1 Premesse. 2 Dati idrologici e dati idraulici (pluviometria)
|
|
- Gabriele Giuseppe
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 COMUNE DI DESENZANO D/G PROVINCIA DI BRESCIA Committente SOCIETÀ AGRICOLA TREZZA Realizzazione delle reti di drenaggio delle acque meteoriche per il nuovo complesso scolastico-residenziale di cui al Piano integrato d intervento- PII Grezze RELAZIONE TECNICA GIUSTIFICATIVA DEI DIMENSIONAMENTI DELLE OPERE 1) Premesse 2) Dati idrologici e dati idraulici-pluviometria 3) Analisi delle piogge intense delle curve di possibilità pluviometrica del bacino 4) Determinazione della portata meteorica critica 4.1) Tecniche di smaltimento delle acque bianche nel suolo 4.2) Calcolo della portata meteorica e di filtrazione per il dimensionamento dei pozzi perdenti 4.3) Dimensionamento dei pozzi perdenti e vasca di laminazione 5) Conclusioni PROGETTISTA: TIMBRO E FIRMA: DATA: AVANZI ING.G.PIETRO PRATICA: GIUGNO 2010 Via Nestore Baronchelli, Gavardo (BS) Tel Fax info.studioavanzigpalice.it
2 1 Premesse La realizzazione di un nuovo plesso scolastico comunale ed di un insediamento residenziale in località Grezze nel Comune di Desenzano del Garda, comporta la necessità di affrontare uno studio idrologico-idraulico per la definizione dei deflussi prodotti dall area oggetto di studio, in maniera tale da stabilire la compatibilità dello scarico delle acque meteoriche interne all insediamento con le capacità di drenaggio della rete comunale esistente. Lo smaltimento delle acque pluviali, viene pertanto effettuato attraverso una rete di drenaggio interna che consente l invaso del deflusso prodotto con accumulo dello stesso all interno di una vasca di laminazione e il successivo scarico controllato sulla rete bianca di via Grezze. Al fine di moderare lo scarico sulla rete pubblica, è previsto a monte della vasca di laminazione, compatibilmente alla capacità di disperdimento del terreno e in relazione alla quota della falda, lo scarico nel sottosuolo, attraverso la realizzazione di un sistema di pozzi perdenti che consentono di limitarne l accumulo. Sulla scorta della documentazione reperita ed in funzione dei sopralluoghi condotti il sottoscritto, Avanzi ing.gian Pietro iscritto all ordine degli ingegneri della provincia di Brescia al n.1864 è in grado di esporre come appresso il risultato delle sue indagini. Il presente studio analizza il bacino artificiale del sito oggetto d intervento quale elemento base per la definizione della portata critica a seguito d eventi pluviometrici intensi e di breve durata (paragonabili al tempo di corrivazione del bacino). 2 Dati idrologici e dati idraulici (pluviometria) Nella progettazione (o verifica) di un sistema idraulico complesso, o di una semplice struttura, occorre vagliare accuratamente le curve di possibilità pluviometrica. RELAZIONE TECNICA-GIUSTIFICATIVA DEI DIMENSIONAMENTI-PROGRAMMA INTEGRATO D INTERVENTO-PII GREZZE 1
3 Cioè in definitiva occorre fare delle scelte circa il grado di rischio che si vuol accettare per le opere da realizzare. Nel caso delle piogge, comporta la scelta di una probabilità (o meglio di un tempo di ritorno T inteso come intervallo di anni in cui mediamente un certo evento viene eguagliato o superato mediamente una sola volta) dall evento. Ne consegue che le indagini delle piogge intese vengono fatte con criteri statistici andando alla ricerca delle curve di possibilità pluviometrica corrispondenti ai prefissati valori del tempo di ritorno. 3 Analisi delle piogge intense delle curve di possibilità pluviometrica del Bacino Un passo fondamentale dell analisi idrologica per la stima della portata critica consiste nella determinazione delle curve di possibilità pluviometrica medie puntuali del bacino. L operazione deve essere condotta in modi differenti a seconda delle informazioni disponibili. Se all interno dell area d interesse del bacino cadono più stazioni pluviometriche o pluviografiche appare ragionevole fare riferimento ai metodi che stimano tale curva come media spaziale dei valori determinati per le singole stazioni pluviografiche. Quando invece, come accade in questo caso, nel bacino non ricade nessuna stazione di misura, un modo più articolato per la determinazione delle curve di possibilità climatica è quello di fare riferimento a tutte le stazioni circostanti valutando per l area d interesse delle curve ottenute dalla media pesata di quelle delle stazioni prese in esame. Per curva caratteristica di possibilità pluviometrica si intende la relazione tra l altezza di pioggia, h, caduta nella generica durata, d, e il tempo di ritorno, T, della stessa; tempo definito come il numero medio di anni in cui h, nella durata d viene superata in media una sola volta. La sua espressione per campi di durate abbastanza ampi, può essere rappresentata da relazioni del tipo: RELAZIONE TECNICA-GIUSTIFICATIVA DEI DIMENSIONAMENTI-PROGRAMMA INTEGRATO D INTERVENTO-PII GREZZE 2
4 h(d,t)=a T d n (3.1) dove a T [mm/h n ] rappresenta la pioggia oraria di tempo di ritorno T ed n è un esponenziale di scala. Le piogge massime annuali che si verificano in una data località per un assegnata durata, date le loro caratteristiche di variabilità, possono essere assimilate a una variabile aleatoria. Della variabile aleatoria disponendo di una serie di osservazioni è possibile definire la distribuzione di probabilità P(h), la quale è legata al tempo di ritorno dalla relazione: T(h)=1/[1-P(h)] (3.2) ove P è la probabilità di non superamento. Disponendo in una serie di osservazioni (nel nostro particolare caso ricavate dai dati registrati dalla stazione pluviometrica di Brescia), di massimo annuale, h, dell altezza di precipitazione con durata d, scelta un tipo di legge probabilistica che si presta bene a interpolare le osservazioni è possibile pervenire alla determinazione del quantile h(d). La distribuzione di probabilità scelta in questo particolare caso è la distribuzione a due parametri di Gumbel definita dalla relazione: dove y è la variabile ridotta tale per cui: P(h)=exp(-exp(-y)) (3.3) y =α d (h u d ) (3.4) RELAZIONE TECNICA-GIUSTIFICATIVA DEI DIMENSIONAMENTI-PROGRAMMA INTEGRATO D INTERVENTO-PII GREZZE 3
5 dalla quale si consta che per definire la probabilità di non superamento di un evento è necessario stimare i parametri α d, u d. Stimando i parametri ad esempio con il metodo dei momenti (si considera la media, μ, e la deviazione standard, σ ), supponendo che la media e lo scarto della popolazione coincidano con la media m(h) e lo scarto s(h) del campione delle osservazioni si determinano i quantili d altezza di precipitazione a tempo di ritorno assegnato: dove : α d = 1,283/σ u d =μ-0,45σ h(d)= u d 1/(α d ) lnln(t/(t-1)) (3.5) Nelle tabelle seguenti sono riportati i valori dei parametri sopra definiti al variare della durata dell evento per la stazione di riferimento, sulla base dei valori d altezza di precipitazione massima registrata alle diverse durate Anno 0,5 ore 1 ore 3 ore 6 ore 12 ore 24 ore ,92 25,56 34,02 37,04 51,08 56, ,56 24,86 64,88 98,21 104,28 105, ,24 51,48 53,54 61,18 88,5 115, ,7 49,2 57,3 57,7 57,7 64, ,31 21,06 41, ,45 144, ,17 31,64 34,59 40,1 59,7 67, ,16 58,2 60, ,62 18,62 35,31 37,02 43,97 74, ,29 16,39 35,18 56,09 94,98 118, ,41 37,53 87,02 100,25 101,1 101, ,39 21,59 37,19 58,04 74,6 82, ,69 51,97 69,86 85,86 89,75 130, ,75 26,5 34,13 37,38 44,08 53, ,36 24, ,4 51,2 54, ,5 22,2 25,91 32,53 51,86 61, ,07 15,73 23,66 27,11 34,44 55, ,21 40,23 41,92 47,94 47,94 71, ,26 20,08 25,42 28,81 33,15 49,52 RELAZIONE TECNICA-GIUSTIFICATIVA DEI DIMENSIONAMENTI-PROGRAMMA INTEGRATO D INTERVENTO-PII GREZZE 4
6 ,24 38,08 67,04 74,24 74,24 82, ,03 20,87 36,44 46,31 47,14 53, ,08 17,55 21,77 27,6 37,88 49, ,9 25,72 27,09 29,29 36,33 47, ,15 20,48 34,79 35,9 41,04 61, ,65 42,6 52,86 52,86 58,78 58, ,82 32,88 38,89 42,82 49,65 74, ,14 25,59 36,21 41,67 60,34 80, ,67 25,08 42,17 63,78 72,66 94, ,43 34,62 40, ,72 83, ,4 25,2 50,1 50,1 50,3 50, ,16 17,69 32,09 37,25 59,8 69, ,62 17,33 22,24 32,32 53,69 88, ,65 25,07 41,69 47,46 49,93 55, ,34 68,04 74,97 74,97 74,97 86, ,66 15,9 24,78 31,05 43,52 47, ,18 19,7 32,77 46,43 48,34 54, ,73 24,73 28,66 32,89 50,17 80, ,32 21,8 29,56 29,85 40,39 62, ,66 23,8 27,65 28,02 37,35 42, ,71 25,36 48,51 54,37 56,5 60, ,35 31,79 43,91 43,91 50,72 72, ,48 27,85 35,3 35,69 50,94 66, ,75 21,85 31,69 47,79 58,76 84, ,99 24,18 40,4 46,95 73,57 90, , ,59 93,83 95,58 105, ,2 91,8 92,2 92,2 92, ,2 30,6 49,2 53,2 53,2 62, ,2 91,8 92,2 92,2 92, ,2 30,6 49,2 53,2 53,2 62, ,66 15,9 24,78 31,05 43,52 47, ,18 19,7 32,77 46,43 48,34 54,58 RELAZIONE TECNICA-GIUSTIFICATIVA DEI DIMENSIONAMENTI-PROGRAMMA INTEGRATO D INTERVENTO-PII GREZZE 5
7 ,73 24,73 28,66 32,89 50,17 80, ,32 21,8 29,56 29,85 40,39 62, ,66 23,8 27,65 28,02 37,35 42, ,71 25,36 48,51 54,37 56,5 60, ,35 31,79 43,91 43,91 50,72 72, ,48 27,85 35,3 35,69 50,94 66, ,75 21,85 31,69 47,79 58,76 84, ,99 24,18 40,4 46,95 73,57 90, , ,59 93,83 95,58 105, ,2 91,8 92,2 92,2 92, ,2 30,6 49,2 53,2 53,2 62,6 Tab 3.1- Altezza di precipitazione h(mm) per la stazione di Brescia m(h) 21, , , , , ,41935 Varianza 92, , , , , ,7301 s(h) 9, , , , , ,36087 α(d) 0, , , , , , u(d) 16, , , , , ,90696 Tab 3.2 -Stima dei parametri α(d) e u(d) con il metodo dei momenti per la stazione di Brescia Stimati i parametri attraverso i metodi sopra definiti, nella progettazione di un sistema idraulico complesso, o di una semplice struttura, occorre fare una scelta circa il grado di rischio che si vuol correre per l opera da realizzare, questo implica nel caso delle portate critiche e quindi delle piogge che le generano la scelta di un tempo di una probabilità e quindi di un tempo di ritorno, dato che abbiamo visto che le due grandezze risultano correlate tra di loro. Per il bacino in esame sono stai considerati come tempi di ritorno 2, 5, 10, 20, 30, 50, 100, 200 anni, ed in funzione di ciò sono stati determinati i diversi quantili di altezza di precipitazione al variare del tempo di ritorno e della durata della precipitazione stessa tramite la relazione (3.5). Nelle RELAZIONE TECNICA-GIUSTIFICATIVA DEI DIMENSIONAMENTI-PROGRAMMA INTEGRATO D INTERVENTO-PII GREZZE 6
8 tabelle successive riportiamo i risultati ottenuti per la stazione pluviometrica considerata. Durate di scroscio (ore) Tempi ritorno (anni) 0, ,984 39,520 55,643 64,216 75,095 91, ,604 47,511 65,868 75,646 86, , ,995 55,176 75,677 86,609 98, , ,097 59,585 81,319 92, , , ,974 65,098 88, , , , ,203 72,532 97, , , , ,413 79, , , , ,333 Attraverso l interpolazione delle previsioni h(d) si ottiene quindi una relazione empirica tra i valori di h e d, che corrisponde alla curva h(d) di crescita dell afflusso meteorico di progetto con la durata. Questa procedura viene denominata metodo dei quantili regolarizzati, poiché si basa sulla regolarizzazione, mediante una opportuna funzione, dei quantili corrispondenti a diverse durate. Con la procedura sopra descritta i parametri a T e n T dipendono dallo specifico quantile preso in esame, ossia dal periodo di ritorno considerato. La regolarizzazione tramite la relazione (3.5) viene condotta tramite regressione dei valori stimati dai quantili h(d) sulle diverse durate, d, prese in esame, adottando solitamente uno schema lineare alle trasformazioni logaritmiche. RELAZIONE TECNICA-GIUSTIFICATIVA DEI DIMENSIONAMENTI-PROGRAMMA INTEGRATO D INTERVENTO-PII GREZZE 7
9 Altezza di pioggia [mm] 180, , , , ,000 80,000 60,000 40,000 20,000 Curve segnalatrici di possibilità climatica L.S.S.P. - Brescia y = 37,405x 0,2915 T=5 T=10 T=20 T=30 T=50 T=100 T=200 LSSP T=5 anni 0, Durata evento meteorico [ore] Il grafico rappresenta l andamento delle curve di possibilità climatica che relazionano l altezza di pioggia alla stazione di registrazione variare del tempo di ritorno e della durata dell evento meteorico. Per il dimensionamento e la verifica dei manufatti in oggetto è ragionevole assumere come soglia di non ripetibilità dell evento un lasso di tempo pari a 5 anni. Pertanto per la curva corrispondente a tale periodo di ritorno, con l ausilio del foglio elettronico, si produce per interpolazione, una curva di tendenza che rappresenta la (3.1). Pertanto per T=5 anni si ottiene: h=37,405d 0,2915 h(d,t)=a T d n I parametri caratteristici delle curve di possibilità climatica sono evidenziati nella tabella sottostante: RELAZIONE TECNICA-GIUSTIFICATIVA DEI DIMENSIONAMENTI-PROGRAMMA INTEGRATO D INTERVENTO-PII GREZZE 8
10 T(anni) a T n T 5 37,405 0,2915 Tab 3.7 Stima dei parametri a T e n T 4 Determinazione della portata meteorica critica 4.1) Tecniche di smaltimento delle acque bianche nel suolo Lo scarico delle acque bianche all interno del suolo viene solitamente finalizzato per modificare le caratteristiche di quantità (portate e/o volumi) dei reflui per effetto dello stoccaggio sul suolo in modo tale da garantire un efficace modalità di smaltimento finale. Le modalità atte alla moderazione della portata circolante all interno della rete drenante possono avvenire secondo tecniche costruttive profondamente diverse che portano tuttavia a risultati analoghi. Il sistema utilizzato nel caso oggetto di studio è caratterizzato dalla messa in opera di pozzetti perdenti dotati di pareti forate attraverso i quali le acque bianche s infiltrano nel sottosuolo. Trattandosi di area disposta degradante lungo il profilo longitudinale delle strade che confluiscono in prossimità della nuova scuola, si è deciso di localizzare le batterie di pozzi perdenti lungo il tragitto, in corrispondenza delle aree adibite a parcheggio. Le batterie disperdenti devono essere realizzate in serie, in modo che le stesse vadano a saturazione prima di caricare la vasca di laminazione finale posta in prossimità del parcheggio pubblico situato a quota 93,00 (m s.l.m). Pertanto la rete di drenaggio funziona quale collettore delle acque bianche che collegano i pozzi perdenti i quali, una volta saturi caricano la linea di valle fino al pozzo successivo per poi accumulare l eccesso all interno della vasca di laminazione. La vasca di laminazione così come progettata, funziona pertanto quale elemento per lo stoccaggio provvisorio prima di caricare la rete pubblica di via Grezze RELAZIONE TECNICA-GIUSTIFICATIVA DEI DIMENSIONAMENTI-PROGRAMMA INTEGRATO D INTERVENTO-PII GREZZE 9
11 In aggiunta al volume d acqua fornita dagli anelli in cemento, viene posto esternamente nell intorno di queste vasche completamente interrate uno strato di ghiaia grossolana che consente l incremento della capacità di allontanamento delle acque, accompagnato dalla presenza di un geotessile necessario al fine di prevenire il progressivo intasamento del pozzo. 4.2 Calcolo della portata meteorica e di filtrazione per il dimensionamento dei pozzi perdenti La determinazione della portata meteorica che deve essere collettata, viene quindi valutata a partire dai soli dati pluviometrici e stabilita considerando come livello di rischio per la struttura che si intende verificare un tempo di ritorno T=5 anni (così come viene stabilito dal PRRA). La portata defluente all interno dei pozzi perdenti è stata pertanto valutata attraverso l uso di due diversi approcci: -Corrivazione lineare con idrogramma di progetto rettangolare -Metodo empirico speditivo (formulazione razionale) secondo P.R.R.A regione Lombardia. L utilizzo di differenti metodologie di calcolo, si rende necessario in quanto queste derivano da studi di drenaggio di vaste aree e, sebbene prevedano l impiego di opportuni coefficienti per il ragguaglio ad aree minori, forniscono risultati sovra o sottostimati. Ancor più influente sull attendibilità dei risultati è la scarsità delle osservazioni per durate di pioggia inferiori all ora. Essendo le misure dell altezza di pioggia effettuate in modo puntuale, si deve provvedere al ragguaglio della curva di possibilità climatica mediante le relazioni riportate di seguito e note come formule di Marchetti: RELAZIONE TECNICA-GIUSTIFICATIVA DEI DIMENSIONAMENTI-PROGRAMMA INTEGRATO D INTERVENTO-PII GREZZE 10
12 a 1 = a [1-0,06 ( A) 0.40 ] (4.6) n 1 = n 0 + 0,003 ( A ) 0.60 (4.7) 4 1 n 0 = n (4.8) 3 L area nella quale si deve instaurare il nuovo complesso (residenziale-scolastico), è caratterizzata da una superficie totale A= m 2 Dalla relazione sopra esposta ne consegue pertanto che il valore dei nuovi parametri della curva di possibilità climatica ragguagliata all area valgono: a T =36,49 n T =0,298 n φi Ai 1 1 φ = n coefficiente medio ponderale che caratterizza le aree scolanti; A 1 i Per dimensionare i manufatti idraulici presenti all interno della rete, è indispensabile dunque conoscere per ogni bacino di drenaggio il valore del coefficiente d afflusso. In prima fase, si è passati pertanto alla suddivisione della superficie in esame in aree impermeabili e permeabili, in modo tale da assegnare ad ognuna di esse lo specifico coefficiente d afflusso a seconda delle caratteristiche fisiche e geologiche del terreno, tale da consentire la determinazione del coefficiente medio ponderale φ 1 La letteratura fornisce valori di coefficienti di afflusso variabili in funzione della tipologia di superficie di scorrimento e del tempo di ritorno: o Tetti, vialetti, parcheggi 0,8 per tempi di ritorno di 5 anni. o Strade, marciapiedi, superfici in cls 0,85 per tempi di ritorno di 5 anni. RELAZIONE TECNICA-GIUSTIFICATIVA DEI DIMENSIONAMENTI-PROGRAMMA INTEGRATO D INTERVENTO-PII GREZZE 11
13 o Giardini 0,050 per tempi di ritorno di 5 anni o T c = tempo di corrivazione del bacino n i Tc = max Tr + Ti (4.9) i= 1 Ove Tr i = tempo di percorrenza di ciascun ramo del flusso per cui max n i= 1 Tr la seguente: i rappresenta il massimo tempo di percorrenza della rete, determinabile con T r Lmax = (4.10) 1, 5 Vp in cui L max è lo sviluppo del percorso idraulicamente più lungo e V p la velocità di progetto del flusso nello stesso. Non avendo a disposizione dati significativi in riguardo al percorso idraulicamente più lungo, secondo quanto espresso dal PRRA è possibile pervenire alla determinazione del parametro attraverso la relazione di seguito evidenziata: L max_teorico =(1,5xA) 1/2 Sulla scorta di quanto definito, si deduce che il percorso idraulicamente più lungo (teorico) per l area oggetto di studio vale: L max-teorico =(1,5x81.775) 1/2 =350,23 m Essendo la rete di drenaggio dello smaltimento delle acque definita, si constata che il percorso idraulicamente più lungo vale: L max =500,00 m RELAZIONE TECNICA-GIUSTIFICATIVA DEI DIMENSIONAMENTI-PROGRAMMA INTEGRATO D INTERVENTO-PII GREZZE 12
14 A favor di sicurezza, in fase progettuale si è tuttavia ipotizzato di considerare quale percorso idraulicamente più lungo quello definito dalla teoria; L max =350,00 m Il parametro T i, rappresenta il tempo impiegato da una goccia precipitata per raggiungere la rete di drenaggio. Per le superfici considerate in letteratura sono riportati tempi di 10 min pari a 0,166 ore Metodo della corrivazione lineare La valutazione della portata critica Q c transitante in una determinata sezione di chiusura della rete di drenaggio di un generico superficie scolante si determina con le relazioni seguenti: Essendo: Tc t Tc > t 0 0 Qc = A φ * a' Tc n 1 0 t Qc = A 1 ' 4 a Tc Tc 0 n' 1 (4.11) (1/3) 1 a' φ* = φ 45 1 φ 0,75 (4.12) (1/ n' ) 0 0, t = ( ) 1 φ a' (1/ 3) a' φ* = 0, (1 φ ) 1 φ 0,75 (4.13) 1 (1/ n') (1 φ ) t = a' RELAZIONE TECNICA-GIUSTIFICATIVA DEI DIMENSIONAMENTI-PROGRAMMA INTEGRATO D INTERVENTO-PII GREZZE 13
15 Metodo empirico speditivo (P.R.R.A.) La stima della portata meteorica adottata per la superficie urbana in esame, è stata quindi effettuata con un procedimento basato sulla formula razionale attraverso la quale si ottiene che il deflusso critico è dato: Q= u A φ (4.14) dove: A = area del bacino sottesa dalla sezione di calcolo espressa in ha φ= coefficiente medio ponderale del bacino di area A(ha) u = coefficiente udometrico espresso in l/s ha RELAZIONE TECNICA-GIUSTIFICATIVA DEI DIMENSIONAMENTI-PROGRAMMA INTEGRATO D INTERVENTO-PII GREZZE 14
16 Per l applicazione della formula (4.14) si devono assumere i valori dei coefficienti u/a, in funzione della costante temporale K del bacino sotteso e dell esponente n della curva di possibilità climatica Sulla scorta dei dati individuati è possibile quindi pervenire alla determinazione delle curve di possibilità climatica ragguagliate all area. Nella tabella sottostante si riportano i valori calcolati in precedenza: a =36,49 [mm/h n ] n =0,298 Valutazione del tempo di corrivazione e della portata defluente all interno delle due reti di drenaggio: Il tempo di corrivazione del bacino come evidenziato nel prospetto allegato nella sezione precedente vale t c =17,93 min Da quanto stabilito dalla normativa vigente (P.R.R.A), la costante K è considerata come quota parte di T c e precisamente pari al 70%. Da quanto appena affermato si ottiene: K=12,55 [min] Sotto tali ipotesi, sulla base dei valori ricavati per la costante K ed in funzione dell esponente n della curva di possibilità climatica si definisce il valore del parametro u/a (vedi tabella 4.1e grafico). k (minuti) n=0.40 n=0.50 n= ,5 6,5 5,4 10 5,8 5,1 4,4 20 4,1 3,7 3,4 30 2,9 2,7 2,5 40 2,3 2,2 2, ,9 1,9 RELAZIONE TECNICA-GIUSTIFICATIVA DEI DIMENSIONAMENTI-PROGRAMMA INTEGRATO D INTERVENTO-PII GREZZE 15
17 k (minuti) n=0.40 n=0.50 n= ,6 1,6 1,6 70 1,43 1,43 1, ,27 1,27 1, ,1 1,1 1,1 Tab. 4.1 Valori di u/a valutati in funzione dei parametri K e n Valori di u/a (l/ s ha mm) u/a (litri / s x ha x mm) n=0.40 n=0.50 n= K (minuti) Da cui si ottengono i seguenti valori dei coefficienti udometrici stimati direttamente dal grafico: u /a=5,8 (l/sxhaxmm) RELAZIONE TECNICA-GIUSTIFICATIVA DEI DIMENSIONAMENTI-PROGRAMMA INTEGRATO D INTERVENTO-PII GREZZE 16
18 Portata influente Il calcolo della portata influente nel sistema di dispersione ha fornito per entrambe le metodologie di calcolo valori pressoché analoghi. La progettazione del sistema di dispersione/laminazione, è stata tuttavia valutata per una portata superiore, in modo tale da eliminare eventuali incertezze sulla valutazione dei parametri attribuiti in precedenza; in fase progettuale si è considerata pertanto una portata influente al sistema pari ad Q = 900, l/s=0,900 m 3 /s 4.3 Dimensionamento della vasca di laminazione e del sistema di dispersione nel sottosuolo Definita la portata influente alla rete di dispersione/laminazione, si tratta di definire il volume utile per l immagazzinamento della stessa, supponendo di realizzare lungo il tracciato della fognatura bianca un sistema costituito da un complesso di pozzi perdenti posti in serie il cui eccesso di portata venga restituito ad un recapito finale costituito da una vasca di laminazione. Il volume utile per lo stoccaggio della portata non infiltrata nel sistema, sarà pertanto definito dalla capacità d immagazzinamento dei singoli pozzi dislocati lungo la rete di drenaggio e dalla vasca di laminazione posta nel tratto terminale della rete stessa. Il dimensionamento dell apparato d infiltrazione, viene pertanto effettuato oltre che sulla base della portata influente nel sistema dalla capacità d infiltrazione dello stesso. Il sistema d infiltrazione così come concepito, è costituito da una batteria di cerchi in calcestruzzo dotati di fori per la dispersione nel terreno circostante dell acqua meteorica. Il dimensionamento dell impianto di infiltrazione, viene eseguito confrontando le portate in arrivo al sistema (quindi l idrogramma di piena di progetto) con la capacità d infiltrazione del terreno e con l eventuale volume immagazzinato nel sistema; tale RELAZIONE TECNICA-GIUSTIFICATIVA DEI DIMENSIONAMENTI-PROGRAMMA INTEGRATO D INTERVENTO-PII GREZZE 17
19 confronto può essere espresso con l equazione di continuità, che rappresenta il bilancio delle portate entranti e uscenti nel mezzo filtrante: ( Q Q ) Δt = ΔW (4.15) p f con: Q p = portata influente Q f = portata infiltrata Δt = intervallo di tempo ΔW = variazione del volume nel mezzo filtrante La capacità d infiltrazione può essere stimata in prima approssimazione attraverso la relazione di Darcy: Q f = k J A (4.16) con: Q f = portata infiltrata [m 3 /s] k= coefficiente di permeabilità [m/s] J = cadente piezometrica [m/m] A f = superficie netta d infiltrazione considerata La valutazione del volume statico filtrante è stata condotta sulla base di determinate ipotesi: - la cadente piezometrica J è posta unitaria, in quanto si suppone che la superficie piezometrica della falda sia convenientemente al di sotto del fondo disperdente (vedi relazioni geologiche redatte dalla Dott.ssa Rosanna Lentini) - il valore della permeabilità del terreno, può essere assunto pari a K=10-5 m/s. (vedi relazioni geologiche redatte dalla Dott.ssa Rosanna Lentini) - si considera la sola filtrazione in direzione verticale RELAZIONE TECNICA-GIUSTIFICATIVA DEI DIMENSIONAMENTI-PROGRAMMA INTEGRATO D INTERVENTO-PII GREZZE 18
20 - l intervallo temporale Δt è stato posto di poco superiore al tempo di corrivazione dei bacini e considerato pari ad 850 s - il pietrisco, ciottolame caratterizzato da permeabilità K=10-2 m/s posizionato nell intorno della vasca presenta una porosità stimata in incirca 25% avente dimensione 7-8 cm. - la superficie netta d infiltrazione per l intero sistema statico è considerata pari a: A f =ab, (a favor di sicurezza si suppone che l infiltrazione avvenga solo lungo la base del sistema filtrante) Analizzando l intero comparto composto dal sistema di dispersione e dalla vasca di laminazione, si è imposto in sede progettuale secondo quanto espresso dal PTUA, di prelevare dalla vasca di laminazione una portata pari ad 20 l/s*ha, ossia pari a 160 l/s. Sulla scorta di quanto stabilito e per un evento meteorico caratterizzato da un tempo di ritorno T=5 anni, si è pertanto valutato il volume utile necessario all immagazzinamento della portata influente al sistema. Nella tabella posta di seguito, vengono pertanto evidenziati i valori dei parametri conseguenti alle ipotesi formulate: dove: W in rappresentano il volume in ingresso al comparto W out rappresenta il volume in uscita al comparto W max rappresenta il volume da immagazzinare all interno del sistema t crit tempo critico della vasca a t, n t parametri delle curve di possibilità pluviometrica RELAZIONE TECNICA-GIUSTIFICATIVA DEI DIMENSIONAMENTI-PROGRAMMA INTEGRATO D INTERVENTO-PII GREZZE 19
21 A area del bacino ϕ coefficiente d afflusso Da quanto evidenziato dalla tabella precedente, si constata che il sistema necessita di un volume utile totale di immagazzinamento valutato pari ad V utile_totale =888,85 m 3 Ipotizzando di dislocare il sistema filtrante costituito dai pozzi perdenti in 7 zone (vedi planimetria allegata), per ognuna delle quali si prevede: Si assume: a=16,00 m b=6,00 m c= 1,5 m (il parametro deriva dalla presenza della falda posta mediamente a 2,00 m dal piano campagna, vedi relazioni geologiche redatte dalla Dott.ssa Rosanna Lentini) Sulla scorta delle considerazioni effettuate è possibile pervenire alla determinazione della capacità totale del sistema statico per ogni pozzo realizzato. RELAZIONE TECNICA-GIUSTIFICATIVA DEI DIMENSIONAMENTI-PROGRAMMA INTEGRATO D INTERVENTO-PII GREZZE 20
22 Supponendo di eseguire dei pozzi perdenti caratterizzati da sezione circolare con diametro φ=200 cm, è possibile valutare se il volume di stoccaggio a disposizione soddisfa le reali necessità d invaso per l intera area considerata. In fase progettuale, si suppone pertanto di realizzare per un sistema di immagazzinamento così composto : 1) da una batteria di 14 pozzi per ogni zona, caratterizzati da un altezza utile di 1,5 m 2) da pietrisco collocato nell intorno della batteria di pozzi, in modo tale da costituire un sistema statico di immagazzinamento pari ad 3 V lordo = ,5 = 144m Sulla base delle ipotesi formulate, è possibile stabilire il volume totale d invaso a disposizione V (costituito dal volume proprio del sistema di pozzi con la ut ile totale capacità d immagazzinamento del terreno drenante): 2 Π Φ 3 V 14-pozzi = 1,5 14 = 65,94 m 4 Il volume del dreno è pari a V dreno = a b c V14 = 6 1,5 65,94 = 78, 06 pozzi 16 m Vutile dreno = Vdreno 0,25 = 78,06 0,25 = 19,51 m da cui si ricava che la capacità del singolo blocco vale: V sin golo _ blocco = Vutile dreno + V14 pozzi =,51+ 65,94 = 85, m 3 Pertanto si deduce che il volume immagazzinato dall intero sistema di dispersione vale: V 3 utiletotal e = V sin golo _ blocco 7 = 85,45 m 7 = ,15 m Il volume da assegnare alla vasca di laminazione risulta essere pertanto V vasca_laminazione =888,85-598,18=290,67 m 3 3 RELAZIONE TECNICA-GIUSTIFICATIVA DEI DIMENSIONAMENTI-PROGRAMMA INTEGRATO D INTERVENTO-PII GREZZE 21
23 In fase progettuale si prescrive pertanto di realizzare una vasca caratterizzata da un volume pari ad Vasca=300 m Conclusioni Dai dati ricavati nei paragrafi precedenti, vista l entità delle acque meteoriche da defluire, si è deciso di realizzare un sistema di smaltimento/immagazzinamento costituito da delle batterie di pozzi poste in serie, dislocate lungo il tragitto della rete comunicanti con una vasca di laminazione posta nel tratto terminale della stessa. Dalla disposizione planimetrica del nuovo insediamento ed in funzione dell andamento altimetrico dello stesso, si è imposto di riservare la parte del sottosuolo occupato dai parcheggi al posizionamento del sistema di dispersione in modo tale che ogni singolo agglomerato di pozzi presenti le stesse caratteristiche: N.batteria di pozzi N p =14 Altezza utile pozzi h=1,5 m Diametro anello =2,00 m Pietrisco collocato nell intorno della batteria di pozzi dim. a=16,00 m; b=6,00 m altezza del dreno c=1,5 m (minima altezza valutata in funzione della posizione della falda freatica) Come è possibile constatare dalla planimetria allegata al progetto, le aree riservate allo stallo degli elementi di dispersione delle acque meteoriche, risultano essere 7 ed individuate come precedentemente definito nella parte sottostante delle aree assegnate a parcheggio. In ognuna di queste aree si deve provvedere alla realizzazione del sistema di dispersione secondo le dimensioni e caratteristiche definite ai punti sopra. Dai risultati ricavati, si è potuto constatare che il solo RELAZIONE TECNICA-GIUSTIFICATIVA DEI DIMENSIONAMENTI-PROGRAMMA INTEGRATO D INTERVENTO-PII GREZZE 22
24 complesso dei pozzi non risulta sufficiente all immagazzinamento del deflusso prodotto dalla superficie scolante. Si rende pertanto necessario realizzare una vasca di laminazione caratterizzata da un volume utile pari ad V utile-vasca =300 m 3 Si prescrive inoltre di realizzare prima dell impianto filtrante opportuno manufatto dissabbiatore per il trattenimento del materiale grossolano in arrivo. Tale relazione evidenzia in sintesi la necessità di scaricare nella pubblica rete delle acque bianche una portata fissata dai limiti del PTUA (20 l/s*ha, ossia pari a 160 l/s). Tale quantità dovrà essere verificata con la rete urbana di smaltimento della zona delle Grezze. Conseguentemente in relazione alla possibilità di scarico di tale quantità, verrà effettuato il dimensionamento dell impianto di sollevamento dalla vasca di laminazione al recapito in via Grezze (da quota 93,00m a quota 101,00 m) e la vasca di laminazione stessa. Schema pozzo perdente Qp Portata in ingresso al dispositivo filtrante Pozzetto disabbiatore per sedimentazione materiale H=1,5 m geotessile materiale drenante Pozzo perdente H=1,5 m Desenzano D/G, li Il tecnico Avanzi ing.gian Pietro RELAZIONE TECNICA-GIUSTIFICATIVA DEI DIMENSIONAMENTI-PROGRAMMA INTEGRATO D INTERVENTO-PII GREZZE 23
25 RELAZIONE TECNICA-GIUSTIFICATIVA DEI DIMENSIONAMENTI-PROGRAMMA INTEGRATO D INTERVENTO-PII GREZZE 24
1. PREMESSA... 2 2. PARAMETRI IDROLOGICI DI PROGETTO... 3 3. VERIFICHE IDRAULICHE... 5
INDICE 1. PREMESSA... 2 2. PARAMETRI IDROLOGICI DI PROGETTO... 3 3. VERIFICHE IDRAULICHE... 5 PROGETTO ESECUTIVO 1/9 1. PREMESSA La presente relazione descrive gli aspetti idraulici connessi con lo smaltimento
DettagliCALCOLI IDRAULICI DRENAGGIO DELLA PIATTAFORMA STRADALE
CALCOLI IDRAULICI DRENAGGIO DELLA PIATTAFORMA STRADALE Premesse La rete per l evacuazione delle acque meteoriche dal corpo stradale, viene progettata in maniera da captare la totalità delle acque piovane
DettagliESEMPIO DI DIMENSIONAMENTO DI UNA RETE DI FOGNATURA
Corso di Costruzioni idrauliche (E.A.) A.A. 2011/2012 ESEMPIO DI DIMENSIONAMENTO DI UNA RETE DI FOGNATURA (Appunti tratti dalla lezione del 14/05/2012, non rivisti dal docente) 1 Esempio di dimensionamento
DettagliPROVINCIA DI PERUGIA COMUNE DI DERUTA
PROVINCIA DI PERUGIA COMUNE DI DERUTA REALIZZAZIONE DI UN IMMISSIONE DI ACQUE CHIARE NEL FOSSO DEI GUASTRI IN LOC. SANT'ANGELO DI CELLE COMMITTENTE: NOVATECNO S.r.l. INTEGRAZIONE DOCUMENTALE - Prot. N.
DettagliEsercizio per casa n 2: Riesame dei risultati del metodo razionale con due metodi di stima della pioggia netta. Elena Diamantini, matricola 197496
Esercizio per casa n 2: Riesame dei risultati del metodo razionale con due metodi di stima della pioggia netta. Elena Diamantini, matricola 197496 Scopo dell'esercizio è riesaminare la formulazione tradizionale
DettagliPolitecnico di Torino. Esercitazioni di Protezione idraulica del territorio
Politecnico di Torino Esercitazioni di Protezione idraulica del territorio a.a. 2012-2013 ESERCITAZIONE 1 VALUTAZIONE DELLA RARITÀ DI UN EVENTO PLUVIOMETRICO ECCEZIONALE 1. Determinazione del periodo di
DettagliLa superficie complessiva di deflusso delle acque piovane da smaltire nel sottosuolo risulta di 460 mq ed è così suddivisa:
1. Premesse La seguente relazione idraulica è redatta allo scopo di indicare le modalità di raccolta, deflusso e smaltimento delle acque meteoriche di dilavamento del nuovo tratto di pista ciclopedonale
DettagliPROGETTO PRELIMINARE PER INSTALLAZIONE IMPIANTO DI TRATTAMENTO DEL PERCOLATO DI DISCARICA CON TECNOLOGIA RECAM
SOCIETA CHIMICA LARDERELLO S.p.A. Socio Unico (POMARANCE) DISCARICA BULERA PROGETTO PRELIMINARE PER INSTALLAZIONE IMPIANTO DI TRATTAMENTO DEL PERCOLATO DI DISCARICA CON TECNOLOGIA RECAM RETE DI REGIMAZIONE
DettagliPROGETTO DEFINITIVO CASTELLEONE DI SUASA CORINALDO STUDIO INGEGNERI ASSOCIATI DI PANDOLFI ADALBERTO E PANDOLFI LUCA FORMATO A4 SCALA ----- PROGETTISTI
ACCORDO DI PROGRAMMA TRA I COMUNI CASTELLEONE DI SUASA CORINALDO REGIONE MARCHE PROVINCIA DI ANCONA AMPLIAMENTO DISCARICA PER RIFIUTI NON PERICOLOSI DI C O R I N A LD O PROGETTO DEFINITIVO N. ELAB. TITOLO
DettagliStudio di Geologia Applicata - Dott. Geol. Pier Luigi Amadori
Studio di Geologia Applicata - Dott. Geol. Pier Luigi Amadori Viale della Repubblica, 4-47014 Meldola (FC) Tel-Fax. 0543/49 03 36 - C. F. MDR PLG 44L06 A 565 O - P. IVA 00627450406 PREMESSA La presente
DettagliRELAZIONE SMALTIMENTO ACQUE
Parrocchia di San Nicolò a Trebbia *** Cooperativa Abitazione Santa Marta Proprietà Indivisa Società Cooperativa PIANO ATTUATIVO per Intervento di Nuova Costruzione sito in via Alicata, Rottofreno (PC)
Dettagli2) Determinazione della portata nera prodotta dall insedimanento scolasticoresidenziale
COMUNE DI DESENZANO D/G PROVINCIA DI BRESCIA COMMITTENTE SOCIETÀ AGRICOLA TREZZA Studio idraulico preliminare per lo smaltimento delle acque reflue del piano integrato- PII Grezze RELAZIONE TECNICA GIUSTIFICATIVA
DettagliI sistemi di trattamento delle acque meteoriche - Normativa
I sistemi di trattamento delle acque meteoriche - Normativa La normativa che disciplina la necessità di sottoporre a trattamento le acque reflue di origine meteorica è il D. Lgs. 152/06 (Testo Unico Ambientale)
DettagliCOMUNE DI ROMA RELAZIONE TECNICA DI CALCOLO IDRAULICO RETE PER LA RACCOLTA DELLE ACQUE METEORICHE
COMUNE DI ROMA RELAZIONE TECNICA DI CALCOLO IDRAULICO RETE PER LA RACCOLTA DELLE ACQUE METEORICHE CALCOLO DELLA PORTATA DELLE ACQUE METEORICHE Il calcolo per la verifica idraulica di seguito riportato
Dettagli1 PREMESSA... 3 2 ANALISI IDROLOGICA... 3 2.1 ANALISI PLUVIOMETRICA METODO DELLA REGIONALIZZAZIONE... 3 2.2 CURVA DI PIOGGIA DI PROGETTO...
INDICE 1 PREMESSA... 3 2 ANALISI IDROLOGICA... 3 2.1 ANALISI PLUVIOMETRICA METODO DELLA REGIONALIZZAZIONE... 3 2.2 CURVA DI PIOGGIA DI PROGETTO... 4 3 FOGNATURA BIANCA ESISTENTE... 6 4 FOGNATURA BIANCA
Dettagli1. Distribuzioni campionarie
Università degli Studi di Basilicata Facoltà di Economia Corso di Laurea in Economia Aziendale - a.a. 2012/2013 lezioni di statistica del 3 e 6 giugno 2013 - di Massimo Cristallo - 1. Distribuzioni campionarie
DettagliPIANO GENERALE DEL SISTEMA FOGNARIO DEL COMUNE DI RIMINI 11 PIANO DEGLI INTERVENTI CON INDIVIDUAZIONE DEL LIVELLO DI PRIORITA E DEI COSTI
PIANO GENERALE DEL SISTEMA FOGNARIO DEL COMUNE DI RIMINI 11 PIANO DEGLI INTERVENTI CON INDIVIDUAZIONE DEL LIVELLO DI PRIORITA E DEI COSTI 85 PIANO GENERALE DEL SISTEMA FOGNARIO DEL COMUNE DI RIMINI IL
DettagliDI IDROLOGIA TECNICA PARTE III
FACOLTA DI INGEGNERIA Laurea Specialistica in Ingegneria Civile N.O. Giuseppe T. Aronica CORSO DI IDROLOGIA TECNICA PARTE III Idrologia delle piene Lezione XII: I metodi diretti per la valutazione delle
DettagliPIANO GENERALE DI BONIFICA E DI TUTELA DEL TERRITORIO
PIANO GENERALE DI BONIFICA E DI TUTELA DEL TERRITORIO (L.R. 8 maggio 29 n. 12, art. 23) PRIMA STESURA LUGLIO 21 2) CARATTERIZZAZIONE PLUVIOMETRICA DEL COMPRENSORIO CONSORZIALE CONSORZIO DI BONIFICA BACCHIGLIONE
DettagliALTO TREVIGIANO SERVIZI s.r.l.
1 INDICE 1. PREMESSA... 2 2. IL CALCOLO DEI CARICHI IDRAULICI AFFERENTI ALL IMPIANTO DI SALVATRONDA. 4 2.1 I COMUNI INTERESSATI DALL INTERVENTO DI PROGETTO... 4 2.2 PORTATE NERE TEORICHE... 4 2.3 PORTATE
DettagliCorso di. Dott.ssa Donatella Cocca
Corso di Statistica medica e applicata Dott.ssa Donatella Cocca 1 a Lezione Cos'è la statistica? Come in tutta la ricerca scientifica sperimentale, anche nelle scienze mediche e biologiche è indispensabile
DettagliComune di Bertinoro (BO) Fratta Terme - comparto attuativo CA 15
Comune di Bertinoro (BO) Fratta Terme - comparto attuativo CA 15 Relazione idraulica per il dimensionamento del sistema di smaltimento delle acque meteoriche, reflue e degli invasi di laminazione Luglio,
DettagliPer garantire l invarianza idraulica si è tenuto conto dei seguenti elementi:
1 Premessa Il comparto rientra nell ambito degli accordi con i privati di cui all art. 18 della L.R. n. 20/2000 contrassegnato col n. 16 Lido di Classe Nord Sud, ed è soggetto a PUA generale. E costituito
DettagliESERCITAZIONE N. 1 (11 Ottobre 2007) Verifica di un impianto di pompaggio
ESERCITAZIONE N. 1 (11 Ottobre 2007) Verifica di un impianto di pompaggio È dato un pozzo con piano campagna H posto a 90 m s.l.m., dal quale l acqua è sollevata verso un serbatoio il cui pelo libero H
DettagliP.U.A. n 3 Via Leopardi
P.U.A. n 3 Via Leopardi REGIONE VENETO provincia di Padova comune di Galliera Veneta Relazione idraulica Il committente Comune di Galliera Veneta Via Roma 174 Il progettista Arch. Sara Favotto STUDIO NOVE
DettagliALLEGATO 1 Analisi delle serie storiche pluviometriche delle stazioni di Torre del Lago e di Viareggio.
ALLEGATO 1 Analisi delle serie storiche pluviometriche delle stazioni di Torre del Lago e di Viareggio. Per una migliore caratterizzazione del bacino idrologico dell area di studio, sono state acquisite
DettagliINTERVENTI ESEGUITI CON CARATTERE DI URGENZA PRESSO AREA DISCARICA LOC. VALLENONCELLO PORDENONE (PN)
INTERVENTI ESEGUITI CON CARATTERE DI URGENZA PRESSO AREA DISCARICA LOC. VALLENONCELLO PORDENONE (PN) Premessa: Nel periodo compreso fra la seconda metà di dicembre 2013 e la prima di febbraio 2014, sul
DettagliCURVE DI POSSIBILITA PLUVIOMETRICA Ancona Torrette Osimo Baraccola Recanati
CURVE DI POSSIBILITA PLUVIOMETRICA Ancona Torrette Osimo Baraccola Recanati ANALISI DELLE PRECIPITAZIONI INTENSE Le curve di possibilità pluviometrica sono state stimate a partire dai dati delle massime
DettagliE naturale chiedersi alcune cose sulla media campionaria x n
Supponiamo che un fabbricante stia introducendo un nuovo tipo di batteria per un automobile elettrica. La durata osservata x i delle i-esima batteria è la realizzazione (valore assunto) di una variabile
DettagliRELAZIONE TECNICA DELLA FOGNATURA RELATIVAMENTE ALLE ACQUE NERE E METEORICHE INERENTI IL PROGETTO DI P.U.A., IN ZONA D3.1, AD INIZIATIVA PRIVATA
RELAZIONE TECNICA DELLA FOGNATURA RELATIVAMENTE ALLE ACQUE NERE E METEORICHE INERENTI IL PROGETTO DI P.U.A., IN ZONA D3.1, AD INIZIATIVA PRIVATA Il presente Piano Urbanistico Attuativo, si pone l obbiettivo
DettagliFOGNA BIANCA RELAZIONE DI CALCOLO I TRATTO PENDENZA 2 PER MILLE
FOGNA BIANCA RELAZIONE DI CALCOLO I TRATTO PENDENZA 2 PER MILLE La rete fognaria in oggetto è costituita da 5 picchetti e da 4 tratti. Legge di probabilità pluviometrica La legge di probabilità pluviometrica
DettagliRELAZIONE SPECIALISTICA DI CALCOLO
RELAZIONE SPECIALISTICA DI CALCOLO 1 - RETI DI FOGNATURA Il sistema di smaltimento delle acque è di tipo separativo, ossia attraverso due reti distinte vengono convogliate le acque d'origine pluviale e
DettagliNel caso in esame, si determina la curva di possibilità pluviometrica con un tempo di ritorno Tr = 200 anni pari a: H (t, Trit) = a t n
1.0 PREMESSE Con il presente Studio di Compatibilità Idraulica si intende verificare le condizioni idrauliche del sito e dimensionare la rete di raccolta delle acque meteoriche derivanti dalle aree scolanti
DettagliC H I E D E. di allacciare lo scarico delle acque reflue provenienti dal suddetto insediamento. nella fognatura pubblica di Via n.
MARCA DA BOLLO DA 14,62 SPETT. LE COMUNE DI CALUSCO D ADDA (BG) - Settore Tecnico OGGETTO: Richiesta di Autorizzazione all allacciamento alla fognatura pubblica D.Lgs n. 152 del 03.04.2006 e s.m.i. Regolamenti
Dettagli1. PREMESSA 2. CALCOLI E VERIFICHE FOGNATURA ACQUE REFLUE
1. PREMESSA La presente verifica idraulica fa riferimento alla precedente verifica allegata al progetto preliminare approvato con Deliberazione del Giunta Municipale n. 113 del 19.09.2011, con la quale
DettagliV= R*I. LEGGE DI OHM Dopo aver illustrato le principali grandezze elettriche è necessario analizzare i legami che vi sono tra di loro.
LEGGE DI OHM Dopo aver illustrato le principali grandezze elettriche è necessario analizzare i legami che vi sono tra di loro. PREMESSA: Anche intuitivamente dovrebbe a questo punto essere ormai chiaro
DettagliSlide Cerbara parte1 5. Le distribuzioni teoriche
Slide Cerbara parte1 5 Le distribuzioni teoriche I fenomeni biologici, demografici, sociali ed economici, che sono il principale oggetto della statistica, non sono retti da leggi matematiche. Però dalle
DettagliFOGNATURE: DEFINIZIONI, NORMATIVA DI RIFERIMENTO E ORGANIZZAZIONE
Corso di Costruzioni idrauliche (E.A.) A.A. 2010/2011 FOGNATURE: DEFINIZIONI, NORMATIVA DI RIFERIMENTO E ORGANIZZAZIONE (Appunti tratti dalla lezione del 8/45/2011, non rivisti dal docente) Riferimenti
DettagliSISTEMI INNOVATIVI PER LA GESTIONE DELLE ACQUE METEORICHE
SISTEMI INNOVATIVI PER LA GESTIONE DELLE ACQUE METEORICHE Geoplast www.geoplast.it Ciclo naturale dell acqua La gestione delle acque meteoriche è importante al fine di ripristinare il naturale ciclo dell
DettagliInsegnamento di Progetto di Infrastrutture viarie
Insegnamento di Progetto di Infrastrutture viarie Opere in terra Caratteristiche di un terreno Compressibilità e costipamento delle terre Portanza sottofondi e fondazioni stradali Instabilità del corpo
DettagliRICHIESTA DI CLASSIFICAZIONE/AUTORIZZAZIONE ALLO SCARICO: INSEDIAMENTO PRODUTTIVO/COMMERCIALE Pagina 1 di 7
PRODUTTIVO/COMMERCIALE Pagina 1 di 7 Questo modulo, compilato in ogni sua parte e corredato degli allegati richiesti deve essere consegnato in duplice/triplice copia al Comune/SUAP di pertinenza della
DettagliCOMUNE DI NOLE (Capofila)
COMUNE DI NOLE (Capofila) Provincia di Torino INTEGRZIONE CONNESSIONE CICLOPEDONLE LUNGO L FSCI FLUVILE STUDIO IDROLOGICO IDRULICO TRTTO DI CUNETT STRDLE INTUBT IN COMUNE DI CIRIE FRZIONE VSTLL * * * *
DettagliSistema Evolution Modì: vasche di raccolta o dispersione delle acque piovane
Sistema Evolution Modì: vasche di raccolta o dispersione delle acque piovane Il Sistema Evolution Modì è la nuova soluzione per la realizzazione di vasche di raccolta o dispersione delle acque piovane,
DettagliCOMUNE DI BUTTAPIETRA Provincia di Verona
COMUNE DI BUTTAPIETRA Provincia di Verona Area Tecnica Settore Edilizia Pubblica/ Ecologia LINEE GUIDA RELATIVE AGLI SCARICHI DI ACQUE REFLUE DOMESTICHE IN CORPO RICETTORE DIVERSO DALLA FOGNATURA (SUOLO,
DettagliSPC e distribuzione normale con Access
SPC e distribuzione normale con Access In questo articolo esamineremo una applicazione Access per il calcolo e la rappresentazione grafica della distribuzione normale, collegata con tabelle di Clienti,
Dettagli1 Premesse generali... 2. 2 Quadro normativo di riferimento... 3. 3 Inquadramento stato idraulico... 3. 3.1 Sezioni stradali in RILEVATO...
Sommario 1 Premesse generali... 2 2 Quadro normativo di riferimento... 3 3 Inquadramento stato idraulico... 3 3.1 Sezioni stradali in RILEVATO... 4 3.2 Sezioni stradali in TRINCEA... 5 3.3 Caratteristiche
DettagliPerché il logaritmo è così importante?
Esempio 1. Perché il logaritmo è così importante? (concentrazione di ioni di idrogeno in una soluzione, il ph) Un sistema solido o liquido, costituito da due o più componenti, (sale disciolto nell'acqua),
Dettagli+ S.P.Q.R. COMUNE DI ROMA
+ S.P.Q.R. COMUNE DI ROMA DIPARTIMENTO XII - LAVORI PUBBLICI E MANUTENZIONI E MANUTENZIONE URBANA CRITERI PER IL DIMENSIONAMENTO DEI CONDOTTI FOGNARI DELLA CITTA' DI ROMA a cura della II unità organizzativa
DettagliCATEGORIE DI ATTIVITA CONSULENZE IN PROCEDIMENTI GIUDIZIARI 4.0 BONIFICA ACUSTICA/ PROGETTAZIONE ACUSTICA
1. Tabella delle categorie di attività CATEGORIE DI ATTIVITA MISURE RELAZIONI TECNICHE REQUISITI ACUSTICI DELLE SORGENTI SONORE NEI LUOGHI DI INTRATTENIMENTO DANZANTE E DI PUBBLICO SPETTACOLO ex DPCM 215/99
DettagliCod.: S10011-SF-ID01-0 Data: 15/06/2010
Cod.: S-SF-ID- Data: 5/6/2 INTRODUZIONE La relazione descrive gli interventi finalizzati allo smaltimento delle acque meteoriche del Terzo Lotto dell Asse Lungosavena. L area è localizzata tra il Comune
DettagliRILOCALIZZAZIONE DI UN IMPIANTO DI RECUPERO RIFIUTI INERTI DA COSTRUZIONE E DEMOLIZIONE
REGIONE DEL VENETO PROVINCIA DI VENEZIA COMUNE DI CAMPAGNA LUPIA RILOCALIZZAZIONE DI UN IMPIANTO DI RECUPERO RIFIUTI INERTI DA COSTRUZIONE E DEMOLIZIONE Domanda di Verifica di Assoggettabilità alla VIA
DettagliRELAZIONE TECNICA rete fognaria acque bianche
RELAZIONE TECNICA rete fognaria acque bianche Premessa L ambito d intervento del P.P.I.P riguarda un area a destinazione residenziale (d ora in poi denominata bacino) di 3.440 m², così suddivisa: PLANIMETRIA
DettagliINTERVENTO 1 STRALCIO: URBANIZZAZIONI PROGETTO ESECUTIVO 14) IMPIANTO FOGNATURA NERA E PLUVIALE RELAZIONE TECNICA
REGIONE PUGLIA INTERVENTO COFINANZIATO DAL PO FESR 2007-2013 ASSE VII LINEA DI INTERVENTO 7.1 AZIONE 7.1.2 CODICE OPERAZIONE FE7.100117 PROGRAMMA INTEGRATO DI RIQUALIFICAZIONE DELLE PERIFERIE PIRP SAN
DettagliRUOLO DELLE FOGNATURE E CAMBIAMENTO CLIMATICO. Maurizio Brown, Fabio Marelli
RUOLO DELLE FOGNATURE E CAMBIAMENTO CLIMATICO Maurizio Brown, Fabio Marelli SOMMARIO pag.03 pag.07 pag,11 pag.16 pag.21 Rete idrometrica e pluviometrica Analisi delle piogge e cambiamenti climatici La
DettagliCorso di Componenti e Impianti Termotecnici LE RETI DI DISTRIBUZIONE PERDITE DI CARICO LOCALIZZATE
LE RETI DI DISTRIBUZIONE PERDITE DI CARICO LOCALIZZATE 1 PERDITE DI CARICO LOCALIZZATE Sono le perdite di carico (o di pressione) che un fluido, in moto attraverso un condotto, subisce a causa delle resistenze
DettagliStima per intervalli Nei metodi di stima puntuale è sempre presente un ^ errore θ θ dovuto al fatto che la stima di θ in genere non coincide con il parametro θ. Sorge quindi l esigenza di determinare una
DettagliTECNICA DELLE COSTRUZIONI: PROGETTO DI STRUTTURE LE FONDAZIONI
LE FONDAZIONI Generalità sulle fondazioni Fondazioni dirette Plinti isolati Trave rovescia Esecutivi di strutture di fondazione Generalità Le opere di fondazione hanno il compito di trasferire le sollecitazioni
DettagliMarco Maglionico Università di Bologna Dipartimento DICAM
La gestione delle acque meteoriche nelle aree urbane: aspetti idraulici e ambientali Marco Maglionico Dipartimento marco.maglionico@unibo.it Effetti dell urbanizzazione sul ciclo idrologico L urbanizzazione
DettagliPROGETTO. Contratti di quartiere II - CASCINA RASARIO
PROGETTO Contratti di quartiere II - CASCINA RASARIO RELAZIONE IDRAULICA FOGNATURE ACQUE NERE E BIANCHE PROGETTO REDATTO IN DATA ottobre 2013 RESPONSABILE PROCEDIMENTO : ING. MARCELLO MONFRINOLI PROGETTISTA
DettagliCOMUNE DI FAENZA Area ITALGAS
COMUNE DI FAENZA Area ITALGAS 29 gennaio 2013 RELAZIONE TECNICA RETE FOGNARIA 0. VARIANTE La variante dal punto di vista idraulico riguarda sostanzialmente tre punti: 1. la modifica del piccolo lotto di
DettagliPOZZO DI RICERCA DI ZIBIDO SAN GIACOMO (MI)
POZZO DI RICERCA DI ZIBIDO SAN GIACOMO (MI) RELAZIONE IDROLOGICA E IDRAULICA DELLA RETE DI RACCOLTA DELLE ACQUE PIOVANE Settembre 2014 PROGETTISTA Dott. Ing. Leopoldo Cafaro Iscritto all Ordine degli Ingegneri
DettagliStatistical Process Control
Statistical Process Control ESERCIZI Esercizio 1. Per la caratteristica di un processo distribuita gaussianamente sono note media e deviazione standard: µ = 100, σ = 0.2. 1a. Calcolare la linea centrale
DettagliUn po di statistica. Christian Ferrari. Laboratorio di Matematica
Un po di statistica Christian Ferrari Laboratorio di Matematica 1 Introduzione La statistica è una parte della matematica applicata che si occupa della raccolta, dell analisi e dell interpretazione di
DettagliScheda tecnica preparazione e posa pareti prefabbricate piscina interrata 8x4 a fagiolo
Scheda tecnica preparazione e posa pareti prefabbricate piscina interrata 8x4 a fagiolo Caratteristiche principali piscina: Dimensioni vasca: come da disegno Perimetro totale: 20,51 Superficie specchio
DettagliCriteri di dimensionamento delle Fognature Nere
Criteri di dimensionamento delle Fognature Nere Le fognature nere vengono dimensionate per le massime portate di tempo asciutto che si prevede e si stima si verificheranno negli N anni di funzionamento
DettagliTubi di Drenaggio. con flangiatura elicoidale continua sull intera lunghezza.
Tubi di Drenaggio DRENAGGIO dei TERRENI L adozione dei tubi Spirodrain è la miglior soluzione per risolvere qualsiasi problema di drenaggio dei terreni e di raccolta delle acque sotterranee. I tubi Spirodrain
DettagliDimensionamento di un ADDUTTORE
Dimensionamento di un ADDUTTORE L adduttore è una parte fondamentale dello schema acquedottistico, che nella legislazione definito come impianto di trasporto: si intende il complesso delle opere occorrenti
DettagliDATI TECNICI SULLO SCARICO DI ACQUE REFLUE INDUSTRIALI E INDUSTRIALI/DOMESTICHE
ALLEGATO 2 DATI TECNICI SULLO SCARICO DI ACQUE REFLUE INDUSTRIALI E INDUSTRIALI/DOMESTICHE Documentazione da presentare: LA SCHEDA DEVE ESSERE COMPILATA, FIRMATA E TIMBRATA DA TECNICO NONCHE FIRMATA E
DettagliCASE HISTORY DRENAGGIO VIGNETI- IDROSAC-MONTALCINO (SIENA)
CASE HISTORY DRENAGGIO VIGNETI- IDROSAC-MONTALCINO (SIENA) 1 - Descrizione dell intervento a difesa del suolo1 Lo scopo dell intervento è quello di realizzare un drenaggio a bassa profondità in trincea
DettagliStatistica. Lezione 6
Università degli Studi del Piemonte Orientale Corso di Laurea in Infermieristica Corso integrato in Scienze della Prevenzione e dei Servizi sanitari Statistica Lezione 6 a.a 011-01 Dott.ssa Daniela Ferrante
DettagliRINNOVO DI AUTORIZZAZIONE ALLO SCARICO PER ACQUE REFLUE INDUSTRIALI
RINNOVO DI AUTORIZZAZIONE ALLO SCARICO PER ACQUE REFLUE INDUSTRIALI Il sottoscritto nato a il titolare o legale rappresentante dell Azienda sita nel Comune di in via CHIEDE il rinnovo dell autorizzazione
DettagliIdraulica Filtrazione
Idraulica Filtrazione armando carravetta 07/06/2007 1 Definizione di falda acquifera Le falde acquifere sono costituite principalmente da strati di materiale a granulometria fine completamente saturi di
DettagliRelazione idraulica per dimensionamento dei sistemi di smaltimento per nuovo parcheggio presso Pusterla 1880 s.p.a.
Incarico: Relazione idraulica per determinazione delle portate di pioggia e dimensionamento dei relativi sistemi di smaltimento delle precipitazioni dalle superfici scolanti del nuovo parcheggio. Committente:
DettagliRINNOVO DELLE AUTORIZZAZIONI ALLO SCARICO NELLE RETI CONSORTILI
RINNOVO DELLE AUTORIZZAZIONI ALLO SCARICO NELLE RETI CONSORTILI INCONTRO TECNICO CON LE IMPRESE Venerdì 20 Aprile 2012, ore 17:00 Piano Primo Autorizzazione allo scarico nelle Reti Fognarie Consortili
DettagliCOMUNE DI MERCALLO PROVINCIA DI VARESE. Via Bagaglio, 171 - C.A.P. 21020 - tel. 0331/968104
COMUNE DI MERCALLO No bollo PROVINCIA DI VARESE Via Bagaglio, 171 - C.A.P. 21020 - tel. 0331/968104 Cod.fisc.: 83003793570 - E-mail: ed.pubblica@comune.mercallo.va.it Spettabile COMUNE DI MERCALLO Via
DettagliRELAZIONE TECNICA IMPIANTO DI DEPURAZIONE ACQUE REFLUE DOMESTICHE
danielemanni architetto COMMITTENZA: DOMUS VIVENS SRL RELAZIONE TECNICA IMPIANTO DI DEPURAZIONE ACQUE REFLUE DOMESTICHE OGGETTO: PROGETTO DI RISTRUTTURAZIONE EDILIZIA E RICONVERSIONE DI ATTIVITA (D.P.R.
DettagliSOMMARIO. 4.1 Curve di possibilità pluviometrica...6. 4.2 Coefficiente di deflusso...7. 4.2.1 Tempo di corrivazione...7
SOMMARIO 1. PREMESSA... 2 2. INQUADRAMENTO TERRITORIALE... 3 3. PROGETTO URBANISTICO... 4 4. STUDIO IDROLOGICO... 6 4.1 Curve di possibilità pluviometrica...6 4.2 Coefficiente di deflusso...7 4.2.1 Tempo
DettagliInferenza statistica. Statistica medica 1
Inferenza statistica L inferenza statistica è un insieme di metodi con cui si cerca di trarre una conclusione sulla popolazione sulla base di alcune informazioni ricavate da un campione estratto da quella
DettagliCommittente GIELLE COSTRUZIONI S.r.l. Via G. Galilei, 54 25068 Sarezzo (BS) COMPLESSO EDILIZIO PROGETTO CONVENZIONE LOTTO LIBERO 9 Via Monteverdi
Comune di Concesio Provincia di Brescia Committente GIELLE COSTRUZIONI S.r.l. Via G. Galilei, 54 25068 Sarezzo (BS) COMPLESSO EDILIZIO PROGETTO CONVENZIONE LOTTO LIBERO 9 Via Monteverdi VERIFICHE DI COMPATIBILITÀ
Dettagli- K - PRESCRIZIONI TECNICHE PER LA PROGETTAZIONE E REALIZZAZIONE DELLE RETI FOGNARIE STANDARD PROGETTO SP - TEA - 001.
- K - PRESCRIZIONI TECNICHE PER LA PROGETTAZIONE E REALIZZAZIONE DELLE RETI FOGNARIE (revisione 04) Pagina 1 di 11 INDICE Pag. PARTE K RETI FOGNARIE K.1 3 REQUISITI DEI PROGETTI DI FOGNATURE PER NUOVE
DettagliB) L utenza rappresenta il 5% degli ingressi medi giornalieri, si ipotizza un utilizzo medio del posto auto di 6 ore, per un massimo di 12 ore
ODG: PROGETTO MOBILITA-PARCHEGGI DI SCAMBIO-UN NUOVO MODO DI VIVERE PERUGIA Allegato 1 ANALISI DELL UTENZA Le previsioni relative alla potenziale utenza delle aree adibite a parcheggio di scambio, sono
DettagliALLEGATO TECNICO S 1. Reflui scaricati tramite il terminale n totale di scarichi n (come da elaborato grafico allegato alla domanda)
ALLEGATO TECNICO S 1 Reflui scaricati tramite il terminale n totale di scarichi n (come da elaborato grafico allegato alla domanda) Coordinate geografiche Gauss Boaga 2 (in metri) del punt di recapito
DettagliIl/La sottoscritto/a, in qualità di progettista
Foglio n 1 di 9 CHECK LIST DI ASSEVERAZIONE DEI CONTENUTI DEL PROGETTO ESECUTIVO Il/La sottoscritto/a, in qualità di progettista delle opere fognarie comprese nel Piano Urbanistico denominato. in Comune
DettagliGli impianti di scarico Indicazioni, vincoli e requisiti di progettazione
Gli impianti di scarico Indicazioni, vincoli e requisiti di progettazione Riferimento normativo Per la progettazione degli impianti di scarico si fa riferimento alla normativa europea composta da 5 parti.
DettagliATTIVITÀ 2.02 : Opere necessarie e produzione nuovi dati
ATTIVITÀ 2.02 : Opere necessarie e produzione nuovi dati 2.02.4 - Svolgimento di campagne di misura sul campo I dati raccolti all interno del Progetto Eur-eau-pa sono stati organizzati in due differenti
DettagliPIANO PARTICOLAREGGIATO DI INIZIATIVA PRIVATA COMUNE DI FERRARA, VIA BOLOGNA IN AREA CLASSIFICATA DAL PRG SOTTOZONA D 2.2 ...
... 1 INTRODUZIONE... 2 2 NORMATIVA DI RIFERIMENTO... 2 3 PRESCRIZIONI TECNICHE... 3 4 CALCOLO PORTATE DI PROGETTO... 3 5 VERIFICA IDRAULICA DEL COLLETTORE... 5 Pagina 1 di 6 1 INTRODUZIONE La presente
DettagliForze come grandezze vettoriali
Forze come grandezze vettoriali L. Paolucci 23 novembre 2010 Sommario Esercizi e problemi risolti. Per la classe prima. Anno Scolastico 2010/11 Parte 1 / versione 2 Si ricordi che la risultante di due
DettagliMEDIO CHIAMPO SpA Via G. Vaccari, 18 36054 Montebello Vic. (VI)
Data Spett.le MEDIO CHIAMPO SpA Via G. Vaccari, 18 36054 Montebello Vic. (VI) RICHIESTA DI AUTORIZZAZIONE Il sotto scritto Cognome e nome: C.F. nato a residente in via Nr CAP nella sua qualità di: titolare
DettagliALLACCIAMENTO ALLA PUBBLICA FOGNATURA ACQUE NERE DI ACQUE REFLUE DOMESTICHE - INFORMAZIONI
NULLAOSTA ALLO SCARICO DELLE ACQUE REFLUE DOMESTICHE ALLEGATO INFORMATIVO Area territoriale Saccisica ALLACCIAMENTO ALLA PUBBLICA FOGNATURA ACQUE NERE DI ACQUE REFLUE DOMESTICHE - INFORMAZIONI 1 RIFERIMENTI
DettagliScheda tecnica scavo piscina 8x4 prefabbricata con scala romana e realizzazione soletta
Scheda tecnica scavo piscina 8x4 prefabbricata con scala romana e realizzazione soletta Caratteristiche principali piscina: Dimensioni vasca: come da disegno Perimetro totale: 25,14 m (22 m dritto - 3,14m
DettagliIl piano di manutenzione è costituito dai seguenti documenti operativi: il manuale di manutenzione comprensivo del programma di manutenzione.
PREMESSA: Il piano di manutenzione è il documento complementare al progetto esecutivo che prevede, pianifica e programma, tenendo conto degli elaborati progettuali esecutivi effettivamente realizzati,
DettagliCORSO DI STATISTICA (parte 2) - ESERCITAZIONE 8
CORSO DI STATISTICA (parte 2) - ESERCITAZIONE 8 Dott.ssa Antonella Costanzo a.costanzo@unicas.it Esercizio 1. Test delle ipotesi sulla varianza In un azienda che produce componenti meccaniche, è stato
DettagliLa normativa regionale in materia di gestione delle acque meteoriche
La normativa regionale in materia di gestione delle acque meteoriche Workshop Gestione, trattamento e riutilizzo delle acque meteoriche in ambito urbano Bologna, 7 marzo 2014 Dott. Francesco Tornatore
DettagliIndici di dispersione
Indici di dispersione 1 Supponiamo di disporre di un insieme di misure e di cercare un solo valore che, meglio di ciascun altro, sia in grado di catturare le caratteristiche della distribuzione nel suo
DettagliEsponenziali elogaritmi
Esponenziali elogaritmi Potenze ad esponente reale Ricordiamo che per un qualsiasi numero razionale m n prendere n>0) si pone a m n = n a m (in cui si può sempre a patto che a sia un numero reale positivo.
DettagliInteresse, sconto, ratei e risconti
129 Interesse, sconto, ratei e risconti Capitolo 129 129.1 Interesse semplice....................................................... 129 129.1.1 Esercizio per il calcolo dell interesse semplice........................
DettagliINDICE 1. - CRITERI DI PROGETTAZIONE... 13 1.1. ANALISI UTENZE... 14 1.2. SCARICO ACQUE SUPERFICIALI... 15
INDICE 1. - CRITERI DI PROGETTAZIONE... 13 1.1. ANALISI UTENZE... 14 1.2. SCARICO ACQUE SUPERFICIALI... 15 RELAZIONE TECNICA 1. - CRITERI DI PROGETTAZIONE Nella definizione della nuove reti fognarie, si
Dettagli1) Dati anagrafici richiedente autorizzazione
PROVINCIA DI PISA Documentazione tecnica ed elaborati grafici necessari al rilascio dell autorizzazione allo scarico, non in pubblica fognatura, ai sensi del Decreto Legislativo 152/06 e successive modifiche
DettagliADETTO ISTALLAZIONE E MANUTENZIONE IMPIANTI A RISPARMIO ENERGETICO E AD ENERGIA ALTERNATIVA
ADETTO ISTALLAZIONE E MANUTENZIONE IMPIANTI A RISPARMIO ENERGETICO E AD ENERGIA ALTERNATIVA 1 Si è supposto di dover realizzare un impianto eolico a Palermo, Enna, Trapani Agrigento, Messina. Determinare
Dettagli~ Copyright Ripetizionando - All rights reserved ~ http://ripetizionando.wordpress.com STUDIO DI FUNZIONE
STUDIO DI FUNZIONE Passaggi fondamentali Per effettuare uno studio di funzione completo, che non lascia quindi margine a una quasi sicuramente errata inventiva, sono necessari i seguenti 7 passaggi: 1.
Dettagli