Programma di sviluppo turistico. Comune di Ayas

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1 Programma di sviluppo turistico Comune di Ayas

2 Indice Pag Premessa 3 Inquadramento geografico 4 Aspetti del territorio 4 Aspetti storici 4 Aspetti economici 5 Patrimonio immobiliare 5 Flussi turistici 6 Flussi alberghieri 7 Flussi Monterosa 11 Strategie del piano regolatore 14 Iniziative per raggiungimento degli obiettivi 14 Conclusioni 17 2

3 Premessa Il piano di sviluppo turistico di un comune e della sua comunità, serve a tracciare le linee guida da intraprendere per migliorare, ampliare, e se il caso modificare l offerta turistica attuale in modo da utilizzare al massimo tutte le potenzialità esistenti creando così una ricaduta positiva sull economia locale e di conseguenza sul benessere dell intera comunità. E evidente che qualsiasi azione si intenda intraprendere deve tener conto della situazione attuale e dei fattori che l hanno creata: per questo i primi 5 capitoli di questo documento sono stati redatti per avere un quadro di insieme della realtà su cui basare il futuro sviluppo turistico. Analizzando la situazione attuale ci si rende conto che la programmazione del futuro sviluppo turistico deve in primo luogo eliminare le criticità presenti e poi mettere in atto una serie di azioni che valorizzino gli aspetti naturali, storici e le scelte economiche e urbanistiche rivelatesi positive. Nella convinzione che il programma di sviluppo turistico non debba essere un libro dei sogni, in cui vengono prospettati azioni e scenari idilliaci difficilmente realizzabili, si è deciso di redigere un piano molto schematico suddiviso in capitoli dove siano ben evidenziate le criticità e le strategie da mettere in atto, legato alla nostra realta e a motivi economici e culturali (difficoltà di investimenti da parte dell ente pubblico, difficoltà da parte dei singoli che pur avendo contribuito enormemente allo sviluppo turistico rimangono scettici a mettere in atto promozione di sinergie comuni). Il piano di sviluppo turistico viene redatto dall amministrazione comunale tenedo conto delle criticità e delle future strategie. E evidente che gli attori che potranno rendere attuabile il piano sono diversi, la mancanza di dialogo e di condivisione delle strategie renderà pressochè inutile qualsiasi tipo di programmazione. Nello specifico sul territorio di Ayas, visti gli aspetti naturali, storici, ed economici, possiamo individuare 5 attori ben distinti che dovranno concorre all attuazione del piano di sviluppo turistico. Il comune attraverso la stesura e l attuazione del PRGC e il coordinamento delle varie iniziative La monterosa SpA attraverso una politica aziendale di collaborazione con il comune e con gli imprenditori locali Gli imprenditori locali che operano in modo diretto nel campo del turismo (albergatori, ristoratori, commercianti) attraverso l utilizzo di sinergie e il miglioramento della qualità dell offerta, e il mantenimento dei rapporti e possibilmento l utilizzo dei prodotti e delle capacità degli imprenditori locali (edili, falegnami, agricoltori ecc.) Gli imprenditori locali che non operano in modo diretto nel campo del turismo (edili, falegnami, agricoltori ecc.) attraverso la continuazione di attività che permettano la conservazione e la valorizzazione del territorio; e delle tecniche artigianali e edilizie proprie del luogo, che sono essenziali al mantenimento e al recupero del patrimonio architettonico del nostro comune. I turisti attraverso un utilizzo più razionale delle seconde case, e una riscoperta del territorio e degli aspetti storico culturali che lo circondano. Non possiamo considerarli attori protagonisti ma, certamente i condizionamaneti dettati dalla globalizzazione dalle mode e dall economia mondiale, influenzeranno il processo dello sviluppo turistico del nostro comune. Il comune attraverso la stesura e l attuazione del PRGC, che è lo strumento che detta le regole urbanistiche (zone alberghiere, indice di edificabilità, viabilità, impianti e infrastrutture in genere) 3

4 diventa l attore protagonista dello sviluppo turistico ma, senza la collaborazione degli altri attori difficilmente potrà rendere attuabili le strategie descritte in questo piano ed auspicate per uno sviluppo turistico economicamente vantaggioso, sostenibilie e nello stesso tempo rispettoso del patrimonio naturale di cui disponiamo, che è stato il punto di partenza dello sviluppo turistico di Ayas e probabilmente nel medio periodo tornerà ad esserene l elemento determinate. Inquadramento geografico Il comune di Ayas si trova alla testata della Val d'ayas ed ha una superficie di 129 km quadrati. Una grossa parte del suo territorio è situato ai piedi del Monte Rosa e di conseguenza ricoperto da morene e ghiacciai importanti dal punto di vista naturale tanto da essere definiti zona di protezione speciale da parte della comunità Europea, un altra parte consistente del territorio è ricoperta da foreste e pascoli. L urbanizzazione si è sviluppata nel corso della storia su 36 centri di cui a oggi, solo quelli lungo l asse centrale della valle da Corbet a St Jacques, e quelli lungo l asse Corbet Lignod Antagnod Champoluc hanno subito nel corso del tempo uno sviluppo edilizio consistente, gli altri sono ad oggi quasi abbandonati salvo alcuni casi (Crest, Cuneaz,Mascognaz e Resy) che negli ultimi anni sono in fase di ristutturazioni a scopo edilizio residenziale e di attività turistiche. La presenza del comprensorio della Monterosaski è un altro fattore caratterizzante dell'utilizzo e dello sfruttamento del nostro territorio. Aspetti del territorio Il comune è interamente sottoposto in regime di salvaguardia e le indicazioni del piano territoriale paesistico ne accentuano l'importanza paesaggistica. Le zone zps e sic situate ai piedi del Monte Rosa avvalorano ulteriormente questa tesi. Da un punto di vista geologico la situazione, escludendo la frazione di Champoluc è da ritenersi soddisfacente. Sempre tenendo conto che gli ambiti montani si trovano in una situazione instabile, per problemi idrogeologici e valanghivi, la maggior parte delle frazioni presenti nel comune non si trovano in posizioni critiche. Come già anticipato un discorso diverso va rivolto a Champoluc. La confluenza di tre torrenti, il Fontaine,il Cuneaz, il Mascognaz, sull'asta principale dell'evançon, unito a dei bacini di raccolta molto ampi a monte, creano una zona di alto rischio nel centro di questa frazione. Sebbene di non facile soluzione anche per degli aspetti finanziari, questa problematica, andrà sicuramente affrontata sia da un punto di vista urbanistico che di sicurezza.incombono inoltre sulla frazione la valanga di Facciabella e la frana del pistone. Se sulla valanga è possibile fare interventi di mitigazione del rischio, molto più problematica è la frana. Infatti l'altezza di 40 metri e la larghezza di oltre duecento ne fanno un mostro in movimento. Continui monitoraggi e divieto assoluti di ulteriori infrastrutture sono ad oggi le uniche soluzioni. Aspetti storici I primi insediamenti di cui si ha conoscenza erano villaggi che verso il cento avanti Cristo erano nati per lo sfruttamento delle miniere. Pare infatti che in questo periodo il villaggio posizionato dove ora troviamo Antagnod fosse il più alto in Val d'aosta. I dati non sono ancora certi, ma è presumibile che fra il 400 ed il 700 dopo Cristo nel villaggio di Saint jacques fosse nata la prima attività di tipo industriale di sfruttamento della pietra ollare delle alpi. Nel 1300 l'arrivo della popolazione Walser nella vicina valle di Gressoney e lo scambio culturale con essa, soprattutto con l'apprendimento della costruzione dei racard, lasciano un segno importante sul nostro territorio. 4

5 Il censimento di fine del 1700 segnalava la presenza di 1800 residenti che si mantenevano uguali fino all'inizio del Da allora un lento declino che tocca il minimo a fine della seconda guerra mondiale (seicento abitanti) fino ad una presenza oggi di 1350 residenti. La produzione di prodotti agricoli, un po' di commercio e la costruzione di scarpe di legno detti sabot, erano le attività che consentivano la sopravvivenza di un numero così alto di persone in questo territorio. I primi turisti si affacciano ad Ayas all'inizio del 1800 spinti dalla passione inglese dell'alpinismo. Ne sono la testimonianza alcuni libri fra i quali mi piace ricordare "Around monte rosa" scritto dalla Lady Cole. Nasce per soddisfare questa esigenza turistica il primo albergo nel 1856 a Fiery, piccolo villaggio ai piedi del Monte Rosa. Bisogna aspettare ancora mezzo secolo per avere uno sviluppo consistente dei posti letto che si concentrano soprattutto nel villaggio di Champoluc. Ne sono testimonianza ancora esistente l'hotel Breithorn, l'hotel Castor, e l'hotel Favre. E' dopo gli anni venti che compaiono le prime costruzioni turistiche. Si tratta di ville costruite da ricchi industriali piemontesi. Ci troviamo comunque ad affrontare un turismo esclusivamente estivo, ma con forte connotazione alpinistica. Il vero ampliamento urbanistico lo troviamo dagli anni sessanta agli anni novanta. E' in questo periodo che vengono costruite la maggior parte delle abitazioni (sono presenti circa 5300 unità immobiliari) che hanno in prevalenza un utilizzo di seconda casa. Lo sviluppo dello sci inizia a fare capolino nei primi anni sessanta, ma è solo dopo la creazione dei collegamenti intervallivi con Gressoney e con Alagna, e con la costruzione degli impianti di innevamento che possiamo considerare vitale la stagione invernale. E' infatti in calo la presenza turistica estiva ed in aumento quella invernale. Aspetti economici La maggior parte delle attività presenti sul territorio sono gestite da residenti che in una percentuale significativa sono proprietari degli immobili stessi. Fanno da padrone le attività legate al turismo e ai servizi connessi ad esso, che richiedono un grosso utilizzo di professionalità esterne al comune per garantire i servizi nei periodi di massima affluenza turistica. Significativa la presenza di artigiani in particolar modo i falegnami e di edili Le attività agricole decisamente in calo, rispetto agli anni del primo dopo guerra sono comunque ancora presenti in particolare per quanto riguarda l allevamento e la pastorizia. Negli ultimi anni sono nate aziende agricole legate alla produzione di piccoli ortaggi tipici dell alta montagna e erbe medicinali ecc. Sono presenti inoltre piccole attività legate all apicoltura. Patrimonio immobiliare Gli immobili sono per 1/3 proprietà di residenti e per 2/3 proprietà di non residenti. Del terzo dei residenti la metà sono attività produttive (alberghi commerci locali artigianali, locali agricoli...)e per una metà abitazioni comprese le prime case 5

6 67% 17% 16% attività produttive proprietà residenti proprietà non residenti Risulta chiaro da questi dati che la quasi totalità delle attivita produttive sono di proprietà di residenti e che su un totale di unità abitativedi 5300, 900 sono dei residenti. Flussi turistici I flussi turistici presenti nel comune di Ayas hanno principalmente tre origini: le persone proprietarie o affittuarie di appartamenti i clienti delle strutture ricettive i giornalieri I dati in nostro possesso sono quelli che riguardano le statistiche degli alberghi e dei passaggi sugli impianti a fune. Per quanto riguarda gli alberghi abbiamo rilevato le presenze dal 1998 ad oggi. 6

7 Flussi alberghieri Presenze alberghiere per mesi 80% 70% 60% 50% 40% 30% 20% % 0% gennaio febbraio marzo aprile maggio giugno luglio agosto settembre ottobre novembre dicembre Come possiamo notare da questo grafico se la situazione invernale non presenta grossi problemi, l'estate è sicuramente in declino. La diminuzione dei periodi di permanenza, unito ad una diminuzione degli arrivi fanno crollare nel mese di agosto la permanenza dal 73% al 47%. Risulta quindi che il mese di febbraio sia quello con le maggiori presenze. Inoltre i mesi di gennaio e marzo risultano migliori di quello di luglio. Nei grafici successivi possiamo notare come l aumento dei posti letto da 800 a 1400 non abbia provocato un grosso calo nella percentuale di occupazione che rimane comunque bassa. Una prima analisi indica una buona capacità di riempimento ma per dei periodi che sono ancora troppo brevi. 7

8 posti letto % occupazione 30% 25% 29,6% 28,5% 26,3% 24,6% 25,2% 27,1% 27,5% 28,1% 25,6% 24,0% 24,7% 20% 15% 10% 5% 0%

9 arrivi e presenze arrivi e presenze stranieri e italiani Come si puo notare nei prossimi tre grafici l andamento degli stranieri e degli italiani è simile. Abbiamo oramai sulle presenze totali più di 1/3 degli stranieri, ed evidentemente essendo più distanti hanno delle percentuali di permanenza (presenze/arrivi) superiori. 9

10 presenze totali % stranieri italiani 63% permanenza media 7,00 6,00 5,00 4,00 3,00 italiani stranieri totale 2,00 1,00 0,

11 Flussi Monterosa Analizziamo ora i flussi dei primi ingressi sulle partenze di Frachey e di Champoluc degli impianti della Monterosa ski. I dati sono degli ultimi 5 anni Come possiamo notare i grossi picchi di affluenza riguardano il periodo delle festività natalizie. In questo periodo la congestione delle macchine rende praticamente invivibile il villaggio di Champoluc. Si è valutato che al superamento dei primi ingressi il sistema viario entri in crisi, con code di deflusso di circa minuti. Al di fuori del week end di Sant Ambrogio e del periodo delle festività natalizie le criticità si presentano per 4-5 giorni ad inverno e con una variabilità difficilmente programmabile. Il meteo e la presenza di nevicate influenzano sicuramente molto l afflusso giornaliero che è quello che manda in crisi la viabilità. Primi Ingressi Dicembre PRIMI INGRESSI PRIMI INGRESSI PRIMI INGRESSI PRIMI INGRESSI PRIMI INGRESSI PRIMI INGRESSI

12 Primi Ingressi Gennaio PRIMI INGRESSI PRIMI INGRESSI PRIMI INGRESSI PRIMI INGRESSI PRIMI INGRESSI PRIMI INGRESSI Primi Ingressi Febbraio PRIMI INGRESSI PRIMI INGRESSI PRIMI INGRESSI PRIMI INGRESSI PRIMI INGRESSI PRIMI INGRESSI

13 Primi Ingressi Marzo PRIMI INGRESSI PRIMI INGRESSI PRIMI INGRESSI PRIMI INGRESSI PRIMI INGRESSI PRIMI INGRESSI Primi Ingressi Aprile PRIMI INGRESSI PRIMI INGRESSI PRIMI INGRESSI PRIMI INGRESSI PRIMI INGRESSI PRIMI INGRESSI Seconde case Per quanto riguarda le seconde case, l'utilizzo delle stesse è di circa 20 giorni all'anno. Da cio' si capisce come sia breve e concentrato in pochi periodi dell'anno. Questo comporta grossi problemi legati ai servizi ed una bassa redditività dei commerci presenti sul territorio.da queste analisi 13

14 possiamo quindi dire che le seconde case non danno grosse possibilità di sviluppo, e che nuovi posti alberghieri hanno necessità di servizi di villaggio aggiuntivi. Strategie del piano regolatore La salvaguardia dell'ambiente e l'aumento dei servizi sono alla base dell'idea del prgc. Il non consentire più nessun tipo di costruzione con l'esclusione degli alberghi dovrebbe portare ad un aumento del recupero del patrimonio esistente, e con esso un miglioramento della qualita dell'edilizia nei centri storici. E' indubbio che recuperi ben fatti, diano una costruzione di miglior qualità in confronto ai condomini anni '80. La concentrazione delle attività commerciali nelle frazioni di Champoluc e Antagnod ci impongono una riflessione sui flussi di persone che dalle frazioni più piccole si riversano in questi due paesi. Soprattutto per quanto riguarda Champoluc, è necessaria una seria riflessione per individuare una zona a traffico limitato. E' sempre più importante, oltre ad offrire la natura delle montagne ed i servizi dello sci, avere un villaggio vivibile e di qualità. La testata della valle come già detto precedentemente, va assolutamente valorizzata per il turismo di escursionismo estivo. Iniziative per raggiungimento degli obiettivi Salvaguardia e valorizzazione dell'ambiente Studi per trovare strategie per la diminuzione degli incolti E in atto una convenzione con l università di agraria di Torino per l individuazione degli incolti e delle tipologie delle varietà erboree dei prati. Questo progetto dovrebbe portare alla realizzazione di prodotti caseari specifici realizzati in particolar modo dalla centrale del latte di Brusson. La commercializzazione dei prodotti in loco ed una spinta di marketing di prodotti a km 0 è gia iniziata ed il progetto globale participerà ad un piano di sviluppo rurale. Preventivo di spesa euro Studi per la fattibilità di un parco naturalistico Sono in corso studi da parte del servizio aree protette della regione Valle d Aosta sulla fauna e sulla flora dell area interessata (testata della valle). Realizzazione di una stalla didattica E già stao redatto uno studio di fattibilità. Si è in attesa che l Assessorato all agricoltura regionale apra i bandi di gara. Preventivo euro di cui l 80% a carico della Regione e il 20% a carico del Comune Manutenzione della sentieristica Il grosso del lavoro viene eseguito dalle squadre forestali. E già appaltato dal comune un ulteriore lavoro di euro sulla passeggiata da Champoluc a Mandrou. Ogni anno il Comune mette a disposizione dai ai euro sulla segnaletica che tramite una convenzione realizza i lavori con l associazione delle guide di Ayas 14

15 Individuazione percorsi con ciaspole E in atto l individuazione di percorsi per questo tipo di sport. La cartellonistica è fornita dalla regione ed il posizionamento e l individuazione dei percorsi dal comune Percorsi per cavalli Sono state individuate nel prg delle zone dove poter costruire soste apposite per cavalli. Le zone individuate sono tutte nelle vicinanze dei posti di ristoro e di pernottamento. Realizzazione di un lago artificiale nei pressi di Corbet Il comune ha una quota azionaria del 20% in una società che dovrebbe realizzare una centrale idroelettrica. La presa di acqua dovrebbe essere posizionata nei pressi di Corbet e dovrebbe nascere un lago artificiale che con le dovute accortezze dal punto di vista naturalistico dovrebbe creare un ambiente di richiamo turistico. Il progetto è al VIA e in caso di approvazione la realizzazione spetterà alla società che realizzerà l opera della centrale. Valorizzazione del lungo fiume da Champoluc a Frachey La giunta regionale ha deliberato un contributo relativo alla legge 1/2006 di euro. Con questo finanziamento si è in grado di sistemare l area. E allo studio anche un percorso per persone diversamenrte abili. Realizzazione di piste ciclabili Nella maggior parte del nostro territorio sono presenti piste interpoderali sulle quali è possibile effettuare percorsi per mountain bike. Con la Monterosa si sono già trovati accordi commerciali per la risalita tramite impianti a fune. Un progetto da valutare potrebbe essere quello di un tracciato da Frachey a Corbet. Infatti questo tracciato avrebbe la particolarità di essere in piano e quindi accessibile a molti. I lavori dovrebbero essere effettuati dal comune e dalle squadre forestali. servizi turistici Riconversione palazzetto E' stato firmato un accordo di programma fra il comune e la regione in cui si prevedono dei lavori per la riconversione del palazzetto del ghiaccio. Dallo studio di fattibilità è previsto un centro benessere, una sala manifestazioni e una palestra. L'ammontare della spesa è di euro coperta per due terzi dalla regione e per un terzo dal comune. Si prevede la fine lavori per l'autunno 2011 Zona a traffico limitato a Champoluc E' indispensabile creare una zona di traffico limitato in Route Ramey a Champoluc per riuscire ad aumentare qualitativamente l'offerta nel villaggio commercialmente più importante del comune. Le soluzioni sono due: un tunnel che dall'inizio di Champoluc porti alla zona del campo sportivo o un raccodo che da Rue des Guides porti al campo sportivo. La prima soluzione ha un costo previsto di circa di Euro e non è alla portata delle finanze comunali. E' quindi una decisione di competenza regionale. La seconda ha un costo di circa e potrebbe essere finanziata dal comune con delle dismissioni immobiliari e con un finantial projet. E' in corso uno studio di fattibilità. Pud in Route Ramey Con la realizzazione della zona pedonale è necessario aumentale la quantità dei servizi 15

16 commerciali in Route Ramey. Si è prevista quindi una fascia lungo la dorsale della via in cui è possobile la realizzazione di nuove costruzioni a scopo commerciale ed alberghiero previo lo studio di pud. Parcheggi zona pino antagnod e partenza funivie E' in dirittura finale l'esecutivo di un fospi che consentirà la realizzazione di 90 posti macchina in località Pino ad Antagnod. L'inizio lavori è previsto per la primavera Esiste uno studio di fattibilità da parte della regione per il parcheggio alla partenza della seggiovia di Antagnod. Non si hanno tempistiche certe per la sua realizzazione. Snow park ad Antagnod E' stato effettuato uno studio di fattibilità sul riordino di Antagnod, che consentirebbe una ripartizione perequativa della zona interessata. E' stato raggiunto un accordo con la Monteroski per la realizzazione dello stesso. Siamo in attesa di una risposta dalla Regione per lo stanziamento finanziario. Riqualificazione delle frazioni Un punto di vitale importanza è la riqualificazione dei villaggi. E' un progetto di lunga durata in quanto la presenza di 36 centri storici impone un investimento finanziario molto elevato. L'amministrazione si è concentrata attualmente su due villaggi: Magneaz e Pilaz. Il villaggio di Magneaz dovrebbe avere l'appalto lavori per l'estate.il villaggio di Pilaz il progetto esecutivo per aprile e l'inizio lavori per primavera Normativa dei centri storici In relazione alla riqualificazione dei villaggi si è pensato di dare un incarico per eseguire uno studio di riqualificazione sulle proprietà private, in modo da consentire dei recuperi architettonici coordinati agli interventi pubblici. L'appalto è stato già affidato e riguarda un terzo dei villaggi presenti nel comune Sistemazione pista da fondo Periasc Corbet La pista da fondo di Periasc Corbet è la migliore sul nostro territorio. Ha un problema di un attraversamento di strada comunale che l'amministrazione intende risolvere con un sottopasso. C'è inoltre uno studio per la realizzazione di un collegamento con le piste di Brusson. Il collegamento verrebbe eseguito in concomitanza con i lavori di realizzazione delle condotte della centrale idroelettrica. Potenziamento trasporti urbani Tre anni fa è stata intrapresa in accordo con la regione una sperimentazione per un servizio di navette a circolare comunale. Il primo anno sono state trasportate persone e nell'ultimo anno siamo arrivati a utenti. Sarebbe interessante fare delle paline elettroniche che segnalino i tempi di attesa. Nel prossimo bando regionale di concessione sui trasporti pubblici si potrebbe prevedere questo tipo di segnalazione. Collegamento tramite galleria con il comprensorio Valtournanche-Cervinia I comprensori sciistici del Monterosaski e di Cervinia-Zermat sono due comprensori sciistici di una certa rilevanza nell'arco alpino, ma se fossero uniti raggiungerebbero una leedership nel settore. Essendo il vallone delle cime bianche sottoposto a zona di protezione si potrebbe pensare ad un tunnel che colleghi Frachey a Cervinia. Questo collegamento garantirebbe una fruibilità non solo invernale ma anche estiva, valorizzando quello che sono le peculiarità dei due territori. L'alto costo di questa infrastruttura non può che essere di competenza 16

17 regionale. Miglioramento qualitativo degli impianti sciistici esistenti Il continuo ammodernamento degli impianti fanno della Monterosaski un comprensorio sciistico all'avanguardia. Una particolare attenzione va rivolta all'impianto Champoluc-Crest in quanto la presenza di quattro centri storici comporta problematiche che non riguardano solo la fruibilità sciistica. La presenza di alberghi, rifugi, ed alcune centinaia di abitazioni in fase di ristrutturazione ci impongono problematiche relative alla sicurezza e alla fruibilità dell'acceso nell'arco delle 24 ore Marketing La collaborazione con il consorzio turistico e con la Monterosaski, già in atto, dovranno proseguire e perseguire con intento comune quelle che sono le direttive del prg. Siamo allo studio per la realizzazione di una associazione fra queste tre strutture in modo da dare consistenza e finanziamenti a questo scopo Conclusioni Il blocco della nuova edificazione di seconde case, di cav, di rta e di affittacamere consentiranno una diminuzione dello sfruttamento del territorio e delle speculazioni edilizie in esso presenti. Il recupero del patrimonio immobiliare esistente e l'aumento dei servizi dovrebbero consentire una tenuta nell'evoluzione delle richieste turistiche, senza dover perdere quello che è lo scopo della nostra comunità: un turismo sostenibile. 17

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