Matematica Canale A-D- Farmacia a.a.2017/2018. x a x b = x a+b x a y a = (x y) a x a x b = xa b = 1. y a = y. (x a ) b = x a b = (x b ) a.
|
|
- Ada Nardi
- 4 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 1 Matematica Canale A-D- Farmacia a.a.2017/2018 Proprietà delle potenze. naturali; si ha Siano: x, y, sono numeri reali positivi; a, b numeri reali; m e n numeri x a x b x a+b x a y a (x y) a x a x b xa b 1 x a ( ) x a y a y x b a (x a ) b x a b (x b ) a x m n x 1 n n x n x m ( n x) m Nell espressione x a, x è detta base della potenza, a esponente. Se x (o y) è negativo, a può assumere solo valori interi relativi o valori razionali che, scrittti in forma di frazione, abbiano al denominatore un numero intero dispari. Esempio. ( 2) 3/ ( 2) 2/5 5 4 ( 2) 3/4 4 8 non esiste nel campo reale Logaritmi. Sia a > 0, a 1, k > 0, allora!y : a y k; y si dice logaritmo in base a di k: Risulta log a a x x log a x 1 log x a a y k y log a k a log a x x (x > 0) log a (x y) log a x + log a y (x y > 0) log a x y log a x log a y ( x y > 0) log a x n n log a x (x n > 0) log a n x m m n log a x ( n x m > 0) log a k log b a log b k Funzioni lineari. Una funzione espressa dalla legge f(x) mx + q (1) con m e q R, è una funzione lineare il cui grafico è una retta del piano cartesiano. Il numero q è detto termine noto ed è l ordinata del punto di intersezione del grafico di (1) con l asse delle y. Dalla (1) si ha f(x 1 ) : y 1 mx 1 + q f(x 2 ) : y 2 mx 2 + q da cui m y 2 y 1 x 2 x 1
2 2 Presi, dunque, due qualsiasi punti del grafico di (1), il coefficiente m rappresenta la variazione delle ordinate di questi rispetto alla corrispondente variazione delle ascisse. Il numero m è detto coefficiente angolare della retta grafico di (1) e vale m tan α dove α è l angolo che il grafico di (1) forma con la direzione positiva dell asse delle x, misurato in senso antiorario. Risulta: se m > 0, il grafico di (1) è una retta inclinata di un angolo α (0, π 2 ) rispetto alla direzione positiva dell asse delle x e (1) è una funzione crescente. se m < 0, il grafico di (1) è una retta inclinata di un angolo α ( π 2, 0) rispetto alla direzione positiva dell asse delle x e (1) è una funzione decrescente. se m 0, α 0 il grafico di (1) è una retta parallela all asse delle x, che coincide con l asse delle x se anche q 0. Figura 1: Coefficiente angolare di una retta.
3 3 Limiti notevoli xb log x x 0 + log x { +, se b > 0 0, se b < 0. x b 0 (b > 0) ( 1 + x) b x e b (b R) x log x + x 0 xb log x 0 (b > 0) + x b 0 (a > 1, b > 0) ax ( 1 + b x) x e b (b R) sin x x 0 x 1 2 x cos x 0 in quanto cos x è itata e Retta tangente. La retta tangente in (x 0, f(x 0 )) al grafico di f(x) ha equazione y f(x 0 ) + f (x 0 )(x x 0 ) 2 x 0 Il valore f (x 0 ), derivata di f(x) calcolata in x 0, coincide, dunque, con il coefficiente angolare della retta tangente al grafico di f(x) in (x 0, f(x 0 )). Integrali [f(x)] a f (x) dx [f(x)]a+1 + c a 1 a + 1 cos[f(x)] f (x) dx sin[f(x)] + c e f(x) f (x) dx e f(x) + c f (x) dx arctan[f(x)] + c 1 + [f(x)] 2 Come caso particolare, in questi, si ha f(x) x (quindi f (x) 1). f (x) f(x) dx log f(x) + c sin[f(x)] f (x) dx cos[f(x)] + c a f(x) f (x) dx af(x) log a + c f (x) cos 2 dx tan[f(x)] + c [f(x)] c R Distribuzione binomiale. Il lancio di una moneta dà testa con probabilità p, 0 p 1, croce con probabilità 1 p. Determinare la probabilità di ottenere una prefissata sequenza di teste e di croci lanciando la moneta n volte. Soluzione. Uno spazio di probabilità opportuno può essere Ω {ω (ω 1,..., ω n ) : ω i 1 oppure ω i 0, i 1,..., n} dove 1 indica che si è ottenuto testa, 0 che è uscito croce. Il sottoinsieme A i {ω : ω i 1} corrisponde all evento il risultato dell i-esimo lancio è testa quindi P (A i ) p; dunque, per la particolare sequenza si ha ω (1,..., 1, 0,..., 0 ) }{{}}{{} k volte n k volte {ω} A 1 A k A C k+1... AC n Non c è ragione di pensare che la conoscenza del risultato di un lancio dia informazioni sul risultato degli altri, dunque gli eventi A 1,... A k, A C k+1,... AC n risultano indiopendenti e quindi si ha P ({ω}) P (A 1 ) P (A k )P (A C k+1 ) P (AC n ) p k (1 p) n k (2)
4 4 Tale risultato dipende solo dal numero di 1 presenti nella sequenza e non dalle loro posizioni. La (2) è dunque la probabilità di una qualsiasi sequenza contenente k volte il numero 1. Facendo seguito allo schema successo-insuccesso appena visto, k successi in n prove, {X k}, sono rappresentati dall insieme formato dalle sequenze ω contenenti esattamente k simboli 1; come visto, ogni sequenza di questo tipo ha probabilità data dalla (2). La probabilità di ottenere k successi in n prove, P ({X k}), è pari a p k (1 p) n k moltiplicato la cardinalità dell insieme A k formato da tutte le possibili sequenze di 0 e di 1 nelle quali 1 appare esattamente k volte, ovvero {( n ) P ({X k}) k p k (1 p) n k se k 0, 1,..., n 0 altrimenti. (3) La (3) definisce la Legge binomiale di parametri n e p, indicata con il simbolo B(n, p). Distribuzione gaussiana. Una variabile aleatoria X si dice normale oppure gaussiana di parametri µ e 2, in simboli X N(µ, 2 ), se X ha funzione di densità data da f(x) 1 } { 2π exp (x µ)2 2 2 x R La densità normale è una curva simmetrica rispetto all ase x µ dove ha il massimo pari a 1 2π. Se X N(µ, 2 ), allora Z : X µ è una variabile aleatoria normale di media 0 e varianza 1; in simboli Z N(0, 1). La variabile aleatoria Z si dice normale standard e si ha Φ(x) P (Z x) : 1 2π x e y2 2 dy x R (4) Da quanto esposto segue anche, ovviamente, che se Z N(0, 1), allora Z + µ N(µ, 2 ). Si ha, per a < b, ( X µ P (X < b) P < b µ ) ( P Z < b µ ) ( ) b µ : Φ ( a µ P (a < X < b) P < X µ < b µ ) ( a µ P < Z < b µ ) ( P Z < b µ ) ( P Z < a µ ) ( ) ( ) b µ a µ : Φ Φ L integrale dell equazione (4) non si può risolvere analiticamente; è possibile il calcolo di Φ(x) facendo uso di apposite tavole, presenti su questo sito. Risulta Φ( x) P (Z < x) P (Z > x) 1 P (Z < x) 1 Φ(x). Teorema del ite centrale. Siano X 1, X 2,..., X n variabili aleatorie indipendenti identicamente distribuite, tutte con media µ e varianza 2 ; allora, se n è grande, la somma X 1 + X X n è approssimativamente normale con media nµ e varianza n 2. Tale somma può anche essere normalizzata in modo da ottenere una distribuzione approssimativamente normale standard; si ha infatti che X 1 + X X n nµ N(0, 1) n
5 5 dove con il simbolo si intende è approssimativamente distribuito come. Ciò significa che per n grande e x qualsiasi vale l approssimazione ( ) X1 + X X n nµ P < x Φ(x) n dove Φ denota la funzione di ripartizione della normale standard. Come caso particolare di tale teorema si ha questo altro enunciato del Teorema stesso: Sia X {0, 1} n lo spazio degli eventi della ripetizione n volte di una prova in cui p è la probabilità di successo e q 1 p; sia N la variabile aleatoria di conteggio del numero di successi, ovvero la Legge binomiale B(n,p). Risulta che N ha media np e varianza npq; inoltre N pn npq ha media 0, varianza 1 e vale ( ) N pn P [a, b] 1 n npq 2π b a e x2 2 dx Disposizioni e combinazioni semplici. Dato un insieme con n elementi, in quanti modi si possono scegliere k elementi (tutti distinti, ovvero senza ripetizioni) tra questi n? Il problema ha senso solo se k n. Si distinguono due casi; in essi l aggettivo semplice indica che non sono ammesse ripetizioni di oggetti, ovvero che sono tutti distinti i k elementi che si scelgono. L ordine con cui vengono scelti gli oggetti è importante; si parla, in tal caso, di disposizioni semplici di n oggetti di classe k. Tali disposizioni sono in numero di D(n, k) n (n 1)c (n 2)c... (n k + 1) in quanto: il primo elemento può essere scelto tra tutti gli n dell insieme, quindi in n modi; il secondo elemento può essere scelto tra tutti gli n 1 elementi rimanenti, dato che i k oggetti devono essere tutti distinti; il terzo elemento può essere scelto tra tutti gli n 2 elementi rimanenti; si continua così fino al k-esimo oggetto che può essere scelto tra tutti gli n (k 1) n k + 1 elementi rimanenti. Se k n allora n elementi si possono scegliere tra n elementi in D(n, n) n! modi; Se k 1 allora un elemento si può scegliere tra n elementi in D(n, 1) n modi. Dunque, il numero di disposizioni semplici di n oggetti di classe k rappresenta il numero di k-ple ordinate di k elementi distinti presi da un insieme di n elementi. L ordine con cui vengono scelti gli oggetti è irrilevante; si parla, in tal caso, di combinazioni semplici di n oggetti di classe k. Il numero di combinazioni semplici di n oggetti di classe k rappresenta il numero di sottoinsiemi di k elementi in un insieme di n elementi. Tale numero si indica con ( n k) ed è così calcolato: in un insieme A con n elementi, ogni sottoinsieme di A con k elementi (k n) ha esattamente k! ordinamenti, quindi corrisponde a k! k-ple distinte; dunque, il numero di sottoinsiemi di A aventi k elementi, si ottiene dividendo per k! il numero totale di k-ple ordinate, ovvero ( ) n k D(n, k) k! n (n 1) (n 2)... (n k + 1) k! n! k!(n k)! Esempio. I 4 simboli di A dna {A, C, G, T } possono essere messi in fila in 4! 24 modi. Esempio. Le disposizioni semplici delle 4 basi in A dna {A, C, G, T }, prese due alla volta, sono in numero di D(4, 2) 4 (4 (2 1)) 12 e sono AC, AG, AT, CA, CG, CT, GA, GC, GT, T A, T C, T G Esempio. Quattro nuovi farmaci devono essere sperimentati; occorre scegliere dove tra 11 laboratori dichiaratisi disponibili. Quante scelte sono possibili, assegnando i farmaci a laboratori differenti?
6 6 Soluzione. Si ha k 4, n 11, quindi le scelte possibili sono in numero di 11 (11 1) (11 2) (11 (4 1)) Esempio. Ad una gara di atletica hanno partecipato 30 atleti; si considerino i primi tre classificati: al primo va una medaglia d oro, al secondo una d argento, al terzo una di bronzo. Quanti sono i possibili modi in cui possono essere assegnate le medaglie? Ovvero, quante possono essere le terne ordinate di vincitori (tali, cioè, che il primo elemento della terna riceve la medaglia d oro, il secondo quella di argento, il terzo quella di bronzo)? Soluzione. La terna Andrea (primo), Barbara (seconda), Claudio (terzo) differisce dalla terna Barbara (prima), Andrea (secondo), Claudio (terzo) (le assegnazioni delle medaglie sono differenti, anche se sul podio salgono le stesse persone). I possibili vincitori sono 30, i possibili secondi posti sono 29, i possibili terzi posti sono 28. Quindi i possibili modi in cui possono essere assegnate le medaglie sono in numero di D(30, 3) , tante quante sono le disposizioni semplici di 3 elementi di classe 3. Esempio. Ad una gara di atletica hanno partecipato 30 atleti; si considerino i primi tre classificati: al primo va una medaglia d oro, al secondo una d argento, al terzo una di bronzo. Quante sono le possibili terne di vincitori, ovvero quante sono le terne di atleti che saliranno sul podio? Soluzione. In questo caso non importa la qualifica primo, secondo o terzo qualificato: la terna Andrea (primo), Barbara (seconda), Claudio (terzo) o la terna Barbara (prima), Andrea (secondo), Claudio (terzo) sono da considerarsi uguali. Si considerano, dunque, uguali tutte le terne di premiati, indipendentemente dal tipo di medaglia. Fissati 3 atleti premiati A, B, C, essi possono essere premiati in tanti modi quante sono le permutazioni di 3 elementi, cioè in 3! 6 modi. La risposta al quesito posto dall esercizio è dunque Tale numero rappresenta il numero di combinazioni semplici di 30 oggetti di classe 3. Disposizioni e combinazioni con ripetizione. Dato un insieme con n elementi, in quanti modi si possono scegliere k elementi (anche coincidenti) tra questi n? Ovvero, quante sono le k-ple, con elementi eventualmente coincidenti, presi da un insieme di n elementi? Si distinguono due casi. L ordine con cui vengono scelti gli oggetti è importante; si parla, in tal caso, di disposizioni con ripetizione di n elementi di classe k. Tali disposizioni sono in numero di n k n n n n in quanto: il primo elemeto può essere scelto in n modi, il secondo ancora in n modi (essendo ammesse ripetizioni) e così via fino al k-esimo. L ordine con cui vengono scelti gli oggetti è irrilevante; si parla, in tal caso, di combinazioni con ripetizione di n elementi di classe k. Il numero di combinazioni con ripetizione di n elementi di classe k eguaglia il numero di combinazioni semplici di n + k 1 elementi di classe k, ovvero ( ) n + k 1 Esempio. Quante targhe costituite da 7 cifre si possono formare? Ovvero: in quanti modi si possono scegliere 7 elementi (anche coincidenti) nell insieme (costituito da 10 elementi) {0, 1, 2,..., 9}; ossia: quante sono le 7-ple di elementi presi dall insieme {0, 1, 2,..., 9}? Soluzione. Il primo elemento della 7-pla può essere scelto in 10 modi, allo stesso modo il secondo (in quanto possono coincidere), così di seguito. In tutto le possibili targhe sono, quindi k
7 7 Esempio. Quattro proposizioni p 1, p 2, p 3, p 4 possono assumere, ciascuna, solo due valori, vero (V) e falso (F). Quanti sono i possibili modi in cui le quattro proposizioni possono assumere valore? Soluzione. Occorre contare tutte le possibili quaterne costituite da due elementi (V o F), eventualmente ripetuti; interessa sapere quale proposizione acquista quale valore. Si tratta delle disposizioni con ripetizione di n 2 elementi di classe k 4 che, come visto, sono in numero di n k Le 16 quaterne sono le seguenti (la colonna i-esima rappresenta il valore assunto dalla proposizione p i, i 1, 2, 3, 4.): V V V V V V V F V V F V V F V V F V V V V V F F V F V F F V V F V F F V F V F V F F V V F F F V F F V F F V F F V F F F F F F F Esempio. Quattro proposizioni p 1, p 2, p 3, p 4 possono assumere, ciascuna, solo due valori, vero (V) e falso (F). Quanti sono i possibili valori che le quattro proposizioni possono assumere? Soluzione. Non interessa sapere quale proposizione acquista quale valore, ma interessa solo quanti valori (quali quaterne di valori) sono stati assunti dalle proposizioni; per questo motivo, saranno considerate uguali, ad esempio, la quaterna VVFV e la quaterna VVVF (tre proposizioni vere e una falsa, non interessa sapere quali/e). Si tratta delle combinazioni con ripetizione di n 2 elementi di classe k 4 che, come visto, eguaglia il numero di combinazioni semplici di n + k 1 5 elementi di classe 4, ovvero ( ) ( ) n + k 1 5 5; k 4 sono le seguenti: V V V V V V V F V V F F V F F F F F F F Come si vede dagli esempi, se si ammettono ripetizioni, non si deve supporre k n.
Due variabili aleatorie X ed Y si dicono indipendenti se comunque dati due numeri reali a e b si ha. P {X = a, Y = b} = P {X = a}p {Y = b}
Due variabili aleatorie X ed Y si dicono indipendenti se comunque dati due numeri reali a e b si ha P {X = a, Y = b} = P {X = a}p {Y = b} Una variabile aleatoria χ che assume i soli valori 1, 2,..., n
DettagliUNITÀ DIDATTICA 2 LE FUNZIONI
UNITÀ DIDATTICA LE FUNZIONI. Le funzioni Definizione. Siano A e B due sottoinsiemi non vuoti di R. Si chiama funzione di A in B una qualsiasi legge che fa corrispondere a ogni elemento A uno ed un solo
DettagliPRIME L espressione 1 6 ( ) è uguale a A B. 3 7 C. 3 8 D E Quante soluzioni reali ha l equazione. x 4 2x 2 1 = 0?
PRIME 20. L espressione è uguale a A. 2 6 B. 7 C. 8 D. 2 8 E. 9 6 ( 6 7) 2. Quante soluzioni reali ha l equazione A. Nessuna B. Una C. Due D. Tre E. Quattro x 4 2x 2 = 0? . In figura è rappresentato il
DettagliFUNZIONI E INSIEMI DI DEFINIZIONE
FUNZIONI E INSIEMI DI DEFINIZIONE In matematica, una funzione f da X in Y consiste in: ) un insieme X detto insieme di definizione I.d.D. (o dominio) di f 2) un insieme Y detto codominio di f 3) una legge
DettagliVersione di Controllo
Università degli Studi di Trento test di ammissione ai corsi di laurea in Fisica - Matematica - Informatica Ingegneria dell Informazione e Organizzazione d Impresa Ingegneria dell Informazione e delle
DettagliFunzioni e grafici. prof. Andres Manzini
Università degli studi di Modena e Reggio Emilia Dipartimento di Scienze e Metodi dell Ingegneria Corso MOOC Iscriversi a Ingegneria Reggio Emilia Introduzione Definizione Si dice funzione (o applicazione)
DettagliCorso di Laurea a Distanza in Ingegneria Elettrica Corso di Comunicazioni Elettriche Teoria della probabilità A.A
Corso di Laurea a Distanza in Ingegneria Elettrica Corso di Comunicazioni Elettriche Teoria della probabilità A.A. 2006-07 Alberto Perotti Esperimento casuale Esperimento suscettibile di più risultati
DettagliCorso di Laurea a Distanza in Ingegneria Elettrica Corso di Comunicazioni Elettriche Teoria della probabilità A.A
Corso di Laurea a Distanza in Ingegneria Elettrica Corso di Comunicazioni Elettriche Teoria della probabilità A.A. 2004-05 Alberto Perotti DELEN-DAUIN Esperimento casuale Esperimento suscettibile di più
DettagliUniversità del Salento Facoltà di Scienze Matematiche Fisiche e Naturali. Matematica e Fisica
Università del Salento Facoltà di Scienze Matematiche Fisiche e Naturali Test d INGRESSO Matematica e Fisica 2017-2018 A 1. In un parallelogramma due lati consecutivi sono lunghi a e b e l angolo tra essi
DettagliLICEO SCIENTIFICO SESSIONE STRAORDINARIA 2017 QUESTIONARIO QUESITO 1. = lim. = lim QUESITO 2
www.matefilia.it LICEO SCIENTIFICO SESSIONE STRAORDINARIA 217 QUESTIONARIO QUESITO 1 Calcolare la derivata della funzione f(x) = ln(x), adoperando la definizione di derivata. Ricordiamo che la definizione
Dettagli22/07/2013 PRECORSO Dipartimento di Scienze Biomediche, Sperimentali e Cliniche. Numeri, frazioni, operazioni fondamentali
PRECORSO 2013 Problemi di Matematica Alessandro Passeri Dipartimento di Scienze Biomediche, Sperimentali e Cliniche PRECORSO 2013: ciclo formativo di orientamento alle prove di ammissione ai Corsi di studio
DettagliFunzioni. iniettiva se x y = f (x) f (y) o, equivalentemente, f (x) = f (y) = x = y
Funzioni. Dati due insiemi A e B (non necessariamente distinti) si chiama funzione da A a B una qualunque corrispondenza (formula, regola) che associa ad ogni elemento di A uno ed un solo elemento di B.
DettagliSESSIONE SUPPLETIVA QUESTIONARIO QUESITO 1
www.matefilia.it SESSIONE SUPPLETIVA 015 - QUESTIONARIO x QUESITO 1 Data la funzione integrale ln(t) dt, determinare per quali valori di x il suo grafico 1 incontra la retta di equazione y = x + 1. Calcoliamo
DettagliFunzioni Reali di Variabile Reale
Funzioni Reali di Variabile Reale Lezione 2 Prof. Rocco Romano 1 1 Dipartimento di Farmacia Università degli Studi di Salerno Corso di Matematica, 2017/2018 Prof. Rocco Romano (Università Studi Salerno)
DettagliANNO ACCADEMICO 2015/2016 CORSO di LAUREA in BIOTECNOLOGIE MATEMATICA IV appello 1/6/2017 1
ANNO ACCADEMICO 205/206 CORSO di LAUREA in BIOTECNOLOGIE MATEMATICA IV appello /6/207 Esercizio. Ho tre monete, A, B e C, apparentemente identiche ma tali che: A dà testa in media 4 volte in 0 lanci B
Dettagli--- Domande a Risposta Multipla --- Numeri, Frazioni e Potenze
Corso Zero di Matematica per FARMACIA A.A. 009/0 Prof. Massimo Panzica Università degli Studi di Palermo FARMACIA CORSO ZERO DI MATEMATICA 009/0 --- Domande a Risposta Multipla --- Numeri, Frazioni e Potenze
DettagliEsercizio L1 L2 L3 L4 L5 L6 L7 L8 L9 L10 L11. L equazione log 116 x = 1 4. ha soluzione [1] [5] 2 [4] 1 2 [2] 4 [3] Risposta
L equazione log 116 x = 1 4 ha soluzione [1] 1 4 [2] 4 [3] 1 2 [4] 1 2 [5] 2 Per la definizione di logaritmo, abbiamo «1 «1 1 4 1 4 1 4 1 x = = = 16 2 4 4 2 14 = 1 2. Si considerino le seguenti tre espressioni
DettagliCorso di Istituzioni di Matematiche
Corso di Istituzioni di Matematiche Università degli Studi della Basilicata Facoltà di Scienze MM. FF. NN. Corso di laurea in Biotecnologie A.A. 2010/11 dott.ssa Vita Leonessa Elementi di calcolo combinatorio
DettagliFUNZIONI. y Y. Def. L insieme Y è detto codominio di f. Es. Siano X = R, Y = R e f : x y = 1 x associo il suo inverso). (ad un numero reale
FUNZIONI Siano X e Y due insiemi. Def. Una funzione f definita in X a valori in Y è una corrispondenza (una legge) che associa ad ogni elemento X al più un elemento in Y. X Y Def. L insieme Y è detto codominio
DettagliFUNZIONI. y Y. Def. L insieme Y è detto codominio di f. Es. Siano X = R, Y = R e f : x y = 1 x associo il suo inverso). (ad un numero reale
FUNZIONI Siano X e Y due insiemi. Def. Una funzione f definita in X a valori in Y è una corrispondenza (una legge) che associa ad ogni elemento X al piú un elemento in Y. X Y Def. L insieme Y è detto codominio
DettagliMatematica. 2. Funzioni, equazioni e disequazioni lineari e quadratiche. Giuseppe Vittucci Marzetti 1
Matematica 2. e quadratiche Giuseppe Vittucci Marzetti 1 Corso di laurea in Scienze dell Organizzazione Dipartimento di Sociologia e Ricerca Sociale Università degli Studi di Milano-Bicocca A.A. 2018-19
DettagliFunzioni di 2 variabili
Funzioni di 2 variabili 1 eterminare l insieme di definizione di ciascuna delle seguenti funzioni precisando se tali insiemi sono aperti, chiusi, itati. F (x, y) = 1 sin x cos y F (x, y) = arctan sin xy
Dettagli9. Test del χ 2 e test di Smirnov-Kolmogorov. 9.1 Stimatori di massima verosimiglianza per distribuzioni con densità finita
9. Test del χ 2 e test di Smirnov-Kolmogorov 9. Stimatori di massima verosimiglianza per distribuzioni con densità finita Supponiamo di avere un campione statistico X,..., X n e di sapere che esso è relativo
DettagliIntroduzione al modello Uniforme
Introduzione al modello Uniforme Esempio: conversione Analogico/Digitale Errore di quantizzazione Ampiezza Continua Discreta x () t x ( t ) q Tempo Discreto Continuo Segnale Analogico ( ) x t k t t Segnale
Dettagli1. (4 punti) Calcolare i seguenti limiti: (a) lim. n arctan( n (log n)2 n. Assegnata la funzione f(x) = (3x + 1) e 1
Matematica, 2 CFU Corso di laurea in Scienze Biologiche- A.A. 2009-200 Laurea Triennale-Corsi A e C 9 Febbraio 200- COMPITO - Totale punti 40, punteggio minimo 24 Nome Cognome. (4 punti) Calcolare i seguenti
DettagliDiario delle lezioni di Calcolo e Biostatistica (O-Z) - a.a. 2013/14 A. Teta
Diario delle lezioni di Calcolo e Biostatistica (O-Z) - a.a. 2013/14 A. Teta 1. (1/10 Lu.) Generalità sugli insiemi, operazioni di unione, intersezione e prodotto cartesiano. Insiemi numerici: naturali,
Dettagli1 PRELIMINARI 1.1 NOTAZIONI. denota l insieme vuoto. a A si legge a appartiene a A oppure a è elemento di A.
1 PRELIMINARI 1.1 NOTAZIONI denota l insieme vuoto. a A si legge a appartiene a A oppure a è elemento di A. B A si legge B è un sottoinsieme di A e significa che ogni elemento di B è anche elemento di
DettagliMATEMATICA MATURITA LINGUISTICA. Istituto Paritario A.Ruiz Istituto Paritario A.Ruiz
MATEMATICA MATURITA LINGUISTICA Istituto Paritario A.Ruiz Istituto Paritario A.Ruiz 1 MATEMATICA MATURITA LINGUISTICA 1. CLASSIFICAZIONE FUNZIONI FUNZIONI ALGEBRICHE (in cui compaiono le quattro operazioni):
DettagliSequenze (Sistemi) di Variabili Aleatorie Se consideriamo un numero di variabili aleatorie, generalmente dipendenti si parla equivalentemente di:
Teoria dei Fenomeni Aleatori AA 01/13 Sequenze (Sistemi) di Variabili Aleatorie Se consideriamo un numero di variabili aleatorie, generalmente dipendenti si parla equivalentemente di: N-pla o Sequenza
DettagliProbabilità: teoremi e distribuzioni
Probabilità: teoremi e distribuzioni OBIETTIVO DIDATTICO DELLA LEZIONE Illustrare le più importanti distribuzioni di probabilità che vengono utilizzate in statistica Distribuzioni di probabilità 1. La
Dettaglirapporto tra l'incremento della funzione e l' incremento corrispondente della
DERIVATA Sia y f() una funzione reale definita in un intorno di. Si consideri un incremento (positivo o negativo) di : h; la funzione passerà allora dal valore f( ) a quello di f( +h), subendo così un
DettagliCP210 Introduzione alla Probabilità: Esame 2
Dipartimento di Matematica, Roma Tre Pietro Caputo 2018-19, II semestre 9 luglio, 2019 CP210 Introduzione alla Probabilità: Esame 2 Cognome Nome Matricola Firma Nota: 1. L unica cosa che si può usare durante
DettagliPROVE SCRITTE DI MATEMATICA APPLICATA, ANNO 2006/07
PROVE SCRITTE DI MATEMATICA APPLICATA, ANNO 006/07 Esercizio 1 Prova scritta del 16/1/006 In un ufficio postale lavorano due impiegati che svolgono lo stesso compito in maniera indipendente, sbrigando
DettagliQUESITO 1. Quante sono tutte le funzioni iniettive da un insieme A di n elementi in un insieme B di m elementi?
www.matefilia.it Quesiti QUESITO Quante sono tutte le funzioni iniettive da un insieme A di n elementi in un insieme B di m elementi? Ad ogni elemento di A deve corrispondere uno ed un solo elemento di
DettagliP z. OP x, OP y, OP z sono le proiezioni ortogonali di v sugli assi x, y, z, per cui: OP x = ( v i) i. k j. P x. OP z = ( v k) k
Richiami di calcolo vettoriale Consideriamo il vettore libero v = OP. Siano P x, P y, P z le proiezioni ortogonali di P sui tre assi cartesiani. v è la diagonale del parallelepipedo costruito su OP x,
DettagliESERCITAZIONE 9 : FUNZIONI QUADRATICHE
ESERCITAZIONE 9 : FUNZIONI QUADRATICHE e-mail: tommei@dm.unipi.it web: www.dm.unipi.it/ tommei Ricevimento: Martedi 16-18 Dipartimento di Matematica, piano terra, studio 126 4 Dicembre 2012 L espressione
Dettagli12/10/05 (2 ore): Esercizi vari sull ellisse, iperbole, parabola. Disequazioni in due variabili. Equazione dell iperbole equilatera. Esempi.
Università degli Studi di Trento Facolta di Scienze Cognitive Corso di Laurea in Scienze e Tecniche di Psicologia Cognitiva Applicata Corso di Analisi Matematica - a.a. 2005/06 Docente: Prof. Anneliese
DettagliAlcune v.a. discrete notevoli
Alcune v.a. discrete notevoli Variabile aleatoria Bernoulliana Il risultato X di un esperimento aleatorio può essere classificato nel modo che segue: successo oppure insuccesso. Indichiamo: Successo =
DettagliStatistica ARGOMENTI. Calcolo combinatorio
Statistica ARGOMENTI Calcolo combinatorio Probabilità Disposizioni semplici Disposizioni con ripetizione Permutazioni semplici Permutazioni con ripetizioni Combinazioni semplici Assiomi di probabilità
Dettaglig(x) = ax 3 + bx 2 + cx g(x) = ax 3 + bx 2 g (x) = 3ax 2 + 2bx g (x) = 6ax + 2b e b = 1. I punti di intersezione del graco di g con la
1. Si ha f(x) = g (x). Sapendo che Γ è tangente all'asse delle ascisse nell'origine, si ha f(0) = g (0) = 0. Analogamente, sapendo che Γ ha un massimo in x = k, si ricava f(k) = g (k) = 0. Studiando la
Dettagli«l arte di contare senza contare»
«l arte di contare senza contare» Numero di oggetti disponibili Numero di oggetti che costituiscono una sola estrazione Regole per costruire le estrazioni: se si possono utilizzare tutti gli oggetti o
DettagliProblemi Problema 1) Indichiamo con x > 0 il numero di minuti di conversazione effettuati in un mese. 1) Le espressioni cercate per f(x) e g(x) sono
Problemi Problema 1) Indichiamo con > 0 il numero di minuti di conversazione effettuati in un mese. 1) Le espressioni cercate per f() e g() sono f() = +, f() g() = = + 1. Poiché g () = < 0, otteniamo che
DettagliVariabili aleatorie continue
Variabili aleatorie continue Per descrivere la distribuzione di una variabile aleatoria continua, non si può più assegnare una probabilità positiva ad ogni valore possibile. Si assume allora di poter specificare
DettagliEsercizi per il corso di Matematica per Biotecnologie Sanitarie a.a A = [ 1, 1] ( 1, 1) A = {1} R. x =
1 Esercizi per il corso di Matematica per Biotecnologie Sanitarie a.a. 2010 2011 Es. 1 Si considerino gli insiemi A = {2, 3} e B = {1, 2, 3}. (i) Calcolare A B (ii) Calcolare B\A (iii) Calcolare A B (iv)
DettagliPROBABILITÀ SCHEDA N. 3 VARIABILI ALEATORIE BINOMIALE E NORMALE. 1. La variabile aleatoria di Bernoulli e la variabile aleatoria binomiale
PROBABILITÀ SCHEDA N. 3 VARIABILI ALEATORIE BINOMIALE E NORMALE In questa scheda vedremo due famiglie di variabili aleatorie (una discreta e una continua), che ci serviranno per descrivere uno dei risultati
DettagliCP110 Probabilità: Esame 13 settembre Testo e soluzione
Dipartimento di Matematica, Roma Tre Pietro Caputo 2011-12, II semestre 13 settembre, 2012 CP110 Probabilità: Esame 13 settembre 2012 Testo e soluzione 1. (6 pts) Una scatola contiene 10 palline, 8 bianche
DettagliProblema 1 PNI. 1. In base a considerazioni di geometria analitica si deduce la seguente espressione per la funzione :
Problema 1 PNI 1. In base a considerazioni di geometria analitica si deduce la seguente espressione per la funzione : 4 4 0 4 0 4 1 4 6 Dal grafico ( o dal calcolo delle derivate) si deduce che la funzione
DettagliSyllabus delle conoscenze e abilità per il modulo Matematica di base comune a tutti i corsi di laurea scientifici
Syllabus delle conoscenze e abilità per il modulo Matematica di base comune a tutti i corsi di laurea scientifici Numeri numeri primi, scomposizione in fattori massimo divisore comune e minimo multiplo
Dettagli1! 4! = 5. Quindi la probabilità di ottenere 1 successo su 5 lanci sarà 5 2 = 5! 2! 3! = 10
Note sulla Distribuzione Binomiale La distribuzione binomiale è relativa ad una variabile aleatoria discreta, che descrive i possibili risultati di un esperimento composto da n prove. In particolare, definisce
DettagliESERCITAZIONE N. 5 corso di statistica
ESERCITAZIONE N. 5corso di statistica p. 1/27 ESERCITAZIONE N. 5 corso di statistica Marco Picone Università Roma Tre ESERCITAZIONE N. 5corso di statistica p. 2/27 Introduzione Variabili aleatorie discrete
DettagliPrimi elementi di combinatoria Federico Lastaria, Analisi e Geometria 1
Politecnico di Milano. Scuola di Ingegneria Industriale e dell Informazione Analisi e Geometria 1 Federico Lastaria Primi elementi di combinatoria 11 Ottobre 2016 Indice 1 Elementi di combinatoria 2 1.1
DettagliESERCITAZIONE 21 : VARIABILI ALEATORIE CONTINUE
ESERCITAZIONE 21 : VARIABILI ALEATORIE CONTINUE e-mail: tommei@dm.unipi.it web: www.dm.unipi.it/ tommei Ricevimento: su appuntamento Dipartimento di Matematica, piano terra, studio 114 7 Maggio 2013 Esercizio
DettagliSequenze (Sistemi) di Variabili Aleatorie Se consideriamo un numero di variabili aleatorie, generalmente dipendenti si parla equivalentemente di:
Teoria dei Fenomeni Aleatori AA 01/13 Sequenze (Sistemi) di Variabili Aleatorie Se consideriamo un numero di variabili aleatorie, generalmente dipendenti si parla equivalentemente di: N-pla o Sequenza
DettagliRisolvere il seguente sistema lineare ESERCIZIO 2
PROVA SCRITTA di MATEMATICA Laurea triennale in Sc. Geologiche e Sc. Naturali Facoltà di S.M.F.N. Prima sessione, appello invernale - A.A. 1/11-1 febb 11 Gli esercizi sono da risolvere in modo esplicito.
DettagliORDINAMENTO SESSIONE SUPPLETIVA QUESITO 1
www.matefilia.it ORDINAMENTO 2005 - SESSIONE SUPPLETIVA QUESITO 1 È dato un trapezio rettangolo, in cui le bisettrici degli angoli adiacenti al lato obliquo si intersecano in un punto del lato perpendicolare
DettagliIV Scientifico - 24 Novembre 2014
SOLUZIONI IV Scientifico - 24 Novembre 204 0 02 03 04 05 06 07 08 09 0 20 D C C C C E E E E C 202 E C C A C D E A A C 203 E A C E C C A C E C 204 D C B E A B A A A A 205 E E D C D B C C E A 206 D D B C
DettagliA Analisi Matematica 1 (Corso di Laurea in Informatica e Bioinformatica) Simulazione compito d esame
COGNOME NOME Matr. A Analisi Matematica (Corso di Laurea in Informatica e Bioinformatica) Firma dello studente Tempo: 3 ore. Prima parte: test a risposta multipla. Una ed una sola delle 4 affermazioni
DettagliMauro Saita Grafici qualitativi di funzioni reali di variabile reale
Mauro Saita Grafici qualitativi di funzioni reali di variabile reale Per commenti o segnalazioni di errori scrivere, per favore, a: maurosaita@tiscalinet.it Ottobre 2017 1 Indice 1 Qual è il grafico della
DettagliDistribuzioni di probabilità nel continuo
Distribuzioni di probabilità nel continuo Prof.ssa Fabbri Francesca Classe 5C Variabili casuali continue Introduzione: Una Variabile Casuale o Aleatoria è una grandezza che, nel corso di un esperimento
DettagliDistribuzione Binomiale
Statistica e analisi dei dati Data: 2 Maggio 2016 Distribuzione Binomiale Docente: Prof. Giuseppe Boccignone Scriba: Nicoló Pisaroni 1 Conteggi e tempi di attesa Consideriamo il seguente schema, facendo
DettagliESERCIZI DEL CORSO DI MATEMATICA PER LA LAUREA IN STATISTICA, ECONOMIA, FINANZA E ASSICURAZIONI.
ESERCIZI DEL CORSO DI MATEMATICA PER LA LAUREA IN STATISTICA, ECONOMIA, FINANZA E ASSICURAZIONI... Esercizi svolti in classe.. VENERDÌ 28 FEBBRAIO ) a) Quante sono le possibili targhe formate da 7 simboli,
DettagliScrivere su ogni foglio NOME e COGNOME. Le risposte devono essere giustificate sui fogli protocollo e riportate nel foglio RISPOSTE.
Corso di Laurea Triennale in Matematica Calcolo delle Probabilità I (docenti G. Nappo, F. Spizzichino) Prova di giovedi febbraio 2005 (tempo a disposizione: 3 ore). consegna compiti e inizio orale Lunedì
DettagliUNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TRENTO
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TRENTO PROVA DI AMMISSIONE AI CORSI DI LAUREA IN Fisica Matematica Informatica Ingegneria dell Informazione e Organizzazione d Impresa, Ingegneria dell Informazione e delle Comunicazioni
DettagliCorso di Laurea Triennale in Matematica Calcolo delle Probabilità I (docenti G. Nappo, F. Spizzichino)
Corso di Laurea Triennale in Matematica Calcolo delle Probabilità I (docenti G. Nappo, F. Spizzichino Prova di mercoledì 22 Settembre 24 (tempo a disposizione: 2 ore e 4 minuti. consegna compiti e inizio
Dettagliha y = 0 come asintoto orizzontale
PROBLEMA 1 Punto 1 La funzione g(x) = (ax + b)e x x destro e sinistro in quanto lim g(x) = 0 x ± ha y = 0 come asintoto orizzontale La derivata della funzione g(x) = (ax + b)e x x è pari a: g (x) = ae
Dettagli9. VARIABILI CASUALI
9. VARIABILI CASUALI 9. Definizione di variabile casuale In molte situazioni reali l interesse è rivolto non tanto agli eventi che possono verificarsi nel corso di un esperimento, quanto al valore numerico
DettagliCorso di Istituzioni di Matematiche con Elementi di Statistica. anno accademico 2015/2016 corso A-L (G. Gaeta & N. Bressan)
Corso di Istituzioni di Matematiche con Elementi di Statistica anno accademico 215/216 corso A-L (G. Gaeta & N. Bressan) Esercizi Foglio 9 (Funzioni aleatorie; distribuzioni di probabilita ) Esercizio
DettagliTali quantità o caratteristiche essenziali di un fenomeno possono essere qualitative o quantitative e vengono dette variabili.
OBIETTIVO DELLA RICERCA SCIENTIFICA MODELLO DEL FENOMENO NATURALE stabilire se esistono relazioni tra le quantità che si ritengono essenziali per la descrizione di un fenomeno. è una costruzione ideale
DettagliSequenze (Sistemi) di Variabili Aleatorie Se consideriamo un numero di variabili aleatorie, generalmente dipendenti si parla equivalentemente di:
Sequenze (Sistemi) di Variabili Aleatorie Se consideriamo un numero di variabili aleatorie, generalmente dipendenti si parla equivalentemente di: N-pla o Sequenza di Variabili Aleatorie Sistema di Variabili
DettagliCalcolo delle Probabilità e Statistica, Ingegneria Civile e A&T e Informatica I prova finale a.a. 2016/17
Calcolo delle Probabilità e Statistica, Ingegneria Civile e A&T e Informatica I prova finale aa 6/ Punteggi: : 3 + 6; : + + + ; 3: + Una scatola contiene monete; 8 di queste sono equilibrate, mentre le
DettagliFrazioni. 8 Esercizi di Analisi Matematica Versione Argomenti: Operazioni sulle frazioni Tempo richiesto: Completare la seguente tabella: a b
8 Esercizi di Analisi Matematica ersione 2006 razioni Argomenti: Operazioni sulle frazioni Difficoltà: Tempo richiesto: Completare la seguente tabella: a b a + b a b 1/3 1/2 1/3 1/2 1/3 1/2 a b a a + b
DettagliMatematica per l Economia Sottoinsieme L-Z Dipartimento di Economia Universitá degli Studi di Bari 4) FUNZIONI ELEMENTARI.
Matematica per l Economia Sottoinsieme L-Z Dipartimento di Economia Universitá degli Studi di Bari 4) FUNZIONI ELEMENTARI Giovanni Villani FUNZIONI ELEMENTARI Funzione potenza con esponente n N Si definisce
DettagliEsercitazione del 21/02/2012 Istituzioni di Calcolo delle Probabilità
Esercitazione del /0/0 Istituzioni di Calcolo delle Probabilità David Barbato Funzione di ripartizione Sia F X una funzione da in. consideriamo le seguenti condizioni: F X è non decrescente lim ( ) x F
DettagliConcetti di teoria dei campioni ad uso degli studenti di Statistica Economica e Finanziaria, A.A. 2016/2017. Giovanni Lafratta
Concetti di teoria dei campioni ad uso degli studenti di Statistica Economica e Finanziaria, A.A. 2016/2017 Giovanni Lafratta ii Indice 1 Spazi, Disegni e Strategie Campionarie 1 2 Campionamento casuale
DettagliIntroduzione al modello Uniforme
Teoria dei Fenomeni Aleatori 1 AA 01/13 Introduzione al modello Uniforme Esempio: conversione Analogico/Digitale Errore di quantizzazione Ampiezza Continua Discreta x t x q t Tempo Discreto Continuo 0
DettagliAnalisi Matematica I modulo Soluzioni prova scritta preliminare n. 2
Analisi Matematica I modulo Soluzioni prova scritta preinare n 2 Corso di laurea in Matematica, aa 2004-2005 22 dicembre 2004 1 (a) Calcolare il seguente ite A******* ( ) n 2 n 2 + n n 1 n + 2n 2 Soluzione
DettagliD Analisi Matematica 1 (Corso di Laurea in Informatica e Bioinformatica)
COGNOME NOME Matr. D Firma dello studente Tempo: ore. Prima parte: test a risposta multipla. Una ed una sola delle 4 affermazioni è corretta. Indicatela con una croce. È consentita una sola correzione
DettagliISTITUTO SUPERIORE XXV APRILE LICEO CLASSICO ANDREA DA PONTEDERA classi 5A-5B PROGRAMMA DI MATEMATICA
ISTITUTO SUPERIORE XXV APRILE LICEO CLASSICO ANDREA DA PONTEDERA classi 5A-5B PROGRAMMA DI MATEMATICA PRIMA PARTE Intervallo limitato di numeri reali Dati due numeri reali a e b, con a
DettagliQUESITO 1. . Si trovi l equazione della retta normale a γ nel punto (2, 4). (x ) 2 ; f (2) = 30 QUESITO 2
www.matefilia.it Quesiti QUESITO 1 Sia γ il grafico di y = 10x. Si trovi l equazione della retta normale a γ nel punto (, 4). x +1 Il coefficiente angolare della normale nel punto di ascissa è m = 1 f
DettagliCorrezione terzo compitino, testo B
Correzione terzo compitino, testo B 4 maggio 00 Parte Esercizio.. Procederemo per esclusione, mostrando come alcune funzioni della lista non possano avere il grafico in figura. La prima cosa che possiamo
DettagliAnalisi Matematica 1+2
Università degli Studi di Genova Facoltà di Ingegneria - Polo di Savona via Cadorna 7-700 Savona Tel. +39 09 264555 - Fax +39 09 264558 Ingegneria Gestionale Analisi Matematica +2 A.A 998/99 - Prove parziali
DettagliRisoluzione del compito n. 4 (Giugno 2014)
Risoluzione del compito n. 4 Giugno 2014) PROBLEMA 1 Determinate le soluzioni z, w), con z, w C,delsistema { z = w 2 w i Dalla prima equazione ricaviamo 2iz +4i z = w 2. che sostituito nella seconda la
DettagliESAME DI MATEMATICA PER LE APPLICAZIONI ECONOMICHE 14 GIUGNO 2016 FILA A
ESAME DI MATEMATICA PER LE APPLICAZIONI ECONOMICHE 4 GIUGNO 206 FILA A Durata della prova: 2 ore e mezza. NOTA: Spiegare con molta cura le risposte. NOTAZIONE: log = ln = log e. Esercizio 5 punti) Sia
DettagliDISTRIBUZIONI DI PROBABILITA
DISTRIBUZIONI DI PROBABILITA Nell associare ai risultati di un esperimento un valore numerico si costruisce una variabile casuale (o aleatoria, o stocastica). Ogni variabile casuale ha una corrispondente
DettagliEsercitazione del 28/10/2011 Calcolo delle probabilità
Esercitazione del 28/0/20 Calcolo delle probabilità Distribuzione di una funzione di una variabile aleatoria discreta. Sia X una variabile aletoria discreta, sia f una funzione da in, se Y := f(x) allora
Dettaglif : A B NOTAZIONE DELLE FUNZIONI x associa A D y è l immagine di x : y = f (x) (variabile dipendente)
Funzioni Dati due insiemi non vuoti A e B, si chiama funzione da A a B una relazione tra i due insiemi che a ogni elemento di A fa corrispondere uno e un solo elemento di B. A B NOTAZIONE DELLE FUNZIONI
DettagliPrecorso 2000 Test finale
42 Esercizi di Analisi Matematica Versione 2006 Precorso 2000 Test finale Tempo concesso: 120 minuti Valutazione: risposta esatta +1, errata 1, mancante 0 punti (per 32 domande) Trovare i valori di a che
Dettagli0 < x 3. A1 1 [7 punti] Determinare le eventuali soluzioni del seguente sistema di congruenze: x 2 mod 5 2x 1 mod 3. x 21 mod 7
Dipartimento di Matematica e Informatica Anno Accademico 017-018 Corso di Laurea in Informatica L-31 Prova scritta di Matematica Discreta 1 CFU 5 Settembre 018 A1 1 [7 punti] Determinare le eventuali soluzioni
DettagliFUNZIONI ELEMENTARI Funzione retta
1 FUNZIONI ELEMENTARI Funzione retta L equazione generale della funzione retta è y = a x + b dove a, b sono numeri reali fissati. Il termine b si chiama termine noto e dà l ordinata dell intersezione tra
DettagliI appello di calcolo delle probabilità e statistica
I appello di calcolo delle probabilità e statistica A.Barchielli, L. Ladelli, G. Posta 8 Febbraio 13 Nome: Cognome: Matricola: Docente: I diritti d autore sono riservati. Ogni sfruttamento commerciale
DettagliPNI 2005 QUESITO 1
www.matefilia.it PNI 2005 QUESITO 1 Consideriamo il lato AB del decagono regolare inscritto nella circonferenza e indichiamo con AC la bisettrice dell angolo alla base A. Essendo l angolo in O di 36 (360
DettagliEsercitazione 9 - Funzioni
Esercitazione 9 - Funzioni DEFINIZIONI DI BASE Dati due insiemi X e Y, si dice funzione f : X Y una legge che associa ad ogni elemento X uno ed un solo elemento = f() Y. L insieme X è il dominio della
Dettagli` Ç áàxüé wxääë\áàüâé ÉÇx? wxääëhç äxüá àõ x wxäät e vxüvt
ESAME DI STATO DI LICEO SCIENTIFICO Sessione Ordinaria 2016 ` Ç áàxüé wxääë\áàüâé ÉÇx? wxääëhç äxüá àõ x wxäät e vxüvt M557 ESAME DI STATO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE Indirizzi: LI02, EA02 SCIENTIFICO
DettagliLEZIONI Dispense a cura del Docente.
LEZIONI 06-07-08 Contents 5. INTRODUZIONE ALLO STUDIO QUALITATIVO DELLE FUNZIONI. 5.. Operazioni elementari sui grafici di funzioni. 5.. Funzione composta. Monotonia della funzione composta. 5 5.. Grafico
DettagliScrivere su ogni foglio NOME e COGNOME. Le risposte devono essere giustificate sui fogli protocollo e riportate nel foglio RISPOSTE.
CORSO DI CALCOLO DELLE PROBABILITÀ o modulo - PROVA d esame del 9/02/200 - Laurea Quadriennale in Matematica - Prof. Nappo Scrivere su ogni foglio NOME e COGNOME. Le risposte devono essere giustificate
DettagliV.a. continue. Statistica e biometria. D. Bertacchi. Le v.a. continue. Uniforme. Normale. Indipendenza di v.a. continue
gge una v.a. V.a. continue Ricoramo: DEFINIZIONE DI VARIABILE ALEATORIA Una variabile aleatoria (in breve v.a.) X è una funzione che ha come dominio Ω e come codominio R. In formule: X : Ω R. DEFINIZIONE
Dettagli8 a GARA MATEMATICA CITTÀ DI PADOVA 27 MARZO 1993 SOLUZIONI
8 a GARA MATEMATICA CITTÀ DI PADOVA 7 MARZO 1993 SOLUZIONI 1.- Consideriamo gli ultimi elementi u n di ciascuna riga : se n > 5, u n = u n-1 + n u 5 = 5, u 6 = 5 + 6, u 7 = 11 + 7,, u n = 5 + 6 + 7 + +
DettagliCome si è cominciato a contare: numeri naturali, loro assiomatica (accenno).
1 M161sett.tex MATEMATICA 1 (per elettrotecnici ed energetici) Prima settimana Inizio: lunedì 2006/10/02 Introduzione al corso: indirizzo in rete, calendario, orario, ricevimento (martedì, ore 12.30).
DettagliCognome Nome Matricola Codice ESEMPIO 1
Cognome Nome Matricola Codice ESEMPIO 1 [1]. (***) Definizione di derivata di una funzione in un punto. Sia A R N ; sia a A; sia f : A R M ; sia f differenziabile in a; allora la derivata di f in a è...
Dettagliax 2 +bx+c è anche il trinomio che compare al I membro nelle equazioni di
PARABOLA La parabola si ottiene intersecando un cono con un piano come nella figura sotto. L equazione della parabola è f(x) = ax 2 +bx+c ax 2 +bx+c è anche il trinomio che compare al I membro nelle equazioni
Dettagli