Istituto Polispecialistico S.Paolo Sorrento (NA)
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- Giuseppina Messina
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1 Istituto Polispecialistico S.Paolo Sorrento (NA) RELAZIONE DIPARTIMENTO SOSTEGNO Anno Scolastico Referente: prof.ssa Staiano Colomba Il Dipartimento per le Disabilità si è riunito, come da calendario, nei giorni 2/3/4/5 Settembre 2014, dalle ore 9,00 alle ore 12,00, nell aula n 212 al I piano della sede centrale. Gli incontri sono stati presieduti dalla prof.ssa Colomba Staiano, coordinatore di dipartimento e verbalizzati dalla prof.ssa Maria Ercolano. La prof. Staiano, in qualità di referente del gruppo H, ha ampiamente illustrato e discusso con i docenti DOS presenti (Di Maio, Ercolano, Guarracino, Pane, Peluso, Mariconda, Russo, Simioli, Taranto) quanto emerso dagli incontri che la stessa ha avuto con le famiglie e docenti SMS dei nuovi iscritti, nonché quanto chiarito nell incontro del 01 luglio 2014 dalla dott.sa Sarnelli, neuropsichiatria ASL NA 3 Sud, in merito all evoluzione di tutti gli alunni BES certificati. A tale riguardo riferisce che nel corrente anno scolastico, il totale degli alunni diversamente abili è di 22 mentre 16 è il numero degli alunni con certificazione DSA. Si rende pertanto indispensabile formulare un piano di lavoro calibrato ed integrato, efficace ed efficiente, che miri all acquisizione di conoscenze, abilità e competenze in uscita, rispettivamente del primo, secondo biennio e quinto anno, tenendo conto della specificità degli indirizzi. A tal fine, la referente sottolinea l importanza e il ruolo del GLHO all interno di ciascun consiglio di classe dove è incluso l alunno BES, con il compito tra l altro di chiarire ai docenti di base, che gli obiettivi, sia minimi che differenziati, devono essere calibrati sulle reali potenzialità degli alunni e sulle necessità degli stessi e non possono essere formulati alla stregua degli obiettivi minimi riferiti alla classe. Pertanto, essi non possono essere unici per tutti ma vanno rapportati alle reali competenze, conoscenze e abilità di ciascuno alunno. Per facilitare e rendere più oggettiva la valutazione degli apprendimenti, ogni GLHO della classe in cui è incluso l alunno BES predisporrà apposite griglie di valutazione entro la fine di ottobre. Si sottolinea che le stesse saranno adattate e rielaborate ogni volta che se ne ravvisi la necessità. In merito alla progettazione delle attività per gli alunni che seguono una programmazione Ministeriale di materia equipollente alla classe (es. in caso di disabilità sensoriale o fisica) o una programmazione semplificata per competenze minime e/o con contenuti ridotti (riconducibile anche solo in parte al programma della classe per obiettivi minimi) e al fine di facilitarne l apprendimento e la fruizione dei nuclei fondamentali delle discipline curriculari, si promuoverà l uso di modalità didattiche laboratoriali e multimediali e in particolare si incentiverà l uso della LIM e di software applicativi per la creazione di mappe concettuali. Le attività di accoglienza per i nuovi iscritti, seguiranno il calendario previsto per le classi prime e avendone constatato l utilità nel precedente anno scolastico, si riproporranno a tutti gli alunni delle classi prime, nella somministrazione dei test
2 di ingresso, prove specifiche per rilevare eventuali disturbi specifici dell apprendimento. Per gli alunni con certificazione di disabilità, tuttavia, si ritiene opportuno strutturare prove che permettano di verificarne il possesso delle reali abilità di base. Pertanto, ogni docente viene invitato a predisporre e produrre materiale didattico, fruibile da tutti attraverso la creazione di una banca dati on-line con un archivio di verifiche, calibrate sulle diverse tipologie di disabilità. Infine, per facilitare la stesura del P.E.I. e per una condivisione partecipata del consiglio di classe alla vita scolastica degli alunni con disabilità certificata (legge 104/92 art. 13 e D.P.R. 24/02/94 art. 4) viene predisposta la scheda (di seguito allegata) che i singoli docenti curriculari delle classi interessate dovranno compilare. Si ritiene opportuno portare all attenzione dei consigli di classe, che anche per gli alunni con BES senza certificazione di disabilità e DSA, la scuola deve strutturare autonomamente un PDP in base ai bisogni rilevati (si allega scheda osservazione). L integrazione/inclusione scolastica si realizza nella sua concretezza quando si effettuano esperienze e si attivano apprendimenti insieme agli altri, condividendone obiettivi e strategie di lavoro; essa, pertanto, non può essere lasciata al caso o all iniziativa degli insegnanti di sostegno. Si ribadisce quindi il dovere di eliminare l atteggiamento di delega nei confronti dell insegnante specializzato, il quale risulta a tutti gli effetti contitolare, assieme ai docenti curricolari, dell azione formativa rivolta sia all alunno disabile sia all intera classe, in tutti i suoi momenti progettuali, attuativi e valutativi. Tempi tecnici e indicazione sintetica delle attività relative al sostegno A titolo indicativo, si prospettano i tempi tecnici per la convocazione delle riunioni afferenti all area e le competenze del GLHO, GLHI e GLI. Ottobre: Convocazione del GLH-OPERATIVO (per ogni alunno con handicap CM 258/83) per la stesura del P.E.I. ed eventuale aggiornamento del P.D.F. Sarà cura del docente di Sostegno: contattare gli operatori di riferimento, i colleghi di team, la famiglia; comunicare nominativi, modalità e date al DS; coordinare l'organizzazione e lo svolgimento degli incontri. documentare e verbalizzare, utilizzando il modulo allegato, gli incontri con esperti e famiglie. Novembre: Invio al GLHI dei PDP per gli alunni con certificazione di DSA (legge 170/2010) e delle Schede di eventuali individuazione BES non certificati, elaborati dai c.d.c. di appartenenza. Convocazione del GLHI (previsto dalla Legge 104 /92 Art.15 comma 2) composto dal DS, dai docenti di sostegno, dai docenti curricolari, dagli operatori dei servizi e dai familiari con il compito di collaborare alle iniziative educative e di integrazione predisposte dal Piano Educativo. Costituzione del GLI (previsto dalla DM 27/12/2012) gruppo di lavoro per l inclusione, nominato dal DS e composto dai rappresentanti di tutti i soggetti
3 coinvolti nel processo educativo, con il compito di predisporre il PAI piano annuale per l inclusività. Riunione programmatica del Gruppo H in concomitanza con le riunioni dipartimentali e ogni qualvolta se ne ravvisi la necessità. Gennaio- Febbraio: Iniziative di accoglienza, continuità e orientamento. Incontro con i docenti delle SMS e in collaborazione con la F.S. dell area specifica. Nell ottica della continuità e dell accoglienza sono previsti momenti di collaborazione e di incontro tra le SMS del territorio e il nostro Istituto. Infatti, si prenderanno contatti con i docenti delle SMS al fine di agevolare l ingresso degli alunni nella Scuola Secondaria di II grado; sarà, inoltre, possibile effettuare presso il nostro Istituto visite e incontri tesi a favorire lo scambio delle informazioni, il confronto di metodi e strategie, la conoscenza da parte degli alunni del nuovo ambiente, degli operatori e degli insegnanti. Al momento dell Accoglienza sarà premura dei docenti di classe, in collaborazione con il docente di sostegno, predisporre attività gestite, iniziative di tutoring da parte dei compagni di classe, attività che promuovano l integrazione del gruppo classe. Per quanto riguarda, invece, l Orientamento, momento chiave del progetto di vita dell alunno, un contributo importante all orientamento dei diversamente abili è dato dal Progetto d Istituto, che ha come obiettivo quello di individuare in modo sinergico tra alunno, famiglia, docenti di scuola media inferiore e superiore, operatori ed educatori il percorso scolastico più idoneo nella prospettiva della piena integrazione sociale e di un effettivo avvicinamento al mondo del lavoro. A tale proposito, il Gruppo H collabora col Consiglio di Classe nel prospettare alcune ipotesi orientative per il prosieguo dell iter scolastico degli alunni e partecipa attivamente agli incontri, presentando i vari casi ed esponendo le problematiche connesse. Marzo: Riunione programmatica del gruppo GLI per verifica in itinere, delle attività di inclusione e previsione iniziative inclusive per il successivo anno scolastico. Aprile: Incontro del GLH per verificare il percorso degli alunni delle classi quinte che sosterranno gli esami e provvedere ad una definizione più personalizzata dei criteri da adottare nella stesura del documento del 15 Maggio. Predisposizione dele prove invalsi per gli alunni delle classi seconde. Maggio: Relazione Finale per gli alunni BES certificati. Giugno: Relazione del GLI, nel collegio docenti, per approvazione PAI. Sorrento,5 Settembre 2014 Docente verbalizzante Maria Ercolano COORDINATORE DIPARTIMENTO Colomba Staiano
4 Allegati: Scheda di lavoro per GLH-OPERATIVO Alunno: Classe / Sezione: Anno scolastico: Dirigente scolastico:..... Docenti della classe / sez. : Docente sostegno:..... Genitori dell'alunno:..... Operatori ASL: incontro: il giorno dalle...alle presso.. Schema n 2 odg: Nel gruppo di lavoro, i soggetti coinvolti contribuiscono in base alle proprie competenze e... conoscenze all elaborazione e definizione del PDF e del PEI Il docente di Sostegno: contatta gli operatori di riferimento, i colleghi di team, la famiglia;.. comunica nominativi, modalità e date alla DS; Relazione: coordina l'organizzazione degli incontri, utilizzando il modulo allegato (GLHO). Gli incontri con esperti e famiglie sono documentati e raccolti nel Registro Personale. G. L. H. OPERATIVO Alunno:
5 SCHEDA PROGRAMMAZIONE PER ALUNNI L. 104 (da compilare a cura dei docenti curricolari per l elaborazione del PEI) ALUNNO/A CLASSE MATERIA DOCENTE CROCETTARE LE VOCI INTERESSATE OSSERVAZIONE/ANALISI DEL DOCENTE CURRICOLARE NELLA SUA DISCIPLINA L alunno/a si relaziona con i compagni: In modo adeguato Privilegia alcuni compagni Necessita di mediazione da parte dell adulto Con modalita inadeguate talvolta infantili o aggressive Non si relaziona Altro Con l insegnante curricolare si relaziona in modo Corretto e adeguato Educato ma necessita di essere stimolato Talvolta oppositivo e/o non controllato Non si relaziona Altro Nei confronti della disciplina appare Interessato/a e partecipe Attento/a e interessato fino a quando riesce a comprendere Si applica ma con tempi di concentrazione limitati Non opera se non sollecitato Si rifiuta di operare E disinteressato/a di fronte a qualsiasi attivita Altro SULLA BASE DI QUANTO SOPRA RISULTA CHE L ALLIEVO/A apple 1 E in grado di seguire una PROGRAMMAZIONE MINISTERIALE DI MATERIA EQUIPOLLENTE ALLA CLASSE (ad es. in caso di disabilità sensoriale o fisica) apple 2 E in grado di seguire una PROGRAMMAZIONE DIDATTICA PERSONALIZZATA: SEMPLIFICATA PER COMPETENZE MINIME E/O CON CONTENUTI RIDOTTI (riconducibile anche solo in parte al programma della classe per obiettivi minimi) apple 3 Necessita di una PROGRAMMAZIONE DIFFERENZIATA (completamente diversa dalla programmazione di classe casi gravi)
6 Nel caso di PROGRAMMAZIONE EQUIPOLLENTE (1) E/O PERSONALIZZATA (2) indicare le modalita di semplificazione L allievo/a effettuera verifiche orali nello stesso modo e negli stessi tempi dei compagni (1) L allievo/a non effettuera verifiche orali ma solo scritte e/o con l utilizzo di ausili (1/2) L allievo/a necessita di tempi piu lunghi (1/2) L allievo/a necessita di verifiche scritte semplificate e/o ridotte (2) Ci si accorderà con i colleghi di sostegno per lo svolgimento di verifiche personalizzate e/o differenziate (2/3) L allievo/a effettuera verifiche orali/scritte solo alla presenza di un insegnante di sostegno o di un eventuale altro facilitatore (1/2/3) Altro COMPETENZE SPECIFICHE DELLA MATERIA Sulla base della programmazione per la classe, della diagnosi funzionale e della osservazione dell alunno/a e in relazione alle sue potenzialita, indicare le conoscenze e le abilità relative al raggiungimento delle competenze specifiche della disciplina.
7 SCHEDA DI RILEVAZIONE DEI BES (da compilare a cura del coordinatore cdc per eventuale l elaborazione del PDP) Sede di...classe... sezione.. totale alunni classe... Descrizione dei casi di bisogno educativo speciale: Alunno/a Tipi di BES Modalità di intervento Legenda BES: 1. Carenze affettive-relazionali 2. disagio economico 3. disagio sociale 4. divario culturale 5. divario linguistico 6. difficoltà di apprendimento 7. disturbo specifico di apprendimento DSA con diagnosi specialistica 8. disturbo da deficit di attenzione e iperattività 9. altro..(specificare) Legenda modalità di intervento: a) a classe intera b) a piccolo gruppo c) individualmente d) attività di potenziamento e) attività di recupero f) tutoring g) percorso personalizzato h) altro (specificare)... Data. Firma docente coordinatore
8 Indicazioni per il monitoraggio alunni con Bisogni educativi speciali (BES) In relazione alle nuove disposizioni del MIUR in materia di BES, come da Direttiva Ministeriale del 27/12/2012 e Circolare Ministeriale del 06/03/2013, si richiede di indicare gli eventuali alunni con Bisogni Educativi Speciali presenti nella classe e la rispettiva area di appartenenza: Area Disabilità (alunni con sostegno), Area Disturbi Evolutivi Specifici (alunni DSA e ADHD), Area Disturbi Socio-economici, Linguistici e Culturali (alunni stranieri e alunni con svantaggio socioeconomico tale da generare difficoltà di integrazione e apprendimento). Si ricorda, a tale proposito, che le difficoltà da osservare e monitorare non sono ineluttabilmente correlate alla valutazione, pertanto un alunno con risultati didattici anche fortemente negativi non è necessariamente identificabile come alunno con bisogni educativi speciali. Tale individuazione viene fatta ai fini del monitoraggio previsto dalla normativa di riferimento per la realizzazione del PAI (Piano annuale d intervento per l Inclusività) e per rendere attuativa la normativa stessa (analisi e valutazione degli alunni in situazione di svantaggio, compilazione dei rispettivi PDP e attuazione dei progetti per l integrazione, il recupero e l inclusione). Pertanto, per gli alunni individuati si redigerà un PDP con lo scopo di definire, monitorare e documentare le strategie di intervento più idonee a favorire il percorso di apprendimento e consentire il raggiungimento, ove possibile, degli obiettivi minimi indicati per le varie discipline nelle singole programmazioni curriculari. Indicazioni per la realizzazione di percorsi inclusivi L ICF,nuovo approccio culturale e metodologico alla disabilità proposto dall OMS, supera la classica relazione menomazione/disabilità/handicap e descrive la disabilità come la conseguenza o il risultato di una complessa relazione tra la condizione di salute di una persona, i fattori personali e quelli ambientali. La disabilità, non è più da intendersi come qualcosa di statico ed immodificabile ma, viceversa, suscettibile di sostanziali modifiche mediante specifici interventi anche sul contesto L alunno che viene valutato secondo il modello ICF può evidenziare difficoltà specifiche in 7 ambiti principali.
9 La situazione globale di una persona, del suo stato di salute e di funzionamento nei suoi contesti reali di vita, va descritta mettendo in relazione informazioni su: Condizioni fisiche: malattie varie,acute o croniche,fragilità, situazioni cromosomiche particolari,lesioni, ecc. Strutture corporee: mancanza di un arto, di una parte della corteccia cerebrale, ecc. Funzioni corporee: deficit visivi, deficit motori, deficit attentivi, di memoria, ecc. Attività personali: scarse capacità di apprendimento, di applicazione delle conoscenze, di pianificazione delle azioni, di comunicazione, di autoregolazione metacognitiva, di interazione sociale, di autonomia, di cura del proprio luogo di vita, ecc. Partecipazione sociale: difficoltà a rivestire i ruoli sociali di alunno, a partecipare alle situazione sociali più tipiche, nei vari ambienti e contesti. Fattori contestuali ambientali: famiglia problematica, cultura diversa, situazione sociale difficile, culture e atteggiamenti ostili, scarsità di servizi e risorse, ecc. Fattori contestuali personali: scarsa autostima, reazioni emozionali eccessive, scarsa motivazione, comportamenti problema, ecc. In uno o più di questi ambiti si può generare un Bisogno Educativo Speciale specifico, che poi interagirà con gli altri ambiti, producendo la situazione globale e complessa di quest alunno. Ovviamente, il peso dei singoli ambiti varia da alunno ad alunno, anche all interno di una stessa condizione biologica. Spetta dunque al Consiglio di classe, esaminare la situazione di funzionamento educativoapprenditivo dei vari alunni e identificare quelli che hanno qualche bisogno educativo speciale. Categorie di risorse per una didattica inclusiva: Di seguito sono indicate 14 categorie generali di risorse che il Consiglio di classe può decidere di attivare per organizzare una didattica realmente inclusiva. 1. Organizzazione scolastica generale Tempi e routine delle varie attività scolastiche, orari degli alunni, orari degli insegnanti (compresenze, straordinari), formazione delle classi, continuità, ruolo dei collaboratori scolastici, servizi e altre attività offerte dalla scuola (gruppo sportivo, sportelli, biblioteca, ecc.). 2. Spazi e architettura Struttura dell edificio scolastico, accessibilità sia interna che esterna, grandezza delle aule, articolazione degli spazi interni ed esterni, attrezzatura degli spazi, arredamento, ecc. 3. Sensibilizzazione generale Presenza di una cultura dell integrazione e dell inclusione scolastica, sensibilizzazione alla cultura della diversità, orientamento progettuale nell ottica di un «Progetto di vita». 4. Alleanze extrascolastiche Raccordo con figure coinvolte nella rete educativa, famiglia, amici, vicini di casa e altre risorse informali della comunità (gruppi giovanili, associazioni, gruppi sportivi, ecc.). 5. Formazione e aggiornamento Supervisione tecnica anche da parte di esperti, possibilità di consultare materiali bibliografici e informatici, software, banche dati anche in Internet. 6. Documentazione Scambio di informazioni ed esperienze, possibilità di confronto con altre realtà scolastiche, documentazione delle buone prassi di integrazione. 7. Didattica comune Scelte metodologiche, nella didattica della classe, maggiormente inclusive (gruppi cooperativi, tutoring, didattiche plurali sugli stili cognitivi di apprendimento, didattica per problemi reali, per mappe concettuali, ecc.); vari tipi di adattamento(riduzione,semplificazione,arricchimento); tempi di apprendimento diversi, ecc. 8. Percorsi educativi e relazionali comuni Laboratori creativi, espressivi, di educazione socio-affettiva, alle autonomie, ecc.; con i vari tipi di adattamento a seconda delle singole e peculiari esigenze. 9. Didattica individuale In aggiunta alle voci della categoria precedente e non in alternativa, attività in rapporto 1:1 (strategie, materiali, ecc.) nell ottica dell individualizzazione e personalizzazione dell offerta didattica. 10. Percorsi educativi e relazionali individuali
10 Attività in rapporto 1:1 personalizzate (training di autonomia es.un percorso di insegnamentoapprendimento all uso dei mezzi di trasporto pubblico,interventi psico-educativi sui comportamenti problema, ecc.). 11. Ausili, tecnologie e materiali speciali Uso di materiali e ausili, anche tecnologici, volti a facilitare le possibilità di autonomia e apprendimento dell alunno, migliorando la sua vita quotidiana. 12. Interventi di assistenza e di aiuto personale Aiuti di carattere assistenziale e di sostegno fisico per permettere all alunno una personale e attiva partecipazione alla vita e alle attività quotidiane, anche con personale specifico. 13. Interventi riabilitativi Interventi specialistici sanitari come ad esempio logopedia, terapia occupazionale, fisioterapia, psicomotricità, ecc. 14. Interventi sanitari e terapeutici Interventi di carattere medico/sanitario, cure e terapie specifiche, interventi riabilitativi, consulenze specialistiche, ecc. Elementi essenziali per il PDP: Individuazione di una prima mappa generale dei bisogni:griglia secondo il modello concettuale ICF Definizione delle risorse per l individualizzazione : 1,2,3,4,5,6,7,8,9,10,11,12,13,14 Caratteristiche dell alunno: Nome. Condizioni fisiche(malattie, situazioni cromosomiche) Strutture corporee (mancanza di un arto ) Funzioni corporee (deficit motori percettivi, visivi, di memoria) Attività personali (capacità di apprendimento, di comunicazione ) Partecipazione sociale (difficoltà ad assumere un ruolo rispetto ai vari contesti di partecipazione) Fattori contestuali ambientali (famiglia problematica,scarsità di risorse) Fattori contestuali personali (scarsa motivazione, autostima, reazioni emozionali eccessive) Legenda: 0= nessun problema 1= lieve bisogno di individualizzazione 2= medio bisogno di individualizzazione 3= notevole bisogno di individualizzazione 4= forte bisogno di individualizzazione
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