L'Azienda italiana nel contesto internazionale opportunità di crescita e capacità richieste
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- Letizia Martina
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1 L'Azienda italiana nel contesto internazionale opportunità di crescita e capacità richieste Gianfranco Dondarini Amministratore Delegato VIRO S.p.A. 14 Febbraio 2018
2 mi presento Curriculum personale: dal 2013 ad oggi: VIRO S.p.A. Zola Predosa. Amministratore Delegato 1998: Direttore Generale Viro 1997: vice Direttore generale Viro 1995: Direttore di stabilimento Viro 1994: Responsabile ufficio tecnico Viro 1991: Responsabile di produzione Viro 1989: Responsabile logistica Viro Dal 1983 al 1989: VICKERS S.p.A. Tecnico Commerciale - Gestione del portafoglio clienti Dal 1976 al 1983 Viro S.p.A. Programmazione di Produzione Gianfranco Dondarini Amministratore Delegato VIRO S.p.A.
3 un Azienda Macro Aree in Organigramma Aziendale
4 Le aziende cercano: COMPETENZE DI BASE inglese, matematica, fisica, informatica, economia, nozioni di diritto COMPETENZE TECNICHE conoscenze tecniche generali e specifiche, relative a un particolare settore o funzione aziendale COMPETENZE TRASVERSALI gestire le informazioni, le relazioni e i problemi, essere autonomi e responsabili, adattarsi al contesto lavorativo, essere curiosi e disponibili ad apprendere
5 Investire su se stessi COMPETENZE fondamentali: abitudine all aggiornamento continuo conoscenza dell inglese e possibilmente di un altra lingua capacità di saper gestire il proprio tempo disponibilità e flessibilità nel saper gestire il cambiamento e affrontare l imprevisto capacità di saper prendere decisioni, anche velocemente attitudine al Problem Solving
6 Domanda e Offerta Incontro tra domanda e offerta di lavoro L incontro tra domanda e offerta di lavoro non avviene per la mancata corrispondenza tra le caratteristiche richieste e quelle in possesso dei candidati. Fondamentale è la specializzazione, che di norma si basa sull indirizzo di studi seguito, con particolare riferimento a competenze tecniche sviluppate in stage/percorsi universitari/esperienze all estero.
7 Qualità fondamentali Cosa si aspetta l azienda da un neoassunto? 1. Volontà di apprendere 2. Pazienza nell imparare 3. Capacità di ascolto 4. Competenze specifiche in base al profilo e ovviamente: Regole generali di buona educazione. Percorsi di crescita nell azienda: dipendono da cosa sei capace di fare e dalle competenze e disponibilità che dimostri nel tuo lavoro.
8 UNA SCELTA CONSAPEVOLE del PERCORSO di STUDI FOCUS su 2 ASPETTI CONCATENATI: SCELTA di STUDI COERENTI con le ATTITUDINI PERSONALI: Pronti a INVESTIRE su SE STESSI con OBIETTIVI e AMBIZIONI con un occhio verso ESAME delle REALI ESIGENZE del CONTESTO ECONOMICO SOCIALE per selezionare la professionalità adeguata alle richieste del mondo del lavoro
9 Obiettivi e ambizioni Individuare innanzitutto il settore in cui crescere professionalmente: Industria privata: Meccanica, Elettronica, Manifatturiera o di Servizi Libera Professione Ricerca Carriera Universitaria Ente Pubblico Ente Internazionale
10 EMILIA_ROMAGNA DISTRETTI INDUSTRIALI
11 AMBITI di LAVORO in AZIENDA R & D MKT VENDITE PRODUZIONE UFFICIO TECNICO BUSINESS Development AMM.ne FINANZA SERVIZIO ASSISTENZA ACQUISTI
12 1. R & D Ideare, progettare, sviluppare, stimare, costruire prototipi di macchine, singole parti, impianti Sviluppare idee e renderle progetti funzionali e prodotti
13 2. UFFICIO TECNICO Sviluppo di disegni tecnici di prodotto Elaborazione di particolari/esplosi/viste di sintesi Creazione di prototipi in 3D a supporto della ricerca e sviluppo Effettuare prove tecniche e scientifiche finalizzate all'ottimizzazione dell'affidabilità del prodotto Migliorare le tecniche produttive Elaborare norme e standard di qualità, sviluppare e mettere in atto tecniche di processo e prodotto
14 3. PROGRAMMAZIONE DELLA PRODUZIONE Elaborare piani di produzione in relazione agli ordini clienti/budget Ottimizzare il processo produttivo e l'utilizzo dei materiali Effettuare analisi sul prodotto, con particolare riguardo ai punti deboli Dimensionare i carichi macchina Determinare i livelli di approvvigionamento Dimensionare le scorte Ottimizzare i magazzini Monitorare i livelli produttivi e gli standard qualitativi raggiunti
15 4. PRODUZIONE Utilizzo di macchinari elettronici a controllo numerico Rispetto dei piani di produzione e degli standard di qualità richiesti sui prodotti affidati Piazzamento delle macchine in base ai lotti produttivi Controllo in linea del prodotto Correzione degli errori di processo Ottimizzazione dei parametri macchina
16 5. COLLAUDO Effettuare verifiche a campione sui pezzi prodotti Verifiche sui prodotti di acquisto esterno Utilizzo di macchinari ad alta precisione strumentale, con elevata componente elettronica ed ottica Feedback ai reparti produttivi per il miglioramento della qualità
17 6. ASSISTENZA TECNICA Verifica sulle difettosità dei prodotti Manutenzione sui prodotti presso i Clienti o in Azienda Gestione e coordinamento della rete di assistenza Verifica dei problemi tecnici sui prodotti e proposte di bug-fixing Collaudo funzionale e operativo dei prodotti rientrati e followup
18 7. UFFICIO ACQUISTI Gestire o collaborare alla gestione degli acquisti, alla scelta dei materiali, in base al processo produttivo e ai vincoli di Budget Redigere offerte di acquisto Partecipare a gare di appalto Selezionare i fornitori Monitorare la qualità delle consegne e dei materiale Monitorare i livelli di servizio interni
19 8. CERTIFICAZIONE DI QUALITÀ Elaborare piani di controllo ed adottare le opportune misure per assicurare il rispetto delle norme di qualità Elaborare programmi e procedure interne che garantiscano il pieno controllo dei processi e il rispetto degli standard aziendali Affiancare la Direzione nello studio dei processi e nelle verifiche ispettive per la certificazione ISO
20 9. SERVIZI INTERNI Programmare e sovrintendere all'attività di manutenzione programmata e straordinaria Sovrintendere al montaggio ed alla messa in servizio delle macchine e degli impianti Verificare la piena efficienza degli impianti e delle macchine Effettuare interventi di prima manutenzione
21 10. CONTROLLO DEI COSTI Collaborare alla gestione aziendale, verificare i progetti secondo criteri tecnici e commerciali, elaborare indici aziendali, proposte per la riorganizzazione aziendale e l'ottimizzazione del processo produttivo Analisi periodica dei costi Determinazione del costo e del prezzo di prodotto
22 11. MARKETING Ricerche su mercato/clientela Analisi specifica dei bisogni ed esigenze del mercato per settore/nazione Ideazione di nuovi prodotti in termini funzionali Analisi delle vendite sui prodotti chiave Elaborazione di piani di vendita e rientro degli investimenti su nuovi prodotti Analisi della concorrenza Elaborazione di politiche commerciali mirate
23 12. UFFICIO COMMERCIALE Definizione strategie di prodotto Definizione politiche commerciali di vendita in base al periodo/mercato di riferimento Elaborazione offerte commerciali Punto di riferimento per la forza vendita sul territorio (Agenti) Elaborazione di: Budget di vendita Statistiche di vendita
24 Percorso di Carriera Aziendale Il percorso di crescita in ambito Aziendale avviene: All interno della stessa Area di inserimento, fino a diventare Responsabile di Area o di Prodotto o di Produzione/Reparto In Aree diverse da quella di inserimento, in relazione a: Risultati raggiunti Esperienze maturate Capacità e competenze Interessi specifici Potenzialità nella struttura aziendale italiana e/o nelle consociate estere
25 Italia o Estero? L economia mondiale è divenuta negli anni recenti sempre più aperta e integrata. mercato globale I flussi di capitali sono più liberi di muoversi rispetto al passato. Intere fasi dei processi produttivi vengono spostate all estero e sempre più spesso si sente parlare di internazionalizzazione e di delocalizzazione
26 Internazionalizzazione I mercati promuovono l efficienza attraverso la competizione, la divisione del lavoro e la specializzazione Internazionalizzare significa affrontare il mercato globale, cercare sbocchi per la propria creatività, creare valore espandendosi in settori dove la qualità del prodotto italiano può essere apprezzata eventualmente creando sinergie di costo Valutare se spostare parte della produzione all estero (delocalizzazione)
27 Internazionalizzazione La scelta di accedere ai mercati esteri permette alle Imprese Italiane di superare la crisi economica di questi ultimi anni: internazionalizzare non è più una semplice opzione, ma una necessità. Le imprese investono sempre più perseguendo l obiettivo di arrivare ad offrire con successo i propri prodotti sui mercati esteri, conquistando progressivamente quote di mercato alla ricerca di nuovi clienti.
28 Internazionalizzazione vs delocalizzazione La delocalizzazione comporta il trasferimento delle unità produttive a minore valore aggiunto dal proprio mercato di riferimento verso i Paesi caratterizzati da bassi costi dei fattori della produzione, soprattutto il costo relativo al lavoro, al fine di contenere il costo finale di prodotto. Il mercato di riferimento rimane però quello di origine. L internazionalizzazione è l insieme dei processi che si prefiggono la conquista di crescenti quote di mercato nei Paesi nei quali si è scelto di investire. A differenza della delocalizzazione le imprese possono avviare in tali Paesi attività commerciali ed anche nuove attività produttive. L obiettivo centrale non è quello di abbattere i costi di produzione bensì quello di presidiare da vicino i nuovi mercati e di conquistarvi progressivamente rilevanti quote di mercato.
29 Focus sui mercati esteri per:
30 Vantaggi e rischi
31 Investimento estero Spinte all investimento: L espansione oltre i confini nazionali per la saturazione del mercato domestico e le opportunità offerte dai mercati esteri L impresa è già presente nel mercato estero e deve affermare e consolidare la propria presenza affermando i propri vantaggi competitivi nel contesto locale L impresa globale deve ricercare meccanismi di coordinamento internazionale
32 Quali Paesi esteri? I paesi più aperti al mercato mondiale sono cresciuti molto più rapidamente. In particolare Est asiatico (Corea, Taiwan, Hong Kong, Cina), Malesia, Indonesia, Tailandia Nei paesi più globalizzati (Brasile, Cina, Ungheria, India, Messico) crescita più elevata del reddito e maggiori obiettivi sociali (crescita media annua pro capite 5% (vs. <1% Europa); e di esportazioni prodotti manifatturieri (circa 80%, vs <25% Europa)
33 Confronto in ambito europeo Delocalizzazione: confronto tra Italia, Francia e Germania Uno studio della CGIA di Mestre riporta che dal 2000 al 2011 ben imprese italiane hanno trasferito all estero almeno una parte dell attività produttiva con la creazione di oltre 1,5 milioni di posti lavoro oltre confine. Nel periodo , la delocalizzazione è cresciuta del 4,5%
34 Proprietà intellettuale L Azienda dovrà tutelare la modellistica e il know how, per evitare che terzi si impadroniscano di procedure, tecnologie o modelli proprietari, immettendo poi sul mercato prodotti sub-standard utilizzando marchi italiani contraffatti. Anche sotto questo aspetto si rende indispensabile un sistema di controllo capillare effettuato dalla casa madre.
35 Innovazione L innovazione di prodotto o di processo e la Ricerca e Sviluppo divengono i punti strategici su cui investire, in quanto rappresentano gli elementi che consentono di mantenere o accrescere il valore aggiunto per qualsiasi impresa in Italia e all Estero. Le Aziende cercano professionisti in grado di gestire la nuova sfida della internazionalizzazione
36 Spazio alle domande Grazie per l attenzione
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