L ARCHITETTURA PRIVATA AD AQUILEIA IN ETÀ ROMANA

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1 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PADOVA DIPARTIMENTO DI ARCHEOLOGIA ANTENOR QUADERNI 24 L ARCHITETTURA PRIVATA AD AQUILEIA IN ETÀ ROMANA ATTI DEL CONVEGNO DI STUDIO (PADOVA, FEBBRAIO 2011) a cura di Jacopo Bonetto e Monica Salvadori con la collaborazione di Alessandra Didonè e Caterina Previato

2 ANTENOR QUADERNI DIREZIONE Irene Favaretto, Francesca Ghedini COMITATO SCIENTIFICO Maria Stella Busana, Jacopo Bonetto, Paolo Carafa, Marie Brigitte Carre, Heimo Dolenz, Christof Flügel, Andrea Raffaele Ghiotto, Stefania Mattioli Pesavento, Mauro Menichetti, Athanasios Rizakis, Monica Salvadori, Daniela Scagliarini, Alain Schnapp, Gemma Sena Chiesa, Desiderio Vaquerizo Gil, Paola Zanovello, Norbert Zimmermann COORDINAMENTO SCIENTIFICO Isabella Colpo SEGRETERIA REDAZIONALE Matteo Annibaletto, Maddalena Bassani La presente opera raccoglie gli Atti delle giornate di studio conclusive del Progetto di Ricerca di Interesse Nazionale (bando 2007) L edilizia domestica ad Aquileia e nel suo territorio coordinato dall Università degli Studi di Padova (prof. J. Bonetto) in collaborazione con l Università degli Studi di Roma La Sapienza e l Università degli Studi del Molise. Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Università degli Studi di Padova Università degli Studi di Roma La Sapienza Università degli Studi del Molise Volume revisionato dal comitato scientifico composto da: Heimo Dolenz (Landesmuseum für Kärnten), Christof Flügel (Landestelle für nichstaatlichen Museen in Bayern), Angela Pontrandolfo (Università degli Studi di Salerno), Daniela Scagliarini (Università degli Studi di Bologna) Volume realizzato con il contributo di: Banca di credito cooperativo di Fiumicello ed Aiello del Friuli Università degli Studi di Padova Dipartimento di Archeologia Piazza Capitaniato, Padova antenor.quaderni@unipd.it ISBN Padova 2012, Padova University Press Università degli Studi di Padova via 8 febbraio 1848, Padova tel , fax padovauniversitypress@unipd.it Le foto di reperti di proprietà dello Stato sono pubblicate su concessione del Ministero per i Beni e le Attività culturali, Soprintendenza per i Beni Archeologici del Friuli Venezia Giulia (Aut. del 24/02/2012, prot. n 563/19). Tutti i diritti sono riservati. È vietata in tutto o in parte la riproduzione dei testi e delle illustrazioni. Volume stampato presso la tipografia Italgraf - Noventa Padovana

3 Sommario ALVIANO SCAREL, Premessa... pag. IX LUIGI FOZZATI, Premessa...» XI FRANCESCA GHEDINI, Presentazione...» XIII JACOPO BONETTO, MONICA SALVADORI, Introduzione...» XV TEMI GENERALI JACOPO BONETTO, L edilizia privata antica di Aquileia. Profilo storiografico...» 1 CLAUDIO ZACCARIA, Chi erano i proprietari delle ricche domus aquileiesi? Piste epigrafiche...» 49 LE CASE E L ARCHITETTURA PATRIZIO PENSABENE, ENRICO GALLOCCHIO, Contributo per la storia del quartiere residenziale sud-ovest: i fondi ex CAL e Beneficio Rizzi...» 67 MICHELE BUENO, VALENTINA MANTOVANI, MARTA NOVELLO, Lo scavo della casa delle Bestie ferite...» 77 VANESSA CENTOLA, GUIDO FURLAN, ANDREA RAFFAELE GHIOTTO, EMANUELE MADRIGALI, CATERINA PREVIATO, La casa centrale dei fondi ex Cossar ad Aquileia: nuovi scavi e prospettive di ricerca...» 105 FEDERICA FONTANA, La domus dei Putti danzanti lungo la via Gemina: aspetti planimetrici e funzionali...» 131 ANTONIA SPANÒ, FILIBERTO CHIABRANDO, FULVIO RINAUDO, Contributi della geomatica ai temi delle ricerche archeologiche. Il caso dell insula di via Gemina ad Aquileia...» 141 LUCIANA MANDRUZZATO, FRANCA MASELLI SCOTTI, Il quartiere abitativo precedente il complesso teodoriano di Aquileia...» 157 CATERINA PREVIATO, Tecniche costruttive utilizzate nelle case di Aquileia: le sottofondazioni pluristratificate...» 165 LE CASE E L APPARATO DECORATIVO MONICA SALVADORI, Edilizia privata e apparati decorativi ad Aquileia: lo stato della ricerca...» 181 MICHELE BUENO, MARTA NOVELLO, FEDERICA RINALDI, Per un corpus dei mosaici di Aquileia: status quo e prospettive future...» 195

4 VI SOMMARIO MARTA NOVELLO, L autorappresentazione delle élites aquileiesi nelle domus tardoantiche... pag. 221 FLAVIANA ORIOLO, Modi dell abitare ad Aquileia: i rivestimenti parietali...» 243 FABRIZIO SLAVAZZI, Gli arredi di lusso di Aquileia: nuove ricerche...» 263 FEDERICA GIACOBELLO, Arredi in bronzo del Museo Archeologico Nazionale di Aquileia...» 273 FULVIA CILIBERTO, Il lusso dell acqua: sculture con funzione di fontana ad Aquileia...» 281 FEDERICA FONTANA, EMANUELA MURGIA, La domus dei Putti danzanti lungo la via Gemina: alcuni elementi dell apparato decorativo...» 297 MAURIZIO GOMEZ SERITO, EDUARDO RULLI, I materiali lapidei naturali della domus dei Putti danzanti : marmi bianchi e colorati...» 309 LE CASE E I MATERIALI ANNALISA GIOVANNINI, Ninnoli, oggetti di devozione domestica, ricordi famigliari: immagini di terracotta da Aquileia tra scavi e dati d archivio...» 317 GRAZIA FACCHINETTI, Ritualità connesse alla costruzione di domus. Le offerte monetali di fondazione ad Aquileia...» 337 FILOMENA GALLO, ALESSANDRA MARCANTE, GIANMARIO MOLIN, ALBERTA SILVESTRI, PATRICK DEGRYSE, MONICA GANIO, I vetri della casa delle Bestie ferite ad Aquileia: uno studio archeologico e archeometrico...» 353 DIANA DOBREVA, Studio e analisi di alcuni contesti della domus centrale presso i fondi ex Cossar.» 369 LE CASE FUORI DELLA CITTÀ PAOLA MAGGI, FLAVIANA ORIOLO, Luoghi e segni dell abitare nel suburbio di Aquileia...» 407 MAURIZIO BUORA, L interpretazione delle foto aeree di Aquileia e una sconosciuta villa extraurbana nel suburbio occidentale...» 429 LUDOVICO REBAUDO, La villa delle Marignane ad Aquileia. La documentazione fotografica di scavo ( ) - con appendici di Alberto Savioli ed Elena Braidotti...» 443 FABIO PRENC, Dinamiche insediative e tipologie edilizie nella Bassa Friulana...» 475 MARIA STELLA BUSANA, CLAUDIA FORIN, Le ville romane nel territorio di Aquileia: alcune considerazioni in merito all articolazione e all uso degli spazi...» 487 VALENTINA DEGRASSI, RITA AURIEMMA, L edilizia residenziale lungo l arco costiero nord-orientale, tra il Lacus Timavi e Grignano...» 511 PAOLA VENTURA, Edilizia privata presso il Lacus Timavi: la villa di via delle Mandrie a Monfalcone (GO) - con appendice di Gabriella Petrucci...» 533 LE CASE TRA TARDOANTICO E MEDIOEVO GIUSEPPE CUSCITO, Edilizia privata ed edifici cristiani di culto: un problema aperto...» 555 YURI MARANO, Dopo Attila. Urbanesimo e storia ad Aquileia tra V e VI secolo d.c....» 571 LUCA VILLA, Modelli di evoluzione dell edilizia abitativa in Aquileia tra l antichità e il medioevo...» 591 MARINA RUBINICH, Dalle Grandi Terme alla Braida Murada : storie di una trasformazione...» 619

5 SOMMARIO VII LE CASE E LA VALORIZZAZIONE ANTONELLA CORALINI, Antichi vicini di casa. Presenze reali e virtuali nel mondo digitale...» 639 GIOVANNA MONTEVECCHI, PAOLO BOLZANI, La domus dei tappeti di pietra. Un sito archeologico nel cuore di Ravenna...» 665 EMANUELE MADRIGALI, Esperienze di restauro e valorizzazione di Aquileia: l esempio dei fondi ex Cossar...» 685 VILMA FASOLI, Tra frammento e contesto: la valorizzazione come progetto condiviso...» 699 FABIANA PIERI, GIULIA MIAN, VALENTINA DEGRASSI, La villa romana di Ronchi dei Legionari. Un esperienza di valorizzazione...» 707 MAURIZIA DE MIN, PIERLUIGI GRANDINETTI, EUGENIO VASSALLO, Un idea progettuale per la conservazione, protezione e valorizzazione dei resti della domus della Pesca nel fondo Cossar...» 723

6 ARREDI IN BRONZO DEL MUSEO ARCHEOLOGICO NAZIONALE DI AQUILEIA Federica Giacobello* *Università di Milano, RIASSUNTO Nella comprensione dei modi dell abitare in età romana, un aspetto importante messo in luce dai nuovi indirizzi d indagine è lo studio dell arredo domestico; in particolare l intervento prenderà in considerazione gli arredi in bronzo conservati presso il Museo Archeologico Nazionale di Aquileia: tali esemplari, numerosi e di alta raffinatezza tecnica, sono per lo più inediti: si tratta di gambe, lamine di rivestimento e fulcra di letti tricliniari, elementi di sedute e appliques di mobili. Di un progetto complessivo condotto in collaborazione con la Soprintendenza per i beni archeologici del Friuli Venezia Giulia, che prevede la catalogazione e l indagine sistematica dei bronzi, si esporranno i primi risultati relativi agli arredi provenienti dalle domus di Aquileia. ABSTRACT In the study of the domestic culture of the ancient world an important role is played by the survey of the furnishings of the house: they are functional objects that adorned the rooms by joining a decorative system. In northern Italy the Museo Archeologico Nazionale of Aquileia stands out by the amount of furniture and furniture parts preserved: fulcra, appliques, legs... The pieces, still largely unpublished, reveal the high standard of living of the city in Roman times. Although it is still unclear the role of Aquileia in the bronze manufacture, there is a clear preference of the inhabitants of Aquileia for the bronze. L architettura privata ad Aquileia in età romana, Atti del Convegno di Studio (Padova, febbraio 2011), a cura di Jacopo Bonetto e Monica Salvadori, Padova 2012, pp

7 Nello studio e nella comprensione della cultura abitativa del mondo antico un ruolo importante è svolto dall indagine sugli arredi della casa definita a ragione «un contenitore di apparati decorativi immobili e di oggetti funzionali o decorativi mobili, la cui analisi consente di aprire una finestra sul livello economico e culturale della committenza» 1. Si tratta quindi di oggetti funzionali che andavano anche ad abbellire gli ambienti entrando a far parte di un sistema decorativo che rispondeva a scelte legate alla moda del tempo, al gusto locale e alla volontà di autorappresentazione e affermazione sociale del proprietario. Il valore ideologico di tali arredi è ben esemplificato dallo scandalo suscitato dall introduzione dei letti tricliniari a Roma a seguito, come racconta Livio 2, del trionfo di Gneo Manlio Vulsone, vincitore dei Galati nel 187 a.c. Nella processione trionfale insieme ad armi e prigionieri sfilarono i lecti aerati (klinai con decorazione in bronzo) monopodia e abaci. L introduzione di tali arredi nelle domus significò l adozione nel morigerato costume romano del simposio greco con le conseguenti implicazioni politiche e culturali 3. Tra gli oggetti di prestigio della domus un ruolo importante è rivestito dagli arredi in bronzo realizzati totalmente in metallo come portalucerne, sgabelli, tavolini, tripodi o solo parzialmente come casse, forzieri, portagioie e i letti tricliniari 4. Le tavole disegnate da Carlo Ceci pubblicate nel 1858 in Piccoli Bronzi del Real Museo Nazionale distinti in categorie in dieci tavole descritte e disegnate da Carlo Ceci custode di prima classe del Real Museo Nazionale, mostrano la quantità e la varietà di oggetti in bronzo riferibili a tale ambito (fig. 1): l autore ha rappresentato i numerosi ritrovamenti pompeiani che confluivano in quegli anni nel Real Museo Borbonico di Napoli, restituiti integri dalla stratificazione vesuviana. Il loro ritrovamento ha permesso di avere una vasta panoramica degli arredi utilizzati nel mondo romano facendone comprendere il loro valore estetico e funzionale 5. Gli oggetti pompeiani costituiscono anche un confronto importante per decifrare la funzione originaria dei numerosi frammenti di arredi e di elementi bronzei scorporati dal resto della struttura, spesso lignea, di cui facevano parte venuti alla luce negli altri siti attraverso scavi sistematici o ritrovamenti fortuiti. In alcuni casi la forma peculiare e le caratteristiche tecniche del bronzo ci permettono di stabilire il mobile di provenienza, come nel caso dei fulcra dei letti e delle relative terminazioni 6. In altri risulta difficile comprendere la loro originaria funzione come spesso accade per le appliques che, prodotte in serie, potevano 1 GHEDINI, NOVELLO 2009, p LIV. XXXIX, 6,6. 3 Un analisi significativa di tale argomento è stata svolta da Matteo Cadario nell intervento Luxuria e arredo del triclinio nelle fonti letterarie, giornata di studi Arredi di lusso di età romana. Marmi e bronzi nelle case della Cisalpina romana, a cura di F. Slavazzi (Milano, Università degli Studi 2009). 4 Cfr. Bronzo dei Romani 1990, pp Per i letti in bronzo vd. GIACOBELLO Cfr. il catalogo e la classificazione dei mobili di area vesuviana proposti da Ernesto De Carolis (DE CAROLIS 2007). 6 Cfr. FAUST 1989.

8 ARREDI IN BRONZO DEL MUSEO ARCHEOLOGICO NAZIONALE DI AQUILEIA 275 Fig. 1. Carlo Ceci, Piccoli Bronzi del Real Museo Nazionale distinti in categorie. Fig. 2. Aquileia, Museo Ar - cheo logico Nazionale. Piedi di sgabello e applique di mo - bile (foto dell autore).

9 276 FEDERICA GIACOBELLO Fig. 3. Aquileia, Museo Archeologico Nazionale. So - ste gno a zampa felina con figura di pipistrello (foto dell autore). essere utilizzate per decorare diversi tipi di mobili, montate secondo le scelte dell artigiano dopo la loro creazione nelle officine del bronzo. In Italia settentrionale si distingue, per la quantità di arredi e parti di arredi conservati, il Museo Archeologico Nazionale di Aquileia. I pezzi, ancora in gran parte inediti, rivelano l alto tenore di vita del centro in età romana: sostegni, rivestimenti e fulcra di letto documentano la diffusione del banchetto tricliniare nelle domus e nelle ville di Aquileia e del suo territorio 7. Terminazioni di sgabello sono le basi conformate nel motivo, che ebbe grande fortuna nel mondo antico, del piede umano con sandalo, che presentano nell estremità superiore un innesto per i montanti incrociati e sono dotati anche lateralmente d immissioni per traverse lignee di rinforzo. Appartengono alla stessa tipologia di piedino calzato di krepis, ma priva di innesti laterali, altri due esemplari probabilmente pertinenti a uno sgabello pieghevole che trovano confronti in ambito pompeiano, nei piedi di sgabello rinvenuti nell ambiente 11 della Casa del Menandro 8 (fig. 2). Numerosi sono i supporti a zampa felina con decorazione a palmette e volute conservati al Museo Archeologico di Aquileia utilizzati come terminazioni di tripodi, portalucerne, sostegni di casse, bracieri e scaldavivande; tra questi si segnala l elemento a zampa felina con figura di pipistrello ad ali spiegate, motivo molto apprezzato nei primi secoli dell Impero, per il quale è stato ipotizzato un centro di produzione e di diffusione in area adriatica 9 (fig. 3). Al museo sono esposti anche pomelli a figura umana e animale e alcune maniglie a forma di dito umano, tipologia per la quale è stato ipotizzato un uso che va dall arredo domestico alla struttura dei carri 10. Non mancano appliques vegetali e con busti di divinità: le ridotte dimensioni di alcuni esemplari aquileiesi fanno pensare ad elementi decorativi di casse lignee con applicazioni metalliche. In particolare da segnalare è il bel busto di Giove uscente da una cornice circolare di foglie, con torso nudo vestito di un mantello, volto barbato di tre quarti e corona, che trova confronto puntuale in un esemplare conservato ai Musei Civici di Cremona, proveniente da Calvatone-Bedriacum 11. Rientravano nell apparato decorativo della casa i portalucerne fitomorfi, attestati nel museo di Aquileia da steli centrali, rami laterali, basi e piattelli: si tratta di sostegni per lucerna imitanti una canna palustre con caule nodoso, gemme ed esfoliazioni aggettanti. Ben documentati nel mondo romano tra il I a.c. e II secolo d.c., prodotti dapprima in Italia centro-meridionale quindi dall età giulio-claudia da officine locali della Cisalpina, furono realizzati sia per l appoggio a terra sia, con dimensioni inferiori, come esemplari da tavola Per l edilizia residenziale aquileiese e i problemi relativi vd. GHEDINI, NOVELLO 2009; BUSANA 2009 e i vari contributi in questa sede. 8 MASTROROBERTO 2003, pp BOLLA 1996, pp BOLLA 2010, pp CASTOLDI 2005, pp. 189 e GIACOBELLO 2005.

10 ARREDI IN BRONZO DEL MUSEO ARCHEOLOGICO NAZIONALE DI AQUILEIA 277 Fig. 4. Gian Domenico Bertoli, Le antichità di Aquileja profane e sacre. Tavola con oggetti in bronzo del l in - stru mentum domesticum (1739). La varietà e qualità del materiale bronzeo relativo agli arredi domestici conservato al Museo Archeologico di Aquileia, di cui ho proposto solo pochi esempi a titolo esemplificativo, sono una testimonianza significativa del grado di ricchezza e importanza raggiunto dalle domus di Aquileia dalle quali, con ogni probabilità, provengono tali oggetti. Scarsa e sporadica è tuttavia la documentazione relativa al loro ritrovamento e al successivo ingresso al museo, problema che se condiviso da altre classi di materiale è più rilevante per i bronzi e i metalli considerati classe di materiale marginale rispetto ad altre categorie di oggetti di maggior pregio. Solo sporadici dati sono recuperabili da accurate indagini d archivio come quelle condotte da Annalisa Giovannini che in Cosarelle di bronzo aquileiesi nelle opere edite e nei documenti d archivio di Gian Domenico Bertoli e Leopoldo Zuccolo, si è occupata di instrumenta domestici in bronzo trovati ad Aquileia attraverso le notizie raccolte dagli scritti del collezionista settecentesco Gian Domenico Bertoli e del pittore Leopoldo Zuccolo 13. In particolare il volume del Bertoli, Le antichità di Aquileja profane e sacre del 1739, risulta essere una fondamentale fonte informativa: nelle sue pagine si ritrovano descritti e rappresentati con grande abilità disegnativa oggetti in bronzo dell instrumentum domesticum provenienti da Aquileia in seguito, dopo l apertura del 1882, confluiti insieme ai reperti di altre collezioni nel Museo Nazionale (fig. 4) 14. Il nucleo di bronzi del Museo si arricchì progressivamente di nuovi reperti frutto di ritrovamenti sporadici, come quelli documentati da Paola Cassola Guida nel , e di scavi sistematici nel territorio 16. Il dato più significativo che immediatamente appare evidente è la quantità rilevante di oggetti in bronzo conservati al museo di Aquileia, appartenenti alle più diverse categorie e funzioni: nutrito è il gruppo relativo al vasellame in bronzo, oggetto di interessanti osservazioni da parte di Margherita Bolla e Marina Castoldi che hanno sottolineato il ruolo centrale di Aquileia nello smistamento e nel commercio di tali manufatti 17 ; ugualmente numerose sono le statuette a tutto tondo di animali, figure umane e divinità, di cui sono stati presi in esame solo pochi esemplari 18. Ben documentati in museo sono ancora pesi, strumenti di misurazione e di scrittura, chiavi e serrature, strumenti musicali, oggetti per la cura della persona. Particolarmente numerosi sono i cosiddetti amuleti fallici, oggetti ricollegabili a credenze magico-superstiziose: manufatti molto diffusi in ambito romano realizzati soprattutto in bronzo, avevano la capacità 13 GIOVANNINI Per le notizie relative alla storia delle scoperte e degli scavi ad Aquileia si rimanda a GIOVANNINI, MASELLI SCOTTI 2009; per l aspetto collezionistico e la dispersione di antichità vd. FAVARETTO GUIDA GIOVANNINi et alii 1998; GUIDA BOLLA 1996 e 1998; CASTOLDI CASSOLA GUIDA 1968; CASSOLA GUIDA 1969; GIOVANNINI 2002; BOLLA 2002.

11 278 FEDERICA GIACOBELLO in quanto soggetti osceni di attirare l attenzione del fascinatore intenzionato a gettare il malocchio, distraendolo dalla persone a cui era indirizzato il flusso nefasto 19. Sebbene non sia ancora chiaro il ruolo di Aquileia rispetto ai manufatti bronzei, se sia stato solo centro di smistamento e commercio o, come è stato ipotizzato per alcune categorie d oggetti come le situle e gli strìgili 20, anche centro produttivo 21, appare tuttavia evidente la vocazione di Aquileia per il bronzo, tipica dei centri della X Regio e ben esemplificata dal caso di Brescia 22. La presenza rilevante della bronzistica nel territorio è testimoniata anche dagli esemplari relativi alla grande statuaria, studiati da Franca Maselli Scotti: si ricorda l eccezionale testa di Vento ritrovata nel 1988 in un pozzo sotto il lastricato del foro 23. La quantità, l importanza dei pezzi e le problematiche tecnico-scientifiche ad esse collegate rendono necessario quindi uno studio sistematico dei bronzi aquileiesi sino ad oggi, come si diceva, in gran parte inediti 24, studio che porterà un contributo significativo alla comprensione della cultura abitativa aquileiese, e che nello stesso tempo offrirà un apporto fondamentale alla conoscenza dell artigianato artistico romano, alle problematiche relative alle produzioni locali e alle dinamiche commerciali di Aquileia e del suo territorio. I bronzetti di divinità costituiscono inoltre una delle espressioni principali della religiosità domestica, e il loro studio risulta essere fondamentale per la comprensione dei culti e delle credenze del centro. 19 GIACOBELLO 2008, pp TERENZIANI 1979; BOLLA 1996a, p. 192; GIOVANNINI, MAGGI Non si ha nessuna testimonianza di officine attive per la grande bronzistica; Claudio Zaccaria ha sottolineato il ruolo principalmente emporiale e di smistamento commerciale di Aquileia che si trova nella felice posizione tra Pianura Padana, Alpi e aerea adriatica. Tuttavia con la crescita dell importanza politica, economica e militare di Aquileia aumentò anche la richiesta di oggetti di lusso e di beni di prestigio che probabilmente furono prodotti in loco oltre che importati dall Italia centro-meridionale: ZACCARIA ROSSI FROVA 1993; MASELLI SCOTTI 2002, pp L Università degli Studi di Milano con il sostegno della Soprintendenza Archeologica del Friuli Venezia Giulia, ha avviato un progetto di ricerca coordinato da Gemma Sena Chiesa e da Fabrizio Slavazzi che mi vede impegnata insieme a Marina Castoldi nello studio dei bronzi conservati al Museo Archeologico Nazionale di Aquileia.

12 ARREDI IN BRONZO DEL MUSEO ARCHEOLOGICO NAZIONALE DI AQUILEIA 279 Bibliografia Arredi di lusso 2005 = Arredi di lusso di età romana. Da Roma alla Cisalpina, a cura di F. Slavazzi, Firenze, 2005 (Flos Italiae, 6). BOLLA M. 1996, I bronzetti romani, in Bronzistica figurata preromana e romana del Museo Archeologico Giovio di Como, a cura di M. Bolla, G.P. Tabone, Como, pp BOLLA M. 1996a, Il ruolo dell area alto adriatica nella diffusione dei recipienti in bronzo (I sec. a.c.-i sec. d.c.) in Lungo la via dell Ambra. Apporti altoadriatici alla romanizzazione dei territori del Medio Danubio (I sec. a.c.- I sec. d.c.), Atti del Convegno di Studio, Udine-Aquileia 1994, a cura di M. Buora, Udine, pp BOLLA M. 1998, Recipienti di bronzo romani ad Aquileia: produzione e commercio? in Quaderni friulani di archeologia 2002, 8, pp BOLLA M. 2002, Bronzetti romani di divinità in Italia settentrionale: alcune osservazioni, in Bronzi in Cisalpina, 2002, pp BOLLA M. 2007, Recipienti e statuine in bronzo romani in Italia settentrionale: stato degli studi e problemi aperti, in Quaderni Friulani di Archeologia, 17, pp BOLLA M. 2010, La decorazione bronzea per carri in Italia settentrionale, in Lanx, 5, pp Bronzi in Cisalpina 2002 = Bronzi di età romana in Cisalpina. Novità e riletture, a cura di G. Cuscito e M. Verzár-Bass, Antichità Altoadriatiche, LI, Trieste, Bronzo dei Romani 1990 = Il bronzo dei Romani. Arredo e suppellettile, a cura di L. Pirzio Biroli Stefanelli, Roma, BUSANA M.S. 2009, Le Ville, in Moenibus et portu celeberrima 2009, pp CASTOLDI M. 2002, I recipienti in bronzo in Italia settentrionale tra III e V secolo d.c., in Bronzi in Cisalpina 2002, pp CASTOLDI M. 2005, Cremona e l ager Cremonensis: elementi d arredo in bronzo, in Arredi di lusso 2005, pp CASSOLA GUIDA P. 1968, Osservazioni sui bronzetti romani di Aquileia, Udine, pp CASSOLA GUIDA P. 1969, Eracle coi pomi delle Esperidi, in AquilNost, 40, cc DE CAROLIS E. 2007, Il mobile a Pompei ed Ercolano. Letti, tavoli, sedie e armadi, Roma. FAUST S. 1989, Fulcra. Figürlicher und ornamentaler Schmuck an antiken Betten, Mainz. FAVARETTO I. 2009, Le antichità di Aquileia tra collezionismo e dispersione, in Moenibus et portu celeberrima 2009, pp FROVA A. 1993, Testa di Vento, applique bronzea, in AquilNost, 64, cc GHEDINI F., NOVELLO M. 2009, Edilizia residenziale, in Moenibus et portu celeberrima 2009, pp GIACOBELLO F. 2005, Portalucerne romani in bronzo dall Italia settentrionale, in Arredi di lusso 2005, pp GIACOBELLO F. 2008, I metalli. Tra rito e superstizione, in La raccolta archeologica di Augusto Scovazzi. Contributo alla conoscenza dell antica Aquae Statiellae, a cura di A. Bacchetta, M. Venturino Gambari, Genova, pp GIACOBELLO F. 2010, Letti in bronzo. Dal modello ellenistico alla Cisalpina romana, in Lanx, 6, pp GIOVANNINI A. 2000, Cosarelle di bronzo aquileiesi nelle opere edite e nei documenti d archivio di Giandomenico Bertoli e Leopoldo Zuccolo, in AquilNost, 71, cc

13 280 FEDERICA GIACOBELLO GIOVANNINI A. 2002, I bronzetti isiaci del Museo Archeologico Nazionale di Aquileia, in Bronzi in Cisalpina 2002, pp GIOVANNINI A. et alii 1998, Recenti indagini nelle necropoli aquileiesi: Beligna, scavo , in AquilNost, 69, cc GIOVANNINI A., MAGGI P. 1994, Marchi di fabbrica su strigili ad Aquileia, in Epigrafia della produzione e della distribuzione, Actes de la VIIe Recontre franco italienne sur l epigraphie du mode romain (Rome 1992), Roma, pp GIOVANNINI A., MASELLI SCOTTI F. 2009, Dalle prime scoperte ai recenti scavi stratigrafici, in Moenibus et portu celeberrima 2009, pp GUIDA P. 1963, Una nuova tomba scoperta nella necropoli di Levante, in AquilNost, 34, cc GUIDA P. 1964, I nuovi oggetti in bronzo del Museo di Aquileia, in AquilNost, 35, cc MASELLI SCOTTI F. 2002, La grande statuaria in bronzo nel Museo Archeologico Nazionale di Aquileia, in Bronzi in Cisalpina 2002, pp MASTROROBERTO M. 2003, Gli arredi domestici, in Menander. La Casa del Menandro a Pompei, a cura di G. Stefani, catalogo della mostra (Boscoreale 2003), pp Moenibus et portu celeberrima 2009 = Moenibus et portu celeberrima. Aquileia: storia di una città, a cura di F. Ghedini, M. Bueno, M. Novello, Roma, ROSSI F. 2002, (a cura di) Nuove ricerche sul Capitolium di Brescia, Scavi Studi e restauri, Milano. TERENZIANI L.1979, Simpulum dalla provincia di Mantova, in Rivista Archeologica dell Antica Provincia e Diocesi di Como, 161, pp ZACCARIA C. 2007, Attività e produzione artigianale ad Aquileia bilancio della ricerca, in Aquileia dalle origini alla costituzione del Ducato longobardo. Territorio, economia e società, a cura di G. Cuscito e C. Zaccaria, Antichità Altoadriatiche, LXV, Trieste, pp

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