E LUCE FU PROGETTO DI SCIENZE SULLA LUCE
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- Giuseppina Bernardini
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1 E LUCE FU PROGETTO DI SCIENZE SULLA LUCE Gruppo : DOCENTI DI CLASSE TERZA Ordine di Scuola: PRIMARIA Istituti coinvolti: ISTITUTO COMPRENSIVO DI TRESCORE CREMASCO Classi/anni: CLASSI TERZE /ANNI NOVE Competenze: 1. L alunno sviluppa atteggiamenti di curiosità e modi di guardare il mondo che lo stimolano a cercare spiegazioni di quello che vede succedere. 2. Esplora i fenomeni con un approccio scientifico: con l aiuto dell insegnante, dei compagni, in modo autonomo, osserva e descrive lo svolgersi dei fatti, formula domande, anche sulla base di ipotesi personali, propone e realizza semplici esperimenti. 3. Individua nei fenomeni somiglianze e differenze, fa misurazioni, registra dati significativi, identifica relazioni spazio/temporali. 4. Individua aspetti quantitativi e qualitativi nei fenomeni, produce rappresentazioni grafiche e schemi di livello adeguato, elabora semplici modelli. 5. Espone in forma chiara ciò che ha sperimentato, utilizzando un linguaggio appropriato. 6. Trova da varie fonti (libri, internet, discorsi degli adulti, ecc.) informazioni e spiegazioni sui problemi che lo interessano. Contenuti: luce e buio, fonti di luce, propagazione rettilinea della luce.
2 ATTIVITÀ E INDICAZIONI DI LAVORO SITUAZIONE INIZIALE (PREREQUISITI: perché vediamo?) Perché vediamo? Invitare gli alunni a scrivere su un foglietto, distribuito precedentemente, la loro risposta immediata, cioè la prima cosa che viene loro in mente. Le risposte vengono raccolte e lette ad alta voce senza commenti da parte delle insegnanti che stabiliscono di proporre l esperienza delle scatole perché tutti si possano rendere conto che senza la luce non si può vedere. ATTIVITÀ N.1 (Cosa serve per vedere?) Proporre l esperienza della scatola buia/illuminata perché tutti si possano rendere conto che senza la luce non si può vedere. COSA C È NELLA SCATOLA? Materiali: scatola da scarpe, annerita all interno con tempera nera; torcia; oggetti vari che si possono introdurre nella scatola. Esecuzione A turno ciascun bambino guarda attraverso un piccolo foro praticato al centro di una delle facce laterali piccole. Sulla faccia che sta di fronte al buco è stato attaccato un regolo/ una gomma/ un pastello/. Quando tutti hanno guardato confrontiamo le osservazioni. Tutti dovrebbero affermare di non aver visto nulla. Ripetere l esperienza e, senza che i bambini se ne accorgano, accendere una piccola torcia preventivamente sistemata nella scatola, sotto al buco. Tutti dovrebbero riuscire a vedere gli oggetti attaccati di fronte al buco. Che cosa è successo? Conclusioni Scopriamo che per vedere sono indispensabili gli occhi, la luce e un oggetto Verifichiamo: se copriamo gli occhi con le palme delle mani non vediamo nulla. Conversazione: Come ci sentiamo quando non vediamo nulla? Come ci sentiamo quando possiamo vedere? Al termine della conversazione gli alunni sono invitati a disegnare le loro sensazioni rispetto ai termini buio/notte, luce/giorno. (3 ore)
3 ATTIVITÀ N.2 (Da dove viene la luce?) Dividere la classe in gruppi. Dare ad ogni gruppo almeno 10 immagini contenenti corpi luminosi (naturali e artificiali) e corpi illuminati. Esempio di immagini: sole, stelle, luna, lucciole, lampadario, lampada, torcia, led, candela, lumino, fuoco, falò, mela, cane, casa, scarpe, Chiedere di osservare e classificare le immagini secondo criteri spontanei decisi dagli alunni stessi. Gli alunni potranno dividere le immagini solo classificandole in sorgenti di luce e corpi illuminati Realizzare il cartellone secondo la seguente tabella CORPI LUMINOSI (SORGENTI DI LUCE) CORPI ILLUMINATI SOLE LUNA LAMPADINA LUCCIOLA NATURALE ARTIFICIALE Conclusioni: siamo arrivati a capire che le sorgenti di luce sono tutti quei corpi che emettono una luce propria, mentre i corpi illuminati ricevono luce dalle sorgenti luminose (2 ore) ATTIVITÀ N.3 (Come si comportano i corpi illuminati quando e se vengono attraversati dalla luce?) Osservare il comportamento di vari oggetti e materiali, in relazione alla luce. Esperienza Materiale: torcia, oggetti che troviamo nell aula. Nella classe semibuia, osserviamo il comportamento degli oggetti rispetto alla luce della torcia, arriviamo ad una classificazione e costruiamo insieme la definizione degli oggetti opachi, traslucidi e trasparenti. Disegniamo gli oggetti osservati all interno di una grande tabella ( vetro finestra, zaino, armadio, copertina quaderno trasparente e no, buste
4 portadocumenti, bicchiere di vetro, bottiglia di plastica, vetro smerigliato, carta da fotocopie,...) classificandoli in opachi, traslucidi e trasparenti. CONCLUSIONE Attraverso l esperienze fatta, arriviamo ad una definizione condivisa. Un corpo colpito da luce si può comportare in tre diversi modi: se viene attraversato dalla luce e le immagini risultano nitide si dice trasparente se viene attraversato dalla luce, ma le immagini risultano confuse si dice traslucido se non viene attraversato dalla luce si dice opaco. (2 ore) ATTIVITÀ N.4 (Come si propaga la luce?) Osservare il raggio di luce del sole che entra nell aula attraverso una tapparella socchiusa: cosa vediamo? Fare il disegno su un foglio. Dimostrare che la luce si propaga in modo rettilineo attraverso varie esperienze ESPERIENZA N.1 Camera a fumo. Si può costruire con una vaschetta trasparente, incenso e luce laser. Fasi di lavoro Far passare raggi laser attraverso la vaschetta: non vedo niente Immettere fumo nella scatola, accendendo l incenso. Far passare di nuovo i raggi laser attraverso la vaschetta: vedo la luce del laser che si propaga mediante linee rette. (In alternativa usare ACQUA NEBULIZZATA/BOROTALCO/GESSO diffusi nell aria e fatti attraversare da un raggio laser) ESPERIENZA N.2 Materiale: un tubo flessibile lungo 50 cm Accendere una torcia ad una estremità del tubo. Ogni bambino deve posizionare il tubo, in modo da vedere la luce della torcia. Osservando la posizione del tubo nel momento in cui la luce della torcia è visibile, è facile concludere che la luce viaggia in linea retta.
5 ESPERIENZA N.3 Materiale: un laser, tre cartoncini Praticare un foro al centro dei cartoncini e cercare di far passare la luce del laser. I bambini si accorgono subito che i fori devono essere allineati. Registrare sul quaderno le esperienze proposte mediante disegni fatti dai bambini stessi CONCLUSIONE La luce si propaga in linea retta. Anno scolastico: Periodo: I bimestre (Sperimentando) Durata (in ore): 10 /12 ore circa Elementi e prove di valutazione previsti (riferiti alle competenze e/o agli obiettivi) Valutazione in itinere mediante osservazioni e disegni delle esperienze proposte. Eventuale test Agganci con altre discipline: ARTE E IMMAGINE EDUCAZIONE ALL'AFFETTIVITÀ
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