Grandezze Fisiche. Noi percepiamo i fenomeni naturali attraverso i sensi:
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- Battistina Riccio
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1 Grandezze Fisiche Noi percepiamo i fenomeni naturali attraverso i sensi: Vediamo una automobile che corre Sentiamo con la mano che un oggetto è più caldo di un altro Udiamo che il suono del violino è diverso da quello della tromba Tuttavia le informazioni registrate dai sensi sono sempre soggettive e non oggettive. er esempio, se chiediamo a due persone che escono dal mare come è l acqua, molto probabilmente una dirà che è calda e l atra dirà che è fredda. Ma se misuriamo la temperatura con un termometro potremo dire che l acqua è a 22 C. Questa risposta ha lo stesso significato per tutti gli osservatori che adottano il termometro come strumento di misura. Usando uno strumento, l osservazione diventa oggettiva (cioè indipendente dall osservatore) e quantitativa (cioè ha un valore numerico). Le caratteristiche dei fenomeni che sono misurabili con strumenti si chiamano grandezze fisiche. er esempio, la temperatura, la lunghezza, il tempo, la velocità, l accelerazione, la pressione, il peso ecc., sono grandezze fisiche. Misurare una grandezza significa fissare una Unità di Misura (UM) e contare quante volte UM è contenuta nella grandezza data. eso UM: Kg Temperatura UM: C Lunghezza UM: m Tempo UM: s Velocità UM: m/s Accelerazione UM: m/s² ressione UM: atm
2 Grandezze Fisiche Ci sono due tipi di grandezze fisiche: Grandezze SCALARI : sono quelle definite da un valore numerico e basta. Es: Lunghezza, Tempo, Temperatura, Massa, Area, Volume ecc.. Grandezze VETTORIALI : sono quelle definite da un valore numerico, una direzione e un verso. Si rappresentano con una freccia chiamata vettore. Es: Spostamento, Forza, Velocità, eso. V L V T L
3 Operazioni con i Vettori Somma di due vettori a Vettori concorrenti -a -a+b Vettori opposti Scomposizione di un vettore lungo due direzioni r e s
4 La rivoluzione scientifica : COERNICO Niccolò Copernico ( ) viene a studiare a Bologna e poi a adova. Copernico farà il grande salto che generazioni di astronomi indiani, arabi e persiani non erano riusciti a fare: capovolge il sistema geocentrico Tolemaico e afferma che è il sole al centro del mondo e la terra e gli altri pianeti gli girano intorno. Non è che il sistema geocentrico non funzionasse, è che era estremamente complicato. L ipotesi copernichiana semplifica tutto e accelera la rivoluzione scientifica. Il pensiero laterale che spariglia
5 Il matematico che per ciò si salva dall inquisizione La rivoluzione scientifica : KELERO oco più di mezzo secolo dopo la morte di Copernico l'astronomo tedesco Giovanni Keplero ( ), basandosi sul modello copernicano e sullo studio accurato dei dati di osservazione raccolti dal suo maestro, il danese Tycho Brahe ( ), formulò tre leggi che descrivono matematicamente il moto dei pianeti attorno al Sole. Keplero non arrivò a spiegare la causa del moto dei pianeti (cosa che farà Newton), ma intuì che era il sole ad esercitare un qualche tipo di azione sui pianeti. rima legge: i pianeti ruotano attorno al Sole seguendo orbite ellittiche, di cui il Sole occupa uno dei fuochi. Seconda legge: il raggio vettore che congiunge un pianeta al Sole spazza aree uguali in tempi uguali (Velocità areolare =Costante) I pianeti non si muovono sulla loro orbita con velocità costante, un pianeta è più veloce quanto più è vicino al Sole (perielio) e più lento quanto più è lontano dal Sole (afelio). T2 T1 R2 R1 Terza legge: il quadrato del periodo di rivoluzione di un pianeta attorno al Sole è proporzionale al cubo della sua distanza media dal Sole. T² = k R³
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