Integratori e vitamine

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1 Integratori e vitamine Una cosa sono i cibi e un altra gli integratori. Non è per nulla detto che la carenza di un nutriente perchè non si consumano certi cibi, possa essere supplementata da un integratore (vedi il caso del calcio). Questo capitolo non è una guida agli integratori, ma un piccolissismo spazio per mettere in guardia da un uso spregiudicato, non scientifico tanto male non fa, anche dei più comuni così detti integratori, multivitaminici, sali minerali e creme solari. Gli integratori non sono volti a curare una patologia, tanto che sono consigliati anche da non medici e possono essere acquistati al supermercato, ma perché si ritiene di avere una dieta carente in certi principi nutritivi, spesso sentiti per TV, o perché si sta vivendo un periodo particolare, come la gravidanza o l intenso sforzo fisico, per cui si ritiene di averne maggior bisogno. I confini tra integratore e farmaco non sono netti e inequivocabili, per cui degli omega-3 in un adulto sano che non mangia pesce può essere visto come un integratore, in un anziano infartuato con ipertrigliceridemia come un farmaco. Un importante requisito per la loro vendita pure nei supermercati è la loro sostanziale assenza di effetti tossici (ma è proprio cosi?), impliciti invece in un farmaco. La situazione scientifica degli integratori è molto più complessa di quanto il luogo comune dica: 1) la maggior parte degli integratori non ha mai dimostrato alcun beneficio. Come può una vitamina fare male? Non è per nulla sufficiente dire che non può fare male, bisogna dimostrarlo! 2) non sono per nulla rari effetti tossici. Un mio professore universitario ha scritto un libro intitolato: Anche le vitamine [intese come integratori ndr], uccidono. (F. Pesenti Francini) Nel mondo dei leoni della domenica, accade non infrequentemente che, per vincere la sfida sportiva con il collega dell ufficio accanto, o per un centimetro in più di bicipite, si riempiano di tutti i prodotti consigliati dall amico e dall amico dell amico. Dall integratore a oltre. Calcio

2 Cominciamo con il calcio? Quello indispensabile alle ossa? Quello prescritto a pressoché tutte le donne del mondo per ridurre il rischio di fratture osteoporotiche dell anca? Beh, pare non ci siano dubbi che la supplementazione di calcio non prevenga una frattura dell anca nelle donne occidentali. Meta-analisi con persone prevalentemente donne. La supplementazione di calcio NON riduce il rischio di fratture dell anca. Tendenzialmente lo aumenta e di ben il 64%! [PMID: ] Beh, non funziona, ma sicuramente male non fa trattandosi di un minerale nobile e naturale. Recente rivalutazione di uno studio su donne e meta-analisi di tre studi clinici randomizzati contro placebo: l uso del calcio probabilmente innalza il rischio di infarto e di ictus dal 13 al 23%! [PMID: ] Calcio e gravidanza

3 È da consigliare una supplementazione di un grammo, un grammo e mezzo al giorno soprattutto nelle donne che non assumono latte e latticini. Questo semplicissimo elemento riduce in maniera considerevole la preeclampsia. [PMID: ] Calcio e calcoli al rene (calcoli di calcio) Per molto tempo la nefrolitiasi calcica è stata trattata con una dieta povera in calcio. Questo ha aumentato l incidenza di recidive! Ancora una volta quasi incredibilmente, la supplementazione di calcio (soprattutto come alimenti), ha ridotto le recidive di calcoli di calcio! Il motivo è che i calcoli di calcio NON sono di calcio, ma di ossalato di calcio. Mangiando più calcio, molto più ossalato si lega al calcio nell intestino e da qui direttamente eliminato con le feci. Meno ossalato nel circolo riduce la possibilità di arrivare al livello di saturazione e formazione dei cristalli di ossalato di calcio nel rene. [PMID: ] Vitamine antiossidanti (vit. A, C, E) e beta-carotene Sono vitamine, sono antiossidanti e non possono, quindi, che fare da bene a benissimo. Intanto si prendono poi, gli studi, diranno quanto bene hanno fatto. Meta-analisi su 68 studi con persone. Beh, i migliori trial indicano un aumento della mortalità totale del 5% (NON una diminuzione!). Il beta-carotene un aumento del 7%, la vitamina A un aumento del 16%, la vitamina E un aumento del 4%. [PMID: ] Senza contare le sviste, per cui alcuni studi che non vanno nella direzione desiderata dall Autore o dallo sponsor, non vengono pubblicati. [PMID: ] Il tutto per un mercato che vale 23 miliardi di dollari all anno solo negli USA. Beh!

4 Vitamina D Nel 1937 i medici Peller e Stephenson notano che i marinai dell US Navy hanno 8 volte i tumori della pelle rispetto ai civili, ma notano altresì che hanno il 60% in meno di tumori interni! Deducono che i primi tumori proteggono dai secondi, e propongono di stimolare il tumore della pelle, facilmente curabile, per evitare quelli interni difficili da curare! I tumori della pelle più frequenti erano, infatti, quasi tutti non melanoni, che non metastatizzano quasi mai (lo possono fare negli immunodepressi). Non è possibile in questa sede fare un trattato sulla vitamina D, ma basterà dire che: 1) il sole diretto sulla pelle aumenta fortemente la quantità di vitamina D dell organismo, cosa difficilmente attuabile con l alimentazione; 2) L alta concentrazione ematica di vitamina D riduce di molto il rischio di cancro tra cui quelli al seno, colon-retto, ovaio, prostata, stomaco, vescica, esofago, rene, polmone, pancreas, utero, mieloma multiplo, linfoma non-hodgkin; 3) L alta concentrazione ematica di vitamina D riduce di molto il rischio di diabete tipo 1 e di altre malattie autoimmuni; 4) L alta concentrazione ematica di vitamina D riduce di molto il rischio diabete tipo 2; 5) L alta concentrazione ematica di vitamina D riduce di molto il rischio d infarto; 6) L alta concentrazione ematica di vitamina D riduce di molto il rischio d infezione, anche del semplice raffreddore;

5 7) L alta concentrazione ematica di vitamina D riduce di molto il rischio di SLA; 8) L alta concentrazione ematica di vitamina D riduce il rischio di ipertensione; 9) L alta concentrazione ematica di vitamina D riduce di molto il rischio di sindrome metabolica; 10)L alta concentrazione ematica di vitamina D riduce il rischio di diverse altre malattie, tra cui l osteoporosi e l osteomalacia! Creme solari La maggior parte delle creme solari trattengono la pressoché totalità delle radiazioni UVB, quelle in grado di far produrre nella nostra pelle la vitamina D, ma anche di provocare i tumori, soprattutto i non melanomi (basale e squamoso), e, seppur molto meno, i melanomi. Sono anche le uniche radiazioni che provocano le scottature solari. L uso delle creme solari comporta due problemi: 1) la maggior parte delle creme solari sono solo anti-uvb, e non anche anti-uva. Ciò permette l esposizione al sole per tutta la giornata senza rischio di eritema, ma fa assorbire alla pelle quantità industriali di raggi UVA, cancerogeni pure quelli! Per questo motivo, in molti studi l uso delle creme solari è associato a un AUMENTO dei tumori! Questo problema è risolvibile acquistando creme solari certificate sia anti-uva che anti- UVB. 2) Usando la crema solare non posso in alcun modo fare il pieno di vitamina D (che necessita degli UVB). Per risolvere questo problema occorre esporsi al sole per un periodo limitato SENZA alcuna crema protettiva, un periodo che l esperienza indica non provocare alcuna eritema alla pelle. Questo periodo sarà abbastanza lungo nelle prime e ultime ore della giornata, nelle persone già abbronzate e con occhi e capelli scuri, sarà via via più breve nelle persone chiare di pelle, di occhi celesti o verdi, con i capelli rossi e con tanti nei, non abbronzate e nelle ore centrali della giornata. Dopo l esposizione non protetta si potranno indossare delle vesti o mettersi la protezione solare anti-uva e anti-uvb adeguata. Lettini solari La situazione è molto più incerta di quello che passa l informazione di massa. Andrebbero usati lettini solari non obsoleti, senza crema solare, per metà del periodo massimo che non procura eritemi. Per certe persone basterebbe un esposizione di 30 secondi o un minuto, ma siccome questo non sarebbe percepito dal cliente come un servizio adeguato per l esborso

6 monetario richiesto, si preferiscono 5 minuti con una crema solare spesso non certificata, per cui si prendono i raggi UVB giusti ma una quota di UVA esagerata. Moltissime apparecchiature nemmeno consentono un esposizione di soli 30 secondi! Occorre controllare la qualità delle creme solari offerte o portarcele da casa. Supplementazioni di vitamina D È risultata efficace nel ridurre l incidenza di molte malattie, ma generalmente NO per una dose di 400 UI. Le ultimissime indicazioni propendono per UI/die nei bambini, UI/die negli adulti, UI/die negli obesi, osteoporotici, neri (è come se avessero una crema di protezione fattore 18 permanentemente adosso), alettati e anziani (hanno la pelle meno efficiente nel produrre vitamina D). Sono da evitare dosi da UI una volta l anno prima dell inverno. Tossicità della vitamina D Contrariamente al luogo comune è praticamente innocua! I lavoratori a torso nudo d estate (muratori, contadini, operatori sull asfalto ), producono almeno UI/die, senza che si siano mai verificati casi d intossicazione. L eccesso di vitamina D si autodistrugge nella pelle stessa ma queste molecole non più vitaminiche, proteggono la pelle dall esposizione agli UVB. Nelle supplementazioni, per arrivare a dosi tossiche in una certa percentuale di persone, bisogna somministrare UI/die, almeno volte di più delle dosi massime raccomandate. È preferibile somministrare la vitamina D3 che la D2. Livelli ematici di vitamina D I valori ematici di vitamina D devono essere seguiti dosando la 25-OD vit.d, NON la 1-25(OH) 2 vit.d, che pure è il metabolita attivo. La prima è comunque molto più importante, in quanto riserva e fonte del secondo. Articoli d interesse: [PMID: ], [PMID: ], [PMID: ], [PMID: ], [PMID: ], [PMID: ], [PMID: ], [PMID: ], [PMID: ], [PMID: ], [PMID: ], [PMID: ], [PMID: ], [PMID: ], [PMID: ], [PMID: ], [PMID: ], [PMID: ], [PMID: ], [PMID: ], [PMID: ], [PMID: ], [PMID: ], [PMID: ], [PMID: ], [PMID: ], [PMID: ], [PMID: ], [PMID: ], [PMID: ], [PMID: ], [PMID: ], [PMID: ], [PMID: ], [PMID: ], [PMID: ], [PMID: ], [PMID: ], [PMID: ], [PMID: ], [PMID: ].

7 Conclusioni Le conclusioni ragionevoli troppo spesso nascondono quella che Nietzsche definisce L astuzia della ragione. Pur con tutte le limitazioni del Metodo scientifico (la scienza, infatti, non dice del vero, ma del ripetibile nelle condizioni date dall esperimento), occorre verificare attentamente ogni dato e ogni procedura, senza dare nulla per scontato. Il livello ematico di vitamina D è da considerare un importante fattore di stile di vita, alla stregua dell attività fisica e del non fumo. Troppa esposizione al sole invecchia la pelle.