VALUTAZIONE DELLA CAMPAGNA INFORMATIVA MINISTERIALE E DELLA CONOSCENZA DEI SERVIZI DI EMERGENZA- URGENZA A IMOLA

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1 Progetto ministeriale Il corretto uso del numero telefonico del 118 e dei servizi di Emergenza-Urgenza VALUTAZIONE DELLA CAMPAGNA INFORMATIVA MINISTERIALE E DELLA CONOSCENZA DEI SERVIZI DI EMERGENZA- URGENZA A IMOLA 1. Premessa 2. Il progetto di ricerca-intervento 3. Obiettivi 4. Metodo e strumento 5. Campione e modalità di somministrazione 6. Elaborazione e trattamento dei dati 7. I partecipanti 8. La conoscenza dei servizi di emergenza-urgenza 9. La campagna ministeriale 10. L uso dei servizi di emergenza-urgenza 11. Punti di forza e debolezza Allegati - Questionario

2 Report a cura di Barbara Calderone e Luigi Palestini bcalderone@regione.emilia-romagna.it lpalestini@regione.emilia-romagna.it GRUPPO DI RICERCA Agenzia Sanitaria e Sociale Regionale- Area Comunità, equità e partecipazione Maria Augusta Nicoli Barbara Calderone Luigi Palestini Silvia Cucchi AUSL di Imola Andrea Rossi Alice Bonoli Bologna, ottobre

3 1. Premessa L accesso ai servizi di emergenza ed urgenza per problemi di salute non urgenti costituisce da anni una criticità non più trascurabile. Nell ambito della campagna informativa promossa dal Ministero Il corretto uso dei servizi di Emergenza/Urgenza, Agenas, l Agenzia Sanitaria e Sociale della Regione Emilia-Romagna e l AUSL di Imola hanno attivato un progetto pilota di ricerca-intervento volto a comprendere meglio l efficacia della campagna informativa stessa, le conoscenze e gli atteggiamenti dei cittadini nei confronti dei servizi di emergenza-urgenza e il loro uso. Il tutto al fine di favorire il più possibile il corretto uso del numero telefonico del 118 e dei servizi di emergenza-urgenza. Appare infatti necessario compiere un analisi più approfondita dei fattori che determinano comportamenti da parte della popolazione qualificabili come scelte improprie o inappropriate dal punto di vista clinico e organizzativo. Questo per poter meglio calibrare le azioni di intervento che potranno avere esito positivo solo nella misura in cui si individuano le ragioni di tali fenomeni. Tra le ragioni che sono richiamate figura la mancata informazione dei cittadini, ma nelle analisi condotte anche nella Regione Emilia-Romagna 1 si è rilevato una articolazione più complessa, che spesso richiama in causa le dinamiche che si instaurano tra gruppi di decisori (operatori dell assistenza primaria, operatori del pronto soccorso, cittadini), stili di comportamento sanitario (consumismo, opportunismo, atteggiamento difensivo ) e determinanti socioeconomiche (difficoltà di accesso, condizioni di irregolarità, modelli culturali ), non sempre ascrivibili a generiche caratteristiche socioanagrafiche dei cittadini (ad es. immigrato, anziano, bambino ecc.) o degli operatori (categoria e cultura professionale, generazione, anzianità di servizio ). 1 AUSL Ravenna (2008), Pronto Soccorso: una risorsa per l emergenza-urgenza, a cura di F. Di Tommaso e P. Falasca. AA.VV. (2008), Pronto Soccorso: verso un uso responsabile, in Prospettive Sociali e Sanitarie, 21/2008. Di Tommaso F. et al. (2010), Cittadini al Pronto Soccorso, in Salute e Territorio, 180/

4 2. Il progetto di ricercaintervento Obiettivo prioritario del progetto sperimentale tra Agenas, ASSR della Regione Emilia-Romagna e AUSL di Imola è quello di sperimentare alcuni interventi di contrasto all uso improprio dei servizi di emergenza, mettendo a confronto due diverse strategie: una basata prevalentemente sulla comunicazione/informazione diffusa a tutta la popolazione (campagna informativa), dove il presupposto è quello di rendere i cittadini più consapevoli e quindi responsabili; una seconda strategia basata su un insieme integrato di azioni informative, formative e di ascolto mirate, contestualizzate in un territorio definito (AUSL di Imola). Fasi della ricerca-intervento: 1) Nella prima fase saranno analizzati i dati di utilizzo del pronto soccorso derivanti dalla banca dati aziendale, allo scopo di rilevare i comportamenti caratteristici della popolazione residente e di confrontare i dati con le tendenze regionali. Sulla base di queste informazioni verrà predisposta una ipotesi di intervento (fase 2). Si cercherà anche di individuare tipologie di usi del PS e gruppi/cluster di utenti, in base ad esempio caratteristiche socio-anagrafiche, modalità di invio e servizi già utilizzati, bisogni di salute e problematiche cliniche. 2) Nella seconda fase si attuerà una strategia di intervento basata su un mix di azioni informative, mirate e di ascolto della richiesta di cura espressa dai cittadini, anche se giudicata impropria a livello clinico o organizzativo dagli operatori sanitari. In particolare si prevede declinare la campagna informativa nazionale adattandola alle caratteristiche del territorio, focalizzandola su gruppi di popolazione particolari (ad esempio giovani e adulti, genitori, stranieri, malati cronici ) e rendendola oggetto di discussione pubblica o occasione di apprendimento tra pari (nelle scuole, nei centri sociali per anziani, nelle equipe di professionisti ). Si ipotizza anche di avviare forme di supporto tra pari e percorsi di accoglienza gestiti da volontari (nel PS), così come di attivare, potenziare o riorganizzare servizi specifici (PS pediatrico, pediatria di gruppo, assistenza infermieristica ). In questa fase inoltre verrà valutato l esito della campagna informativa ministeriale, attraverso uno studio di tipo quasi sperimentale, che cercherà di confrontare i risultati in termini di conoscenza, apprendimento e comportamento ottenuti da cittadini non esposti alla campagna informativa, esposti solo alla campagna ministeriale e quelli coinvolti nelle azioni informative mirate. In questo rapporto vengono presentati solo i dati relativi all indagine campionaria (realizzata con questionario postale) realizzata per valutare specificatamente l esito della campagna informativa ministeriale, la conoscenza, gli atteggiamenti e l uso dei servizi di emergenzaurgenza tra i cittadini di Imola. Per quanto riguarda la altre azioni previste dal progetto si rimanda ad altri documenti report. 4

5 3. Obiettivi L obiettivo di questa indagine è di raccogliere informazioni su: - conoscenze, opinioni e uso dei servizi di emergenza-urgenza - valutazione della campagna informativa ministeriale convenzionati con oltre il 65% di Medicine di Gruppo), la presenza di 5 punti di continuità assistenziale diurna che garantiscono ai cittadini una risposta articolata su 10/12 ore/die, e 4 punti di continuità assistenziale notturna e festiva (ex Guardia Medica), integrati con i precedenti, a garanzia di una pressoché completa copertura dei bisogni emergenti dal territorio. tra i cittadini residenti nei comuni del territorio dell AUSL di Imola (BO). È opportuno sottolineare che questa indagine rappresenta la fase pilota e sperimentale di una ricerca che può essere replicata a livello nazionale e in altre realtà. L Azienda USL di Imola è stata individuata come territorio su cui condurre la sperimentazione per alcune peculiari caratteristiche che la configurano come ambito elettivo. La popolazione assistita (poco più di abitanti) è distribuita su di un unico distretto con caratteristiche miste di urbanizzazione (città di Imola), di suburbanizzazione (fascia di pianura pedecollinare), e montane (fascia appenninica). E presente un presidio ospedaliero di riferimento con un elevato livello di dipendenza della popolazione (85%) e un Pronto Soccorso inserito in un DEA di 2 livello di recente costruzione. Sono peraltro ben operanti i servizi di assistenza primaria che dovrebbero rappresentare la concreta alternativa all utilizzo del Pronto Soccorso ospedaliero. Fra questi spicca l associazionismo dei Medici di Medicina Generale (97% del totale dei medici 5

6 4. Metodo e strumento La metodologia di indagine ha utilizzato un questionario postale, composto in tutto da 64 domande e diviso in 5 sezioni: Sezione 1 I SERVIZI DI EMERGENZA- URGENZA, in cui vengono elencate una serie di 15 affermazioni che riguardano il funzionamento dei servizi sanitari di emergenza-urgenza (come il pronto soccorso, i codici colore e la continuità assistenziale), per ognuna della quali è stato chiesto all intervistato di indicare se erano vere o false. Da un punto di vista concettuale, la serie di queste 15 affermazioni che compongono la Sezione 1 del questionario può dunque essere assimilata a una scala di conoscenza sul funzionamento dei servizi di emergenzaurgenza. Sezione 2 e 3 LA CAMPAGNA NAZIONALE, in cui vengono proposte 21 domande per capire se gli intervistati hanno visto la campagna ministeriale, come la valutano e l impatto che questa ha avuto su conoscenze, atteggiamenti e comportamenti. Nello specifico, 3 domande sono orientate a verificare se gli intervistati hanno visto la campagna nazionale e se ne hanno un ricordo preciso; successivamente, è stato chiesto agli intervistati di valutare la campagna su una serie di 13 dimensioni (quali efficacia, credibilità, originalità ) usando una scala da 1=per niente a 5=moltissimo. Si richiede inoltre di valutare in senso generale la campagna assegnando un voto da 1 a 10. infine, 2 item indagano la volontà di acquisire ulteriori informazioni sull argomento e altri 2 l impatto percepito della campagna sul proprio comportamento (in una scala da 1=per niente a 5=moltissimo). Sezione 4 L USO DEI SERVIZI DI EMERGENZA- URGENZA, che comprende due sottosezioni. Una serie di 18 affermazioni riguarda i diversi usi dei servizi di emergenza-urgenza (pronto soccorso, continuità assistenziale e medico di medicina generale) e le motivazioni individuali per rivolgersi a tali servizi: per ognuna della frasi è stato chiesto all intervistato di indicare il proprio il livello di accordo, scegliendo tra cinque opzioni dove 1 corrisponde a per niente d accordo e 5 a totalmente d accordo. Da un punto di vista concettuale, la serie di queste 18 affermazioni che compongono la Sezione 4 del questionario può dunque essere assimilata a una scala di atteggiamento, in grado di misurare l opinione verso il PS e gli altri servizi di emergenza-urgenza. E opportuno sottolineare che questa parte del questionario è stata costruita dal gruppo di ricerca e va quindi ancora sottoposta ad affinamento e validazione. La seconda parte della sezione comprende tre item che indagano la 6

7 frequenza di utilizzo dei servizi sanitari (medico di medicina generale, pronto soccorso e servizio di continuità assistenziale) nel corso dell ultimo anno; ai partecipanti è richiesto di indicare la frequenza di accesso secondo la seguente scala: almeno una volta alla settimana almeno una volta al mese almeno una volta ogni 2-3 mesi almeno una volta l anno mai. Sezione 5 DATI SOCIO-ANAGRAFICI, in cui si rilevano sesso, età, nazionalità, comune di residenza, titolo di studio, condizione lavorativa e stato civile degli intervistati. 5. Campione e modalità di somministrazione Il questionario è stato inviato per posta ad un campione di 246 cittadini estratti causalmente dall elenco degli iscritti all anagrafe sanitaria dell AUSL di Imola (campione casuale semplice). Ad ogni cittadino è stato chiesto di compilare autonomamente il questionario (auto compilazione) e di rispedirlo, utilizzando la busta pre-affrancata e pre-indirizzata all AUSL di Imola. Il questionario è in lingua italiana. 6. Elaborazione e trattamento dei dati I dati raccolti tramite i questionari sono stati sottoposti ad analisi statistica (tramite il pacchetto software SPSS). In particolare sono state effettuate: analisi monovariate: - distribuzioni di frequenza, medie, deviazioni standard dei singoli item e degli item aggregati per indicatori di sintesi; analisi bivariate: - confronti tra medie degli item singoli e aggregati per indicatori di sintesi e caratteristiche socio-anagrafiche degli intervistati (sesso, età, titolo di studio, cittadinanza, condizione occupazionale). 7

8 analisi multivariate 2 : - analisi fattoriale sulle prime 18 domande della sezione 4, che dovevano rilevare opinioni e atteggiamenti verso i servizi di emergenza-urgenza, al fine di individuare la presenza di eventuali dimensioni sottese agli item utilizzati e costruire indici sintetici per l interpretazione dell atteggiamento nei confronti dei servizi di emergenza/urgenza. Da un punto di visto socio-demografico, il gruppo di intervistati è quindi piuttosto giovane, colto e occupato, sbilanciato in termini di genere femminile e nazionalità italiana; il risultato si conferma nel confronto tra il campione e la popolazione afferente all AUSL di Imola (fig. 1). Figura 1: Caratteristiche socio-demografiche dei gruppi CAMPIONE POPOLAZIONE AUSL IMOLA* Età media in anni 47,75 45,0 Sesso M 31,1% 48,8% Sesso F 68,9% 51,2% Nazionalità IT 95% 90,7% Nazionalità STR 5% 9,3% Titolo studio medio-alto 52.2% n.d. Occupati 57% n.d. *Fonti: Statistica Self-Service RER, Profilo di Comunità del Nuovo Circondario Imolese 7. I partecipanti In totale i soggetti che hanno restituito all AUSL di Imola il questionario compilato sono 62 sui 246 che lo hanno ricevuto per posta (pari al 25,3%). Il 31% sono uomini e il 69% donne; per il 95% sono di italiani e la metà risiede nel comune di Imola. Il 52,5% ha un diploma di scuola superiore o un titolo di studio più elevato e il 57% lavora. 2 Analisi delle componenti principali- ACP 8

9 8. La conoscenza dei servizi di emergenza-urgenza Le prime 15 domande del questionario avevano l obiettivo di valutare la conoscenza che le persone hanno dei servizi di emergenza-urgenza e delle loro regole di funzionamento. Gli item sono stati analizzati singolarmente ed è stato costruito un indicatore di sintesi basato sulla somma delle risposte corrette. In generale Le 62 persone che hanno risposto al questionario mostrano una buona conoscenza complessiva dei servizi di emergenza-urgenza e del loro funzionamento: in media rispondono in maniera corretta a 11 domande su 15 e in generale nessuno sbaglia più di 8 risposte. È interessante sottolineare come non emergano differenze statisticamente significative in termini di conoscenze tra donne e uomini, per titolo di studio, età o condizione lavorativa. Nel dettaglio Analizzando però le risposte ad ogni singola domanda emergono differenze interessanti. Tuttavia varie persone pensano, in maniera sbagliata, che il PS possa garantire continuità delle cure (30.4%) e che il dolore dia una precedenza nell accesso (19.4%) (fig. 2). Figura 2: Sezione 1 Conoscenza di come funziona il PS Il PS nasce per curare e accogliere chi ha problemi di salute gravi e urgenti Come funziona il PS (valori %) Al PS viene curato prima chi arriva prima Al PS viene curato prima chi è più grave Il PS risolve il mio problema qui ed ora ma non mi garantisce la continuità della cura Al PS viene curato prima chi sente più dolore risposta giusta risposta sbagliata Anche la conoscenza dei codici colore non è banale: se da un lato quasi tutti sanno che il codice bianco indica un problema di salute non grave che non avrà la precedenza sugli altri, una persona su tre non sa che esso indica anche indirettamente un accesso clinicamente inappropriato (non a caso il 24.5% pensa che il PS sia sempre gratuito fig. 3) e quasi la metà degli intervistati pensa che per assegnare il codice colore venga sempre svolto un esame diagnostico specifico. La quasi totalità degli intervistati dimostra di sapere che il PS è un servizio nato per rispondere alle emergenze sanitarie, all interno del quale viene curato chi è più grave e non in base all ordine di arrivo. 9

10 Figura 3: Sezione 1 I codici colore. I cocici colore (valori %) risposta giusta risposta sbagliata tradizionale notturno/festivo dell ex guardia medica (20%). Figura 5: Sezione 1 I servizi alternativi. I servizi alternativi (valori %) Un codice bianco vuol dire che ho un problema di salute grave e avrò la precedenza su tutti. Un "codice bianco vuol dire che ho un problema di salute non grave e non dovrei essere al Pronto Soccorso. Per assegnare un codice colore a chi va al PS viene fatto sempre un esame diagnostico specifico risposta giusta risposta sbagliata Coerentemente con questi dati, sono numerosi gli intervistati che pensano erroneamente che il PS e i servizi di continuità assistenziale siano sempre gratuiti (fig. 4). 0 PS e 118 sono la stessa cosa Oltre al MMG, alla ex Guardia Medica e al PS esiste anche un servizio di Continuità Assistenziale diurna Per un problema urgente di notte e nei festivi ci si può rivolgere al servizio di Continuità Assistenziale (ex Guardia Medica) Figura 4: Sezione 1 Ticket e gratuità dei servizi. 100 Ticket e gratuità dei servizi (valori %) risposta giusta risposta sbagliata 20 0 Il PS è sempre gratuito. Le attività di Il PS si paga solo urgenza del in alcuni casi MMG, della ex Guardia Medica e della Continuità assistenziale diurna sono sempre gratuite Le attività in urgenza del MMG, della ex Guardia Medica e della Continuità assistenziale diurna si pagano solo in alcuni casi L ultimo aspetto non chiaro a tutti è legato ai servizi alternativi al PS (fig. 5): 1 persona su tre pensa che il PS e il 118 siano la stessa cosa e molti intervistati non sanno che esiste il servizio di continuità assistenziale, sia quello più recente di continuità diurna (40%) che quello più 10

11 Nel dettaglio Vista l esiguità delle persone che hanno visto la campagna e la loro dubbia attendibilità, non ha nessun senso presentare i dati relativi alle altre domande della sezione 3, che avevano lo scopo di raccogliere la valutazione di tale campagna informativa. 9. La campagna ministeriale A questo proposito, ampliare l indagine ad un gruppo più numeroso di soggetti potrebbe modificare in maniera significativa i risultati di questa analisi e permettere di raccogliere la valutazione dettagliata della campagna stessa. Uno degli obiettivi dell indagine era quello di capire quante persone avessero visto la campagna informativa ministeriale Il corretto uso dei servizi di Emergenza/Urgenza e come la valutassero. Tale campagna ha visto il passaggio di un video-spot sulle reti RAI due volte al giorno, nelle fasce di maggior audience diurne e serali. In generale I dati di questo studio pilota purtroppo non permettono di trarre alcuna considerazione in proposito: solo 6 persone tra le 62 che hanno risposto hanno infatti dichiarato di averla vista e di queste solo 3 ricordano correttamente la sua ambientazione (un circo) e lo slogan ( Essere pronto aiuta il soccorso ), mentre 2 dicono che era ambientata in un supermercato e 1 in un campo da calcio e ricordano slogan non veri. 11

12 responsabili e consapevoli sui servizi di emergenza-urgenza. L uso dei servizi di Pronto Soccorso e di assistenza di base emerge dai dati come molto ridotto. Nel dettaglio Gli intervistati concordano in maniera molto marcata sul fatto che rivolgersi al PS per problemi di salute non gravi crei un disservizio ai pazienti più gravi; così come sembrano consapevoli del fatto che il MMG sia punto di riferimento anche nei casi di urgenze e che il PS, per quanto 10. L uso dei servizi di emergenza-urgenza Le 21 domande della sezione 4 del questionario avevano l obiettivo di valutare in che modo le persone pensano si debbano usare i servizi di emergenza-urgenza, ovvero il loro atteggiamento e le loro opinioni nei confronti dei suddetti servizi e sondare l uso effettivo che ne hanno fatto negli ultimi mesi. L idea di fondo è che un atteggiamento più consumistico e opportunistico sia legato ad un uso più inappropriato (meno urgente). Non è stato possibile testare questa ipotesi per la distribuzione fortemente sbilanciata delle risposte relative all uso dei servizi. attrezzato, non sia un servizio in grado di conoscere la storia clinica delle persone. Il servizio di continuità assistenziale, al contrario del MMG, non è invece percepito come una valida alternativa in caso di bisogno urgente (fig. 6). Figura 6: Sezione 4 Uso responsabile del PS Atteggiamento e uso responsabile (valori medi) 5 4,51 4 3,84 3,53 2,98 2, ,66 1 É giusto che al Se una persona si Quando ho bisogno Quando ho bisogno Al Pronto Soccorso Rivolgersi al Pronto Pronto Soccorso reca al Pronto di un di un non conoscono tutta Soccorso, alla alcuni servizi siano Soccorso per TRATTAMENTO TRATTAMENTO la mia storia medica Continuità a pagamento problemi non urgenti URGENTE mi URGENTE mi Assistenziale o al crea un disservizio rivolgo subito al mio rivolgo subito medico di base è agli altri pazienti MMG all'ambulatorio di esattamente la CONTINUITA' ASS. stessa cosa In generale Nel complesso i cittadini intervistati mostrano opinioni e atteggiamenti relativamente Coerentemente con questo atteggiamento marcatamente responsabile e consapevole, tra i motivi principali per cui le persone dichiarano che 12

13 sia giusto o opportuno rivolgersi al PS emergono il dolore e il bisogno di trattamento urgente. La paura che si aggravino i sintomi di un problema di salute non urgente non è invece ritenuto un buon motivo per rivolgersi al PS (fig. 7). Da sottolineare infine come il pagamento del ticket per alcune prestazione del PS sia ritenuto in generale poco accettabile. Allo stesso modo non sembrano motivi plausibili per rivolgersi al PS gli impegni personali che impedisco di andare dal proprio medico di base, non averlo trovato in ambulatorio o il fatto che questi non abbia gli strumenti giusti per curare i propri pazienti (fig. 9). Figura 9: Sezione 4 Motivi personali organizzativi Figura 7: Sezione 4 Motivi personali di salute 5 Motivi PERSONALI ORGANIZZATIVI per andare al PS (valori medi) Motivi PERSONALI DI SALUTE per andare al PS (valori medi) ,5 3, ,17 1,25 2, Quando non trovo il mio medico di base vado al Pronto Soccorso Quando i miei impegni non mi permettono di andare dal mio medico di base vado al Pronto Soccorso Scelgo di andare al Pronto Soccorso perché il mio medico non ha tutti gli strumenti per curarmi 1 Quando ho bisogno di un TRATTAMENTO URGENTE mi rivolgo subito al PS É giusto andare al PS quando si sente molto DOLORE Se ho un problema di salute non urgente ma ho PAURA che i sintomi si aggravino vado al PS Le caratteristiche di eccellenza del PS (apertura H24, alta tecnologia, capacità di fornire risposte complete ai bisogni di salute) non appaiono aspetti sufficientemente forti da giustificare sempre l utilizzo al servizio (fig. 8). Figura 8: Sezione 4 Motivi legati alle caratteristiche del servizio 5 4 Motivi per andare al PS legati alla CARATTERISTICHE del SERVIZIO (valori medi) L attesa al PS infine sembra un elemento che scoraggia l accesso: quasi nessuno infatti concorda con le affermazioni che la propongono come il giusto prezzo da pagare in cambio di visite o esami che si possono ottenere rivolgendosi ad esempio al MMG o alla continuità assistenziale (fig. 10). Figura 10: Sezione 4 Motivi per non andare al PS Motivi per NON andare al PS (valori medi) ,52 2, Il Pronto Soccorso è la scelta migliore perché è sempre APERTO Il Pronto Soccorso può fornire una RISPOSTA COMPLETA al mio problema 1,12 Il Pronto Soccorso è la scelta migliore perché mi permette di avere accesso a ESAMI specifici e TECNOLOGIE sofisticate 2 1 1,28 Preferisco andare al Pronto Soccorso e aspettare molto a lungo piuttosto che andare dal mio medico di base 1,53 Preferisco andare al Pronto Soccorso e aspettare a lungo piuttosto che rivolgermi alla Continuità Assistenziale 2,14 Al Pronto Soccorso c'è sempre da aspettare perché medici e infermieri sono lenti 13

14 Riguardo all uso effettivo nell ultimo anno dei servizi indagati, emerge che: - il più utilizzato è il MMG (consultato almeno una volta dall 87% degli intervistati e più di una dalla metà); - il PS risulta utilizzato almeno una volta da un terzo circa del campione (27%); - solo 8 persone in tutto si sono invece rivolte alla continuità assistenziale. Indicatori di sintesi Come anticipato nel par. 4, la prima parte della sezione 4 del questionario, composta da 18 domande, è stata parzialmente sintetizzata in due nuove variabili 3 (fattori), che individuano due dimensioni di atteggiamento opportunistico nell uso del PS. In altre parole, i fattori estratti sono raggruppamenti coerenti di risposte che permettono di individuare la tematica sottesa ad esse, e pertanto possono essere ridotti ad indici sintetici. Gli indici sono stati calcolati attraverso la media aritmetica degli item che compongono i diversi fattori e hanno pertanto un punteggio da 1 a 5, che esprime il range dalla minima alla massima propensione all atteggiamento descritto dagli item. Il fattore 1 (fig. 11), denominato Sopravvalutazione delle CAPACITÀ DEL PRONTO SOCCORSO, aggrega risposte che rimandano ad un uso del PS basato essenzialmente sul fatto che il PS fornisce risposte complete, offre tecnologia ed esami sofisticati, che il MMG e la continuità assistenziale non possiedono, nonostante i tempi di attesa possano essere superiori. In altre parole, si usa il PS perché lo si reputa un servizio di eccellenza, quasi privo di limiti. Tabella 11: Item del Fattore 1 Fattore 1- SOPRAVVALUTAZIONE DEL PS Dom. 41) Il Pronto Soccorso può fornire una risposta completa al mio problema Dom. 43) Il Pronto Soccorso è la scelta migliore perché mi permette di avere accesso a esami specifici e tecnologie sofisticate Dom. 45) Preferisco andare al Pronto Soccorso e aspettare a lungo piuttosto che rivolgermi alla Continuità Assistenziale Dom. 53) Quando ho bisogno di un trattamento urgente mi rivolgo subito all'ambulatorio di Continuità Assistenziale più vicino* Dom. 54) Scelgo di andare al Pronto Soccorso perché il mio medico non ha tutti gli strumenti per curarmi Il fattore 2 (fig. 12), chiamato invece Sopravvalutazione dell URGENZA, sintetizza un utilizzo del PS motivato da bisogni individuali percepiti come impellenti e non rimandabili: urgenza percepita, impossibilità di reperire il proprio MMG e apertura H24, paura che i sintomi si aggravino. In altre parole, si usa il PS perché si è spinti da bisogni percepiti come urgenti e non rimandabili. 3 Analisi delle componenti principali con rotazione Varimax; varianza spiegata 45.4%, alpha di Cronbach fattore 1=.71, fattore 2=

15 Tabella 12: Item del Fattore 2 Fattore 2- SOPRAVVALUTAZIONE DELL URGENZA Dom.37) Quando ho bisogno di un trattamento urgente mi rivolgo subito al Pronto Soccorso Dom. 39) Il Pronto Soccorso è la scelta migliore perché è sempre aperto Dom. 40) Quando non trovo il mio medico di base vado al Pronto Soccorso Dom. 47) Al Pronto Soccorso c'è sempre da aspettare perché medici e infermieri sono lenti Dom. 51) Se ho un problema di salute non urgente ma ho paura che i sintomi si aggravino vado al Pronto Soccorso significa in linea generale che il nostro campione si conferma poco propenso a utilizzare il PS in modo opportunistico. Figura 13: Sezione 4 Atteggiamento verso l uso opportunistico del PS Atteggiamenti (valori medi) 5,00 4,00 Da notare che nel nostro caso entrambi gli indici descrivono una propensione all uso opportunistico e improprio del PS, declinato in due modi diversi e non così nettamente distinguibili o disgiunti. Dalla nostra prima analisi fattoriale esplorativa non è stato possibile riscontrare fattori legati all utilizzo appropriato del PS. A questo proposito, ampliare l indagine ad un gruppo più numeroso di soggetti potrebbe modificare i risultati di questa analisi e permettere di individuare altre dimensioni implicite di atteggiamento. In generale Coerentemente con quanto detto finora, le due dimensioni di uso opportunistico del PS sopra descritti appaiono relativamente deboli nel nostro campione. Considerato il potenziale range 1-5 degli indici, i valori medi delle tendenza a sopravvalutare il PS (2.30) e a sopravvalutare l urgenza (2.45) risultano infatti sotto al punto intermedio della scala (valore 3), che dovrebbe esprimere un atteggiamento neutro nei confronti dell uso inappropriato del PS (fig. 13). Questo 3,00 2,45 2,29 2,00 1,00 sopravvalutazione del PS sopravvalutazione dell'urgenza Nel dettaglio Emergono tuttavia alcune interessanti differenze di tendenze in base al titolo di studio e dell età degli intervistati. In particolare chi ha un titolo di studio medio-basso 4, gli under 40 e gli over 60 5 tendono a sopravvalutare in misura significativamente maggiore sia il PS che la propria urgenza (fig ). Si sottolinea che le variabili età e titolo di studio risultano tra loro in parte correlate, ovvero i titoli di studio medio-bassi sono più diffusi tra gli under 40 e gli over Opportunismo t(46.67)=2.26, p=.033; Consumismo t(58)=2.47, p= Consumismo F(2, 55)=3.95, p=.025, 2 =

16 Figura 14: Sezione 4 Differenze nella sopravvalutazione del PS in base al titolo di studio Figura 16: Sezione 4 Differenze nella sopravvalutazione del PS in base all età Tendenza alla sopravvalutazione del PS (valori medi) Tendenza alla sopravvalutazione del PS (valori medi) 5,00 5,00 4,00 4,00 3,00 3,00 2,00 2,29 2,49 2,08 2,00 2,29 2,34 2,12 2,24 1,00 totale scuola obbligo diploma e oltre 1,00 totale <40 anni <60 Figura 15: Sezione 4 Differenze nella sopravvalutazione dell urgenza in base al titolo di studio Figura 17: Sezione 4 Differenze nella sopravvalutazione dell urgenza in base all età Tendenza alla sopravvalutazione dell'urgenza (valori medi) Tendenza alla sopravvalutazione dell'urgenza (valori medi) 5,00 5,00 4,00 4,00 3,00 2,45 2,77 3,00 2,45 2,65 2,67 2,00 2,17 2,00 2,00 1,00 totale scuola obbligo diploma e oltre 1,00 totale <40 anni <60 16

17 5- utilizzare campagne e attività informative mirate su target specifici (ragazzi e giovani under 30; cittadini stranieri ), dal momento che risultano i gruppi che hanno risposto meno all indagine o mostrano opinioni opportunistiche e consumistiche più marcate ESSERE CONSAPEVOLI che per i cittadini: 1- il codice bianco è sinonimo di non gravità, non di accesso inappropriato 11. Punti di forza e punti di debolezza Sulla base dei dati qui presentati, è possibile individuare i seguenti punti di forza, debolezza, i relativi suggerimenti ed elementi di attenzione. 2- non tutti sanno che in alcuni casi si paga il ticket, sia al PS che in continuità assistenziale, e molti ritengo ingiusto che questo avvenga 3- il dolore è ritenuto un elemento che dà priorità di accesso e un buon motivo per rivolgersi al PS POTENZIARE LA CONOSCENZA su: 1- servizio di continuità assistenziale, sia exguardia medica, ma in particolare modo di quella diurna 2- differenza tra PS e limiti del PS, in particolare difficoltà a garantire continuità delle cure 4- utilizzare campagne e attività informative locali dal momento che quella nazionale ministeriale sulle reti nazionali non è stata vista dai cittadini di Imola 17

18 - Allegato: Il questionario 18

19 Progetto di ricerca L uso dei servizi di Emergenza/Urgenza Gentile cittadino/a, L Agenzia Sanitaria e Sociale Regionale dell Emilia-Romagna, in collaborazione con l Azienda USL di Imola, sta svolgendo una ricerca sul Pronto Soccorso e sul modo in cui questo servizio viene usato dai cittadini. Le chiediamo perciò di rispondere alle seguenti domande, indicando con una crocetta la Sua scelta. Una volta compilato il questionario lo metta nella busta piccola preaffrancata che Le abbiamo fornito e lo rispedisca. Per la compilazione del questionario saranno necessari circa 15 minuti. Le Sue risposte sono per noi molto importanti e La ringraziamo fin da ora per la Sua collaborazione. Le assicuriamo che le informazioni che fornirà saranno trattate e restituite in forma aggregata e assolutamente anonima e che saranno utilizzate unicamente ai fini della presente indagine, nel rispetto del decreto legislativo 196/2003 sulla privacy. La ringraziamo per la Sua collaborazione. Per informazioni e chiarimenti può contattare: Alice Bonoli - Responsabile Staff Informazione e Comunicazione Ausl di Imola tel fax Mail: a.bonoli@ausl.imola.bo.it

20 Sezione 1: I servizi di urgenza Di seguito troverà una serie di affermazioni sui servizi sanitari di urgenza: Le chiediamo di indicare per ciascuna affermazione se secondo Lei è vera o falsa. VERO FALSO 1. Il Pronto Soccorso è un servizio che nasce per curare e accogliere chi ha problemi di salute gravi e urgenti. 2. Il servizio di Pronto Soccorso è sempre gratuito. 3. Il Pronto Soccorso funziona in questo modo: viene curato prima chi arriva prima. 4. Pronto Soccorso e 118 sono la stessa cosa Oltre al medico di base, alla Continuità Assistenziale (ex Guardia Medica) e al Pronto Soccorso esiste anche un servizio di Continuità Assistenziale diurna. Se vado al Pronto Soccorso e mi viene assegnato un codice bianco vuol dire che ho un problema di salute grave e avrò la precedenza su tutti. Le attività rivolte all urgenza del medico di base, della Continuità Assistenziale (ex Guardia Medica) e della Continuità assistenziale diurna sono sempre gratuite. 8. Il Pronto Soccorso funziona in questo modo: viene curato prima chi è più grave Il Pronto Soccorso risolve il mio problema qui ed ora ma non mi garantisce la continuità della cura. Per un problema urgente di notte e nei festivi ci si può rivolgere al servizio di Continuità Assistenziale (ex Guardia Medica) Se vado al Pronto Soccorso e mi viene assegnato un codice bianco vuol dire che ho un problema di salute non grave e non dovrei essere al Pronto Soccorso. Per assegnare un codice colore a chi va al Pronto Soccorso viene fatto sempre un esame diagnostico specifico. 13. Il Pronto Soccorso funziona in questo modo: viene curato prima chi sente più dolore. 14. Il servizio di Pronto Soccorso si paga solo in alcuni casi. 15. Le attività rivolte all urgenza del medico di base, della Continuità Assistenziale (ex Guardia Medica) e della Continuità assistenziale diurna si pagano solo in alcuni casi. Sezione 2: La campagna nazionale 16. Di recente ha visto una campagna nazionale sul Corretto uso dei servizi di Emergenza/Urgenza? SÌ NO SE HA RISPOSTO NO, PASSI ALLA DOMANDA N. 37 (PAG. 5 DEL QUESTIONARIO) CONTINUA

21 Sezione 3: Valutazione della campagna nazionale 17. Si ricorda dove era ambientata la campagna informativa sul Corretto uso dei servizi di Emergenza/Urgenza? [una sola risposta è esatta] a) Un supermercato b) Un circo c) Un campo da calcio 18. Si ricorda qual era lo slogan della campagna informativa del Ministero della Salute sul Corretto uso dei servizi di Emergenza/Urgenza? [una sola risposta è esatta] a) Essere pronto aiuta il soccorso b) L urgenza ha sempre la precedenza c) L ospedale si fida di te Le chiediamo ora di valutare la campagna informativa nazionale sul corretto uso dei servizi di Emergenza/Urgenza. Per ciascuna di queste descrizioni della campagna indichi una valutazione su una scala da 1=per niente a 5=moltissimo Per niente Moltissimo 19. Interessante Originale Credibile Accattivante Informativa Facile da ricordare Noiosa Chiara nei contenuti Affidabile Utile Efficace Irritante Visibile e ben diffusa CONTINUA

22 32. Può indicare su una scala da 1 a 10, dove 1 rappresenta il giudizio più negativo e 10 quello più positivo, qual è il Suo giudizio complessivo nei confronti della campagna informativa nazionale sul corretto uso dei servizi di Emergenza/Urgenza? Dopo aver visto lo spot della campagna informativa nazionale, ha intenzione di acquisire ulteriori informazioni riguardo il corretto uso dei servizi di Emergenza/Urgenza? SÌ NO 34. Se ha risposto SÌ, con quali mezzi pensa di reperire le informazioni? [sono possibili più risposte] a) Internet b) Tv/radio c) Quotidiani/riviste/libri d) Opuscoli/volantini e) Parenti/amici f) Medico di base 35. A suo avviso la campagna informativa del Ministero della Salute sul Corretto uso dei servizi di Emergenza/Urgenza ha modificato il Suo atteggiamento nei confronti del Pronto Soccorso? Per niente Moltissimo Dopo aver visto lo spot della campagna informativa nazionale, quanto ritiene probabile utilizzare i servizi di urgenza alternativi al Pronto soccorso? Per niente Moltissimo CONTINUA

23 Sezione 4: L uso dei servizi di urgenza Per ognuna della affermazioni che seguiranno Le chiediamo di indicare il suo grado di accordo/disaccordo su una scala da 1=per niente d accordo a 5=totalmente d accordo 37. Quando ho bisogno di un trattamento urgente mi rivolgo subito al Pronto Soccorso. Per niente Totalmente Non so 38. É giusto che al Pronto Soccorso alcuni servizi siano a pagamento Non so 39. Il Pronto Soccorso è la scelta migliore perché è sempre aperto Non so 40. Quando non trovo il mio medico di base vado al Pronto Soccorso Non so 41. Il Pronto Soccorso può fornire una risposta completa al mio problema Non so Quando i miei impegni non mi permettono di andare dal mio medico di base vado al Pronto Soccorso. Il Pronto Soccorso è la scelta migliore perché mi permette di avere accesso a esami specifici e tecnologie sofisticate. Quando ho bisogno di un trattamento urgente mi rivolgo subito al mio medico di base. Preferisco andare al Pronto Soccorso e aspettare a lungo piuttosto che rivolgermi alla Continuità Assistenziale. Se una persona si reca al Pronto Soccorso per problemi non urgenti crea un disservizio agli altri pazienti. Al Pronto Soccorso c'è sempre da aspettare perché medici e infermieri sono lenti. Rivolgersi al Pronto Soccorso, alla Continuità Assistenziale o al medico di base è esattamente la stessa cosa Non so Non so Non so Non so Non so Non so Non so 49. É giusto andare al Pronto Soccorso quando si sente molto dolore Non so Preferisco andare al Pronto Soccorso e aspettare molto a lungo piuttosto che andare dal mio medico di base. Se ho un problema di salute non urgente ma ho paura che i sintomi si aggravino vado al Pronto Soccorso Non so Non so 52. Al Pronto Soccorso non conoscono tutta la mia storia medica Non so Quando ho bisogno di un trattamento urgente mi rivolgo subito all'ambulatorio di Continuità Assistenziale più vicino. Scelgo di andare al Pronto Soccorso perché il mio medico non ha tutti gli strumenti per curarmi Non so Non so CONTINUA

24 55. Con quale frequenza è ricorso alle cure del suo Medico per un problema di salute nell ultimo anno? Almeno una volta a settimana Almeno una volta al mese Almeno una volta ogni 2-3 mesi Almeno una volta l anno Mai 56. Con quale frequenza si è rivolto al Pronto Soccorso nell ultimo anno? Almeno una volta a settimana Almeno una volta al mese Almeno una volta ogni 2-3 mesi Almeno una volta l anno Mai 57. Con quale frequenza si è rivolto a un punto di Continuità Assistenziale nell ultimo anno? Almeno una volta a settimana Almeno una volta al mese Almeno una volta ogni 2-3 mesi Almeno una volta l anno Mai Sezione 4: Dati socio-demografici 58. Sesso M F 59. Età (in anni compiuti): 60. Nazionalità: 61. Comune di residenza: 62. Frazione: 63. Titolo di studio 65. Condizione lavorativa a) Nessun titolo a) Occupato/a b) Licenza elementare b) Cassa integrazione/ Mobilità c) Licenza media c) Disoccupato/a d) Diploma professionale (2-3 anni) d) Studente e) Diploma di Maturità (4 o 5 anni) e) Casalinga f) Diploma universitario o laurea f) Pensionato/a g) Altra condizione (inabile al lavoro, ) 64. Stato civile a) Celibe/Nubile b) Sposato/a Convivente con partner c) Separato/a Divorziato/a d) Vedovo/a IL QUESTIONARIO E TERMINATO. GRAZIE PER LA COLLABORAZIONE. Metta il questionario nella busta piccola preaffrancata che Le abbiamo fornito e lo rispedisca.

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