DIRITTO E SCIENZA. Rivista giuridica telematica. Anno 2013 Ottobre-Novembre N Diritto e scienza 2013/10-11 Pag. 1

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1 DIRITTO E SCIENZA Rivista giuridica telematica Anno 2013 Ottobre-Novembre N Pag. 1

2 L agente superiore a cura di Davide Nalin e Laura Covelli revisione e coordinamento Francesco Bellomo Pag. 2

3 PRESENTAZIONE DEL NUMERO Non ho mai amato. D altronde, come è noto, si può amare una sola volta nella vita. Quindi, in fondo, mi sono limitato a conservare quella possibilità. Io, almeno, ho la decenza di riconoscerlo; anzi, sono debitore al caso di avermi reso resistente all amore. Mi domando, invece, le centinaia di donne e non esagero che hanno detto di amarmi, sono condannate all infelicità, o mentivano? Il 30 agosto ricevetti una . In realtà era pervenuta nella mia casella di posta elettronica sin dal 30 luglio, finendo però nella posta indesiderata. Al momento di eliminarla, insieme alle altre, mi accorsi del mittente e decisi di aprirla, senza immaginare cosa avrebbe significato. «Se è vero tutto quello che mi hai detto mentre cercavi di conquistarmi e anche in seguito, noi dobbiamo stare insieme. E non te lo dico perché ti amo, perché mi sveglio diverse volte ogni notte con un nodo alla gola, o perché sento la tua mancanza - che pure è vero. Te lo dico perché è giusto così. Prova a guardare le cose globalmente, e non focalizzarti solo su un singolo aspetto della realtà. Avrei potuto dirti molte cose sulla tua dimostrazione di venerdì; ma ho scelto di tacere perché volevo dimostrarti con i fatti, giorno dopo giorno, che sbagliavi. Poi hai cambiato le carte in tavola scegliendo di sparire ancora una volta. A quel punto, avrei potuto fare un altro gesto eclatante nel tentativo di dimostrarti che ti sbagliavi. Invece, ho scelto di fare quello che avevamo programmato a Polignano: non fare niente. Non fare niente per riflettere e per capire. In poche settimane la situazione si è capovolta. Adesso sono io a inseguire te. Come mai? Forse perché mi sono innamorata? Ma la risposta non è questa. E che ho capito che dovremmo stare insieme, oggettivamente. I sentimenti possono mutare, può subentrare anche il risentimento, ma la realtà non cambia. Mi hai aperto la mente. Seguire la via razionale non è stato uno sbaglio; solo che occorre del tempo per raccogliere il frutto della semina. Ho lasciato il mio fidanzato non perché sono innamorata di te, ma perché ho riflettuto molto ed ho pensato a tutto quello che mi avevi detto. Avevi ragione. Era la cosa giusta. Quando ti sarà passata la rabbia, guarda la realtà e pensa a noi. A come stiamo insieme. Pag. 3

4 Mi dicesti quel sabato a Mattinata: non lo vedi che siamo fatti per stare insieme? Avevi ragione tu, anche su questo. Ora lo vedo. Geometricamente. Lo avevo intuito anche quel giorno, ma avevo tante resistenze. Ora lo vedo benissimo. E proprio tu hai cambiato idea? Tutto ciò è assurdo. E non farò gesti eclatanti perché non servono: la realtà è questa, che siamo fatti l uno per l altra. Certo, questa relazione non è perfetta (perfetta non sono io, che sono uno dei soggetti del rapporto, quindi non può esserlo il rapporto stesso): è fatta di una costellazione di - magnifiche - perfezioni provvisorie. E anche le imperfezioni, nel tempo e con un poco di pazienza, si possono in buona parte eliminare. Certo, può essere faticoso; ma per un obiettivo così importante credo ne valga la pena. Sono d accordo con i miei che dopo il 12, se voglio spostarmi, loro si organizzano di conseguenza. Quindi, se vuoi...». Rimasi sorpreso, e, non lo nascondo, colpito. Forse non era la più bella lettera d amore ricevuta, ma di sicuro sembrava la più giusta, quella di cui un uomo uno come me poteva fidarsi: «Seguire la via razionale non è stato uno sbaglio». Per convincermi aveva impiegato la teoria delle convergenze geometriche, che io stesso avevo elaborato come versione moderna del mito platonico dell anima gemella. Mi domandai perché non mi avesse cercato in quel mese. Certo, aveva pensato che non ne volessi più sapere. Ma non ho mai visto una donna innamorata fare questo tipo di calcoli. Perciò le risposi con un po di diffidenza, dicendole che nutrivo qualche dubbio sulla reale consistenza delle sue dichiarazioni, ma che l avrei incontrata in tempi brevi. Quindi, il giorno dopo, la chiamai. Non rispose. Chi ha un minimo di esperienza di donne, sa che spesso fanno così, se sono risentite. Certo, non ha molto senso. Ma è la loro natura. Qui, però, c era qualcosa di diverso, qualcosa che apparentemente le scienze non potevano spiegare. «Mi dicesti quel sabato a Mattinata: non lo vedi che siamo fatti per stare insieme? Avevi ragione tu, anche su questo. Ora lo vedo. Geometricamente. Lo avevo intuito anche quel giorno, ma avevo tante resistenze. Ora lo vedo benissimo. E proprio tu hai cambiato idea? Tutto ciò è assurdo». Pag. 4

5 Rileggendo quella frase, sorrisi. Io non faccio cose assurde. Tu pensai si. Ma non potevo accontentarmi di quella definizione. Mi tornarono in mente, allora, le parole che io stesso avevo scritto qualche mese prima, confutando la tesi secondo cui in amore l irrazionalità regna sovrana. Evocare l irrazionalità non è, evidentemente, una spiegazione della realtà (tutto ciò che è reale è razionale, tutto ciò che è razionale è reale, chiosava un genio dell 800), ma la sua negazione. Ossia, la resa incondizionata dell individuo, che vanamente affida all inganno gnoseologico le speranze di un esistenza dignitosa. Al primitivo enunciato sopra citato, si contrappone una legge scientifica («si può amare una sola volta nella vita»), già dimostrata su base formale, e di cui non sono note falsificazioni empiriche. Il tentativo di sottrarsi ad essa è illusorio non meno di quanto lo sia l istinto che lo muove. Nel diritto dei privati, la categoria che meglio esprime la funzione razionale propria delle leggi scientifiche è il negozio giuridico. L idea di una signoria della volontà che si realizza attraverso la costituzione di un obbligo, esprime superbamente la geometria del rapporto tra il potere del singolo e il vincolo nascente dal principio di non contraddizione, in completa simmetria con il rapporto che si instaura tra due amanti. La rottura di tale rapporto, sempre possibile in un mondo imperfetto, espone il sistema all inefficienza e le parti in specie quella responsabile del difetto ad un esistenza marginale. Il mondo, dunque, è imperfetto. E lei, in quel momento, ne era il simbolo. Stava violando le sue stesse dichiarazioni. Assolute, per giunta. Anche in questo caso, tuttavia, non si può ignorare che alla regola sociale dell agente modello, fa da contraltare quella scientifica dell agente superiore. A lui, pertanto, il compito di contrastare i fallimenti della volontà, attengano essi al campo dei rapporti patrimoniali, come alla sfera del sentimento. Occorre ricordare, infatti, che affermare la ragione cui sono preordinate le forme logiche, come il diritto non è mera astrazione, esigenza di giustizia fine a sé stessa o arida ambizione a fare delle cose umane il risultato di un equazione matematica, ma è la chiave della felicità. Nel dubbio si impone il ricorso al principio di precauzione: un obiettivo fondamentale, e la persona che ne è coinvolta, si abbandona solo quando vi è la certezza ossia la prova al di là del ragionevole dubbio del suo esito contrario. Dovevo agire in conformità al principio che io stesso avevo fissato: avrei fatto tutte le verifiche necessarie. Pag. 5

6 Le scrissi, dicendo che non capivo il suo comportamento. Mi rispose menzionando un episodio a suo giudizio gravissimo di cui ero stato responsabile, aggiungendo: «La ragione mi sembra evidente. Non facciamoci altro male. Ti ringrazio per i momenti belli e per quanto ho imparato. Ti auguro ogni bene». A leggere queste parole si penserebbe a un tradimento o a un grave torto, perpetrati alla fanciulla. Nulla di tutto ciò. Semplicemente avevo esercitato il diritto di critica su alcuni suoi comportamenti. Avevo, in sostanza, detto la verità. E lei non lo sopportava. Non disse il perché, né glielo chiesi. Ho capito da molto tempo che in casi del genere le regole non valgono più. Così mi limitai alla cosa più semplice: «Noi dobbiamo incontrarci. Se ti batte il cuore quando mi vedi, non deve finire così. Diversamente, nessuno dei due avrà rimpianti». Rispose. «Vedersi avrebbe senso solo se ci fosse una possibilità di recuperare questo rapporto. Possibilità che dopo quello che è accaduto non esiste [ ] Tu mi hai lasciata, non io». Non era vero. Ma è tipico delle donne (e anche di molti uomini), quando la premessa maggiore dell opposto ragionamento la legge di copertura non è confutabile, cercare di imbrogliare sulla premessa minore i fatti storici per mettere in dubbio la conclusione. Misi in sequenza gli argomenti che rendevano la sua costruzione fallace. Tutti, da quelli gnoseologici a quelli sentimentali, da quelli di merito a quelli di metodo. Lo sapevo allora e mi è ancor più chiaro adesso: avevo ragione, ma non c era nessuna possibilità che mi venisse riconosciuta. Alla fine ci parlammo. Mi disse che riteneva superfluo vedermi, perché aveva sofferto troppo, aveva paura, non mi amava più. Con qualche difficoltà, riuscì a farle capire che sbagliava. Fuggendo le dissi non fai chiarezza. Accettò di incontrarmi, fissando come data il 28 settembre. Due giorni dopo, puntuale, l abiura. Pag. 6

7 «Ho parlato con i miei, purtroppo anche per quel weekend che ti avevo indicato non potrò spostarmi. Dispiace anche a me non poterne parlare di persona, ma a questo punto non rimane altro da fare che dirci addio così. Non sarebbe tollerabile protrarre una situazione del genere ancora per oltre un mese. Del resto, abbiamo parlato al telefono e ti ho spiegato diverse cose. La delusione e il dolore hanno cambiato tutto, per quanto mi riguarda. E questo è ogni giorno più evidente, per quello che provo e per quello che penso sono sicura che ogni tentativo nella direzione opposta si risolverebbe in un fallimento. Non voglio arrivare al punto di trattarti male, questo davvero non sarebbe giusto. Ti auguro ogni felicità». Avevo raggiunto la prova al di là del ragionevole dubbio. Ricordando Pirandello, mi domandai se di fronte a vicende del genere fosse più corretto ridere o sorridere amaramente. Ma l agente superiore non è un poeta. Il suo compito anzi la sua natura anche di fronte agli accadimenti peggiori non è emozionarsi, ma scoprire il perché. Trovare la legge di funzionamento. Mi soffermai, allora, su un concetto espresso in quella tardivamente letta. «È che ho capito che dovremmo stare insieme, oggettivamente. I sentimenti possono mutare, può subentrare anche il risentimento, ma la realtà non cambia. [ ] La realtà è questa, che siamo fatti l uno per l altra». Dunque, in un mese aveva cambiato idea su una cosa che, per sua natura, non ammette mutamenti. E che lei stessa aveva definito immutabile. È il vuoto della ragione. In un sistema logico, un impossibilità. In un sistema pratico, una realtà di disvalore. Ma, scartati i fumosi tentativi di sociologi e psichiatri, nessuno ha mai spiegato esattamente cosa lo determini, e se si tratta di fallimento individuale o di una condizione intrinseca. Io ci sono riuscito. Così è nata la relatività generale, come teoria in grado di descrivere globalmente i fenomeni di contraddizione che accadono nel mondo umano e che il diritto ma non in quest area si sforza di regolare. La sua enunciazione è contenuta in una formula matematica, ma al lettore piacerà di più questo racconto, che ne costituisce l involontaria dimostrazione induttiva. Non credo che lei e le altre mentissero. Credo, invece, che dovranno farlo per il resto della loro vita. Francesco Bellomo Pag. 7

8 GNOSEOLOGIA di Davide Nalin SOMMARIO: 1. L origine della figura 1.1 La filosofia 1.2 La letteratura 1.3 La fumettistica e la cinematografia 2. Nozione 3. Classificazione 4. I criteri di accertamento 5. Applicazioni 5.1 Le relazioni pubbliche 5.2 Le relazioni private 1. L origine della figura Un corretto inquadramento della figura dell agente superiore postula una preliminare disamina delle sue origini, le quali vanno rintracciate nella filosofia, nella letteratura, nella cinematografia. Ossia, essenzialmente, nelle scienze speculative ed in quelle critiche, che nell ordinamento giuridico sono poste per lo più a fondamento di norme del terzo tipo. È solo in un secondo momento storico che le scienze esatte si sono occupate della categoria. 1.1 La filosofia Nel pensiero occidentale la figura del superuomo è una costante, benché la sua più elevata rappresentazione è attribuibile al filosofo Friedrich Willhem Nietzsche. Il superuomo è visto come il grado più evoluto dell evoluzione ed esercita il diritto dettatogli dalla forza e dalla superiorità sugli altri. Questo diritto, tuttavia, gli si presenta anche come dovere di contrapporsi all ipocrisia della massa e va contro la stessa tradizionale etica del dovere. Nell elaborazione di Nietzsche due sono i tratti fondamentali dell agente superiore: la volontà di potenza dell individuo e la circolarità del tempo in cui agisce. La volontà di potenza è il motore della storia: essa si presenta nella creazione della natura così come nelle strutture sociali, e va continuamente oltrepassata; tuttavia ciò non implica alcuna prospettiva di violenza o spirito di dominio. La concezione circolare del tempo in aperto conflitto con la concezione lineare di Eraclito, la cui opera pure ispira il filosofo tedesco fissa una prerogativa del superuomo, che lo libera da uno dei vincoli principali dell agire umano, consentendogli di sostituire alla dimensione fisica la dimensione dell io. Recenti studi filosofici hanno ridefinito la figura del superuomo, utilizzando il termine oltreuomo, che ne designa più precisamente la collocazione rispetto alla media degli esseri umani: non già sopra, bensì oltre. Pag. 8

9 1.2 La letteratura L autore che si è occupato maggiormente dell agente superiore è Gabriele D Annunzio, il quale, per la stesura dei suoi primi romanzi, si rifece molto al superomismo nietzschiano. Molti dei temi toccati, infatti, nelle opere dannunziane, consistono nella spasmodica ricerca del protagonista di divenire un soggetto asettico, un essere perfetto in grado di controllare la natura, le passioni che provengono da essa e finanche le passioni stesse che egli prova nei rapporti intrattenuti con le sue amanti. Un elemento di differenza tra la teorizzazione del superuomo di D Annunzio e la elaborazione di Nietzsche risiede nel fatto che nelle opere del primo il superuomo non è analizzato come una monade, ma viene posto spesso in relazione con il genere femminile. A titolo esemplificativo, ne L innocente il protagonista Tullio ha vari rapporti amorosi, caratterizzati spesso da atteggiamenti irrazionali della propria amata, che, dopo essere venuto conoscenza dell esistenza di una via per arrivare a guardare la sua esistenza in modo asettico, viene abbandona. Tuttavia costei è incinta e così Tullio si ritrova come frenato nel suo percorso filosofico all infuori della vita terrena: l unica soluzione percorribile è rappresentata dall infanticidio, opzione scelta dal protagonista. Nel Trionfo della morte il nobile protagonista Giorgio è distrutto proprio dal fatto che possiede un amante troppo invadente: Ippolita. Giorgio, dopo aver trovato una delusione nel tornare nel suo paese d origine, si trasferisce in una casa sopra un eremo che oggi è chiamato "Eremo Dannunziano". Ma neanche lì trova la pace, perché si accorge che un male lo tormenta. Pian piano Giorgio scopre che l origine del suo male di vivere è proprio Ippolita stessa, dissuadente, infantile e irrazionale. Giorgio cerca di applicare invano la teoria del superuomo, ma non vi riesce e, quindi, opta per la scelta estrema: uccide prima la amante e successivamente si toglie la vita. Nel Fuoco si assiste a un evoluzione del protagonista verso un maggiore dominio della realtà. Stelio è un uomo acceso dalla passione per l arte e per la fama, già consapevole di essere superuomo. L oggetto del suo desiderio ovviamente sono sempre le donne e così Stelio si sazia sia della consapevolezza di essere superuomo nietzschiano che del suo potere sulle donne. La donna, dunque, nell elaborazione di D Annunzio, essere debole ed irrazionale, non trascina più il protagonista incapace di dominare i propri sentimenti verso un triste epilogo, bensì diventa strumento esclusivo di piacere e di compiacimento del proprio ego La fumettistica e la cinematografia L agente superiore nella fumettistica è distante dal superuomo romanzesco e coincide con il supereroe dotato di poteri fisici e mentali straordinari 1. 1 Marvel Comics è una casa editrice di proprietà della Marvel Entertainment, gruppo sussidiario di The Walt Disney Company. Conosciuta anche come "La Casa delle Idee", è una delle principali compagnie d intrattenimento al mondo fondate sui personaggi dei fumetti, tra cui l Uomo Ragno, gli X-Men, Capitan America, i Fantastici 4, Iron Man, Hulk, Thor e The Avengers (i vendicatori). Pag. 9

10 Il supereroe del grande schermo (al pari di quello dei fumetti da cui è ricavato) è generalmente rappresentato come un soggetto caratterizzato da un potere sovrannaturale che spesso tracima nella forza bruta ed incontrollata (ad esempio Hulk) e da un lato umano ordinario, che si pone in conflitto con la forza straordinaria di cui beneficia. Il contrasto raggiunge livelli drammatici quando il supereroe si abbandona al sentimento dell amore: egli, in tal modo, perde spesso la razionalità mettendo altresì a rischio la propria vita. Emblematico il caso di Spider man, portato sul grande schermo dalla Marvel. Peter Parker è un ragazzo nella media, che anzi presenta le caratteristiche tipiche del fidanzato sfigato 2, nella specie quelle del topo da biblioteca. Ad un certo punto della sua comune esistenza acquista poteri straordinari dalla puntura di un ragno che determina in lui una modificazione genetica che gli consente di avere una forza straordinaria e di poter fluttuare tra i grattacieli utilizzando le ragnatele che fuoriescono dai propri polsi. Parker, dunque, non acquisisce i propri poteri grazie s doti naturali, ma diviene un supereroe grazie al fato, che, in un ottica retributiva, restituisce a Parker ex post ciò che gli ha negato al momento della nascita. Date queste premesse, le azioni del protagonista, almeno nella prima parte della pellicola, rasentano spesso il ridicolo, in quanto i superpoteri non riescono a modificare la caratteristica genetica del fidanzato sfigato. Così, a titolo esemplificativo, per conquistare la ragazza dei propri sogni, Parker costruisce quella che diverrà la maschera caratteristica di Spider man e si iscrive ad alcuni tornei di wrestrling al dichiarato scopo di impressionare e conquistare con esiti fallimentari sul punto la propria amata Mary Jane. La figura tipica del supereroe in esame stenta dunque ad acquisire le caratteristiche dell uomo superiore, tendendo piuttosto a prevalere in uno o più settori. Tra le varie figure analizzate dalla Marvel Comics ve ne è tuttavia una che si avvicina alla categoria del supereroe inteso come uomo oltre la media in qualsiasi settore. Si tratta, precisamente, di Tony Stark, meglio noto come Iron Man. Tony Stark, sin dall infanzia, si presenta come un ragazzo prodigio che riesce a entrare nel programma per studenti non laureati al MIT all età di quindici anni e, essendo dotato di un Q.I. elevatissimo, è il migliore del suo corso. Nell adolescenza dimostra di possedere doti eccezionali in qualsiasi settore e di essere dotato di un fascino e di un carisma senza precedenti. A ventuno anni, dopo la morte dei genitori causata da un incidente d auto, eredita la società del padre (divenendo in tal modo un milionario), la Stark Industries, una società costruttrice di armi, che grazie alle capacità di Tony riesce ad acquisire una posizione di primo piano nel mercato costruendo macchinari bellici ed armi di estrema potenza e precisione. 2 Sul punto si rinvia D.NALIN, rivista, n. 8-9 del 2013, gnoseologia, par. 5. Pag. 10

11 Un evento segna in maniera decisiva la vita di Tony Stark. Egli, infatti, si reca in Afghanistan per dimostrare all esercito degli Stati Uniti d America la potenza di un suo missile chiamato Jericho. Durante il ritorno alla base, alcuni terroristi, dopo averlo ferito gravemente, lo rapiscono, affinché, con il suo genio, possa produrre nuove armi. Il suo compagno di prigionia è un famoso fisico Yinsen il quale, per evitare che le schegge che gli erano penetrate in corpo durante l attacco terroristico lo uccidano raggiungendo il cuore, gli impianta nel petto un elettromagnete, alimentato inizialmente da una batteria da auto. Tony Stark rimarrà in tal modo menomato in modo permanente 3. I terroristi lo costringono a costruire un missile identico a quello denominato Jericho, fornendogli le materie prime. Stark, pur ferito gravemente ed in situazione di pressione psicologica, decide invece di sfruttare i materiali consegnatigli per fuggire: prima di tutto costruisce un reattore Arc, ossia un potente generatore di elettricità progettato da suo padre Howard (ma mai realizzato per mancanza di tecnologie adeguate), per alimentare l elettromagnete che lo tiene in vita, poi assembla un armatura in grado di potenziare la sua forza e di dominare qualsiasi legge della fisica. Divenuto così Iron Man, come lo definirà il capo dei rapitori, riesce a fuggire. Tony Stark dimostra doti eccezionali anche nel campo delle conquiste femminili. Egli, infatti, ha relazioni brevi con donne dotate di notevole fisicità, che conquista con facilità. È solo nel secondo film della trilogia che Tony si fidanza con la segretaria Virginia Potts (detta Pepper). La scelta, tuttavia, lungi dal rappresentare un segno di cedimento delle capacità di play boy di Stark, è in linea col perseguimento dei suoi obiettivi di progresso scientifico, che necessitano di una fidata compagna che lo aiuti nella gestione dei compiti materiali e routinari. Grazie alla trilogia di Iron Man nasce così la figura della fidanzata segretaria 4, prototipo della compagna dell agente superiore. In conclusione, va rilevato che la particolarità del supereroe in questione che è assimilabile al cd. agente superiore generale deriva dal fatto che Stark, a differenza degli altri supereroi, non è dotato di poteri sovrannaturali, bensì possiede una intelligenza oltre la media che gli consente di utilizzare il progresso scientifico per addivenire a risultati straordinari 5 in qualsiasi settore della vita 6. Vi è un altro elemento che contraddistingue Stark dagli altri supereroi. Costui, infatti, non solo non riceve superpoteri da una forza sovrannaturale, ma è affetto, come più sopra rilevato, da una grave menomazione fisica che, lungi dal limitare i propri 3 È solo nel terzo capitolo della saga di Iron Man che Tony Stark deciderà di rimuovere le schegge ed il magnete sottoponendosi ad un delicato e rischioso intervento. 4 Un altro prototipo di fidanzata segretaria può essere individuato in Eva Kant. 5 Memorabile la scena finale del film The Avengers in cui Tony Stark, vestendo i panni di Iron Man, grazie alla sua armatura dotata di propulsione jet, riesce a slavare New York City dalla distruzione trasportando un ordigno atomico nello spazio utilizzando un gate apertosi nel cielo. 6 Tony Stark, infatti, a differenza di altri supereroi (ad esempio l Uomo Ragno o Hulk), è dotato di eccezionali capacità sia nella guida di auto di grossa cilindrata (impressionante il parco auto che si può vedere nel film Iron Man 3D ) sia nella conquista delle donne, in termini di quantità e di qualità. Pag. 11

12 rapporti personali e professionali, lo porta ad implementare le capacità mentali sino a colmare il gap esistente. I supereroi in video e nei disegni sono a tal punto numerosi da non poter essere tutti citati. Il dato comune, è, però, l essere investiti di funzioni di vigilanza (ad esempio Batman) e di lotta alla criminalità (famose le saghe di Grand Theft Auto 7 ), o di esplorazione, come Lara Croft, meglio nota come Tomb Rider. La protagonista in questione presenta due caratteristiche degne di nota. La prima è rappresentata dal fatto che appartiene al genere femminile, la seconda che, al pari di Tony Stark, non è dotata di poteri sovrannaturali, bensì possiede una intelligenza oltre la media che gli consente di dominare il mondo circostante e di risolvere complessi enigmi che richiedono la applicazione di leggi scientifiche. 2. Nozione Dopo avere analizzato le origini della figura dell agente superiore, occorre ora soffermarsi in maniera approfondita sulla sua nozione, la quale è derivata dalle scienze esatte. Il punto di partenza è rappresentato dai risultati degli studi condotti dalle scienze naturali, in particolar modo dalle neuroscienze, che, grazie all utilizzo di potenti strumenti diagnostici (primo tra tutti la risonanza magnetica) rilevano l esistenza di profonde differenze celebrali all interno del genere umano. Il metodo elettivo di classificazione delle capacità mentali dell essere umano è rappresentato dai tests di intelligenza 8, i quali rappresentano un applicazione delle teorie darwiniane sulla selezione naturale, secondo le quali è scientificamente fondata una discriminante tra esseri umani, alla base dell evoluzione della specie. 7 La necessità di adottare particolari strategie nella programmazione dei crimini emerge in maniera preponderante in Grand Theft Auto V, dove i 3 protagonisti sono chiamati a coordinarsi nello svolgimento di numerose attività criminose nella città di Los Santos. 8 Nel mondo di internet proliferano numerose tecniche di misurazione della intelligenza. Il tests più accreditato tuttavia sono gli IQ tests. I moderni test del QI attribuiscono dei punteggi a diversi gruppi di problemi (fluidità di linguaggio, pensiero tridimensionale, etc.) e il punteggio riassuntivo viene calcolato a partire da questi risultati parziali. Il punteggio medio, come si evince dalla curva gaussiana, è 100. I punteggi parziali di ogni gruppo di problemi tendono ad essere collegati gli uni con gli altri, anche quando sembra che gli argomenti sui quali si concentrano siano i più disparati. Un analisi matematica dei punteggi parziali di un singolo test del QI, o sui punteggi provenienti da una varietà di test differenti (come lo Stanford-Binet, WISC-R, Matrici di Raven, Cattell Culture Fair III, Universal Nonverbal Intelligence Test, Primary Test of Nonverbal Intelligence, e altri) dimostra che essi possono essere descritti matematicamente come la misura di un singolo fattore comune e di vari altri fattori specifici per ogni test. Questo tipo di analisi fattoriale ha portato alla teoria che a unificare i più disparati obiettivi che i vari test si prefiggono sia un singolo fattore, chiamato fattore di intelligenza generale (o g), che corrisponde al concetto popolare di intelligenza. Normalmente, g e il QI sono per il 90% circa correlati tra loro, e spesso vengono usati in modo alternativo. I test differiscono tra loro su quanto essi riflettano g nel loro punteggio, piuttosto che un abilità specifica o un "fattore di gruppo" (come abilità verbali, visualizzazione spaziale, o ragionamento matematico). La maggior parte dei test del QI deriva la propria validità prevalentemente o interamente da quanto essi coincidano con la misura del fattore g, come le Matrici di Raven. Pag. 12

13 Dal momento che qualsiasi teoria si prefigge la finalità di produrre informazioni spendibili per la società e che contribuiscano al suo progresso, nelle elaborazioni scientifiche relative alla teoria dell agente superiore si opera una tripartizione, che per certi versi coincide con quella penalistica, la quale utilizza il trittico agente modello, agente inferiore e agente superiore. La somiglianza, tuttavia, è frutto di un opera interpretativa, giacché i termini suddetti non vengono mai richiamati in maniera espressa. Il concetto merita maggiore approfondimento. Il grafico, denominato curva gaussiana dell intelligenza, suddivide l intelligenza umana in 5 categorie utilizzando come parametro l IQ di una persona. Tralasciando per il momento, in quanto trascurabili sul piano statistico (ma non su quello naturalistico, come si avrà modo di chiarire oltre) i soggetti appartenenti alla categoria degli uomini dotati di intelligenza molto bassa e degli uomini del livello c.d. Mensa 9, l intelligenza umana può essere: bassa; 9 Il livello Mensa va tenuto distinto dalla associazione senza scopo di lucro Mensa, costituita nel 1946 ad Oxford. La associazione in questione è un ente a scopo di lucro cui possono partecipare coloro che, in base a questionari autonomamente compilati, risultano compresi nel 2 per cento della popolazione con un I.Q. superiore a 132. Il livello mensa, invece, rappresenta la distribuzione percentile nella curva gaussiana. L appartenenza al Mensa, dunque, deve essere considerata come una qualunque iscrizione a un associazione di tendenza. La certificazione del Q.I. rappresenta uno degli ostacoli maggiori per l approntamento di statistiche credibili. Ad oggi, unici tests attendibili possono considerarsi quelli effettuati sotto il controllo di equipe di neuro scienziati dotati di chiara fama e inseriti in strutture pubbliche o universalmente riconosciute dalla comunità scientifica. Pag. 13

14 normale, che è la maggior frequenza statistica (60 per cento della popolazione); alta. La tripartizione coincide dal punto di vista empirico con la distinzione tra agente inferiore, agente modello e agente superiore. L agente modello, tuttavia, è un concetto che appartiene al diritto e che presenta alcune caratteristiche che lo differenziano dall uomo dotato di intelligenza media. Precisamente, l agente modello rappresenta l uomo normale sulla base dei criteri stabiliti dalla legge, il quale tende a coincidere con l uomo dotato di intelligenza media secondo la curva gaussiana, poiché l uomo normale è scientificamente colui che, grazie al proprio IQ, è in grado di comprendere la legge e di collocarsi, quindi, sulla linea di ciò che deve essere fatto. Va tuttavia rimarcato che mentre l uomo dotato di intelligenza media appartiene al mondo dell essere ed è governato da leggi di natura, l agente modello appartiene al mondo del dover essere ed è governato da leggi giuridiche. Analogamente la figura dell agente inferiore tende a coincidere con quella dell uomo dotato di intelligenza bassa (e, a fortiori, molto bassa). A quest ultimo l ordinamento giuridico richiede in via alternativa di astenersi dal compiere qualsiasi attività oppure, laddove decida di operare, di uniformarsi alle regole stabilite dall agente modello (operazione quest ultima impossibile da un punto di vista scientifico prima che giuridico per l uomo dotato di intelligenza molto bassa). La figura dell agente modello opera fino a valori che, pur superiori alla media, non rappresentano soglia di eccezionalità. Questa coincide con il livello mensa (IQ > 132) della curva gaussiana. Se l agente superiore si colloca sul livello mensa (dunque 2 per cento della popolazione), è giocoforza concludere che esso rappresenti una categoria notevolmente ristretta e, dunque, di rara e difficile applicazione nel mondo del diritto. A fini giuridici, tuttavia, occorrerà separatamente considerare l agente superiore generale e l agente superiore particolare, il quale ultimo è al di sotto del livello mensa, ma possiede specifiche abilità fuori del comune. Ciò precisato, occorre ora soffermarsi sugli altri parametri utilizzati ai fini della costruzione della categoria. I parametri che vengono in rilievo appartengono al campo delle attività umane e divergono notevolmente dalla tecnica di misurazione dell intelligenza tramite gli appositi tests, i quali presuppongono la soluzione di problemi astratti e, dunque, sono parametri di valutazione dell uomo in sé considerato nella sua entità biologica a prescindere dalla realtà materiale circostante. Anche in questo campo la scienza svolge un ruolo di primo piano, consistente nella individuazione dei criteri di rilevanza delle attività umane, di cui peraltro si interessa anche il diritto. Punto di partenza è la considerazione per cui ogni attività umana dalla più semplice alla più complessa ha uno standard medio di esecuzione che è individuato mettendo a confronto le modalità di azioni dell uomo, su base aggregata, con le leggi di copertura che regolano quella disciplina. Pag. 14

15 Le leggi di copertura in questione possono avere natura scientifica esatta, oppure essere desunte dalle scienze sociali; ciò dipende dal tipo di attività che vengono in rilievo, che per comodità espositiva possono essere distinte in tre grandi aree. attività in cui è prevalente il contenuto intellettuale (ad esempio l attività del magistrato); attività in cui è prevalente il contenuto fisico (ad esempio le competizioni sportive). Attività miste (ad esempio le funzioni di intelligence). Qualsiasi attività materiale, ancorché rudimentale, postula pur sempre un impulso celebrale e, quindi, un minimo grado di decisione (che a sua volta richiede, per essere qualificata come tale, informazione). Si pensi alle maratone. In tal caso non è possibile prescindere dalle abilità strategiche oltre che ovviamente fisiche del podista nella gestione della gara, tant è che si parla di intelligenza (nel senso proprio di intelligere) nella gestione della gara. Anche gare assai brevi, come i 100 m., che richiedono all atleta l esplicazione della massima forza fisica in pochi secondi, che possono essere compromesse da un errore psichico, come una falsa partenza. Vi sono tuttavia alcune discipline sportive in cui il contenuto fisico è pressoché esclusivo in quanto si caratterizzano per la esplicazione della forza bruta senza la elaborazione di alcuna strategia. Si pensi a titolo esemplificativo alle gare di sollevamento pesi che si esauriscono in una combinazione di 3 o 4 atti in sequenza talmente ravvicinata da poter essere considerati alla stregua di una sola azione. L agente superiore non è il soggetto che riesce a realizzare importanti risultati, ma colui che, nella singola attività umana si avvicina ai limiti previsti dalle leggi scientifiche. Non si tratta, dunque, di un soggetto eccellente essendo l eccellenza in certi casi una caratteristica intrinseca dell agente modello di alcune categorie ma di un soggetto eccezionale, dotato di capacità straordinarie ed in grado di dominare le leggi scientifiche a tal punto da avvicinarsi ai limiti dettati per quel settore. 3. Classificazione Completa la nozione la distinzione tra agente superiore generale e agente superiore particolare, a seconda che l eccezionalità dell individuo si riferisca a singoli settori 10 o sia una caratteristica globale della persona. L agente superiore generale si può definire come signore della materia, da tenere distinto dal signore del fatto, che coincide con l autorità giudiziaria penale (specialmente con il Pubblico Ministero), unico soggetto deputato a conoscere in maniera integrale con la applicazione delle leggi naturalistiche la premessa minore del sillogismo (per l appunto il fatto). Se il signore della materia è necessariamente anche signore del fatto, non è vero il contrario. 10 Un esempio di agente superiore particolare può essere individuato nel velocista Usain Bolt, accreditato di una forza esplosiva fisica prossima ai limiti stabiliti dalle leggi scientifiche. Pag. 15

16 Il signore della materia è altresì figura concettualmente diversa dallo scienziato. Quest ultimo, infatti, attraverso l applicazione di metodi sperimentali, individua le leggi che governano gli accadimenti del mondo; l agente superiore generale, invece, è colui che governa il mondo grazie alla conoscenza delle leggi che ne regolano il funzionamento acquisita tramite lo studio, ma anche tramite la ricerca, l osservazione e l analisi e per mezzo della eccezionale capacità di metterle in atto. La scienza ha la precipua finalità di prevedere lo svolgimento degli accadimenti futuri, al fine di influenzarli. Tale considerazione vale non solo per il mondo naturale (ove vengono in rilievo leggi esatte, quali la fisica o la chimica), ma anche per quello umano, in particolar modo per le relazioni interpersonali. In tale ambito operano, a seconda del tipo di relazione, l economia, la sociologia e la psicologia. Recentemente, tuttavia, si sta assistendo ad una progressiva penetrazione delle scienze esatte in particolar modo delle neuroscienze nella comprensione e nella previsione dei rapporti umani. Dunque, la conoscenza e la comprensione di tali leggi scientifiche e sociali permette di fare accadere determinati eventi ed evitare altri, fermo restando che è una scelta politica individuare attraverso norme giuridiche di comando e di divieto gli eventi che devono verificarsi e quelli che devono impedirsi. L agente superiore generale non è semplicemente la somma algebrica di più agenti superiori particolari. È colui che ha capacità e competenze di ordine generale, anche se può non avere specifiche abilità e quindi non essere agente superiore in molti campi. Possiede tuttavia una visione generale delle cose e quindi può riuscire a orientare la realtà in una molteplicità di situazioni e di settori, in virtù di tali competenze e capacità psicofisiche di carattere generale (concetto quest ultimo divergente dalle competenze specialistiche). L agente superiore generale non è un soggetto che conosce con un grado di approfondimento pari allo scienziato le diverse materie, ma ha una capacità di ragionamento innanzitutto matematico in grado di intuirne la struttura, nonché abilità cognitive e neuro-muscolari in grado di orientare la realtà con le risorse disponibili, eventualmente acquisendo quelle che non possiede ma sa essere necessarie per il raggiungimento dell obiettivo. Vi sono discipline in cui le capacità di ragionamento matematico vengono particolarmente in rilievo. Si pensi a titolo esemplificativo al mondo degli scacchi. Non a caso i più forti giocatori del mondo si trovano nei primi posti della graduatoria di misurazione dell intelligenza. In ordine alle abilità neuro-muscolari emblematico è il caso della conduzione di autovetture. L agente superiore generale, sebbene non sia un pilota professionale o non abbia conoscenza della strada 11, grazie alle proprie facoltà è in grado di individuare con immediatezza il limite fisico di percorrenza, adeguando ad esso la velocità per evitare 11 Chi ha un minimo di esperienza del mondo dei motori sa che dietro le competizioni su pista vi sono studi approfonditi sul tracciato e sulle tecniche per affrontarlo. Il pilota, dunque, grazie a simulazioni condotte con apposite cabine di realtà virtuale e ai giri di prova, è a conoscenza ex ante di tutte le difficoltà e insidie che nasconde il tracciato. Pag. 16

17 incidenti (limite che ben può essere superiore a quello prevista dalla legge, che ha riguardo alla figura dell agente modello). Non si deve tuttavia trascurare il fatto che anche l agente superiore, sebbene possegga le più progredite conoscenze ed eccezionali capacità, deve misurarsi con i processi meramente naturalistici, dove peraltro le possibilità del singolo agente sono essenzialmente legate al progresso tecnologico, che consente realmente di modificare la natura. Tornando all esempio della curva pericolosa, tanto più evoluto è il mezzo con cui la si affronta, maggiori sono le possibilità di raggiungere il limite fisico di percorrenza. Va da sé che occorre possedere conoscenze istituzionali di fisica e ingegneria per potere apprezzare il mezzo tecnologicamente evoluto e non lasciarsi sopraffare dall emotività nel condurlo. L agente superiore generale va tenuto distinto dal soggetto affetto da disturbo narcisistico della personalità, nonostante spesso le due figure siano assimilate. Il dato fondamentale per distinguere la tendenza narcisistica della persona dal naturale e comune desiderio dell affermazione personale risiede nella distanza che corre tra la realtà e la percezione della stessa da parte dell individuo narcisista. Più si va verso il disturbo narcisistico, più questa distanza aumenta, sin tanto che il soggetto affetto dalla patologia sostituisce la realtà con la sua distorta percezione. La persona comune mira all affermazione del proprio io e tende anche, laddove la realtà gli sia sfavorevole, a rappresentarla falsamente ai terzi e talvolta anche a se stesso. Il narcisista non patologico mira invece alla reale affermazione di se stesso ed è quindi più attento a obiettivi di realtà, cercando quindi, pur nell ipertrofia dell io, di ridurre la distanza tra se e la stessa realtà (anche se concretamente non è detto che vi riesca). L agente superiore generale è in grado di realizzare tale obiettivo. Ed è questa la differenza che corre tra l agente superiore generale e il narcisista non patologico, perché l agente superiore generale riesce ad allentare sino quasi ad azzerare la distanza tra la realtà e la sua percezione. Cioè la sua rappresentazione della realtà vi corrisponde esattamente. In sintesi, l agente superiore presenta le seguenti capacità: - rispetto del principio di non contraddizione; - comprensione dei rapporti di causalità; - controllo dell emotività; - eccellenza dell immagine esteriore. 4. I criteri di accertamento L accertamento delle caratteristiche proprie dell agente superiore nel caso concreto è problema diverso da quello dei criteri di definizione della figura. Mentre questi dipendono anche dalla natura dell attività svolta, che può essere regolata tanto Pag. 17

18 dalle scienze esatte, quanto da quelle sociali, i criteri di accertamento sono ricavati sempre e comunque dalle scienze esatte. Precisamente, per le attività fisiche i parametri di misurazione sono quantitativi, misurabili in equazioni, come nelle gare di velocità (v=s/t, dunque t=s/v 12 ). Per le attività intellettuali, vengono utilizzati parametri per lo più qualitativi. In ambito giuridico il principale sistema di accertamento è rappresentato dal concorso. Tuttavia, a differenza di quanto avviene per le competizioni sportive (laddove è richiesto che l atleta avvicini i limiti delle leggi scientifiche), il vincitore non può essere qualificato alla stregua di agente superiore, poiché le leggi che disciplinano il concorso non hanno carattere scientifico. In sostanza, non è affatto detto che il vincitore di un concorso anche di massimo grado sia dotato di intelligenza eccezionale. Anche il curriculum vitae, di per se solo considerato, è un elemento insufficiente per valutare l eccellenza del soggetto, poiché esso può essere arricchito da incarichi politici o tecnici, o, comunque, da vari titoli di carattere sociale, elementi inidonei ad individuare la categoria dell agente superiore. Soccorrono, allora, criteri diretti: il quoziente di intelligenza, misurato nelle modalità indicate; la tipologia di opere scritte; la capacità di dominare qualsiasi settore dell ordinamento giuridico con lo stesso grado di approfondimento; rendimenti obiettivamente misurabili dal punto di vista quantitativo, come, per un Pm, la percentuale di esiti affermativi dell accusa ; rispetto dei principi logico-razionali, non solo nello svolgimento delle proprie funzioni, ma anche nella impostazione della propria vita personale. 5. Applicazioni Le conseguenze dell appartenenza alla categoria dell agente superiore generale vanno apprezzate diversamente nel pubblico e nel privato. 5.1 Le relazioni pubbliche L agente superiore non va considerato come una monade o come una sorta di superuomo avulso dalla realtà circostante Frequente è infatti l idea per cui soggetti dotati di doti eccezionali vivano in contesti astratti e distanti dalla realtà, spesso affetti da misoginia. Al contrario, l agente superiore, proprio perché signore della materia, è con essa continuamente in contatto, ed opera nella realtà, sia pure limitandosi a quelle situazioni, strumentali o finali, che possono recare un concreto vantaggio in termini di progresso. 12 Dove v = velocità, s = spazio, t = tempo. Pag. 18

19 Per tale ragione l agente superiore è altamente selettivo sia nella scelta dei luoghi che frequenta sia nelle conoscenze personali. Non va dunque confusa la selettività o la solitudine con l isolamento. Le relazioni pubbliche rappresentano per l agente superiore fertile terreno per mettere in pratica e perfezionare le proprie eccezionali capacità. Esse possono essere suddivise in pubbliche relazioni in senso stretto, competitive o non, e in attività individuali. Le pubbliche relazioni in senso stretto sono le attività nel corso delle quali viene in rilievo il contatto diretto o indiretto con una cerchia di soggetti non determinabili a priori. Ciò può verificarsi, a titolo esemplificativo, nel luogo di lavoro, nel locali diurni (ristoranti, palestre) o notturni (discoteche, lounge bar), nei luoghi pubblici all aperto (piazze gremite) e, più in generale, in qualsiasi luogo esterno. La materia e alquanto eterogenea dato l elevato numero di situazioni, pertanto appare opportuno selezionarne un esempio emblematico. La discoteca, luogo di aggregazione di massa, rappresenta l esaltazione dell uomo medio. Si tratta, dunque, di una situazione che appare poco compatibile con l applicazione della teoria dell agente superiore, ma in realtà la teoria è neutrale, dunque suscettibile di applicazione illimitata. L agente superiore generale anzitutto, in applicazione del principio di efficienza, non si reca mai in un luogo senza prima averne stabilito con esattezza la finalità ed averla valutata come meritevole di attenzione. In applicazione del principio di precauzione, la scelta della discoteca è preceduta da uno studio attento della tipologia delle persone che la frequentano e dell ambiente interno. I dati in questione possono essere acquisiti in prima battuta tramite mezzi informatici (ad esempio internet), anche se è opportuno un sopralluogo (che può essere eseguito personalmente oppure delegato a persona di fiducia) Tuttavia, la vera prerogativa dell agente superiore generale è la capacità di effettuare una scelta in assenza di un preventivo studio. Sotto tale profilo l agente superiore è in grado di ricavare, attraverso un procedimento intuitivo, da dettagli geo-morfologici e dall ambiente antropico, un idea assai prossima alla realtà. Ciò vale per qualsiasi luogo pubblico, benchè, ovviamente, i criteri di riferimento cambino. Costante, tuttavia, rimane l elaborazione svolta, caratterizzata dalla sequenza osservazione-identificazione-associazione-sintesi. All interno della discoteca, l agente superiore valuta innanzitutto gli spazi fisici. Qui entrano in gioco particolari abilità di visualizzazione dello spazio e di collocazione degli oggetti al suo interno, onde prevederne gli spostamenti, volontari o casuali. Quindi procede ad acquisire la posizione migliore, caratterizzata dal dominio visivo dell ambiente circostante, ma, al tempo stesso, dalla presenza di barriere fisiche per l accesso alla sua postazione, onde garantirgli privacy e non ingerenza. Raggiunta la postazione migliore, l agente superiore orienterà le proprie azioni in base all obiettivo da conseguire. Nelle attività competitive si manifesta l assoluta supremazia dell agente superiore. Va premesso, naturalmente, che l agente superiore non si cimenta in competizioni con avversari mediocri. Egli predilige la competizione con avversari di valore. Tra le Pag. 19

20 competizioni, la sua preferenza va ai giochi uno contro uno, siccome maggiormente veritieri. Ulteriore caratteristica del gioco è il suo tasso di rischio. Qui, infatti, può esercitarsi il controllo della realtà che rende l agente superiore più forte. Per le stesse ragioni, tra le attività individuali sono predilette quelle off limits, come l alta velocità. Egli, dunque, sovente utilizza auto di grossa cilindrata e dotate di tecnologie avanzate, le uniche in grado di permettere di avvicinarsi ai limiti previsti dalle leggi fisiche. Tra le marche generalmente in uso all agente superiore generale possono annoverarsi: Ferrari, Lamborghini, Pagani e Bugatti. Non è, dunque, una finalità di pura esibizione a muoverlo, ma una scelta razionale in ordine alle risorse materiali più idonee a permettergli di condurre le sue attività agli standards confacenti alla sua figura. Non è il mero possesso di una di tali autovetture a caratterizzare l agente superiore, bensì il suo impiego. Anzi, il possesso di autovetture potenti da parte di soggetti inadeguati è indiziante di una natura sfigata. 4.2 Le relazioni private Il tema è problematico, perché nelle relazioni private, in particolare a carattere sentimentale, non operano le regole tipiche dei giochi competitivi, in cui il più forte vince. Queste relazioni sono, infatti, di tipo cooperativo, sicché l agente superiore è costretto a fidarsi di soggetti intrinsecamente inaffidabili, perché poco razionali. Né la ponderazione della scelta mette al riparo da ogni rischio. Un caso concreto illustrerà il concetto. I. era una donna di un eleganza rara: anche nel gesto più banale traspariva questa sua caratteristica, unita a una sensualità mista ad innocenza. Lei sapeva come far felice un uomo: non solo come amante, ma anche come fedele compagna di tutti i giorni, instancabile consolatrice nei momenti più duri e aiutante fedele nelle varie attività materiali. Apparentemente non presentava difetti: la sua condotta era sempre razionale e di assoluta fedeltà e diligenza. Tuttavia decisi di non fidarmi e di rimanere il più aderente possibile al fatto, continuando ad analizzare con attenzione ogni sua azione. Capitò, così, di rilevare l occultamento dell ex fidanzato sfigato, inquadrabile nel tipo del cd. agricolo. Una sera, infatti, suonò il telefono cellulare. Data l ora insolita, non mi soffermai a guardare sul display chi fosse l autore della chiamata, ma mi concentrai sul suo viso, che divenne cupo. Insospettitomi, guardai il display del telefono e notai che lei rispose premendo un tasto rosso: Pronto! Parla più forte perché c è poco campo. Non ti sento! Richiamami domani!. Chi ti ha telefonato?, domandai con tono tranquillo. Mia cugina dalla Spagna. La scena ricapitò di lì a poco. Sei sicura che fosse tua cugina? In genere con lei parli spagnolo, considerato che lei non parla italiano. Per ben due volte hai parlato in italiano e in maniera molto veloce. Pag. 20

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