Protezione del minore nella conflittualità familiare: l intervento dei Servizi tra Psicologia e Giustizia

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1 Protezione del minore nella conflittualità familiare: l intervento dei Servizi tra Psicologia e Giustizia ESTE, 22 novembre 2010 Maria Scudellari, Psicologa Psicoterapeuta, Responsabile U.O.C. Infanzia, adolescenza e Famiglia Azienda ULSS n. 20. Verona

2 ANNO 1994 Si costituisce il gruppo di lavoro interistituzionale per l analisi e L assegnazione delle richieste provenienti dal Tribunale Civile ANNO 1997 Seminari di formazione interdisciplinale per tutti i Servizi ed Istituzioni coinvolti nel problema delle separazoni ANNO 1998 Iniziano gli incontri tra Consultori Familiari della Provincia di Verona e giudici del Tribunale Civile ANNO 2000 Riorganizzazione interna dei Consultori Familiari. Ricerca sui casi seguiti dal 1997 al 1999 per individuare procedure, tempi e metodologie di intervento. Riunioni con i Giudici del Tribunale Civile, allargate alle altre ULSS provinciali

3 ANNO : Costituzione del Servizio denominato Servizio per le famiglie separate. Intensificazione delle riunioni con i Giudici, entrata in campo degli Avvocati AIAF e Osservatorio per il diritto famiglia e minori ANNO Supervisione dell èquipe ed inizio di una approfondita ricerca sulle separazioni difficili a Verona, con la possibilità di accedere anche ai dati del Tribunale Civile. ANNO 2004 Stesura e firma del Protocollo di intesa. Presentazione dei risultati della ricerca ANNO 2005 Riunioni bimestrali del Tavolo del Protocollo di intesa, discussione sulle tematiche emergenti e sui casi difficili, consolidamento delle Attività dello Spazio genitori separati

4 ANNO 2006: Richiesta di supervisione congiunta da parte del Servizio di NPI e PEE e dei Consultori Familiari Coinvolgimento dei nuovi Giudici nelle procedure previste dal Protocollo. Valutazione e studio, con il tavolo del Protocollo d intesa, della nuova legge sulla separazione e divorzio (affidamento condiviso) Riflessione e lavoro congiunto con l obiettivo di stendere le Linee Guida sull Ascolto del minore nei procedimenti di separazione coniugale. Entrata al Tavolo del Protocollo del Servizio per le Dipendenze e della Psichiatria ANNO 2008: Firma del Protocollo sull interpretazione e applicazione legge N. 54 in tema di Ascolto del Minore. ANNO 2010: Cambiamento nella Presidenza della Sezione Famiglia e arrivo di nuovi magistrati. Riproposizione e programmazione dei Seminari Interistituzionali, da realizzarsi nell anno 2011.

5 Il ruolo dei Servizi che come i CF sono preposti al supporto alla famiglia, come pure di coloro che sono chiamati a sancire la soluzione del vincolo (magistrati, avvocati) non può prescindere dalla comprensione dei meccanismi che stanno alla base degli agiti, spesso devastanti, che quotidianamente osserviamo nelle separazioni difficili con gravi conseguenze per le coppie e soprattutto per i figli.

6 Lo scenario si allarga Le famiglie in fase di separazione Avvocati Giudici Servizi socio-sanitari Consulenti Tecnici d Ufficio Consulenti di parte

7 I professionisti, avvocati, giudici, psicologi, assistenti sociali, che assistono e sono coinvolti in questo tipo di situazione, si trovano spesso a svolgere la loro attività in un campo di battaglia. In questa realtà, i figli con frequenza finiscono per essere trascinati in guerra, dimenticati e/o utilizzati, in quanto gli adulti non riescono a svolgere i loro compiti genitoriali, non appaiono in grado di pensare e soddisfare i loro bisogni, perché troppo impegnati a dare risposte o a soddisfare i propri bisogni e superare le proprie angosce

8 LINGUAGGI DIVERSI Linguaggio giuridico Linguaggio psicologico Linguaggio delle diverse istituzioni

9 AVVOCATI: La dimensione del fare, in senso giuridico, è propria della professione esposti a schierarsi con l una o l altra parte Alto rischio di collusione (perdita totale della distanza) per le istanze psicologiche che si attivano con la separazione. Possibilità, perché vissuti come alleati, come istanza protettiva, di assumere un ruolo riflessivo. GIUDICI: Occorre tenere presente che si tratta di vicende umane, affettivorelazionali, che coinvolgono aspetti emotivi collegati alla genitorialità e alla filiazione che potremmo dire universali. necessità della giusta distanza per poter osservare i conflitti ed i loro frastuoni, senza immergersi, Rischio però di rimanere, oltre al di sopra delle parti, anche al di sopra del conflitto.

10 I PROFESSIONISTI DEI SERVIZI Lavorare con coppie di genitori, ed in particolare con coppie che attraversano una grave crisi coniugale, attiva nel mondo interno di chi ci lavora la propria dimensione filiale con tutti gli aspetti emotivi di ostilità e/o riparazione presenti nella propria storia personale. Se coloro che lavorano nell ambito della separazione delle coppie sono anche membri di una coppia e genitori, entrambe queste realtà vengono chiamate in causa, così pure come la propria professionalità e la capacità di differenziazione tra ciò che appartiene al mondo interno e ciò che appartiene alla realtà esterna, solo questa differenziazione può consentire a tutti di mantenere quella distanza di sicurezza e quella separatezza necessarie per tutti coloro che si occupano di problemi di altri.

11 Da un punto di vista clinico. CURARE non significa risolvere i problemi ma occuparsi della sofferenza SI CURA IL LEGAME

12 La rete dei Servizi si caratterizza per la sua prerogativa di favorire il pensare. Pensare e cercare di dare un senso a ciò che è accaduto o che sta accadendo in un processo elaborativo che cura la relazione con gli altri attraverso un modello evoluto triangolare edipico in cui Il Nome del Padre, la regola, ha una funzione ordinatrice fondamentale. la rete dei Servizi si infittisce arricchendosi del confronto tra discipline diverse e rinforzando ancora di più l idea che è possibile differenziarsi salvaguardando la propria identità personale e professionale e integrando al meglio tecniche di intervento e competenze specifiche.

13 IDENTITA Nel comunicare e integrarsi tra linguaggi diversi fondamentale è il rispetto delle diverse identità. Non si tratta di arrivare a parlare tutti lo stesso linguaggio, ma di parlare forse ognuno meglio il proprio linguaggio e cercare di renderlo più comprensibile all altro, e questo forse è il vero senso dell integrazione.

14 Richiesta di: psicoterapia Mediazione Servizi Socio-Sanitari Crisi di coppia Ricorso alla Giustizia: Avvocato Giudice

15 PERCHE UN SERVIZIO PER I GENITORI SEPARATI Lavorare in questo ambito favorisce il rischio di scissioni È necessario avere a disposizione strumenti e modalità di intervento diversi, da utilizzare sia con i diversi casi che in momenti diversi del percorso con lo stesso caso. E necessario lavorare in èquipe multiprofessionale, recuperando, attraverso l utilizzo di momenti di discussione dei casi e di supervisione, le necessarie scissioni che gli stessi utenti possono proiettare sugli operatori. Il lavoro in una èquipe dedicata permette di trovare spazi di pensiero, indispensabili in situazioni dove il pensiero sembra bloccato e totalmente coperto dall agito, come nelle separazioni altamente conflittuali

16 OBIETTIVI saper individuare ed esplicitare con chiarezza ed efficacia, sia ai genitori che agli organi giudiziari, i rischi per i figli derivati da un conflitto esasperato o da dinamiche relazionali disfunzionali (gravi conflittualità prolungate nel tempo,bambini ostaggio, alienazione genitoriale); saper sviluppare e sostenere le capacità genitoriali nelle varie fasi del ciclo di vita familiare e nello specifico durante la fase della separazione coniugale. curare i legami

17 COMPOSIZIONE DEL GRUPPO DI LAVORO ASSISTENTI SOCIALI PSICOLOGI PSICOTERAPEUTI EDUCATRICI MEDIATORI FAMILIARI CONSULENTE LEGALE

18 IL GRUPPO DI LAVORO COME SPAZIO TERZO GRUPPO DI LAVORO OPERATORE FAMIGLIA IN CRISI

19 LA SUPERVISIONE DEL GRUPPO DI LAVORO Ha permesso un percorso di consapevolezza di gruppo, che ha cercato di superare la tendenza a porre esclusivamente l attenzione sull esecuzione del compito, previsto dal mandato del Giudice, e ha allenato gli operatori a tentare di entrare in contatto con le difficoltà e le resistenze a stare nella complessità e nell incertezza. Nelle situazioni conflittuali, portate dalle coppie in fase di separazione, è difficile sostare nell incertezza e in uno spazio di acuto conflitto, in quanto implica il saper contattare dentro di sé vissuti emotivi intensi, spesso dolorosi. La costruzione di appositi spazi e contenitori attraverso la supervisione, ha favorito il processo suddetto; gli operatori hanno potuto così offrire agli utenti un occasione per costruire a loro volta degli spazi in cui abitare.

20 TIPOLOGIE DI INTERVENTI SPAZIO INFORMATIVO CONSULENZA VALUTAZIONE SOSTEGNO ALLA GENITORIALITA MEDIAZIONE FAMILIARE VISITE FACILITANTI MONITORAGGIO GRUPPI DI GENITORI SEPARATI

21 SPAZIO INFORMATIVO/CONSULENZA Obiettivo: aiutare la coppia o il singolo genitore ad individuare le modalità più idonee per affrontare la separazione, in particolar modo per quanto concerne la genitorialità. E indicata quando la scelta di separarsi è ormai irreversibile, e tale irreversibilità è ormai condivisa da entrambi i coniugi N di incontri limitato (3 4 al massimo)

22 CONSULENZA SULLE SCELTE GENITORIALI Come parlare ai figli della separazione Come e cosa dire agli altri familiari significativi Come progettare la relazione di figli con entrambi i genitori Come saper leggere e comprendere i segnali di disagio in particolare dei figli A chi rivolgersi per le varie problematiche

23 VALUTAZIONE Percorso che si attiva su mandato dell Autorità Giudiziaria Si approfondiscono: Le condizioni psicologiche e sociali di entrambi i genitori Le condizioni di vita, psicologiche ed affettive dei figli La capacità del padre e della madre di svolgere funzioni genitoriali Le relazioni tra i genitori, tra questi e i figli, tra i figli La funzione della rete familiare e dell eventuale fam. Ricomposta L inserimento socio-ambientale dei genitori e dei figli AUSILIARI DEL GIUDICE AIUTO ALLA PERSONA

24 VALUTAZIONE Strumenti : Colloqui anamnestici individuali e (se possibile) di coppia Se necessario, somministrazione di reattivi e protocolli psicodiagnostici Colloqui e ascolto dei figli e valutazione dei loro pattern di attaccamento Valutazione dell interazione genitore-figlio attraverso l osservazione diretta Visita domiciliare in entrambe le case, con la presenza del bambino,da parte dell Assistente Sociale Ascolto di altre persone significative a contatto con i bambini (nonni, scuola, pediatra, ecc) In presenza di un nuovo partner stabile, si valuta se coinvolgerlo nella valutazione.

25 PRESA IN CARICO Percorso di sostegno e accompagnamento rivolto alla coppia genitoriale e ai figli: Psicoterapia ad uno o ad entrambi gli ex coniugi Sedute con assetto familiare Programma di monitoraggio della situazione, incontri con altre agenzie del territorio, incontri con altri servizi Visite facilitanti

26 SPAZIO INCONTRO Luogo per il riavvicinamento dei minori con il genitore non affidatario, laddove esistano situazioni genitoriali conflittuali tali da impedire la frequentazione tra un genitore e i figli.

27 PROGETTO VISITE FACILITANTI Valutazione della situazione Contratto Progetto di intervento Restituzione

28 MEDIAZIONE FAMILIARE Non può essere imposta, al massimo motivata Negoziazione per trovare accordi soddisfacenti sulla gestione dei figli Nel caso di invio dal Tribunale, il Mediatore si limita a comunicare al Giudice solo l avvio, la conclusione o la sospensione del percorso

29 SOSTEGNO ALLA GENITORIALITA L obiettivo è di creare le condizioni che consentano a ciascun genitore di recuperare e ridefinire il proprio ruolo genitoriale Rafforzare il ruolo genitoriale di padre e madre Aiutare i genitori, all interno del conflitto di coppia, a focalizzarsi sui bisogni dei figli, Individuare una modalità costruttiva di comunicazione fra genitori Garantire al genitore non affidatario di riprendere e/o mantenere con costanza il rapporto con i figli

30 SPERIMENTAZIONE Lavoro congiunto Consultori e Servizio NPIPEE Costituzione dell Equipe di lavoro Lettura ed esame degli atti Condivisione del progetto e individuazione di un referente Presentazione congiunta del progetto e del referente alla coppia Attuazione degli interventi Verifiche periodiche congiunte, con la coppia/famiglia Relazione per il Tribunale

31 CAPIRSI TRA LINGUAGGI DIVERSI PROTOCOLLO D INTESA tra TRIBUNALE C.P DI VERONA COMUNE DI VERONA ULSS 20: CONSULTORI FAMILIARI, SERVIZIO DI NEUROPSICHIATRIA INFANTILE E PSICOLOGIA DELL'ETA' EVOLUTIVA Con l adesione di: AIAF (Associazione Italiana Avvocati per la Famiglia e per i Minori) Sez. Veneto OSSERVATORIO SUL DIRITTO DI FAMIGLIA Sez. Verona

32 ARTICOLAZIONE 1. Dichiarazione di principi condivisi da tutti gli attori, partendo da un richiamo alla legislazione nazionale ed internazionale in materia di diritti dei minori 2. Una breve descrizione del percorso fatto da tutti per arrivare al Protocollo 3. Ogni istituzione ha reso trasparenti l organizzazione interna, le procedure e gli strumenti utilizzati

33 TRIBUNALE CIVILE SEZIONE FAMIGLIA Sono state definite: l operatività della sezione famiglia, dedicata alla trattazione in via esclusiva dei procedimenti per separazione personale e per divorzio, la promozione, da parte dei magistrati, della mediazione familiare, la disposizione dell intervento dei servizi socio-sanitari e delle consulenze tecniche d ufficio

34 SERVIZI SOCIO-SANITARI E stata definita: l operatività della Commissione Interservizi costituita tra il Comune di Verona e l Azienda ULSS 20 (Consultori Familiari e Servizio di Neuropsichiatria Infantile) le relative procedure di funzionamento, indicando anche i tempi per l espletamento delle operazioni. I criteri di assegnazione dei casi ai vari servizi il passaggio delle comunicazioni da e al Tribunale Vengono descritti dettagliatamente gli interventi forniti dai singoli Servizi, in base alle loro competenze

35 AVVOCATI Hanno espresso la loro adesione assumendo degli impegni: assumere l incarico aiutando la parte a confrontarsi con il dettato normativo e offrendo soluzioni che possano ridurre il disagio che sta vivendo, mediando con l altra parte. far emergere le esigenze dei figli, cercando di salvaguardare entrambe le figure genitoriali e valorizzando le funzioni dei genitori cercare soluzioni concordate concordare gli interventi di consulenti pubblici o privati evitare, nel caso non sia possibile raggiungere un intesa, di acuire irrimediabilmente il conflitto invocare ed attenersi ad un puntuale rispetto del giusto processo e del contraddittorio

36 TAVOLO DI LAVORO Il tavolo di lavoro ha rappresentato negli anni spazio pensante uno spazio terzo. uno Il conoscersi ha favorito l abbassamento delle proiezioni e delle barriere di difesa che erano state alzate da parte di tutti, di diminuire notevolmente i sentimenti di persecutorietà nei confronti degli altri attori, di cui nessuno di noi era esente

37 ARGOMENTI AFFRONTATI Decifrare i diversi linguaggi Cosa significa sostegno genitoriale Riflessione sul significato dell affido ai Servizi Sociali, limiti e poteri dell affidamento; Riflessione sulle capacità genitoriali (come valutarle, come sostenerle) Il problema degli stranieri che si separano: le diverse procedure a seconda dei Paesi d origine, cenni di legislazione comparata. La formulazione delle richieste ai Servizi da parte dei giudici Relazione tra CTU e Servizi Il rapporto con Servizi quali Psichiatria e Sert L ascolto del minore

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