Anno VII, N 58 del 19 Marzo Sommario

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1 informazione - Registrazione del Tribunale di Roma n 13/ del 16 gennaio 2003 Edita da Coop Genera Sede legale Via Teulada, Roma Redazione: Via Benedetta, 28, Roma tel/fax 06/ mobile 334/ redazione@deltanews.it In Redazione: Angela Ammirati, Silvia De Silvestri, Claudia Frattini, Caterina Giardinelli, Mariacristina Giovannini, Alessio Lo Conte, Antonella Petricone, Dalila Novelli, Elga Salvador, Collaborano: Angelica Alemanno, Rachele Bimbi, Eleonora Cirant, Saverio De Luca, Lidia Mancini Pagine web: Registrazione del Tribunale di Roma n.12/2006 del * - novità, iniziative, rubriche agende del mese e le ultime novità in tempo reale Direttora Responsabile Caterina Giardinelli Direttore Tecnico e Responsabile Sito Web Alessio Lo Conte La pubblicazione non concordata, parziale o integrale, delle notizie dell'agenzia Delt@ è vietata. L'abbonamento comporta il rispetto di questa clausola, pena il decadimento dello stesso e le penali previste dalla legge. La riproduzione di notizie è autorizzata citando la fonte e previa richiesta Sul nostro sito il video della manifestazione romana dell 8 Marzo Anno VII, N 58 del 19 Marzo 2009 Sommario PARI OPPORTUNITA /1. Differenza salariale di genere e carriere femminili al centro dell incontro Carfagna-parti sociali. Al via tavolo consultazione PARI OPPORTUNITA /2. + donne per lo sport 2009". La Provincia di Torino premia le squadre nazionali di Scherma e di Rugby femminile PARI OPPORTUNITA /3 Comunitaria 2008: al Senato l ok, previsto il recepimento di direttive per uguaglianza uomo-donna sul lavoro. PARI OPPORTUNITA /4. L eredità della CPO della Regione Sardegna VIOLENZA/1. Oggi a Bracciano la 'Staffetta di donne contro la violenza sulle donne' VIOLENZA/2. Castrazione chimica: Il Pd contro la Lega VIOLENZA/3. Olbia: siglato protocollo d intesa per programma di prevenzione e sostegno alle donne vittime di violenza' DIRITTI/1. ABORTO. Il MOIGE su quello per motivi economici: "rischia di divenire ancora più acuto in un periodo di crisi economica come l'attuale" DIRITTI/2. Arcigay su dichiarazioni discriminatorie insegnante romana. Ma la scuola non è un luogo di inclusione per tutti/e? 1

2 LAVORO/1. Pensioni. Istat: Vanno agli uomini gli assegni più consistenti LAVORO/2. Dalla Provincia di Alessandria ordine del giorno sull innalzamento dell eta pensionabile delle donne SICUREZZA. Parlamentari maggioranza contro norme pacchetto Governo lesive dei diritti umani e in particolare dell'infanzia e della maternità RAPPRESENTANZA/1. Sardegna; Claudia Lombardo (Fi) candidata presidente Consiglio RAPPRESENTANZA/2 Bologna: tra i candidati a sindaco in campo a sorpresa è l'ex assessora provinciale al Patrimonio Giuseppina Tedde POLITICA. Anna Serafini responsabile delle politiche della famiglia POLITICHE SOCIALI. Rapporto sui servizi sociali nel Lazio: la necessità di una rete strutturata di servizi SALUTE/1. Oggi nella Capitale l'hiv Summit Italia 2009 SALUTE/2. Al via indagine O.N.D.A. sul dolore cronico nelle donne colpite da tumore al seno SANITA /1. La conservazione del sangue cordonale deve rimanere una attività riservata al servizio sanitario nazionale SANITA /2. Dalla Regione Puglia la riorganizzazione dei consultori SANITA /3. A Catania Lo screening ti salva la vita SANITA /4. A Milano la prevenzione femminile si fa in tram ARCHIVI. L intero patrimonio documentario di Marina Rossanda all Archivio femminista Rosa Luxemburg EDITORIA/1. E dedicato al tema della violenza Leggendaria n.74 EDITORIA/2. Oggi a Bologna la presentazione di Culture della differenza Femminismo, visualità e studi postcoloniali a cura di Federica Timeto CONCORSI. Scade il 31marzo il bando per la V edizione di "A Corto di Donne", rassegna di cortometraggi dedicata esclusivamente alle donne ESTERI: INDONESIAUn segnale importante l arresto di leader islamico che ha sposato una bambina LIBANO. Servizio taxi in rosa VATICANO. Benedetto XVI ricorda l importanza di incentivare il ruolo delle donne cristiane in Africa USA Si ammala gravemente l unica Giudice della Corte Suprema ma continuerà a lavorare USA Il successo di Hillary Clinton e Sarah Palin a fumetti GRAN BRETAGNA Al via la campagna governativa contro le Mgf GRAN BRETAGNA. Da un ormone una nuova speranza per la fertilità delle donne GRAN BRETAGNA Un gene del grasso può minacciare la fertilità PARI OPPORTUNITA /1. Differenza salariale di genere e carriere femminili al centro dell incontro Carfagna-parti sociali. Al via tavolo consultazione (Roma) La Ministra per le Pari Opportunità, Mara Carfagna, ha incontrato ieri presso il Ministero le rappresentanti di Fnsi, Cgil, Cisl, Uil e Ugl. Al centro dell incontro, richiesto dalle sigle sindacali, i temi della differenza salariale di genere e delle carriere femminili. Le presenti hanno deciso di istituire un tavolo di consultazione, che tornerà a riunirsi all inizio di aprile, per approfondimenti tecnici e culturali legati alla condizione femminile nel mondo del lavoro e al recepimento della direttiva 54. Il Ministero sta affrontando seriamente questa problematica, molto sentita nel nostro Paese come nel resto del mondo, ha sottolineato Mara Carfagna. E necessario innanzitutto un cambiamento culturale nelle concezione della donna lavoratrice, ha aggiunto, ragione per cui stiamo elaborando delle misure che aiutino la donna a conciliare i tempi di cura dedicati alla famiglia con quelli dedicati al lavoro: l obbiettivo è consentire alla donna parità di accesso al mondo del lavoro, uno sviluppo della carriera pari a quello degli uomini e, di conseguenza, un adeguato trattamento economico. L incontro con la Ministra, ha dichiarato Lucia Visca, presidente della Commissione Pari Opportunità dell Fnsi a nome delle cinque sigle sindacali, è stato un momento importante per proseguire una iniziativa proposta dal sindacato dei giornalisti agli altri sindacati e che ha già 2

3 registrato un intervento autorevole del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, in occasione della Giornata internazionale della donna. PARI OPPORTUNITA /2. + donne per lo sport 2009". La Provincia di Torino premia le squadre nazionali di Scherma e di Rugby femminile (Torino) Le Consigliere di Parità, Laura Cima e Ivana Melli, l Assessora alle Pari Opportunità, Aurora Tesio e l Assessore allo Sport e Turismo, Sergio Bisacca, della Provincia di Torino, l Assessora allo Sport e Pari Opportunità della Regione Piemonte, Giuliana Manica, l Assessora alle Pari Opportunità, Marta Levi del Comune di Torino assegneranno il PREMIO Più donne per lo sport Torino 2009, domenica 22 marzo in occasione di una giornata dedicata allo sport femminile a Torino. Il premio, (che nasce in continuità con iniziative realizzate durante l evento olimpico Torino 2006 e le Universiadi 2007 ed in relazione alla stipula della Dichiarazione di Impegno assunta in occasione dell iniziativa Più donne per lo Sport Torino 2007, che cita tra i principi in essa espressi: la Promozione del riconoscimento del pari valore dello sport femminile favorendo una maggior visibilità delle donne nello sport e dei risultati raggiunti ed il sostegno alle giovani generazioni con iniziative mirate a una maggior partecipazione delle ragazze all attività sportiva a qualunque livello ), sarà consegnato alle squadre: nazionale femminile di scherma nell'ambito del TROFEO LANCIA Coppa del Mondo di Fioretto femminile - ore 15,45 prima della semifinale - che si terrà al Palasport del Parco Ruffini di Torino per: gli encomiabili obiettivi raggiunti nel corso delle Olimpiadi di Pechino 2008, che contribuiscono a promuovere e a far apprezzare lo sport femminile a ogni livello e a rendere evidente il valore dell impegno delle donne nello sport, dimostrando che è possibile raggiungere brillanti risultati anche in momenti significativi della vita, quali la maternità. Il Premio acquista un significato speciale in quanto affianca al riconoscimento per le atlete e la squadra nazionale, quello per la Federazione Nazionale Scherma che ha dimostrato un impegno costante per la promozione della scherma femminile anche approvando, nel 2007 un apposita normativa a tutela della maternità delle atlete che ha colmato, per la prima volta a livello di federazioni sportive, un persistente vuoto normativo al proposito. nazionale femminile di Rugby al termine dell incontro - ore valevole per il Campionato Sei Nazione Femminile, tra le Nazionali di Italia e Francia che si terrà sul campo Primo Nebiolo al Parco Ruffini di Torino per: Aver saputo crescere come squadra raggiungendo obiettivi significativi, quali : la partecipazione al prestigioso Torneo Europeo Sei Nazioni, che favoriscono la promozione dello sport femminile e l avvicinamento di molte giovani alla disciplina sportiva del Rugby. La loro passione ed il loro impegno hanno contribuito, in uno sport di squadra non tipicamente femminile, al positivo superamento di stereotipi per il raggiungimento di effettive pari opportunità nello sport e, più in generale, nei vari ambiti di attività delle donne. L assegnazione del premio prevede la consegna da parte dell Assessora alle Pari Opportunità della Provincia di Torino, Aurora Tesio, l Assessora alle Pari Opportunità del Comune di Torino, Marta Levi, la Consigliera di Parità, Laura Cima, una rappresentanza della Regione Piemonte, Assessorato Pari Opportunità e Sport: targa di riconoscimento + donne x lo sport a ciascuna delle due squadre accompagnata da pergamena con la motivazione del Premio: medaglie personali a ciascuna delle 22 giocatrici della squadra di Rugby e alle 4 campionesse olimpiche di Pechino 2008 della squadra femminile di scherma. Il Premio è stato istituito e assegnato nel 2008 alla Nazionale di Pallavolo Femminile Italiana che ha vinto e raggiunto obiettivi encomiabili nel corso del 2007, promuovendo e facendo apprezzare lo sport femminile ad ogni livello; uno sport frutto di impegno, fatica, tenacia e spirito di squadra che ha avuto il pregio di avvicinare molte giovani donne. Per approfondimenti: Info: Ufficio stampa: Kami comunicazione, Roberta Dho - tel. 011/ /

4 PARI OPPORTUNITA /3. Comunitaria 2008: al Senato l ok, previsto il recepimento di direttive per uguaglianza uomo-donna sul lavoro. (Roma) Il Senato ha dato il primo via libera, passandola alla Camera, alla legge Comunitaria 2008, un ddl che abbraccia diversi temi e materie: dalla pubblicità occulta nelle trasmissioni televisive, alla delega per l'attuazione di norme per la parità uomo-donna nel settore del lavoro, alle norme per la maggiore partecipazione degli azionisti alle assemblee delle società quotate, fino ad arrivare alle regole per la regolamentazione della commercializzazione delle uova e della produzione dei fuochi artificiali. Tra i temi, spiccano quelli concernenti donne, lavoro e pensioni. Per ora sembra che non sarà inserita nessuna norma sull allineamento dell età di pensionamento di vecchiaia delle dipendenti statali donne con quella degli uomini, come impone la sentenza della Corte di Giustizia europea, tuttavia la comunitaria prevede che il governo recepisca una direttiva sulle pari opportunità in materia di occupazione e impiego. In aula il provvedimento per il recepimento delle direttive europee è stato approvato con 236 voti a favore e un solo voto contrario. PARI OPPORTUNITA /4. L eredità della CPO della Regione Sardegna (Cagliari) Ha concluso il suo mandato triennale la Commissione Pari Opportunità della Regione Sardegna, presieduta da Daniela Cardia, che, accomiatandosi raccomanda alle donne che comporranno il prossimo organismo di parità, di farsi promotrici di una legge per garantire alle vittime di violenze tutela, certezza della pena e per prevenire il fenomeno. Durante il suo mandato la CPO uscente ha coinvolto in tutta l isola donne in corsi di formazione politica, autoimprenditorialita' e di comunicazione efficace. La commissione, inoltre, ha favorito l'apertura di otto sportelli provinciali antiviolenza e commissionato alle università di Cagliari e Sassari una ricerca sulla salute delle donne. VIOLENZA/1. Oggi a Bracciano la 'Staffetta di donne contro la violenza sulle donne' (Bracciano RM) L'iniziativa, promossa dall'unione Donne in Italia e appoggiata dalla Consulta Comunale Femminile, è partita a novembre scorso dalla Sicilia e ora fa tappa per due giorni in Aula consiliare a Bracciano. Un'anfora in viaggio attraverso il Paese per dire che la violenza sulle donne deve finire. E' la 'Staffetta di donne contro la violenza sulle donne', l'importante iniziativa promossa dall'unione Donne in Italia(Udi) che ha visto l'adesione Consulta Comunale Femminile di Bracciano e l'appoggio della Consigliera per le Politiche di Genere, Paola Lucci, che hanno organizzato una due giorni di eventi in Aula consiliare. Partita il 25 novembre 2008 da Niscemi, in Sicilia, l'anfora sta risalendo lo stivale e sarà a Bracciano domani 19 marzo e venerdì 20 marzo, per poi concludere il suo viaggio il prossimo 25 novembre, data in cui si celebra la Giornata mondiale contro la violenza sulle donne. Due giorni durante i quali sarà realizzata una 'Staffetta della lettura': una maratona in cui saranno letti i messaggi sul tema inviati dalle donne del territorio e quelli raccolti durante il viaggio dell anfora. I messaggi che saranno letti in Aula sono già stati inviati all'indirizzo politichedigenere@comune.bracciano.rm.it, ma si è ancora in tempo per spedire il proprio pensiero o per scriverlo e inserirlo direttamente nell anfora. Ricco il programma della manifestazione che prevede per oggi, giovedì 19 marzo, alle ore 11.00, l'arrivo dell'anfora da Frascati. Dopo l'accoglienza ufficiale e il saluto delle autorità, partirà la staffetta di lettura che si concluderà alle Alle ore 16.00, i lavori riprenderanno con la proiezione del video di Solidea prodotto dal Liceo Scientifico di Ladispoli cui seguirà un incontro con Giuliana Dal Pozzo, fondatrice del Telefono Rosa. Venerdì 20 marzo, sempre in Aula consiliare, alle ore 10.00, saranno presentati i lavori sul tema prodotti dai ragazzi della classe V sez. Y del Ginnasio di Bracciano e alle sarà proiettato i film 'Un giorno perfetto', del regista Ferzan Ozpetek, tratto dall'omonimo romanzo di Melania G. Mazzuco. A concludere la manifestazione, alle ore 18.15, i concerti del Coro Polifonico e del coro Giovanile di Bracciano. 4

5 Combattere ed impedire che nasca la violenza presuppone che si riconoscano e disattivino quei meccanismi che l'innescano, spiega la Consigliera Lucci che aggiunge: Per questo riteniamo sia importante sensibilizzare ed informare, promuovere convegni, iniziative, prevedere formazione per chi opera in strutture alle quali si rivolgono le donne che subiscono violenza,dare a loro sostegno. Pertanto - continua - è stato naturale aderire all'iniziativa della staffetta proposta dall'udi che domani sarà rappresentata da Claudia Mattia. Non è infatti la prima volta che il Comune di Bracciano e la Consulta Femminile si occupano del tema della violenza sulle donne. Già il 25 novembre scorso si è svolto un evento che ha preso in considerazione diversi aspetti della violenza e si è cercato di riflettere e sensibilizzare sul tema. Inoltre, altre iniziative sono in arrivo, come racconta la Consigliera Lucci: A dicembre abbiamo ricevuto la comunicazione dal Dipartimento di Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri che abbiamo vinto un bando con finanziamento di euro per il contrasto alla violenza al quale abbiamo partecipato come Delega per le Politiche di genere e Assessorato ai Servizi Sociali insieme alla cooperativa Be Free. Il progetto prevede l apertura di un centro antiviolenza e la formazione per il personale operativo e, grazie a questo finanziamento, presto questa iniziativa prenderà forma. Colgo l occasione - conclude Lucci - per ringraziare tutte e tutti coloro che, in forma spontanea e del tutto volontaria, tanto che il Comune non ha sostenuto spese, hanno reso possibile questa iniziativa. VIOLENZA/2. Castrazione chimica: Il Pd contro la Lega (Roma) I condannati per violenza sessuale che vogliono accedere agli arresti domiciliari, permessi e sconti di pena devono sottoporsi a castrazione chimica. Lo prevede un emendamento presentato dalla Lega al decreto legge sulle ronde. Il Pd si appella al presidente della Camera Gianfranco Fini affinchè dichiari inammissibili proposte barbare. Non mi stupirei che a breve venga proposto un ritorno alla legge del taglione. È quanto è stato dichiarato dalla capogruppo in commissione Giustizia della Camera, Donatella Ferranti, e riportato dal Corriere della Sera. In merito alla proposta nuovamente avanzata dalla Lega, di castrazione chimica. O si tratta provocazioni, che dimostrerebbero l'irrispettoso 'uso' del Parlamento da parte della maggioranza, oppure dobbiamo preoccuparci seriamente perchè si vuole tornare ad un barbaro giustizialismo che fa leva sull'emotività popolare, ma che non risolve le problematiche. Così la capogruppo del Pd in commissione Giustizia della Camera, Donatella Ferranti commenta le proposte di Lega e An per la castrazione chimica degli stupratori e per l'obbligo di affissione di manifesti 'wanted' nelle città. E prosegue: Se sulla giustizia continuiamo in questa direzione non mi stupirei che a breve dalla maggioranza venga proposto un ritorno alla legge del taglione. Nel merito della castrazione chimica sono molto meravigliata perchè quella norma, già presente nella proposta di legge della Lega sulla violenza sessuale, era stata ampiamente discussa e criticata in commissione tanto da non essere stata riproposta nel testo unificato neanche dalla relatrice Lussana. Si tratta comunque prosegue di una proposta sbagliata, con effetti non sicuri e durevoli dal punto di vista scientifico, che non può in ogni caso essere introdotta attraverso un emendamento ad un decreto legge in quanto incide sulla liberta' personali e sul diritto alla salute. Inoltre si tratta di una norma che non garantisce le donne perche' non prevede nessun tipo di osservazione specialistica e programmi di effettivo recupero della personalita' dei condannati per violenza sessuale. Insomma conclude Ferranti - si tratta di emendamenti barbari che auspichiamo che il presidente Fini dichiari inammissibili". VIOLENZA/3. Olbia: siglato protocollo d intesa per programma di prevenzione e sostegno alle donne vittime di violenza' (Olbia SS) Ieri, nella sede del Municipio è stato firmato il protocollo per la costituzione dell'associazione per la realizzazione del 'Progetto donna: programma di prevenzione e sostegno alle donne vittime di violenza', grazie alla collaborazione di Fidapa e Compagnia figlie della carità di San Vincenzo de' Paoli, amministrazione comunale e azienda sanitaria. 5

6 Insieme al Sindaco, Gianni Giovannelli, erano presenti anche il direttore generale del comune Giovanni Achenza e la dirigente del settore servizi alla persona, Giulia Spano, per l'associazione Fidapa, Marina Sotgiu, e per la Asl di Olbia, il Direttore Generale Giorgio Lenzotti. "L 'intesa - ha affermato il manager della Asl, Giorgio Lenzotti - si concretizzerà in una programmazione coordinata di interventi e la contestuale creazione di una rete di soggetti istituzionali volta a prevenire e contrastare la violenza sulle donne. I soggetti coinvolti potranno contribuire, a vario genere, alla creazione di una sinergia volta a combattere ogni genere di abuso e di discriminazione sulle donne e garantire loro sicurezza". ''Il Protocollo d'intesa - ha aggiunto Giovannelli - indica una serie di strategie condivise per rispondere al problema della violenza, promuovere azioni di prevenzione e contrasto, educare alla cultura della non violenza attraverso percorsi educativi e informativi, formazione degli operatori, pianificare interventi per aiutare le vittime a ricostruire la propria vita''. VIOLENZA/4. 5 anni allo stupratore di Magdalena (Roma) E stato condannato a 5 anni con l accusa di violenza sessuale aggravata dall'uso di Alessio Amadio, accusato di aver violentato nel maggio scorso, Magdalena, una donna romena di 39 anni, nel call center che lui gestiva, nella zona di piazza Vescovio. I giudici della VI sezione penale hanno concesso all'imputato le attenuanti generiche e disposto l'interdizione perpetua dei pubblici uffici, ma hanno anche imposto una provvisionale di 15 mila euro e deciso che il risarcimento dei danni è da liquidarsi in separata sede. In aula hanno presenziato alla decisione, come a tutte le fasi del processo, le attiviste dell'assemblea romana di femministe e lesbiche, che, in una nota avevano sottolineato: "Le istituzioni strumentalizzano la violenza contro le donne per fini razzisti e per giustificare leggi repressive, mentre gli stupratori non hanno nazionalità, l'unica cosa che li accomuna è che sono tutti uomini. Magdalena è stata stuprata da un italiano mentre lavorava e minacciata di morte". "E' stata una sentenza pesante, ma e proporzionata alla gravità dei fatti contestati, per il difensore di parte civile, l'avvocato Carlo Testa Piccolomini. Intanto la donna, dopo un contratto di tre mesi con un azienda, trovato grazie al Comune di Roma è al momento disoccupata. L'amministrazione non si è mai costituita parte civile. Lo stesso avvocato di Magdalena ha fornito assistenza in regime di gratuito patrocinio. Amadio, che ha 40 anni, dopo alcuni mesi passati agli arresti domiciliari è dal settembre scorso a piede libero. DIRITTI/1. ABORTO. Il MOIGE su quello per motivi economici: "rischia di divenire ancora più acuto in un periodo di crisi economica come l'attuale" (Roma) Maria Rita Munizzi, Presidente del Moige Movimento italiano genitori lancia l allarme aborto per motivi economici, un fenomeno da sempre presente nella realtà italiana, in quanto priva di reali forme di sostegno dei futuri genitori, sia di tipo economico sia di strutture fornitrici di servizi realmente accessibili e gratuiti, come ad esempio gli asili nido", ma che oggi, per Munizzi, "rischia di divenire ancora più acuto in un periodo di crisi economica come l'attuale", come dimostra l'intervento di ieri della clinica 'Mangiagalli' di Milano secondo cui "sempre più coppie, spiazzate da una gravidanza non pianificata, pensano all'aborto". Le istituzioni competenti, insiste il Moige, hanno il dovere di affrontare una volta per tutte il problema, poiché - osserva la presidente - "L'attuale crisi finanziaria, che vede le famiglie italiane arrancare per arrivare a fine mese, terrorizza i futuri genitori che si ritrovano spesso impauriti dalle enorme spese che comporta un bebè. La paura di non farcela, la sensazione di impotenza e il timore di non poter offrire al bambino in arrivo una vita dignitosa possono spesso portare a scelte devastanti come l'aborto. E' necessario che si affronti veramente il fenomeno, aiutando tutte quelle donne che non possono, per motivi economici, fare la scelta di portare a termine la gravidanza e tenere il proprio bambino". Per il Moige, "la questione delle difficoltà economiche, causa molto diffusa nella scelta di abortire per la donna, deve essere affrontata con decisione, perché uno Stato civile deve mettere la futura mamma nella condizione di operare una scelta veramente libera, garantendole sostegno economico nel caso decida di portare a termine la gravidanza. Non 6

7 vorremmo che la crisi economica in atto porti a una forma di aborto selettivo, dove i bambini delle famiglie meno agiate rischiano di non poter nascere". DIRITTI/2. Arcigay su dichiarazioni discriminatorie insegnante romana. Ma la scuola non è un luogo di inclusione per tutti/e? (Roma) Nei giorni scorsi, diversi ragazzi e ragazze hanno chiamato il numero verde Gay Help Line , per segnalare le dichiarazione di una insegnate di un Istituto tecnico nei pressi del quartiere San Paolo -Ostiense di Roma, che ha riferito durante una lezione: "...gli omosessuali sono persone che non condivido, e se mi capitasse di incontrarne ne starei bene alla larga, certe persone devono essere evitate..." "Le dichiarazioni della insegnate, sono fortemente discriminatorie verso lesbiche, gay e trans - dichiara Fabrizio Marrazzo Presidente di Arcigay Roma e Responsabile del numero verde Gay Help Line - ed hanno provocato un duplice effetto, da un lato l'indignazione da parte degli studenti lesbiche e gay, e dall'altro un rafforzamento della condizione dei bulli della classe, che ora si sentono maggiormente liberi di prendere in giro le lesbiche ed i gay. Le persone che hanno effettuato le segnalazioni, hanno espresso la loro indignazione e la loro difficolta di continuare ad andare a scuola." "In questi giorni abbiamo contatto la scuola - continua Marrazzo - per segnalare l'insegnate e richiedere di attuare immediate azioni di formazione verso gli insegnati e gli studenti al fine di evitare il ripetersi di episodi di discriminazione. Inoltre, in base ai dati rilevati dal numero verde Gay Help Line i casi di discriminazioni nelle scuole sono in crescita, per questo chiediamo l'intervento delle istituzioni, per un intervento diffuso nelle scuole." Info: Arcigay Roma, cell LAVORO/1. Pensioni. Istat: Vanno agli uomini gli assegni più consistenti (Roma) Gli uomini hanno pensioni più sostanziose delle donne: i maschi presentano, infatti, quote più elevate nelle classi di importo mensile più alto; le femmine in quelle di importo più basso. Il dato emerge dalle rilevazioni annuali sui trattamenti pensionistici e sui loro beneficiari condotte dall'istat per il 2007 in collaborazione con l'inps. Ad avere importi inferiori a 500 euro sono il 15,6% dei maschi e il 28% delle femmine e assegni tra i 500 euro e i mille euro il 24,7% dei maschi e il 32,5% delle donne. Il rapporto invece si inverte quando gli assegni superano i mille euro: importi tra i mille e euro vanno al 24,3% dei maschi e al 23% femmine; tra i e i 2mila al 17% dei maschi e al 9,7% donne e oltre i 2mila euro al 18% maschi e al 6,9% femmine. LAVORO/2. Dalla Provincia di Alessandria ordine del giorno sull innalzamento dell eta pensionabile delle donne (Alessandria) La Giunta provinciale, presieduta da Paolo Filippi, ha approvato ieri l ordine del giorno sull innalzamento dell età pensionabile delle donne, che impegna il presidente della Provincia e quello del Consiglio provinciale a continuare nella campagna di sensibilizzazione sul tema, proseguendo con la piena attuazione del Piano di Azioni Positive della Provincia di Alessandria e trasmettendo il documento alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, al Ministro per le Pari Opportunità e ai Comuni della Provincia di Alessandria, perché lo sottopongano all attenzione dei rispettivi Consigli. Le donne di oggi si trovano a dover conciliare lavoro e impegno domestico sottolineano in una nota il presidente della Provincia, Paolo Filippi, e l assessore alle Pari Opportunità, Maria Grazia Morando con il risultato, non solo, di essere meno presenti sul mercato del lavoro, ma anche maggiormente esposte a disoccupazione e precariato. In questo contesto, limitarsi ad equiparare l età pensionabile di uomini e donne senza modificare le condizioni che ne stanno all origine non appare la soluzione migliore. 7

8 In un Paese in cui mancano strumenti efficaci che consentano un effettiva conciliazione dei tempi di lavoro con quelli di vita domestica, l appello che si rivolge al Governo italiano è quello di intervenire per modificare alla base le condizioni che producono il gap contributivo e di reddito tra uomini e donne. Tra le misure proposte: l eliminazione delle discriminazioni di genere che ancora sussistono nel mercato del lavoro ad ogni livello, dall accesso, alle forme contrattuali, alle possibilità di carriera; favorire le politiche di conciliazione tra tempi di lavoro e di cura, sostenendo i servizi per la prima infanzia e le persone non autosufficienti e definendo tempi scolastici che tengano maggior conto delle esigenze delle famiglie italiane; elaborare riconoscimenti economici per il lavoro di cura, attraverso congedi retributivi e contributi figurativi, che, a differenza di quanto accade ora, vengano calcolati sulla retribuzione effettiva. SICUREZZA. Parlamentari maggioranza contro norme pacchetto Governo lesive dei diritti umani e in particolare dell'infanzia e della maternità (Roma) Un moto di coscienza collettiva ha spinto oltre un centinaio di parlamentari del Pdl (tra loro Valentina Aprea, Enrico Costa, Roberto Speciale, Gennaro Malgeri, Antonio Martino, Manuela Di Centa, Fiamma Nirestein, Barbara Saltamartini) a prendere carta e penna e scrivere al Presidente del Consiglio, chiedendogli di non porre la fiducia sul ddl sicurezza (N. 2180) perché nel provvedimento sono contenute "norme inaccettabili", come quella che obbliga i medici, "ma anche gli insegnanti e chiunque eserciti incarichi pubblici" a denunciare gli immigrati clandestini, che necessitano perciò, di indispensabili correzioni. Norme, ancora, che ledono elementari diritti umani e in particolare dell'infanzia e della maternità "Si sostiene che questo ddl non obblighi il medico a denunciare l'immigrato clandestino che si presenti per essere curato ai posti di pronto soccorso, in ospedale, o nei centri di vaccinazione. Non è così. Anzi Si legge nella lettera diffusa da Alessandra Mussolini, presidente della Commissione bicamerale per l'infanzia - l'obbligo di denuncia potrà riguardare anche gli insegnanti e chiunque eserciti incarichi pubblici". Infatti, l'introduzione in sede penale del reato di clandestinità, come previsto dal ddl sicurezza, impone a medici e insegnanti l'obbligo di denuncia, così che il loro comportamento non ricada sotto i rigori degli articoli 361 e 362 del codice penale, trattanti il reato di omessa denuncia da parte del pubblico ufficiale o di incaricato di pubblico servizio". Sarebbe una "vera e propria trappola per bambini, da attirare con l'obbligo dell'istruzione, così da individuarli e colpirli proprio con la mano del medico o dell'educatore. Il risultato sarebbe l'esclusione da qualsiasi rapporto educativo e da qualsiasi cura medica soprattutto di bambini e donne in gravidanza, con conseguente rischio sanitario non solo per loro ma per tutti noi, e un regresso spaventoso in fatto di civiltà del nostro paese". "C`è una riflessione che dobbiamo fare - ha dichiarato ieri Alessandra Mussolini - perché se c`è stato questo emendamento della Lega noi lo dobbiamo correggere. Su un`azione che può essere utile, come inserire il reato di clandestinità, le conseguenze possono essere devastanti se non sono le forze dell`ordine a vigilare ma medici e insegnanti.. " Non è possibile che un bambino clandestino non possa andare a scuola, né fare le vaccinazioni, né farsi curare al pronto soccorso, o le donne morire di parto perché non possono andare in ospedale." Quanto all'impossibilità di iscrivere i figli dei clandestini all`anagrafe, Mussolini aggiunge: "Anche su questo si deve porre la questione: l`iscrizione deve essere obbligatoria, altrimenti alcuni bambini risultano invisibili. Noi dobbiamo far emergere la clandestinità, non far tornare in clandestinità: sarebbe gravissimo." "Berlusconi e la maggioranza non continuino a essere sordi di fronte alle richieste che vengono dal mondo medico e dall'opposizione. La lettera dei 100 parlamentari per Anna Finocchiaro, presidente del gruppo Pd a Palazzo Madama - dimostra che le nostre osservazioni e i nostri no avevano senso. Ora è ancora più necessario e doveroso - conclude Finocchiaro - che governo e maggioranza ritirino quella barbara norma'. In un appello on line rivolto ai parlamentari - cui hanno già aderito circa 200 tra organizzazioni, onlus e sindacati- l'associazione studi giuridici sull'immigrazione (Asgi) chiede la cancellazione dell'articolo 45 (comma 1, lettera f) del disegno di legge: se approvato, i neonati con genitori privi del permesso di soggiorno non potrebbero essere registrati 8

9 all'anagrafe. Bambini invisibili dunque, senza identità e "assai più facilmente vittime di abusi, di sfruttamento e della tratta di esseri umani". Per l'asgi si tratta di "una palese violazione dei principi costituzionali e della dichiarazione Onu dei diritti dei bambini". I firmatari dell'appello (tra cui Cgil, Save the Children, Unicef, Gruppo Abele, Arci, Cipsi e decine di associazioni di avvocati e di tutela dei diritti dell'infanzia e dei migranti) sottolineano "il rischio che si crei un bacino di bambini invisibili che potrebbero divenire più facilmente vittime di abusi, così come potrebbero aumentare le situazioni di apolidia in mancanza di documenti che attestino il rapporto di filiazione". E' probabile inoltre, "che molte donne prive di permesso di soggiorno, temendo che il figlio venga loro tolto, decidano di non partorire in ospedale" con "elevatissimi rischi per la salute sia del bambino sia della madre e un conseguente aumento delle morti di parto e alla nascita". A Milano, ad esempio, le donne aspettano fino all'ultimo prima di presentarsi in ospedale. E piuttosto che rischiare di essere denunciate dai medici perché clandestine, preferiscono ricorrere a pericolose cure fai-da-te. Le mamme straniere con problemi di permesso di soggiorno si stanno allontanando sempre di più da ambulatori e ospedali, denuncia Basilio Tiso, direttore sanitario di presidio dell'ospedale Mangiagalli di Milano. L'esperto che ieri ha partecipato alla presentazione di un punto di accoglienza gestito nell'ospedale da un gruppo di volontari - racconta che spesso "le straniere arrivano troppo tardi in ospedale, con i segni di trattamenti sanitari fai-da-te". Cure pericolose che "mettono in difficoltà la loro salute e quella del bebè che portano in grembo". Il problema, spiega Tiso, è che "molte straniere per paura evitano i medici e prendono farmaci senza alcun controllo, si fanno consigliare da persone senza alcuna qualifica, o vanno a cercarsi informazioni su Internet". La conseguenza del ricorso tardivo al medico, prosegue, "è per esempio che il banale raffreddore si trasforma in polmonite. O, peggio, che anche i piccoli riportano danni dovuti all'uso improprio di farmaci sconsigliati in gravidanza". "La professione medica impone di prestare le cure a qualunque individuo bisognoso, lo spionismo poliziesco non è contemplato nel giuramento di Ippocrate, dichiara Roberto Soldà, aggiungendo che Trasformare i camici bianchi in delatori, oltre che disumano, è assolutamente inopportuno. Infatti, si rischierebbe di innescare un meccanismo di paura che darebbe la stura alla medicina 'fai da tè, arrecando grave nocumento oltre che alla salute dei migranti, anche a quella dei cittadini italiani, esponendoli a malattie trasmissibili". Sperare in un arresto dell immigrazione clandestina alle frontiere meridionali dell'unione europea, in particolare in Italia e a Malta, è per il vicepresidente della Commissione europea e commissario per Giustizia, Libertà e Sicurezza, Jacques Barrot, pura utopia. Barrot anzi mette in guardia sugli effetti della crisi economica nel continente africano, che, inevitabilmente comporteranno nei prossimi mesi un forte aumento dell'immigrazione. "Anche se il flusso di immigrati clandestini per via marittima ha smesso oggi di essere un fenomeno 'estivo', è probabile che nei prossimi mesi la pressione aumenti in modo significativo", avverte Barrot nel resoconto interno del suo recente viaggio in Italia e a Malta. In particolare, secondo il responsabile Ue,"l'aggravarsi della crisi economica e i suoi primi effetti reali in Africa avranno un impatto diretto sulle categorie di popolazione più inclini all'immigrazione (uomini e donne in buona salute, giovani, relativamente istruiti ma senza prospettive di breve e medio termine)". RAPPRESENTANZA/1. Sardegna; Claudia Lombardo (Fi) candidata presidente Consiglio (Cagliari) Anche Alleanza Nazionale farà convergere i propri voti sulla candidata di Forza Italia alla presidenza del Consiglio della Regione Sardegna. Dopo alcuni contrasti su due candidati del Pdl, entrambi secondo il coordinatore regionale di An, Mariano Delogu - con le qualità e i titoli per ricoprire quel ruolo, è stato deciso di far convergere i voti su Claudia Lombardo, anche per sottolineare il ruolo che s'intende attribuire alle donne che militano nel partito". "Va ovviamente espresso un sentito ringraziamento a Ignazio Artizzu - ha concluso Delogu - che nell'accettare tale scelta ha dimostrato di voler far prevalere su tutto la logica della coesione all'interno del Pdl". 9

10 RAPPRESENTANZA/2 Bologna: tra i candidati a sindaco in campo a sorpresa è l'ex assessora provinciale al Patrimonio Giuseppina Tedde (Bologna) Presenterà la sua candidatura a sindaca in una conferenza stampa questa mattina a Palazzo D'Accursio l'ex assessora provinciale al Patrimonio Giuseppina Tedde, forte di una una lista caratterizzata al femminile, a cominciare dal nome: Donne altra città'. Tedde, che nella scissione interna al Prc bolognese ha seguito il segretario dimissionario Tiziano Loreti, abbandonando il comitato politico federale che ha sancito l'apertura a un dialogo con il Pd, dovrà vedersela con altri 11 avversari maschi. La rosa attuale delle candidature, a circa 3 mesi dal voto e forse non ancora definitiva, abbraccia l'intero arco politico, dal candidato del Partito Comunista dei lavoratori Michele Terra all'estrema destra di Forza Nuova che ha chiamato in campo don Giulio Maria Tam. A sinistra del Pd anche il consigliere comunale indipendente e leader della lista 'Bologna città libera' Valerio Monteventi. E' uno spirito ulivista, invece, quello che ha spinto la candidatura civica del politologo Gianfranco Pasquino. POLITICA. Anna Serafini responsabile delle politiche della famiglia (Roma) Il segretario del Pd Dario Franceschini ha conferito ad Anna Serafini l'incarico di responsabile del settore Politiche della famiglia del Partito democratico. Serafini ha ricoperto finora la carica di vicepresidente della commissione bicamerale per l'infanzia e l'adolescenza, organismo che peraltro ha guidato nella scorsa legislatura. Il settore Politiche della famiglia si inserisce nell'ambito del Dipartimento Educazione del Pd, guidato da Giuseppe Fioroni. POLITICHE SOCIALI. Rapporto sui servizi sociali nel Lazio: la necessità di una rete strutturata di servizi (Roma) "La risorsa informazione è fondamentale nella programmazione delle politiche sociali. Dal rapporto sono emersi i punti di forza e le criticità del sistema regionale e da qui intendiamo andare avanti per dotare i territori di strutture e servizi adeguati alla domanda di assistenza": questo il pensiero dell'assessora alle politiche sociali del Lazio Anna Salome Coppotelli, espresso durante la presentazione del Primo rapporto sui servizi sociali del Lazio curato dal Censis. Coppotelli ha spiegato: "i dati rilevati dal Sistema informativo integrato dei servizi sociali, presso l'assessorato alle Politiche sociali, in collaborazione con le cinque Province e il Comune di Roma rappresentano un giacimento di informazioni a disposizione della Regione Lazio, che consentiranno di modulare l'offerta al cambiamento sociale. Le strutture nate per lo più in modo spontaneo dopo la legge 328 del 2000, sono state implementate nel corso del biennio ma in modo disomogeneo. In alcuni territori c'è un surplus di offerta di strutture e servizi per la terza età mentre rimane insoddisfatta la domanda di servizi socio educativi per l'infanzia. Per questo dobbiamo lavorare per garantire livelli uniformi di servizi e prestazioni. Anziani e minori, inoltre, rappresentano l'utenza alla quale è stata riservata la maggior attenzione. E' quindi necessario garantire la copertura di altri servizi come l'accoglienza alle donne vittime di violenza. L'accessibilità dei servizi e la fruibilità delle prestazioni è il percorso necessario per rendere esigibili i diritti di tutti i cittadini. Il Rapporto è una fotografia della situazione attuale e contiene le informazioni che ci permettono di qualificare e quantificare i bisogni dei territori. Con l'aiuto degli enti di prossimità e degli organismi operanti nelle realtà locali, dobbiamo impegnarci a costruire una rete di servizi su base distrettuale capace di fornire risposte efficaci e immediate. In questo momento di crisi è necessario guardare al futuro nella consapevolezza che le politiche sociali sono chiamate a svolgere un ruolo fondamentale nel sostenere le famiglie e i singoli con maggiori e diversi bisogni". "Sicuramente il Lazio dimostra una tendenza diversa, ma bisogna ancora spingere sull'emergenza di giustizia sociale, soprattutto in questo delicato momento economico globale". Questo il commento di Vittorio Marinelli, responsabile per il Lazio dell'italia dei Diritti, sul rapporto, che però, sottolinea, presenta ancora criticità nei differenti livelli di copertura garantiti ai cittadini a seconda del luogo di residenza. "Siamo in bilico nell'esprimere un giudizio, - continua Marinelli - l'italia 10

11 parte da livelli talmente bassi che qualsiasi minima iniziativa merita nell'insieme un plauso. Anche se l'aumento dei servizi indubbiamente è una notizia positiva, dobbiamo considerare che c'è ancora tanta strada da percorrere per arrivare ai livelli del Welfare State scandinavo. Infatti, se confrontiamo le pressioni fiscali del nostro Paese con quelle scandinave, notiamo una situazione pressoché analoga. Ma se prendiamo in considerazione i servizi, il confronto è impietoso. Marrazzo dovrebbe insistere sulla lotta agli sprechi e ai privilegi. Se lo farà otterrà una promozione a pieni voti. Per adesso merita una sufficienza risicata." SALUTE/1. Oggi nella Capitale l'hiv Summit Italia 2009 (Roma) I dati relativi alla diffusione dell HIV e AIDS in Italia impongono oggi un attenta riflessione sul fenomeno. Dall inizio del suo propagarsi nel 1981, l HIV ha fatto registrare in Italia oltre casi cumulativi di AIDS. Mentre nel decennio il trend di crescita era rallentato, oggi l infezione ha ricominciato a propagarsi intensamente. Negli ultimi tre anni si sono registrati circa nuovi casi di contagio l anno. Le questioni che continuamente rimangono aperte sul tema sono davvero numerose. Sempre più vi è necessità di risposte concrete per dare soluzioni alla qualità di vita dei pazienti. Per questo, HIV Summit Italia 2009, che si terrà al Centro Convegni Matteo Ricci (Piazza della Pilotta, 4), vuole aprire un tavolo di confronto con i rappresentanti della comunità scientifica nazionale, i decisori nazionali e regionali, con le associazioni di pazienti, le istituzioni. Oggi in Italia la Provincia di Rimini, il Lazio e Modena sono le zone con la più alta incidenza di nuove infezioni di Hiv ogni anno. A rivelarlo i dati forniti da Regioni e Province e raccolti dall'istituto superiore di sanità (Iss), resi noti in occasione della presentazione dell'hiv Summit Italia 2009, ieri, in una conferenza stampa. Si parte dai 14,5 casi per 100 mila abitanti della provincia romagnola, ai 10,5 del Lazio, fino agli 8,3 della cittadina emiliana. Seguono il Trentino (7,2 casi per 100 mila abitanti), la Liguria (6,5), il Veneto (6,4), la provincia di Sassari (4,7), Bolzano (3,7) e il Friuli Venezia Giulia (1,9). "L'incidenza maggiore al Nord - ha commentato Rosaria Iardino, presidente del Network persone sieropositive (Nps) - è dovuta al fatto che al Sud si fanno meno diagnosi e c'e' meno cultura del test. Credo che nel Meridione le cifre del 'sommerso' siano superiori a quelle del resto del Paese". Sommerso significa persone sieropositive che non sanno di esserlo, circa 40 mila in tutto il Paese secondo le stime sempre dell'iss. Oggi oltre il 50% dei sieropositivi scopre di avere il virus a ridosso della diagnosi di malattia conclamata. Ed essendosi abbassata la percezione del rischio tra alcune categorie di persone, è cambiata l'età' media delle persone che si ammalano: ormai supera i 40 anni, con un incremento fra le donne, che rappresentano la metà dei pazienti. Se quando la malattia è stata scoperta, negli anni '80, la fonte principale di contagio era la tossicodipendenza, oggi la trasmissione avviene soprattutto per via sessuale, sia etero (43%) che omo o bisessuale (22%). E se attualmente, rispetto agli anni scorsi, è più facile dominare la malattia e le terapie disponibili sono indubbiamente più efficaci, tanto da aver ridotto in maniera significativa il numero di morti, si stima che le persone che vivono con Hiv/Aids siano 120 mila. Sono circa le nuove infezioni l'anno. "Ogni anno vengono da noi circa 50 donne che hanno deciso di farsi infettare dal partner sieropositivo, per condividere la malattia e aiutarsi a vicenda. Ma si tratta chiaramente di decisioni che, oltre a danneggiarle per sempre, finiscono per compromettere anche il rapporto affettivo. - Si tratta esclusivamente di donne, perché gli uomini, di solito, venuti a conoscenza della sieropositività della loro partner di certo non intraprendono una strada come questa, anzi spesso scappano a gambe levate". Sono situazioni folli - racconta ancora Iardino - che mi fanno arrabbiare molto, perché la donna deve smettere di fare l'infermiera a tutti i costi, e l'uomo deve prendersi la responsabilità di difenderla". Ieri, Giuseppe Astore, capogruppo dell'italia dei Valori in commissione Sanità, durante la dichiarazione di voto sulle mozioni sulla lotta all'aids in discussione al Senato, ha sottolineato che l Unione Europea chiede all'italia l'assunzione di una netta presa di coscienza e impegni precisi, 11

12 per questo non si può essere completamente d'accordo con quanti della gerarchia ecclesiastica affermano che l'aids non si vince con i preservativi. Nella lotta all'aids, secondo Astore, è necessario realizzare un'ampia strategia di prevenzione fondata sull'avvio di programmi rivolti ai giovani intesi a promuovere l'uso degli anticoncezionali e l'educazione in materia di hiv. Ma la mozione dell'idv vuole impegnare il Governo anche su altri due punti fondamentali quali L'adozione di un piano nazionale volto a promuovere l'accesso all'informazione e ai test garantendo la privacy e l'adozione di ogni iniziativa volta a eliminare dal panorama del nostro ordinamento eventuali norme che prevedano la possibilità per i medici di denunciare alle autorità giudiziarie gli immigrati clandestini bisognosi di cure. Intanto, sul fronte della ricerca, sono tante le nuove frontiere della lotta all'aids, in attesa del più volte annunciato vaccino. L ultima riguarda i microbicidi creati in laboratorio in grado di proteggere le pareti vaginali dall'infezione da Hiv. Una strategia in fase di pre-sperimentazione sull'uomo, che potrebbe costituire un'ottima alternativa al preservativo ma anche al vaccino, che sembra ancora lontano dal trasformarsi in realtà, dice il professor Antonio G. Siccardi del dipartimento di Biologia e genetica per le scienze mediche dell'università' di Milano, componente della Commissione Aids. "Si tratta di microbicidi o comunque sostanze ad azione topica che le donne possono inserire in vagina tramite ovuli periodicamente, anche una volta al giorno o addirittura al mese, e risultare così protette dall'infezione", spiega Siccardi dopo il successo della sperimentazione sulle scimmie. "Questo permetterebbe alle donne di difendersi anche nel caso, molto frequente in Africa, che il maschio rifiuti di collaborare. C'e', infatti, nella popolazione maschile africana una cultura che vede nel preservativo qualcosa che diminuisce la mascolinità". La nuova tecnica - spiega il ricercatore Luca Vangelisti, che lavora alla sperimentazione insieme a Siccardi presso il dipartimento di Biologia e genetica per le scienze mediche dell'istituto San Raffaele di Milano ha dato risultati incoraggianti sulle scimmie, ma, precisa Vangelista, siamo ancora in una fase iniziale dello studio: "Bisognerà verificare che queste proteine siano in concentrazioni sufficienti per impedire l'infezione e quindi provare a partire con la sperimentazione su volontari; nel frattempo speriamo anche di poter contare, oltre che sui finanziamento dell'nih e di un azienda statunitense, anche su quelli dell'unione europea, cui abbiamo già presentato domanda, e dell'iss, che dovrebbe presto pubblicare i bandi". SALUTE/2. Al via indagine O.N.D.A. sul dolore cronico nelle donne colpite da tumore al seno (Milano) O.N.Da, l Osservatorio Nazionale sulla salute della Donna, sta per iniziare, grazie anche all aiuto di Mundipharma, azienda farmaceutica che opera nel campo del trattamento del dolore, la seconda indagine sul dolore cronico nelle donne: questa volta l osservatorio, da sempre impegnato nello studio e nella prevenzione delle più importanti patologie che colpiscono le donne, esaminerà il dolore oncologico legato al tumore al seno, una delle neoplasie femminili più diffuse. La ricerca rientra in un progetto congiunto di O.N.Da e Mundipharma per promuovere una campagna di sensibilizzazione dell opinione pubblica e della classe medica sul problema del dolore cronico e sull impatto che questo ha sulla qualità della vita delle donne. Già nel 2008 i due soggetti avevano condotto un indagine su un campione di donne affette da dolore cronico benigno, da cui risultò evidente la forte incidenza del dolore sulla vita quotidiana delle intervistate. Con la seconda indagine ci si soffermerà su un campione rappresentativo di donne con tumore alla mammella in fase di trattamento attivo, dopo aver affrontato un intervento di mastectomia o dopo che la malattia ha assunto una dimensione metastatica. "Continua anche nel 2009", spiega Francesca Merzagora, Presidente dell Osservatorio, "l impegno di O.N.Da nei confronti del dolore, nella convinzione che la sensibilizzazione della popolazione e delle Istituzioni su questo tema, anche con Convegni regionali, possa consentire alle Istituzioni di fare di più per alleviare la sofferenza alle troppe donne che convivono con il dolore, sia esso cronico benigno o oncologico". Marco Filippini, Direttore Generale di Mundipharma Italia, conferma: "il sostegno a questa nuova indagine testimonia il nostro continuo impegno, insieme a O.N.Da, nel voler fare sempre più luce sul dolore che colpisce l universo femminile". "Grazie ai dati che raccoglieremo continua Filippini - si potrà 12

13 delineare un quadro più preciso dell impatto che il dolore ha nella vita delle donne colpite da tumore alla mammella, condizione necessaria per porre poi in atto azioni concrete, in grado di fornire un assistenza adeguata e doverosa alle pazienti". In Italia le neoplasie, ricordiamo, sono la principale causa di morte femminile. Sono circa i casi all anno, secondo il Rapporto sui Tumori in Italia a cura di Airtum Working Group, di tumori maligni, che colpiscono la popolazione femminile tra 0 e 84 anni. Il 31,5% di essi è rappresentato dai tumori al seno, vale a dire casi. Il dolore appare di solito nelle fasi più avanzate della malattia al seno, diventando spesso uno dei problemi più rilevanti. Ecco quindi l importanza di sondare e studiare approfonditamente la prevalenza del dolore nelle pazienti, valutando così al contempo l efficacia dei trattamenti terapeutici cui sono sottoposte, con l obiettivo di alleviarne le sofferenze. SANITA /1. La conservazione del sangue cordonale deve rimanere una attività riservata al servizio sanitario nazionale (Roma) No alle banche private per la conservazione autologa sangue cordonale donato dalle mamme dopo il parto. Lo ha affermato il sottosegretario alla Salute, Ferruccio Fazio, presentando ieri il dossier "Uso appropriato delle cellule staminali del sangue del cordone ombelicale, e ribadendo un altro no alla presunta utilità di scorte di staminali autologhe da cordone ombelicale. Molte donne infatti, decidono di conservare il proprio sangue cordonale, nel caso potesse essere utile in futuro per un trapianto sui componenti la propria famiglia. Si tratta di un attività non consentita in Italia, perché naturalmente questa unità di sangue rimane riservata a chi ne ha deciso la conservazione e non può essere impiegata per un paziente compatibile che ne abbia bisogno e anche perché, sostiene il ministero, la sua reale utilità non è suffragata da solide prove scientifiche. Molte donne si rivolgono perciò a banche private in altri Paesi europei ed extraeuropei, presso le quali è possibile esportare e conservare il sangue cordonale. Il ministero ha intenzione di lanciare una campagna per scoraggiare questa pratica, ha annunciato Eugenia Roccella, contattando anche i "vip" che ultimamente hanno ammesso pubblicamente di averla adottata, come Federica Panicucci ad Ambra Angiolini. "Non abbiamo voluto fare un intervento repressivo" per bloccare il fenomeno, ha spiegato, "ma vogliamo spiegare bene, soprattutto ai testimonial, come funziona l'autologa, così che possano decidere se ritengono di continuare a promuoverla". Il Governo ha annunciato ieri la sottosegretaria alla Salute Eugenia Roccella, ha stanziato 15 milioni di euro per consolidare la rete delle biobanche, che, in Italia oggi sono 18 e complessivamente possiedono poco più di unità di sangue. L'obiettivo è arrivare a superare le 80mila. Per aumentare il numero delle donazioni, il ministero del Welfare ha anche preparato un dossier destinato alle mamme, pubblicato sul suo sito internet, spiegando che impiego viene fatto dei cordoni ombelicali ceduti al sistema sanitario nazionale. Per i Radicali però sono soldi mal spesi. Diciotto biobanche, spiega la senatrice dei Radicali Donatella Poretti, componente della commissione Igiene e sanità di Palazzo Madama, "sono una enormità. Non esiste un altro Paese dove ci sono 18 biobanche pubbliche, ne bastano una o due. In Italia - ammonisce - ce ne sono così tante perché ogni Regione ha i suoi interessi e i suoi dirigenti da collocare". Il numero di trapianti di cellule staminali ricavate da sangue cordonale in Italia sta aumentando: nel 2008 gli interventi sono stati 141, contro i 103 dell'anno precedente. E per quanto riguarda gli altri trapianti di staminali, quelli di cellule ricavate dal midollo osseo, l'italia è già il primo Paese in Europa per numero di interventi in proporzione alla popolazione. Nel 2008, ha spiegato Alessandro Nanni Costa, direttore del Centro nazionale trapianti dell'istituto superiore di sanità, sono stati i trapianti di cellule staminali messe a disposizione da familiari o da donatori adulti. Il nostro Paese, ha aggiunto, può contare su 370mila donatori volontari sani adulti. Mentre le unità di sangue cordonale conservate presso le biobanche italiane e disponibili sono Di queste, nel 2008, ne sono state utilizzate 141, in Italia o all'estero "Le cellule staminali del sangue raccolte in Italia sono molto ricercate all'estero, per l'alta qualità del materiale selezionato", prosegue Nanni Costa. Ma nonostante i buoni risultati raggiunti, c'e' ancora del lavoro da fare, specie per quanto riguarda la rete delle biobanche per la conservazione del cordone ombelicale. "Le strutture sono diffuse in tutta la Penisola, con una leggera prevalenza 13

14 nel Centro-Nord - rileva Giuliano Grazzini, presidente del Centro nazionale sangue e medicina trasfusionale dell'iss - ma è importante collegarle meglio, e incentivare la donazione. In particolare fra donne di altri gruppi etnici o con un patrimonio genetico particolare, come le sarde, per aumentare la varietà dei campioni stoccati e poter aiutare ancor più persone". "L'obiettivo, in questo caso, sarebbe quello di arrivare a unità conservate, per essere più vicini all'autosufficienza", prosegue Grazzini, ricordando che oggi siamo a quota SANITA /2. Dalla Regione Puglia la riorganizzazione dei consultori (Bari) Mediazione culturale, multidisciplinarietà, formazione permanente, completezza delle prestazioni professionali sono alcuni degli aspetti fondamentali del progetto di riorganizzazione della rete consultoriale pugliese. L idea nasce nell ambito dell Osservatorio Regionale permanente sulla salute e il benessere delle donne, in collaborazione con gli Assessorati alle Politiche della Salute e alla Solidarietà, supportati dall'ares, che hanno predisposto le linee guida in attuazione delle disposizioni del Piano Regionale di Salute "E' un nuovo passo - hanno affermato gli/le assessori/e alla Solidarietà Elena Gentile e alla Salute Tommaso Fiore - verso una società realmente attenta ai bisogni dei cittadini e delle cittadine. La distribuzione sul territorio, la tipologia dell'offerta da attivare nell'ambito dei consultori, non può non tener conto delle mutate esigenze delle donne e degli uomini, dei loro figli, della multiculturalità della società pugliese. E' in questa direzione che sono stati pensati e realizzati questi atti di indirizzo". Ripartire dai consultori-ha sottolineato l assessore Fiore- significa ripartire dalla salute delle donne. "Vogliamo diventare la regione numero uno - ha affermato Vendola - per quanto riguarda l'accoglienza della vita. Non come una retorica, non come una ingerenza religiosa nella vita delle persone nella vita dei singoli e nella vita delle donne. La ristrutturazione della rete consultoriale, secondo il presidente, è un intervento radicale di cambiamento in quanto pone al centro dell'organizzazione della salute la salute delle donne, l'accoglienza della vita, la lotta perché le persone, le donne, siano padrone della propria sessualità, della propria salute. "Noi pensiamo che accogliere la vita non possa essere considerato un disvalore a causa della crisi economica e su questo noi faremo una battaglia" perché "investire sulla salute, non solo sulla sanità è una distinzione che guida tutta la nostra strategia politica. Facciamo il contrario -ha concluso Vendola - di quello che fa il governo delle destre, esattamente il contrario. Oggi è il momento in cui bisogna investire sul territorio se si vuole ridurre la spesa sbagliata. Bisogna arricchire le difese sociali, accompagnare le persone, le famiglie in carne ed ossa e le donne". A differenza del sistema attuale caratterizzato da alcune situazioni critiche, il nuovo modello sarà organizzativo secondo criteri di rimodulazione dei servizi con riferimento alla tipologia delle prestazioni, coerenti con quanto stabilito dal Piano regionale della Salute, un percorso di informatizzazione. I consultori saranno dotati di equipe stabili di professionisti dell'area sanitaria e sociale, con l'affiancamento di mediatori culturali e una formazione continua e programmata, rivolta a tutto il personale, e un collegamento stabile con le altre strutture sociali e socio-sanitarie e gli ospedali di riferimento. SANITA /3. A Catania Lo screening ti salva la vita (Catania) "Lo screening ti salva la vita": ecco lo slogan del Codacons che, in collaborazione con l Associazione "Agata Donna per le Donne", ha lanciato un iniziativa per l'avvio di una giornata di screening gratuito al seno, che si inserisce nell ambito di un programma di informazione sull importanza della diagnosi precoce dei tumori. L idea dello screening è nata a Francesco Tanasi, segretario Codacons, e alla dott.ssa Sara Pettinato, chirurgo senologo, presidente dell'associazione Agata. Altro obiettivo dell iniziativa, quello di contrastare il problema delle lunghe liste d'attesa nella sanità pubblica, ma rimane proprietaria l intenzione di sensibilizzare le donne all importanza di effettuare controlli regolari al seno, anche quando non presentano problemi esterni che possano far capire che c è qualche problema, come la presenza di un nodulo, di un dolore al seno o di una secrezione dal capezzolo. La diagnosi precoce si conferma infatti l unica arma per combattere e sconfiggere, prima che sia troppo tardi, il tumore al seno. Per tutte 14

15 coloro che vogliono prenotare una visita è possibile telefonare allo nei giorni di lunedì, mercoledì e venerdì, dalle ore 16 alle ore 19. SANITA /4. A Milano la prevenzione femminile si fa in tram (Milano) Il 21 marzo, primo giorno della stagione dei fiori,' Donne in rete', associazione impegnata nella tutela del benessere e della salute delle donne, promuove l'iniziativa dedicata all'informazione e alla prevenzione di alcune patologie che colpiscono soprattutto le donne. L'iniziativa, ospitata sul tram del benessere di GetFit che offre momenti di relax e consigli per la cura di sé, ha il patrocinio della provincia di Milano. 'Tram in rosa' è un'occasione per sensibilizzare le donne sull'importanza della prevenzione per la loro salute, informandole su alcune patologie 'in rosa' tra cui artrite reumatoide, osteoporosi, salute orale, infezione da Hiv e Hpv quest'ultimo responsabile del tumore al collo dell'utero. Il tram, simbolo della città meneghina, riconoscibile dal logo rosa di Donne in rete, partirà alle 11 da Piazza Castello per fare sosta a Piazza Fontana e Via Cantù' e ripetere l'itinerario sino al pomeriggio. A bordo saranno presenti, oltre alla madrina dell'evento Lucilla Agosti, le senatrici Dorina Bianchi, capogruppo del Pd commissione Igiene e Sanità, Fiorenza Bassoli, Marilena Adamo e Arianna Censi, consigliere della Provincia di Milano. Durante le soste, medici volontari distribuiranno la brochure informativa 'La Prevenzione si tinge di rosa', con linee guida sulla prevenzione delle quattro patologie e specialisti saranno disponibili a fornire tutte le informazioni scientifiche utili. ARCHIVI. L intero patrimonio documentario di Marina Rossanda all Archivio femminista Rosa Luxemburg (Roma) Le carte di Marina Rossanda, nota per la sua attività medico scientifica e politica, sono state donate all'archivio femminista Rosa Luxemburg del Prc e all Associazione Parola di donna, che le presenteranno alla stampa Mercoledì 25 marzo, a Palazzo Mattei - ore 17.00, Sala Igea, Piazza della Enciclopedia Italiana, 4. Introducono i lavori: Eleonora Lattanzi, Cristiana Pipitone, Wasim Dahmash. Coordina Linda Santilli. Dopo la sua morte nel dicembre 2006 è stato avviato il lavoro di riordinamento e inventariazione del patrimonio documentario, oggi consistente in 45 buste suddivise in 5 serie d archivio. Il fondo, che copre un arco cronologico dal 1979 al 2006, con documentazione antecedente composta da monografie ed analisi statistiche, comprende documenti sia sull'attività politica e parlamentare di Rossanda, prima nelle file del Partito comunista italiano e poi in quelle del Partito della Rifondazione comunista, sia sulla sua attività medica e umanitaria in Palestina; la parte politica è composta da atti parlamentari, atti di convegni, collane complete di riviste, materiali informativi sul partito e sulle politiche femminili. Il nucleo più corposo è invece composto da documentazione inerente l'attività di Marina Rossanda nei Territori occupati: materiale informativo delle varie Ong operanti in loco, dati, analisi statistiche, bollettini dell'istituto superiore di sanità, corrispondenza con le varie organizzazioni sanitarie, preparazione di viaggi, biglietti aerei, cartine, appelli di denuncia in seguito alle violenze civili, appunti e relazioni ms. Una serie importante inoltre riguarda l'attività dell'associazione Gazzella, l'onlus per le adozioni a distanza fondata da Marina Rossanda nel 2000, e contente corrispondenza fra i membri dell'associazione, verbali dei direttivo, resoconti delle varie attività. Dal mese prossimo l intero patrimonio documentario, vincolato dalla Soprintendenza ai beni archivistici, sarà consultabile fisicamente presso i locali dell Archivio femminista Rosa Luxemburg Associazione Parola di donna, in viale del Policlinico 131 a Roma, oltre che on line sul sito della rete Archivi del Novecento. E disponibile la pubblicazione dell inventario curata dall archivista Eleonora Lattanzi e da Linda Santilli, in cui alcuni contributi significativi di compagni di viaggio di Rossanda, raccolti nella prima parte del volume, aiutano ad orientarsi nella consultazione delle carte. 15

16 Il fondo è un patrimonio prezioso che resta a testimoniare l attualità dei percorsi politici e umani vissuti da Rossanda nel corso della sua vita. La parte del fondo relativa all impegno in Palestina rappresenta indubbiamente una fonte di ricerca, oltre che di riflessione politica imprescindibile per quanti hanno a cuore i processi di liberazione dei popoli nel mondo. L iniziativa dell Archivio femminista Rosa Luxemburg Partito Rifondazione Comunista e dell Associazione Parola di Donna. Per info: - linda santilli EDITORIA. E dedicato al tema della violenza Leggendaria n.74 (Roma) Che cos è più violento, la minaccia di uno stupro per strada o una legge che decide il destino della vita e dei corpi?, scrive Bia Sarasini nel pezzo di apertura del Tema di Leggendaria n. 74, che sarà in libreria a partire dal 26 marzo. Esattamente un anno fa, nel febbraio 2008, Leggendaria aveva dedicato a questo tema il numero Donne politica violenza, suggerendo che nel clima che si era determinato in vista della campagna elettorale fosse la politica stessa ad essere violenta e a generare violenza: causa del problema dunque, e non invece parte della possibile soluzione. L intuizione ha trovato conferma, la violenza si legge in una nota stampa - è diventata pervasiva e onnipresente, cifra dominante di un discorso pubblico che non esita a spingersi fin nelle pieghe più intime delle nostre vite, come ci dicono gli articoli di Assunta Sarlo, Giulia Dalla Negra, Maria Grosso, Mariella Gramaglia e il poema di Pina Piccolo. Perché un filo robusto lega l ondata di stupri che si registra nel Paese, la vicenda di Eluana Englaro che ha segnato il senso e il corso della discussione sul testamento biologico, il pacchetto sicurezza che incrementa e legittima la criminalizzazione degli immigrati, donne e uomini sempre più considerati non-soggetti su cui esercitare tutta la forza di una legge discriminatoria e razzista. Due reportage, dal Messico (Emanuela Borzacchiello) e dal Venezuela (Barbara Meo Evoli), allargano l orizzonte della nostra riflessione mentre nello Speciale Daniela Daniele ci parla di una scrittrice amatissima da noi leggendarie: Grace Paley. Potrete poi leggere delle nuove proposte di audiolibri dedicati ad autrici e lettrici molto speciali (Nadia Tarantini), di arte (Elisa Coco), di cinema (Maria Grosso), di femminismo e postcolonialismo (Marina De Chiara), di donne e sindacato (Ivana Rinaldi), di giardini (Francesca Neonato). Anna Simone ha parlato per noi con Anna Negri, mentre Stefania Lucamante recensisce l ultimo libro di Melania Mazzucco (La lunga attesa dell angelo) e Fausta Squatrini quello di Grazia Livi. E poi, come di consueto, molte Letture, Ultimi arrivi, suggerimento per i nostri lettori/lettrici Under15. Insomma, un numero assolutamente da non perdere. Info Abbonamento: EDITORIA/2. Oggi a Bologna la presentazione di Culture della differenza Femminismo, visualità e studi postcoloniali a cura di Federica Timeto (Bologna) Federica Zullo e Francesco Cattani incontrano oggi, giovedì 19 marzo, alle ore 18.00, al Centro Documentazione Donne Città di Bologna ( Via del Piombo 5) - Federica Timeto autrice di Culture della differenza. Femminismo,visualità e studi postcoloniali (Utet Università 2008). Sarà presente la Onlus Susan G.Komen con materiale informativo per la lotta contro i tumori del seno Movimenti legati al superamento dei confini nazionali ci spingono a considerare le nuove forme di relazione culturale globale nelle loro dinamiche di trasformazione e creazione di nuove identità personali e collettive, e contemporaneamente a riflettere sull eredità, le persistenze e le influenze delle diverse storie e tradizioni. I saggi raccolti in questo volume intendono esplorare le figurazioni dell identità di genere nella cultura visuale contemporanea, spaziando dalla pubblicità al video, dalla pittura alla performance, dal cinema alle nuove tecnologie multimediali. Il filo rosso che collega questi testi è la riflessione sulle rappresentazioni del femminile nell attuale scenario postcoloniale e transculturale. 16

17 Il genere rappresentato dal linguaggio e dalle immagini della cultura postmoderna e postcoloniale non è una categoria astratta e universalmente valida, stabile nel tempo e nello spazio, ma una realtà materiale localizzabile e in divenire, che disegna cartografie mobili le quali richiedono una nuova attitudine interpretativa profondamente politica. Attraverso il percorso proposto da Federica Timeto, si indaga così il legame fra visualità e alterità, ovvero la funzione che le immagini rivestono nella produzione delle differenze: differenze non solo sessuali, ma legate alle diverse coordinate socio-culturali riguardanti anche l etnia, il colore della pelle, l appartenenza sociale, le divisioni territoriali ed economiche dei soggetti coinvolti. Federica Timeto si occupa di critica dell arte ed estetica femminista, femminismo e nuove tecnologie, studi culturali e cultura visuale. È Ph.D. candidate presso il Planetary Collegium della University of Plymouth, in Gran Bretagna (M-Node). Insegna Storia dell arte al liceo e Fenomenologia delle Arti Contemporanee all Accademia di Belle Arti Abadir, a Palermo. CONCORSI. Scade il 31marzo il bando per la V edizione di "A Corto di Donne", rassegna di cortometraggi dedicata esclusivamente alle donne (Pozzuoli NA) Il 31 marzo è l'ultimo giorno utile per inviare i lavori per alla quinta edizione di "A Corto di Donne", rassegna di cortometraggi al femminile, in programma a Pozzuoli (Na) nei giorni 19, 20 e 21 giugno La Rassegna, organizzata dall'associazione culturale "Quicampiflegrei" e dal "Coordinamento Donne Area Flegrea", promuove la creatività al femminile, offrendo uno spazio di confronto alle filmmakers di tutto il mondo che hanno scelto il linguaggio cinematografico per esprimere un punto di vista originale sulla società, i sentimenti, i fenomeni del nostro tempo. Sono oltre 60 i paesi di provenienza dei lavori iscritti finora al festival, in rappresentanza di tutti i continenti. Intanto, una selezione di lavori presentati nelle prime quattro edizioni di "A Corto di Donne" sarà ospitata il 24 marzo in Slovenia, nell'ambito del LISFF, Ljubljana International Short Film Festival. La partecipazione al concorso è riservata esclusivamente a cortometraggi diretti da donne, realizzati a partire dal 1 gennaio Il tema e il genere sono liberi. La durata dei singoli lavori non dovrà superare i 20 minuti. Le opere dovranno essere spedite - entro il 31 marzo -, unitamente alla scheda di iscrizione, al seguente recapito: "A Corto di Donne" - c/o Azienda Autonoma Cura, Soggiorno e Turismo - Piazza Matteotti, Pozzuoli (NA) - Italy. E' consentito partecipare con più di un lavoro. L'iscrizione è aperta a opere di qualsiasi nazionalità, purché sottotitolate in italiano o in inglese, oppure prive di dialogo. Attraverso il sito internet ufficiale è possibile scaricare il regolamento integrale e la scheda di iscrizione alla rassegna. Ulteriori informazioni possono essere richieste inviando una a info@acortodidonne.it oppure telefonando al numero (+39) Ufficio stampa: Ciro Biondi - ufficiostampa@acortodidonne.it tel Brevi dal Mondo INDONESIAUn segnale importante l arresto di leader islamico che ha sposato una bambina Pujiono Cahyo Widayanto, leader islamico e imprenditore di spicco, che l'anno scorso ha suscitato grande scalpore annunciando di aver sposato una dodicenne e di voler sposare altre due bambine, una di sette e una di nove anni, è stato arrestato l altro ieri. La notizia è stata accolta favorevolmente da Masnah Sari, direttrice della Commissione Indonesiana per la Protezione dei Bambini, che lo reputa un segnale forte in un Paese che conta 80 milioni di bambini, il 20 % dei quali è vittima di abusi, matrimoni forzati o droga ha spiega Sari in un intervista Ad Aki- Adnkronons Internatational - Questo arresto potrebbe essere un precedente importante". Pujiono, 43enne, ha sposato Lutfiana Ulfa lo scorso agosto con un rito islamico e, secondo quanto sostiene, con il consenso dei genitori di lei e della sua prima moglie, che ha 26 anni. L'uomo ha 17

18 dichiarato alla stampa locale di avere una preferenza per le spose bambine perché si possono "educare e far diventare brave donne" e ha difeso il suo matrimonio dicendo che il profeta Maometto ha sposato la moglie prediletta Aisha quando aveva 7 anni. La maggioranza dei musulmani respinge però questa interpretazione, sostenendo che Maometto aveva riaccompagnato Aisha dai genitori e l'aveva ripresa con sé solo dopo che era diventata donna. La polizia di Semarang lo ha arrestato con l'accusa di abuso di minori. Adesso rischia fino a 15 anni di prigione. Secondo il governo indonesiano, una donna può sposarsi quando raggiunge i 16 anni e un uomo al compimento dei 19. Nei villaggi dell'arcipelago, dove l'85 % dei 240 milioni di abitanti è di fede musulmana, i matrimoni religiosi e non registrati con le minorenni sono tuttavia frequenti. LIBANO. Servizio taxi in rosa. Il Libano si è dotato di una compagnia di taxi per sole donne; le conducenti sono tutte altrettanto ed esclusivamente donne. Si tratta del servizio Taxi Bane't (Taxi per donne), che pur con pochi giorni di vita può contare già molti clienti. Nawwal Fakrhi, l'ideatrice dell'iniziativa spiega che molte donne evitano di prendere il taxi guidato da un uomo, specialmente di notte. Per questo con la sua iniziativa da oggi nessuna donna avrà più timore di prendere un taxi, a qualsiasi orario. VATICANO. Benedetto XVI ricorda l importanza di incentivare il ruolo delle donne cristiane in Africa. A Youndè, dove ha incontrato ieri i vescovi del Camerun, il Papa ha voluto "evidenziare e incoraggiare la partecipazione attiva delle associazioni femminili nei vari settori della missione della Chiesa" in Africa. Lodando i passi avanti già compiuti in questa direzione ha ricordato che in questo modo si è dimostra "una reale consapevolezza della dignità della donna e la sua specifica vocazione nella comunità ecclesiale e nella società". USA Si ammala gravemente l unica Giudice della Corte Suprema ma continuerà a lavorare. Ruth Bader, unica donna tra i nove giudici della Corte Suprema degli Stati Uniti, dovrà fare un ciclo di chemioterapia, ma continuerà a lavorare. La Ginsburgh, 76 anni, che ha un cancro al pancreas, si è sottoposta a un intervento chirurgico ai primi di febbraio, ma è nuovamente al lavoro alla Corte dove è uno dei cinque giudici di età superiore ai settant anni. I giudici della Corte Suprema statunitense sono nominati a vita e non possono essere rimossi. Nata a Brooklyn, la Ginsburg fu nominata nel 1993 dall'allora presidente Bill Clinton, uno delle due uniche donne mai chiamate all'incarico, ed è una delle voci liberali al Tribunale Supremo, che negli anni recenti ha subito una svolta conservatrice. La giudice si è battuta su temi controversi come l'aborto, i diritti delle donne, la limitazione della pena di morte, con posizioni talvolta anche contro la maggioranza della Corte. È probabile che il presidente Barack Obama mantenga l'equilibrio attuale con quattro conservatori, altrettanti progressisti con il moderato Anthony Kennedy nel mezzo, in considerazione del fatto che una serie di temi 'sensibili' - matrimoni-gay, diritto all'aborto, possesso di armi, pena di morte, privacy su Internet - sono destinati a riemergere in un prossimo futuro. USA Il successo di Hillary Clinton e Sarah Palin a fumetti. Sono le prime protagoniste di Female Forces un fumetto dedicato alle donne di potere che sta riscuotendo grande successo negli Stati Uniti. Sono Hillary Clinton e Sarah Palin, rispettivamente segretaria di stato e governatrice dell'alaska, che hanno già ottenuto un grande successo di pubblico, facendo registrare ciascuna copie prenotate, come ha reso noto la casa editrice, Bluewater Productions, preannunciando la prossima uscita di due numeri dedicati rispettivamente alle First Lady, Michelle Obama e Caroline Kennedy. Obiettivo della serie, proporre con i fumetti modelli femminili realmente forti ed indipendenti, ha spiegato il presidente della casa editrice - che durante la campagna per le presidenziali americane aveva pubblicato dei numeri su Obama e McCain - Darren Davis, citato dalla Cnn. La prima ad essere scelta è stata Hillary Clinton: È stata la prima donna importante a essere candidata alla Casa Bianca e quindi abbiamo iniziato con lei e l'interesse è stato fortissimo. Ogni puntata è biografica: per Hillary, racconta la sua storia fino alla nomina a segretario di stato. Del numero su Michelle Obama, che dovrebbe uscire nel mese di aprile 2009, sono già state prenotate per la vendita 28mila copie. Positivo il giudizio dei lettori e degli analisti: Spiega Landon Storrs, professoressa di storia all'università di Houston: i fumetti, per definizione sono caricature, 18

19 ma ci sono modi diversi di fare queste caricature. Dipende dall'autore: se cade negli stereotipi, rischia di rafforzare l'impressione negativa sulle donne di potere, anche se l'intenzione è quella opposta. GRAN BRETAGNA Al via la campagna governativa contro le Mgf. Il servizio sanitario nazionale britannico ha lanciato una campagna che partirà nei prossimi giorni e che ha lo scopo di informare il pubblico dell esistenza di un operazione chirurgica per rimediare ai danni provocati dall infibulazione sulle donne, operazione offerta gratuitamente alle assistite. Un canale satellitare somalo molto seguito nel Regno Unito trasmetterà la campagna per ottenere una vasta diffusione del messaggio, che si rivolge alle ragazze che subiscono tali mutilazioni. In Gran Bretagna sono, infatti, 500 ogni anno coloro che vengono sottoposte a tale pratica. L infibulazione è illegale in Gran Bretagna già dal 1985, ma nonostante ciò la pratica è ancora diffusa all interno delle comunità africane residenti nel Regno Unito. Anche se la polizia è intervenuta spesso per fermare le mutilazioni, nel Paese non è mai stato incriminato nessuno per aver trasgredito la legge. Sarah McCulloch, della Culture Change Management Agency, ha detto al Times: Le comunità si riuniscono e fanno la colletta per pagare il biglietto aereo a un dottore, di solito una semplice donna anziana, che venga dalla Somalia o dal Sudan. Poi portano la ragazzina in questione presso una casa privata. E lì avviene l operazione, che comporta danni psicologici e fisici davvero profondi. Uno studio della Foundation for Woman Health, Research and Development (Forward) ha stimato che in Inghilterra e in Galles sono 66 mila le donne cui è stata praticata l infibulazione; la pratica è condotta per la maggior parte dei casi nei Paesi d origine. La stessa Fondazione stima che altre 7 mila bambine siano a rischio. Purtroppo la pratica trova sostenitrici anche tra le donne, per molteplici e profondi motivi. McCulloch ha asserito in proposito: Ho parlato con uomini che hanno detto alle loro mogli a chiare lettere di non voler praticare l infibulazione sulle loro figlie, salvo poi tornare a casa un giorno e trovarsi davanti al fatto compiuto. Ora la campagna e lo spot dell Nhs, il Servizio sanitario nazionale, intende da un lato agire da deterrente, dall altro informare appunto dell esistenza dell operazione che cura i danni della pratica. GRAN BRETAGNA. Da un ormone una nuova speranza per la fertilità delle donne. Un ormone potrebbe formare la base di un nuovo trattamento, più efficace e meno rischioso, contro l'infertilità nelle donne. È la cosiddetta proteina del bacio, in cui si annida il segreto per ripristinare la funzione riproduttiva nelle donne con bassi livelli di ormoni sessuali. Altrimenti nota come Kisspeptina, prodotta dal gene Kiss-1. È quanto ha evidenziato una equipe di scienziati britannici tramite uno studio presentato all'ultima conferenza della Society for Endocrinology. Si tratta della kisspeptina, in grado di ripristinare la funzionalità riproduttiva nelle pazienti con bassi livelli di ormoni sessuali e il cui sistema riproduttivo si e' bloccato, dice il team dell'imperial College London. La kisspeptina svolge infatti un ruolo fondamentale nello stimolare il rilascio degli ormoni che controllano il ciclo mestruale. Le persone, come gli animali, senza la kisspeptina, restano sessualmente immature, perchè in loro non si innesca la pubertà. In uno studio precedente i ricercatori dell'imperial College London avevano dimostrato che le cure con la kisspeptina portano alla produzione degli ormoni sessuali nelle donne fertili. Nel nuovo studio, gli scienziati hanno valutato gli effetti della kisspeptina nelle donne senza ciclo mestruale a causa di squilibri ormonali. È stato analizzato un campione di 10 donne prive di ciclo mestruale e sterili ed è stata iniettata loro la kisspeptina, oppure una soluzione inattiva. Le donne che hanno ricevuto le iniezioni di kisspeptina hanno visto aumentare gli ormoni essenziali per l'ovulazione e la fertilità, ossia LH e FSH, rispettivamente di 48 volte e di 16 volte. Il direttore della ricerca, Waljit Dhillo, ha anche evidenziato che il trattamento con la kisspeptina ha stimolato una maggiore produzione di LH nelle donne prive di ciclo mestruale che nelle donne fertili dello studio precedente. Risultati entusiasmanti ha spiegato che suggeriscono che le cure con la kisspeptina potrebbero ripristinare la funzionalità riproduttiva nelle donne con livelli di ormoni sessuali molto bassi. Le nostre prossime ricerche si concentreranno sul trovare il miglior protocollo di cura, con la speranza di mettere a punto una nuova terapia contro la sterilità. GRAN BRETAGNA Un gene del grasso può minacciare la fertilità. Le donne che ereditano un gene che aumenta il rischio di obesità sono anche quelle maggiormente esposte a problemi di fertilità dovuti alla sindrome dell'ovaio policistico. A rivelarlo, un gruppo di ricercatori britannici, 19

20 autore di uno studio presentato a un meeting di endocrinologia ad Harrogate. La metà delle europee è portatrice di una copia della variante del gene Fto legata alla vulnerabilità ai chili di troppo. I ricercatori di Oxford e dell'imperial College di Londra reputano che lo stesso gene possa causare la sindrome dell'ovaio policistico. In particolare, il team di Tom Barber ha analizzato il tipo di Fto presente in 463 pazienti con la sindrome e in donne di controllo. In questo modo gli studiosi hanno scoperto che il gene del grasso è significativamente più comune nelle donne del primo gruppo, in particolare fra quelle che sono anche in sovrappeso. La ricerca, dunque, evidenzia chiaramente il collegamento tra i chili di troppo e i problemi di fertilità. Spiega Barber: La sindrome dell'ovaio policistico è una condizione incredibilmente comune, che può toccare una donna su 10 in età riproduttiva ed è una causa importante di infertilità. Si tratta di una condizione genetica fortemente associata all'obesità. Questa variante del gene Fto, precedentemente associata all'obesità, "influenza anche la vulnerabilità alla sindrome dell'ovaio policistico. Questi dati rappresentano la prima evidenza genetica utile a corroborare l'associazione molto ben documentata fra queste due condizioni. Certo non tutte le donne con la sindrome sono in sovrappeso, ma Barber pensa che l'obesità in queste pazienti possa fare da detonatore, scatenando disturbi a livello ormonale, e alterando testosterone e insulina. E conclude: Non ci sono dubbi che le donne che accumulano troppo peso sono più a rischio di sviluppare la sindrome. E in questo quadro anche un piccolo dimagrimento può fare la differenza. In bacheca: TORINO. Oggi, giovedì, 19 marzo, alle ore presso il CIRSDe, Via S. Ottavio n piano, stanza 69 si terrà l incontro Le donne africane nel periodo post-bellico Interviene Asma Ben Lazrack, Dottoranda di Economia presso l'università di Grenoble, che illustrerà l'avanzamento della sua tesi di dottorato, svolta in parte anche al CIRSDe Per informazioni: CIRSDe - Centro Interdisciplinare Ricerche e Studi delle Donne, tel cirsde@unito.it TORINO. Venerdì 20 marzo alle ore 21.00, nella Sala del Centro Culturale Principessa Isabella (Via Verolengo n. 212) si terrà l incontro con Emma Schiavon, CIRSDe - Centro Interdisciplinare Ricerche e Studi delle Donne, Università degli Studi di Torino, Gli operai sono anche donne. Conflitti di genere e soggettività femminile nelle prime mobilitazioni delle tessili di Torino ( ), organizzato dal Centro di Documentazione Storica e dall'ecomuseo Urbano della Circoscrizione 5. Il dibattito prende spunto dalla pubblicazione di una fonte archivistica relativa agli scioperi tessili di inizio '900, tratterà del rapporto tra condizione femminile, lavoro salariato di fabbrica e organizzazioni sindacali. TORINO. Nell ambito della quarta edizione di FLORES (organizzata dalla Ong M.A.I.S. e dall Associazione culturale Puntodoc), la rassegna di documentari sui temi dei diritti delle donne e dei minori, FLORES, dal 4 marzo al 6 maggio, 25 marzo 2009 centro culturale italo arabo Dar al Hikma, alle ore 21,15, proiezione di Habl Al-Ghaseel (The Clothesline) di Alia Arasoughly (Palestina, 2006, 14 ) Da 21 giorni una donna é imprigionata nel suo appartamento durante l invasione israeliana a Ramallah nel marzo del In un atmosfera di angoscia e terrore, caratterizzata dalla presenza dei carri armati fuori dalle finestre, la donna cerca di continuare a svolgere le sue attività quotidiane. I panni stesi mettono in contrasto scene di vita domestica e guerra, diventando testimoni del lotta all esterno e del conflitto emotivo che la donna vive dentro se stessa a causa di un rapporto finito. da Terra di Tutti Film Festival, Bologna Welcome to Hebron di Terjie Carlsson (Svezia, 2007, 55 ) Conosciamo la realtà di un paese occupato dai militari israeliani attraverso gli occhi di Leila, una diciassettenne dal carattere forte e ironico che porta il velo per scelta e chatta in internet con le amiche. Leila subisce frequentemente all uscita della scuola gli attacchi dei militari e dei coloni israeliani, anche bambini; nonostante questo crede nella possibilità di una vita priva di oppressione e violenza. da Terra di Tutti Film Festival, Bologna Donne in guerra intervengono Terjie Carlsson e alcune donne palestinesi. 20

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