"Laboratorio didattico per l Educazione Terapeutica".
|
|
- Evangelista Bernardini
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 ALLEGATO "Laboratorio didattico per l Educazione Terapeutica". a cura di Luigi Cirio e Marina Trento PROGETTO FORMATIVO GENERALE L importanza dell educazione terapeutica La salute è un fenomeno dinamico ed è il risultato dell integrazione di aspetti complessi quali la dimensione biologica, gli stili di vita e più in generale i fattori socio-economici, culturali e le condizioni ambientali. (OMS, 2005) Tale definizione deriva da una nuova visione e concezione della salute e malattia che ha preso in considerazione i cambiamenti sociali e di salute avvenuti negli ultimi decenni. Accanto ad aspetti acuti della malattia si è delineata nel tempo la situazione ed i contesti delle malattie croniche. La maggior minaccia alla salute è infatti rappresentata, nel contesto attuale, dalle malattie croniche che rappresentano il 60% delle cause di morte nel mondo. I decessi per malattie croniche sono il doppio di tutti quelli dovuti a qualsiasi tipo di malattia infettiva, come Hiv/Aids, tubercolosi, malaria, malattie materno-infantili e carenze nutrizionali (OMS, 2005). L aumento delle patologie croniche è stato determinato da urbanizzazione e industrializzazione a cui si associano inquinamento atmosferico, stile di vita sedentario, abitudini alimentari poco sane che contribuiscono al soprappeso e all obesità. Le malattie croniche sono un grosso fardello economico per i singoli individui, le loro famiglie, i sistemi sanitari e la società; la necessità di prevenirle è dunque sentita come priorità a tutti i livelli, partendo dall Organizzazione Mondialie della Sanità (OMS, 2005), passando dalle strategie nazionali (come l istituzione della recente norma che vieta il fumo nei locali pubblici in Italia) e arrivando ai piani sanitari regionali e alle attività locali (ad esempio la razionalizzazione del traffico per la diminuzione della percentuale di polveri sottili nell atmosfera). Ma non occorre solo evitare che le persone si ammalino, occorre anche che le persone già malate non vadano incontro a ricadute, aggravamenti e disabilità. La gestione della malattia cronica presenta notevoli differenze rispetto alla gestione dell evento acuto; una delle più grosse è data dalla condivisione della responsabilità del trattamento tra curanti e pazienti. Dal punto di vista del malato mentre un evento acuto si impone generalmente come rapido, doloroso, fastidioso e richiede un attitudine passiva e paziente; la presenza di una patologia cronica, che può anche avere fasi asintomatiche e dura tutta la vita, richiede al paziente di essere attivo e responsabile, capace, informato e addestrato a modificare la cura in funzione della vita di tutti i giorni, a riconoscere i segnali di allarme e se possibile a porvi rimedio; il paziente deve quindi imparare a curarsi. Dal punto di vista degli operatori sanitari che assistono pazienti con malattie croniche, invece, si osserva la perdita del diretto controllo e intervento sul programma terapeutico, ma emerge l importante funzione di insegnare al paziente come curarsi (Assal JP, 1999) (Assal JP, 2001). Infatti affinché il paziente possa diventare responsabile delle sue scelte relative alla salute 1
2 deve sviluppare conoscenze, abilità, comportamenti e consapevolezza; il compito dell operatore diviene quindi quello di accompagnarlo nel percorso (Bodenheimer T et al., 2002). È a partire da questo duplice bisogno che si sviluppa il concetto di educazione terapeutica, i cui obiettivi principali sono quelli di formare, motivare e fortificare le persone con malattie croniche affinché esse partecipino attivamente al loro trattamento (O.M.S. 1998). La necessità di affiancare i corsi di autogestione alla cura classica è confermata dal sostanziale miglioramento che è possibile ottenere grazie all educazione terapeutica nelle abilità e capacità di gestire la condizione cronica (Nolte S. et al., 2007). Infatti un approccio che consenta la condivisione di esperienza e conoscenza tra pazienti e curanti, porta a prendere decisioni più appropriate riguardo l auto-gestione del trattamento, milgiorandone la sicurezza e l efficacia (Gordon K. et al., 2007); l interazione positiva tra i due è anche associata ad un miglior risultato clinico, ad un miglior uso dei servizi di prevenzione e ad una minore perdita di giornate lavorative (Wasson J.H. et al., 2006). L O.M.S. raccomanda infatti di rinforzare l uso dell educazione terapeutica e di inserirla in tutti i programmi di gestione delle malattie croniche (O.M.S., 1998) (O.M.S., 2005). Il messaggio è stato raccolto dalla comunità scientifica come evidenzia l inserimento dell intervento educativo nelle linee guida delle principali malattie croniche. Il diabete è stata la prima malattia per la quale questa esigenza è stata sentita in maniera chiara e forte, essendo stato dimostrato che l educazione terapeutica previene le complicanze acute, ritarda o riduce quelle croniche e aumenta la qualità di vita dei pazienti (D.E.S.G., 2001), ma con il finire degli anni 90 anche le patologie cardiovascolari, in particolare lo scompenso cardiaco, e le patologie respiratorie croniche, in particole BPCO e asma, sono state annoverate tra quelle per le quali l educazione terapeutica può fare la differenza (ACC/AHA 2005, ASSR 2005, SIGN 2002, SIGN 2003, NHS 2007, ATS/ERS 2004). La necessità di formazione specifica L educazione terapeutica è una materia complessa che richiede una competenza specifica per la contemporanea presenza di aspetti che non riguardano solo le scienze mediche, ma anche le scienze psicologiche, pedagogiche e sociali. Spesso la causa del fallimento di progetti educativi è la mancanza di risorse umane adeguatamente formate (O.M.S., 1998). All operatore che si occupa di educazione terapeutica è richiesta una solida base di conoscenze cliniche aggiornate, per rispondere in maniera adeguate alle richieste dei pazienti, ma anche la conoscenza e la capacità di applicare le migliori metodiche di tipo pedagogico per trasferire ciò che il paziente ha necessità di conoscere nei tempi e nei modi contrattati con il paziente stesso. Tutto ciò non può avvenire senza la competenza nella gestione della relazione, dell ascolto attivo e dell empatia. La gestione di così tanti aspetti prevede la necessità di una formazione specifica. Questo bisogno è stato riconosciuto dall O.M.S. nel 1998 che ha sottolineato la necessità di programmi di formazione di riferimento per il personale sanitario che consentano di passare dal buon senso all educazione formale e di costruire standard per l educazione terapeutica attraverso processi di valutazione dei risultati sul paziente e di valutazione della qualità dell intervento. La formazione specifica comincia a comparire come requisito essenziale anche nelle linee guida sul trattamento delle patologie croniche, in particolare i recenti Standard italiani per la cura del Diabete Mellito (A.M.D.-S.I.D. 2007) prevedono che l educazione all autogestione vada garantita da personale altamente qualificato sulla base di una formazione professionale continua all attività educativa. Purtroppo l O.M.S. ha anche riconosciuto che il contribuito, sia effettivo sia potenziale, nella gestione delle patologie croniche, dato dagli infermieri, che in Europa rappresentano il gruppo professionale più numeroso, è sottostimato e poco utilizzato (O.M.S. 1998). 2
3 Problema e contesto Per l infermiere avere competenza in campo educativo è essenziale, perché, come sottolineato dal Profilo Professionale, l educazione è una delle forme, insieme alla relazione e alla tecnica, attraverso cui si realizza l assistenza al paziente, indipendentemente dall ambito di intervento, sia esso preventivo, curativo, palliativo o riabilitativo. Per l O.M.S., infatti, l educazione terapeutica è parte continua e integrante dell assistenza (O.M.S. 1998). All interno del Corso di Laurea in Infermieristica l importanza del ruolo dell educazione terapeutica e di una specifica formazione è evidenziata dalla presenza di un Corso Integrato ad essa dedicato. Inoltre, con lo scopo di approfondire l argomento, i singoli docenti organizzano ulteriori iniziative in questo campo. Le attività proposte però sono frammentate, per lo più di carattere teorico e la maggior parte degli eventi non gode di buona visibilità. La presenza di circa novecento studenti che si alternano con la loro presenza all interno degli spazi messi a disposizione dalla Facoltà e la loro suddivisione in tre canali con docenti che differiscono a seconda del canale, non facilita la fruizione degli eventi proposti; si assiste quindi ad una dispersione del loro potenziale. Osservata la complessità della materia e la necessità di utilizzare strumenti specifici per la formazione degli operatori, la proposta didattica per gli studenti, seppur rappresentata, risulta non sufficiente. Ambiti d intervento Il "Laboratorio alla didattica ed Educazione Terapeutica" vuole proporsi, all interno del Corso di Laurea, come un punto di riferimento per tutte le attività legate all educazione terapeutica. Lo scopo è quello di aiutare lo studente ad approfondire le sue conoscenze e a cominciare la costruzione di una competenza specifica in questo settore, obiettivo che attualmente non è raggiungibile con il solo insegnamento ordinario. Gli argomenti da affrontare riguarderanno le specifiche metodologie educative, la gestione dei gruppi, le tecniche comunicative, la relazione d aiuto, il lavoro in team che sono i principali strumenti utili nella realizzazione dell intervento educativo. Il Laboratorio Permanente di Educazione Terapeutica vuole, altresì, rappresentare un centro di riferimento per la formazione degli operatori sanitari che desiderino migliorare le loro conoscenze nel campo dell educazione terapeutica, nonché un punto di contatto tra l ambiente accademico e le realtà lavorative che applicano metodologie di educazione terapeutica. Vuole quindi proporsi come luogo di scambio delle esperienze, come ricettore di novità e attraverso la ricerca, come promotore di nuove conoscenze, con lo scopo di offrire agli studenti, e a tutti i suoi utilizzatori, saperi e spunti sempre nuovi e sempre aggiornati. Finalità del laboratorio Promuovere tra gli studenti e gli operatori sanitari attività didattiche e di ricerca nell ambito dell educazione terapeutica per una diffusione di conoscenze aggiornate sulla base di evidenze scientifiche Obiettivi specifici In particolare gli studenti saranno supportati nel: favorire l apprendimento di tematiche inerenti l educazione terapeutica; favorire l incontro dello studente con realtà assistenziali esistenti dove vengono applicati gli insegnamenti appresi; 3
4 promuovere lo sviluppo di specifiche competenze in ambito: clinico, assistenziale, formativo, psicologico, relazionale e comunicativo necessarie nella realizzazione di efficaci interventi educativi in ambito socio-sanitario. Rispetto a questi obiettivi, nello specifico le azioni saranno dirette a favorire: - l adattamento del comportamento professionale ai pazienti singolarmente o in gruppo e alle loro famiglie tenendo conto dello stato emotivo del paziente, delle sue esperienze e delle rappresentazioni mentali della malattia e del trattamento; - l adattamento costante del proprio ruolo a quello del team con il quale cooperano; - la comunicazione empatica con il paziente; - il riconoscimento dei bisogni dei pazienti; - la capacità di aiutare i pazienti ad imparare attraverso l uso di metodologie didattiche che prevedano la partecipazione del paziente in prima persona, quali ad esempio role-playing e gli esercizi di problem solving; - la capacità di educare i pazienti nella gestione del trattamento e nell utilizzo delle risorse sanitarie, sociali ed economiche disponibili; - la capacità di aiutare i pazienti a gestire il proprio modo di vivere; - la capacità di educare i pazienti nella gestione delle crisi; - la scelta degli strumenti per educare i pazienti; - la valutazione dell intervento educativo in termini di effetti terapeutici (clinici, biologici, psicologici, educativi, sociali, economici) e la capacità di apportare i necessari aggiustamenti; - la valutazione periodica e il miglioramento delle proprie performance. - Per i docenti e per gli operatori sanitari che già operano nel campo dell educazione terapeutica o che intendano operarvi il laboratorio potrà: fornire un supporto organizzativo per la promozione di eventi inerenti l educazione terapeutica; offrire supporto metodologico e di ricerca all approfondimento di tematiche riconducibili all educazione terapeutica; 4
5 creare un luogo dove sia possibile lo scambio di informazioni, di esperienze e conoscenze e il confronto in ogni campo teorico e applicativo dell educazione terapeutica, in un ottica multidisciplinare e di crescita professionale; incoraggiare la realizzazione di studi di ricerca rivolti a documentare sperimentazioni educative realizzate presso servizi socio-sanitari Aiutare l operatore a costruire un personale percorso di formazione e crescita nell ambito dell educazione terapeutica Modalità d intervento Il Laboratorio Permanente di Educazione Terapeutica intende valorizzare l offerta formativa attualmente esistente nell ambito dell educazione terapeutica, migliorandone la visibilità e la fruibilità da parte degli Studenti iscritti, promuovendo: seminari di approfondimento con la partecipazione di esperti, che consentano di prendere in esame o approfondire tematiche che nello svolgimento del corso non vengono affrontate per mancanza di tempo o che vengono affrontate solo superficialmente; laboratori di apprendimento nei quali lo studente può sperimentare le tecniche educative apprese in teoria e sviluppare quella sicurezza che consente l esportazione di quanto appreso anche nel contesto di tirocinio e/o lavorativo; stage e tirocini in contesti in cui siano applicati interventi educativi strutturati con lo scopo di consentire una migliore comprensione delle tecniche spiegate e l osservazione dal vero di quali possano essere le potenzialità e le criticità degli insegnamenti appresi; progetti di ricerca, sia direttamente, sia attraverso la collaborazione con altri enti; la gestione di risorse bibliografiche specifiche; la raccolta, produzione e divulgazione di documenti, di qualsiasi tipo o genere che possano essere di supporto agli interventi educativi. 5
6 Bibliografia ACC/AHA American College of Cardiology/American Heart Association Guideline Update for the Diagnosis and Management of Chronic Heart Failure in the Adult. Circulation 2005;112:e154-e235 AMD/SID Associazione Medici Diabetologi - Società Italiana di Diabetologia. Standard italiani per la cura del Diabete Mellito ATS/ERS American Thoracic Society/European Respiratory Society. Standards for the diagnosis and management of patient with COPD Assal JP. Revisiting the approach to treatment of long-term illness: from the acute to the chronic state.a need for educational and managerial skills for long-term follow-up. Patient Education and Counseling 1999;37: ASSR Agenzia per i Servizi Sanitari Regionali. Linee guida nazionali su cardiologia riabilitativa e prevenzione secondaria delle malattie cardiovascolari. Dicembre 2005 Bodenheimer T, Lorig K, Holman H, Grumbach K. Patient self-management of chronic disease in primary care. Jama 2002;288(19): DESG Diabetes Education Study Group of the European Association for the Study of Diabetes. Basic Curriculum for Health Professionals on Diabetes Therapeutic Education. Report of a DESG Working Group 2001 Gordon K, Smith F, Dhillon S. Effective chronic disease management: patients perspectives on medication-related problems. Patient Education and Counseling 2007;65: NSH National Health System. MI: secondary prevention, Secondary prevention in primary and secondary care for patients following a myocardial infarction. Maggio 2007 Nolte S, Elsworth GR, Sinclair AJ, Osborne RH. The extent and breadth of benefits from participating in chronic disease self-management courses: A national patient-reported outcomes survey. Patient Education and Counseling 2007;65: OMS. Preventing chronic diseases a vital investment. World Health Organization OMS. Therapeutic patient education continuing education programmes for health care providers in the field of prevention of chronic diseases. Report of a WHO Working Group SIGN Scottish Intercollegiate Guideline Network. Cardiac rehabilitation, a national clinic guideline. Gennaio 2002 SIGN Scottish Intercollegiate Guideline Network. British guideline on the management of asthma. Gennaio 2003 Wasson JH, Johnson DJ, Benjamin R, Phillips J, MacKenzie TA. Patients Report Positive Impacts of Collaborative Care. J Ambulatory Care Manage 2006;29(3):
7 Guilbert JJ. Guide pédagogique pour les personnels de santé. OMS Publication offset, n 35 édition. Géneve, OMS
FILE. Esperienza nella Formazione. Fondazione FILE - Firenze
XIX Congresso Nazionale SICP Torino 9 12 Ottobre 2012 Focus on: Fisioterapia in Cure Palliative: quali esperienze e quale formazione specifica? Fare clic per modificare lo stile del sottotitolo dello schema
DettagliIl ruolo dell infermiere specializzato nell educazione educazione terapeutica
Il ruolo dell infermiere specializzato nell educazione educazione terapeutica Satta Hai Anna SDD A.O. Ospedale di Circolo e Fondazione Macchi - Varese Nella legge n, 42 del 26/02/ 99 scompare la parola
DettagliPROGETTO ACCOGLIENZA Classi prime Anno scolastico 2012/2013
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO SIMONE DA CORBETTA PROGETTO ACCOGLIENZA Classi prime Anno scolastico 2012/2013 1 Introduzione Il progetto accoglienza nasce dalla convinzione che i primi mesi di lavoro
DettagliIl Corso di Laurea in Infermieristica
Sessione V: Il ruolo della formazione nella costruzione di una cultura geriatrica e multiprofessionale Il Corso di Laurea in Infermieristica Dott.ssa Paola Ferri Corso di Laurea in Infermieristica Università
DettagliISTITUTO COMPRENSIVO 1 BOLOGNA
ISTITUTO COMPRENSIVO 1 BOLOGNA SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO G. DOZZA n. di classi 18 n. alunni 458 di cui 116 stranieri ALUNNI CON CITTADINANZA NON ITALIANA Est Europa: 42 Estremo oriente:37 Maghreb: 19
DettagliL OSS NEL SERVIZIO DI INTEGRAZIONE SCOLASTICA. L integrazione dell alunno con disabilità: l operatore socio sanitario
L OSS NEL SERVIZIO DI INTEGRAZIONE SCOLASTICA L integrazione dell alunno con disabilità: l operatore socio sanitario L OSS NEL SERVIZIO DI INTEGRAZIONE SCOLASTICA Il Servizio di Integrazione Scolastica
DettagliAlternanza scuola lavoro: che cosa significa
Alternanza scuola lavoro: che cosa significa È una modalità didattica realizzata in collaborazione fra scuole e imprese per offrire ai giovani competenze spendibili nel mercato del lavoro e favorire l
DettagliQUALITÀ E SICUREZZA PER I NOSTRI PAZIENTI
QUALITÀ E SICUREZZA PER I NOSTRI PAZIENTI L ACCREDITAMENTO INTERNAZIONALE ALL ECCELLENZA Fondazione Poliambulanza ha ricevuto nel dicembre 2013 l accreditamento internazionale all eccellenza da parte di
DettagliGuadagnare Salute Piemonte Scuole che Promuovono Salute
ALLEGATO A Programmazione annuale 2015 Programma 1 Guadagnare Salute Piemonte Scuole che Promuovono Salute Programmazione annuale regionale anno 2015 Azioni previste nel periodo - Sintesi complessiva Per
DettagliAlternanza scuola e lavoro al Vittorio Veneto un ponte verso il futuro
Alternanza scuola e lavoro al Vittorio Veneto un ponte verso il futuro 1 Laboratorio della conoscenza: scuola e lavoro due culture a confronto per la formazione 14 Novembre 2015 Alternanza scuola e lavoro
DettagliMigliorare la sua Competenza
Codice Deontologico dell Infermiere 1999 punto 3.1 L infermiere aggiorna le proprie conoscenze attraverso: 1. La Formazione Permanente 2. La Riflessione Critica sull esperienza 3. La ricerca al fine di
DettagliINFERMIERE E PERCORSO FORMATIVO Storia, prospettive e metodi. Busca, 14 dicembre 2006 Ivana Tallone
INFERMIERE E PERCORSO FORMATIVO Storia, prospettive e metodi Busca, 14 dicembre 2006 Ivana Tallone La storia 1925: prima legge italiana per la formazione 1940: definizione di funzioni e compiti dell infermiera
DettagliALTERNANZA SCUOLA LAVORO CONNESSA ALLE ATTIVITA DI SOSTEGNO
ALTERNANZA SCUOLA LAVORO CONNESSA ALLE ATTIVITA DI SOSTEGNO PREMESSA Con il presente progetto il nostro istituto vuole offrire agli allievi certificati L.104 del 1992 (sia per gli alunni che intraprendono
DettagliProgetto Comes, sostegno all handicap
TITOLO Progetto Comes, sostegno all handicap TEMPI ANNO SCOLASTICO 2010/2011 Destinatari Minori disabili (fascia d età 3/14 anni) frequentanti la scuola dell obbligo, affetti da patologie varie: ipoacusia,
DettagliRUOLO CENTRALE DEL DS NELL ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DISABILI COME SENSIBILIZZARE E RESPONSABILIZZARE I DIRIGENTI
INTEGRAZIONE, ORIENTAMENTO E BUONE PRASSI RUOLO CENTRALE DEL DS NELL ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DISABILI COME SENSIBILIZZARE E RESPONSABILIZZARE I DIRIGENTI L iscrizione degli alunni con certificazione L.104
DettagliSEMINARIO DI FORMAZIONE
Centro Interdisciplinare di Promozione della Salute e Formazione Responsabile : Nadia Galler Assistente sanitaria/clinico della formazione SEMINARIO DI FORMAZIONE IL BENESSERE ORGANIZZATIVO E LE PROFESSIONI
Dettagli1 LA GESTIONE INTEGRATA LA GESTIONE ATTUALE
LA GESTIONE ATTUALE 1 LA GESTIONE INTEGRATA 2 specialisti famiglia e associazioni centro diabetologico centro diabetologico medico di base medico di base persona con diabete specialisti famiglia e associazioni
DettagliViale Trastevere, 251 Roma
PROGETTO SPORTELLO DI ASCOLTO ATTIVITA DI COUNSELING PSICOLOGICO RIVOLTO AGLI STUDENTI, INSEGNANTI E FAMIGLIE ISTITUTO SAN GAETANO Viale Trastevere, 251 Roma ANNO SCOLASTICO 2014-2015 Una proposta a cura
DettagliL educazione terapeutica, attraverso percorsi strutturati, permette al soggettocon diabete di acquisire e mantenere le capacitàe le competenzeche lo
L educazione terapeutica, attraverso percorsi strutturati, permette al soggettocon diabete di acquisire e mantenere le capacitàe le competenzeche lo aiutano a vivere in maniera ottimalecon la sua malattia:
DettagliSTATUTO DELL AZIENDA OSPEDALIERO-UNIVERSITARIA MEYER INDICE SEZIONE
STATUTO DELL AZIENDA OSPEDALIERO-UNIVERSITARIA MEYER INDICE SEZIONE Titolo 3 - PROGRAMMAZIONE E SVILUPPO DELLA RETE PEDIATRICA REGIONALE Art. 20 - Art. 21 - Art. 22 - Art. 23 - Art. 24 - Art. 25 - Verso
DettagliEUROPEAN OSTEOPATHIC UNION L ITER FORMATIVO
Capitolo 3 L ITER FORMATIVO Il programma di formazione degli osteopati ha la responsabilità di creare figure professionali del più alto livello. Il livello di preparazione dell osteopata professionista
DettagliModelli di reti di cure palliative. Maria Anna Conte
Modelli di reti di cure palliative Maria Anna Conte Cos è una rete? Col termine rete si intende comunemente una serie di componenti, sistemi o entità interconnessi tra di loro Ma una rete di cure palliative
DettagliSCUOLA DI ORGANIZZAZIONE Modello metodologico e metodologie per la formazione Approccio metodologico Il modello formativo messo a punto e utilizzato dalla Scuola di Studi Socio-economici e Organizzativi
DettagliIL MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA MIUR
Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca PROTOCOLLO DI INTESA TRA IL MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA MIUR E LA SOCIETA DANTE ALIGHIERI Protocollo d'intesa Tra
DettagliCompetenze generali delle professioni sanitarie SUP. Competenze professionali specifiche del ciclo di studio in Cure infermieristiche
Competenze finali per le professioni sanitarie SUP Versione III 9 maggio 2011 Documenti tradotti dal testo ufficiale in lingua tedesca e francese pubblicato sul sito della Conferenza dei Rettori delle
DettagliPROGETTO ACCOGLIENZA
PROGETTO ACCOGLIENZA Per accoglienza intendiamo un atteggiamento positivo verso soggetti in un contesto di relazioni e comunicazioni. L accoglienza di nuove persone è un momento fondamentale nella dinamica
DettagliMaster Universitari in. Assistenza Infermieristica
Anno accademico 2005-2006 Master per Infermiere di sanità pubblica e di comunità (ISPeC) Master Universitari in Assistenza Infermieristica autonomia didattica LAUREA RIFORMA UNIVERSITARIA crediti formativi
DettagliScienze motorie SCIENZE MOTORIE
Scienze motorie SCIENZE MOTORIE SCIENZE MOTORIE CORSO DI LAUREA Scienze motorie: Educazione fisica e tecnica sportiva (sede di Voghera) Attività motoria preventiva e adattata (sede di Pavia) CORSI DI LAUREA
DettagliBES e PEI :Corso pratico e teorico per l inclusione scolastica
Agenzia per la valorizzazione dell individuo nelle organizzazioni di servizio Corso di formazione BES e PEI :Corso pratico e teorico per l inclusione scolastica Sito internet: www.avios.it E-mail: avios@avios.it
DettagliL AVORO DI RETE AL OBIETTIVI FORMATIVI
Finalita educativa generale: Favorire l inserimento, promuovere l integrazione scolastica e lo sviluppo delle potenzialità dell alunno disabile o in situazione di svantaggio nell apprendimento, nella comunicazione,
DettagliFebbraio Agosto 2011. Facoltà di MEDICINA E CHIRURGIA (Roma)
Febbraio Agosto 2011 Facoltà di MEDICINA E CHIRURGIA (Roma) Universita` Cattolica del Sacro Cuore Facolta` di Medicina e Chirurgia A. Gemelli Sede di Brescia CORSO DI LAUREA TRIENNALE IN INFERMIERISTICA
DettagliI bisogni della cittadinanza, le risposte di assistenza infermieristica.
L Infermiere di comunità: prospettive di sviluppo in Lombardia I bisogni della cittadinanza, le risposte di assistenza infermieristica. 12 maggio 2011 Dott. Duilio Loi 1 IL PARADIGMA DELLA COMPLESSITA
DettagliUN MODELLO DI FORMAZIONE PER LE CURE PALLIATIVE Apprendimento sul campo e confronto fra professionisti 29 Congresso Nazionale ANIARTI Rimini 10-12 novembre 2010 Catia Franceschini Chiara Pecorini Pier
DettagliIL RUOLO DELL EDUCAZIONE EDUCAZIONE TERAPEUTICA PER LA GESTIONE INTEGRATA DEL DIABETE
II Convegno PREVENIRE LE COMPLICANZE DEL DIABETE: DALLA RICERCA DI BASE ALL ASSISTENZA ASSISTENZA IL RUOLO DELL EDUCAZIONE EDUCAZIONE TERAPEUTICA PER LA GESTIONE INTEGRATA DEL DIABETE Dott. Paolo Di Berardino
DettagliGli interventi delle professioni sanitarie
Gli interventi delle professioni sanitarie 19 febbraio 2015 Dott. BALDINI CLAUDIO Direttore UOC Direzione Professioni Sanitarie Territoriali ASL 11 EMPOLI 23/02/2015 1 Secondo me la missione delle cure
DettagliIL MANAGER COACH: MODA O REQUISITO DI EFFICACIA. Nelle organizzazioni la gestione e lo sviluppo dei collaboratori hanno una importanza fondamentale.
IL MANAGER COACH: MODA O REQUISITO DI EFFICACIA Nelle organizzazioni la gestione e lo sviluppo dei collaboratori hanno una importanza fondamentale. Gestione e sviluppo richiedono oggi comportamenti diversi
DettagliGIORNATA MONDIALE DELLE MALATTIE REUMATICHE: QUALE ASSISTENZA PER I PAZIENTI? PERCHE NON INIZIARE DAL NURSING PROFESSIONALE?
GIORNATA MONDIALE DELLE MALATTIE REUMATICHE: QUALE ASSISTENZA PER I PAZIENTI? PERCHE NON INIZIARE DAL NURSING PROFESSIONALE? RASSEGNA STAMPA Aggiornamento: 10 ottobre 2014 Rassegna stampa GIORNATA MONDIALE
DettagliMANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6
MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.
DettagliSalute in tutte le politiche. Carlo Favaretti Università Cattolica del Sacro Cuore
CIVES CITTÀ VIVE, EQUE E SANE 20-2323 APRILE 2015 Salute in tutte le politiche Carlo Favaretti Università Cattolica del Sacro Cuore Concetti chiave Che cos è la salute Che cos è la promozione della salute
DettagliPercorsi di cura e assistenza tra ospedale e territorio: Il ruolo dei professionisti della sanità a supporto della conciliazione famiglia - lavoro
Percorsi di cura e assistenza tra ospedale e territorio: Il ruolo dei professionisti della sanità a supporto della conciliazione famiglia - lavoro Nuove forme di presa in carico infermieristica per accogliere
DettagliIl partenariato. Centro Internazionale per la Promozione dell Educazione e dello Sviluppo (CEIPES) Human Rights Youth Organization ( H.R.Y.
DIRITTI UMANI E SCUOLE INSIEME PER UNA CITTADINANZA ATTIVA Palermo 9-11 Settembree 15-16 Ottobre Il partenariato Ministero dell Istruzione, dell Universitàe della Ricerca-Ufficio Scolastico Regionale per
DettagliMetodologie e modelli di assistenza sanitaria territoriale
Metodologie e modelli di assistenza sanitaria territoriale e prevenzione e promozione della salute Corso 60 ore I sistemi sanitari di tutti i Paesi Occidentali sono sotto pressione, a causa del contestuale
DettagliAZIONI DEL SUCCESSO FORMATIVO
AZIONI DEL SUCCESSO FORMATIVO Premessa La scuola,oggi, trova la sua ragione di essere nell assicurare ad ogni alunno il successo formativo, inteso come piena formazione della persona umana nel rispetto
DettagliHTA: FATTORE DI CFESCITA O OSTACOLO ALL INNOVAZIONE?
Dott. GEORGES PAIZIS Health Policy Director sanofi - aventis HTA: FATTORE DI CFESCITA O OSTACOLO ALL INNOVAZIONE? L Health Technology Assessment (HTA) è un processo multidisciplinare con ben documentate
DettagliProgetto IDENTITAS: Formazione agli operatori di Bilancio di Competenze
Progetto IDENTITAS: Formazione agli operatori di Bilancio di Competenze Provincia di Roma Anno 2005 Indice Il problema affrontato...3 Obiettivi attesi/risultati raggiunti...3 Soggetti coinvolti...3 Il
DettagliCENTRO STUDI E INTERVENTI PSICOSOCIALI
CENTRO STUDI E INTERVENTI PSICOSOCIALI soc. coop. soc. V. Bolzoni 3 43123 PARMA Tf. e Fax O521-240025 E.Mail : cesip@libero.it Website : www.cesip.net CORSO DI FORMAZIONE PER ASSISTENTI SOCIALI SUPERVISORI
DettagliL ASSEMBLEA LEGISLATIVA DELLE MARCHE
Mozione n. 684 presentata in data 3 giugno 2014 a iniziativa dei Consiglieri Busilacchi, D'Anna, Camela, Comi, Bugaro, Perazzoli, Pieroni, Badiali, Eusebi, Foschi, Natali Progetto di Parent Training L
DettagliCORSO DI 2 LIVELLO PER L ORGANIZZAZIONE E LA GESTIONE DI UN AMBULATORIO DEGLI STILI DI VITA
CORSO DI 2 LIVELLO PER L ORGANIZZAZIONE E LA GESTIONE DI UN AMBULATORIO DEGLI STILI DI VITA HOTEL FLORA FRASCATI ROMA Settembre dicembre 2015 Il benessere è oggi un tema di grande attualità ed anche l'oms
DettagliLa multidisciplinarietà delle cure a casa: quali competenze. F. Saverio Proia Ministero della Salute
III GIORNATA NAZIONALE DELLE CURE A CASA Qualità, tecnologie e sostenibilità nelle cure domiciliari Ospedale S. Giovanni Calibita Fatebenefratelli, Sala Assunta Isola Tiberina, Roma 12 settembre 2011 -
DettagliCorso coadiutore del cane e di altre specie animali (gatto, coniglio) negli interventi assistiti dagli animali
FORMAZIONE IAA 2015/2016 Corso coadiutore del cane e di altre specie animali (gatto, coniglio) negli interventi assistiti dagli animali IL SEGUENTE CORSO DI FORMAZIONE E REALIZZATO IN COLLABORAZIONE CON
DettagliCostruire le competenze chiave di cittadinanza
Costruire le competenze chiave di cittadinanza Incontri di formazione per gli insegnanti dell ICS Silvio Pellico di Arluno a.s. 2014/2015 Periplo s.n.c. Via Appiani 5-20121 Milano - Tel. + 39 02 36551556
DettagliIRCCS AOU San Martino IST Genova. Non più soli nel dolore Cure Palliative, un riparo sicuro di calore umano e scienza medica.
IRCCS AOU San Martino IST Genova Non più soli nel dolore Cure Palliative, un riparo sicuro di calore umano e scienza medica. Valtournenche, Aosta Il ricovero in hospice può essere permanente e si attua
DettagliL UOMO È CIÒ CHE MANGIA
L UOMO È CIÒ CHE MANGIA Motivazione Oggi l alimentazione ha assunto un ruolo importante nella determinazione della qualità della vita: essa, pertanto, si configura quale strumento indispensabile per l
DettagliAndrea Petromilli Ordine degli Psicologi del Veneto. andrea.petromilli@psyveneto.it
L Ordine degli Psicologi del Veneto ed il processo di valutazione del rischio stress nella prospettiva delle azioni di miglioramento e lo sviluppo del benessere organizzativo. Andrea Petromilli Ordine
DettagliCorso coadiutore del cane e di altre specie animali (gatto, coniglio) negli interventi assistiti dagli animali
FORMAZIONE IAA 2015/2016 Corso coadiutore del cane e di altre specie animali (gatto, coniglio) negli interventi assistiti dagli animali IL SEGUENTE CORSO DI FORMAZIONE E REALIZZATO IN COLLABORAZIONE CON
DettagliDr Giuseppe DONATO MMG ASL RmF. Fiumicino 29 Gennaio 2011 Via F. Brandileone, 17 - Aranova
1 Incontro tra cooperativa Medicina Del Territorio e associazioni dei malati oncologici (AIMaC/FAVO) nell ambito del percorso assistenziale territoriale al malato cronico/oncologico Dr Giuseppe DONATO
DettagliEducazione alla Salute Alimentazione e Movimento nella Scuola Primaria: Misurare il cambiamento
Protocollo n. 26/DDA/2012 Oggetto: progettualità per la valutazione, formazione, educazione alimentare e motoria Educazione alla Salute Alimentazione e Movimento nella Scuola Primaria: Misurare il cambiamento
DettagliLa mediazione sociale di comunità
La mediazione sociale di comunità Percorso di formazione destinato agli operatori e alle operatrici del numero verde contro la tratta della Provincia di Milano Elvio Raffaello Martini Agosto 2008 MartiniAssociati
DettagliNOI E L AUTISMO: GLI INTERVENTI E LA CONTINUITA DI CURA
NOI E L AUTISMO: GLI INTERVENTI E LA CONTINUITA DI CURA Il Disturbo autistico è un disordine dello sviluppo che compromette il funzionamento globale e si traduce in un funzionamento cognitivo atipico.
DettagliL infermiere al Controllo di Gestione
L infermiere al Controllo di Gestione Una definizione da manuale del Controllo di gestione, lo delinea come l insieme delle attività attraverso le quali i manager guidano il processo di allocazione e di
DettagliUNIVERSITÀ CATTOLICA del SACRO CUORE Facoltà di Medicina e Chirurgia A. Gemelli - Roma
UNIVERSITÀ CATTOLICA del SACRO CUORE Facoltà di Medicina e Chirurgia A. Gemelli - Roma OSPEDALE COTTOLENGO - Torino Corso di Laurea in Infermieristica Corso infermieri guida di tirocinio novembre 2014
DettagliBrescia, 11 febbraio 2012
Brescia, 11 febbraio 2012 Universita` Cattolica del Sacro Cuore Facolta` di Medicina e Chirurgia A. Gemelli Sede di Brescia CORSO DI LAUREA IN INFERMIERISTICA Requisiti per l ammissione al Corso di Laurea
DettagliChi sono. Progettista di Formazione. Giudice di Gara dal 1972. Giudice di Partenza Nazionale dal 1981
Chi sono Francesco lo Basso Molfetta (Ba) Progettista di Formazione Giudice di Gara dal 1972 Giudice di Partenza Nazionale dal 1981 Esperienze specifiche: Tutor Progetto Formazione Giovani Obiettivi Acquisire
Dettaglicoinvolgimento di tutti gli educatori (insegnante di classe, di sostegno, assistenti educatori)
FINALITA EDUCATIVA GENERALE: Favorire l inserimento, promuovere l integrazione scolastica e lo sviluppo delle potenzialità dell alunno disabile o in situazione di svantaggio nell apprendimento, nella comunicazione,
DettagliLa ricerca empirica in educazione
La ricerca empirica in educazione Alberto Fornasari Docente di Pedagogia Sperimentale Dipartimento di Scienze della Formazione, Psicologia, Comunicazione Il ricercatore ha il compito di trovare relazioni
DettagliSAN GIOVANNI BATTISTA DI TORINO MOLINETTE EMODINAMICA OSPEDALIERA
SAN GIOVANNI BATTISTA DI TORINO MOLINETTE EMODINAMICA OSPEDALIERA HEART TEAM GLI INFERMIERI DOVREBBERO FAR PARTE DELL HEART TEAM? HEART TEAM Secondo le nuove linee guida europee la condizione indispensabile
DettagliISTITUTO COMPRENSIVO GRAZIANO DA CHIUSI PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA. Che cosa è il protocollo di accoglienza?
ISTITUTO COMPRENSIVO GRAZIANO DA CHIUSI PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA Che cosa è il protocollo di accoglienza? E un documento deliberato dal Collegio dei Docenti, quale strumento per l attuazione del D.P.R.
DettagliIL diabetico. Gestione condivisa. Claudio Marengo Marco Comoglio Andrea Pizzini
IL diabetico anziano Gestione condivisa Claudio Marengo Marco Comoglio Andrea Pizzini SEEd srl C.so Vigevano, 35-10152 Torino Tel. 011.566.02.58 - Fax 011.518.68.92 www.edizioniseed.it info@seed-online.it
DettagliLO SVILUPPO DELLE COMPETENZE PER UNA FORZA VENDITA VINCENTE
LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE PER UNA FORZA VENDITA VINCENTE Non c è mai una seconda occasione per dare una prima impressione 1. Lo scenario Oggi mantenere le proprie posizioni o aumentare le quote di mercato
DettagliAttività di stage in azienda per docenti e alunni
Premessa Attività di stage in azienda per docenti e alunni Progetto di stage Docenti in Azienda - collaborazione con Ufficio Regionale per la Liguria e Confindustria di Genova fa parte delle iniziative
DettagliProcessi di continuità e contiguità nella presa in carico globale e multifattoriale della persona con autismo
Processi di continuità e contiguità nella presa in carico globale e multifattoriale della persona con autismo Prof. Lucio Moderato Psicologo Psicoterapeuta - Direttore Servizi Diurni e Territoriali Fondazione
DettagliPIANO REGIONALE DELLA PREVENZIONE 2014-2018
MACRO OBIETTIVO 7 Codici indicatori: 7.6.1 PIANO REGIONALE DELLA PREVENZIONE 2014-2018 Programma: Mantenimento e Implementazione del Sistema per supportare le istituzioni scolastiche nella promozione della
DettagliLA FORMAZIONE DELL ASSISTENTE SANITARIO
BRESCIA 6 OTTOBRE 2006 LA FORMAZIONE DELL ASSISTENTE SANITARIO PROF. FRANCESCO DONATO Sezione di Igiene, Epidemiologia e Sanità Pubblica Facoltà di Medicina e Chirurgia Università degli Studi di Brescia
DettagliAccettazione della malattia diabetica e la famiglia. Dott.ssa Annalisa Tintori Psicologa
Accettazione della malattia diabetica e la famiglia Dott.ssa Annalisa Tintori Psicologa Malattia cronica Condizione patologica che dura tutta la vita Medico deviazione da una norma biologica. Oggettività
DettagliAUDIT. 2. Processo di valutazione
AUDIT 2. Processo di valutazione FASE ATTIVITA DESCRIZIONE Inizio dell'audit Inizio dell attività Costituzione del gruppo di valutazione sulla base delle competenze generali e specifiche e dei differenti
DettagliDELIBERAZIONE N. 33/32. Istituzione della rete di cure palliative della d
32 Oggetto: Istituzione della rete di cure palliative della d Regione Sardegna. L Assessore dell'igiene e Sanità e dell'assistenza Sociale ricorda che la legge 15 marzo 2010, n. 38, tutela il diritto del
DettagliEducando nelle Province di Bergamo e Brescia
Scheda progetto Educando nelle Province di Bergamo e Brescia Il progetto si sviluppa in otto comuni delle province di Bergamo e Brescia. OBIETTIVI GENERALI La realizzazione del progetto si pone i seguenti
DettagliI.Ri.Fo.R. Regionale Toscano Onlus. Analisi dei fabbisogni per la formazione di Trascrittori testi in braille, ingranditi ed elettronici
Analisi dei fabbisogni per la formazione di Trascrittori testi in braille, ingranditi ed elettronici Analisi dei fabbisogni per la formazione di Trascrittori testi in braille, ingranditi ed elettronici
DettagliRegolamento per il riconoscimento di attività formative e/o professionali esterne al Corso di Laurea, ai fini del Tirocinio
Corso di Laurea triennale in Scienze dell educazione e della formazione (ord. 270 classe L-19) Corso di laurea magistrale interclasse in Scienze pedagogiche e dei servizi educativi (ord. 270 classe LM/50-
DettagliPO 01 Rev. 0. Azienda S.p.A.
INDICE 1 GENERALITA... 2 2 RESPONSABILITA... 2 3 MODALITA DI GESTIONE DELLA... 2 3.1 DEI NEOASSUNTI... 3 3.2 MANSIONI SPECIFICHE... 4 3.3 PREPOSTI... 4 3.4 ALTRI INTERVENTI FORMATIVI... 4 3.5 DOCUMENTAZIONE
Dettaglidel 25 novembre 1996 (Stato 5 dicembre 2006)
Ordinanza sulla qualifica degli specialisti della sicurezza sul lavoro 822.116 del 25 novembre 1996 (Stato 5 dicembre 2006) Il Consiglio federale svizzero, visto l articolo 83 capoverso 2 della legge federale
DettagliQuestionario PAI Personale Scolastico
Questionario PAI Personale Scolastico La paziente e partecipata analisi del contesto locale porta ad evidenziare punti di vista diversi che possono generare ipotesi risolutive di problemi. Per questo motivo
DettagliLa Dichiarazione di Verona sugli investimenti in salute (The Verona Declaration on Investment for Healt)
SCHEDA 8 La Dichiarazione di Verona sugli investimenti in salute (The Verona Declaration on Investment for Healt) Verona, Italia, 5-9 luglio 2000 LA SFIDA DI VERONA Investire in salute significa promuoverne
DettagliIL CONTRIBUTO DEGLI INFERMIERI ALLA IDEAZIONE DEL PSS REGIONALE
IL CONTRIBUTO DEGLI INFERMIERI ALLA IDEAZIONE DEL PSS REGIONALE Il presente documento, presentato in V commissione in occasione dell audizione del 23 settembre, si compone di due parti: Introduzione e
DettagliRICERCA, VALUTAZIONE E SOSTEGNO PER LA SCUOLA
RICERCA, VALUTAZIONE E SOSTEGNO PER LA SCUOLA ISTITUTO COMPRENSIVO MARINO CENTRO Anno scolastico 2014-2015 Dott.ssa Carlotta PASSI 334-7921713 Referente Finalità e Obiettivi Il Centro RIVAS interviene
DettagliI FACOLTA DI MEDICINA ED ODONTOIATRIA. Corso di Laurea Infermieristica D. Presidente Prof. Rengo Mario. Tesi di Laurea
I FACOLTA DI MEDICINA ED ODONTOIATRIA Corso di Laurea Infermieristica D Presidente Prof. Rengo Mario Tesi di Laurea ASSISTENZA AL PAZIENTE TOSSICODIPENDENTE CON DOPPIA DIAGNOSI RELATORE Prof. Saverio Pompili
DettagliEDUCAZIONE ALLA SALUTE A SCUOLA
U.O. IGIENE E SANITÁ PUBBLICA ASP- Potenza EDUCAZIONE ALLA SALUTE A SCUOLA Percorsi per guadagnare salute 2015-2016 1 PREMESSA Il concetto della salute è un concetto che necessita di molteplici azioni
DettagliLa comunicazione medico-paziente
La comunicazione medico-paziente Prof.ssa Maria Grazia Strepparava Psicologia della comunicazione in ambito sanitario - aa 2004-2005 Competenze che si richiedono al medico Saper capire e spiegare al paziente
DettagliDIRETTIVE INTERNE D ACCERTAMENTO DELLA QUALITÀ PRESSO L UNIVERSITÀ DELLA SVIZZERA ITALIANA (QA USI)
DIRETTIVE INTERNE D ACCERTAMENTO DELLA QUALITÀ PRESSO L UNIVERSITÀ DELLA SVIZZERA ITALIANA (QA USI) Entrata in vigore: 1 maggio 2007 Servizio Qualità USI - Servizio Ricerca USI-SUPSI Page 1 Accertamento
DettagliLA RIABILITAZIONE RESPIRATORIA COMPRENDERE LE LINEE GUIDA DEI PROFESSIONISTI
LA RIABILITAZIONE RESPIRATORIA COMPRENDERE LE LINEE GUIDA DEI PROFESSIONISTI Questa guida include informazioni su ciò che la European Respiratory Society e la American Thoracic Society hanno affermato
DettagliCONVENZIONE tra UNIVERSITA DEGLI STUDI DEL MOLISE. Centro Linguistico di Ateneo (Centro di servizi per la didattica e la ricerca)
CONVENZIONE tra UNIVERSITA DEGLI STUDI DEL MOLISE Centro Linguistico di Ateneo (Centro di servizi per la didattica e la ricerca) e SOCIETA DANTE ALIGHIERI Comitato di Campobasso VISTA la legge 9 maggio
DettagliFormazione e Consulenza nel settore socio sanitario assistenziale. argento
Formazione e Consulenza nel settore socio sanitario assistenziale argento I nostri valori sono la qualità di vita e il benessere della persona fragile» Promuovere il benessere della chi siamo i nostri
DettagliLa formazione dell Operatore Socio Sanitario (O.S.S.) Competenze professionali: l integrazione possibile
La formazione dell Operatore Socio Sanitario (O.S.S.) Competenze professionali: l integrazione possibile 1 Il panorama attuale Nelle strutture sanitarie esistono plurime figure professionali: Il coordinatore
DettagliIl Problem-Based Learning dalla pratica alla teoria
Il Problem-Based Learning dalla pratica alla teoria Il Problem-based learning (apprendimento basato su un problema) è un metodo di insegnamento in cui un problema costituisce il punto di inizio del processo
DettagliIl Contributo Delle Associazioni Dei Genitori. Alla Gestione Del Dolore Dei Bambini In Ospedale: L esperienza di ASEOP.
Il Contributo Delle Associazioni Dei Genitori Alla Gestione Del Dolore Dei Bambini In Ospedale: L esperienza di ASEOP Erica Andreotti ASEOP ONLUS ASSOCIAZIONE SOSTEGNO EMATOLOGIA ONCOLOGIA PEDIATRICA ASEOP
DettagliISTITUTO OBERDAN TREVIGLIO 1-INDIRIZZI DI STUDIO DELL ANNO SCOLASTICO 2013-2014
ISTITUTO OBERDAN TREVIGLIO 1-INDIRIZZI DI STUDIO DELL ANNO SCOLASTICO 2013-2014 ISTRUZIONE TECNICA ECONOMICA: AMMINISTRAZIONE FINANZA E MARKETING, RELAZIONI INTERNAZIONALI PER IL MARKETING, SISTEMI INFORMATIVI
DettagliDIMENSIONI CRITERI INDICATORI
Allegato 4 - Manerbio META EDUCATIVA: autonomia in ambito scolastico (classe 4/5 scuola primaria) DIMENSIONI CRITERI INDICATORI GESTIONALE OPERATIVA Uso degli strumenti Conoscere gli strumenti necessari
DettagliPercorso di orientamento sui saperi minimi (P.O.S.M.)
Percorso di orientamento sui saperi minimi (P.O.S.M.) Il progetto nasce da una collaborazione fra la Facoltà di Economia e l ITCS G.Oberdan di Treviglio nell ambito delle attività di orientamento di entrambe
DettagliComune di Sondrio. Si assiste inoltre ad una maggior richiesta di accesso alla scuola secondaria di secondo grado da parte degli alunni disabili.
Comune di Sondrio LINEE GUIDA PER LA SPERIMENTAZIONE del coordinamento territoriale per l integrazione dei servizi a favore dell inclusione scolastica degli alunni con disabilità PREMESSA Il Comune di
DettagliPROTOCOLLO D INTESA PER LA REALIZZAZIONE DI ATTIVITÀ DI RICERCA, DIDATTICA, FORMAZIONE E ORIENTAMENTO TRA
PROTOCOLLO D INTESA PER LA REALIZZAZIONE DI ATTIVITÀ DI RICERCA, DIDATTICA, FORMAZIONE E ORIENTAMENTO TRA L Università degli Studi di Ferrara (di seguito denominata brevemente Università ) Codice Fiscale
Dettagli