia), appaiono di rilievo le definizioni contrattuali, al fine di verificare se fosse chiaro, già in sede negoziale, il criterio di determinazione di detto prezzo. Le parti concordano sull entità della Percentuale di Perdita Massima, ovvero il 45%, mentre utilizzano due diverse unità di riferimento utile per la definizione del Prezzo di Riferimento : il ricorrente indica, infatti, tale unità nel prezzo di carico del titolo, mentre l intermediario asserisce che, per Prezzo di Riferimento, deve intendersi quello di negoziazione sui mercati al momento dell immissione dei titoli a garanzia dell apertura di Pag. 4/6

4 credito, fornendo, a supporto della sua tesi, la videata di Bloomberg relativa ad un estrazione delle negoziazioni sul titolo il 22 ottobre Il tenore letterale del contratto stipulato inter partes sembra far riferimento al momento di determinazione dell importo del fido operativo, accordato, appunto, a seguito di immissione dei titoli. Successivamente alla sospensione è stata prodotta la documentazione che attesta la data in cui il ricorrente ha immesso i titoli a garanzia dell affidamento richiesto e quella in cui l intermediario ha determinato il fido operativo. Il Prezzo Soglia e il Prezzo di Riferimento sono così definiti dal contratto: Prezzo Soglia: è associato ad ogni Titolo a Fido e rappresenta il prezzo di riferimento raggiunto il quale la Quantità a Fido viene automaticamente azzerata, determinando la riduzione del Fido Operativo per un importo corrispondente all Importo Finanziabile. E calcolato sulla base di una Percentuale di Perdita Massima applicata al Prezzo di Riferimento utilizzato per la determinazione del fido operativo: Prezzo Soglia = Prezzo di Riferimento x (1 - Percentuale di Perdita Massima) Prezzo di Riferimento: per ogni Titolo Utilizzabile è il prezzo di chiusura registrato sul mercato regolamentato il giorno precedente a quello di determinazione del Fido Operativo. E pubblicata sul Sito nelle pagine dedicate al Servizio. Da ultimo, le parti divergono comunque sull effettiva determinazione di uno scoperto di conto corrente, poiché, a parere del ricorrente il saldo non sarebbe mai andato sotto il valore (negativo) dell apertura di credito ( ,00), mentre l intermediario asserisce che, al momento del raggiungimento del Prezzo Soglia, si sarebbe determinato un saldo negativo di ,95. La banca produce un estratto dell anagrafica dalla quale risulterebbe che il saldo conseguente all addebito di una voce di 750,00, con valuta e addebito al giorno successivo, ammonterebbe ai menzionati ,95. Alla luce di quanto ulteriormente prodotto dal ricorrente, si rileva come il saldo negativo si sarebbe determinato, dunque, non immediatamente al momento dello scorporo dei titoli dal conto a seguito del raggiungimento del prezzo soglia, ma solo in ragione dell ulteriore addebito di 750,00. Al netto della voce di - 136,00 euro per margini di variazione derivati, che riporta quale data valuta quella del 5/12/2012 e dunque sembra esclusa dal computo del saldo per il giorno 4, si rileva come l importo negativo sostenuto dalla banca si realizzi con la somma algebrica di tutte le voci sotto riportate, al netto, dunque, anche della somma di 2.100,00, presente a titolo di bonifico in entrata. Successivamente alla sospensione è stata prodotta anche la documentazione che attesta la situazione del conto corrente del ricorrente con riferimento al saldo di inizio e fine giornata e al saldo determinatosi momento per momento sul conto. Ciò chiarito e venendo all esame del merito della presente vertenza, giova rammentare che il diritto del ricorrente ad essere preavvisato al fine di poter evitare la vendita dei titoli che siano stati dati in garanzia al creditore è derogabile in presenza di espressa pattuizione, come insegna la giurisprudenza di legittimità più recente (cfr. Cass. n /2008, secondo la quale In tema di pegno, la disciplina dettata dall'art c.c. è derogabile consensualmente, non solo mediante la previsione di forme di vendita diverse da quelle prescritte dal comma 2, ma anche mediante la dispensa dall'intimazione al debitore ed al terzo garante e dal rispetto del termine per l'opposizione, il cui unico scopo consiste nel consentire al debitore ed al terzo datore del pegno di adempiere Pag. 5/6

5 spontaneamente o di opporsi alla vendita, senza che l'omissione di tali forme faccia venir meno la riferibilità della vendita alla realizzazione della garanzia pignoratizia, purché essa sia il risultato dell'accordo intervenuto in proposito tra le parti per il soddisfacimento del creditore. Sotto questo profilo la condotta dell intermediario non appare censurabile. Analogamente può concludersi anche con riferimento alla ricorrenza dell insieme dei presupposti che potevano dare luogo alla vendita dei titoli dati in garanzia. Infatti, successivamente alla sospensione è stata prodotta documentazione idonea a provare il momento di determinazione del fido operativo, del prezzo di riferimento del titolo e l esistenza di una situazione di scoperto al momento della vendita dei titoli dati in garanzia. Anche sotto questo profilo, dunque, l operato dell intermediario non appare punto censurabile, apparendo rispettoso delle condizioni contrattuali vigenti inter partes. Le doglianze del ricorrente appaiono, per quanto sopra esposto, prive di fondamento e vanno conseguentemente disattese. Il Collegio non accoglie il ricorso. PER QUESTI MOTIVI IL PRESIDENTE firma 1 Pag. 6/6