BACINI DI TRAFFICO COMMERCIALE NEI PORTI

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1 BACINI DI TRAFFICO COMMERCIALE NEI PORTI

2 A ognuno dei porti sede di Autorità portuale, è associabile un bacino di utenza commerciale rappresentato dall insieme dei servizi e delle attività economiche che, a seconda dello sviluppo dell offerta logistica e dei livelli di accessibilità, gravitano sul porto. Al fine di ricostruire le caratteristiche dei bacini di utenza dei porti oggetto dello studio, dal censimento generale della popolazione ISTAT (2001) si sono selezionate le variabili relative a popolazione (censimento della popolazione serie P), abitazioni (censimento della popolazione serie A), edifici (censimento della popolazione serie E), famiglie (censimento della popolazione serie PF), stranieri (censimento della popolazione serie ST). Dal Censimento dell'industria e dei servizi ISTAT (2001), si sono selezionate le variabili relative a numero imprese (censimento dell industria d i edei servizi i numero imprese), numero addetti imprese (censimento del industria e dei servizi numero addetti), numero imprese locali (censimento del industria e dei servizi numero unità locali), numero addetti per impresa (censimento del industria e dei servizi numero unità locali). Tali dati, distinti per province e regioni, sono stati infine aggregati in un unica base dati. Per quanto riguarda la logistica e l accessibilità, sono state reperite le informazioni riguardanti la localizzazione sul territorio degli interporti (Fonte UIR), il traffico su gomma (banca dati TeleAtlas, ANAS S.p.A.) e quello suferro (RFI S.p.A.). Per l identificazione del bacino d utenza di ogni porto, si è successivamente proceduto all elaborazione e all analisi geostatistica delle informazioni raccolte. La metodologia utilizzata si è basata sulla individuazione delle isocrone (zone omogenee relativamente ai tempi di percorrenza sul grafo stradale), e delle isocore (zone omogenee per distanza di percorrenza sul grafo stradale). Sono stati identificati i parametri con cui realizzare le isocrone in 10, 60, 180 minuti e le isocore di 200 chilometri. Le isocrone a 60 minuti sono state realizzate sul totale del grafo stradale, mentre per le altre varianti è stata realizzata una selezione sulla base del dato relativo alla velocità massima consentita presente nel grafo TeleAtlas. Alle strade con velocità consentita maggiore o uguale a 50 km/h sono state aggiunte tutte le strade comprese nell isocrona a 10 minuti dal porto con velocità consentita minore di 50 km/h.

3 Per quanto riguarda le isocrone e isocore realizzate sulla rete ferroviaria, considerato che la rete italiana copre la maggior parte del territorio, la scelta della modalità di trasporto su ferro piuttosto che su gomma è per lo più legata alla possibilità di accedere alla stazione più vicina e ai relativi servizi di movimentazione e trasporto, piuttosto che alla distanza o al tempo di consegna delle merci. Sulla base delle isocrone e delle isocore identificate si è provveduto a selezionare le sezioni di censimento comprese in ciascun potenziale bacino di utenza portuale individuato. Attraverso strumenti GIS si è poi proceduto ad effettuare una selezione delle sezioni di censimento collocate all interno dei perimetri individuati dalle isocrone/isocore, associando loro l identificativo dell isocrona/isocora di appartenenza. Con l impiego di strumenti di gestione del database si è proceduto, quindi, a elaborare gli indicatori relativi alla popolazione residente, al numero degli edifici, al numero dell unità locali e al numero addetti delle unità locali relativi al bacino di utenza commerciale che è stato assunto coincidente con la superficie dell isocora di 200 Km. Per quanto riguarda l accessibilità dei porti alla rete ferroviaria, è stata eseguita una selezione delle stazioni RFI collocate all interno del perimetro del porto con una tolleranza di 100 metri. Per i porti che non presentavano un accesso diretto alla rete ferroviaria, si è provveduto a realizzare un analisi dei tempi e delle distanze minime per raggiungere la stazione più vicina. Sempre in tema di accessibilità, è stata anche realizzata un analisi dell accessibilità agli interporti, mediante sia la rete viaria sia quella ferroviaria. Per la rete ferroviaria, si è scomposto il percorso in tre parti: tra il porto e la stazione RFI più vicina lungo la rete viaria; tra tale stazione e la stazione RFI più vicina all interporto; tra la stazione RFI e l interporto di nuovo lungo la rete viaria. Una successiva fase del lavoro è consistita nella illustrazione dei risultati per mezzo di mappe in formato A4 generali e relative ad ogni singolo porto, al fine di consentire un suo inquadramento geografico, demografico ed economico, per un totale di 24 mappe. Considerando le sezioni di censimento presenti all interno del porto e sulla base dei codici ATECO, tra i quali si sono selezionate le attività inerenti al comparto portuale, è stato anche prodotto un inquadramento di ogni scalo, contenente il suo perimetro ISTAT (insieme delle sezioni censuarie afferenti al porto) e tabelle con informazioni sulla numerosità delle imprese locali e degli addetti.

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