DESCRIZIONE DELLE ONG E DEI PARTNER TERRITORIALI CHE COLLABORANO CON LE ONG: S.V.I

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1 SCHEDA VENEZUELA SVI Volontari richiesti : N 2 SEDE DI REALIZZAZIONE DEL PROGETTO: CARACAS INTRODUZIONE FOCSIV è la più grande Federazione italiana di ONG che da oltre 40 anni lavora nei sud del mondo realizzando progetti di cooperazione internazionale. Punto fermo di tutti gli interventi è stato ed è quello di contribuire, attraverso il lavoro di partenariato e la promozione dell autosviluppo, al superamento di quelle condizioni di ingiustizia che potenzialmente sarebbero potuti essere, sono o sono stati fonte di conflitti e di maggiori ingiustizie, costruendo percorsi di pace. Per dare continuità al lavoro di prevenzione dei conflitti così intesi e volendo offrire la possibilità ai giovani italiani di sperimentarsi come operatori privilegiati della solidarietà internazionale, Volontari nel mondo FOCSIV in collaborazione con l Associazione Papa Giovanni XXIII, la Caritas Italiana e il GAVCI ha presentato nel febbraio del 2007 all UNSC il progetto madre Caschi Bianchi che intende collocare la progettualità relativa al servizio civile all estero come intervento di costruzione di processi pace nelle aree di crisi e di conflitto (armato, sociale, economico, religioso, culturale, etnico ) con mezzi e metodi non armati e nonviolenti, attraverso l implementazione di progetti di sviluppo. I conflitti infatti trovano terreno fertile dove la povertà è di casa, dove i diritti umani non sono tutelati, i processi decisionali non sono democratici e partecipati e dove alcune comunità sono emarginate. Il presente progetto di servizio civile vuole essere una ulteriore testimonianza dell impegno della Federazione nella costruzione della pace nel mondo e vuol far sperimentare concretamente ai giovani in servizio civile che la migliore terapia per la costruzione di una società pacificata è lottare contro la povertà, la fame, l esclusione sociale, il degrado ambientale; e che le conflittualità possono essere dipanate attraverso percorsi di negoziazione, mediazione e di riconoscimento della positività dell altro. DESCRIZIONE DEL CONTESTO SOCIO POLITICO ED ECONOMICO DEL PAESE DOVE SI REALIZZA IL PROGETTO: VENEZUELA Già colonia spagnola, il Venezuela conseguì di fatto l indipendenza nel 1821, dopo una decennale guerra di liberazione guidata da Simón Bolívar. Il Paese è stato a lungo governato da regimi autoritari. Nel 1958 si è aperta una fase di democratizzazione, interrotta però da colpi di stato e regimi militari. Tra il 1999 e il 2013 la carica di Presidente è stata assunta da Hugo Chávez, un militare che ha avviato riforme di netta impostazione populista volte alla riduzione della povertà e dell esclusione sociale e con l intenzione di conferire al Venezuela un ruolo di leader nella determinazione della politica estera latinoamericana; questi cambiamenti hanno incontrato l ostilità degli imprenditori, della destra e degli USA, che hanno organizzato un tentativo di colpo di stato nel 2002 e un referendum per costringerlo alle dimissioni nel Chavez è morto di cancro nel Marzo del 2013 e il suo posto è stato preso da Nicolas Maduro, uno dei suoi sostenitori. Sotto il governo di Maduro sono emersi i gravi problemi economici, derivanti dalle politiche economiche di Chavez, che hanno portato a razionamenti e scarsità anche di generi di prima necessità. La situazione economica, unita ad accuse di corruzione e cattiva gestione del governo del paese, ha portato a proteste popolari a partire dalla seconda metà del Considerando però la complessiva situazione economica e sociale del Paese, si calcola che il 5,5% degli abitanti vivano al di sotto della soglia di povertà, dato che colpisce soprattutto le popolazioni indigene e le comunità rurali. Il Venezuela ha inoltre il più basso indice di Gini dell America Latina: questo dato si attesta infatti allo 0,39. Nonostante ciò il Paese si trova oggi ad affrontare importanti sfide: la sua economia è altamente vulnerabile alle fluttuazioni dei prezzi internazionali del petrolio, dato che proprio il petrolio rappresenta il 96% delle esportazioni e genera quasi la metà delle entrate fiscali. In più l inflazione, a causa di un errata politica monetaria, è arrivata al 56,3% (Dati Banca Mondiale2013). Il Paese gode di un elevato indice di Sviluppo Umano (0,735 e si colloca al 73 posto della classifica) e di un tasso di alfabetizzazione giovanile del 98,5%, grazie ai numerosi sforzi messi in campo negli ultimi anni. Nonostante l uscita dalla Corte Interamericana per i Diritti Umani, il Venezuela sta facendo molti passi in avanti nel campo dei diritti, soprattutto in relazione al raggiungimento dei Millennium Goals. Rimangono sostanzialmente due aree critiche: la prima riguarda i popoli indigeni e afrodiscendenti, visto che

2 permangono evidenti disparità a livello economico e sociale, sebbene la Costituzione del 1999 riconosca formalmente i diritti fondamentali dei popoli indigeni, divisi in 25 etnie differenti (ne viene anche riconosciuta la rappresentanza attraverso il Consiglio Nazionale degli indigeni); la seconda riguarda l alto tasso di crimini che rimangono impuniti ed il problema della mancanza di indipendenza del sistema giudiziario. In particolare, dall inizio del 2014, a causa della crisi politica di cui sopra, stati registrati episodi di uso eccessivo della forza da parte delle forze di sicurezza, violenza da parte dei gruppi armati filogovernativi e manifestanti antigovernativi. Alcuni detenuti hanno raccontato di esser stati maltrattati e torturati. Particolare attenzione meritano infine i diritti dell infanzia e dell adolescenza: il tasso medio di riduzione della mortalità infantile tra il 1990 e il 2012 è del 3,3%, la denutrizione infantile è diminuita del 58% tra il 1990 e il 2009, sono stati attivati 164 tribunali nazionali di protezione dei diritti dell infanzia e dell adolescenza. Questi sono soltanto alcuni esempi dei progressi che il Venezuela sta portando avanti in questo campo, anche se purtroppo non mancano i lati negativi: la violenza urbana e domestica continua a colpire bambini e adolescenti (tasso di omicidi di bambini e adolescenti è aumentato del 13,2% tra il 2006 e il 2008); vi è un aumento dell'incidenza dell'hiv nei giovani tra i 15 ei 25 e una crescente femminilizzazione dell'epidemia; infine migliaia di bambini e adolescenti non hanno il certificato di nascita, anche se la copertura della registrazione delle nascite è sensibilmente aumentata. (Dati Unicef 2010). DESCRIZIONE DELLE ONG E DEI PARTNER TERRITORIALI CHE COLLABORANO CON LE ONG: S.V.I Servizio Volontario Internazionale è una ONG fondata a Brescia nel 1969, che opera per attivare, presso le comunità nelle quali interviene, progetti di sviluppo formulati dal basso (ovvero che hanno origine nelle comunità locali interessate, le quali condividono con S.V.I obiettivi e stile di implementazione delle azioni), integrati (ovvero non mirati a risolvere un singolo problema ma orientati a connettere in modo dinamico le diverse componenti dei problemi e delle situazioni in cui si trovano le comunità) e sostenibili (basati sull utilizzo di risorse umane e materiali presenti nell area di intervento e realizzati con l adozione di tecnologie e metodologie facilmente replicabili dalle popolazioni coinvolte). A tale scopo, l Organismo interviene rafforzando le realtà attive delle comunità locali, facilita cioè lo stabilirsi di relazioni tra persone e gruppi, associazioni, cooperative interessati all azione, in modo che la stessa sia attiva nel definire i problemi sui quali intervenire, nell elaborare le soluzioni e nel metterle in pratica. S.V.I è presente in Venezuela dagli anni Ottanta ed ha sviluppato progetti e programmi in varie zone del Paese in collaborazione con Diocesi e organizzazioni della società civile in svariati ambiti: agricoltura, animazione di comunità, alfabetizzazione, tutela dell ambiente, protezione dell infanzia e dell adolescenza, lotta alla malnutrizione ecc. Partner Per la realizzazione del presente progetto, SVI collabora con Equipo de Formación, Información y Publicaciones EFIP. EFIP ha una sede principale a Caracas e una sede secondaria nello Stato Zulia, all interno del Municipio San Francisco, è un associazione civile senza scopo di lucro fondata nel La Mission di EFIP è: contribuire a rafforzare l organizzazione dei settori popolari, potenziando la formazione come strumento strategico che permetta di sviluppare la solidarietà, la cooperazione, la democrazia, la giustizia e la sostenibilità come valori essenziali per la trasformazione della società. EFIP ha privilegiato da sempre il lavoro con i giovani, promuovendo scambi di esperienze, la sistematizzazione dei processi organizzativi e l articolazione degli sforzi con organizzazioni di base, enti locali, regionali, nazionali e internazionali, la formazione per la vita e il lavoro, l inserimento e l orientamento socio-lavorativo, la creazione di lavoro e di imprese giovanili, l economia sociale e lo sviluppo locale, in cui i giovani abbiano un ruolo protagonistico. EFIP ha finora realizzato moltissimi progetti sui temi della formazione sindacale, appoggio alle organizzazioni di quartiere,attenzione ai giovani, programmi di inserimento lavorativo giovanile, programmi socio ambientali. NUMERO ORE DI SERVIZIO SETTIMANALI DEI VOLONTARI: 35 GIORNI DI SERVIZIO A SETTIMANA DEI VOLONTARI: 6 MESI DI PERMANENZA ALL ESTERO: I volontari in servizio civile permarranno all estero mediamente dieci (10) mesi.

3 EVENTUALI PARTICOLARI OBBLIGHI DEI VOLONTARI DURANTE IL PERIODO DI SERVIZIO: Ai volontari in servizio si richiede: elevato spirito di adattabilità; flessibilità oraria; eventuale svolgimento del servizio anche durante alcuni fine settimana; attenersi alle disposizioni impartite dai responsabili dei propri organismi e dei partner locali di riferimento, osservando attentamente le indicazioni soprattutto in materia di prevenzione dei rischi sociali, ambientali e di tutela della salute; comunicare al proprio responsabile in loco qualsiasi tipo di spostamento al di la quelli già programmati e previsti dal progetto; partecipazione a situazioni di vita comunitaria; rispettare i termini degli accordi con le controparti locali; trasferimenti in città e distretti diversi da quelli di residenza nell ambito dello stesso Paese di assegnazione; partecipare a incontri/eventi di sensibilizzazione e di testimonianza ai temi della solidarietà internazionale al termine della permanenza all estero; scrivere almeno tre (3) articoli sull esperienza di servizio e/o sull analisi delle problematiche settoriali locali, da pubblicare sul sito Antenne di Pace, portale della Rete Caschi Bianchi; partecipare ad un modulo di formazione comunitaria e residenziale prima della partenza per l estero. partecipare alla valutazione finale progettuale. PARTICOLARI CONDIZIONI DI RISCHIO PER I VOLONTARI CONNESSE ALLA REALIZZAZIONE DEL PROGETTO: Nello svolgimento del proprio servizio, i volontari in servizio civile impiegati nel progetto sono soggetti alle seguenti condizioni di rischio: Rischi politici e di ordine pubblico: MICROCRIMINALITÀ: la situazione di sicurezza nel Paese risulta molto precaria, con fenomeni di criminalità e microcriminalità largamente diffusi. Sono in aumento i sequestri di persona a scopo di estorsione. MANIFESTAZIONI DI PROTESTA/SOMMOSSE: sono presenti forti contrapposizioni politiche, con scioperi, manifestazioni, barricate e violenti scontri tra manifestanti e governo. Questi fenomeni sono in diminuzione rispetto ai primi mesi del Rischi sanitari: sono presenti patologie endemiche quali tifo, malaria e tubercolosi. L AIDS è in crescita. In alcuni periodi dell anno si verificano casi di ciguatera e si sono riscontrati focolai di ameba, epatite virale e mal di Chagas, morbillo e rosolia, anche se la città di Caracas non si registrano tali problematiche. DENGUE: si sono registrati numerosi casi di febbre dengue anche nella regione metropolitana di Caracas ACCORGIMENTI ADOTTATI PER GARANTIRE I LIVELLI MINIMI DI SICUREZZA E DI TUTELA DEI VOLONTARI A FRONTE: Per garantire livelli minimi di tutela e sicurezza dei volontari in relazione a rischi Politici e di ordine pubblico RISCHIO MICROCRIMINALITÀ ACCORGIMENTO Ogni spostamento locale del volontario/a sarà pianificato con gli operatori responsabili. Ai volontari saranno sconsigliati spostamenti in orari notturni e in zone isolate della città. I volontari saranno inviatati a non circolare da soli e a non portare con sé oggetti di valore o grossi quantitativi di denaro. I volontari saranno invitati a dotarsi di fotocopie dei propri documenti personali ed a custodire in luogo sicuro gli originali

4 MANIFESTAZIONI DI PROTESTA E SOMMOSSE Ai volontari è richiesto di tenere un atteggiamento di equidistanza tra le varie posizione politiche espresse nel paese d invio. Ai volontari sarà fortemente sconsigliato di prendere parte alle manifestazioni Per garantire livelli minimi di tutela e sicurezza dei volontari in relazione a rischi sanitari: RISCHIO PROFILASSI E VACCINAZIONI DENGUE ACCORGIMENTO si precisa che, prima della partenza, vengono eseguite le necessarie vaccinazioni prescritte e/o consigliate dall OMS. Inoltre, all arrivo nel Paese, vengono fornite tutte le indicazioni necessarie sulle norme igienico sanitarie da seguire. i volontari non dovranno assumere alcuna medicina prima di aver consultato un medico, e soprattutto, non devono assumere aspirina o farmaci a base di acido acetilsalicilico. Si ricordano anche alcune precauzioni: i volontari dovranno utilizzare prodotti repellenti ad applicazione topica (spray, pomate, creme, ecc.) e indossare indumenti che coprano braccia e gambe; i volontari faranno uso di apparecchi elettrici per la protezione di singoli ambienti. la zanzara Aedes aegypti, portatrice dei virus, prolifera negli specchi d acqua. Si raccomanda pertanto di evitare pozze o bacini (in particolare di acqua stagnante). I centri ospedalieri più vicini sono: Il centro ospedaliero più vicino alla sede del progetto si trova a 1,5 km, è pertanto raggiungibile in 20 minuti a piedi o in cinque minuti in auto. L organizzazione EFIP ha un automobile e può trasportare, in caso di necessità, i volontari. PARTICOLARI CONDIZIONI DI DISAGIO PER I VOLONTARI CONNESSE ALLA REALIZZAZIONE DEL PROGETTO: Nello svolgimento del proprio servizio, i volontari impiegati all estero nel presente progetto sono soggetti alle seguenti condizioni di disagio: il disagio di ritrovarsi immersi in una realtà diversa da quella conosciuta e non avere le giuste coordinate per comprenderla, per capire come relazionarsi e comportarsi sia nei confronti delle controparti locali che delle istituzioni locali; il disagio di dover utilizzare quotidianamente particolari accorgimenti sanitari resi necessari dal vivere in territori in cui sono presenti patologie endemiche (malaria, aids e/o tubercolosi,..) il disagio di ritrovarsi in territori in cui le condizioni climatiche possono, in certe situazioni, ostacolare o/e ritardare le attività previste dal progetto il disagio di vivere in territori dove le comunicazioni telefoniche ed il collegamento internet non è sempre continuo ed assicurato. Inoltre, per la sede di attuazione si elencano i dettagli delle condizioni di disagio aggiuntivi: Il disagio di non avere l accesso quotidiano e permanente a Internet (posta elettronica, social network e skype). DESCRIZIONE SEDE DESCRIZIONE DEL CONTESTO TERRITORIALE: VENEZUELA CARACAS Il progetto si svolge nei quartieri San Juan e Paraiso, situati all interno del Municipio Libertador di Caracas. Il Municipio è il più grande (433 kmq) dell'area metropolitana ed è il più popolato della città con abitanti (dati del 2011) e occupa le zone occidentali e centrali della città. Si tratta della zona più urbanizzata del paese, l unica con parchi, musei, piazze e aree storiche. Le autorità pubbliche sono concentrate nel Municipio Libertador in contrasto con la scelta di istituzioni diplomatiche e aziende private le cui sedi si trovano nei municipi più ricchi di Chacao e Baruta. I quartieri (o parrocchie civili, come detto in Venezuela) di

5 San Juan e di ElParaìso sono due dei 32 che fanno parte di Caracas e dei 22, che sono all'interno del Municipio Libertador. Si trovano a ovest del centro storico della città. San Juan confina a nord con i quartieri 23 Enero e Catedral; a sud e a ovest con ElParaiso; a est con Santa Teresa. Secondo i dati dell Istituto nazionale di Statistica, la popolazione è di abitanti (dati 2011) con una densità di 32,77 ab/kmq. Il quartiere El Paraìso confina a nord con Santa Teresa, San Juan e Sucre; a sud con Santa Rosalia e La Vega; a est con Santa Rosalia e a ovest con Antimano. Il quartiere occupa un area di 10,79 kmq, la popolazione è di ab (dati 2011 dell Istituto Nazionale di Statistica) e una densità di più di ab/kmq, si tratta del quartiere con il più alto tasso di crescita della popolazione del Municipio. In questi quartieri ci sono diverse scuole (scuole dell infanzia, primarie e secondarie, ed alcune Università, come quella di Pedagogia, la Santa Maria, CUAM e IUTIRLA). Nei quartieri San Juan e El Paradiso ci sono principalmente aree residenziali, ma negli ultimi anni è cresciuto anche il numero di esercizi commerciali. Pur non essendo quartieri benestanti, il tasso di criminalità e la povertà sono inferiori a quelli delle zone ovest della città. In alcune zone ci sono problemi di sovraffollamento abitativo, con conseguenti problemi nella gestione della spazzatura, del traffico e della convivenza urbana. Sono quartieri ad alto tasso di crescita della popolazione: infatti il 40% degli abitanti è minore di 18 anni. Anche in queste zone, come nel resto del paese, nei prossimi 30 anni la popolazionein età produttiva sarà maggiore che il resto. Questo fenomeno rappresenta una grande opportunità, dato che una parte considerevoledella popolazione avràl età per lavorare e risparmiare, ecosì migliorare la qualità della vita. Nelle zone di San Juan e ElParaìso, negli ultimi anni si è ridotta la disoccupazione, ma si continuano a mantenere alti livelli di lavoro nell economia informaleeil tasso di disoccupazione giovanile rappresenta almeno il doppio del tasso generale di disoccupazione. Per tanto, le necessità di formazione e inserimento lavorativo hanno molta importanza. La partecipazionee il protagonismo giovanile sono bassi anche nelle iniziative di organizzazione sui loro problemi, specialmente, in materia educativa, salute, lavoro e ambiente o in proposte di politiche pubbliche per i giovani. L EFIP, nei due quartieri scelti per l intervento, ha solide relazioni istituzionali con enti pubblici e privati e con organizzazioni sociali. Con questi enti sono state costruite alleanze per lo sviluppo di progetti sociali e un lavoro in tema di Formazione per l organizzazione comunitaria. Nel territorio di Caracas si interviene nel settore di Educazione e Istruzione DESCRIZIONE DEL CONTESTO SETTORIALE: EDUCAZIONE ED ISTRUZIONE La maggior parte della popolazione giovanile dei settori popolari di cui fanno parte i quartieri di San Juan e di El Paraìso affronta seri rischi di esclusione sociale: Nel quartiere El Paraiso su un totale di famiglie (dati INE 2011) ci sono in condizioni di povertà e 372 in condizioni di povertà estrema. Nel quartiere San Juan su un totale di famiglie (dati INE 2011) ci sono in condizioni di povertà e 228 in condizioni di povertà estrema. Questi dati, che, se confrontati con il precedente censimento (2001) mostrano un miglioramento, restano comunque degni di attenzione. Infatti, anche se i casi di povertà estrema e quindi di rischio di totale esclusione sociale non sono altissimi nei due quartieri di interesse del progetto, si riscontra che la popolazione giovanile tra i 15 e i 29 anni (che al Paraiso e a San Juan rappresenta più del 26% della popolazione totale (in linea con i dati nazionali) è quella più sottoposta a criticità: Solo il 49,7 % dei giovani di età compresa tra i 18 ei 24 anni, ha raggiunto la scuola secondaria. Questo dato spiega parzialmente il fatto che la disoccupazione giovanile è doppia rispetto al tasso complessivo. I giovani che trovano un impiego, di solito lo trovano nel mondo del precario o, più spesso, dell informalità (lavoro in nero, saltuario, senza contratto né tutele). La maggior parte dei decessi fine settimana in atti di violenza sono commessi da giovani che sono sia vittime che autori dei crimini. Soprattutto quando hanno meno di 25 anni. Anche nel Municipio Libertador, come nel resto del Paese, il 20% delle gravidanze sono tra adolescenti. Le droghe sono ancora uno dei grandi flagelli tra i giovani.

6 I giovani non hanno alternative legate all informazione e all orientamento, al tempo libero, l associazionismo ecc. Questi problemi si verificano in un contesto in cui le comunità hanno poche possibilità di incidere positivamente sulla prevenzione dei rischi e la cura delle conseguenze del disagio giovanile. Sia a El Paraìso che a San Juan esistono i consigli comunali, organizzazioni nuove nel Paese,che dovrebbero favorire la partecipazione locale. Essi tuttavia hanno dato risposte molto deboli ai problemi giovanili, a causa principalmente di mancanza di formazione, pochi riferimenti edesperienze in materia di progetti o iniziative in questo settore. Inoltre, c'è poco coinvolgimento dei giovani in queste organizzazioni. Nella situazione di cui sopra, decisamente influenzata da una cultura del consumismo e del paternalismo tipiche dell ambiente socio- culturale di un paese petrolifero, convergono una debole consapevolezza civica e bassi livelli di partecipazione, cioè, i cittadini non assumono le loro responsabilità individuali e collettive per esigere alle autorità di garantire i diritti e la fornitura di servizi. Nel settore di Educazione ed Istruzione si interviene sul territorio di Caracas con i seguenti destinatari diretti e beneficiari. I destinatari diretti dell iniziativa progettuale sono: 50 giovani dei settori popolari, in situazione di rischio di esclusione, residenti nei quartieri San Juan e Paraíso. I beneficiari dell iniziativa sono: le 50 famiglie dei giovani, 4 docenti, 10 consiglieri comunali adulti che parteciperanno alla formazione dei giovani nelle comunità di San Juan e Paraíso. OBIETTIVI SPECIFICI DEL PROGETTO DI IMPIEGO: Promuovere la costituzione di comitati giovanili all interno dei consigli comunali a San Juan e Paraiso composti da rappresentanti dei giovani residenti nei quartieri. Attuare un programma di formazione alla leadership giovanile per almeno 50 giovani di San Juan e El Paraìso in settori prioritari dell'istruzione, della sanità, il lavoro, l'ambiente e la ricreazione. Favorire lo sviluppo e la gestione di progetti sociali nelle comunità da parte dei giovani dei quartieri di San Juan e El Paraìso. DESCRIZIONE DEL PROGETTO: Complesso delle attività previste per il raggiungimento degli obiettivi Azione 1. Sensibilizzazione delle comunità e dei consigli comunali. 1. Sviluppare attività di comunicazione e diffusione delle informazioni sullo stato e le esigenze dei giovani nella comunità. 2. Organizzare incontri informativi settimanali sulla situazione dei giovani, così come sulle leggi che proteggono i giovani. 3. Realizzare un attività di sensibilizzazione per i giovani a creare i Comitati Giovanili all intero dei Consigli comunali Fornire assistenza tecnica ai Consigli Comunali per la creazione dei Comitati Giovanili. 5. Accompagnare i giovani partecipanti ai nuovi Comitati Giovanili nella realizzazione di azioni a favore di altri giovani delle comunità. Azione 2. Programma di formazione e scambi giovanili per 50giovani dei quartieri di San Juan e El Paraiso 1. Realizzazione della promozione e selezione di giovani candidati per il programma di formazione e di scambio. 2. Organizzazione di corsi trimestrali di formazione su temi prioritari: salute sessuale e riproduttiva, occupazione e uso del tempo libero. 3. Organizzare un campo estivo giovanile per lo scambio di esperienze. 1 I Comitati Giovanili sono previsti dalla Legge dei Consigli comunali, devono essere composti da Giovani residenti e si occupano di politiche giovanili, ma moltissimi Consigli non li hanno attivati.

7 Azione 3. Programma di formazione al lavoro per i giovani 1. Realizzare la promozione e la selezione dei giovani candidati al programma sulla formazione al lavoro e l imprenditorialità. 2. Organizzare sessioni per la diagnosi, la pianificazione e lo sviluppo di progetti sociali, economici e ambientali attuate dai giovani. 3. Promozione di opportunità di visibilità e di conoscenza dei percorsi intrapresi (fiere / mostre, ecc.) Risorse umane complessive necessarie per l espletamento delle attività previste, con la specifica delle professionalità impegnate e la loro attinenza con le predette attività Un coordinatore progetto incaricato della gestione complessiva delle attività (azioni 1 2 3) Un educatore incaricato di seguire le attività con i consigli comunali (azione 1) 2 facilitatori incaricati delle attività di formazione con i giovani, con competenze multidisciplinari (azioni 1 2 3) Un addetto alla logistica e alla segreteria (azione 3) Ruolo ed attività previste per i volontari nell ambito del progetto: Il volontario/a in servizio civile n. 1 sarà coinvolto nelle seguenti attività: Supporto nella selezione dei giovani nel quartiere San Juan. Collaborazione nelle visite ai consigli comunali del quartiere San Juan. Collaborazione nell attività di promozione dei Comitati Giovanili interni ai Consigli Comunali. Supporto nell elaborazione dei materiali di promozione. Partecipazione alle attività di promozione nel quartiere San Juan. Collaborazione nelle iscrizioni e tenuta dei registri dei partecipanti al programma di formazione nei quartieri San Juan e Paraiso. Supporto ai facilitatori dei programmi di formazione, soprattutto per la parte di sistematizzazione e logistica nel quartiere San Juan. Supporto ai facilitatori dei programmi di formazione professionale giovanile soprattutto per la parte di documentazione e logistica nel quartiere San Juan. Partecipazione all elaborazione dei report e collaborazione alle riunioni settimanali di monitoraggio. Il volontario/a in servizio civile n. 2 sarà coinvolto nelle seguenti attività: Supporto nella selezione dei giovani nel quartiere Paraiso. Collaborazione nelle visite ai consigli comunali del quartiere Paraiso. Collaborazione nell attività di promozione dei Comitati Giovanili interni ai Consigli Comunali. Supporto nell elaborazione dei materiali di promozione. Partecipazione alle attività di promozione nel quartiere Paraiso. Collaborazione nelle iscrizioni e nella tenuta del registro dei partecipanti al programma di imprenditorialità nei quartieri San Juan e Paraiso. Supporto ai facilitatori dei programmi di formazione, soprattutto per la parte di sistematizzazione e logistica nel quartiere Paraiso. Supporto ai facilitatori dei programmi di formazione professionale giovanile soprattutto per la parte di documentazione e logistica nel quartiere Paraiso. Partecipazione all elaborazione dei report e collaborazione alle riunioni settimanali di monitoraggio REQUISITI: I seguenti requisiti sono suddivisi tra requisiti generici, ricercati genericamente in tutti i candidati, e i preferibili requisiti specifici, inerenti aspetti tecnici connessi alle singole sedi e alle singole attività che i volontari andranno ad implementare Generici: Esperienza nel mondo del volontariato; Conoscenza della FOCSIV o di uno degli Organismi soci e delle attività da questi promossi; Specifici: Competenze informatiche di base e di Internet. Volontario/a n 1-2 Preferibile conoscenza lingua spagnola (livello A2 quadro comune europeo)

8 DOVE INVIARE LA CANDIDATURA tramite posta raccomandata A/R : la candidatura dovrà pervenire direttamente all indirizzo sotto riportato.(nota Bene: non farà fede il timbro postale di invio, ma la data di ricezione in sede delle domande) ENTE CITTA INDIRIZZO TELEFONO SITO S.V.I. Brescia Viale Venezia, / tramite Posta Elettronica Certificata (PEC) di cui è titolare l'interessato, allegando la documentazione richiesta in formato pdf, a svi@pec.it e avendo cura di specificare nell'oggetto il paese e il titolo del progetto (es. CASCHI BIANCHI: INTERVENTI UMANITARI IN AREE DI CRISI Est Europa Albania - CELIM). Nota Bene: per inviare la candidatura via PEC è necessario possedere un indirizzo PEC di invio (non funziona da una mail normale), non è possibile utilizzare indirizzi di pec gratuiti con la desinenza "postacertificata.gov.it", utili al solo dialogo con gli Enti pubblici.

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