CITTADINANZA RESPONSABILE

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2 SOSTENIBILITÀ E CITTADINANZA RESPONSABILE

3 INDICE Spunti di riflessione Sostenibilità Definizione Il risultato di una relazione Sviluppo sostenibile Definizione Concetti chiave Sviluppo sostenibile: ambiti Pubblico Il protocollo di Kyoto Il piano Le energie rinnovabili Smart cities Industriale Sviluppo sostenibile in azienda Le tre dimensioni dello sviluppo sostenibile I portatori di interesse: gli stakeholder ERG Barilla Coca-Cola Eni Hera Personale Le eco-regole Il Greenwashing Definizione I 7 peccati di greenwashing Alcuni esempi Il caso BP Un esempio concreto per comprendere Cittadinanza responsabile Alcuni esempi Fondaca Madein carcere La Comunità di Sant Egidio Banco alimentare Onlus Progettualità è creazione di valore sostenibile Case study: I Briganti di Cerreto

4 SPUNTI DI RIFLESSIONE PER COMINCIARE DISSESTO IDROGEOLOGICO CAMBIAMENTI CLIMATICI CRESCITA DELLA POPOLAZIONE DEFORESTAZIONE MALATTIE E DENUTRIZIONE INQUINAMENTO CONSUMI E SPRECHI MIGRAZIONI DISUGUAGLIANZE RISORSE LIMITATE RIDUZIONE DELLA BIODIVERSITÁ

5 SOSTENIBILITÁ Il termine sostenibilità fa riferimento al verbo latino sustinere, reggere, sopportare, sostenere qualcosa e indica la capacità di un processo, un attività, un prodotto di mantenere nel tempo una certa condizione, evitando che nel suo evolversi, perda o consumi le sue intrinseche caratteristiche e specificità. Dagli anni 80 è usato principalmente con riferimento al contesto della vita umana sulla Terra, in particolare al rapporto fra l attività dell uomo e l ambiente.

6 SOSTENIBILITÁ IL RISULTATO DI UNA RELAZIONE Sfruttamento intelligente e consapevole delle risorse, preservazione e cura delle specificità ambientali Modelli di sostentamento e produzione ecologicamente compatibili Ambiente Ecosistema Sviluppo sostenibile Attività dell uomo Modelli di insediamento e convivenza eco compatibili e a misura d uomo Tutela della salute dei singoli e delle comunità Qualità della vita (salute, economia, partecipazione e condivisione sociale) Condivisione di obiettivi, valori e metodi nel presente e a tutela delle future generazioni

7 SVILUPPO SOSTENIBILE : DEFINIZIONE La prima definizione ufficiale in ordine temporale, ancora oggi accreditata in misura maggiore, è quella contenuta nel Brundtland Report (conosciuto anche come Our Common Future), documento redatto nel 1987 dalla World Commission on Environment and Development (WCDE o Commissione Brundtland, dal nome della presidente della Commissione e committente del rapporto, la norvegese Gro Harlem Brundtland). «Sustainable development is development that meets the needs of the present without compromising the ability of future generations to meet their own needs.» «Lo sviluppo sostenibile è lo sviluppo in grado di garantire il soddisfacimento dei bisogni della generazione presente senza compromettere la possibilità delle generazioni future di realizzare i propri.»

8 SVILUPPO SOSTENIBILE : CONCETTI CHIAVE APPROCCIO OLISTICO EQUITÀ INFRAGENERAZIONALE E INTERGENERAZIONALE SVILUPPO SOSTENIBILE VISIONE DILUNGO PERIODO UTILIZZO EFFICIENTE DELLE RISORSE

9 SVILUPPO SOSTENIBILE : AMBITI Parlando di modelli di sviluppo sostenibile saranno trattati alcuni aspetti dei principali ambiti di applicazione: PUBBLICO INDUSTRIALE PERSONALE

10 IL PROTOCOLLO DI KYOTO PUBBLICO COS È UN PROTOCOLLO? Il termine protocollo nel linguaggio della diplomazia indica un documento destinato ad attestare il raggiungimento di un accordo internazionale. Tale documento può costituire un atto a sé stante, non connesso con altri atti internazionali, oppure (come nel caso del Protocollo di Kyoto ) può riguardare un accordo internazionale accessorio a un accordo principale (Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici). Più precisamente, in questi casi si tratta di protocolli addizionali, finalizzati a regolare in modo organico questioni strettamente connesse con la materia dell accordo principale, in cui vengono solamente accennate.

11 IL PROTOCOLLO DI KYOTO PUBBLICO COS È un accordo internazionale in materia ambientale; il primo tentativo della comunità internazionale di risolvere il problema del riscaldamento globale, uno dei problemi più importanti che le nostre generazioni devono fronteggiare; lo strumento attuativo della Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici, a suavoltasottoscrittaanewyorkil9maggio1992escaturitanellostessoannoariodejaneiro. OBIETTIVO ridurre le emissioni di alcuni gas serra di almeno il 5,2% rispetto ai livelli del considerato come anno base - nel periodo L entità della riduzione rispetto all anno di riferimento (1990)variadapaeseapaese. È STATO FIRMATO l 11 dicembre 1997 a Kyoto (Giappone) durante la conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici; dalla maggior parte dei paesi industrializzati. È ENTRATO IN VIGORE il16febbraio2005; dopo essere stato ratificato dalla Russia. (Affinché il trattato entrasse in vigore, infatti, servivano le firme di almeno 55 nazioni che dovevano comprendereunnumerodipaesiannessichenel1990avesseroemessoil55%dellaco 2 totale.) IL RISPETTO DEGLI IMPEGNI PRESI il target del Protocollo di Kyoto è stato abbondantemente centrato: i paesi industrializzati compresi quelli che non hanno ratificato il Protocollo, hanno, infatti, ridotto le emissioni del 14,5 per cento (al 2011)afrontediuntargetdel5,2percento,ma

12 IL PROTOCOLLO DI KYOTO PUBBLICO GAS SERRA Il protocollo di Kyoto regolamenta le emissioni di: biossido di carbonio (CO 2 ); metano (CH 4 ); ossidodiazoto(n 2 O);idrofluorocarburi(HFCs);perfluorocarburi(PFCs);esafluorurodizolfo(SF 6 ). POLITICHE E MISURE sostituzione delle fonti energetiche non rinnovabili con le fonti energetiche rinnovabili; riduzione dell uso di combustibili fossili; riduzione dei consumi energetici; riduzione della deforestazione; miglioramento dell efficienza energetica; promozione di forme sostenibili di agricoltura; eliminazione di sussidi e incentivi di mercato contrari all obiettivo; politiche di riduzione nei trasporti ed negli altri settori energetici, limitazione delle emissioni di metano, etc. L ITALIA ha ratificato l 1 giugno 2002; ha sottoscritto un obiettivo di riduzione emissiva del 6,5% nel periodo di verifica ; ha fallito l obiettivo del periodo di verifica fermandosi a una riduzione del 4,6%; harecuperatoperòincorsariducendoleemissionidigasserradel25%dal2005al2013. GLI STATI UNITI appartengono ai paesi non aderenti al protocollo; sono uno dei paesi firmatari, ma non hanno ratificato il protocollo; sonoresponsabilidel36,2%delleemissionidico 2.

13 CHI HA ADERITO AL PROTOCOLLO DI KYOTO? PUBBLICO LEGENDA InVERDEipaesichehannoratificato In BLUipaesichehanno firmato, manonratificato InGRIGIOipaesisenzaposizione

14 IL PROTOCOLLO DI KYOTO : REGOLE PUBBLICO IL PROTOCOLLO DEFINISCE REGOLE DIVERSE PER GRUPPI DI PAESI Paesi industrializzati e con economia in transizione Paesi in via di sviluppo N.B. Cina e India (responsabili di grandi quantità di emissioni) sono esentate dalla riduzione. PERCHÉ? Perché NON sono responsabili dell attuale effetto serra, in quanto solo da pochissimo si sono industrializzate. ma saranno responsabili in grande misura dell effetto serra futuro. OBIETTIVI: riduzione delle emissioni di gas serra diversificati per paese da realizzarsi nel periodo Nessuna limitazione o riduzione di emissioni

15 IL PIANO L Unione Europea ha stabilito tre ambiziosi obiettivi da raggiungere (Consiglio europeo del marzo 2007, pacchetto direttive proposto a gennaio 2008) PUBBLICO COS È - l insieme dei provvedimenti proposti dall Unione Europea per contrastare il cambiamento climatico ed aumentare l efficienza energetica per il periodo successivo al termine del Protocollo di Kyoto in scadenza al termine del OBIETTIVO - contrastare i cambiamenti climatici e promuovere l utilizzo delle fonti energetiche rinnovabili tramite obiettivi vincolanti per i Paesi membri. PREVEDE -lariduzionedelleemissionidigasserradel20%; - la riduzione dei consumi energetici del 20%; - il soddisfacimento del 20% del fabbisogno energetico europeo con energie rinnovabili; -iltuttoentroil2020. È STATO APPROVATO - il 17 dicembre 2008 dal parlamento di Strasburgo. È ENTRATO IN VIGORE - è entrato in vigore nel giugno 2009, contenuto nella Direttiva 2009/29/CE e sarà valido dal gennaio 2013 fino al PERCHÉ - è nato dall esigenza dell Unione Europea di trovare una modalità per impegnarsi nel periodo post-kyoto senza attendere improbabili accordi globali.

16 IL PIANO ENTRO IL % 20% EMISSIONI GAS SERRA + 20% ENERGIA PRODOTTA DA FONTI RINNOVABILI -20% 20% CONSUMO ENERGETICO PUBBLICO

17 LE FONTI DI ENERGIA PUBBLICO

18 LE ENERGIE RINNOVABILI PUBBLICO COSA SONO? Le energie rinnovabili sono tutte quelle forme di energia che derivano da fonti che per loro caratteristica intrinseca si rigenerano alla stessa velocità con cui vengono consumate e possono essere considerate inesauribili. Il loro sfruttamento non le fa diminuire perché si rinnovano continuamente. Le principali energie rinnovabili sono: energia solare, eolica, idroelettrica, geotermica, da biomassa, energia marina ecc.

19 LE ENERGIE RINNOVABILI : ESEMPI PUBBLICO ENERGIA EOLICA L energia eolica è l energia che sfrutta la forza del vento per produrre corrente elettrica. Un impianto eolico è un impianto di produzione di energia elettrica che utilizza l'energia cinetica delle particelle d'aria. ENERGIA SOLARE La radiazione solare viene sfruttata per produrre energia termica (riscaldamento e acqua calda) ed elettrica. I due modi diversi di sfruttare il calore irradiato dal sole prevedono la conversione dei raggi solari in energia per mezzo dei pannelli fotovoltaici o attraverso i pannelli solari. ENERGIA IDROELETTRICA È l'energia posseduta dalle masse di acqua. Tale energia è prima di tutto potenziale, associata alla quota più o meno alta sul livello del mare. Si cerca di sfruttare questa energia deviando e canalizzando fiumi, costringendo la loro acqua in percorsi obbligati con dislivelli di quota. È proprio grazie alla presenza di dislivelli che siamo in grado di estrarre energia dall'acqua.

20 SPUNTI PER ATTIVITÁ DIDATTICHE : ENERGIE RINNOVABILI PUBBLICO CUT OUT AND KEEP

21 SPUNTI PER ATTIVITÁ DIDATTICHE : ENERGIE RINNOVABILI PUBBLICO Partendo dalle immagini proposte, invitate i ragazzi a riflettere su vantaggi e svantaggi dell installazione di un impianto eolico. Suggerimenti per le riflessioni: (A FAVORE) - il vento è rinnovabile; -ilventononhacosto; - non produce anidride carbonica; - il terreno agricolo all interno di un parco eolico rimane utilizzabile. CUT OUT AND KEEP (A SFAVORE) -ilventononsoffiasempre; - alcuni trovano gli impianti antiestetici; - occupano parecchio terreno; - generano meno energia rispetto alle centrali elettriche a gas o a carbone. A seguito delle riflessioni si può aprire la discussione chiedendo ai ragazzi che cosa penserebbero se un nuovo parco eolico fosse costruito vicino casa loro (sindrome di Nimby - Not In My Back Yard, "Non nel mio cortile )? Quali alternative potrebbero proporre? Chiedete loro di votare per vedere se sono a favore dell energia eolica o meno, argomentando le proprie scelte.

22 IL PATTO DEI SINDACI PUBBLICO COS È - È il principale movimento europeo che vede coinvolte le autorità locali e regionali impegnate ad aumentare l efficienza energetica e l utilizzo di fonti energetiche rinnovabili nei loro territori. OBIETTIVO - Raggiungere e superare l obiettivo europeo di riduzione del 20% delle emissioni di CO 2 entro il QUANDO - È stato lanciato dalla Commissione Europea il 29 Gennaio 2008, nell ambito della seconda edizione della Settimana Europea dell Energia Sostenibile(EUSEW 2008). CONTA città tra cui 20 capitali europee e numerose città di paesi non membri dell UE, con una mobilitazione di oltre 140 milioni di cittadini. I firmatari rappresentano città di varie dimensioni, dai piccoli paesi alle maggiori aree metropolitane. il Comune di Genova ha aderito al Patto dei Sindaci a febbraio del 2009 PERCHÈ - Dopo l adozione del Pacchetto europeo su clima ed energia nel 2008, la Commissione europea ha lanciato il Patto dei Sindaci per avallare e sostenere gli sforzi compiuti dagli enti locali nell attuazione delle politiche nel campo dell energia sostenibile. I governi locali, infatti, svolgono un ruolo decisivo nella mitigazione degli effetti conseguenti al cambiamento climatico, soprattutto se si considera che l 80% dei consumi energetici e delle emissioni di CO 2 è associato alle attività urbane.

23 PER ARRIVARE A CONSEGUIRE GLI OBIETTIVI DELLA STRATEGIA "EUROPA : VERSO LE SMART CITIES PUBBLICO In un ottica di Sviluppo Sostenibile un ruolo fondamentale è svolto dalle nostre città, le aree urbane in cui vive più della metà della popolazione mondiale in continuo aumento. Esse, infatti, sono determinanti nella lotta ai cambiamenti climatici in quanto responsabili dell 80% dei consumi energeticiedelleemissionidico 2.

24 SMART CITIES PUBBLICO L'aggettivo smart (intelligente) si dovrebbe riferire, applicato a city (città) a una città progettata o gestita in maniera intelligente, funzionale, incentrata su programmi e pratiche dedicati a migliorare la vivibilità e l'efficienza della città, dal punto di vista della pulizia, dell'energia, dell economia, etc. Esistono molte tipologie di Smart City a seconda dell ambito nel quale il complesso urbano decide di impegnarsi per migliorare la qualità della vita dei suoi abitanti. L obiettivo è quello di soddisfare le esigenze, le richieste e conciliare i bisogni di imprese, istituzioni e cittadini grazie all impiego diffuso di tecnologie in particolare nella comunicazione, nella mobilità, nell ambiente e nel risparmio energetico.

25 SMART CITIES : CITTÀ INTELLIGENTI Le smart city sono città in cui gli investimenti in capitale umano e sociale e nelle infrastrutture tradizionali (trasporti) e moderne (ICT) alimentano uno sviluppo economico sostenibile ed una elevata qualità della vita, con una gestione saggia delle risorse naturali, attraverso un metodo di governo partecipativo. Le caratteristiche principali sono: COMODA nella misura in cui aiuta i cittadini a muoversi poco grazie ad un utilizzo diffuso e pervasivo dei servizi e prodotti Ict che permettono di svolgere remotamente, senza muoversi, moltissime attività: dallo shopping, alle riunioni, alle attività di lavoro digruppoediprogetto. SICURA innalza il livello di sicurezza grazie all uso di soluzioni innovative di sorveglianza del territorio e di assistenza ai cittadini. BEN GOVERNATA offre nuove forme di governo in grado sia di monitorare e gestire il territorio e le dinamiche che in esso si sviluppano, sia di valorizzare il rapporto continuo e bidirezionale con i cittadini, le imprese, le entitàvivechesudiessooperanoesisviluppano. VITALE E DINAMICA capace di generare e promuovere attività culturali e ricreative che qualificano il territorio, attirano talenti, arricchiscono il tessuto urbano e ne stimolano creatività e crescita sociale. PARTECIPATA capace di inventare nuove forme di partecipazione che, coniugando l utilizzo delle nuove tecnologie e nuove forme sociali di incontro, siano in grado di rinnovare e ricreare il tessuto dei rapporti umani e le opportunità di confronto e dialogo. PUBBLICO VIRTUOSA in grado di sfruttare tutte le moderne tecnologie per il risparmio energetico e, in generale, per ridurre l impatto sull ambiente e sul pianeta che deriva dalla presenza e dalle attività di migliaia dipersoneeprodotticheinvarieforme consumano energia e producono rifiuti. INFORMATA capace di raccogliere e diffondere informazioni in modo capillare e continuo, sia per quanto riguarda la normale vita sociale ed economica, sia per quanto riguarda la gestione di situazioni di emergenza. CHE SA MUOVERSI in quanto sfrutta nuovi modelli di gestione e governo della mobilità che valorizzino il trasporto pubblico, introducano tipologie e modelli di trasporto (per esempio, i modelli di sharing del mezzo), prevedano servizi innovativi di monitoraggio, analisi, pianificazione e gestione dei flussi dei cittadini e dei mezzi.

26 LA CITTÀ PIONIERA : RIO DE JANEIRO PUBBLICO AlivellomondialeRioDeJaneiro,chesvolgeil ruolo di pioniera in campo di Smart Cities, è stata una delle prime città a migliorare la qualità della vita dei cittadini grazie all implementazione intelligente delle nuove tecnologie al fine di ridurre gli sprechi negli ambiti più disparati che vanno dal settore energetico a quello della gestione dei rifiuti.

27 SMART CITIES : ESEMPI LONDRA Voci di personaggi famosi ringraziano i cittadini per aver utilizzato i cestini, così da invogliarli a continuare a seguire la retta via. Londra è anche promotrice del progetto Waste-to-Energy, finalizzato a trasformare i rifiuti in una nuova fonte di energia elettrica. Tra le innovazioni british va ricordata anche quella di creare musica a partire dai rumori del traffico. BARCELLONA Ha attuato una politica green grazie a una partnership tra Comune e alcune compagnie internazionali. Dal 2000, ad esempio, ha imposto a tutti gli edifici che raggiungono una determinata soglia di altezza di utilizzare energia solare e ha incentivato l uso di auto elettriche installando oltre 200 stazioni di rifornimento in città. FRIBURGO Città di abitanti nel sud della Germania, ai confini con la Francia, ospita il Solarsiedlung, il "quartiere solare". Cinquanta abitazioni circa, tutte costruite in base agli standard più elevati di efficienza energetica, il cui riscaldamento è assicurato da una vicina centrale termica a biomassa. PUBBLICO SANT CUGAT(Barcellona) Sono stati posizionati dei sensori all interno delle fontane per monitorare e ridurre lo spreco di acqua potabile pubblica e nelle aree di parcheggio per segnalare in tempo reale gli spazi ancora da occupare, così da evitare di girovagare in automobile e da ridurre le emissioni. I sensori si trovano persino sui cestini dei rifiuti, in modo tale da ottimizzarne lo smaltimento.

28 SMART CITIES : E IN ITALIA? PUBBLICO La città italiana più smart è Bologna, seguita da Torino, Milano, Roma e Trento. Agli ultimi posti vi sono Crotone, Vibo Valentia e Enna. Fonte: I risultati sono tratti da Smart City Index, lo strumento creato da Between, azienda che da 10 anni effettua un monitoraggio territoriale sistematico dell innovazione tecnologica (dalla banda larga ai servizi digitali), per misurare il livello di Smartness di 117 comuni capoluogo di provincia presi in esame, attraverso oltre 400 indicatori.

29 COSA VUOL DIRE PER UN AZIENDA CONTRIBUIRE ALLO SVILUPPO SOSTENIBILE? INDUSTRIALE Un azienda che vuole contribuire allo sviluppo sostenibile è un azienda che considera le istanze di tutti i diversi portatori di interesse coinvolti (stakeholder) e gli impatti del suo operato nella definizione e nella gestione della propria strategia. In questo modo garantisce un equilibrio proficuo e duraturo tra le tre dimensioni dell economia, della società e dell ambiente, considerando le molteplici connessioni che le caratterizzano.

30 L AZIENDA : LE TRE DIMENSIONI DELLO SVILUPPO SOSTENIBILE INDUSTRIALE Un impresa che contribuisce allo sviluppo sostenibile è un impresa impegnata nel bilanciare tre prestazioni: ECONOMICO-FINANZIARIA creare profitto è l obiettivo principale di un azienda AMBIENTALE produrre senza inquinare e impattare su aria, acqua, risorse naturali e salute umana impegnando le risorse a disposizione in modo responsabile SOCIALE prestare attenzione a politiche pubbliche, standard del mondo del lavoro e pari opportunità per donne e minoranze

31 I PORTATORI DI INTERESSE IN UN AZIENDA : GLI STAKEHOLDER PUBBLICO INDUSTRIALE Soci e azionisti Risorse umane Ambiente IMPRESA Stato, Enti Locali, Pubbliche Amministrazioni Ambiente Comunitá Ambiente Fornitori Ambiente Clienti

32 LO SVILUPPO SOSTENIBILE IN AZIENDA INDUSTRIALE Identificazione degli Stakeholder Ascolto e valutazione delle rispettive aspettative e conoscenza dei rapporti tra essi Mission, Vision, Valori, Principi, Cultura Obiettivi strategici GESTIONE AZIENDALE scelte operative, gestionali, organizzative e tecnologiche Strumenti Codici Etici e Codici di condotta Accountability: Bilancio sociale, bilancio ambientale, bilancio di sostenibilità Stakeholder engagement Reporting Azioni/Comportamenti Formazione continua Donazioni e sponsorship Partnership Cause related marketing(crm) Certificazioni esterne Ambientali: ISO 14001, EMAS Sociali: SA8000, AA1000, OHSA 1800

33 LA SOSTENIBILITÀ SECONDO BARILLA INDUSTRIALE Barilla è un'azienda multinazionale italiana del settore alimentare, operante nel mercato della pasta secca, dei sughi pronti, dei prodotti da forno e del pane fondata a Parma nel Ciò che il mondo chiama sostenibilità per Barilla è un modo unico e distintivo di fare impresa: Buono per Te, Buono per il Pianeta. È il solo modo con cui ogni persona del Gruppo lavora e di cui è ambasciatore. È un identità forte che esprime il contributo dell azienda allo sviluppo sostenibile delle comunità e del pianeta ed è espressione dell attenzione scrupolosa alla qualità dei prodotti e dei processi che ogni giorno si realizzano in Barilla. "Buono per Te, Buono per il Pianeta è lo slogan scelto da Barilla per accompagnare il documento di rendicontazione del Gruppo sugli aspetti nutrizionali, sociali e ambientali in un ottica di promozione delle corrette abitudini alimentari e di riduzione dell impatto ambientale, contribuendo così allo sviluppo sostenibile delle presenti e future generazioni.

34 LA SOSTENIBILITÀ SECONDO COCA-COLA INDUSTRIALE Coca-Cola HBC Italia è una delle maggiori società nel settore delle bevande analcoliche in Italia e il più grande imbottigliatore di prodotti della The Coca-Cola Company sul territorio nazionale. Percepire le imprese come soggetti che abitano il presente e che partecipano alla costruzione del futuro: è questo che noi intendiamo quando parliamo di sostenibilità. Ulrik Nehammer, General Manager La Fondazione Coca-Cola HBC Italia nasce dalla volontà di Coca- Cola HBC Italia Srl di realizzare e di sostenere progetti che di per sé costituiscono un complemento delle attività istituzionali proprie dell Azienda in alcuni settori, come, ad esempio: il sostegno ad iniziative di tutela e di rispetto dell'ambiente e del territorio; la concessione di borse di studio e di ricerca, di intesa con Università ed Istituti; lo sviluppo di indagini e di progetti di ricerca a livello universitario su temi di carattere economico, ambientale e sociale; il supporto ad Enti ed Associazioni che si dedicano ad interventi di solidarietà sociale; la promozione e la valorizzazione della tutela della salute e del benessere fisico, attraverso l attività motoria e sportiva.

35 LA SOSTENIBILITÀ SECONDO COCA-COLA : LA NOSTRA RICETTA INDUSTRIALE La ricetta socio-ambientale di Coca Cola rappresenta il documento che raccoglie i risultati dell azienda nel settore socioambientale. Gode di un sito ad essa dedicato molto semplice e ricco di elementi creativi.

36 LA SOSTENIBILITÀ SECONDO ERG INDUSTRIALE Il Gruppo ERG, attraverso le proprie controllate e joint venture con primari operatori internazionali, opera nei settori delle rinnovabili, nella produzione di energia elettrica e nella distribuzione e vendita di prodotti petroliferi. Il concetto di sostenibilità per il Gruppo ERG è esplicitato nella Lettera agli Stakeholder del Presidente e dell'amministratore Delegato "ERG ha fatto di più, ha privilegiato una visione in grado di trasformare i programmi di CSR che si focalizzano principalmente sulla reputazione e hanno solo un'aderenza limitata al business in programmi di CSV (Corporate Social Value), maggiormente funzionali alla creazione di valore economico, unitamente alla creazione di valore sociale e maggiormente orientati a interpretare le istanze proprie degli stakeholder."

37 LA SOSTENIBILITÀ SECONDO ERG : ERG COME ENERGIA INDUSTRIALE Vogliamo raccontare le sfide intraprese e gli obiettivi di sviluppo economico, sociale e ambientale raggiunti, per costruire un Futuro Sostenibile.

38 LA SOSTENIBILITÀ SECONDO ENI INDUSTRIALE Impresa integrata nell energia impegnata nell attività di ricerca, produzione, trasporto e trasformazione e commercializzazione del petrolio e del gas naturale. Essere sostenibili significa creare valore per gli stakeholder e utilizzare le risorse in modo tale da non compromettere i fabbisogni delle generazioni future.

39 LA SOSTENIBILITÀ SECONDO ENI INDUSTRIALE Eni ritiene che la corruzione sia un ostacolo intollerabile all efficienza del business e alla leale concorrenza. Per questo motivo considera l integrità etica, il pieno rispetto delle leggi e dei regolamenti e la correttezza come doveri costanti di tutte le sue persone. Attraverso codice etico, canali preposti dedicati alle segnalazioni, etc. mira a sensibilizzare dipendenti, fornitori, collaboratori, etc. sul tema della lotta alla corruzione

40 LA SOSTENIBILITÀ SECONDO HERA La strategia del Gruppo Hera conferma la volontà di garantire un modello di impresa innovativo basato su un approccio multi business, con un forte radicamento territoriale e che pone la sostenibilità come elemento caratterizzante delle scelte aziendali e delle linee di sviluppo. Una delle maggiori local utilities italiane, opera principalmente nei settori Ambiente (raccolta e trattamento rifiuti), Energia (distribuzione e vendita di energia elettrica e gas) e Idrico (acquedotto, fognature edepurazione). INDUSTRIALE REGALA UN ALBERO ALLA TUA CITTÁ Campagna di Hera per promuovere la fatturazione via Internet che prevede la messa a dimora di nuovi alberi per le città più virtuose e più sensibili al passaggio alla bolletta on-line, contribuendo così a risparmiare alberi e fare un favore all ambiente. Ogni 50 adesioni Hera pianterà un albero nelle città più virtuose, facendosi inoltre carico dei costi di manutenzione degli alberi piantatiperiprimitreanni.

41 LA SOSTENIBILITÀ SECONDO HERA : HeraLAB INDUSTRIALE L'iniziativa HeraLAB è stata lanciata il 21 maggio 2013 in occasione dell'evento di presentazione del Bilancio di Sostenibilità 2012 del Gruppo. È stata presentata dal Sindaco di Imola, che si è fatto portavoce di un'istanza diffusa di radicamento dell'impresa nel tessuto sociale, riconoscendo a Hera oggi un ruolo decisivo per promuovere la sostenibilità del territorio in tutte le sue dimensioni, economica, sociale e ambientale. LAB, Local Advisory Board, è un consiglio consultivo locale multi-stakeholder, previsto in ciascuna delle aree territoriali in cui oggi Hera opera con il compito di formulare una proposta di interventi di coinvolgimento degli stakeholder e di iniziative, da realizzare eventualmente insieme ad altri soggetti, per promuovere la sostenibilità dei servizi offerti da Hera.

42 SVILUPPO SOSTENIBILE : LE ECO-REGOLE PERSONALE PUBBLICO PERSONALE Il singolo cittadino può adottare comportamenti responsabili e rispettosi dell ambiente, l esempio, infatti, insegna più delle parole. Un piccolo gesto può fare moltissimo per il nostro pianeta. Esistono delle semplici norme che, se adottate, attivano un processo di cambiamento quali ad esempio: 1. Bere acqua dell acquedotto, salvo che vi sia un problema di inquinamento accertato. Non ha senso comprare l acqua minerale ovunque, perfino in montagna, nelle località turistiche e termali. I gestori potrebbero inviare insieme alle bollette le caratteristiche dell acqua del rubinetto, come si legge sulle etichette delle bottiglie. 2. Evitare il più possibile di usare piatti, posate, bicchieri e bottiglie di plastica. Circa la metà del volume della spazzatura è composto di plastica e rivestimenti (package) che si può ridurre utilizzando normali bicchieri di vetro, piatti e posate, tutti oggetti riutilizzabili semplicemente lavandoli. 3. Ridurre la velocità in autostrada e viaggiare a Km/h per ridurre le emissioni ed il consumo di carburanti. 4. Privilegiare il riutilizzo, la riciclabilità, il risparmio energetico, l accumulo delle fonti naturali (l acqua piovana, le foglie e rifiuti organici per fare concimi naturali,ecc...)

43 SVILUPPO SOSTENIBILE : LE ECO-REGOLE PERSONALE 5. Evitare l importazione di cibi che si possono produrre in loco, per favorire i cibi genuini, biologici, locali, freschi e di stagione, PUBBLICO nonché per ridurre lo sbilancio energetico e l inquinamento PERSONALE dovuto al trasporto. 6. Adottare la raccolta differenziata dei rifiuti. Stare attenti alle batterie, devono essere gettate negli appositi contenitori. 7. Rispettare l ambiente e la natura tenendo puliti boschi, sentieri, prati, alvei dei fiumi. 8. Usare lampade a basso consumo ed elettrodomestici a basso consumo. 9. Non lasciare in attesa (standby) PC e altri dispositivi quando non si utilizzano, per non sprecare energia elettrica. È anche una delle regole da rispettare per le normative sulla sicurezza (prevenzione antincendio). 10. Usare il più possibile concimi organici, compost di foglie, cenere, lupini, ecc, anziché chimici, come pesticidi, che sono una delle cause della morte delle api (nel 2008 si è stimato chenesianomorteil40%nelmondo). 11. Regolare il termostato degli impianti di riscaldamento in casa einufficioa17-18 C,perridurreiconsumidienergia. 12. Evitare gli sprechi di acqua.

44 SVILUPPO SOSTENIBILE : LE ECO-REGOLE PERSONALE 13. Evitare il più possibile i prodotti usa e getta, è buona regola PUBBLICO cercare di produrre meno rifiuti possibili e dipersonale riciclarli il più possibile. 14. Evitare gli sprechi di carta e l eccessivo uso di fotocopie. 15. Evitare bibite e merendine dei distributori automatici, sostituendole con panini fatti a mano per evitare di disperdere inutilmente nell ambiente contenitori ed involucri. Un alimentazione più sana è buona prevenzione anche per la salute umana. 16. Applicare il principio della condivisione volontaria delle risorse fra vicini di casa, riscoprendo amicizia, socialità e solidarietà. 17. Moderare il consumo di carne privilegiando frutta, verdure, cereali, formaggi.

45 SPUNTI PER ATTIVITÁ DIDATTICHE : ECOQUIZ CUT OUT AND KEEP L'acqua di rubinetto è meno sicura dell'acqua in bottiglia? a. Sì, è meno sicura perché meno controllata b. No,èsicuracomequellainbottiglia c. Sì, è meno sicura perché prelevata dai fiumi che sono inquinati Bruciare i rifiuti è la soluzione più conveniente, perché si ottiene energia? a. Sì, è conveniente ed elimina le discariche b. Sì, perché si risparmia c. No, bruciare irifiuti è ilmetodo più costoso ed inquinante Quanto convengono le lampadine a risparmio energetico? a. Poco perché consumano più o meno come quelle tradizionali b. Non convengono per niente perché costano troppo e illuminano male c. Molto, risparmiano e illuminano efficacemente PERSONALE Quando c'è nuvoloso, i pannelli solari e fotovoltaici funzionano male? a. No, hanno semplicemente un rendimento leggermente inferiore b. Sì,elacasarestaalbuioesenzaacquacalda c. No, anzi funzionano meglio Se acquisto una macchina nuova, mi conviene un modello a diesel o abenzina? a. A diesel, costa poco e i filtri antiparticolato non inquinano b. A benzina, i veicoli Euro5 sono ecologici e convenienti c. Nessuno dei due, sono entrambi inquinanti ed economicamente svantaggiosi.

46 IL GREENWASHING PUBBLIC O Il termine greenwashing è stato usato per la prima volta nel 1986 dall ambientalista americano Jay Westerveld per descrivere il comportamento adottato dai grandi alberghi di posizionare in bagno cartoncini con l invito ad utilizzare più volte gli stessi asciugamani, motivandolo con l attenzione per l ambiente. Secondo Westerveld, il vero scopo di questa richiesta era semplicemente ridurre i costi della lavanderia, dal momento che gli albergatori non si preoccupavano di riciclare alcunché. GREEN ( verde, inteso in senso ecologico) + WHITEWASHING(lavare, per nascondere o mascherare illeciti) Dall espressione inglese whitewashing (lett. imbiancatura ) utilizzata in ambito politico per designare il tentativo coordinato di nascondere fatti spiacevoli.

47 COSA SI INTENDE CON IL TERMINE GREENWASHING? Con il termine GREENWASHING si intende l appropriazione illegittima da parte delle imprese di virtù ecosostenibili e qualità ambientaliste per creare un immagine positiva delle proprie attività (o prodotti) o per distogliere l attenzione da proprie responsabilità nei confronti di comportamenti e impatti ambientali negativi.

48 IL GREENWASHING Tra il 2008 e il 2009 l agenzia americana di comunicazione ambientale TerraChoice Environmental ha effettuato una ricerca tra Canada, Stati Uniti, Australia e Inghilterra, analizzando le etichette dei prodotti e le informazioni aggiuntive comunicate dalle aziende, ed ha presentato un elenco di tentativi di rendere attività e prodotti green.

49 I 7 PECCATI DI GREENWASHING PUBBLIC O 1. PECCATO DI TRADE OFF NASCOSTO Il peccato consiste nel concentrarsi solo su alcuni attributi ambientali del prodotto o servizio, omettendone altri anche più rilevanti, ritenendoli sufficienti a caratterizzare l intera azienda come sostenibile. 3. PECCATO DI VAGHEZZA La vaghezza dei significati dei messaggi, troppo ampi e generali o poco definiti come l uso di espressioni quali amico dell ambiente, ecologico, tutto naturale : arsenico, uranio o mercurio, ad esempio, sono tutti componenti naturali, ma velenosi. Tutto naturale non significa necessariamente tutto verde. 5. PECCATO DI FALSITÀ Le false etichette sono autocertificazioni delle aziende in merito alla propria sostenibilità, con l applicazione sul packaging di ecoetichette fasulle. Immagini o parole che danno convalide inesistenti compaiono sui prodotti, senza aver chiamato in causa terze parti o enti di certificazione riconosciuti per la verifica dei dati. 2. PECCATO DI MANCANZA DI PROVE Sono elencate determinate caratteristiche senza il supporto di prove scientifiche, informazioni sufficienti e accessibili o certificazioni affidabili da parte di terzi che supportino il claim ambientale. 4. PECCATO DI IRRILEVANZA L irrilevanza delle informazioni è il peccato secondo cui sono comunicate caratteristiche vere, ma di nessun aiuto per consentire realmente al consumatore di compiere una scelta consapevole sul prodotto e sull azienda. Un classico esempio è la dichiarazione Cfc free nei prodotti per la pulizia della casa, dove questi gas sono vietati dalla legge da tempo. 6.PECCATODELMINOREDEIMALI Affermazioni vere all interno della categoria di appartenenza del prodotto, ma che tralasciano l impatto ambientale ben maggiore della categoria in generale. È il caso delle sigarette ecologiche, prodotti nocivi rinverditi. 7. PECCATO DEL DIRE BUGIE Questo peccato corrisponde all esposizione di dati e affermazioni semplicemente e totalmente falsi, ma, contrariamente a quanto si possa pensare, è il meno diffuso.

50 Fonte: archive/00021/in renault /00021/IN Renault- GREENWASHING : ESEMPI Pubblicità Saab 2013 (PECCATO DI Ad_21833c.jpg. Pubblicità Renault Twingo 2009 (PECCATO DI FALSITÀ) Nello spot della Renault l automobile Twingo è stata presentata come auto ecologica, sfruttando l immagine di foglie verdi che escono addirittura dal tubo di scappamento, ma in termini di emissioni non presenta particolari caratteristiche di efficienza. Fonte: VAGHEZZA) In questo spot l azienda Saab si è presentata a parole come sostenibile, promettendo di vendere auto ad emissioni neutrali di CO2 e autocelebrandosi per la propria sensibilità ambientale. In questo caso la comunicazione ambientale è connotata emotivamente. Non vi è alcuna virtù ambientale particolare, ma la parola Grrrrrreen in colore verde rientra nella categoria di immagini/evocazioni/ba ckground naturali e rassicuranti. Saab è stata processata dall Autorità Garante per pubblicità ingannevole e pratica scorretta.

51 GREENWASHING : ESEMPI Pubblicità Acqua San Benedetto 2009 (PECCATO DI MANCANZA DI PROVE) La campagna pubblicitaria sulle bottiglie"ecofriendly, nota con lo slogan - Plastica, + natura è costata ben 70 mila euro per "pratiche commerciali scorrette alla società Acqua Minerale San Benedetto. Secondo il Bollettino dell Autorità, infatti, non risulta che la società "abbia proceduto a effettuare studi per dimostrare e certificare la veridicità delle affermazioni" riportate negli spot pubblicitari delle "eco"-bottiglie: "prodotte con meno plastica, meno energia e più amore per l'ambiente. Non sono state fornite prove, quindi, rispetto alla riduzione di peso delle bottiglie, che avrebbero dovuto avere un 30% in meno di plastica, né in merito ad un risparmio energetico particolare in relazione alla produzione dei nuovi contenitori. Fonte:

52 GREENWASHING : ESEMPI Pubblicità Acqua Ferrarelle 2011 (PECCATO DI TRADE OFF NASCOSTO) Ferrarelle è stata multata per comunicazione ingannevole in merito al progetto Impatto Zero in collaborazione con Lifegate. L impegno verde dichiarato, infatti, secondo l Autorità Garante non è sufficiente per definire la bottiglia a impatto zero. L azienda si vanta di non avere un impatto sull ambiente con approfondimenti sul sito, leaflet, etichette e cartelloni pubblicitari. Nonostante esista una reale attività di compensazione di CO2, Ferrarelle ha esagerato nella comunicazione. I prodotti interessati al programma di riforestazione corrispondono, infatti, solo al 7%. Fonte:

53 SPUNTI PER ATTIVITÀ DIDATTICHE : CACCIA AL GREENWASHING PUBBLIC O La crescente sensibilità ambientale ed ecologica dei consumatori e dei clienti ha portato a prestare una sempre maggiore attenzione a cercare ed acquistare prodotti che siano attenti all ambiente e ai lavoratori. Dopo aver affrontato e compreso in classe i 7 peccati individuati dall agenzia di comunicazione ambientale, Terra Choice Environmental Marketing, si può procedere ad una vera e propria caccia ai casi di greenwashing con discussione e approfondimenti portando gli studenti a sviluppare capacità analitiche e senso critico. CUT OUT AND KEEP

54 Il caso BP Un esempio concreto per Un esempio concreto per comprendere

55 IL CASO LE COORDINATE Il 20 aprile 2010, durante le fasi finali di trivellazione per la realizzazione di un pozzo, nelle acque profonde del Golfo del Messico, un esplosione sulla piattaforma Deepwater Horizon, piattaforma petrolifera semisommergibile di proprietà della Transocean, una società di servizi per il mondo petrolifero, sotto contratto con la BP, a circa ottanta chilometri dalla costa della Louisiana, ha innescato un incendio violentissimo. Due giorni dopo la piattaforma è inevitabilmente affondata e le valvole di sicurezza all estremità del pozzo petrolifero sottostante non hanno funzionato; ciò ha causato un immensa fuoriuscita di greggio dal fondo del mare. Nonostante i diversi tentativi volti a contenere i danni: cupole di contenimento, veicoli sottomarini, spargimento di solventi chimici disperdenti, iniezioni di cemento, scavo di nuovi pozzi, solo dopo 106giorni,il4agosto,èstatabloccatalaperditadipetrolio. Una catastrofe senza precedenti che ha coinvolto irreparabilmente l ecosistema, l economia e la salute delle popolazioni del Golfo del Messico rivelando quanto può arrivare adessereelevatoilcostodelpetrolio,intuttiisensi.

56 2000 La compagnia, rinominata BP adotta un nuovo slogan Beyond Petroleum, cioè Oltre il petrolio e realizza un rebranding del suo marchio, lo scudo verde, trasformandolo nel simbolo dell elio dai raggi di sole verdi e gialli, per testimoniare il suo nuovo spirito ecologista ed enfatizzare l attenzione verso l ambiente e verso le fonti di energia rinnovabili. L azienda ha reso noto di aver deciso di mantenere la sigla BP perché riconosciuta in tutto il mondo e perché adatta a rappresentare la nuova vocazione del gruppo: «Better people, better products, big picture, beyond petroleum.» 20 aprile 2010 La BP si rende responsabile del disastro ambientale che l opinione comune considera il piùgravedella storia dell America.

57 IL CASO BP : REBRANDING NEW OLD BEYOND PETROLEUM

58 IL CASO BP : DISASTRO AMBIENTALE LE CONSEGUENZE PER LA NUOVA IMMAGINE PRIMA DOPO

59 IL CASO BP : NUMERI 11 lavoratori morti nell incendio e nello sprofondamento della piattaforma 17 lavoratori feriti 16 miglia di costa interessate dalla marea nera 400 specie animali messe in pericolo dalla fuga di petrolio 4,4 milioni di barili di petrolio dispersi nel golfo del Messico di perdita di valore delle azioni BP nei primi 12 giorni dopo il disastro

60 SPUNTI PER ATTIVITÁ DIDATTICHE : DISASTRI AMBIENTALI Il caso BP non è il primo disastro ambientale provocato dall uomo che con la sua attività ha messo a repentaglio non solo la propria vita, ma quella del Pianeta con gravi effetti sull ambiente e le specie viventi coinvolte. È importante che i ragazzi conoscano e si creino le proprie consapevolezze e opinioni in merito a ciò che li circonda. Dopo aver approfondito tramite ricerche mirate alcuni dei disastri ambientali più noti, si può creare un dibattito tra i ragazzi sotto forma di gioco di ruolo incui simulando in una sorta di tribunale la causa, i ragazzi assumono le parti dei diversi soggetti coinvolti. CUT OUT AND KEEP

61 SPUNTI PER ATTIVITÁ DIDATTICHE : DISASTRI AMBIENTALI EXXON VALDEZ ALASKA, 24 marzo 1989 ČERNOBYL UCRAINA, 26 aprile 1986 CUT OUT AND KEEP BHOPAL INDIA, 3 dicembre 1984

62 SPUNTI PER ATTIVITÁ DIDATTICHE : DISASTRI AMBIENTALI GREAT PACIFIC GARBAGE PATCH OCEANO PACIFICO ICMESA ITALIA (Seveso, Brianza), 10 luglio 1976 CUT OUT AND KEEP HAVEN GENOVA, 11 aprile 1991

63 CITTADINANZA RESPONSABILE : DEFINIZIONE La nozione di cittadinanza responsabile solleva questioni relative alla coscienzaeallaconoscenzadeidirittiedeidoveri.èanchelegataavalori civici come la democrazia e i diritti umani, l uguaglianza, la partecipazione, la cooperazione, la coesione sociale, la solidarietà, la tolleranza della diversità e la giustizia sociale. Riferito al singolo questo concetto definisce un individuo intimamente correlato con gli altri, le risorse e lo sviluppo del territorio, attraverso una profonda conoscenza di ciò che lo circonda. Le persone che coesistono all interno della società responsabilmente sono disposte a mettere in comune con gli altri non solo le proprie esperienza quotidiane, ma anche una visione e una progettualità che guarda al futuro.

64 CITTADINANZA RESPONSABILE ESEMPI : FONDACA La Fondazione intende contribuire all'incremento, alla condivisione e al miglior uso della informazione scientifica e della conoscenza sulla cittadinanza in mutamento, in collaborazione con attori pubblici, privati e civici operanti nelle dimensioni locale, nazionale, europea e globale. La Fondazione Fondaca è un think-tank europeo costituito nel La sua mission è incentrata sulla cittadinanza intesa come fenomeno plurale e multiforme, in cui hanno luogo e sono osservabili cruciali mutamenti dei sistemi democratici nelle società contemporanee, mutamenti caratterizzati da nuovi luoghi e modalità di costruzione delle identità collettive, da nuovi contenuti di diritti e doveri, da nuovi ruoli dei cittadini nella sfera pubblica. Di tutto ciò, il caso più emblematico è quello dell'attivismo civico, ossia la presenza nella scena pubblica di una pluralità di organizzazioni civiche che svolgono un ruolo di attori nel ciclo del policy making e che sono irriducibili alle forme tradizionali dell'associazionismo politico, di quello connesso al mondo della produzione e del lavoro e di quello tradizionale, a fini privati, della società civile.

65 CITTADINANZA RESPONSABILE ESEMPI : MADE IN CARCERE Ironia, semplicità e creatività sono le caratteristiche che contraddistinguono i prodotti Made in Carcere. Sono manufatti che nascono dall'utilizzo di materiali e tessuti esclusivamente di scarto, provenienti da aziende italiane che credono in noi e particolarmente sensibili alle tematiche sociali ed ambientali. Il marchio Made in Carcere nasce nel 2007, grazie a Luciana Delle Donne, fondatrice di Officina Creativa, una cooperativa sociale, non a scopo di lucro. Si producono manufatti "diversa(mente) utili": borse, accessori, originali e tutti colorati. Sono prodotti "utili e futili", confezionati da donne ai margini della società: 20 detenute, alle quali viene offerto un percorso formativo, con lo scopo di un definitivo reinserimento nella società lavorativa e civile. Lo scopo principale di Made in Carcere è diffondere la filosofia della "seconda opportunità" per le detenute e della "doppia vita" per i tessuti. Un messaggio di speranza, di concretezza e solidarietà, ma anche di libertà e rispetto per l ambiente.

66 CITTADINANZA RESPONSABILE ESEMPI : COMUNITÀ DI SANT EGIDIO La Comunità di Sant Egidio nasce a Roma nel 1968, all indomani del Concilio Vaticano II. Oggi è un movimento di laici a cui aderiscono più di persone, impegnato nella comunicazione del Vangelo e nella carità, in Italia e in 73 paesi dei diversi continenti. E' "Associazione pubblica di laici della Chiesa". Le differenti comunità, sparse nel mondo, condividono la stessa spiritualità e i fondamenti che caratterizzano il cammino di Sant Egidio. LE MENSE PER I POVERI Nelle mense viene servito gratuitamente agli ospiti un pasto caldo e abbondante in un clima familiare e accogliente. Chi si reca a mangiare alla mensa non ha necessità di soddisfare solo il bisogno materiale di cibo, ma anche di ritrovare simpatia, rispetto e calore umano che spesso gli sono negati. L'attenzione alla dignità e alla personalità di ognuno si esprime nella cura dell'ambiente, nell'atteggiamento cortese dei volontari che servono a tavola. Una particolare attenzione viene prestata al cibo: si tiene conto infatti delle abitudini alimentari degli ospiti nel rispetto della loro tradizione religiosa. In considerazione della presenza di musulmani per esempio non viene mai servita carne di maiale né si beve vino. Il servizio è garantito da volontari che a titolo gratuito offrono il loro tempo libero per aiutare le persone in difficoltà. Solo a Roma la mensa ha ospitato 100mila persone e sono stati serviti 2 milioni e duecentomila pasti.

67 CITTADINANZA RESPONSABILE ESEMPI : BANCO ALIMENTARE ONLUS Dal 1989 l attività della Rete Banco Alimentare è resa possibile dai volontari (oggi 1398) che, coordinati dal personale dipendente, svolgono quotidianamente il proprio compito rendendo concreta e visibile la mission. La Fondazione Banco Alimentare Onlus non ha scopo di lucro e si propone l esclusivo perseguimento di finalità di solidarietà sociale nei settori dell assistenza sociale e della beneficenza, nel solco della tradizione cristiana, della dottrina sociale della Chiesa e del suo Magistero, secondo il principio di sussidiarietà e secondo la concezione educativa del Condividere i bisogni per condividere il senso della vita. Per raggiungere i suoi obiettivi, provvede in particolare: alla raccolta delle eccedenze di produzione agricole, dell industria alimentare, della Grande Distribuzione e della Ristorazione organizzata; alla raccolta di generi alimentari presso i centri della Grande Distribuzione nel corso della Giornata Nazionale della Colletta Alimentare; alla ridistribuzione ad enti che si occupano di assistenza e di aiuto ai poveri, agli emarginati e, in generale, a tutte le persone in stato di bisogno

68 PROGETTUALITÀ E CREAZIONE DI VALORE SOSTENIBILE L esigenza di aiutare le nuove generazioni a individuare la propria strada è avvertita in maniera crescente da chi si occupa ogni giorno della loro formazione. Oggi è fondamentale accrescere nei giovani la consapevolezza di tutto ciò che li circonda e delle modalità attraverso cui arrivare a realizzare i propri obiettivi in sinergia con la società. Genova Scoprendo si pone come obiettivo quello di favorire, attraverso i valori che esprime, un attitudine progettuale nei ragazzi e una riscoperta del legame con la comunità di riferimento. Chi forma gli adulti di domani ha il compito di stimolarne il pensiero promuovendo la nascita di idee innovative che possano contribuire al cambiamento e allo sviluppo del territorio.

69 CREAZIONE DI VALORE SOSTENIBILE PER IL TERRITORIO : CASE STUDY Quando i giovani progettano qualcosa pienamente sostenibile per rilanciare il proprio territorio

70 GRAZIE A TUTTI PER L ATTENZIONE! Fondazione Edoardo Garrone Via San Luca, Genova tel sito: Coordinamento didattico Alessandra Gentile cell coordinamento.didattico@fondazionegarrone.it Materiale disponibile su :

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