Bilancio Sociale Tribunale di Ravenna

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1 2011 Bilancio Sociale Tribunale di Ravenna - 1 -

2 Coordinatrice e responsabile: Dott.ssa Angela Casadio Si ringraziano tutte le Direzioni e i colleghi che hanno collaborato alla realizzazione del presente Rapporto. Il documento è stato realizzato nell'ambito del progetto di Riorganizzazione dei processi lavorativi e ottimizzazione delle risorse degli Uffici Giudiziari che vede coinvolti Deloitte Consulting S.p.A., PricewaterhouseCoopers Advisory S.p.A., Archidata S.r.L.. Progetto finanziato nell ambito del - 2 -

3 Tribunale di Ravenna Bilancio Sociale

4 Indice LETTERA AGLI STAKEHOLDER... 2 NOTA METODOLOGICA... 3 IDENTITÀ... 5 LE FUNZIONI DEL TRIBUNALE... 5 IL PROGETTO DI RIORGANIZZAZIONE DEI PROCESSI LAVORATIVI E L OTTIMIZZAZIONE DELLE RISORSE DELL UFFICIO... 5 IL SISTEMA DI GOVERNO... 7 LA STRUTTURA DELL UFFICIO... 7 IDENTIFICAZIONE DEGLI STAKEHOLDER DEL TRIBUNALE... 9 IDENTIFICAZIONE DELLE QUESTIONI RILEVANTI PER GLI STAKEHOLDER L ATTIVITÀ DEL TRIBUNALE LE ATTIVITÀ DEL TRIBUNALE PROCEDIMENTI CIVILI Le attività del settore civile PROCEDIMENTI PENALI Le attività del settore penale Le attività del settore penale GIP/GUP RENDICONTO ECONOMICO LE RISORSE ECONOMICHE SPESE DI GIUSTIZIA SPESE PRENOTATE A DEBITO RECUPERO CREDITI IL RENDICONTO ECONOMICO PERFORMANCE SOCIALE I COLLABORATORI Composizione Il sistema retributivo del personale amministrativo Le assenze del personale amministrativo Efficienza del personale La salute e sicurezza dei dipendenti GLI UTENTI (STAKEHOLDER ESTERNI)

5 Gli utenti del Tribunale Il sito internet del Tribunale: un servizio per l utenza GLI ALTRI STAKEHOLDER Le Istituzioni e gli Enti Pubblici I Fornitori OBIETTIVI FUTURI

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7 Lettera agli stakeholder La scelta di aderire al Progetto Transnazionale Best Practice negli Uffici giudiziari italiani è stata ispirata dalla necessità di individuare modalità di gestione delle risorse, di coinvolgimento degli utenti qualificati e di interazione con l utenza, che prescindessero dall idea che all aumento dei carichi di lavoro si debba necessariamente far fronte con l incremento delle risorse, umane e materiali. Poiché il progetto prevedeva l intervento di esperti in analisi delle organizzazioni, si è trattato di un opportunità preziosa per raggiungere l obbiettivo di un incremento dell efficienza o quantomeno del mantenimento della stessa ai livelli attuali, nonostante la progressiva riduzione delle risorse. Dall analisi svolta sull organizzazione dalle società di consulenza sono emersi gli elementi di criticità e sono state suggerite le linee di intervento, che sono attualmente in corso di realizzazione pur in presenza di resistenze sia interne che esterne all ufficio, legate non solo alla naturale diffidenza verso le innovazioni, ma anche alla sottovalutazione del problema del recupero dell efficienza interna dell ufficio, cui è funzionale la realizzazione del punto informativo e dello sportello deposito atti. Nell ambito del progetto sono poi stati realizzati, o lo saranno a breve, alcuni strumenti che dovrebbero agevolare l utenza nella domanda dei servizi e contemporaneamente ridurne l accesso alle cancellerie: il sito web e la carta dei servizi dovranno fornire non solo informazioni dettagliate ed esaustive sulle modalità, i presupposti, i costi, i tempi, e i referenti per ognuno dei servizi che l ufficio giudiziario è tenuto a fornire, ma anche la modulistica occorrente. A tali strumenti si aggiunge il Bilancio Sociale che si prefigge di fornire alla collettività un quadro sufficientemente esaustivo sia dei costi che dei ricavi che l ufficio realizza e con la comparazione con gli anni precedenti. A tali innovazioni sarà tuttavia indispensabile che si accompagni la collaborazione degli utenti qualificati ed in particolare dell Ordine degli Avvocati, da sempre interlocutore privilegiato ed irrinunciabile, in grado di condizionare pesantemente, sia in positivo che in negativo, il buon funzionamento dell ufficio. Con l auspicio che l adesione al Progetto Best Practice da parte del Tribunale di Ravenna si traduca in benefici significativi per tutti, sia per l organizzazione che per la collettività, si assicura il costante impegno nella ricerca di soluzioni che rendano il Servizio Giustizia all altezza delle giuste aspettative dei cittadini. Il Presidente del Tribunale Bruno Gilotta Il Dirigente Amministrativo Angela Casadio 2

8 Nota metodologica Dopo la prima edizione relativa all anno 2010 ed al triennio il Tribunale di Ravenna ha deciso di continuare a redigere e pubblicare il proprio Bilancio Sociale al fine di rendicontare gli aspetti più rilevanti e caratteristici del funzionamento e delle performance dell Ufficio e consentire ai diversi stakeholder dell organizzazione (in particolare, magistrati e personale amministrativo, collaboratori esterni, utenti, istituti ed enti pubblici e collettività) di poter analizzare i risultati raggiunti in termini di responsabilità verso la comunità servita e poter conoscere gli aspetti dell attività svolta ritenuti maggiormente significativi per un istituzione pubblica. Per la predisposizione del Bilancio Sociale, l Ufficio si è ispirato alle principali linee guida internazionali per il reporting di sostenibilità e alle migliori best-practice disponibili in materia di bilancio sociale per le pubbliche amministrazioni; in particolare, si è fatto riferimento alla direttiva del della Presidenza del Consiglio dei Ministri, alle linee guida emanate dal Global Reporting Initiative (GRI/G3) per il settore pubblico e alle linee guida del GBS (Gruppo di Studio per il Bilancio Sociale) per la predisposizione della rendicontazione sociale nel settore pubblico, infine si è fatto riferimento al manuale Rendere conto ai cittadini. Il bilancio sociale nelle amministrazioni pubbliche curato dal Dipartimento della funzione pubblica, Ufficio per l innovazione delle pubbliche amministrazioni. Relativamente al perimetro di rendicontazione del Bilancio, si sottolinea che tutte le informazioni e i dati riportati nel testo si riferiscono esclusivamente al Tribunale di Ravenna, ad eccezione della prima parte a carattere generale. Si evidenzia, inoltre, che gli indicatori illustrati derivano da dati direttamente raccolti da fonti interne all Ufficio o da fonti ministeriali; solo marginalmente, in mancanza di questi, si è fatto ricorso a stime. Nel documento è stata dedicata particolare attenzione ai temi individuati come maggiormente rilevanti, per l attività svolta dal Tribunale e per gli stakeholder di riferimento. La struttura del Bilancio è stata articolata nelle seguenti sezioni principali: 3

9 Sezione Contenuti Identità Sistema di governo Attività dell Ufficio Rendiconto economico Performance sociale Performance ambientale presentazione della missione e del ruolo del Tribunale nell ambito del sistema giudiziario, della sua storia e dei principi dell Ufficio presentazione della struttura del Tribunale di Ravenna, dei suoi stakeholder e dei temi di sostenibilità significativi sezione dedicata agli indicatori relativi ai procedimenti civili e penali trattati dall Ufficio negli ultimi tre anni, con particolare riferimento al tasso di procedimenti esauriti/definiti e alla durata media dei procedimenti analisi delle risorse finanziarie gestite dal Tribunale di Ravenna distinte per destinazione rendicontazione qualitativa e quantitativa delle relazioni di scambio con i principali stakeholder: collaboratori, utenti, istituti ed enti pubblici, collettività, fornitori e media descrizione dell attenzione all ambiente da parte dell Ufficio e dei principali impatti Tutte le performance rendicontate, a meno di eccezioni opportunamente segnalate, si riferiscono al triennio che va dal 2009 al Il Bilancio si conclude, infine, con una sezione dedicata agli obiettivi di miglioramento che il Tribunale si è posto in merito alle principali tematiche di responsabilità sociale, anche sulla base delle analisi e dei risultati emersi nel corso della stesura del presente documento. 4

10 Identità Le funzioni del Tribunale Il Tribunale è il luogo dove lo Stato esercita la funzione giurisdizionale nell ambito civile e penale: la prima è principalmente rivolta a dirimere le controversie fra cittadini; la seconda è rivolta a reprimere i reati e si svolge per iniziativa della Procura della Repubblica. Il Tribunale di Ravenna ha, allo stato, sedi distaccate a Faenza e a Lugo, ma il D.Lvo 155/12 prevede la soppressione delle medesime a decorrere dal 13 settembre Nell ambito delle sue funzioni civili il Tribunale esercita anche la c.d. volontaria giurisdizione, che raccoglie un insieme di competenze di natura prevalentemente amministrativa, fra le quali le più importanti riguardano la tutela patrimoniale dei minori e le amministrazioni di sostegno per le persone non in grado di curare adeguatamente i propri interessi. Il Tribunale si occupa anche delle procedure esecutive, finalizzate a dare concreta attuazione ai provvedimenti di condanna, e delle procedure riguardanti le aziende in crisi. Ha in pianta organica ventidue magistrati, compresi quelli addetti alle sezioni distaccate, e circa settanta dipendenti. È diviso in una sezione civile, alla quale sono addetti quattordici magistrati, e in una sezione penale, alla quale sono addetti nove magistrati. Nel corso del 2011 sono stati iscritti quasi novemila nuovi affari civili e ottomila seicento affari penali (tra procedimenti dibattimentali monocratici e collegiali e procedimenti GIP-GUP contro noti). La maggior parte delle questioni, civili o penali, è obbligatoriamente trattata dagli avvocati, che hanno lo scopo di difendere i loro clienti traducendo le loro esigenze nel linguaggio giuridico. Gli avvocati sono quindi i principali interlocutori del Tribunale, tanto che il Consiglio dell Ordine degli Avvocati ha sede proprio nel palazzo di giustizia. Gli affari che possono essere trattati direttamente dagli interessati sono elencati nella Carta dei Servizi. La cancelleria del Tribunale, oltre a servire da supporto per l attività del giudice, svolge anche autonomi servizi, ai quali gli interessati possono rivolgersi direttamente (copie di atti, certificati vari, iscrizioni degli organi di stampa, procedure di ammortamento di titoli di credito, procedure di riabilitazione civile e penale, ecc.). Il progetto di riorganizzazione dei processi lavorativi e l ottimizzazione delle risorse dell Ufficio Il progetto di riorganizzazione ed ottimizzazione del Tribunale di Ravenna rientra in un programma globale di riassetto degli uffici giudiziari della Regione Emilia-Romagna e consentirà il miglioramento delle prassi, dei processi e delle procedure finora utilizzati attraverso l adozione di nuovi metodi di lavoro e nuove tecnologie e la collaborazione con i portatori di interesse. La finalità dell intervento è quella di fornire agli Uffici giudiziari interessati una struttura organizzativa moderna, in grado di rispondere con attenzione alle sollecitazioni della cittadinanza, dei diversi utenti e dei portatori di 5

11 interesse ed organizzata secondo le indicazioni del new public management. L obiettivo che si intende perseguire è duplice: da una parte, rendere trasparenti e semplificare i processi organizzativi interni per ottenere i più alti livelli di efficienza possibile, dall altra avvicinare gli uffici giudiziari al cittadino, migliorando l immagine pubblica del sistema giustizia. Il Piano Operativo del progetto si compone di 6 linee di intervento: Linea 1 Miglioramento dell efficienza operativa e dell efficacia delle prestazioni Linea 2 Implementazione di nuove tecnologie per il miglioramento organizzativo Linea 3 Definizione della Carta dei Servizi dell Ufficio Linea 4 Assistenza alla Certificazione di Qualità ISO 9001:2008 Linea 5 Costruzione del Bilancio Sociale dell Ufficio Linea 6 Comunicazione con la cittadinanza e comunicazione istituzionale Nel dettaglio, il progetto di riorganizzazione degli Uffici Giudiziari dell Emilia-Romagna, avviato nell anno 2010, prevede per il Tribunale interventi da attuare, in particolare, nell area del Contenzioso Civile, essendo risultato il settore nel quale sussistono le maggiori criticità collegate principalmente alle modalità di gestione dell utenza e, progressivamente, della Volontaria Giurisdizione, che fanno riferimento a: 1. realizzazione di uno Sportello Deposito Atti, attivo dal 16 giugno 2012, la cui realizzazione ha avuto come principale obiettivo l instaurazione di un più equilibrato rapporto tra le attività di front-office e quelle di back-office svolte dagli uffici. Si è scelto di affidare inizialmente a tale sportello la ricezione soltanto di alcuni atti, quelli che non implicano il pagamento del Contributo Unificato: comparse di risposta; memorie; consulenze tecniche ed atti ad esse pertinenti; istanze fuori udienza; istanze relative a fascicoli archiviati. A tale sportello è stato inoltre previsto anche il ritiro degli atti depositati per le controparti, corredati anche dei documenti eventualmente prodotti in allegato e ciò per ridurre al minimo la necessità di accedere al fascicolo processuale e quindi alla cancelleria A decorrere dal 16 settembre 2012, su proposta del personale addetto alla cancelleria del contenzioso, condivisa dalla dirigenza dell ufficio, si è deciso di sperimentare, allo Sportello Deposito Atti, anche la ricezione delle iscrizioni a ruolo, delle comparse di costituzione che implicano il versamento del Contributo Unificato e, 6

12 in genere, di tutti gli atti a cui si correla il medesimo, naturalmente sempre limitatamente al settore del contenzioso: tale proposta è nata dal convincimento che soltanto in questo modo si potesse ridurre in maniera drastica l accesso dell utenza alla cancelleria, anche se sussisteva comunque il timore che si determinasse un innalzamento sensibile dei tempi di attesa e che per il personale l impegno si rivelasse troppo gravoso. Dopo alcuni mesi di sperimentazione con la modalità da ultimo adottata, si può fare una valutazione positiva: i tempi di attesa hanno sì subito un incremento, ma contenuto comunque, in prevalenza, entro limiti accettabili (nei momenti di maggiore affluenza 20/30 minuti), allo sportello si riesce a provvedere anche all iscrizione della causa nel SICID (registro generale informatizzato) con il sistema della lettura con il codice a barre, gli accessi alla cancelleria si sono sensibilmente ridotti e si cominciano a registrare condizioni di lavoro più favorevoli per un più tranquillo e ordinato svolgimento degli adempimenti di cancelleria c.d. di back office. Il sistema di governo La struttura dell Ufficio La pianta organica del Tribunale di Ravenna prevede attualmente la presenza di 91 persone, tra magistrati togati e personale amministrativo. In particolare, i magistrati c.d. togati (cioè non onorari) effettivi attualmente addetti agli uffici giudicanti civili e penali previsti sono 19 ( mentre 22 ne prevede la pianta organica), e ricoprono i ruoli di: Presidente del Tribunale; Presidente della sezione penale; Giudici. Vi sono inoltre 7 Giudici Onorari di Tribunale (G.O.T.), nominati con decreto del Ministro della Giustizia, in conformità della deliberazione del Consiglio Superiore della Magistratura, su proposta del Consiglio Giudiziario. A livello amministrativo, è presente la figura del Dirigente Amministrativo che esercita le sue funzioni sulla base di un contratto individuale di lavoro di durata triennale. Nel contratto sono individuati gli obiettivi connessi all incarico, mentre il D.Lgs. 240/2006 ha individuato le competenze del magistrato capo e del dirigente al quale sono affidate la gestione delle risorse umane e strumentali. Al magistrato capo sono attribuite la titolarità e la rappresentanza dell Ufficio nei rapporti con enti istituzionali e con i rappresentanti degli altri uffici, nonché l organizzazione dell attività giudiziaria. Il personale amministrativo è suddiviso in diverse aree funzionali. All interno del Tribunale di Ravenna sono previste le figure di: Dirigente Amministrativo del Tribunale; Direttore Amministrativo; Funzionario giudiziario; Cancelliere; Assistente giudiziario; 7

13 Operatore Giudiziario; Conducente automezzi; Ausiliario. I compiti del personale amministrativo, escluso il Dirigente Amministrativo del Tribunale, sono indicati nel contratto collettivo integrativo. Le funzioni più strettamente di ausilio all attività dei magistrati, invece, sono direttamente indicate nel codice di procedura civile ed in quello di procedura penale. 8

14 Identificazione degli stakeholder del Tribunale L attività del Tribunale di Ravenna si rivolge, istituzionalmente, a chiunque sia portatore di interessi tutelabili innanzi ad una Autorità Giudiziaria, ma anche a chi acceda al palazzo di Giustizia per esigenze professionali o anche solo per informazione. La definizione degli stakeholder di un amministrazione pubblica, a differenza di quanto accade per una organizzazione privata o imprenditoriale, in un certo senso precede la sua istituzione, perché gli interessi con i quali la pubblica amministrazione deve relazionarsi sono proprio gli stessi per i quali quell ente è legittimato ad agire sul proprio territorio. Correttamente è stato scritto 1 che l amministrazione pubblica, in altri termini, non ha bisogno di andare a caccia dei propri stakeholder, ma deve semplicemente ripensare e dare voce a tutti coloro per i quali la propria attività si legittima e acquista un significato di servizio o di politica pubblica, che sono poi i cittadini, le imprese e le istituzioni destinatari di servizi o beneficiari di interventi pubblici la loro individuazione (o mappatura, come spesso viene definita) sia un tentativo di rappresentazione di categorie di portatori di interesse sempre in qualche modo discrezionale e artificiale, sia perché si tratta di dare evidenza a interessi che preesistono e che fondano la legittimazione stessa dell amministrazione pubblica, sia perché lo stakeholder è sempre una costruzione virtuale dell organizzazione, che si forma quando essa si interroga sulla sua responsabilità sociale. Ciò non di meno, si ritiene utile concettualizzare una mappa dei principali portatori di interessi di riferimento, innanzitutto distinguendo tra stakeholder primari e secondari, a seconda dell intensità del rapporto che li lega al Tribunale di Ravenna. All interno di questa bipartizione si può ancora suddividere tra Stakeholder interni, intermedi ed esterni, secondo la loro appartenenza all organizzazione giudiziaria o amministrativa dello stesso Tribunale di Ravenna (stakeholder interni 2 ), della loro appartenenza ad altra organizzazione giudiziaria o amministrativa che entra non occasionalmente in contatto con il Tribunale di Ravenna (stakeholder intermedi) o, infine, della loro estraneità rispetto ad una organizzazione giudiziaria o amministrativa (stakeholder esterni). In tal senso, anche una categoria di stakeholder esterni può rappresentare di fatto un interlocutore o portatore di interessi primario: si pensi agli avvocati o agli altri professionisti (commercialisti, geometri, ecc.) che entrano in contatto spesso o ripetutamente con l istituzione; allo stesso modo, si può ipotizzare che stakeholder intermedi si pensi ad un altro ufficio giudiziario abbiano relazioni con il Tribunale di Ravenna anche solo una volta nel corso di un lungo periodo. All interno di questa categorizzazione generale, quindi, è possibile far rientrare ogni singolo portatore di interesse, dall utente occasionale a quello professionale, dal dipendente all ente estraneo al sistema Giustizia. 1 Manuale Rendere conto ai cittadini. Il bilancio sociale nelle amministrazioni pubbliche, pubblicato dal Dipartimento della funzione pubblica, Ufficio per l innovazione delle pubbliche amministrazioni. 2 La creazione di questa categoria, al cui interno comprendere i magistrati ed il personale amministrativo che, nel loro insieme, costituiscono l elemento soggettivo dell organizzazione del Tribunale di Ravenna, è il frutto di una scelta convenzionale, al fine di rendere più comprensibile la ripartizione. 9

15 Di seguito vengono brevemente descritti gli stakeholder del Tribunale identificati; le iniziative adottate per curare i rapporti con questi soggetti sono esposte nel capitolo sulla performance sociale. Consulenti e periti STAKEHOLDER ESTERNI Avvocati Notai Enti Territoriali STAKEHOLDER INTERMEDI Procura della Repubblica Altri Professionisti Polizia Giudiziaria Ministero della Giustizia Consiglio Giudiziario STAKEHOLDER INTERNI Magistrati e Personale Amministrativo Consiglio dell Ordine degli Avvocati Camera di Commercio Forze dell Ordine Altri Uffici Giudiziari del Distretto Utenti non qualificati Altre Amministrazioni Consiglio Superiore della Magistratura Consigli direttivi di altre professioni Collettività PRIMARI Imprese SECONDARI Magistrati e Personale Amministrativo Sono le persone che costituiscono l Ufficio e che svolgono le attività previste dalla funzione istituzionale dello stesso. Il personale interno costituisce indubbiamente lo stakeholder più significativo, in quanto rappresenta esternamente l Ufficio e testimonia, tramite i comportamenti assunti, la professionalità, la serietà, la reputazione e la credibilità della Pubblica Amministrazione e, in senso ampio, dello Stato. Gli interessi dei collaboratori verso l organizzazione sono principalmente ricevere un adeguato ed equo riconoscimento economico per il contributo fornito e i risultati conseguiti; sviluppare un proprio percorso di carriera professionale; essere coinvolti in percorsi formativi adeguati e coerenti con le innovazioni organizzative e gestionali richieste dalla collettività e di veder tutelata la propria integrità fisica, culturale e morale, in un ambiente di lavoro che garantisca, soprattutto, il rispetto delle pari opportunità tra le persone. Il personale interno è composto dai giudici e dal personale amministrativo che opera all interno dell organizzazione dell Ufficio. Utenti qualificati e non qualificati Gli utenti costituiscono lo stakeholder esterno principale dell Ufficio, come di qualsiasi Pubblica Amministrazione. Nel caso di un Tribunale, l utenza si distingue in due categorie principali: l utenza qualificata, che comprende avvocati e professionisti (quali commercialisti e notai), e l utenza composta dal cittadino comune che si reca presso l Ufficio per usufruire del servizio offerto. 10

16 Soprattutto nelle recenti pressioni ad avvicinare l amministrazione pubblica al cittadino e all utente, l interesse che essi manifestano è ottenere un servizio efficiente ed efficace e instaurare un rapporto trasparente, basato sulla reciproca fiducia e sulla correttezza e competenza del personale amministrativo e dei Magistrati. Istituzioni ed Enti Pubblici Il Tribunale è inserito all interno di una struttura che lo porta ad avere rapporti assidui con gli altri uffici giudiziari della Regione (distretto), ossia la Corte d Appello, la Procura Generale della Repubblica, la Procura della Repubblica di Ravenna, il Giudice di Pace e altri Tribunali contigui. L ufficio ulteriormente superiore che ha competenza distrettuale è la Corte d Appello di Bologna: anche con quest ultima vi sono frequenti contatti per aspetti amministrativi. Collettività Lo stakeholder collettività comprende i soggetti o comunque i gruppi sociali che si possono individuare nella comunità e sul territorio di riferimento in cui l Ufficio opera in base alla legge. Nell ampio complesso di soggetti che costituiscono la collettività, l Ufficio del Tribunale di Ravenna intrattiene rapporti di collaborazione con l Università. Altri stakeholder Categorie di stakeholder di minore importanza per il Tribunale sono rappresentate dai fornitori di beni e servizi e media. I fornitori sono coloro che rendono disponibili all Ufficio i beni ed i servizi indispensabili per lo svolgimento delle sue attività. Il loro interesse consiste principalmente nell instaurazione di relazioni basate sulla trasparenza dei rapporti e delle condizioni di affidamento delle forniture e sull affidabilità e puntualità dei pagamenti. I media sono tutti gli organi e i mezzi di comunicazione interna ed esterna (stampa e televisione) che diffondono notizie che si riferiscono all Ufficio e che influiscono sulla sua reputazione e sulla sua immagine. Identificazione delle questioni rilevanti per gli stakeholder Le performance raggiunte nella gestione dei rapporti con gli stakeholder dell Ufficio identificati nel precedente paragrafo sono state raggruppate nel presente Bilancio per aree tipiche di responsabilità sociale; in particolare, tali aree riguardano l attività dell Ufficio e i risultati sociali, economici e ambientali. Nell ambito delle suddette aree, le tematiche trattate dal presente Bilancio Sociale sono state scelte in base al criterio di materialità, ovvero di significatività degli argomenti per l Ufficio e per i suoi stakeholder. Durante l analisi per selezionare quali temi includere nel documento, infatti, sono stati presi in considerazione i temi di responsabilità sociali trattati negli studi di importanti istituti di ricerca e frequentemente trattati dai media nazionali ed internazionali; successivamente, gli stessi sono stati selezionati per la loro capacità di riflettere gli impatti economici, sociali e ambientali dell organizzazione e in base alla loro potenziale influenza sulle principali categorie di stakeholder individuate. 11

17 L ATTIVITÀ DEL TRIBUNALE Le attività del Tribunale Nei paragrafi successivi vengono analizzati i procedimenti civili e penali 3 in funzione del loro ammontare e in funzione della loro tipologia, Inoltre, vengono portati indicatori che illustrano i risultati dell attività dell Ufficio in termini di esaurimento dei procedimenti aperti (quantità e tempistiche) e di provvedimenti emessi. 3 I dati forniti sono stati ricavati dai prospetti ministeriali periodici redatti dall Ufficio. 12

18 Procedimenti civili Le attività del settore civile Nelle tabelle che seguono, sono riportati il numero totale di procedimenti civili distinti per tipologia (calcolati come somma tra pendenti e sopravvenuti nell anno) e i flussi dei procedimenti stessi relativi agli ultimi tre anni. PROCEDIMENTI CIVILI PENDENTI E SOPRAVVENUTI DISTINTI PER TIPOLOGIA E PER CIASCUNO ANNO Contenzioso civile Volontaria Giurisdizione Lavoro Esecuzioni mobiliari Esecuzioni immobiliari Fallimenti Procedimenti totali PROCEDIMENTI CIVILI DISTINTI PER FLUSSI pendenti all'inizio del periodo sopravvenuti nel periodo esauriti pendenti alla fine del periodo Procedimenti esauriti sul totale 59,0% 59,0% 59,4% Procedimenti definiti sul totale sopravvenuti 99,7% 102,3% 106,7% Variazione dei pendenti (differenza tra inizio e fine anno) 0,4% -3,1% -8,4% L andamento dei flussi evidenzia come il numero dei procedimenti esauriti sia andato diminuendo nei tre anni considerati: anche grazie alla diminuzione dei sopravvenuti in tale periodo, è stato possibile ridurre ulteriormente la variazione dei pendenti che è passata dal + 0,4 del 2009 al 8,4% del Tali risultati sono stati conseguiti nonostante una diminuzione delle risorse sia amministrative sia giurisdizionali in virtù di scelte organizzative efficaci e all impegno profuso per il mantenimento di alti livelli nella qualità dei servizi resi. I grafici che seguono illustrano le tendenze descritte. Andamento dei procedimenti civili pendenti all'inizio del periodo sopravvenuti nel periodo esauriti pendenti alla fine del periodo A fronte dell andamento dei procedimenti avviati, i provvedimenti emessi nel 2011 sono stati 7.097, in aumento dell 8,6 % rispetto all anno precedente, e tenendo conto, tra i provvedimenti, anche delle sentenze. 13

19 Provvedimenti emessi accolti rigettati altri motivi totale Provvedimenti emessi altri motivi rigettati accolti Le udienze svolte hanno registrato nell ultimo triennio una tendenza all aumento, passando da del 2009 a del 2010, a del Udienze Istruttorie Collegiali Presidenziali Totale Il Tribunale di Ravenna ha visto un aumento del numero di sentenze civili emesse; tale effetto è imputabile all aumento crescente delle sentenze monocratiche, che sono passate, nell ultimo anno, da a a (+ 22,4 %), nonché di quelle collegiali, che sono passate, sempre nell ultimo anno, da 700 a 828, facendo registrare un aumento del 18,28 %. 14

20 Sentenze pubblicate monocratiche collegiali Per ciò che riguarda il dato sui tempi di consegna delle sentenze sia esso collegiali sia esso monocratiche il Tribunale di Ravenna gestisce ed evade attualmente le consegne prevalentemente entro i 60 giorni. In specie Il Tribunale ha visto una diminuzione del numero di sentenze collegiali consegnate entro i 60 giorni (- 21,28 %) e un aumento del numero delle monocratiche consegnate entro i 60 giorni (+ 12,94 %). I tempi di pubblicazione delle sentenze entro i 60 giorni, invece, fanno registrare sia per le sentenze collegiali sia per le sentenze monocratiche un trend crescente e positivo. In ordine alle sentenze collegiali, rispetto all anno precedente è aumentato del 34,26 % il numero delle sentenze pubblicate entro 60 giorni, mentre è stabile il numero delle sentenze pubblicate oltre i 60 giorni. Stessa cosa dicasi per le monocratiche, anch esse aumentate, nel 2011, del 54,81 % rispetto al dato fatto registrare nel 2010 in relazione a tempi di pubblicazione entro i 30 giorni e diminuite dell 11,02 % in ordine alle sentenze pubblicate oltre i 30 giorni. Tempi di consegna delle sentenze Collegiali entro 60 giorni tra 61 e 120 giorni oltre i 120 giorni Monocratiche entro 30 giorni tra 31 e 60 giorni oltre i 60 giorni Tempi di pubblicazione delle sentenze Collegiali entro 60 giorni tra 61 e 120 giorni oltre i 120 giorni Monocratiche entro 30 giorni tra 31 e 60 giorni oltre i 60 giorni

21 Procedimenti penali Le attività del settore penale PROCEDIMENTI PENALI - composizione monocratica Procedimenti totali pendenti all'inizio del periodo sopravvenuti nel periodo esauriti pendenti alla fine del periodo Procedimenti definiti sul totale 73,8% 74,8% 58,8% Procedimenti definiti sul totale sopravvenuti 107,3% 96,2% 82,8% Variazione del magazzino pendenti -16,1% 13,3% 42,1% PROCEDIMENTI PENALI - composizione collegiale Procedimenti totali pendenti all'inizio del periodo sopravvenuti nel periodo esauriti pendenti alla fine del periodo Procedimenti definiti sul totale 63,4% 57,1% 50,0% Procedimenti definiti sul totale sopravvenuti 102,2% 115,4% 84,7% Variazione del magazzino pendenti -3,6% -15,1% 22,0% La tabella precedente illustra un risultato altalenante nei tre anni considerati sia per i procedimenti del Tribunale in composizione monocratica sia nella collegiale. In specie, in ordine al rapporto tra pendenti iniziali e pendenti finali, si osserva che i procedimenti in composizione monocratica sono passati da un - 16 % del 2009 ad un + 42 % del Tuttavia è doveroso sottolineare nel 2011 il significativo calo delle sopravvenienze (- 23,49 % rispetto al 2010) e delle definizioni (- 34,16 % rispetto al 2010). Per i procedimenti del Tribunale in composizione collegiale, si registra invece un'inversione di tendenza: nell'anno 2009 il rapporto tra pendenti iniziali e pendenti finali è -3,6 %, nel 2011 é invece + 21,95 %.. Per la definizione dei procedimenti in composizione monocratica un risultato particolarmente positivo è stato ottenuto nell anno giudiziario 2009, quando il magazzino pendenti dei procedimenti del Tribunale in composizione monocratica si è ridotto, del 16,1 %, grazie soprattutto alla definizione di un numero di procedimenti maggiore rispetto a quelli sopravvenuti. Per ciò che concerne, invece, la definizione dei procedimenti in composizione collegiale l anno più performante è stato il 2010 con una diminuzione del "magazzino pendenti" pari al 15,1%, per lo stesso motivo richiamato per i procedimenti in composizione monocratica e cioè la definizione di un numero di procedimenti maggiore rispetto a quelli sopravvenuti. 16

22 Procedimenti penali - rito monocratico Procedimenti penali - rito collegiale pendenti all'inizio del periodo sopravvenuti nel periodo esauriti pendenti alla fine del periodo Procedimenti penali esauriti - rito monocratico Procedimenti penali esauriti - rito collegiale 107,3% 73,8% 96,2% 74,8% 82,8% 58,8% Procedimenti definiti sul totale Procedimenti definiti sul totale sopravvenuti 102,2% 63,4% 115,4% 57,1% 84,7% 50,0% Procedimenti definiti sul totale Procedimenti definiti sul totale sopravvenuti Durata dei procedimenti esauriti - rito monocratico entro 6 mesi da 6 mesi a 1 anno da 1 a 2 anni oltre 2 anni 44 Durata dei procedimenti esauriti - rito collegiale entro 6 mesi da 6 mesi a 1 anno da 1 a 2 anni oltre 2 anni 17

23 In seguito alla significativa diminuzione delle definizioni in relazione ai procedimenti penali definiti con rito monocratico é diminuito il numero dei procedimenti definiti entro sei mesi, mentre é rimasto stabile quello dei definiti da 6 mesi a 1 anno ed é aumentato quelli dei definiti da 1 a 2 anni ed é diminuito quello dei procedimenti definiti oltre due anni. Per quanto riguarda la durata media, si registra nel triennio un risultato altalenante per effetto del passaggio dai 158 giorni dell'anno 2009, ai 117 dell'anno 2010 (che é stato l'anno più performante), ai 184 dell'anno Per quanto riguarda i procedimenti penali definiti con rito collegiale si registra la tendenza all'aumento dei procedimenti definiti entro 6 mesi ed alla diminuzione di quelli definiti in tempi più lunghi, con la diminuzione della durata media rispetto all'anno precedente, 244 giorni anziché 269 dell'anno 2010; peraltro l'anno più performante in proposito era stato l'anno 2009, con 196,5 giorni. Durata media dei procedimenti (giorni) - rito monocratico Durata media dei procedimenti (giorni) - rito collegiale , Infine, di seguito sono illustrati i diagrammi che sintetizzano l andamento negli ultimi tre anni delle udienze e dei provvedimenti emessi. Udienze procedimenti penali - rito monocratico Udienze procedimenti penali - rito collegiale Udienze camerali Udienze dibattimentali Per procedimenti di prevenzione Udienze Camerali Udienze dibattimentali Provvedimenti - rito monocratico Provvedimenti - rito collegiale Sentenze esecutive e parzialmente esecutive Schede compilate In fase di esecuzione Sentenze esecutive e parzialmente esecutive Schede compilative Per misure preventive personali In fase di esecuzione 18

24 Le attività del settore penale GIP/GUP PROCEDIMENTI PENALI G.I.P./G.U.P. - Registro Noti Procedimenti totali pendenti all'inizio del periodo sopravvenuti nel periodo esauriti pendenti alla fine del periodo Procedimenti definiti sul totale 43,8% 46,8% 53,1% Procedimenti definiti sul totale sopravvenuti 79,4% 106,9% 108,1% Variazione del magazzino pendenti 25,3% -5,8% -8,1% PROCEDIMENTI PENALI G.I.P./G.U.P. - Registro Ignoti Procedimenti totali pendenti all'inizio del periodo sopravvenuti nel periodo esauriti pendenti alla fine del periodo Procedimenti definiti sul totale 14,1% 16,3% 13,3% Procedimenti definiti sul totale sopravvenuti 37,2% 53,2% 61,4% Variazione del magazzino pendenti 38,4% 20,7% 10,7% Procedimenti penali G.I.P./G.U.P. - Registro Noti pendenti all'inizio del periodo sopravvenuti nel periodo esauriti pendenti alla fine del periodo 19

25 RENDICONTO ECONOMICO Le risorse economiche Le risorse economiche dell Ufficio provengono da voci di bilancio del Ministero della Giustizia attraverso il funzionario delegato distrettuale che accredita all Ufficio le somme relative alle spese d ufficio e di giustizia. Le prime che vengono direttamente gestite dall Ufficio, mentre le spese di giustizia vengono gestite dal funzionario delegato distrettuale a cui vengono accreditate le somme dal Ministero. Le prime sono pari ad un budget prestabilito che fissa un tetto massimo non superabile, le seconde sono variabili e l Ufficio ne gestisce solamente la contabilità. Per le forniture hardware e software i beni vengono forniti direttamente dal Ministero attraverso la Direzione Generale dei Sistemi Automatizzati. Le spese relative alla gestione dell immobile ove ha sede il Tribunale fanno capo direttamente al Comune di Ravenna, che deve anticiparle per legge salvo rimborso da parte del Ministero. 20

26 Spese di Giustizia Le spese di giustizia del Tribunale comprendono le spese strettamente sostenute per lo svolgimento dei processi penali e civili, ossia le indennità e gli onorari pagati a magistrati onorari, esperti e ausiliari dei giudici e a difensori, oneri previdenziali e IVA, oltre ad altre spese di natura residuale. SPESE DI GIUSTIZIA (euro) totale , , ,11 - SPESE penale civile penale civile penale civile viaggio 4.929, ,46 830, ,36 50,00 sostenute per lo svolgimento dell'incarico 5.109, , ,94 501, ,75 - da ausiliari 5.042, , ,34 251, , ,73 - da difensori 67,00 612,00 768,60 249,83 272, ,27 straordinarie nel processo penale per intercettazioni acquisizione tabulati altro altre spese straordinarie nel processo penale postali e telegrafiche opere custodia , stampa altro , totale spese , , , , ,11 50,00 - INDENNITA' penale civile penale civile penale civile trasferta 86,43-105,09-123,48 - custodia , , , ,67 - spettanti a magistrati onorari ed esperti , , , , , ,00 spettanti a giudici popolari 2.786, , ,20 - altre indennità ,00 - totale indennità , , , , , ,00 - ONORARI penale civile penale civile penale civile ausiliari del magistrato , , , , , ,24 consulenti tecnici di parte investigatori privati difensori , , , , , ,46 totale onorari , , , , , ,70 oneri previdenziali 3.820, , , , , ,15 altro IVA , , , , , ,99 totale altro , , , , , ,14 totale , , , , , ,84 Come è possibile notare dalla tabella, le spese di giustizia totali hanno avuto un andamento altalenante nell ultimo triennio, registrando un sensibile incremento nell anno

27 Spese di giustizia ( ) , , , , , , , ,27 civile penale Ai fini di un analisi dell efficienza nella gestione delle risorse finanziarie a disposizione, è utile analizzare le spese sostenute per procedimento esaurito. Nell ultimo triennio, le spese sostenute per procedimento civile hanno avuto un andamento crescente: sono salite dall 8,39 nel 2009 al 9,83 nel 2010, fino al 12,02 nel Le spese sostenute per procedimento penale hanno avuto anch esse un andamento altalenante negli anni passando dai 22,81 del 2009 al 12,60 del 2010 per risalire al 27,14 del Si precisa che nel Bilancio Sociale 2011 si sono considerati, tra i procedimenti penali definiti, sia quelli dibattimentali che quelli GIP-GUP contro noti. EFFICIENZA GESTIONALE - CIVILE spese di giustizia - Civile (euro) totale procedimenti civili esauriti Spesa per procedimento definito (euro) 8,03 9,83 12,02 EFFICIENZA GESTIONALE - PENALE spese di giustizia - Penale (euro) totale procedimenti penali definiti Spesa per procedimento penale definito (euro) 22,81 12,66 27,14 Spese prenotate a debito Si definisce prenotazione a debito l annotazione a futura memoria di una voce di spesa, per la quale non vi è allo stato possibile l individuazione del debitore e ciò, in vista dell eventuale successivo recupero. Le spese prenotate a debito dell Ufficio ammontano a euro nell ultimo anno, con andamento altalenante nel triennio. La distribuzione di tale somma vede la costante netta preponderanza delle spese relative a procedimenti in materia civile. 22

28 SPESE PRENOTATE A DEBITO in materia penale in materia civile Totale euro Spese prenotate a debito (euro) Recupero crediti L Ufficio recupero crediti è un servizio degli uffici giudiziari giudicanti. A conclusione del processo penale e civile e con l irrevocabilità della sentenza o il passaggio in giudicato, l Ufficio recupero crediti procede alla richiesta delle somme dovute sulla base di quanto richiesto in sentenza (la pena pecuniaria più le spese processuali) e di quanto emerge dal foglio notizie (documento che segue la vicenda processuale e sul quale vengono annotate tutte le eventuali spese intervenute, sia anticipate che prenotate a debito, per esempio le spese per gli ausiliari del giudice, le spese occorse per i testimoni, il contributo unificato, la registrazione della sentenza, etc.). Una volta iscritta nel registro dell Ufficio la partita di credito, si provvede alla iscrizione a ruolo a seguito della quale Equitalia, società incaricata della riscossione, si attiva per la riscossione del credito. L Ufficio è tuttavia competente per le rateizzazioni e i pagamenti volontari. RECUPERO CREDITI - PENALE pendenti iniziali iscritti totale eliminati recuperati altrimenti eliminati pendenti finali % di crediti recuperati 9,9% 6,8% 5,2% da recuperare per crediti iscritti nell'anno pene pecuniare e sanzioni spese recuperati per crediti iscritti complessivi a seguito dell'invito al pagamento 82% 66% 0% - a seguito di iscrizione al ruolo 18% 34% 0% recupero di crediti iscritti prima del % 8% 0% recupero di crediti iscritti tra il 2007 e il % 18% 0% recupero di crediti iscritti tra il 2009 e l'anno di riferimento 76% 75% 0% 23

29 RECUPERO CREDITI - CIVILE pendenti iniziali iscritti contributo unificato patrocinio a spese dello Stato sanzioni pecuniarie processuali altro totale eliminati recuperati altrimenti eliminati pendenti finali % di crediti recuperati 41,2% 9,1% 13,9% da recuperare per crediti iscritti nell'anno contributo unificato patrocinio a spese dello Stato sanzioni pecuniarie processuali altro recuperati per crediti iscritti complessivi a seguito dell'invito al pagamento 100% 8% 0% - a seguito di iscrizione al ruolo 0% 92% 0% iscritti prima del % 92% 0% iscritti tra il 2007 e il % 0% 0% iscritti tra il 2009 e l'anno di riferimento 12% 8% 0% Nel complesso delle attività di recupero del settore penale e civile, le somme ottenute a seguito dell attività di recupero crediti hanno subito un elevata flessione rispetto all anno precedente. 24

30 Crediti settore penale ( ) Crediti settore penale (origine) da recuperare per crediti iscritti nell'anno spese recuperati per crediti iscritti complessivi pene pecuniare e sanzioni Crediti settore civile ( ) Crediti settore civile (origine) da recuperare per crediti iscritti nell'anno recuperati per crediti iscritti complessivi altro - sanzioni pecuniarie processuali - patrocinio a spese dello Stato - contributo unificato Partite di credito recuperate settore penale Partite di credito recuperate settore civile 41,2% 6,2% 6,8% % di crediti recuperati 5,2% 13,9% 9,1% 25

31 Il rendiconto economico Al fine di esaminare i flussi di risorse economiche che riguardano l Ufficio, il rendiconto economico che segue illustra le uscite e le entrate finanziarie principali negli ultimi tre anni. Rendiconto economico (euro) Uscite Costi dell'attività tipica (Spese di giustizia) Spese di giustizia Indennità Onorari Altro Costi del personale amministrativo Stipendi del personale Buoni pasto Indennità collegata alla presenza Straordinario Spese di formazione Costi del personale giurisdizionale Stipendi del personale Costi dei GOT Stipendi Costi di struttura Arredi Utenze energia elettrica acqua gas telefonia Pulizie Spese di ufficio Fotoriproduttori Hardware Spese postali Trasporti Vigilanza Entrate Recupero dei crediti civile Recupero dei crediti penale Contributo unificato civile Diritti di copia Somme affluite all'erario a seguito di esecuzioni di provvedimenti di confisca

32 27

33 PERFORMANCE SOCIALE 28

34 I collaboratori I collaboratori del Tribunale sono costituiti dal personale giudiziario (giudici) e dal personale amministrativo. Composizione Sotto il profilo giurisdizionale, le risorse presenti sono pari a 22 persone 4 in pianta organica, così suddivise: PERSONALE GIUDIZIARIO ANNO 2009 ANNO 2010 ANNO 2011 PRESIDENTE DEL TRIBUNALE PRESIDENTE DI SEZIONE GIUDICE (in servizio 16) GIUDICE DEL LAVORO Totale (in servizio 19) Sotto il profilo amministrativo, oltre al Dirigente Amministrativo, risultano attualmente presenti effettive risorse per 57 unità, così suddivise: 3 Direttori Amministrativi (ex Cancellieri C2) 11 Funzionari Giudiziari 10 Cancellieri 21 Assistenti Giudiziari 6 Operatori Giudiziari (ex operatori giudiziari B1) 3 Conducenti automezzi 3 ausiliari PERSONALE AMMINISTRATIVO IN PIANTA IN SERVIZIO SOVRANNUMERO VACANZE Direttore amministrativo (ex direttori C3 e ex cancellieri C2) Funzionario giudiziario Cancelliere Assistente giudiziario Operatore giudiziario (ex operatori giudiziari B1) Conducente automezzi Ausiliari TOTALE Si evidenzia in questo caso come secondo i parametri ministeriali, per diversi ruoli il personale amministrativo risulta parzialmente o totalmente vacante, registrando una scopertura globale di undici unità. 4 Si precisa che le risorse salgono a 29 unità nel caso si considerassero anche i G.O.T. in servizio. 29

35 Il sistema retributivo del personale amministrativo Il nuovo sistema di classificazione del personale introdotto con l ultimo accordo sul nuovo contratto collettivo nazionale integrativo del personale non dirigenziale del Ministero della Giustizia, prevede che ogni profilo sia articolato in fasce retributive: per l Area Prima sono previste tre fasce economiche, per la Seconda sei e per la Terza sette. Tali fasce retributive non sono correlate a differenze sostanziali nelle mansioni svolte, ma costituiscono un sistema di progressione economica, commisurata alla maggiore professionalità acquisita durante il rapporto di lavoro; infatti, per ciascun profilo, in relazione all arricchimento professionale conseguito dai dipendenti nello svolgimento delle attività dell Ufficio, è previsto un sistema di progressione economica che si attua mediante l attribuzione di successive fasce retributive. Tale sistema si realizza nell elaborazione di una graduatoria di merito per ciascuna area, figura professionale e posizione economica che tiene conto dell esperienza professionale acquisita e dei titoli di studio, culturali e professionali posseduti dal dipendente. REMUNERAZIONE DEL PERSONALE AMMINISTRATIVO Stipendi Buoni pasto Indennità collegata alla presenza Straordinario Totale euro Remunerazione del personale Indennità amministrativo collegata alla presenza Buoni pasto Straordinario Stipendi Per un approfondimento sui profili retributivi, su dati concernenti la produttività dei magistrati e altre interessanti notizie riguardanti il funzionamento della giustizia italiana provenienti da uno studio della Commissione Europea per l Efficacia della Giustizia, si rinvia al Dossier dell Associazione Nazionale Magistrati scaricabile dal link: 30

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