PON Programma Operativo Nazionale Sicurezza per lo Sviluppo Obiettivo Convergenza

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "PON Programma Operativo Nazionale Sicurezza per lo Sviluppo Obiettivo Convergenza 2007-2013"

Transcript

1 PON Programma Operativo Nazionale Sicurezza per lo Sviluppo Obiettivo Convergenza

2 Fare Sistema Nicola Izzo Vice Capo della Polizia Vicario Autorità di Gestione PON Evento Annuale PON Sicurezza. Caserta, 29 novembre Il Ministro dell Interno, A. M. Cancellieri; il Capo della Polizia, A. Manganelli; l Autorità di Gestione, N. Izzo. Il PON Sicurezza per lo Sviluppo Obiettivo Convergenza 2007/2013, giunto al suo terzo ciclo di programmazione, è l unico programma operativo in Europa cofinanziato dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale che investe risorse per aumentare le condizioni di sicurezza delle regioni italiane dell Obiettivo Convergenza ( Calabria, Campania, Puglia e Sicilia) rimuovendo gli ostacoli di natura economica e sociale che impediscono un pieno sviluppo dei territori. Il Programma, affidato alla responsabilità del Ministero dell Interno Dipartimento della Pubblica Sicurezza, può contare su una dotazione finanziaria pari a milioni di euro. In particolare il Programma si propone di contribuire alla creazione di un contesto più favorevole alla vita economica e sociale, attraverso l abolizione delle distorsioni della libera concorrenza tra imprese legate all operato della criminalità organizzata, al fine di promuovere uno sviluppo armonioso, equilibrato e sostenibile delle attività economiche, un alto grado di legalità e un generale miglioramento del tenore e della qualità della vita. Il Programma nella sua concezione ha forte sensibilità ed attenzione verso i territori coniugando nelle sue strategie una moderna visione della sicurezza ed una forte partecipazione. Si tende a realizzare una strategia di sicurezza pubblica che non compartimenta i segmenti dell operatività: la prevenzione, la repressione e la formazione dei propri operatori, orientandosi in un ottica di prevenzione generale, di globalizzazione dell intervento, anche attraverso il coinvolgimento del partenariato istituzionale e sociale, degli enti locali, ivi compresi i protagonisti dell associazionismo e del volontariato, nonché di tutti i cittadini. Seguendo questa strategia viene esaltata l impostazione concettuale ed operativa della Polizia di prossimità che avvicina il cittadino all azione delle istituzioni facendosi carico di avvicinare il destinatario del servizio prodotto che diviene al tempo stesso verificatore e valutatore del servizio reso. Nell ottica della prossimità, il Programma punta a migliorare il contesto economico e sociale in cui operano cittadini ed impresa attraverso un sistema sinergico tecnologico e presidiale del controllo del territorio. È l applicazione della tecnologia innovativa per il controllo territoriale che crea le condizioni di un salto di qualità per il regolare esercizio dell attività di impresa, per la tutela dell ambiente, per la sicurezza delle grandi vie di comunicazione. In tale contesto sono stati finanziati, tra l altro, i progetti di videosorveglianza nelle Regioni Calabria, Campania, Puglia e Sicilia. Il Programma persegue, inoltre, il contenimento degli effetti delle manifestazioni di devianza promuovendo le attività rivolte a fasce specifiche della popolazione quali: soggetti esposti a rischio di coinvolgimento in attività criminali, soggetti detenuti ed ex detenuti, vittime della tratta ed altre categorie appartenenti alle c.d. fasce deboli. Si pongono in essere interventi finalizzati all accoglienza ed all integrazione sociale degli stranieri extracomunitari regolari, con particolare attenzione alla realizzazione di idonei contesti ove svolger attività finalizzate alla formazione ed all educazione alla legalità, dando sostegno alle categorie particolarmente fragili. Si persegue l educazione alla legalità non solo nelle scuole ma creando le condizioni per un abitudine mentale e comportamentale che viene appresa dai più giovani per contagio, mediante l esempio che viene offerto loro dalle famiglie, dagli adulti e dalle figure che rappresentano le istituzioni che tutte insieme debbono contrastare le dominanti filosofie di vita di segno opposto. In questo ambito vengono promosse le iniziative per alimentare le sinergie delle intelligenze tese a divulgare una cultura della legalità che coinvolga trasversalmente più settori delle Istituzioni, della ricerca e di ogni altro contesto. Tra gli Obiettivi qualificanti per la diffusione della cultura della legalità, infine, vi sono poi le iniziative per il miglioramento della gestione dei beni confiscati alla criminalità organizzata. In particolare, anche in considerazione dell alto valore simbolico che il recupero dei beni confiscati alla criminalità riveste nell azione di prevenzione e di contrasto al crimine, il Programma dedica al tema della gestione dei beni confiscati un intero Obiettivo Operativo. I progetti nelle realtà locali delle regioni obiettivo convergenza sui beni confiscati, tutti dedicati ad iniziative di recupero strutturale con finalità di tipo sociale, anche finalizzati alla creazione di centri polivalenti di servizi per l inclusione dell immigrazione regolare, consentono anche l inserimen- to nel circuito lavorativo di giovani appartenenti a fasce disagiate. In questo ambito un esempio di particolare valore è la creazione di una Scuola Internazionale di Alta Formazione per la Prevenzione e il Contrasto del Crimine Organizzato con sede a Caserta. Si tratta di un investimento, finalizzato a promuovere la formazione e la collaborazione a livello interregionale e transnazionale degli operatori di polizia sul tema della confisca e del sequestro dei patrimoni generati illegalmente, con finalità di raffronto e di armonizzazione delle normative dei diversi paesi. Infine, il programma ha recentemente finanziato un progetto di ricerca sulle scelte di investimento della criminalità organizzata nell economia legale e sul riutilizzo dei beni confiscati, finalizzato ad identificare modelli di analisi a livello internazionale volti a prevenire le infiltrazioni della criminalità organizzata nell economia legale. Le organizzazioni criminali impoveriscono il territorio rendendolo meno capace di attrarre investimenti puliti e di generare dinamiche di sviluppo sostenibile, paradossalmente aumenta il loro appeal presso le comunità locali, che le identificano come corporation di successo, detentrici di potere e denaro e in grado di risolvere i problemi della gente comune. Per contrastare il diffondersi di queste percezioni, il crimine e più in generale la cultura dell illegalità, c è la necessita di un approccio integrato, procedendo ad una globale azione di concertazione con tutti i soggetti pubblici e privati. Il Programma si è imposto di costruire questo nuovo modello di gestione che permette un dialogo facile tra tutti i soggetti interessati alla sua realizzazione: autonomie locali, organi istituzionali, e i più diversi soggetti sociali, prevedendo anche strumenti di diretta partecipazione dei cittadini... fare sistema quale presupposto per produrre il bene sicurezza. 2 3

3 Programma Operativo Nazionalepaese Il Programma Operativo Nazionale Sicurezza per lo e Sviluppo , è uno strumento di investimento cofinanziato per il 50% dall Unione Europea (Fondo Europeo di Sviluppo Regionale) e per il 50% con fondi nazionali, con una dotazione finanziaria pari a di euro, da destinare, in sette anni, alla realizzazione di progetti nelle Regioni del sud Italia nelle quali il Prodotto Interno Lordo (PIL) pro-capite risulta inferiore alla media comunitaria. Il Programma, gestito dal Ministero dell Interno, Dipartimento della Pubblica Sicurezza, mira ad arginare e ridurre l impatto criminale e ad avviare un percorso che porti le Regioni del Sud Italia, in deficit di sviluppo, verso condizioni di sicurezza e legalità simili a quelle sussistenti nel resto del Sicurezza per lo Sviluppo Obiettivo Convergenza Presentazione del PON dell Unione Europea. I progetti finanziati nell ambito del PON possono avere carattere di sistema o carattere territoriale. I primi sono finalizzati alla promozione di iniziative che hanno una portata sovraregionale la cui attuazione è affidata ad Amministrazioni Centrali; mentre i progetti aventi carattere territoriale sono quelli che rispondono a specifiche esigenze di sicurezza e legalità connesse ad un determinato territorio e la cui attuazione è demandata alle Amministrazioni regionali, locali ed agli Enti Pubblici, previo parere delle Prefetture competenti per il territorio di riferimento. L impianto del Programma è strutturato su due Assi strategici fondamentali declinati in 17 obiettivi operativi e da un terzo Asse trasversale alla realizzazione del Programma. Gli obiettivi del programma obiettivo globale diffondere migliori condizioni di sicurezza e giustizia e legalità per i cittadini e le imprese asse II obiettivo specifico diffondere migliori condizioni di legalità e giustizia soprattutto tra i giovani e i soggetti più svantaggiati anche migliorando la gestione dell impatto migratorio asse I obiettivo specifico determinare una maggiore sicurezza per la libertà economica e d impresa attraverso la realizzazione di interventi di natura tecnologica asse II assistenza tecnica valutazione comunicazione Il primo Asse garantire una maggiore sicurezza per la libertà economica e d impresa è finalizzato alla creazione di un contesto più favorevole alla vita economica attraverso l abolizione delle distorsioni della libera concorrenza legate alla criminalità ed ha una dotazione finanziaria complessiva pari a Euro ,00. Rientrano in tale Asse gli interventi che riguardano la sicurezza in senso stretto finalizzati al potenziamento dei sistemi tecnologici per il contrasto al crimine e di cui sono beneficiarie le Forze dell Ordine. In particolare: Migliorare il controllo del territorio per renderlo meno aggredibile da fattispecie criminali per esempio attraverso sistemi di videosorveglianza sulle aree interessate. Nello specifico vanno evidenziati i Progetti relativi ai nuovi sistemi di videosorveglianza finalizzati alla messa in opera, nelle Regioni Obiettivo Convergenza, di sistemi intergrati L avanzamento del Programma Dal punto di vista dell avanzamento del Programma, al 30 aprile 2012, è stato raggiunto un significativo livello di assegnazione delle risorse finanziarie per un ammontare complessivo pari a circa 959 milioni di euro (83% della dotazione finanziaria del Programma) di cui circa 535 milioni di euro relativi all Asse 1 (93% della dotazione dell Asse), circa 399 milioni di euro relativi all Asse 2 (73% della dotazione dell Asse) e 25 milioni di euro relativi all Asse 3 (67% della dotazione dell Asse). Nello specifico, ad oggi, sono stati approvati 472 progetti (Asse 1 e Asse 2) di cui: 93 progetti (di cui 50 aventi carattere di sistema e 43 aventi carattere territoriale) approvati sull Asse 1 che hanno riguardato principalmente il potenziamento dei dispositivi di controllo del territorio, attraverso l ottimizzazione dei sistemi di videosorveglianza sugli assi viari e aeroportuali e dei sistemi di monitoraggio per la prevenzione dei crimini ambientali, per la tutela del libero mercato, e per la lotta alla contraffazione. 379 progetti (di cui 30 aventi carattere di sistema e 349 aventi carattere territoriale) approvati sull Asse 2 che hanno inteso dare risposte alle esigenze di legalità del territorio essenzialmente attraverso il recupero e la restituzione alla collettività di beni confiscati alla criminalità organizzata, la realizzazione di iniziative volte a favorire l accoglienza, la formazione e l integrazione degli immigrati regolari, e l istituzione di sportelli di assistenza alle vittime del racket, la creazione di centri aggregativi in aree a forte connotazione criminale ed il recupero di aree urbane in degrado al fine di restituirle alla collettività. La diffusione della legalità, mediante capillari campagne di sensibilizzazione dell opinione pubblica, gli interventi in direzione di una maggiore semplificazione e trasparenza delle procedure della Pubblica Amministrazione, la formazione e la qualificazione specialistica degli operatori delle Forze dell Ordine, l acquisizione di adeguate infrastrutture e tecnologie avanzate per l efficace controllo delle frontiere più meridionali dell Unione Europea, rappresentano altri traguardi che il Programma si prefigge di raggiungere. 4 5

4 di videosorveglianza territoriale e di monitoraggio del traffico veicolare finanziati dal Programma con un importo pari a circa 200 milioni di euro; Migliorare il controllo del territorio per il sicuro utilizzo delle vie di comunicazione attraverso l implementazione dei sistemi di controllo per il monitoraggio dei punti nodali delle vie di comunicazione o dei sistemi di controllo o sistemi di controllo finalizzati al contrasto della criminalità informatica; Tutelare il contesto ambientale dalle Ecomafie attraverso l implementazione dei sistemi di rete per il controllo ed il monitoraggio di reati ambientale ed i sistemi di videosorveglianza e controllo per il contrasto ai reati di natura ambientale; Lotta alla contraffazione per la tutela del libero mercato, attraverso la creazione di strumenti operativi per il controllo dei traffici illeciti connessi alle attività di contraffazione; Formazione integrata tra operatori di sicurezza, attraverso iniziative di accompagnamento e formazione integrata rivolte agli operatori di sicurezza. In questo obiettivo si inserisce l importante progetto della Scuola internazionale di alta formazione, che prevede la realizzazione di un istituto internazionale di formazione per le investigazioni e le attività giudiziarie finalizzate al sequestro e alla confisca dei beni alla criminalità organizzata, che dovrà rappresentare un Polo di eccellenza a livello europeo sul tema del contrasto al crimine con particolare riferimento agli strumenti di aggressione e recupero di patrimoni illecitamente accumulati. La nuova scuola sorgerà grazie ad un intervento di riqualificazione delle aule didattiche e dei laboratori della Scuola Allievi Agenti della Polizia di Stato di Caserta, e ad un intervento di nuova costruzione di alloggi per gli operatori internazionali partecipanti alle attività formative con annesse strutture sportive. Il secondo Asse diffusione di migliori condizioni di legalità e giustizia a cittadini e imprese anche mediante il miglioramento della gestione dell impatto migratorio, ha una dotazione finanziaria complessiva pari a Euro ,00. coglienza e integrazione nonché di banche dati accoglienza, protezione ed integrazione in materia di immigrazione. Attualmente sono49 i progetti per la realizzazione di Centri polifunzionali per immigrati regolari, per l offerta di servizi di inclusione amministrativa, formazione, orientamento al lavoro e residenzialità temporanea per un importo di circa 53 milioni di euro; Tutela del lavoro regolare, attraverso la creazione di un Sistema Informativo per la tutela del lavoro; Garantire migliore trasparenza negli appalti pubblici, attraverso azioni volte a migliorare l efficienza e la trasparenza delle procedure di affidamento per gli interventi pubblici; Contrastare il racket delle estorsioni e dell usura, attraverso la realizzazione di sportelli di solidarietà alle vittime del racket e dell usura, nonché attraverso la diffusione e consolidamento di circuiti economici fondati sulla legalità e lo sviluppo; Recupero dei beni confiscati alla criminalità organizzata, ovvero il recupero e la ristrutturazione di immobili confiscati da destinare ad iniziative a beneficio di categorie deboli. Attualmente sono 60 i progetti finalizzati al recupero di beni confiscati alla criminalità organizzata al fine di reinserirli nel circuito produttivo anche attraverso il coinvolgimento di associazioni di promozione sociale per la realizzazione di iniziative destinate a categorie deboli, per un ammontare complessivo di circa 63 milioni di euro. Iniziative a favore delle categorie a rischio di devianza, attraverso la creazione di percorsi di integrazione e reinserimento dei soggetti svantaggiati e la realizzazione di infrastrutture di carattere sociale volte al recupero dei soggetti svantaggiati ed a rischio devianza. Ad oggi sono14 i progetti approvati per iniziative di contenimento delle manifestazioni di devianza attraverso il recupero di strutture e l attivazione di percorsi di integrazione destinati a categorie svantaggiate, per un totale di circa 18 milioni di euro; Migliorare l efficienza e la trasparenza dei percorsi gestionali della P.A. attraverso la realizzazione si un Sistema Informativo Telematico delle misure di prevenzione e di un sistema per la gestione informatizzata dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata; Realizzare una formazione integrata tra gli operatori di sicurezza a tutti i livelli e tra i soggetti che operano per il mantenimento della legalità, attraverso azioni di formazione/informazione per la tutela del lavoro regolare e cicli informativi destinati agli operatori delle Forze dell Ordine, alla magistratura, alle associazioni territoriali e sindacali. Nell ambito del II asse si inseriscono altresì due importanti progetti quadro: l iniziativa quadro IO GIOCO LEgALE per la realizzazione di 150 campi sportivi (campo di calcio o polivalente), su proposta degli enti locali interessati, per un ammontare di circa 79 milioni di euro; l iniziativa quadro Progetto Locride per la realizzazione di 19 strutture (piccoli impianti sportivi e altre strutture finalizzate all aggregazione dei giovani) nel territorio dei 42 comuni della Locride per un importo pari a circa 7 milioni di euro. Il terzo Asse, infine, comprende tutte le azioni e gli strumenti di supporto per migliorare l efficienza nella gestione del Programma. In particolare: Assistenza Tecnica attraverso azioni di supporto tecnicoscientifico volte all innalzamento del livello di efficienza nella gestione e sorveglianza dell intero Programma; Valutazione, consiste nello studio costante degli effetti prodotti dal Programma; Comunicazione, consiste nella diffusione capillare tra l opinione pubblica delle regioni obiettivo Convergenza, e non solo, della consapevolezza della portata degli interventi finanziati dal Programma, del ruolo svolto dalla Commissione Europea e dei risultati conseguiti. Si tratta di un Asse a prevalente valenza territoriale la cui realizzazione richiede un forte coinvolgimento del partenariato socio-economico e ricomprende tutti quegli interventi finalizzati a garantire migliori condizioni di legalità, ovvero ad assicurare maggiore rispetto delle regole in ambito economico, sociale e del mercato del lavoro. L Asse mira principalmente al superamento delle condizioni di degrado urbano e sociale rivolgendosi con particolare attenzione alle fasce più svantaggiate della popolazione o a rischio di coinvolgimento criminale ed al recupero di aree degradate. In particolare: Realizzare iniziative per il miglioramento dell impatto migratorio, attraverso la creazione di centri polifunzionali di acla struttura del programma struttura asse I sicurezza per la libertà economica d impresa 3 assi 575 M 546 M 37 M asse II diffusione della legalità 17 obiettivi operativi asse III assistenza tecnica 6 7

5 progetti tecnologici obiettivi operativi Obiettivo operativo 1.1 (tecnologie e video sorveglianze) Nell ambito del PON Sicurezza , l Obiettivo Operativo 1.1 mira a migliorare il contesto economico e sociale in cui operano imprese e cittadini attraverso il presidio del territorio, da realizzarsi sia con azioni di potenziamento di tipo tecnologico sia col miglioramento del coordinamento tra le specifiche attività delle Forze di Polizia e le altre agenzie di controllo sociale. Tale presidio, anche tecnologico, del territorio opera a tutela dei mercati e della regolarità dell esercizio della libertà di impresa, in aree pubbliche limitate e selezionate con gli enti interessati, con particolare riferimento a quelle a forte potenzialità imprenditoriale, le zone in prossimità o a vocazione turistica, compatibilmente con le esigenze locali di sicurezza pubblica con possibilità di realizzare anche le tecnologie propedeutiche o connesse. In particolare si evidenzia che sono stati finanziati per le quattro Regioni Obiettivo Convergenza i progetti denominati Nuovi Sistemi di Videosorveglianza Regione Campania, Calabria, Puglia e Sicilia che prevedono un finanziamento pari a ,88 per la Campania, ,93 per la Calabria, ,60 per la Puglia e ,30 per la Sicilia. Il Progetto è finalizzato alla messa in opera nelle quattro Regioni Obiettivo Convergenza di sistemi integrati di videosorveglianza territoriale e di monitoraggio del traffico veicolare al fine di potenziare l efficacia e l efficienza del controllo del territorio da parte delle Forze di Polizia e di ottimizzare capacità di intervento ed impiego delle risorse, nonché sistemi di videosorveglianza che utilizzano velivoli ed automezzi, con trasmissioni di immagini a distanza presso le centrali operative. In particolare, nelle aree urbane saranno acquisite e dislocate le telecamere di osservazione che permetteranno di gestite live dalle Sale Operative avvenimenti connessi all ordine e alla sicurezza pubblica; le telecamere di contesto a grande risoluzione saranno utilizzate in quegli ambiti in cui è richiesta l acquisizione di immagini ad alta qualità per la ricerca di dettagli. I lettori di rilevamento targhe e transiti consentiranno di segnalare i transiti delle targhe sospette appartenenti alle Blacklist delle Forze di Polizia. I flussi video delle telecamere verranno inviati di continuo per la visualizzazione e gestione operativa in locale, presso le Questure e i Comandi Provinciali dell Arma dei Carabinieri; contemporaneamente gli stessi flussi verranno inviati anche al CEN di Napoli per la memorizzazione e l analisi delle immagini. CEN (Centro elettronico nazionale) Finanziamento: ,00, Il progetto prevede il potenziamento dell infrastruttura del Centro Elettronico Nazionale di Napoli, realizzandone al contempo il consolidamento e l ottimizzazione operativa. Il Centro rappresenta il punto di riferimento unico per gli organismi e gli Enti che contribuiscono alla sicurezza nelle regioni convergenza. Il progetto consiste nella predisposizione del sito per ospitare i sistemi realizzati con le precedenti programmazioni e nel potenziamento degli stessi in relazione alle emergenti esigenze di gestione integrata di tali sistemi e di interoperabilità degli stessi con i sistemi informativi della Polizia di Stato. Realizzazione ed interconnessione delle sale operative del corpo di Polizia Penitenziaria ed implementazione dei sistemi di localizzazione dei mezzi mobili Finanziamento: ,00 L obiettivo del Progetto è la realizzazione di 20 sale operative per la Polizia Penitenziaria che permettano il miglioramento dei servizi di sicurezza, gestiti sul territorio, dal Corpo di Polizia Penitenziaria, e consente di implementare il sistema di localizzazione dei mezzi operanti sulle principali arterie stradali del Paese che effettuano il servizio di traduzione dei detenuti. Obiettivo operativo 1.2 (tecnologie e vie di comunicazione) Nell ambito del PON Sicurezza, mira a garantire il libero e sicuro utilizzo delle vie di comunicazione (di natura infrastrutturale e telematica) mediante la promozione di una politica volta allo sviluppo della sicurezza della rete di infrastrutture (di natura portuale, aeroportuale, autostradale, ferroviaria, telematica, per le frontiere ed il contrasto all immigrazione). La rete di infrastrutture non solo deve essere adeguata ma anche efficiente e sicura, condizioni imprescindibili per il miglioramento dell attrattività territoriale, come capacità di favorire la localizzazione sul territorio di imprese e attività produttive. Particolarmente significativi nel contesto previsto dall Obiettivo 1.2 sono le seguenti progettualità. Videosorveglianza aree esterne in mobilità Potenziamento e adeguamento dei sistemi di bordo dei veicoli della Polizia Penitenziaria Finanziamento: ,20 La realizzazione del progetto risponde quindi a due diverse esigenze: il monitoraggio di videosorveglianza dei territori attraversati e la costante possibilità di localizzazione dei mezzi in grado di registrare e trasmettere streaming video. Il progetto è basato su un sistema mobile integrato denominato SCOUT che è all avanguardia tra gli apparati integrati mobili veicolari e che consente l elaborazione delle immagini, la trasmissione dei segnali in tempo reale o differita, la registrazione in alta definizione, l archiviazione, ricerca ed utilizzo delle informazioni video, l acquisizione di informazioni multimediali georeferenziate sul territorio e la localizzazione dei mezzi e la gestione della navigazione del convoglio Il Progetto è complementare e fornisce potenzialità di forte integrazione con i sistemi di videosorveglianza delle aree urbane ed extraurbane già realizzati ed in corso di realizzazione nelle medesime aree territoriali. Sistema integrato di sicurezza per lo sviluppo dell area ampia di Gioia Tauro Finanziamento: ,00 Beneficiario del progetto é, nell ambito della Presidenza del Consiglio, l ufficio del Commissario delegato per il coordinamento delle attività connesse con lo sviluppo dell area ampia di Gioia Tauro. Il progetto intende implementare un sistema di sicurezza tale da garantire in modo integrato la sicurezza fisica dell intera area portuale. Tale sistema deve prevedere una integrazione tra la sicurezza per le diverse attività presenti nell area portuale e quelle delle aree operative comuni (controllo perimetrale, videosorveglianza, controllo accessi mezzi e persone, etc.). Tra gli interventi previsti vi sono lo sviluppo di un sistema info-telematico per il ciclo operativo portuale, un sistema per la gestione operativa e doganale del trasferimento delle merci, la realizzazione di una sala Operativa per le Forze dell Ordine ed una per la sicurezza portuale. Il progetto è un elemento qualificante di un programma strategico che coinvolge tutta l area portuale e interportuale di Gioia Tauro come un unico elemento per sostenere lo sviluppo economico e prevenire qualsiasi atto criminoso, al fine di ridurre il numero dei reati attraverso un efficiente controllo, garantire una maggiore sicurezza del trasporto e del commercio marittimo e migliorare la percezione di sicurezza da parte degli operatori economici e dei lavoratori. Il progetto, infine, mira a creare una best practice nel panorama portuale italiano. Sempre in ambito portuale, e con riferimento all Obiettivo Operativo 1.2, è in via di completamento il Progetto di cui è beneficiario il Corpo delle Capitanerie di Porto: Sistema informativo di analisi investigativa per la prevenzione ed il controllo delle attività illegali in ambito portuale Finanziamento: ,00 Il progetto parte dalla premessa che il Corpo delle Capitanerie di Porto ha, tra le altre, attribuzioni proprie relative alla sicurezza marittima (sicurezza della navigazione, trasporti via mare ed ambiente marino). In tale ottica l attività di vigilanza dei porti e delle coste assume particolare rilevanza, soprattutto con riferimento al settore dell immigrazione clandestina e al trasporto di rifiuti o materiali pericolosi, al traffico di sostanze stupefacenti. Il progetto prevede la realizzazione di un sistema unitario di gestione delle informazioni che possa ottimizzare le attività di sorveglianza e contrasto e quelle di analisi e valutazione di scenari. Il sistema sarà in grado di acquisire dati, fare l analisi degli stessi, monitorare le attività e dare tracciabilità alle operazioni. Una volta ultimato, il progetto metterà a disposizione un sistema centrale di gestione delle informazioni: il sistema integrerà le differenti banche dati interne, sia quelle già esistenti che quelle non presenti o parzialmente completate. Il Comando Generale della Guardia di Finanza ha beneficiato del finanziamento di due progetti nell ambito dell Ob. Op. 1.2: Implementazione del sistema di Comando e controllo C4I attraverso l installazione di sensori radar di profondità e sensori ottici E Implementazione del sistema di comando e controllo C4I attraverso il potenziamento dei 4 sistemi radar optronici mobili di sorveglianza costiera Finanziamento: ,00. La Guardia di Finanza ha ideato, progettato e posto in servizio per la componente aeronavale del Corpo, un Sistema di Comando, Controllo, Comunicazioni, Computer ed Informazioni - C4I, quale supporto al contrasto dei traffici illeciti perpetrati in mare. Coerentemente con quanto avviato con il PON , si è inteso procedere al potenziamento del citato Sistema di Comando, Controllo, Computer e Informazioni C4I aeronavale della Guardia di Finanza, mediante l estensione delle capacita operative nel 8 9

6 progetti tecnologici obiettivi operativi Sud Italia e l integrazione dei sistemi Radar di Sorveglianza Costiera MCSS (Mobile Coastal Surveillance System) già in dotazione al Corpo, con lo scopo di incrementare la capacità operativa per un efficiente controllo del territorio ed una ottimizzazione delle risorse disponibili per le operazioni lungo la frontiera marittima. Le funzioni sopra delineate sono rese possibili dalla realizzazione di un complesso ed articolato sistema di telecomunicazioni strutturato, rete radar, su differenti sistemi trasmissivi ed integrato da una componente informatica per la gestione dei dati. Nell ambito dell Obiettivo Operativo 1.2, la Direzione Centrale per la Polizia Stradale, Ferroviaria, delle Comunicazioni e per i Reparti Speciali della Polizia di Stato ha beneficiato del finanziamento di numerosi ed innovativi progetti, di seguito specificati: POTENZIAMENTO ED ADEGUAMENTO DEI SISTEMI DI BORDO DELLE PATTUGLIE DELLA POLIZIA STRADALE NELLE REGIONI OBIETTIVO CONVERGENZA Finanziamento: ,40 Il progetto rientra nell ambito dei sistemi tecnologici di interesse del Dipartimento della Pubblica Sicurezza - Servizio di Polizia Stradale - e si propone di potenziare la dotazione di bordo dei veicoli operanti nelle Regioni obiettivo Convergenza. È un progetto considerato prioritario per poter dare impulso e supporto concreto alle attività della Polstrada in termini di aumento della percezione della sicurezza e della sicurezza stessa. In sintesi si tratta di dotare i veicoli di un particolare dispositivo (Scout) che consentirà di registrare e trasmettere informazioni ed immagini fruibili anche dalle Sale Operative. Inoltre, le pattuglie saranno dotate di un nuovo dispositivo denominato Modulo Satellite che verrà posizionato ad inizio turno nelle zone da controllare direttamente dal personale Polstrada; tramite queste due nuove tecnologie sarà possibile controllare il territorio sia dal veicolo che dalle Sale Operative. SA/RC2 consolidamento e valorizzazione del sistema di Monitoraggio e Controllo dell Autostrada A/3 Salerno - Reggio Calabria Finanziamento: ,00 Il progetto rientra nell ambito dei sistemi tecnologici di interesse del Dipartimento della Pubblica Sicurezza e risponde ad una continua richiesta di sicurezza da parte delle regioni Campania e Calabria, interessate dal tracciato dell asse autostradale. Con tale progettualità si intende realizzare, mediante un adeguamento tecnologico delle infrastrutture di monitoraggio e controllo dei sistemi di comunicazione e delle infrastrutture sull asse autostradale, il completamento delle azioni volte a garantire la sicurezza operativa dell intero sistema ed un potenziamento dell allestimento delle aree di servizio lungo l asse autostradale (ampliamento parco telecamere, irrobustimento recinzioni degli shelter e loro climatizzazione, messa in esercizio di una nuova area sensibile nelle adiacenze della terminazione dell A/3 - Villa San Giovanni, collegamento alla dorsale in fibra ottica, installazione di sistemi per il riconoscimento immediato dei veicoli). GEOWEB SUD Potenziamento delle Sale Operative e dei sistemi di radionavigazione e localizzazione georeferenziata delle pattuglie della Polizia Stradale nelle Regioni Obiettivo Convergenza Finanziamento: ,00 Il Progetto, considerato prioritario per poter dare il prima possibile un nuovo impulso e un supporto concreto alle difficili attività della polizia stradale in Campania, Sicilia, Calabria e Puglia, intende potenziare le strutture operative (statiche e dinamiche) del servizio di polizia stradale, anche in supporto all attività di controllo del territorio. In dettaglio il presente progetto prevede la ristrutturazione e l allineamento con le tecnologie più avanzate dei locali tecnici dedicati presso i quali sono installate e in funzione le Sale Operative dei Compartimenti, delle Sezioni e dei COA ubicati nelle Regioni Obiettivo Convergenza, l implementazione della dotazione hardware e informatica utilizzata nelle Sale Operative, l integrazione di nuove funzionalità software applicative, con contestuale fornitura di un innovativo sistema integrato di rilevazione degli incidenti stradali, in un ottica più generale di contrasto del fenomeno criminoso nelle Regioni a riferimento. Di fondamentale importanza nell ambito di tale progetto è l installazione di ulteriori sistemi di radiolocalizzazione cartografica georeferenziata di ultima generazione da destinarsi alle autovetture della Polizia Stradale. Tutto ciò consentirà, tra l altro, alle Sale Operative di localizzare gli eventi rilevanti e le posizioni su cartografie aggiornate consentirà di migliorare l attività di controllo del territorio, ottimizzando l impiego delle risorse umane e materiali disponibili. Gli Occhi delle aquile Potenziamento ed adeguamento tecnologico delle telecamere giro stabilizzate per gli aeromobili della Polizia di Stato Finanziamento: ,00 Il Progetto, di cui è beneficiario il Servizio Aereo della Polizia di Stato, nasce dall esigenza di garantire un rinnovamento tecnologico del settore aereo della Polizia di Stato, indispensabile per mantenere in efficienza tutto il sistema di videosorveglianza dall alto. La videosorveglianza aerea assicura, quotidianamente, una duttilità d'impiego operativo perfettamente adattabile ai vari contesti infrastrutturali, siano essi pertinenti ad arterie stradali (cantieri, siti di stoccaggio materiali o mezzi pesanti etc.) o a snodi di passeggeri e merci (porti, aeroporti, siti di stoccaggio containers, camion etc.) ed a potenziare progressivamente le condizioni di sicurezza sia a livello preventivo che repressivo (si pensi alle svariate utilizzazione ai fini di polizia giudiziaria della tecnologia di elitelerilevamento agli infrarossi - ad es. ai fini di rilevare segni di calore umano all'interno di una barca, di un container o di un camion - che ha dato molti positivi risultati proprio in Calabria ed in Sicilia sul contrasto all'immigrazione clandestina). Con questo progetto ci si propone, quindi, di acquistare n. 5 telecamere girostabilizzate multisensore in alta definizione di ultima generazione da montare a bordo degli elicotteri della Polizia di Stato in sostituzione della precedente tecnologia obiettivo operativo 1.3 (tutela ambientale) Mira alla tutela del contesto ambientale. Ciò, in quanto, il nesso tra criminalità e degrado ambientale, ampiamente dimostrato sia in sede investigativa che giudiziaria, soprattutto nelle aree ove vi sia una presenza pervasiva di illegalità diffusa, postula politiche di sviluppo accompagnate da particolare attenzione alla difesa dell ambiente e delle città. Particolarmente significative nel contesto previsto dall Obiettivo 1.3 sono le seguenti progettualità. PROGETTI TERRITORIALI Anche se l obiettivo operativo 1.3 è, sostanzialmente, un obiettivo di sistema numerose sono state le richieste di finanziamento da parte degli Enti territoriali, la Puglia e la Sicilia sono le regioni che hanno mostrato maggiore sensibilità verso le tematiche ambientali e pertanto sono stati ammessi al finanziamento i seguenti progetti territoriali: Le torri fortificate vedette della legalità (nella foto sopra) Consorzio di gestione dell area marina protetta di Porto Cesareo (Le) Finanziamento: Prevede la realizzazione di un complesso sistema di videsorveglianza a tutela e monitoraggio dell area marina protetta. Monitoraggio satellitare del territorio per la legalità e la sicurezza Comune di Ugento (Le) Finanziamento: ,88 Prevede la realizzazione di un sistema di monitoraggio satellitare del territorio di Ugento. Questo tipo di monitoraggio utilizza le straordinarie potenzialità delle tecnologie satellitari e prevede la rilevazione delle trasformazioni territoriali sulla base di osservazioni aggiornate ogni 4 mesi per tre anni. Le tecnologie e i risultati del progetto Mo.S.Te.L.S., forniranno infine un supporto alle attività dei vari enti preposti alla tutela e al controllo del territorio e renderanno più efficiente ed efficace il monitoraggio e l individuazione degli impatti e delle trasformazioni sul patrimonio ambientale. Sicurezza ambientale per la qualità della vita Comune di Canosa di Puglia Finanziamento: ,00 Si intende creare un Sistema Integrato di monitoraggio e prevenzione dei reati ambientali che intende migliorare le capacità di prevenzione e controllo in relazione al traffico e smaltimento dei rifiuti speciali e sostanze pericolose, abusivismo edilizio e discariche abusive, danni al patrimonio ecologico, archeologico e naturalistico. reati ambientali: Videsorveglianza a tutela del contesto ambientale Comune di Palmariggi (Le) Finanziamento: ,60 Comune di Gratteri (Pa) Finanziamento: ,00 I Comuni di Gratteri e Palmariggi prevedono entrambi la realizzazione di un sistema videosorveglianza per la prevenzione e controllo per lo sversamento di sostanze pericolose in discariche autorizzate ed abusive. MOMP Monitoraggio Mar Piccolo per il contrasto ai reati ambientali con infrastruttura di video sorveglianza di tipo evoluto del Comune di Taranto Finanziamento: ,00 Il progetto persegue la finalità di garantire la vigilanza continuativa dell area del Mar Piccolo, comprese le aree limitrofe caratterizzate dalla presenza di soggetti dediti ad una serie di attività illecite e dannose per l ambiente, come la pesca di frodo e lo sversamento di ogni tipo di sostanze inquinanti in quel tratto di mare. Lo scopo potrà essere efficacemente raggiunto unicamente attraverso un sistema di videosorveglianza per il costante presidio di taluni siti particolarmente sensibili del Mar Piccolo e per fronteggiare 10 11

7 progetti tecnologici obiettivi operativi esigenze o emergenze particolari strettamente connesse all ambito territoriale di riferimento. A tal fine, il progetto prevede i seguenti obiettivi specifici: costruire un sistema di videosorveglianza e trasferimento delle informazioni ad un centro di supervisione (Capitaneria di Porto); avviare un monitoraggio costante degli spazi sensibili del Mar Piccolo mediante telecamere fisse; disporre di telecamere mobili, dotate di tecnologia IR e wireless. Il Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare è beneficiario nell ambito dell Obiettivo Operativo 1.3 di tre importanti progetti: Monitoraggio del rischio idrogeologico dovuto a reati ambientali Finanziamento: ,00 Il progetto è finalizzato all individuazione delle aree soggette a rischio idrogeologico e verrà realizzato mediante il telerilevamento del suolo con impiego di strumentazioni e sonsoristica tecnologicamente avanzati. Più specificamente di prefigge lo scopo di: aggiornare il quadro delle situazioni di rischio idraulico indotto da reati ambientali sui territori delle regioni beneficiarie; realizzare gli strati informativi di mappatura delle aree su cui sono state rilevate o verranno rilevate situazioni di rischio indotto, integrandoli con i sistemi informativi già esistenti (SITA); fornire alla regioni interessate le attrezzature e le metodologie standard per il rilievo dettagliato delle aree interessate dagli illeciti, quali sistemi di videosorveglianza, tecniche topografiche avanzate, esecuzione di analisi idrogeologiche ed idrauliche; aggiornare le competenze del personale operante nel settore del contrasto e della prevenzione degli illeciti; diffondere la cultura del rispetto della legalità idrografica presso la cittadinanza, informandola sui rischi derivanti da comportamenti illeciti. Monitoraggio delle aree marine protette interessate dai reati ambientali Finanziamento: ,00 Il progetto prevede la istallazione di telecamere intelligenti presso 16 Aree Marine Protette delle Regioni dell Obiettivo Convergenza; la realizzazione di sale operative per il controllo presso le 16 Aree Marine Protette; implementazione di sistemi tecnologici per l integrazione con i sistemi di monitoraggio ambientale già esistenti ed in special modo con il SITA rispetto al quale se ne prevede il potenziamento della banca dati attraverso l acquisizione di dati topografici e specifiche informazioni territoriali attraverso 2 Data set prodotti da Telerilevamento da piattaforma aerea tramite tecnica LIDAR topografico-batimetrico e con sensore iperspettrale. Si prevedono inoltre attività di addestramento degli operatori all utilizzo del sistema ed attività di sensibilizzazione sul territorio. Individuazione di aree potenzialmente inquinate attraverso metodologie di Telerilevamento Finanziamento: ,00 Gli obiettivi del progetto sono i seguenti: individuazione di discariche abusive e siti potenzialmente contaminati con l ausilio di dati tele rilevati; creazione di un archivio informatizzato globale e aggiornabile delle discariche note ed abusive esistenti sul territorio; verifica, tramite indagini in campo, della presenza di inquinanti nel sottosuolo e/o nelle acque sotterranee e superficiali in corrispondenza dei siti individuati e selezionati per tali analisi. A tali obiettivi si aggiunge quello di fornire un adeguato piano di addestramento on the job per il personale tecnico delle amministrazioni regionali che dovrà necessariamente partecipare allo sviluppo ed al controllo del progetto nell ambito del proprio territorio ed alla successiva attività collaborativa con gli uffici del Ministero per la gestione e l aggiornamento del sistema di controllo ambientale. Per il raggiungimento degli obiettivi sopraelencati sono previste le seguenti macroattività: utilizzo del Telerilevamento e del GIS per l individuazione dei siti sospetti, collaborazione con i Comuni; sopralluoghi preliminari e creazione dei dossier; indagini geofisiche e geognostiche; valutazione dei risultati, popolamento delle banche dati e comunicazione agli organi competenti; analisi del rischio dei siti potenzialmente inquinati; integrazione del Piano delle bonifiche dei siti inquinati. Il Corpo Forestale dello Stato è beneficiario nell ambito dell Obiettivo Operativo 1.3 dei seguenti progetti: Sicurezza integrata nelle aree montane boscate Finanziamento: Mediante la realizzazione di tale progettualità il Corpo Forestale intende acquisire per le esigenze dei reparti territoriali del Corpo, ubicati nelle regioni convergenza del Mezzogiorno d Italia, le più moderne tecnologie di repertazione degli agenti aggressori in danno all ambiente (inquinanti, percolati, ordigni incendiari ecc..) consentendo così il puntuale allestimento, all interno del Sistema informativo dell Amministrazione, dei cosiddetti fascicoli territoriali correlati all evento dannoso, con il necessario grado di accuratezza, rispetto alla loro geolocalizzazione, elemento fondante dell azione di prevenzione e monitoraggio delle fattispecie illecite in materia di danno ambientale. E pertanto conseguire i seguenti benefici: - aumentare il livello di conoscenza dei territori oggetto delle aggressioni in danno all ambiente, al fine di sviluppare protocolli operativi e buone pratiche ad uso degli operatori del Corpo; conseguire un sensibile aumento del livello di sicurezza garantito dallo Stato nei territori rurali e montani, anche in termini di sicurezza percepita; condividere con gli enti territoriali preposti attraverso il sito web dell Amministrazione le più significative rilevazioni effettuate attraverso detta iniziativa al fine di rafforzare la fiducia nelle istituzioni da parte del cittadino. Forest Fire Area Simulator Finanziamento: ,00 Il Corpo Forestale dello Stato intende acquisire un simulatore d incendio boschivo ad alta tecnologia, basato su modelli matematici di propagazione del fuoco in contesti boschivi mediterranei, ispirato a piattaforme tecnologiche di derivazione aeronautica con funzioni tattiche operative. Tale progetto ha le finalità di sperimentare sistemi innovativi per il controllo e lo studio del territorio in situazione critiche di alta pericolosità e di aggressione all ambiente, relativamente al fenomeno degli incendi boschivi. Sviluppare su scenari simulati virtualizzati, modelli previsionali sull andamento del fenomeno, in relazione ai diversi ecosistemi naturali interessati, al fine di predisporre protocolli operativi condivisi per la gestione ottimale delle attività di spegnimento nonché per affinare le tecniche investigative per l individuazione degli autori del reato d incendio boschivo. Creare un polo tecnologico di livello internazionale per la formazione e l addestramento di unità specializzate, sia dell Amministrazione che di altri Enti o Associazioni di volontari, impegnati a vario titolo nella lotta attiva sugli incendi boschivi al fine di condividere e diffondere protocolli e metodologie di lotta attiva agli incendi boschivi secondo metodiche più moderne e di repressione del reato. Il Comando Generale dell Arma dei Carabinieri oltre al rivestire il ruolo di Responsabile dell Obiettivo Operativo 1.3 è anche Beneficiario dei seguenti progetti: ESTER 2 potenziamento della base cartografica del SITA Finanziamento: ,00 Il progetto consentirà di dotare il Sistema Informativo per la Tutela Ambientale (SITA) di nuovi elementi informativi e di potenziare gli strumenti di analisi geografica a disposizione. L obiettivo sarà perseguito attraverso 3 direttrici: - acquisizione di immagini multispettrali telerilevate da vettore aereo mediante l utilizzo di sensore MIVIS(1) di proprietà del CNR - acquisto delle licenze del GIS(2) (Geographical Information System) ESRI, software in grado di produrre, gestire e analizzare dati spaziali associando a ciascun elemento geografico una o più descrizioni alfanumeriche; - realizzazione di mappature del profilo altimetrico del terreno attraverso tecnologia LIDAR(3) (Laser Imaging Detection and Ranging) che consente l individuazione di variazioni alle aree boschive, di scavi non autorizzati, di utilizzo delle cave abbandonate come siti di stoccaggio illegale dei rifiuti etc MARSEC Centro di monitoraggio ambientale Finanziamento: ,00 L Arma dei Carabinieri nell ambito della prevenzione e del controllo dei reati contro l ambiente si è avvalsa delle tecnologie più attuali basate sulle procedure di rilevazione/individuazione delle modifiche territoriali (change detection) attraverso l uso e la comparazione delle riprese da satellite fornite dal Centro di Monitoraggio Satellitare di Benevento (MARSEC). I dati derivanti da tale procedura andranno ad implementare il Sistema Informativo per la Tutela Ambientale (SITA) già finanziato con la programmazione Il Dipartimento dei Vigili del Fuoco è beneficiario nell ambito dell obiettivo operativo 1.3 del seguente progetto: Videosorveglianza e telerilevamento incendi boschivi Finanziamento: ,00 L intervento prevede la realizzazione di un sistema di prevenzione e contrasto basato sull integrazione tra un sistema di video rilevamento di tipo tradizionale e termico, ed un sistema di elaborazione dati. La tecnologia di video rilevamento associata ad un sistema intelligente di elaborazione dati permette una individuazione estremamente rapida e precisa del pericolo di incendio imminente. Il sistema, infatti, consente l individuazione di un principio d incendio con fronte di fiamma di 1 mq ad una distanza fino a 15 Km. L individuazione è resa possibile grazie all utilizzo di termocamere e videocamere ad altissima risoluzione, sensibili alla banda dell infrarosso, associate al sistema software di elaborazione delle immagini rilevate, brevettato e largamente riconosciuto e apprezzato da molte Amministrazioni nazionali ed estere, sin dal 1986, con risultati operativamente validi ed attestati dai vari organismi competenti, per l Italia dal Corpo Forestale dello Stato, dai Corpi Forestali Regionali, protezione civile, ecc

8 Quinto anno Maria Lodovica De Caro Vice Prefetto Direttore della Segreteria Tecnica Siamo giunti al 5 anno del PON Sicurezza, è il momento per condividere e prospettare, alcune riflessioni di medio periodo, richiamando quelli che erano gli obiettivi iniziali del Programma - descritti teoricamente nel documento. Siamo dunque partiti nel 2007 con l approvazione che ci consegnava quegli obiettivi, vale a dire i concetti fondamentali al cui rafforzamento il Programma era improntato: la diffusione di condizioni di maggior sicurezza, giustizia e legalità per cittadini e imprese mediante la realizzazione di interventi tecnologici e azioni per la diffusione della legalità, soprattutto fra i giovani e le categorie più a rischio. Così, partendo da quegli obiettivi generali, il Programma ha preso vita e si è dispiegato lungo il suo percorso, atteggiandosi in una marcata dinamica Centro - territorio. Questo è certamente un programma nazionale, molto vicino al territorio; è una peculiarità, un valore aggiunto di questo programma. Lo era già nell impostazione iniziale del programma in astratto che affiancava - da una lato - un asse di interventi tecnologici principalmente destinato alla dotazione delle forze di polizia, da svilupparsi da parte di amministrazioni centrali, ma sempre con ricaduta sulle regioni obiettivo, come è ovvio - e, dall altro, un asse con azioni a più tipica valenza territoriale, a forte connotazione sociale e simbolica. Ma nella sua attuazione il Programma si è incentrato sulla dinamica centro-territorio ancor più consapevolmente. Gestire il programma infatti è stata una formidabile opportunità di conoscenza delle esigenze, delle difficoltà, vorrei dire, degli umori delle diverse amministrazioni con cui si è avuto modo di dialogare, dai piccoli comuni ai più grandi, e di aprire lo sguardo - da questo peculiare angolo visuale - su uno spaccato dell economia, della società e della vita reale dei rispettivi territori. Ancora, la vicinanza al territorio da parte di questo Programma è stata concretizzata con un attività di Assistenza Tecnica che è stata pensata appositamente per dare supporto in loco alle Amministrazioni nella difficile fase di elaborazione progettuale. Ad oggi si sono svolti presso le Prefetture coordinatrici circa 435 LABORATORI, vale a dire incontri con i rappresentanti dei beneficiari per definire e rendere coerenti le loro proposte rispetto alle linee del Programma. Ciò anche attraverso la preziosa attività delle prefetture (della provincia e coordinatrici nel capoluogo) che fungono da prima stazione ricevente delle proposte progettuali, valutandole rispetto alle esigenze del contesto territoriale. L approccio sinergico centroterritorio si ritrova anche sotto un altro profilo: la TRASVERSA- LITÀ dei TEMI del Programma, temi che sono stati declinati in diverse azioni, talvolta pensate dal centro per ricadere sul territorio e viceversa azioni emerse e proposte dal territorio medesimo e accolte dal centro. Segnatamente: sistemi di videosorveglianza, consistenti in progetti di rete e apparati, che interessano n.63 siti nelle 4 regioni, sistemi che sono ormai in avanzata fase di realizzazione e di collaudo; tecnologie per la tutela dell ambiente e la prevenzione dei reati ambientali, progetti che sono destinati al rafforzamento dell azione delle Amministrazioni competenti in materia, in primo luogo Carabinieri-Tutela ambiente, Ministero dell Ambiente, Corpo Forestale dello Stato; progetti tecnologici per il contrasto alla contraffazione a tutela del libero mercato, destinati alla Guardia di Finanza; iniziative per il miglioramento dell impatto migratorio, sia di natura infrastrutturale - sono stati sinora approvati 50 progetti di centri polifunzionali - sia di 14 15

9 natura immateriale, per favorire l integrazione dell immigrato regolare; progetti di recupero, per un utilizzo legale della collettività, dei beni confiscati alla criminalità, beni che sono stati convertiti in centri aggregativi, in aziende agricole, in strutture per comunità terapeutiche, per la raccolta differenziata, per l avviamento al lavoro ecc. Complessivamente sono stati approvati sinora 60 progetti; Progetti per il contrasto alla contraffazione per garantire il libero mercato e la legale attività produttiva Progetti per la diffusione della cultura della legalità tra i giovani attraverso il coinvolgimento in attività sportive e di aggregazione RISULTATI 2011: è stata un annualità certamente impegnativa, ma l OBIETTIVO DI SPESA, così come previsto dai regolamenti e dalle altre disposizioni, a rischio di definanziamento, è stato ampiamente e con soddisfazione RAGGIUNTO, grazie all impegno di tutti i componenti della struttura di gestione, Revisione della strategia Approccio sinergico Centro-Territorio Interventi promossi dalle Amministrazioni Centrali Interventi promossi dalle Amministrazioni Terriroriali Interventi promossi dalle Amministrazioni Centrali Interventi promossi dalle Amministrazioni Terriroriali formazione degli operatori della sicurezza sia delle forze di polizia nazionali che locali; per concludere, le iniziative riguardanti i GIOVANI, sulle quali vorrei darvi qualche notizia. Si sono svolti incontri presso le Prefetture con le Scuole. è stato indetto un concorso in cui i ragazzi hanno proposto le loro idee per il logo delle rispettive di 1158 milioni di dotazione. Dei progetti approvati, 92 sono progetti di sistema e 392 sono territoriali. EVOLUZIONE del PROGRAMMA: partendo dalle riflessioni suggerite dall esperienza di questi anni di gestione e di confronto con tutti gli attori interni ed esterni, si è avuto modo di Progetti per il recupero dei beni confiscati come emblema della riaffermazione della presenza dello Stato sul territorio ALTA FORMAZIONE PER LA PREVENZIONE E IL CONTRASTO DEL CRIMINE ORGANIZZATO. Un accenno alle principali CRITICITÀ sinora riscontrate. Il PON SICUREZZA è un Programma complesso, che, a differenza forse di altri programmi nazionali, abbraccia moltissimi temi (come si è visto, dalle tecnologie al recupero urbano, dall immigrazione all antiracket ecc.) che richiede quindi un approccio multidisciplinare e una competenza multisettoriale, certamente più impegnativo laddove un impianto di programma più omogeneo consente un approccio più snello e sollecito. Andamento finanziario - Risorse assegnate 656 M 909 M nuova linea di intervento per la realizzazione di un polo di eccellenza europeo per l individuazione di nuovi metodi per il contrasto al crimine organizzato e l attacco ai patrimoni frutto di attività illecite procedura semplificata per la realizzazione di centri di aggregazione e impianti sportivi destinati ai giovani per la diffusione della cultura della legalità e del rispetto delle regole in primo luogo dei Responsabili di Obiettivo Operativo: infatti l obiettivo (in gergo per gli addetti definito N+2) era pari a ,00 e al sono state certificate spese per ,00 di euro. PROSPETTIVE: gli obiettivi di spesa dal 2012 in avanti sono molto ardui - il lavoro che ci aspetta sarà ancor più impegnativo, lo sforzo dell Autorità di Gestione è teso a rafforzare la struttura di gestione e a dare ancora supporto a livello territoriale ai 532 M Sistemi di videosorveglianza per il controllo del territorio 160 M 909 M Obiettivo raggiunto iniziative e studiato il design del kit sportivo che indosseranno. Il bando ha riguardato 150 campetti, piccole strutture sportive, di facile gestione, che ha riscosso molto interesse ed entusiasmo. Finora sono stati approvati 127 progetti di impianti per calcetto e polifunzionali per basket, pallavolo e altro, per un finanziamento di circa 57 milioni di euro. ANDAMENTO FINANZIARIO: alcuni dati finanziari del Progetto. L avanzamento del Programma nell arco dei 4 anni ha consentito di approvare: 484 progetti per circa 961 milioni di euro a fronte ripensare al Programma in termini evolutivi - tali indirizzi si sono concretizzati nell ultimo anno in una modifica formale del Programma per quanto riguarda l obiettivo della formazione: accanto alla previsione della formazione degli operatori della sicurezza in senso tradizionale, è stato inserito lo specifico progetto di realizzazione della SCUOLA INTERNAZIONALE DI Progetti per la formazione degli operatori di sicurezza Il programma poi, nel recepire le istanze del territorio, si è trovato di fronte alla richiesta di piccoli, se non piccolissimi, progetti e ciò si è tradotto in una marcata parcellizzazione degli interventi perché questo è ciò che il territorio ha chiesto: un notevole numero di centri per immigrati, anche un cospicuo numero di progetti per beni confiscati, ma soprattutto videosorveglianza e recupero di porzioni urbane, con ciò evidenziando forse due bisogni fondamentali e attuali delle comunità: la domanda di sicurezza e la domanda di normalità. Ancora, non si può sottacere la difficoltà evidenziata, spesso lamentata dai comuni più piccoli, a portare avanti le procedure amministrative, peraltro condivisa tra amministrazioni di piccole o grandi dimensioni. Conseguentemente si registra un rallentamento nella conclusione dei progetti territoriali aumentando notevolmente la difficoltà, nell ottica complessiva del rispetto delle previsioni di spesa. Totale risorse assegnate 438 M Totale risorse impegnate 291 M Totale risorse pagate e certificate alla Commissione Europea Obiettivo di spesa M beneficiari. Nel concludere, esplicitando una nota di fiducia, derivante da ciò che ci hanno detto con forza i ragazzi - negli incontri che abbiamo avuto con loro - ci piace pensare che se qualcuno di quei ragazzi avrà avuto un opportunità in più di frequentare i centri di aggregazione, e di pensare che anche da quella strada passa la cultura della legalità bene, allora ne sarà valsa la pena

10 formazione integrata e procedure gestionali P.A. obiettivi operativi Al fine di garantire una maggiore sicurezza e diffondere migliori condizioni di legalità e giustizia, assume carattere prodromico e strumentale un attività di formazione integrata tra operatori di sicurezza - e non solo - nonché, un potenziamento della dotazione tecnologica della PA onde migliorare l efficienza e la trasparenza dei processi gestionali. In tale prospettiva, gli assi (1 e 2) contemplano obiettivi operativi tesi al perseguimento delle predette finalità. OBIETTIVO OPERATIVO 1.5 (formazione forze di polizia) L Obbiettivo Operativo 1.5 è destinato alla formazione integrata per operatori di sicurezza - a tutti i livelli - e altri soggetti che operano nell ambito della sicurezza, con un attività di formazione, rivolta ad operatori delle Forze di Polizia a tutti i livelli istituzionali, mira alla creazione di comuni modelli operativi, allo scambio di buone pratiche, mediante la reciproca contaminazione culturale, la condivisione di metodi e saperi, la creazione di modelli operativi innovativi, la messa a sistema di esperienze reciproche. OBIETTIVO OPERATIVO 2.7 (tecnologie per la trasparenza della p.a.) L Obbiettivo Operativo 2.7 mira a potenziare la dotazione tecnologica della P.A. ai fini di migliorare l efficienza e la trasparenza dei processi gestionali, a rendere servizi rapidi ed efficienti al cittadino e/o all impresa laddove la loro carenza sia opportunità per la criminalità organizzata nonché strumento di illegalità o mancato perseguimento della giustizia attraverso la realizzazione e lo sviluppo di avanzati sistemi informativi finalizzati al miglioramento dell efficienza e della trasparenza della Pubblica Amministrazione delle 4 regioni. OBIETTIVO OPERATIVO 2.9 (formazione integrata) L Obbiettivo Operativo 2.9 mira a realizzare tra gli operatori di sicurezza a tutti i livelli e altri soggetti che comunque operino nell ambito del mantenimento della legalità una formazione integrata, mira a creare un linguaggio ed una metodica comuni, anche mediante la reciproca contaminazione culturale e la congiunta partecipazione ad iniziative locali. Con riferimento ai suddescritti obiettivi sono state ammesse al finanziamento le seguenti progettualità: SISFOR Sistema di formazione on-line delle Forze dell Ordine Beneficiario: Dipartimento della P.S. - Direzione Centrale per gli Istituti di Istruzione Destinatari: (di cui 500 tutor) appartenenti a Polizia di Stato (21.000), Arma dei Carabinieri (21.000), Guardia di Finanza (6.000) e Polizia Municipale (1.500) Approvato il 12 luglio 2011 per un importo di ,00 Il progetto si propone di garantire una formazione progressiva e integrata, basata su contenuti e strumenti omogenei e finalizzata ad un aggiornamento degli operatori attuato in tempo reale. L iniziativa si prefigge di mettere a regime un sistema di Formazione - Informazione - Modulistica e Formulario standardizzato e innovativo, capace di raggiungere con facilità tutto il personale delle Forze dell Ordine impegnato nelle attività di controllo del territorio, attraverso la fornitura di una piattaforma tecnologica integrata e la realizzazione di un sistema di e-learning basato su moduli di formazione fruibili direttamente dal personale, con l obiettivo di trasferire conoscenze e competenze agli operatori a supporto dello svolgimento delle attività funzionali. Ulteriore obiettivo è quello di standardizzare le procedure operative espresse con la modulistica da utilizzare nelle diverse fasi dell attività di polizia. I modelli relativi agli atti tipici di polizia saranno inseriti in ogni modulo. Il progetto è finalizzato alla erogazione di servizi di Formazione a distanza (e-learning) del personale delle Forze dell Ordine (nazionali e locali) impegnato in attività di Controllo del Territorio con particolare riferimento alle attività aventi risvolti giudiziari nelle 4 Regioni Convergenza destinatarie del PON - Sicurezza per lo Sviluppo - Obiettivo Convergenza ; servizi di autoformazione con possibilità di accedere dalle normali postazioni di lavoro attraverso la rete telematica (Intranet rete interna della Polizia di Stato, extranet rete integrata di comunicazione delle Forze di Polizia (P.S., C.C., GdF). L obiettivo è quello di fornire, agli operatori delle Forze di Polizia nazionali e locali, una formazione specialistica finalizzata al contrasto ed all accertamento dei reati più diffusi nel territorio delle Regioni Obiettivo Convergenza, attraverso percorsi formativi on line (e-learning). Sotto tale aspetto, il progetto consente agli operatori di fruire costantemente ed autonomamente del materiale didattico-formativo. Per la realizzazione del progetto verrà acquisita una Piatta- forma tecnologica integrata per la realizzazione e la erogazione di moduli formativi, per la gestione e monitoraggio dei percorsi formativi, per la gestione amministrativa dei destinatari della formazione e dei piani formativi, ecc. Tale piattaforma potrà essere utilizzata quale supporto per veicolare programmi formativi costituenti oggetto di nuove e diverse progettualità. La piattaforma centralizzata dovrà essere predisposta presso il Centro Elettronico Nazionale della Polizia di Stato sito in Napoli-Capodimonte, ed attraverso la rete intranet disponibile dovrà consentire l accesso agli Istituti di Istruzione dislocati sul territorio nonché agli uffici di tutte le Forze di Polizia che vi potranno accedere attraverso la rete extranet all uopo configurata. Scuola Internazionale di Alta Formazione per la Prevenzione e il Contrasto del Crimine Organizzato Beneficiario: Dipartimento della P.S. - Direzione Centrale per gli Istituti di Istruzione Nell ambito delle linee di intervento del Piano di comunicazione del PON Sicurezza , presso la Reggia di Caserta, in data 29 novembre 2011, alla presenza dell On.le Ministro dell Interno e del Sig. Direttore Generale della Pubblica Sicurezza - Capo della Polizia, si è tenuto l evento annuale, a carattere divulgativo delle finalità del Programma. L evento, oltre a rappresentare lo stato attuativo del Programma per l anno 2011, ha costituito l occasione per la presentazione del progetto denominato Scuola di alta formazione per la prevenzione e il contrasto del crimine organizzato, destinato ad incidere sull obiettivo operativo Realizzare una formazione integrata tra operatori di sicurezza - del Programma Operativo Nazionale per la Sicurezza , per un importo di circa 20 milioni di euro. Il progetto prevede la realizzazione di un istituto internazionale di formazione per le investigazioni e le attività giudiziarie finalizzate al sequestro e alla confisca dei beni alla criminalità organizzata, che dovrà rappresentare un Polo di eccellenza a livello europeo sul tema del contrasto al crimine organizzato, con particolare riferimento agli strumenti di aggressione e recupero di patrimoni illecitamente accumulati. Dal punto di vista didattico-formativo, saranno perseguiti i seguenti obiettivi: Studio degli strumenti normativi in tema di aggressione ai patrimoni illeciti che potrebbero essere diffusi e condivisi a livello internazionale per un ravvicinamento delle diverse legislazioni dei singoli Paesi (ispirandosi al modello giuridico italiano, tra i più avanzati del settore), consentendo, così, il perseguimento di finalità di armonizzazione e raccordo tra i diversi sistemi giuridici, in modo da rendere più efficace la strategia di contrasto e recupero dei patrimoni acquisiti illecitamente. Approfondimento delle tecniche investigative di rilevazione della presenza di attività criminose nell economia. In questo settore saranno studiati gli indicatori rilevabili nei settori della produzione, del commercio, dei trasporti o in altri settori diversi (es. l edilizia) che sono sintomatici di un attività criminosa e quindi necessitano un investigazione più specifica di carattere patrimoniale (accertamenti finanziari e patrimoniali, ricerche nelle banche dati, etc.). Analisi del coordinamento operativo fra istituzioni nazionali e sviluppo degli strumenti di cooperazione internazionale di polizia. La possibilità di recuperare patrimoni illecitamente accumulati e, quindi, eliminare l utilizzo degli stessi da parte delle organizzazioni criminali richiede un coordinamento molto incisivo fra tutte le istituzioni nazionali che riguarda sia le attività di polizia giudiziaria, amministrativa e fiscale, sia i settori della pubblica amministrazione interessati a verifiche, registrazioni e certificazioni. Tali momenti di raccordo possono costituire la base della creazione di una rete di 18 19

11 formazione integrata e procedure gestionali P.A. obiettivi operativi controllo preventivo in grado di impedire la penetrazione malavitosa nei gangli dell economia, rilevandone i tentativi o la presenza. L intensificazione dei sistemi nazionali di controllo preventivo, soprattutto nel settore degli appalti pubblici, e lo sviluppo degli strumenti di cooperazione internazionale di polizia finalizzati allo scambio di informazioni ed alla condivisione delle migliori prassi possono rivelarsi un efficace metodo di contrasto alle infiltrazioni delle organizzazioni criminali transnazionali nelle economie legali dei singoli Paesi. Dal punto vista strutturale, la Scuola Internazionale verrà realizzata in un area di pertinenza della Scuola della Polizia di Stato di Caserta - in ragione della sua alta valenza simbolica e storica prevedendo la realizzazione di una nuova struttura, che potrà ospitare 45 allievi per ciascun ciclo formativo e sarà destinata a contenere gli alloggi per gli allievi internazionali, i laboratori multimediali, una sala conferenze attrezzata ed una palestra. Dal punto di vista dell attuazione, La conclusione dei lavori ed il contestuale inizio dei corsi di formazione è prevista per il II trimestre gli Appalti Pubblici (Dlg n. 163, 12 aprile 2006), che recepisce le Direttive Comunitarie 2004/17/CE e 2004/18/CE. La durata del progetto è di mesi, e verifica finale con rilascio di attestati ai discenti. Il corso si svolge in ciascuna delle quattro Regioni, secondo un modello di blended learning, che prevede una parte d insegnamenti in presenza e una parte di formazione a distanza attraverso strumenti multimediali (e-learning). È prevista una verifica finale con rilascio di attestati ai discenti. Con tale progetto, si mira ad ottenere nell immediato, l implementazione del numero dei funzionari della PA aggiornati sulle nuove normative regolatrici degli appalti pubblici; con il miglioramento delle competenze, si potranno ottenere migliori standards dei procedimenti di evidenza pubblica, affermando una buona prassi nella gestione della stessa. Tutto ciò propedeutico al contrasto delle possibili infiltrazioni della criminalità organizzata. Le Forze dell Ordine, a loro volta, saranno maggiormente preparate all applicazione delle norme previste dal nuovo Codice degli Appalti Pubblici. Completamento del SIDAP Sistema Informativo Direzionale dell Amministrazione Penitenziaria Beneficiario: Ministero della Giustizia - Dipartimento dell Amministrazione Penitenziaria. Finanziamento: ,00 Il SIDAP finanziato dall Unione Europea nell ambito del PON Sicurezza ha lo scopo di sfruttare i dati di cui dispone l Amministrazione Penitenziaria, mediante la gestione della Banca Dati dei detenuti, per ottenere maggiori informazioni e una migliore conoscenza dei fenomeni delinquenziali tipici della criminalità organizzata attraverso lo sviluppo di funzioni software per l analisi, l elaborazione e la presentazione dei dati stessi. Tale sistema completato in una prima parte nel 2008 è stato ampliato e perfezionato con un finanziamento ad hoc nell attuale programmazione del PON Sicurezza. Il finanziamento ha consentito l ampliamento della base dati e del Data Warehouse. Il SIDAP così realizzato è in grado di dare un contributo importante alla lotta alla criminalità organizzata fornendo degli indicatori di controllo sull efficacia delle misure di sicurezza attuate. Esso, infatti, può dare la possibilità di analizzare l andamento nel tempo dei fenomeni legati alla pericolosità dei legami con organizzazioni criminali; evidenziare fenomeni dipendenti dalla codetenzione dei detenuti; analizzare l andamento, nel tempo, dei regimi di sorveglianza attuati; analizzare, nel tempo, l efficacia dei trattamenti applicati e monitorare i fenomeni ad alta pericolosità sociale. Trasparenza ed innovazione a favore dell integrazione tra cittadino e Pubblica Amministrazione, abbattendo tutte le divisioni digitali Beneficiario: Comune di Pellezzano (Sa) Finanziamento: ,00 Con questo progetto verranno realizzate attività per partecipare alla costruzione di un valido sistema di trasparenza amministrativa, preliminarmente a livello locale con successivo inserimento nell ambito nazionale e comunitario. Il progetto consente di contribuire al perfezionamento dell informazione e dell accesso agli atti e ai documenti a tutela dei titolari di diritti soggettivi e portatori di interessi legittimi. Allo stesso tempo consentirà il monitoraggio e la verifica delle procedure, al fine di realizzare gli giusti standard propri del riconoscimento delle buone pratiche, scovando tutti gli elementi patologici che possono determinare un intervento pubblico a ripristino della legalità. L intervento ha quindi l obiettivo di realizzare una chiara trasparenza amministrativo - procedurale al fine di contrastare l oscuro inserimento della criminalità, ogni qualvolta si consumano condizioni di iniquità ed ingiustizia. Va sottolineato che il progetto risulterà utile non soltanto per i cittadini residenti ma anche per tutti coloro che di fatto dimorano presso il Comune di Pellezzano, pur residenti nel contiguo Comune di Salerno. Si tratta di un numero di cittadini che negli ultimi anni ha registrato una crescita esponenziale, per cui di fatto risulta un fabbisogno d utenza equivalente ad un comune di oltre abitanti. Il progetto presenta uno spiccato carattere addizionale in quanto fornisce al cittadino strumenti ulteriori e avanzati rispetto a quelli ordinari messi a disposizione dalla pubblica amministrazione e servizi rapidi ed efficienti. Di fatto, verrà realizzato un sistema informatico diretto alla gestione dell informazione in tempo reale, in ogni stato e grado del procedimento amministrativo, come previsto per legge. Un infrastruttura informatica rivolta alla completa eliminazione delle condizioni di divisione digitale, utilizzando il potenziamento delle procedure di comunicazione multimediali e di trasferimento dati, attraverso sistemi informativi integrati e multi operativi. Si prevede, inoltre, di realizzare uno sportello telematico per l erogazione di servizi ai cittadini e alle imprese su più canali d accesso, sia fisici che virtuali. I servizi innovativi saranno fruibili sia attraverso un Portale web che attra- Appalto Sicuro Beneficiario: Dipartimento della Funzione Pubblica Destinatari: n discenti tra dirigenti e funzionari di Regioni, Province e Comuni delle Regioni Obiettivo Convergenza n. 200 discenti delle Forze dell Ordine (Polizia di Stato, Arma dei Carabinieri e Guardia di Finanza) Approvato il 17 dicembre 2009 per un importo di ,00, è stato implementato con la recente approvazione del 26 aprile 2012 con ulteriori ,00 in considerazione delle ulteriori numerose richieste di adesione da parte degli enti territoriali per la partecipazione ai corsi formativi (per circa 500 unità). Il Progetto Appalto Sicuro - Formazione integrata per contrastare la corruzione e l'infiltrazione della criminalità organizzata negli appalti pubblici - ha la finalità di contrastare i fenomeni di corruzione e d infiltrazione della criminalità organizzata negli appalti pubblici, incrementando le competenze dei funzionari degli Enti Locali e delle Forze di Polizia nelle Regioni dell Obiettivo Convergenza. Il Progetto si propone di garantire maggiore trasparenza negli appalti pubblici, attraverso l implementazione delle competenze dei funzionari, incaricati di predisporre i bandi e di seguire i procedimenti di evidenza pubblica e del personale delle Forze di Polizia, con particolare riferimento alle innovazioni introdotte con il recente Codice deverso un Portale Vocale (Vocal Portal) automatico. Il portale vocale darà tutte le informazioni contenute nel web, moltiplicherà le occasioni di utilizzo dei servizi, contribuirà a ridurre il digital divide. Per mezzo di un semplice telefono permetterà di ottenere le informazioni cercate, 24 ore su 24, da qualunque luogo, a chi è in viaggio, a chi non ha dimestichezza con gli strumenti informatici o ai disabili. L utente, grazie a tecnologie di sintesi e di riconoscimento di elevata qualità, selezionerà le informazioni usando semplicemente la voce. Sistema informativo telematico delle misure di prevenzione - SIT. MP Beneficiario: Ministero della Giustizia - Direzione Generale dei Sistemi Informativi Automatizzati Finanziamento: ,00 Negli ultimi anni è sempre più visibile e consistente l adozione di una strategia di lotta alla criminalità organizzata centrata sul sistema delle misure di prevenzione. L applicazione di misure di prevenzione personali e patrimoniali si sta dimostrando strumento efficace di contrasto soprattutto in risposta all accresciuta penetrazione della criminalità nel tessuto economico. Di fatti, le organizzazioni mafiose operano pesantemente mediante l investimento dei proventi illeciti nell acquisto di beni mobili, immobili e aziendali, consolidando l infiltrazione nella realtà economica. Il patrimonio delle organizzazioni criminali è stato stimato dell ordine di miliardi di euro: edifici, appartamenti, terreni, aziende, risorse finanziarie e monetarie. Si tratta complessivamente di rilevanti risorse economiche che devono essere sottratte al circuito criminale e restituite alla legalità per fini pubblici, sociali e occupazionali. Per dare un primo dato di questo fenomeno e della sua distribuzione geografica, basti considerare che nelle regioni del Sud d Italia si riscontra la concentrazione dei provvedimenti di sequestro e confisca di beni alla criminalità organizzata. Infatti, su un totale di circa di beni oggetto di sequestro o confisca, oltre l 85% proviene da misure di prevenzione applicate nelle quattro regioni Obiettivo Convergenza (fonte Ministero della Giustizia, dati al ). Ossia, dagli uffici giudiziari e dalle forze di polizia di Sicilia, Calabria, Campania e Puglia proviene l 85% dell attività di prevenzione patrimoniale

12 formazione integrata e procedure gestionali P.A. obiettivi operativi L obiettivo del progetto è la realizzazione del Sistema Informativo Telematico delle Misure di Prevenzione personali e patrimoniali. Un sistema unico e integrato che realizza l automazione del processo introdotto dal cambiamento della normativa in materia di misure di prevenzione. Il nuovo sistema implementa l integrazione tra applicativi interni alla giustizia, realizzando l innovazione tecnologia e funzionale dell attuale sistema delle misure di prevenzione e l integrazione e scambio dati con altri applicativi della giustizia penale. Attraverso l innovazione tecnologica basata sui nuovi standard normativi e tecnologici previsti dal Sistema Pubblico di Connettività, il SIT.MP consentirà l accesso e lo scambio di dati e flussi informatici rendendo disponibile e fruibile il patrimonio informativo ad un ampia pluralità di soggetti istituzionali o riconosciuti. Il SIT.MP si pone, inoltre, l obiettivo di dematerializzare gli atti attraverso la predisposizione di una piattaforma per la gestione documentale che consenta la produzione, ricezione, archiviazione, comunicazione di atti e documenti cartacei e digitali relativi alle misure di prevenzione, permettendo anche lo scambio di documenti con altre amministrazioni interessate. Attraverso la dematerializzazione degli atti interni ed esterni e la trasmissione telematica di atti, dati e comunicazioni migliorerà il processo lavorativo organizzativo e interorganizzativo, la trasparenza e la celerità nella diffusione di informazioni e dati. Il sistema sarà dual use, funzionerà sia con la gestione cartacea degli atti e delle comunicazione sia con i flussi telematici interni e della cooperazione applicativa. La realizzazione del SIT.MP consentirà di alzare i livelli di efficienza e la qualità informativa dell intero settore delle misure di prevenzione e costituirà un valido supporto informativo al servizio delle autorità impegnate nell azione di contrasto della criminalità. In più, consentirà di monitorare e misurare le procedure e i risultati prodotti, di operare il controllo di gestione e il miglioramento della gestione. Il sistema sarà esteso in Calabria, Campania, Puglia e Sicilia a tutti i 95 uffici giudiziari competenti, mentre l accesso in consultazione al sottosistema della Banca nazionale dei beni confiscati è esteso, oltre che agli Uffici del Ministero Interno questure, DIA e forze di polizia, anche agli enti locali delle quattro Regioni Obiettivo Convergenza, ad associazioni e cooperative e alle altre pubbliche amministrazioni interessate. no le fondamentali funzioni di cui l Agenzia è responsabile. Da un lato, amministrazione, destinazione e assegnazione dei beni confiscati; gestione dei processi relativi a destinazione, affitto, vendita, distruzione, demolizione, revoca ed eventi post destinazione; modulo giudice delegato; gestione relazione e stime; gestione richieste destinazione beni. Dall altro, supporto all autorità giudiziaria nelle fasi di custodia e amministrazione dei beni sequestrati. Il sistema informatico prevede diverse componenti funzionali. Tra le principali figurano: servizi di cooperazione applicativa tra i sistemi informativi delle varie amministrazioni coinvolte nella problematica (Ministero della Giustizia, Ministero dell Interno - Dipartimento della P.S., Agenzia del Demanio, Forze dell Ordine, Equitalia Giustizia, ecc.) al fine di garantire un costante e continuo scambio di dati e di informazioni finalizzati alla tempestività e all ottimizzazione dei singoli processi operativi di rispettiva competenza; l acquisizione e la registrazione di ulteriori dati e informazioni rispetto a quelli esistenti relativi ai beni che secondo l Agenzia sono ritenuti necessari per una completa conoscenza degli stessi e per la loro corretta gestione e destinazione (esempio: georeferenziazione); le procedure informatiche che consentono all Agenzia di monitorare costantemente gli eventi legati a ogni bene, ricostruendone la storia dal provvedimento di sequestro alla sua destinazione definitiva, incluse le verifiche sulle attività di gestione dell ente assegnatario e sull effettiva utilizzazione del bene stesso, per assicurare che il bene arrivi alla confisca in buone condizioni e, soprattutto, con la destinazione già decisa. Inoltre, tra le componenti funzionali troviamo: le procedure informatiche a supporto delle funzioni di consulenza dell Agenzia, rivolte agli enti possibili destinatari dei beni per diffondere best practice e coadiuvare gli enti stessi nella predisposizione all utilizzo del bene. Il tutto in un quadro di coordinamento nazionale, riuscendo a fare attività di programmazione per la restituzione del bene al territorio, concordando con i sindaci le soluzioni migliori affinché i beni rappresentino un'occasione di crescita e sviluppo; le procedure finalizzate alla completa informatizzazione del rapporto fra Agenzia e amministratori finanziari dei beni per consentire all Agenzia la verifica e il controllo sulle attività dei medesimi amministratori; un sistema di business intelligence che consenta una visione di sintesi dei dati e delle informazioni presenti nelle banche dati dell Agenzia; un sistema di produzione delle statistiche che, partendo dai dati gestionali, elabori prodotti destinati a controllo e monitoraggio e consenta la redazione di rapporti ufficiali sulle attività svolte dall Agenzia; un sistema di sicurezza integrato, che garantisca la necessaria riservatezza e protezione dei dati gestiti e le funzioni di accesso controllato attraverso un sistema di identificazione ed autorizzazione degli utenti; un sistema di collaborazione con Equitalia Giustizia per la condivisione dei meccanismi di impiego delle somme gestite all interno del Fondo Unico Giustizia - FUG - per interventi relativi ai beni amministrati e per la valutazione della situazione economico-finanziaria dei beni. Infine, il portale informativo dell Agenzia. Il sito, dovrà assicurare la conoscibilità verso l esterno delle azioni messe in atto e dei risultati conseguiti dalle Pubbliche Amministrazioni in materia di confisca definitiva, nonché di destinazione dei beni. Il portale sarà dotato di un servizio di consultazione web dei beni confiscati e sarà e accessibile innanzitutto agli enti locali delle quattro regioni Obiettivo Convergenza, province, comuni, Banca d Italia, Camere di Commercio, AGEA, altre pubbliche amministrazioni locali e centrali, cooperative, associazioni onlus e cittadini. I benefici di tale servizio sono rilevanti, in quanto la divulgazione della conoscenza del fenomeno informa e sensibilizza i cittadini sui risultati dell attività di prevenzione e di riaffermazione della legalità e indirizza le azioni delle competenti autorità verso il potenziamento degli strumenti utili per accelerare la destinazione di beni; la segnalazione dei beni confiscati non ancora destinati per promuovere pubblicità e trasparenza nelle assegnazioni e sollecitare l interessamento dei potenziali destinatari; la promozione del finanziamento della ristrutturazione e della riconversione di beni confiscati attraverso le risorse nazionali, regionali o comunitarie; BIG HAWK Banca dati investigativa giudiziaria Hypertestuale per l antimafia avverso il crimine Soggetto proponente: Ministero della Giustizia Beneficiario: Ministero della Giustizia - Direzione Generale dei Sistemi Informativi Autorizzati Finanziamento: ,00 L obiettivo del progetto è la realizzazione di un sistema avanzato di catalogazione di informazioni e collaborazione investigativa antimafia attraverso una banca dati integrata di varie fonti informative (dati strutturati acquisiti nell ambito dei procedimenti penali, documenti processuali ed investigativi, altre informazioni o dati provenienti da banche dati esterne). La banca dati sarà dotata delle più moderne tecnologie in grado di classificare e individuare le informazioni ed i legami tra le stesse in una logica dinamica ed integrata, mediante l impiego di automatismi derivanti dall uso di algoritmi statistici, logici e semantici, nonché dall intervento dell operatore umano che apporta il proprio patrimonio di conoscenza acquisito in anni di studio del fenomeno criminale. Il progetto BIG HAWK si pone, inoltre, l obiettivo di costituire una banca dati dematerializzata degli atti processuali attraverso la predisposizione di una piattaforma per la gestione documentale che consente la pro- REGIO Realizzazione di un Sistema per la Gestione Informatizzata e Operativa delle procedure di amministrazione e destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata Beneficiario: Agenzia Nazionale per l amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla Criminalità Organizzata Finanziamento: Il progetto è finalizzato alla realizzazione di un sistema informatico unico e integrato a supporto di due principali articolazioni di processo che coproduzione, ricezione, memorizzazione, comunicazione di atti e documenti cartacei e digitali. La realizzazione del progetto per la creazione di una Banca dati Investigativa Giudiziaria Hypertestuale per l Antimafia avverso il Crimine (Big Hawk) concorre alla diffusione della legalità amministrativa e al miglioramento dell efficienza nel contrasto alla criminalità nelle quattro regioni Obiettivo Convergenza al fine di migliorare l efficienza e la trasparenza nei processi di indagine; facilitare la catalogazione degli atti dei procedimenti e la collaborazione investigativa antimafia; creare banche dati documentali informatizzati degli atti processuali; consentire la trasmissione telematica dei documenti; creare una banca dati integrata a partire da fonti informative interne ed esterne; potenziale la capacità di ricerca ed analisi delle informazioni necessarie alle indagini; migliorare la qualità dei dati e delle informazioni del settore antimafia nonché tenere traccia dei legami tra le stesse; innalzare il livello di efficacia ed efficienza del sistema di gestione della sicurezza informatica; migliorare la protezione dei dati giudiziari attraverso una infrastruttura di sicurezza multilivello specifica per le postazioni di lavoro; integrare gli applicativi interni. Banca dati buone pratiche Per la diffusione, l interscambio e l utilizzazione delle buone pratiche amministrative adottate a livello locale nelle regioni Calabria, Campania, Puglia e Sicilia Soggetto proponente: Ministero dell Interno - Ispettorato Generale per L amministrazione Beneficiario: le Prefetture UU.TT.G., gli Operatori Istituzionali di Sicurezza, gli Enti Locali ed i cittadini dei territori delle Regioni Calabria, Campania, Puglia e Sicilia. Finanziamento: ,00 Il Progetto prevede la definizione e la creazione di un Sistema informatico, condiviso tra le Prefetture delle regioni Obiettivo Convergenza, per consentire lo scambio di esperienze e rendere così conoscibile e replicabile ciascuna delle migliori prassi operative e gestionali messe in campo dalle Prefetture UU.TT.G. Attraverso lo scambio di esperienze, già sperimentate con successo altrove, sarà possibile migliorare la funzionalità delle Prefetture UU.TT.G. Inoltre, la pubblicizzazione delle esperienze positive aumenterebbe la consapevolezza nei cittadini, spesso poco informati, del ruolo svolto dalle Prefetture e dei risultati da esse raggiunte, incidendo significativamente sul livello di sicurezza percepita. Tale sistema, attraverso una moderna piattaforma tecnologica delle Prefetture, permetterebbe la comunicazione e l armonizzazione 22 23

13 formazione integrata e procedure gestionali P.A. obiettivi operativi delle azioni di contrasto al fenomeno della criminalità nelle regioni Obiettivo Convergenza e di mantenere una linea di intervento comune, riflesso della politica adottata a livello nazionale, rispetto a problemi condivisi dai territori interessati. La realizzazione del progetto consentirà un incremento del processo collaborativo tra Ispettorato Generale di Amministrazione e Prefetture; la creazione di una rete interattiva tra le Prefetture per la conoscenza e la migliore utilizzazione delle procedure, e tra Enti Locali realizzando un miglioramento dei servizi resi; la disponibilità di maggiori informazioni, aggiornate ed attendibili, su tematiche comuni; l accrescimento della capacità di governo dei soggetti coinvolti; promozione nella cittadinanza del ruolo delle Prefetture. Medusa Sistema informativo per la vigilanza sugli appalti pubblici Soggetto proponente: Prefettura di Napoli- Ufficio Territoriale del Governo Beneficiario: Cittadini ed imprese Il progetto prevede la realizzazione di un Sistema informativo mediante la costituzione di una banca dati diretta a contenere le risultanze degli accertamenti effettuati dal Gruppo Ispettivo Antimafia (G.I.A.) Finanziamento: ,60 La progettualità prende le mosse dalla necessità di predisporre, in aggiunta all attività istituzionale svolta dalla Prefettura e dalle Forze dell Ordine, un ulteriore meccanismo di controllo con una struttura di coordinamento capace di espletare una particolare vigilanza sull infiltrazione malavitosa negli appalti. Tale struttura di coordinamento - Gruppo Ispettivo Antimafia (G.I.A.) - è stata istituita dal Prefetto della Provincia di Napoli nel marzo Da quella data ha svolto accertamenti e verifiche nei confronti delle ditte partecipanti a gare pubbliche o interessate ad ottenere provvedimenti liberatori antimafia e, negli ulteriori tre anni, controlli approfonditi e sistematici su oltre 120 società. È stato previsto che il Sistema informativo conterrà i dati letti dalle Banche dati della camera di Commercio (Infocamere), Regione Campania (SITAR), Autorità di Vigilanza sugli appalti e ABI. Scopo dell intervento finanziato è quello di potenziare la dotazione tecnologica della P.A. attraverso la realizzazione di un Sistema Informativo in grado di raccogliere e coordinare le informazioni relative a infiltrazione criminali negli appalti pubblici; migliorare l efficienza dei processi gestionali; migliorare la trasparenza degli appalti pubblici. ArcheocontroL Regione Campania Soggetto proponente: Comando Generale dell Arma dei Carabinieri. Beneficiario: Comando Carabinieri Tutela del Patrimonio Culturale Finanziamento: ,20 Il progetto prevede la realizzazione di una piattaforma di monitoraggio archeologico centralizzata a potenziamento della componente hardware e software del sistema Leonardo, già realizzato dal Comando Carabinieri Tutela del Patrimonio Culturale nel 2004 con finanziamento del PON Sicurezza e localizzato a Napoli presso la caserma Sani. Tale localizzazione sfrutta la disponibilità degli spazi della caserma già ristrutturati per ospitare il SITA (Sistema Informativo per la tutela Ambientale), progetto anch esso finanziato con i fondi del PON La realizzazione della Piattaforma permetterà lo scambio di informazioni sui beni culturali tra banche dati gestite da altre amministrazioni (Ministero dei beni culturali, Conferenza episcopale italiana, Istituto Centrale per il restauro); la gestione di documenti multimediali (video, foto, audio, testi) provenienti dai sistemi di sicurezza posti a tutela di alcuni beni archeologici in modo da poterli utilizzare per attività investigative; la rappresentazione delle informazioni su mappe elettroniche; l elaborazione e rappresentazione di dati attraverso un sistema di Business intelligent capace di rendere efficiente il processo decisionale grazie al sistema di definizione e gestione dei rischi. Il progetto prevede la realizzazione dei seguenti obiettivi: incrementare l efficacia dell azione di tutela del territorio e del suo patrimonio storico-culturale attraverso l impiego di strumenti investigativi tecnologicamente avanzati; maggior integrazione tra le fonti e i dati in possesso delle pubbliche amministrazioni; lo snellimento delle procedure burocratiche e operative; l incremento del numero di controlli effettuati sui siti archeologici; una maggior efficienza di tutte le amministrazioni coinvolte e la riduzione delle attività illegali di trafugamento dei beni presso i siti archeologici o i musei annessi a questi ultimi. Inoltre, si mira ad incrementare i recuperi di beni culturali illecitamente sottratti grazie al potenziamento delle tecnologia di rappresentazione grafica dei beni rubati catalogati in Banca Dati (ad es. funzioni di zoom, fit e color adjustment che consentirebbero l analisi più approfondita tra i beni rubati catalogati in Banca Dati ed i beni sottoposti a controllo fotografico ad esempio posti in vendita su un sito internet di settore). Per i cittadini Archeocontrol fornirà peraltro un supporto per l esposizione virtuale dei siti archeologici e dei beni oggetto di analisi/ricerca e per la realizzazione di un form accessibile via Internet. Attraverso il forum si potrà comunicare con il reparto dell Arma che si occupa della tutela dei Beni Culturali, anche attraverso l inserimento di foto, video e dati GPS a corredo delle segnalazioni inoltrate. SI.CUR.NET 2 Progetto interministeriale di messa in rete e formazione per la vigilanza e la sicurezza delle costruzioni Soggetto proponente: Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici. Beneficiario: Personale interno al Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici; Personale della Guardia di Finanza; Personale tecnico degli uffici tecnici regionali e degli uffici periferici del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (Provveditorati Interr.li alle Opere Pubbliche) Finanziamento: ,00 Per il miglioramento dell efficienza delle attività degli operatori delle Forze dell Ordine (in particolare della Guardia d Finanza) nonché degli operatori e dei funzionari degli Uffici territorialmente competenti al controllo delle costruzioni ai sensi della normativa vigente (Uffici Tecnici Regionali, Provveditorati alla OO.PP. ecc.), questo progetto propone la realizzazione di un applicazione informatica che renda efficace, coordinata, trasparente e capillare l attività di vigilanza sul mercato e nei cantieri, sui prodotti da costruzione ad uso strutturale, in un ottica di garanzia di maggiore legalità e di supporto alla messa in sicurezza dei cantieri medesimi. Il progetto prevede la realizzazione di una banca-dati che permetterà di condividere i risultati delle attività ispettive effettuate, con la registrazione delle attività operative condotte sul territorio e nei vari ambiti di competenza (cantieri, stabilimenti di produzione e distribuzione, mercato, laboratori ed organismi di certificazione, ecc.). Saranno messe a disposizione informazioni relative a cantieri di opere pubbliche e private, stabilimenti di produzione, organismi e laboratori di certificazione, ispezione e prova per i quali effettuare, sulla base di opportune valutazioni dei rischi, (aggiornate continuamente anche sulla base dei risultati delle attività ispettive via via eseguite), una parametrizzazione degli stessi, secondo la quale pianificare le attività ispettive sul territorio. Il sistema sarà configurato in modo da consentire l accesso via WEB al personale autorizzato, tramite una propria user e password. L accesso consentirà sia di consultare documentazione utile in fase di visita ispettiva, sia di compilarne l esito utilizzando appositi form in formato WEB-based che alimenteranno la banca dati. Sarà inoltre disponibile un opportuna documentazione a supporto dell attività ispettiva: un archivio normativo, legislativo e tecnico; manuali operativi e documentazione tecnica; data-base riguardanti le certificazioni e le omologazioni di prodotto in corso di validità; consulenza on-line da parte del Consiglio Superiore dei LL.PP. Quanto ai risultati, l intervento si propone l integrazione e il supporto alla formazione strutturata di personale della Guardia di Finanza e di altri enti territorialmente competenti nel campo della qualificazione di materiali e prodotti da costruzione;un efficace contrasto alle infiltrazioni della criminalità organizzata e dell illegalità nel tessuto economico; lo Sharing di conoscenze e competenze fra istituzioni centrali, periferiche, tecniche, consultive e d operative dello Stato; l incremento della sicurezza ed affidabilità delle opere da costruzione. SIVAG Trasparenza nella gestione dei sequestri e fermi amministrativi Finanziamento: ,00 Soggetto proponente: Procura della Repubblica di Napoli. Beneficiario: Procura della Repubblica di Napoli, Prefettura di Napoli, custodi giudiziari, cittadinanza, forze di polizia Il progetto prende le mosse dalla necessità di colmare, nel territorio campano, le lacune presenti nel sistema di controllo dei sequestri (penali, amministrativi o misti) e dei fermi amministrativi dei veicoli. Nel tempo, infatti, è stata evidenziata una grave carenza degli ausili informatici capaci di garantire la trasparenza del sistema stesso, non consentendo né ai cittadini né alle amministrazioni interessate di monitorare e tenere sotto controllo le attività consequenziali ai provvedimenti citati. Allo scopo di rendere trasparenti tali attività, questo progetto si propone la realizzazione di un sistema informativo di condivisione dei dati relativi a ciascun veicolo sequestrato, fra la Procura e la Prefettura di Napoli, attraverso la costituzione di una Banca Dati condivisa e alimentata da Prefettura e Procura, consultabile ed alimentabile dalle Forze dell Ordine e dai Custodi Giudiziari. In particolare, si procederà al trasferimento dei dati attualmente esistenti su una nuova Banca Dati; all acquisizione dei provvedimenti amministrativi da parte della Prefettura; all integrazione della nuova Banca Dati con le informazioni dei Sistemi Giudiziari; alla costituzione della Base Dati dei Depositi Giudiziari e l integrazione della stessa con le informazioni dei depositi. Infine, all interrogazione per targa, telaio, proprietario del veicolo e successiva visualizzazione della scheda veicolo comprensiva della totalità dei procedimenti afferenti al veicolo e dei dettagli inerenti la custodia dello stesso. Il progetto attraverso la realizzazione di un vero e proprio sistema informativo garantirà la trasparenza nelle procedute amministrative; l avvicinamento tra il cittadino e le istituzioni; il controllo delle attività dei custodi giudiziari per evitare comportamenti illegali; l immediatezza del reperimento delle informazioni sui veicoli sequestrati; di evitare la duplicazione dei costi di gestione dei veicoli confiscati, che spesso subiscono una custodia amministrativa da parte della Prefettura e giudiziale da parte della Procura della Repubblica di Napoli; la prevenzione di comportamenti illeciti, miglioramento delle condizioni di legalità e trasparenza del servizio

14 progetti territoriali e beni confiscati obiettivi operativi Asse 2 - diffusione della L legalità - mira a diffondere migliori condizioni di legalità e giustizia a cittadini e imprese, anche mediante la gestione dell impatto migratorio. Da un analisi di contesto è emerso che nelle 4 regioni obiettivo Convergenza permane una sorta di legalità debole che determina il porsi di condizioni ostative al corretto sviluppo economico e sociale. L asse declina attività tendenti al maggiore rispetto delle regole in ambito economico-sociale e del mercato del lavoro, ad una maggiore trasparenza nell operato degli enti pubblici, ad una riduzione delle forme di marginalità sociale, all aggregazione giovanile, ad un più efficiente utilizzo dei beni confiscati, al recupero del degrado urbano, alla creazione di percorsi di integrazione e reinserimento dei soggetti svantaggiati. OBIETTIVO OPERATIVO 2.5 (beni confiscati) L Obbiettivo Operativo 2.5 è finalizzato a migliorare la gestione dei beni confiscati alla criminalità organizzata, atteso l elevato valore simbolico ed etico, connesso alla riconduzione di tali beni nel circuito produttivo legale. A tale scopo, gli immobili confiscati vengono ristrutturati e riqualificati, contribuendo così alla bonifica dei territori, al miglioramento del contesto urbano e sociale, all incentivazione di iniziative di diffusione della legalità e della cultura del lavoro. In totale sono stati approvati 60 progetti per un importo di oltre 63 milioni di euro. Significative appaiono essere le seguenti progettualità. Campania Museo all aperto Completamento della riconversione di un bene confiscato alla criminalità organizzata nel Comune di Ottaviano per la diffusione della cultura Ambiente e Legalità Beneficiario: Ente Parco Nazionale del Vesuvio Costo del Progetto ammesso a finanziamento: ,05 Il progetto prevede, in continuità con un precedente intervento finanziato dal PON Sicurezza , il recupero della piena funzionalità del complesso "museo all'aperto" costituito da un fabbricato, una cappella ed un'area verde di mq, situati nel Comune di Ottaviano (NA). La fruizione del bene recuperato sarà gratuita e le attività che verranno svolte all'interno sono: campagne di sensibilizzazione sul binomio Ambiente-Legalità, eventi in ricordo delle vittime della criminalità organizzata, attività di educazione ambientale, attività di commercio equo e solidale, campagna dedicata alla cultura del Mediterraneo, animazione locale. Puglia Rifunzionalizzazione immobile confiscato alla criminalità organizzata da adibire a caserma sella stazione carabinieri di Squinzano (LE) Beneficiario: Comando Provinciale dei carabinieri (LE) Costo del Progetto ammesso a finanziamento: ,00 Il progetto prevede la rifunzionalizzazione di un immobile confiscato alla criminalità organizzata nel Comune di Squinzano, destinato a finalità di ordine pubblico ed in particolare per essere adibito a sede della caserma ed alloggi dell Arma dei Carabinieri. L intervento ha una valenza strategica e di grande impatto si ritiene prioritario per sottolineare l efficienza delle istituzioni nella lotta alla criminalità organizzata potendo perseguire l obiettivo utilizzando l immobile Calabria Utilizzo di un bene confiscato per la realizzazione di un centro di accoglienza e di formazione per i migranti per l'inserimento sociale e lavorativo Beneficiario: Comune di Rosarno (RC) Costo del Progetto ammesso a finanziamento: ,00 Lo scopo del progetto è di utilizzare un bene confiscato per reinserirlo nel circuito legale creando un centro di formazione al lavoro che aiuti l inserimento sociale delle persone immigrate regolari. Si prevede di realizzare un centro diurno nel quale gli immigrati regolari presenti in tutto il territorio della Piana possano trovare un aiuto e un supporto. La scelta di Rosarno per la realizzazione del centro risulta particolarmente strategica in quanto il Comune risulta ben collegato sia verso l interno tramite la Strada di Grande Comunicazione Jonio Tirreno, sia lungo la costa tramite la SS18 e l autostrada A3. La struttura verrà realizzata su un area confiscata alla criminalità organizzata, posta in prossimità dell abitato, servita dalla Strada Provinciale Alimastro e dotata delle opere di urbanizzazione primaria. L area è stata destinata al Comune di Rosarno dall Agenzia del Demanio con la finalità specifica di realizzazione di un centro di accoglienza per extra-comunitari. Sull area confiscata sorgono due fabbricati di cui il più grande (400mq) non presenta alcun tipo di finitura e si trova in condizioni di conservazione pessime. Considerato che l area è a rischio sismico, un eventuale recupero dell immobile non è stato possibile, per cui è stato ritenuto opportuno prevederne la demolizione con conseguente ricostruzione mantenendo il volume complessivo. L intervento prevede la realizzazione di tre grandi aree complete di arredamento: 1. area per l intrattenimento e il supporto scolastico dei bambini; 2. area dedicata agli sportelli sociali e uffici; 3. area per la formazione professionale: laboratori e aule. Completata l opera si organizzerà un evento per presentare il progetto al fine di divulgare e promuovere le attività ed i servizi che la struttura potrà offrire. Sicilia Realizzazione Bottega dei Sapori in Corleone (PA) casa ex Provenzano Beneficiario: Consorzio Sviluppo e Legalità Costo del Progetto ammesso a finanziamento: ,00 Questo progetto costituisce una concreta sfida alla criminalità organizzata, ma allo stesso tempo è volto ad incentivare lo sviluppo dell assetto produttivo del territorio, attraverso l utilizzo di terreni confiscati ai mafiosi, coniugando opportunità di lavoro, legalità e sviluppo. Il progetto ha un alta valenza simbolica, dal momento che coinvolge l ex abitazione del boss mafioso Bernardo Provenzano, situata nel centro storico della cittadina di Corleone, e la trasforma in un occasione di sviluppo per tutto il territorio, riaffermando, in una comunità profondamente segnata dalla presenza mafiosa, l autorità dello Stato. Il progetto consiste, infatti, nella realizzazione di interventi infrastrutturali, come il rifacimento dei prospetti e della copertura dell immobile, nonché dell arredamento e dell allestimento dello stabile, per farne una bottega. I locali ristrutturati saranno quindi utilizzati come bottega di generi alimentari, che provengono da terreni confiscati dallo Stato ai boss mafiosi. La sfida alla criminalità organizzata è, quindi, duplice: da un lato, infatti, si restituisce alla legalità la casa di un ex capo mafia, utilizzandola per produrre occupazione e sviluppo, dall altro si utilizza la bottega allestita presso l ex casa di Provenzano per esporre e commercializzare i beni prodotti su altri terreni confiscati alla criminalità organizzata. Attraverso il recupero di questo bene confiscato si contribuisce, dunque, anche a creare occupazione per giovani disoccupati, prevenendo condizioni di disagio ed emarginazione. Inoltre, all interno di questo stabile, saranno anche ricavati degli spazi destinati ad incontri e dibattiti e ad una piccola libreria, in cui saranno esposti testi sulle mafie

15 progetti territoriali e beni confiscati obiettivi operativi La realizzazione di questo progetto ha costituito una concreta occasione per affermare e rafforzare l azione dello Stato di contrasto alla criminalità organizzata attraverso il reinserimento nel circuito sociale di un bene confiscato e per promuovere, al contempo i valori della lotta alla mafia (è stata allestita presto la Bottega dei Sapori una mostra del maestro partinicese Gaetano Porcasi che racconta i 100 anni di storia della mafia e dell'antimafia in 50 opere pittoriche). OBIETTIVO OPERATIVO 2.1 (impatto migratorio) L obiettivo operativo 2.1 mira a realizzare iniziative in materia di impatto migratorio - mira a garantire una gestione dell impatto migratorio nell accezione di tutela degli immigrati extracomunitari dall eventuale fagocita mento e reclutamento da parte della criminalità o dallo sfruttamento lavorativo, ponendo in essere, in collaborazione con le istituzioni competenti, ogni intervento - anche di natura strutturale - per la loro integrazione. In totale sono stati approvati 82 progetti per un finanziamento di oltre 99 milioni di euro. Significative appaiono essere le seguenti progettualità. Campania Piccoli Comuni grande solidarietà Beneficiario: Dipartimento per le libertà civili e l immigrazione, Direzione centrale dei Servizi Civili per l Immigrazione e l Asilo Costo del Progetto ammesso a finanziamento: ,00 Il progetto sperimentale si inserisce nell ambito di un azione innovativa di reinsediamento (resettlement) organizzata dal Ministero dell Interno, in collaborazione con l UNHCR e la Comunità Europea rivolto a 50 profughi di nazionalità eritrea. L accordo prevede la presa in carico diretta del Governo Italiano per questi soggetti, attraverso un percorso di insediamento durevole ed armonioso nel nostro Paese, finalizzato al raggiungimento dell autonomia socio-lavorativa. Progetto di sistema predisposto dal Ministero dell Interno - Dipartimento per le Libertà Civili e l Immigrazione - in collaborazione con l Amministrazione Comunale di San Lupo (Benevento), che ha messo a disposizione una struttura per l ospitalità, l assistenza e il sostegno all integrazione ad un gruppo di rifugiati eritrei e somali. Puglia Ferrhotel - Centro Polifunzionale Beneficiario: Comune di Bari Costo del Progetto ammesso a finanziamento: ,38 Il progetto del Comune di Bari rientra tra le progettualità ammesse al finanziamento in risposta a questa iniziativa. Il progetto prevede la ristrutturazione e la rifunzionalizzazione di un bene immobile di proprietà comunale, situato nel Comune di Bari, presso il quale saranno erogati i seguenti servizi: - Accoglienza: il centro potrà ospitare 32 cittadini extracomunitari di età compresa tra i 20 e i 55 anni, regolarmente soggiornanti, per un tempo massimo di tre mesi. - Informazione e orientamento: presso il Centro Polifunzionale sarà istituito uno sportello di orientamento sui principali servizi presenti sul territorio (mense, centri diurni..), sulle procedure amministrative, sulle regole e consuetudini necessarie all integrazione, sui luoghi di culto. - Formazione e riqualificazione professionale: queste attività verranno attuate sia attraverso la consulenza e l orientamento alla ricerca di lavoro (come scrivere un curriculum, come sostenere un colloquio), sia attraverso corsi di formazione, che saranno organizzati dalla Provincia di Bari all interno del centro stesso. - Intrattenimento ricreativo-culturale: uno spazio della struttura sarà destinato a luogo di intrattenimento e socializzazione. Lo scopo di questo spazio, attrezzato con internet, televisione, giochi da tavolo, è quello di favorire la costruzione di relazioni e di piccole iniziative culturali. È, infine, presente una palestra che sarà utilizzata in via esclusiva dagli ospiti per realizzare attività sportive, ricreative e culturali. Questo progetto si propone, dunque, di accompagnare il maggior numero possibile di immigrati regolari verso il mondo del lavoro, riducendo così il rischio di contaminazione criminale e, allo stesso tempo, è volto a favorire l apprendimento della lingua, degli usi e dei costumi, per migliorare le possibilità di una reale e armoniosa integrazione con la popolazione locale. Calabria Free to dream Beneficiario: Comune di Melicuccà Costo del Progetto ammesso a finanziamento: ,00 ll progetto prevede la ristrutturazione di un ex asilo nido di proprietà comunale da adibire a centro di accoglienza per immigrati extracomunitari richiedenti asilo o titolari di protezione internazionale. Il centro provvederà residenzialità a carattere temporaneo, servizi di assistenza sociale e linguistica, formazione linguistica ed alfabetizzazione e mediazione linguistico-culturale. Sicilia Al Khantara... integrazione sicura Beneficiario: Regione Sicilia - Assessorato Regionale del Lavoro - Dipartimento del Lavoro Costo del Progetto ammesso a finanziamento: ,00 Il Progetto, ormai giunto a conclusione, è volto alla realizzazione di azioni di sistema per l integrazione socio-lavorativa attraverso servizi integrati di ricerca, monitoraggio, formazione e informazione e sensibilizzazione per i lavoratori extra-comunitari presenti regolarmente sul territorio. Più in particolare, le attività di progetto sono state rivolte ai seguenti target group decisivi per la gestione delle questioni trattate, ossia: operatori di servizi pubblici per l impiego del Dipartimento lavoro della Regione Siciliana; operatori di pubblica sicurezza, dei servizi sociali territoriali e operatori del terzo settore, neo o aspiranti, imprenditori stranieri; stranieri già lavoratori e in cerca di lavoro; imprenditori siciliani che intendono assumere o hanno assunto lavoratori stranieri. OBIETTIVO OPERATIVO 2.8 (recupero aree urbane) Mira a diffondere la cultura della legalità - mira al consolidamento di comportamenti orientati al rispetto delle regole e al rifiuto del sistema valoriale imposto dalla criminalità. In tale ottica, particolare attenzione sarà dedicata a forme di recupero e riuso di spazi pubblici, al fine di recuperare spazi alla criminalità e di restituirli alla cittadinanza, nonché ad altre iniziative mirate alla diffusione dei valori della legalità. Significativa appare essere la seguente progettualità. Nel febbraio del 2011 l Autorità di Gestione del PON Sicurezza 2007/2013 ha lanciato IO GIOCO LEgALE un iniziativa finalizzata ala realizzazione di 150 piccoli impianti sportivi in altrettanti comuni delle Regioni Obiettivo Convergenza con un finanziamento complessivo di ,00. IO GIOCO LEgALE si propone di diffondere la cultura della legalità ed il rispetto delle regole della convivenza civile attraverso la pratica sportiva, soprattutto tra le fasce più giovani di quei piccoli centri ove minore è la presenza di strutture ricreative e aggregative. Ciò allo scopo di porre in essere azioni per favorire il consolidamento di comportamenti orientati al rispetto delle norme e al rifiuto del sistema valoriale imposto dalla criminalità. In tale contesto lo sport rappresenta indubbiamente un eccezionale veicolo di trasmissione dei valori di solidarietà, giustizia, equità che costituiscono la base per l affermazione di comportamenti improntati alla legalità. Inoltre, la realizzazione di impianti sportivi in zone particolarmente degradate consentirà il riuso di spazi pubblici, al fine di recuperare spazi alla criminalità restituendoli alla cittadinanza con la conseguente riaffermazione della presenza dello Stato su territori così particolarmente gravati da fenomeni criminali. In particolare, l iniziativa IO GIOCO LEgALE prevede il finanziamento di due differenti tipologie di impianti sportivi, campo di calcio a 5 outdoor e campo coperto polivalente per la pratica delle principali attività sportive di squadra quali calcio a cinque, pallacanestro e pallavolo. I progetti sono stati sviluppati dal CONI, con il quale è stata siglata una specifica convenzione, al fine di omogeneizzare l intervento sui vari territori e garantire, proprio attraverso la redazione di un modello progettuale unico per entrambe le tipologie d impianto, la più rapida attuazione dell iniziativa. Tutti i comuni e le province delle quattro regioni coinvolte, Campania, Calabria, Puglia e Sicilia, sono stati invitati, tramite avviso pubblico, a presentare proposte progettuali in tal senso utilizzando i format predisposti a livello centrale. Le proposte sono state raccolte dalle Prefetture localmente competenti nel corso del mese di aprile 2011 Gli enti beneficiari, sei per ogni provincia, sono stati selezionati dalle Prefetture in base alle esigenze di sicurezza e legalità presenti nella singola area. Ad oggi sono stati finanziati 127 impianti per oltre 57 milioni di euro. La realizzazione delle opere dovrebbe concludersi entro il Ma a latere dell iniziativa IO GIOCO LEgALE è stata prevista anche la fornitura di materiale sportivo consistente in tute, magliette, scarpe e altre attrezzature personalizzate con i loghi del PON Sicurezza che saranno distribuite ai giovani fruitori degli impianti. A questo proposito va ricordato che l ideazione dei modelli delle tute e del restante materiale sportivo che sarà distribuito ai frequentatori degli impianti, è stato oggetto di un concorso di idee ( Giovani, sport e legalità ) a cui hanno partecipato gli studenti di alcune scuole selezionate nel meridione. La pubblicità dell iniziativa e l esistenza degli impianti, all indomani della loro realizzazione, anche al fine di garantirne la più ampia fruizione, saranno assicurate da quattro manifestazioni regionali (una per regione) con il coinvolgimento di tutti gli stakeholders interessati quali autorità regionali e locali, prefetture, Coni, associazioni sportive e amatoriali, enti del terzo settore e scuole, nonché da 150 manifestazioni locali (una per ogni comune finanziato) per la comunicazione dell iniziativa a livello capillare. 28

16 Il 29 novembre 2011, nella splendida cornice della Cappella Palatina della Reggia di Caserta, si è svolto il convegno annuale divulgativo del Programma dal titolo Aggressione e recupero: una strategia vincente. L aggressione ai patrimoni illeciti e il riutilizzo dei beni confiscati come strumenti vincenti nella lotta alla criminalità organizzata, sono stati gli argomenti al centro dell evento che ha offerto l occasione per fare il punto sullo stato di avanzamento del Programma, per illustrare i progressi e le strategie future. Nel corso dell evento sono stati forniti i dati aggiornati sui progetti finanziati dal Programma. Nella circostanza, inoltre, è stata presentata la Scuola di alta formazione a carattere interforze per la prevenzione e il contrasto del crimine organizzato che, con il finanziamento del PON Sicurezza, nascerà presso la storica Scuola Allievi Agenti della Polizia di Stato di Caserta. Alla manifestazione erano presenti anche il Ministro dell Interno, Anna Maria Cancellieri e il Capo della Polizia, Antonio Manganelli. A fare gli onori di casa l Autorità di Gestione del PON Sicurezza, vice capo vicario della Polizia, Nicola Izzo. È stata firmata a Locri, il 3 maggio, alla presenza del ministro dell Interno, Annamaria Cancellieri, la Convenzione sulla Stazione Unica Appaltante tra l Autorità di Gestione del PON Sicurezza, prefetto Nicola Izzo, il prefetto di Reggio Calabria, Vittorio Piscitelli, il vice provveditore Interregionale per le Opere Pubbliche Sicilia e Calabria, Livio Persano e i sindaci della Locride. L iniziativa si è svolta presso la diocesi Locri-Gerace alla presenza del Vescovo Giuseppe Fiorini Morosini Renato Schifani, Presidente del Senato. Evento di presentazione del PON Sicurezza, Palazzo dei Normanni, Palermo, 11 luglio Un momento di incontro tra le istituzioni, nazionali e locali, e i rappresentati del mondo imprenditoriale e della società civile. Hanno partecipato anche il Vice Presidente di Confindustria Regionale e Presidente delle Piccole e Medie Imprese Regione Sicilia Marco Venturi, il Presidente di Libera Don Luigi Ciotti, alcuni rappresentanti dei gruppi sportivi delle Forze dell Ordine e gli attori Pino Caruso e Marco Marzocca. Il 18 ottobre 2011 si è svolto presso la Prefettura Trapani un convegno dal titolo I beni confiscati diventano cosa nostra nel corso del quale sono stati illustrati i progetti finanziati dal Programma che prevedono il recupero di beni confiscati alla criminalità organizzata ed il loro riutilizzo a fini sociali nella provincia di Trapani. L evento ha visto coinvolti i sindaci dei comuni dei Progetti approvati, che hanno descritto com è e come sarà ogni stabile ristrutturato. In particolare, sono stati presentati i progetti per la realizzazione di una comunità di accoglienza per minori, un commissariato di pubblica sicurezza, due aziende agricole, una biblioteca della legalità e un Centro polifunzionale. I beni confiscati alla mafia nella provincia di Trapani, grazie al PON Sicurezza, sono tornati a vivere e a produrre economia legale. Ad illustrare i progetti finanziati dal PON i sindaci di Trapani, Marsala, Mazara del Vallo, Castelvetrano, Erice e Campobello di Mazara. Nella foto il Prefetto di Trapani Marilisa Magno, accanto all Autorità di gestione del PON e al direttore della segreteria tecnica Nuovo sistema di videosorveglianza della città di Napoli. Quattrocentoquattordici nuovi dispositivi, tra telecamere e lettori ottici, andranno a potenziare il sistema di controllo attraverso la videosorveglianza della città di Napoli, creando una rete omogenea e a diffusione capillare a sostegno degli operatori impegnati quotidianamente per garantire la sicurezza dei cittadini. Il progetto è stato realizzato dal PON Sicurezza e fa parte del più ampio progetto di fornitura, installazione e messa in opera di un nuovo sistema di videosorveglianza nella regione Campania. La presentazione ufficiale agli organi di stampa è avvenuta il 21 marzo 2012 nella Sala Profili della Prefettura di Napoli. Presenti, il ministro dell Interno Annamaria Cancellieri, l Autorità di Gestione del Pon Sicurezza e vicecapo vicario della Polizia Nicola Izzo, il prefetto di Napoli Andrea de Martino, il presidente della Regione Campania Stefano Caldoro, il presidente della Provincia di Napoli Luigi Cesaro e il sindaco di Napoli Luigi de Magistris

17 Evento promozionale Ciak si Cambia : il PON Sicurezza incontra i giovani di Scampia. Nell ambito degli specifici interventi di comunicazione ed informazione, volti a diffonderne capillarmente i contenuti e le finalità operative del PON Sicurezza è stata realizzata una campagna pubblicitaria destinata al grande pubblico, attraverso la rete cinematografica denominata Ciak si cambia. In tale contesto è stata annunciata la partecipazione del PON sicurezza ad una fiction destinata al grande pubblico Come un delfino, andata in onda nell inverno del 2011 su Canale 5, con l interpretazione di Raul Bova. Al Programma viene assegnata, nel contesto della narrazione, una funzione positiva: gli interventi riferiti alle attività del PON Sicurezza che finanzia il recupero di una piscina - favoriscono il lieto fine della storia, incentrato sulle vicende di alcuni giovani con storie personali difficili che si riscattano grazie allo sport. Il 25 febbraio 2011, prima della messa in onda del film sui canali televisivi, si è tenuto un evento di presentazione in un istituto scolastico di Scampia (Na) I.T.I.S. Galileo Ferraris durante il quale si è avuto modo di divulgare le opportunità offerte dal Programma e le finalità che lo stesso persegue. All evento hanno partecipato il Preside della Scuola, i protagonisti del film non solo Raul Bova, ma anche Ricky Menphis e numerosi altri giovani interpreti - e gli studenti. Nella circostanza, l attore-protagonista Raoul Bova ha potuto testimoniare personalmente l impegno e la valenza dei sentimenti di giustizia, legalità e sicurezza che costituiscono i principi portanti del PON Sicurezza. Nell ambito delle attività divulgative del Programma Operativo Nazionale il 15 novembre 2010 si è svolto l evento annuale del Pon Sicurezza dal titolo Il Sud merita sicurezza. Ha partecipato all'iniziativa, tra gli altri, il Capo della Polizia - Direttore Generale della Pubblica Sicurezza, Prefetto Antonio Manganelli. Nel corso dell evento, presentato dal giornalista Pietrangelo Buttafuoco, è stato illustrato lo stato di attuazione del Programma e le opportunità offerte dallo stesso. Inoltre è stato affrontato il tema relativo al miglioramento della gestione dei beni confiscati alla criminalità ai quali il Programma ha destinato una specifica linea di intervento (Obiettivo Operativo 2.5) con una dotazione finanziaria di ,00 di euro. Particolare attenzione è stata rivolta ai giovani. All evento hanno preso parte infatti anche gli studenti delle scuole del Comune di Lentini e della Provincia di Agrigento che hanno partecipato all iniziativa "La legalità è partecipazione: i giovani del sud incontrano il PON Sicurezza" nell ambito del quale sono stati approvati i progetti nati dalle loro idee ed ai quali è stato consegnato un attestato di partecipazione al PON Giovani. Le esperienze e le progettualità sui beni confiscati Contributo dell Unione Europea, questo il titolo dell intervento dell Autorità di Gestione del PON Sicurezza, prefetto Nicola Izzo, nell ambito della Conferenza stampa Major supports from EU funds helps fight against organised crime in Italy svoltasi il 1 dicembre 2009 nella Sala Stampa di Palazzo Berlaymont, a Bruxelles. La Conferenza testimonia il forte interesse dell Europa nei confronti dei temi della lotta al crimine organizzato e degli strumenti che l Italia in virtù dell esperienza maturata - ha adottato a tal fine; tra questi, in particolare, il sequestro e la confisca attraverso cui si mira a sottrarre i patrimoni frutto di attività illecita ai gruppi criminali per restituirli alla collettività. Da sinistra a destra, Giovanni Allucci, Consorzio campano Agrorinasce, Nicola Izzo, Autorità di Gestione del PON Sicurezza, Lucio Guarino, Consorzio Siciliano Sviluppo e legalità, Antonio Maruccia, Commissario straordinario del Governo per la gestione e la destinazione dei beni confiscati ad organizzazioni criminali, e Paweł Samecki, Commissario Europeo alla Politica Regionale. Nell ambito delle attività di comunicazione del Programma, il PON Sicurezza ha partecipato alla 45 e alla 46 edizione del Vinitaly che si sono svolte nella primavera 2011 e 2012 a Verona. La presenza del Programma al salone internazionale dei vini e dei distillati ha avuto lo scopo di far conoscere l azione del PON Sicurezza in materia di recupero e riqualificazione strutturale dei beni confiscati, cui spesso è connessa la coltivazione dei terreni a vigneti e la produzione di prodotti alimentari. Questi beni vengono gestiti da cooperative sociali al fine di reimmetterli nel circuito produttivo locale. Attraverso l esposizione di pannelli fotografici, è stato possibile visionare alcuni degli interventi più significativi finanziati dal Programma. Nella foto la dott.ssa D Urso del PON Sicurezza ad un convegno sui beni confiscati al Vinitaly

18 Bari, Fiera del Levante: il PON Sicurezza, Volano per lo sviluppo del sud. Al convegno nel capoluogo pugliese, moderato dal direttore della Gazzetta del Mezzogiorno Giuseppe De Tommaso, erano presenti tra gli altri il sottosegretario all Interno Alfredo Mantovano, il direttore delle Politiche regionali dell Ue Raoul Prado e il presidente della Regione Puglia Nichi Vendola. Investimenti strategici, sviluppo economico e sociale del Mezzogiorno, sicurezza e cultura della legalità. Di questo si è parlato al convegno Pon Sicurezza: un opportunità per il Sud, tenutosi alla Fiera del Levante di Bari il 14 settembre Un sogno che diventerà realtà: Incontriamoci uno spazio polifunzionale destinato e progettato dai giovani di Benevento, finanziato dal PON Sicurezza 2007/2013 attraverso l iniziativa La legalità è partecipazione: I giovani del sud incontrano il PON Sicurezza euro il finanziamento messo a disposizione per la creazione della struttura che è stata inaugurata il 30 marzo Nelle foto: alcuni ragazzi di Benevento di fronte all ingresso della Scuola Superiore di Polizia. Il Prefetto Mazza, il sindaco di Benevento Fausto Pepe e la dott.ssa Minucci del PON sicurezza al taglio del nastro per l inaugurazione del centro Incontriamoci e il concerto per l inaugurazione del centro. Il PON Sicurezza ha partecipato al 159 Anniversario della Fondazione della Polizia - nonché 150 anniversario dell Unità d Italia - che si è svolta a Roma dal 19 al 22 maggio 2011 con un proprio spazio espositivo. All interno del quale è stato possibile far conoscere il sito Internet e visionare i filmati relativi al Programma e le iniziative di comunicazione realizzate. Presso lo stand, che ha registrato una grande affluenza di pubblico, sono stati distribuiti il materiale informativo sugli obiettivi del Programma e i gadget con il logo del PON Sicurezza. È stata inoltre proiettata la clip di presentazione del Programma che descrive alcune delle principali tipologie di intervento finanziate. La circostanza è stata di tutto rilievo per mostrare al numeroso pubblico presente, ai cittadini e alle autorità i risultati ottenuti con la Programmazione e richiamare l attenzione sulle opportunità offerte dal Programma e sul ruolo svolto dall Unione Europea

19 progetto grafico Avenida.it stampa Multiprint maggio 2012 carta riciclata Revive Pure Natural

PON Sicurezza & PON Legalità

PON Sicurezza & PON Legalità PON Sicurezza & PON Legalità Confronto tra i programmi per la legalità nella precedente e nell attuale programmazione dei Fondi Comunitari Parte I Il PON "Sicurezza per lo Sviluppo Obiettivo Convergenza"2007-2013

Dettagli

SCHEMA di PROTOCOLLO D INTESA. fra

SCHEMA di PROTOCOLLO D INTESA. fra Regione Campania SCHEMA di PROTOCOLLO D INTESA fra L Ente Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano La Provincia di Salerno Le Comunità Montane..., La Comunità Montana..., La Comunità Montana..., Ecc

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.

Dettagli

POLITICA DELLA FORMAZIONE DEL PERSONALE CIVILE

POLITICA DELLA FORMAZIONE DEL PERSONALE CIVILE POLITICA DELLA FORMAZIONE DEL PERSONALE CIVILE 1. Che cos è la formazione La formazione è il processo attraverso il quale si educano, si migliorano e si indirizzano le risorse umane affinché personale

Dettagli

Progetto promosso e finanziato dalla. Unione Regionale delle Camere di Commercio del Molise

Progetto promosso e finanziato dalla. Unione Regionale delle Camere di Commercio del Molise Osservatorio Regionale sui Trasporti, la logistica e le infrastrutture in Molise Progetto promosso e finanziato dalla Unione Regionale delle Camere di Commercio del Molise Rapporto finale Gennaio 2008

Dettagli

GOVERNANCE. Obiettivo Convergenza (FESR) 2007-2013. crescita coesione trasparenza efficienza competenze integrazione UNA PA PER LA CRESCITA

GOVERNANCE. Obiettivo Convergenza (FESR) 2007-2013. crescita coesione trasparenza efficienza competenze integrazione UNA PA PER LA CRESCITA Programma operativo NazioNale GOVERNANCE e assistenza tecnica Obiettivo Convergenza (FESR) 2007-2013 crescita coesione trasparenza efficienza competenze integrazione UNA PA PER LA CRESCITA Una premessa

Dettagli

Piano straordinario contro le mafie. Reggio Calabria, 28 gennaio 2010

Piano straordinario contro le mafie. Reggio Calabria, 28 gennaio 2010 Piano straordinario contro le mafie Reggio Calabria, 28 gennaio 2010 Piano straordinario contro le mafie 1 2 3 4 5 6 7 8 9 Agenzia per la gestione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata

Dettagli

INTERVENTO LE AZIONI DI SISTEMA TRA CAPACITY BUILDING E COOPERAZIONE A RETE (ROMA, 10 MAGGIO 2006)

INTERVENTO LE AZIONI DI SISTEMA TRA CAPACITY BUILDING E COOPERAZIONE A RETE (ROMA, 10 MAGGIO 2006) INTERVENTO LE AZIONI DI SISTEMA TRA CAPACITY BUILDING E COOPERAZIONE A RETE (ROMA, 10 MAGGIO 2006) Siamo nell ultimo anno di programmazione, per cui è normale fare un bilancio dell attività svolta e dell

Dettagli

COMUNE DI PERUGIA AREA DEL PERSONALE DEL COMPARTO DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE E DELLE ALTE PROFESSIONALITA

COMUNE DI PERUGIA AREA DEL PERSONALE DEL COMPARTO DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE E DELLE ALTE PROFESSIONALITA COMUNE DI PERUGIA AREA DEL PERSONALE DEL COMPARTO DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE E DELLE ALTE PROFESSIONALITA METODOLOGIA DI VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE Approvato con atto G.C. n. 492 del 07.12.2011 1

Dettagli

Ministero delle Politiche Agricole e Forestali Direzione Generale delle Risorse Forestali, Montane e Idriche Corpo Forestale dello Stato

Ministero delle Politiche Agricole e Forestali Direzione Generale delle Risorse Forestali, Montane e Idriche Corpo Forestale dello Stato Roma, 22 luglio 2002 Ministero delle Politiche Agricole e Forestali Direzione Generale delle Risorse Forestali, Montane e Idriche Corpo Forestale dello Stato DIRAMAZIONE GENERALE Divisione XIII Protocollo

Dettagli

PROGETTO CITTADINANZA E COSTITUZIONE

PROGETTO CITTADINANZA E COSTITUZIONE PROGETTO CITTADINANZA E COSTITUZIONE SICUREZZA E RISPETTO DELLE REGOLE FINALITA e OBIETTIVI DEL PROGETTO Le direttive comunitarie in tema di salute e sicurezza sul luogo di lavoro sottolineano la necessità

Dettagli

CITTA DI GIUGLIANO IN CAMPANIA

CITTA DI GIUGLIANO IN CAMPANIA CITTA DI GIUGLIANO IN CAMPANIA (Provincia di Napoli) BANDO PER LA PRESENTAZIONE DI MANIFESTAZIONI DI INTERESSE DA PARTE DEI PRIVATI AL FINE DELLA PIANIFICAZIONE PARTECIPATA PER LA REDAZIONE DEL DOCUMENTO

Dettagli

5.SEGRATE ANCORA PIU SICURA

5.SEGRATE ANCORA PIU SICURA 5.SEGRATE ANCORA PIU SICURA La sicurezza dei cittadini continuerà a essere una priorità dell Amministrazione. Tra le linee guida per perseguire l obiettivo di una sicurezza a tutto tondo: incremento dell

Dettagli

PON FESR AMBIENTI PER L APPRENDIMENTO PRESENTAZIONE DEL RAPPORTO ANNUALE DI ESECUZIONE - ANNO 2011

PON FESR AMBIENTI PER L APPRENDIMENTO PRESENTAZIONE DEL RAPPORTO ANNUALE DI ESECUZIONE - ANNO 2011 PON FESR AMBIENTI PER L APPRENDIMENTO PRESENTAZIONE DEL RAPPORTO ANNUALE DI ESECUZIONE - ANNO 2011 L avanzamento del PON FESR nel 2011 in sintesi L attuazione del PON FESR mantiene e rafforza gli elementi

Dettagli

Norme per la sorveglianza e la prevenzione degli incidenti domestici

Norme per la sorveglianza e la prevenzione degli incidenti domestici Legge Regionale 28 aprile 2009, n. 15 Norme per la sorveglianza e la prevenzione degli incidenti domestici ( B.U. REGIONE BASILICATA N.22 del 2 maggio 2009 Articolo 1 Finalità 1. La presente legge, in

Dettagli

Prefettura di Agrigento Ufficio Territoriale del Governo

Prefettura di Agrigento Ufficio Territoriale del Governo PROTOCOLLO DI INTESA tra la Prefettura-U.T.G. di Agrigento, la Unione Provinciale degli Industriali di Agrigento ed il Consorzio A.S.I. di Agrigento per la realizzazione di un sistema di videosorveglianza

Dettagli

Punto 14 all ordine del giorno del V Comitato di Sorveglianza

Punto 14 all ordine del giorno del V Comitato di Sorveglianza UNIONE EUROPEA REGIONE CALABRIA REPUBBLICA ITALIANA VARIE ED EVENTUALI PROPOSTA DI RIMODULAZIONE DELLE TIPOLOGIE DI OPERAZIONI RELATIVE ALLA LINEA DI INTERVENTO Punto 14 all ordine del giorno del V Comitato

Dettagli

Regolamento Approvato dal Consiglio di Amministrazione del CSI-Piemonte il 16 luglio 2007

Regolamento Approvato dal Consiglio di Amministrazione del CSI-Piemonte il 16 luglio 2007 Regolamento Approvato dal Consiglio di Amministrazione del CSI-Piemonte il 16 luglio 2007 REGOLAMENTO CENTRO ON LINE STORIA E CULTURA DELL INDUSTRIA: IL NORD OVEST DAL 1850 ARTICOLO 1 Obiettivi e finalità

Dettagli

Assistenza tecnica - Azioni per l avanzamento e verifica delle operazioni collegate alla qualità e quantità dei dati presenti nei

Assistenza tecnica - Azioni per l avanzamento e verifica delle operazioni collegate alla qualità e quantità dei dati presenti nei Assistenza tecnica - Azioni per l avanzamento e verifica delle operazioni collegate alla qualità e quantità dei dati presenti nei sistemi informativi di monitoraggio della Regione Azioni di miglioramento:

Dettagli

METODI E OBIETTIVI PER UN USO EFFICACE DEI FONDI COMUNITARI 2014/2020 Il bilancio europeo 2014/2020, approvato ad inizio 2013, assegnerà all Italia

METODI E OBIETTIVI PER UN USO EFFICACE DEI FONDI COMUNITARI 2014/2020 Il bilancio europeo 2014/2020, approvato ad inizio 2013, assegnerà all Italia METODI E OBIETTIVI PER UN USO EFFICACE DEI FONDI COMUNITARI 2014/2020 Il bilancio europeo 2014/2020, approvato ad inizio 2013, assegnerà all Italia cospicui finanziamenti per la coesione economica, sociale

Dettagli

Manuale di Gestione Integrata POLITICA AZIENDALE. 4.2 Politica Aziendale 2. Verifica RSGI Approvazione Direzione Emissione RSGI

Manuale di Gestione Integrata POLITICA AZIENDALE. 4.2 Politica Aziendale 2. Verifica RSGI Approvazione Direzione Emissione RSGI Pag.1 di 5 SOMMARIO 4.2 Politica Aziendale 2 Verifica RSGI Approvazione Direzione Emissione RSGI. Pag.2 di 5 4.2 Politica Aziendale La Direzione della FOMET SpA adotta e diffonde ad ogni livello della

Dettagli

Comune di Sondrio. Si assiste inoltre ad una maggior richiesta di accesso alla scuola secondaria di secondo grado da parte degli alunni disabili.

Comune di Sondrio. Si assiste inoltre ad una maggior richiesta di accesso alla scuola secondaria di secondo grado da parte degli alunni disabili. Comune di Sondrio LINEE GUIDA PER LA SPERIMENTAZIONE del coordinamento territoriale per l integrazione dei servizi a favore dell inclusione scolastica degli alunni con disabilità PREMESSA Il Comune di

Dettagli

Bandi 2015 ARTE E CULTURA. Protagonismo culturale dei cittadini. www.fondazionecariplo.it

Bandi 2015 ARTE E CULTURA. Protagonismo culturale dei cittadini. www.fondazionecariplo.it Bandi 2015 ARTE E CULTURA Protagonismo culturale dei cittadini BENESSERE COMUNITÀ www.fondazionecariplo.it BANDI 2015 1 Bando senza scadenza Protagonismo culturale dei cittadini Il problema La partecipazione

Dettagli

IL SERVIZIO STRABUS EFFICIENTAMENTO DELLE DOTAZIONI INFRASTRUTTURALI URBANE E DEI SISTEMI DI TRASPORTO PUBBLICO

IL SERVIZIO STRABUS EFFICIENTAMENTO DELLE DOTAZIONI INFRASTRUTTURALI URBANE E DEI SISTEMI DI TRASPORTO PUBBLICO IL SERVIZIO STRABUS EFFICIENTAMENTO DELLE DOTAZIONI INFRASTRUTTURALI URBANE E DEI SISTEMI DI TRASPORTO PUBBLICO STRABUS Aspetti generali (1) Il servizio STRABUS permette di analizzare e valutare lo stato

Dettagli

Dalla Pianificazione Energetica all attuazione degli interventi: il punto di vista delle PA e delle Imprese

Dalla Pianificazione Energetica all attuazione degli interventi: il punto di vista delle PA e delle Imprese Dalla Pianificazione Energetica all attuazione degli interventi: il punto di vista delle PA e delle Imprese Maria Paola Corona Presidente di Sardegna Ricerche Sardegna Ricerche: dove la ricerca diventa

Dettagli

RUOLO CENTRALE DEL DS NELL ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DISABILI COME SENSIBILIZZARE E RESPONSABILIZZARE I DIRIGENTI

RUOLO CENTRALE DEL DS NELL ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DISABILI COME SENSIBILIZZARE E RESPONSABILIZZARE I DIRIGENTI INTEGRAZIONE, ORIENTAMENTO E BUONE PRASSI RUOLO CENTRALE DEL DS NELL ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DISABILI COME SENSIBILIZZARE E RESPONSABILIZZARE I DIRIGENTI L iscrizione degli alunni con certificazione L.104

Dettagli

PROGETTO P.E.R.L.A. DOCUMENTO INFORMATIVO e MODULO DI ADESIONE ALLE ATTIVITÀ FORMATIVE

PROGETTO P.E.R.L.A. DOCUMENTO INFORMATIVO e MODULO DI ADESIONE ALLE ATTIVITÀ FORMATIVE Gli Obiettivi Il Progetto PROGETTO P.E.R.L.A. DOCUMENTO INFORMATIVO e MODULO DI ADESIONE ALLE ATTIVITÀ FORMATIVE P.E.R.L.A. è l acronimo di Progetto Europeo Recupero Legalità Ambientale. Progetto cofinanziato

Dettagli

L ATI composta da Associazione Nuovi Lavori e BIC Puglia s.c.a.r.l., nell ambito del progetto URLO Una rete per le opportunità, PROMUOVE

L ATI composta da Associazione Nuovi Lavori e BIC Puglia s.c.a.r.l., nell ambito del progetto URLO Una rete per le opportunità, PROMUOVE L ATI composta da Associazione Nuovi Lavori e BIC Puglia s.c.a.r.l., nell ambito del progetto URLO Una rete per le opportunità, PROMUOVE un PROTOCOLLO D INTESA tra CONSIGLIERA PARITÀ PROVINCIALE DONNE

Dettagli

tutto quanto sopra premesso e considerato, tra:

tutto quanto sopra premesso e considerato, tra: Protocollo d intesa tra la Regione Piemonte e la Direzione Investigativa Antimafia - Centro Operativo di Torino per le modalità di fruizione di dati informativi concernenti il ciclo di esecuzione dei contratti

Dettagli

DELIBERAZIONE N. 47/16 DEL 25.11.2014

DELIBERAZIONE N. 47/16 DEL 25.11.2014 Oggetto: PO FESR 2007/2013. Accelerazione della spesa. Avviso multilinea per la presentazione di progetti per opere pubbliche di pronta cantierabilità. L Assessore della Programmazione, Bilancio, Credito

Dettagli

POLITICA INTEGRATA QUALITÀ, AMBIENTE E SICUREZZA

POLITICA INTEGRATA QUALITÀ, AMBIENTE E SICUREZZA COMPLETIAMO IL TUO PROCESSO POLITICA INTEGRATA QUALITÀ, AMBIENTE E SICUREZZA Rifra Masterbatches S.p.A. Via T. Tasso, 8 25080 Molinetto di Mazzano (BS) Tel. +39 030 212171 Fax +39 030 2629757 R.I. 01006560179

Dettagli

AGENDA DIGITALE: COSA I COMUNI SI ATTENDONO DALLA SUA ATTUAZIONE E COME I COMUNI POSSONO CONTRIBUIRE ALLA SUA ATTUAZIONE

AGENDA DIGITALE: COSA I COMUNI SI ATTENDONO DALLA SUA ATTUAZIONE E COME I COMUNI POSSONO CONTRIBUIRE ALLA SUA ATTUAZIONE AGENDA DIGITALE: COSA I COMUNI SI ATTENDONO DALLA SUA ATTUAZIONE E COME I COMUNI POSSONO CONTRIBUIRE ALLA SUA ATTUAZIONE Milano, 19 dicembre 2012 1 Premessa L agenda digitale italiana, con le prime misure

Dettagli

REGOLAMENTAZIONE DELLA CIRCOLAZIONE DEI VEICOLI PESANTI IN AUTOSTRADA IN PRESENZA DI NEVE

REGOLAMENTAZIONE DELLA CIRCOLAZIONE DEI VEICOLI PESANTI IN AUTOSTRADA IN PRESENZA DI NEVE REGOLAMENTAZIONE DELLA CIRCOLAZIONE DEI VEICOLI PESANTI IN AUTOSTRADA IN PRESENZA DI NEVE 1.Premessa Gli interventi finalizzati alla gestione delle emergenze che interessano il sistema viario autostradale

Dettagli

PO REGIONE PUGLIA FESR 2007-2013: Strategia regionale per la Ricerca e l Innovazione Descrizione Assi e Azioni

PO REGIONE PUGLIA FESR 2007-2013: Strategia regionale per la Ricerca e l Innovazione Descrizione Assi e Azioni Newsletter n.74 Aprile 2010 Approfondimento_22 PO REGIONE PUGLIA FESR 2007-2013: Strategia regionale per la Ricerca e l Innovazione Descrizione Assi e Azioni Assi Asse 1 - Asse 2 - Asse 3 - Asse 4 - Sostegno

Dettagli

Women In Development UN MODELLO EUROPEO PER LO SVILUPPO LOCALE GENDER ORIENTED PIANO DI COMUNICAZIONE

Women In Development UN MODELLO EUROPEO PER LO SVILUPPO LOCALE GENDER ORIENTED PIANO DI COMUNICAZIONE Women In Development UN MODELLO EUROPEO PER LO SVILUPPO LOCALE GENDER ORIENTED PIANO DI COMUNICAZIONE Introduzione Il progetto W.In D. (Women In Development) si inserisce nelle attività previste e finanziate

Dettagli

REGOLAMENTO OPERATIVO PER L UTILIZZO DELL IMPIANTO ESTERNO DI VIDEOSORVEGLIANZA

REGOLAMENTO OPERATIVO PER L UTILIZZO DELL IMPIANTO ESTERNO DI VIDEOSORVEGLIANZA REGOLAMENTO OPERATIVO PER L UTILIZZO DELL IMPIANTO ESTERNO DI VIDEOSORVEGLIANZA Approvato con delibera consiglio comunale n. 175 del 22/11/2006 Modificato con delibera consiglio comunale n. 36 DEL 14/03/2013

Dettagli

Dall evidenza all azione. Politiche di governance per una scuola sana

Dall evidenza all azione. Politiche di governance per una scuola sana Dall evidenza all azione Politiche di governance per una scuola sana Un mandato impegnativo Risulta ormai evidente che per conciliare e soddisfare i bisogni di salute nel contesto scolastico, gli orientamenti

Dettagli

PROVINCIA DI MATERA. Regolamento per il funzionamento. dell Ufficio Relazioni con il Pubblico della Provincia di Matera

PROVINCIA DI MATERA. Regolamento per il funzionamento. dell Ufficio Relazioni con il Pubblico della Provincia di Matera PROVINCIA DI MATERA Regolamento per il funzionamento dell Ufficio Relazioni con il Pubblico della Provincia di Matera SOMMARIO Art. 1 Principi generali Art. 2 Finalità e funzioni dell Ufficio Relazioni

Dettagli

CONTRATTO DEL LAGO DI BOLSENA. Accordo di Programmazione Negoziata PROTOCOLLO DI INTESA

CONTRATTO DEL LAGO DI BOLSENA. Accordo di Programmazione Negoziata PROTOCOLLO DI INTESA CONTRATTO DEL LAGO DI BOLSENA Accordo di Programmazione Negoziata PROTOCOLLO DI INTESA Protocollo d Intesa per l attuazione del Contratto del Lago di Bolsena PREMESSO CHE la Direttiva 2000/60/CE del Parlamento

Dettagli

Linee guida per le Scuole 2.0

Linee guida per le Scuole 2.0 Linee guida per le Scuole 2.0 Premesse Il progetto Scuole 2.0 ha fra i suoi obiettivi principali quello di sperimentare e analizzare, in un numero limitato e controllabile di casi, come l introduzione

Dettagli

PROTOCOLLO DI INTESA TRA REGIONE LAZIO- DIREZIONE RAGIONALE POLITICHE SOCIALI E FAMIGLIA E L UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL LAZIO

PROTOCOLLO DI INTESA TRA REGIONE LAZIO- DIREZIONE RAGIONALE POLITICHE SOCIALI E FAMIGLIA E L UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL LAZIO PROTOCOLLO DI INTESA TRA REGIONE LAZIO- DIREZIONE RAGIONALE POLITICHE SOCIALI E FAMIGLIA E L UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL LAZIO La Regione Lazio - Direzione Ragionale Politiche Sociali e Famiglia

Dettagli

PO 01 Rev. 0. Azienda S.p.A.

PO 01 Rev. 0. Azienda S.p.A. INDICE 1 GENERALITA... 2 2 RESPONSABILITA... 2 3 MODALITA DI GESTIONE DELLA... 2 3.1 DEI NEOASSUNTI... 3 3.2 MANSIONI SPECIFICHE... 4 3.3 PREPOSTI... 4 3.4 ALTRI INTERVENTI FORMATIVI... 4 3.5 DOCUMENTAZIONE

Dettagli

Progetto Atipico. Partners

Progetto Atipico. Partners Progetto Atipico Partners Imprese Arancia-ICT Arancia-ICT è una giovane società che nasce nel 2007 grazie ad un gruppo di professionisti che ha voluto capitalizzare le competenze multidisciplinari acquisite

Dettagli

Il servizio di registrazione contabile. che consente di azzerare i tempi di registrazione delle fatture e dei relativi movimenti contabili

Il servizio di registrazione contabile. che consente di azzerare i tempi di registrazione delle fatture e dei relativi movimenti contabili Il servizio di registrazione contabile che consente di azzerare i tempi di registrazione delle fatture e dei relativi movimenti contabili Chi siamo Imprese giovani e dinamiche ITCluster nasce a Torino

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA SUI CONTROLLI AMBIENTALI TRA COMUNE DI BENEVENTO ASSESSORATO ALL AMBIENTE CORPO FORESTALE DELLO STATO

PROTOCOLLO D INTESA SUI CONTROLLI AMBIENTALI TRA COMUNE DI BENEVENTO ASSESSORATO ALL AMBIENTE CORPO FORESTALE DELLO STATO Città di Benevento Ufficio Ambiente PROTOCOLLO D INTESA SUI CONTROLLI AMBIENTALI TRA COMUNE DI BENEVENTO ASSESSORATO ALL AMBIENTE CORPO FORESTALE DELLO STATO COMANDO PROVINCIALE DI BENEVENTO APRILE 2012

Dettagli

PREMESSO CHE: CONSIDERATO CHE:

PREMESSO CHE: CONSIDERATO CHE: PREMESSO CHE: - la sicurezza, quale diritto primario ad essi riconosciuto, costituisce per i cittadini una componente che caratterizza la qualità della vita esistente in un dato ambito territoriale; -

Dettagli

PROTOCOLLO DI INTESA. tra REGIONE PUGLIA. ALENIA AERONAUTICA S.p.A.

PROTOCOLLO DI INTESA. tra REGIONE PUGLIA. ALENIA AERONAUTICA S.p.A. PROTOCOLLO DI INTESA tra REGIONE PUGLIA e ALENIA AERONAUTICA S.p.A. PER LA REALIZZAZIONE DI NUOVI INVESTIMENTI INDUSTRIALI, PER IL POTENZIAMENTO DELLE INFRASTRUTTURE E PER LA PROMOZIONE DI NUOVI PROGRAMMI

Dettagli

Registro delle associazioni e degli enti che operano a favore degli immigrati - Prima sezione Attività 2014

Registro delle associazioni e degli enti che operano a favore degli immigrati - Prima sezione Attività 2014 Direzione Generale dell Immigrazione e delle Politiche di Integrazione Divisione II Registro delle associazioni e degli enti che operano a favore degli immigrati - Prima sezione Attività 2014 A cura della

Dettagli

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIO- NALE 20 dicembre 2011, n. 2883

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIO- NALE 20 dicembre 2011, n. 2883 740 DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIO- NALE 20 dicembre 2011, n. 2883 Legge regionale n. 33/2006 Norme per lo Sviluppo dello Sport per Tutti Articolo 5 - Approvazione Protocollo d intesa e Convenzione tra

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA PREMESSO CHE

PROTOCOLLO D INTESA PREMESSO CHE REGIONE AUTONOMA FRIULI VENEZIA GIULIA AGENZIA NAZIONALE PER I GIOVANI PROTOCOLLO D INTESA Tra la Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e l Agenzia Nazionale per i Giovani in relazione alle attività e

Dettagli

SPORTELLO UNICO DELLE ATTIVITA PRODUTTIVE. Rete telematica e servizi di supporto ICT

SPORTELLO UNICO DELLE ATTIVITA PRODUTTIVE. Rete telematica e servizi di supporto ICT SPORTELLO UNICO DELLE ATTIVITA PRODUTTIVE Rete telematica e servizi di supporto ICT La rete telematica regionale LEPIDA ed il SISTEMA a rete degli SUAP come esempi di collaborazione fra Enti della PA per

Dettagli

Promuovere l innovazione del sistema produttivo e l attrattività del territorio per meglio competere sui mercati globali

Promuovere l innovazione del sistema produttivo e l attrattività del territorio per meglio competere sui mercati globali Obiettivo generale del POR FESR Abruzzo Promuovere l innovazione del sistema produttivo e l attrattività del territorio per meglio competere sui mercati globali ASSI PRIORITARI DI INTERVENTO: Ґ Ricerca

Dettagli

Contratto di Programma per l attivazione di progetti di tracciabilità dei rifiuti

Contratto di Programma per l attivazione di progetti di tracciabilità dei rifiuti CONTRATTO DI PROGRAMMA REGIONE E.R. CONFSERVIZI E.R. PER L ATTIVAZIONE DI PROGETTI PILOTA PER LA TRACCIABILITA DEI RIFIUTI SOLIDI URBANI Venerdi 1 Ottobre Workshop Q all interno della Manifestazione Presentazione

Dettagli

Nel 2005 viene istituito l Albo comunale per censire i volontari

Nel 2005 viene istituito l Albo comunale per censire i volontari L Amministrazione di Sostegno. Il Ruolo del Servizio Sociale. Parto dall esperienza del Servizio Sociale dei 4 Ambiti Distrettuali (S. Vito, Pordenone, Cividale e Tarcento), soffermandomi in particolare

Dettagli

POR Campania 2000-2006 Complemento di programmazione Capitolo 3 Misura 4.7. Sezione I Identificazione della misura

POR Campania 2000-2006 Complemento di programmazione Capitolo 3 Misura 4.7. Sezione I Identificazione della misura Sezione I Identificazione della misura 1. Misura 4.7- Promozione e marketing turistico 2. Fondo strutturale interessato FESR 3. Asse prioritario di riferimento Asse 4 - Sviluppo Locale 4. Descrizione della

Dettagli

MIAPI è l acronimo di: Monitoraggio ed Individuazione delle Aree Potenzialmente Inquinate;

MIAPI è l acronimo di: Monitoraggio ed Individuazione delle Aree Potenzialmente Inquinate; Progetto M.I.A.P.I. MIAPI è l acronimo di: Monitoraggio ed Individuazione delle Aree Potenzialmente Inquinate; Si configura come il nuovo step del progetto MIADRA (Monitoraggio dell impatto ambientale

Dettagli

Cornice di pianificazione integrata. Coordinamento comunicazione informativa. Segreteria Tecnica

Cornice di pianificazione integrata. Coordinamento comunicazione informativa. Segreteria Tecnica Cornice di pianificazione integrata Il DPCM 4 settembre 2015, attribuisce al Prefetto di Roma il compito di definire la cornice di pianificazione integrata per la gestione complessiva dell evento. Coordinamento

Dettagli

Piano annuale dell attività di Aggiornamento e Formazione Personale Docente

Piano annuale dell attività di Aggiornamento e Formazione Personale Docente ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE "ANTONIO GRAMSCI" Albano/Pavona ANNO SCOLASTICO 2014/15 Piano annuale dell attività di Aggiornamento e Formazione Personale Docente PREMESSA La formazione e l aggiornamento

Dettagli

Monitoraggio dell attuazione della legge 440/97 Analisi di contesto e Gantt delle operazioni

Monitoraggio dell attuazione della legge 440/97 Analisi di contesto e Gantt delle operazioni Monitoraggio dell attuazione della legge 440/97 Analisi di contesto e Gantt delle operazioni A cura del referente dell USR per la Campania 1 1.0) Contesto di riferimento Il ruolo centrale della valutazione

Dettagli

1. opuscoli informativi di carattere scientifico e divulgativo; 2. azioni di coinvolgimento diretto dei cittadini.

1. opuscoli informativi di carattere scientifico e divulgativo; 2. azioni di coinvolgimento diretto dei cittadini. SCHEDA PROGETTO - A 5 Assessorato della Difesa dell Ambiente Servizio Sviluppo Sostenibile, Autorità Ambientale e Politiche Comunitarie MISURA RIFERIMENTO: Misura 1.6 Energia (Riferimento:Complemento di

Dettagli

Citta di Vico Equense Provincia di Napoli

Citta di Vico Equense Provincia di Napoli Citta di Vico Equense Provincia di Napoli SERVIZIO Protezione Civile Determinazione n. 661 del 14/06/2016 OGGETTO: ACQUISTO ED INSTALLAZIONE DI N. 2 TELECAMERE DI VIDOESORVEGLIANZA PRESSO LA BASE OPERATIVA

Dettagli

PROGETTO TECNICO SISTEMA DI GESTIONE QUALITA IN CONFORMITÀ ALLA NORMA. UNI EN ISO 9001 (ed. 2008) n. 03 del 31/01/09 Salvatore Ragusa

PROGETTO TECNICO SISTEMA DI GESTIONE QUALITA IN CONFORMITÀ ALLA NORMA. UNI EN ISO 9001 (ed. 2008) n. 03 del 31/01/09 Salvatore Ragusa PROGETTO TECNICO SISTEMA DI GESTIONE QUALITA IN CONFORMITÀ ALLA NORMA UNI EN ISO 9001 (ed. 2008) Revisione Approvazione n. 03 del 31/01/09 Salvatore Ragusa PROGETTO TECNICO SISTEMA QUALITA Il nostro progetto

Dettagli

PROGRAMMA PROVINCIALE SPERIMENTALE SULLA DISABILITA (L.R. 41/96 ARTT. 5 21) TRIENNIO 2011 2013 PIANO DI ATTUAZIONE

PROGRAMMA PROVINCIALE SPERIMENTALE SULLA DISABILITA (L.R. 41/96 ARTT. 5 21) TRIENNIO 2011 2013 PIANO DI ATTUAZIONE PROGRAMMA PROVINCIALE SPERIMENTALE SULLA DISABILITA (L.R. 41/96 ARTT. 5 21) TRIENNIO 2011 2013 PIANO DI ATTUAZIONE Definizione obiettivi: descrizione degli obiettivi di piano riferiti agli obiettivi generali

Dettagli

RENA. Rete per l Eccellenza Nazionale

RENA. Rete per l Eccellenza Nazionale RENA Rete per l Eccellenza Nazionale Indice Il contesto e la nuova strategia. L obiettivo generale. Gli obiettivi strumentali. Le azioni specifiche. Gli obiettivi strumentali e le azioni specifiche. pag.

Dettagli

Comune di San Martino Buon Albergo

Comune di San Martino Buon Albergo Comune di San Martino Buon Albergo Provincia di Verona - C.A.P. 37036 SISTEMA DI VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI DIRIGENZIALI Approvato dalla Giunta Comunale il 31.07.2012 INDICE PREMESSA A) LA VALUTAZIONE

Dettagli

STRATEGIE E METODI PER L INNOVAZIONE DIDATTICA E TERRITORIALE

STRATEGIE E METODI PER L INNOVAZIONE DIDATTICA E TERRITORIALE ISTITUTO SILONE San Ferdinando di Puglia STRATEGIE E METODI PER L INNOVAZIONE DIDATTICA E TERRITORIALE REPORT FINALE DI MONITORAGGIO E VALUTAZIONE Progetto di Ricerca finanziato da: REGIONE PUGLIA Assessorato

Dettagli

PROTOCOLLO D'INTESA TRA IL COMUNE DI TIRANO E LA PREFETTURA DI SONDRIO SULLA SICUREZZA URBANA

PROTOCOLLO D'INTESA TRA IL COMUNE DI TIRANO E LA PREFETTURA DI SONDRIO SULLA SICUREZZA URBANA PROTOCOLLO D'INTESA TRA IL COMUNE DI TIRANO E LA PREFETTURA DI SONDRIO SULLA SICUREZZA URBANA SO'drio~ PROTOCOLLO D'INTESA TRA IL COMUNE DI TIRANO E LA PREFETTURA DI SONDRIO SULLA SICUREZZA URBANA PREMESSO

Dettagli

PIANO DEGLI INTERVENTI

PIANO DEGLI INTERVENTI DEL. CIPE N. 7/2006 PROGRAMMI OPERATIVI DI SUPPORTO ALLO SVILUPPO 2007-2009 ADVISORING PER LO SVILUPPO DEGLI STUDI DI FATTIBILITA E SUPPORTO ALLA COMMITTENZA PUBBLICA PIANO DEGLI INTERVENTI ALLEGATO 1

Dettagli

DIPARTIMENTO INFORMATIVO e TECNOLOGICO

DIPARTIMENTO INFORMATIVO e TECNOLOGICO DIPARTIMENTO INFORMATIVO e TECNOLOGICO ARTICOLAZIONE DEL DIPARTIMENTO Il Dipartimento Informativo e Tecnologico è composto dalle seguenti Strutture Complesse, Settori ed Uffici : Struttura Complessa Sistema

Dettagli

Capitolato per la selezione di una cooperativa sociale di tipo b per la realizzazione di attività relative all ambito disabilità e protezione civile

Capitolato per la selezione di una cooperativa sociale di tipo b per la realizzazione di attività relative all ambito disabilità e protezione civile Capitolato per la selezione di una cooperativa sociale di tipo b per la realizzazione di attività relative all ambito disabilità e protezione civile Obiettivi specifici Per il generale, si individuano

Dettagli

Rapporto Finale Dicembre 2009. Distretti produttivi e nodi logistici lungo il percorso italiano del Corridoio 1 Berlino Palermo

Rapporto Finale Dicembre 2009. Distretti produttivi e nodi logistici lungo il percorso italiano del Corridoio 1 Berlino Palermo Distretti produttivi e nodi logistici lungo il percorso italiano del Corridoio 1 Berlino - Palermo Rapporto Finale Dicembre 2009 Dicembre 2009 pagina 1 Uniontrasporti è una società promossa da Unioncamere

Dettagli

ATTIVITÀ E Piano di informazione e comunicazione

ATTIVITÀ E Piano di informazione e comunicazione PROVINCIA DI POTENZA Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio Home PIANO D AZIONE ENEPOLIS Indice ATTIVITÀ E Piano di informazione e comunicazione L attività E comprende tre azioni specifiche;

Dettagli

PROGRAMMA N. 12: PER LA SICUREZZA

PROGRAMMA N. 12: PER LA SICUREZZA PROGRAMMA N. 12: PER LA SICUREZZA 173 174 PROGETTO 12.1: SICUREZZA OBIETTIVI PER IL TRIENNIO 2015-2017 Titolo obiettivo 1: Sicurezza urbana: Udine Smart Security : Attuare il piano denominato Udine Smart

Dettagli

SISTEMI DI VIDEOSORVEGLIANZA

SISTEMI DI VIDEOSORVEGLIANZA L Autorità Garante per la protezione dei dati personali ha varato nuove regole per i soggetti pubblici e privati che intendono installare telecamere e sistemi di videosorveglianza Il nuovo provvedimento

Dettagli

1 - CODICE PROGETTO 3.6.2 - CENTRO DI DOCUMENTAZIONE PROVINCIALE SULL IMMIGRAZIONE 2 - TIPOLOGIA DI INTERVENTO/AREA FUNZIONALE DEL PPL

1 - CODICE PROGETTO 3.6.2 - CENTRO DI DOCUMENTAZIONE PROVINCIALE SULL IMMIGRAZIONE 2 - TIPOLOGIA DI INTERVENTO/AREA FUNZIONALE DEL PPL 1 - CODICE PROGETTO 3.6.2 - CENTRO DI DOCUMENTAZIONE PROVINCIALE SULL IMMIGRAZIONE 2 - TIPOLOGIA DI INTERVENTO/AREA FUNZIONALE DEL PPL Il progetto è riconducibile a quella che il Piano Provinciale del

Dettagli

Città di Montalto Uffugo (Provincia di Cosenza) SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE

Città di Montalto Uffugo (Provincia di Cosenza) SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE Città di Montalto Uffugo (Provincia di Cosenza) SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE Allegato Delibera Giunta Comunale n. 110 del 19 maggio 2014 1) Caratteristiche generali del sistema

Dettagli

COMUNE DI RENATE Provincia di Monza e Brianza

COMUNE DI RENATE Provincia di Monza e Brianza REGOLAMENTO COMUNALE PER L INSTALLAZIONE E LA TENUTA DEGLI IMPIANTI DI VIDEOSORVEGLIANZA Approvato dal Consiglio Comunale con delibera n. 50 del 25/11/2009 versione 3 03/11/2009 REGOLAMENTO PER L INSTALLAZIONE

Dettagli

INDIRIZZI GENERALI E LINEE GUIDA DI ATTUAZIONE DEL PIANO NAZIONALE DELLA SICUREZZA STRADALE NOTA DI SINTESI

INDIRIZZI GENERALI E LINEE GUIDA DI ATTUAZIONE DEL PIANO NAZIONALE DELLA SICUREZZA STRADALE NOTA DI SINTESI INDIRIZZI GENERALI E LINEE GUIDA DI ATTUAZIONE DEL PIANO NAZIONALE DELLA SICUREZZA STRADALE NOTA DI SINTESI 1. OBIETTIVI Il Piano Nazionale della Sicurezza Stradale è istituito dalla legge del 17 luglio

Dettagli

LIFE09ENVIT000188-EnvironmentalCOoperation model for Cluster - Acronimo: ECO-CLUSTER

LIFE09ENVIT000188-EnvironmentalCOoperation model for Cluster - Acronimo: ECO-CLUSTER -EnvironmentalCOoperation model for Cluster - Acronimo: ECO-CLUSTER Linee Guida Modello di gestione ambientale ECO-CLUSTER: sistema gestione ambientale Comune di Collagna Responsabile dell azione Istituto

Dettagli

PROGETTO AMMINISTRATORE DI SOSTEGNO ANNO 2016

PROGETTO AMMINISTRATORE DI SOSTEGNO ANNO 2016 PROGETTO AMMINISTRATORE DI SOSTEGNO ANNO 2016 PREMESSA A partire dal 2012 la Valsugana e Tesino e l San Lorenzo e Santa Maria della Misericordia di Borgo Valsugana, in stretta sinergia con l Comitato per

Dettagli

SOMMARIO. Art. 8 Conoscenza dei bisogni e valutazione del gradimento dei servizi

SOMMARIO. Art. 8 Conoscenza dei bisogni e valutazione del gradimento dei servizi Regolamento per il funzionamento dell Ufficio relazioni con il Pubblico Approvato con deliberazione della Giunta Provinciale N.128 del 15.09.2005 SOMMARIO Art. 1 Principi generali Art. 2 Finalità e funzioni

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITA Revisione: Sezione 4 SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA

MANUALE DELLA QUALITA Revisione: Sezione 4 SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA Pagina: 1 di 5 SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA 4.0 SCOPO DELLA SEZIONE Illustrare la struttura del Sistema di Gestione Qualità SGQ dell Istituto. Per gli aspetti di dettaglio, la Procedura di riferimento

Dettagli

CARTA DEI SERVIZI MEDEA

CARTA DEI SERVIZI MEDEA CARTA DEI SERVIZI MEDEA Indice 1. Introduzione 2. MEDEA e la Carta dei Servizi: chi siamo, obiettivi e finalità 3. I principi fondamentali 4. Standard qualitativi 5. I servizi erogati 6. Validità della

Dettagli

Presentazione delle attività formative. Obiettivi e contenuti del Piano

Presentazione delle attività formative. Obiettivi e contenuti del Piano Piano di formazione e informazione dei Team di Valutazione alle indagini nazionali e internazionali Conferenze di servizio per i dirigenti scolastici Presentazione delle attività formative. Obiettivi e

Dettagli

Lo sviluppo della Banda Larga. Direzione Sistemi Informativi

Lo sviluppo della Banda Larga. Direzione Sistemi Informativi Lo sviluppo della Banda Larga Direzione Sistemi Informativi 1 Il modello di Sviluppo della Banda Larga in Veneto Regione del Veneto - coerentemente al Piano Nazionale per lo Sviluppo della Banda Larga

Dettagli

Dipartimento Ambiente e Sviluppo Servizio Ambiente. U.O. C. Sviluppo Sostenibile, Agenda XXI, Comunicazione SINTESI PROGETTO

Dipartimento Ambiente e Sviluppo Servizio Ambiente. U.O. C. Sviluppo Sostenibile, Agenda XXI, Comunicazione SINTESI PROGETTO Dipartimento Ambiente e Sviluppo Servizio Ambiente U.O. C. Sviluppo Sostenibile, Agenda XXI, Comunicazione SINTESI PROGETTO ATTUAZIONE DEL PROGETTO REBIR Risparmio Energetico, Bioedilizia, Riuso Data 29.01.2009

Dettagli

EA 03 Prospetto economico degli oneri complessivi 1

EA 03 Prospetto economico degli oneri complessivi 1 UNIONE EUROPEA REPUBBLICA ITALIANA Fase 1: Analisi iniziale L analisi iniziale prevede uno studio dello stato attuale della gestione interna dell Ente. Metodo: si prevede l individuazione dei referenti

Dettagli

Protocollo d Intesa. tra

Protocollo d Intesa. tra Allegato 1 delib. As n. 2_2015 Protocollo d Intesa tra l Associazione ONLUS La vita oltre lo specchio, il Comune di Pisa, la Società della Salute di Pisa e l Azienda USL 5 di Pisa. PREMESSO - che nel Gennaio

Dettagli

Prefettura di Verona Ufficio territoriale del Governo

Prefettura di Verona Ufficio territoriale del Governo PROTOCOLLO DI INTESA CON ISTITUTI DI VIGILANZA PRIVATA PREMESSO che in sede di Riunione tecnica di Coordinamento delle Forza di Polizia è emersa l esigenza di individuare concordi strategie operative e

Dettagli

Regolamento per l installazione e l utilizzo di impianti di videosorveglianza del territorio

Regolamento per l installazione e l utilizzo di impianti di videosorveglianza del territorio Regolamento per l installazione e l utilizzo di impianti di videosorveglianza del territorio ARTICOLO 1 FINALITA Le finalità che la Città di Desio intende perseguire con il progetto di videosorveglianza

Dettagli

Regolamento per l introduzione del bilancio unico e dei sistemi di contabilità economico-patrimoniale e analitica.

Regolamento per l introduzione del bilancio unico e dei sistemi di contabilità economico-patrimoniale e analitica. Regolamento per l introduzione del bilancio unico e dei sistemi di contabilità economico-patrimoniale e analitica. Art. 1 Ambito di applicazione 1. Il presente Regolamento è adottato ai sensi della normativa

Dettagli

154 31.3.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 13 DELIBERAZIONE 22 marzo 2010, n. 363

154 31.3.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 13 DELIBERAZIONE 22 marzo 2010, n. 363 154 31.3.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 13 DELIBERAZIONE 22 marzo 2010, n. 363 Protocollo d intesa Costituzione di un Centro regio nale per la promozione e lo sviluppo dell auto

Dettagli

Progetto In.Volo. Iniziativa per il Volontariato in Lombardia

Progetto In.Volo. Iniziativa per il Volontariato in Lombardia Progetto In.Volo. Iniziativa per il Volontariato in Lombardia Le organizzazioni di volontariato in Lombardia La Lombardia è la regione italiana che detiene il maggior numero di organizzazioni iscritte

Dettagli

TURISMO. Decreto N. 185 del 22-07-2013. Pubblicità/Pubblicazione: ATTO NON RISERVATO,PUBBLICAZIONE SUL SITO DELL'AGENZIA

TURISMO. Decreto N. 185 del 22-07-2013. Pubblicità/Pubblicazione: ATTO NON RISERVATO,PUBBLICAZIONE SUL SITO DELL'AGENZIA TURISMO Dirigente: PERUZZINI ALBERTO Decreto N. 185 del 22-07-2013 Responsabile del procedimento: Pubblicità/Pubblicazione: ATTO NON RISERVATO,PUBBLICAZIONE SUL SITO DELL'AGENZIA Ordinario [X ] Immediatamente

Dettagli

5.1 Organizzazione delle fonti di finanziamento e coinvolgimento del settore privato

5.1 Organizzazione delle fonti di finanziamento e coinvolgimento del settore privato 5. IL PIANO FINANZIARIO 5.1 Organizzazione delle fonti di finanziamento e coinvolgimento del settore privato La predisposizione del piano finanziario per il POR della Basilicata è stata effettuata sulla

Dettagli

Politiche di sostegno dei consumi e Osservatori prezzi

Politiche di sostegno dei consumi e Osservatori prezzi Politiche di sostegno dei consumi e Osservatori prezzi Intervento di: PALMA COSTI Assessore Interventi Economici, Innovazione e Pari opportunità della Provincia di Modena Mercoledì 1 aprile 2009 Camera

Dettagli

WORKSHOP AERANTI-CORALLO 13 MAGGIO 2004. Sintesi della relazione dell avv. Marco Rossignoli, coordinatore AERANTI-CORALLO e presidente AERANTI

WORKSHOP AERANTI-CORALLO 13 MAGGIO 2004. Sintesi della relazione dell avv. Marco Rossignoli, coordinatore AERANTI-CORALLO e presidente AERANTI WORKSHOP AERANTI-CORALLO 13 MAGGIO 2004 Sintesi della relazione dell avv. Marco Rossignoli, coordinatore AERANTI-CORALLO e presidente AERANTI Problematiche normative relative ai fornitori di contenuti

Dettagli

REGIONE MARCHE GIUNTA REGIONALE

REGIONE MARCHE GIUNTA REGIONALE DELIBERAZIONE DELLA 2 L. 196/97 Art. 17. Approvazione del Regolamento istitutivo del Dispositivo di accreditamento delle strutture formative della Regione Marche (DAFORM). LA VISTO il documento istruttorio

Dettagli

COMPLESSITA TERRITORIALI

COMPLESSITA TERRITORIALI PROGETTO PILOTA COMPLESSITA TERRITORIALI OBIETTIVI E FINALITA DEL PROGETTO PROGETTO PILOTA COMPLESSITA TERRITORIALI IL CONTESTO Il Sistema Territoriale di progetto è parte del sistema metropolitano lombardo,

Dettagli

la legge 31 maggio 1965, n. 575 recante Disposizioni contro la mafia ;

la legge 31 maggio 1965, n. 575 recante Disposizioni contro la mafia ; Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Comune di Caserta PROTOCOLLO D INTESA TRA IL MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA E IL COMUNE DI CASERTA SULL IMPIEGO DEI

Dettagli