Consumo e consumismo: qual è il problema? E noi? Come consumiamo? Francesca Forno Università degli Studi di Bergamo CORES LAB. Albino 5 giugno 2015
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- Cosimo Alfieri
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1 Consumo e consumismo: qual è il problema? E noi? Come consumiamo? Francesca Forno Università degli Studi di Bergamo CORES LAB Albino 5 giugno 2015
2 La «società dei consumi» Una società disconnessa: Dalla famiglia Dalla comunità (locale e globale) Dalla terra
3 Consumo dunque sono Nella società dei consumi l acquisto: Contribuisce sempre di più a definire l identità personale Esclude e include Appartiene a quelle azioni erroneamente percepite come «private»
4 Consumi e società Il consumismo ha un impatto: Sull ambiente Sull economia Sui rapporti sociali
5 I rifiuti La società dell usa e getta ha generato un grande problema legato all accumulo dei rifiuti. Non solo oggi è necessaria una maggiore attenzione nella produzione e nello smaltimento dei rifiuti (es. riduzione, riutilizzo, raccolta differenziata), ma viene sollecitato un ripensamento complessivo dei nostri stili di vita e di consumo verso modelli più «semplici» (semplicità volontaria) e maggiormente rispettosi dei cicli naturali, tesi a diminuire la nostra impronta ecologica* Da sapere: L'impronta ecologica è un indicatore utilizzato per valutare il consumo umano di risorse naturali rispetto alla capacità della Terra di rigenerarle e soprattutto di assorbire gli scarti della produzione e del consumo (inquinamento)".
6 I vestiti Uno degli ambiti più interessati dal problema dell usa e getta è quello che riguarda il settore dell abbigliamento. Proprio il rincorrersi delle mode, e la ricerca da parte dei consumatori di prezzi sempre più contenuti, è alla base dei processi di delocalizzazione che negli ultimi decenni hanno attraversato questo settore, con importanti conseguenze di tipo economico, sociale e ambientale Da sapere: 24 aprile 2013, crollo della Rana Plaza, una palazzina commerciale di otto piani adibiti a laboratori tessili che producevano per i marchi dell Occidente. Muoiono 1129 lavoratori e ne rimangono feriti altri 2500.
7 Il cibo Anche un consumo attento di cibo può portare una sostanziale riduzione della nostra impronta ecologica oltre che sostenere l economia dei territori e conservarne la biodiversità. Scegliere di consumare cibo proveniente da filiere produttive che rispettano i diritti dei lavoratori e dell ambiente può inoltre sostenere il sistema dei diritti e diffondere un maggiore benessere sociale. Da sapere: 7 Gennaio 2011, scoppia la rivolta di Rosarno. Centinaia di lavoratori extracomunitari impegnati in agricoltura e accampati in condizioni inumane si ribellano.
8 La svolta del «consumo critico» Alcuni cittadini hanno iniziato a porsi una serie di domande rispetto ai propri consumi: La giustizia sociale e economica Le questioni ambientali La salute La qualità del prodotto La ricerca di nuove forme di socialità Il risparmio
9 Il lavoro di riconnessione del «consumo critico» Quando viene utilizzato in forma collettiva, il «consumo critico» crea nuovi «spazi di autoeducazione» dove viene facilitata la condivisione di conoscenze e esperienze, dove il «fare in comune» diventa uno stile di vita. Si tratta di iniziative come gli orti sociali, i gruppi di acquisto solidali, i mercati della terra
10 tutte esperienze che esistono anche nel nostro territorio 10
11 E voi? Quanto attento ai problemi sociali e ambientali è il vostro stile di vita e di consumo? La ricerca ha approfondito: Le abitudini di consumo I valori e motivazioni legate agli acquisti I consumi alimentari La conoscenza del consumo critico
12 Un quadro comparativo Fonte: M. Micheletti, relazione alla giornata studio Shopping for Human Rights, Università degli Studi di Bergamo, 4 dicembre 2007.
13 Una fotografia di gruppo Nelle ultime due settimane, ho speso per: A L T R O F A R E U N A G I T A O U N V I A G G I O A N D A R E I N D I S C O T E C A H A P P Y H O U R U S C I R E A M A N G I A R E ( P I Z Z E R I A, R I S T O R A N T E,... ) A N D A R E A L C I N E M A O A T E A T R O A N D A R E A U N C O N C E R T O A N D A R E A D U N A P A R T I T A O A U N E V E N T O S P O R T I V O A C Q U I S T A R E U N A S U O N E R I A O U N L O G O P E R I L C E L L U L A R E A C Q U I S T A R E V I D E O G I O C H I P E R C O N S O L E S O S T E N E R E E C O N O M I C A M E N T E I N I Z I A T I V E B E N E F I C H E C O M P R A R E B I G L I E T T I P E R L O T T E R I E O F A R E S C O M M E S S E A C Q U I S T A R E F U M E T T I O R I V I S T E D I I N T R A T T E N I M E N T O A C Q U I S T A R E C O S M E T I C I E P R O F U M I A C Q U I S T A R E C D, D V D, V I D E O C A S S E T T E, M U S I C A O N L I N E A N D A R E D A L P A R R U C C H I E R E A C Q U I S T A R E S I G A R E T T E O T A B A C C O A C Q U I S T A R E L I B R I O G I O R N A L I D I I N F O R M A Z I O N E M E T T E R E C A R B U R A N T E N E L L A U T O / M O T O / M O T O R I N O A C Q U I S T A R E V E S T I T I, C A L Z A T U R E O A L T R I A C C E S S O R I P E R R I C A R I C A R E I L C E L L U L A R E 9,1% 17,4% 25,5% 26,5% 5,6% 7,3% 0,4% 3,3% 2,5% 3,5% 2,5% 13,8% 4,7% 11,5% 15,6% 12,9% 13,3% 38,4% 49,2% 54,7% 70,1%
14 Consumo e risparmio in famiglia Con che frequenza in famiglia (percentuali di chi ha risposto «sempre»): Luci accese quando non serve Risparmio energia elettrica Utilizzo mezzi pubblici Rifiuti tutti nello stesso sacco 02% 03% 17% 19% La raccolta differenziata è ormai una abitudine, ma la spesa si fa quasi sempre al centro commerciale. Raccolta differenziata Acquito prodotti comm.equo Acquisto capi di moda etica Consumo di carne Aquisto prodotti locali Consumo prodotti di stagione Consumo cibi biologici Consumo cibi senza conservanti Spesa nei Supermarket Spesa nei discount 03% 03% 06% 04% 03% 12% 20% 21% 47% 77% Le percentuali di chi è abituato a comprare prodotti etici e sostenibili sono basse. Un 20% fa uso abituale (sempre) di carne. Appare esserci una certa attenzione alla stagionalità dei prodotti, ma la quota di chi compra abitualmente prodotti locali, biologici e naturali è molto limitata. 0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80% 90%
15 Cosa conta nella vita e negli acquisti Le cose che contano di più 100% 90% 80% 70% 60% 50% 40% 30% 20% 10% 0% 19,20% Ricchezza economica altro/n.r. Una cosa che ti serve Prodotto localmente Responsabilità produttore In saldo Di una marca valida Di qualità Conveniente Bello esteticamente Alla moda 91,80% 18% 72,70% 29,80% 39% 14,70% Salute Aspetto fisico Relazioni Tempo libero Lavoro Rispetto dell'ambiente 02% 02% 02% 00% 00% 04% 11% 16% 26% 37% 0% 5% 10% 15% 20% 25% 30% 35% 40% nella vita sono la salute e relazioni. Il rispetto per l ambiente appare invece essere il fanalino di coda (prime tre risposte, percentuali cumulate) L acquisto è generalmente qualcosa che serve. Quando si compra qualcosa ciò che risulta essere determinate è l estetica e la convenienza. Nessuna attenzione viene invece posta sulle caratteristiche del processo produttivo Inoltre prima di un acquisto ci si informa principalmente sui social network 23,3%, tramite passa parola 22.4%, o non ci si informa 23.8%
16 I vestiti 45% 40% 35% 30% 25% 20% 42% 39% Si acquistano vestiti per necessità ma anche per sfizio (percentuali molto simili) 15% 10% 5% 0% 04% 08% 04% Necessità Passatempo Per fare un regalo Per seguire la moda Per sfizio 02% Altro La marca non sembra contare molto. Solo il 4,9% dice che compra sempre vestiti di marca, lo fa spesso il 35.1%. Il 54.4% lo fa raramente e il 5.5% mai Altro Questioni etiche o ideologiche Qualità Prezzo Parere dei miei parenti Parere dei miei amici 02% 01% 16% 13% 01% 02% A contare di più nella scelta è l estetica 43,8% seguita dalla comodità 20,8%. La qualità conta per il 16,2%, mentre il prezzo per il 13,4%. Solo 4 persone indicano questioni etiche. Marchio Estetica Comodità 02% 21% 43% Non si registrano rilevanti differenze di genere 00% 05% 10% 15% 20% 25% 30% 35% 40% 45%
17 Il cibo e la filiera corta Si; 49% No; 51% Ha sentito parlare di «filiera corta» la metà degli intervistati FACILITÀ REPERIRE PRODOT TI TUTELA DELL'AMBIENTE TUTELA DELLA SALUTE QUALITÀ DEL PRODOT TO CRESCITA SOCIO-ECONOMICA RISPETTO DIRITTI DEI LAVORATORI CONVENIENTE 10% 33% 30% 32% 22% 24% 11% 90% 67% 70% 68% 78% 76% 89% Più del 30% ritiene che i prodotti a «filiera corta» si caratterizzino «molto» per una maggiore tutela dell ambiente, della salute e della qualità del prodotto Al contrario questi prodotti sono ritenuti difficilmente reperibili e molto meno convenienti.
18 I Gas e il consumo critico M&C BDT DECRESCITA 38 74,7 6,6 88,9 55,4 1,4 24 0,6 10,4 Il mercato agricolo e non solo, i Gas e Slow Food sono tra le organizzazioni del consumo critico più conosciuti. SF BDG GAS 58,1 54,1 88,2 Chi conosce i gas attribuisce a questi gruppi un ruolo di sostegno all economia locale, di tutela dell ambiente ma anche di «facilitatori» nell approvvigionamento di certi tipi di prodotti 6,3 3,6 30% 25% 20% 15% 10% 5% 0% 38,3 39,7 0,7 19% Facilitare l'acquisto 11,1 16% Tutelare il lavoro Per il 66,9% di chi ha risposto al questionario, il consumo può diventare una forma di impegno dei cittadini nella vita sociale e politica 26% Sostenere l economia locale 05% Creare relazioni 13% Aumentare attenzione salute 07% Promuovere la giustizia sociale 20% Favorire la tutela dell ambiente
19 Informazione e partecipazione sociale e politica Ass. Volontariato Ass. Sportive Ass. Culturali Ass. Ambientaliste Ass. Politiche 3,90% 13,50% 5% 42,80% 65,70% 96,10% 86,50% 95% 57,20% 34,30% Gli ambiti all interno dei quali avviene la socializzazione «tra pari» sono soprattutto le organizzazioni religiose, quelle sportive e di volontariato. Scout Organizzazioni religiose 3,60% Le questioni sociali e politiche sono seguite con una certa costanza dal 67,3%, mentre l 8,5% non si informa mai di politica, il 5,7% lo fa solo qualche volta all anno e il 17% solo qualche volta al mese. 70% 96,40% 30% 0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80% 90% 100% Una volta alla settimana; 11,40% Tutti i giorni; 17,80% n.r.; 1,60% Qualche volta alla settimana; 38,10% Mai; 8,50% Qualche volta al mese; 17% Qualche volta all anno; 5,70%
20 Alcune conclusioni: chi può fare e che cosa Le istituzioni Acquisti (e non acquisti) verdi in molti luoghi pubblici non si distribuiscono più bottigliette d acqua Facilitare le buone pratiche attraverso politiche del cibo che favoriscono la filiera corta (mense pubbliche, agevolazione ad attività commerciali, ecc.) Facilitare le buone pratiche attraverso campagne di informazione e sensibilizzazione Il mondo della scuola e dell educazione Promuovere progetti che prevedano l informazione e la sensibilizzazione al consumo critico (il consumo può infatti essere un tema dal quale ripensare le «connessioni sociali») Inserire all interno della didattica percorsi e corsi dedicati ai temi della sostenibilità ambientale e sociale anche attraverso esperienze concrete I cittadini nel loro ruolo di consumatori Maggiore attenzione agli aspetti e ricadute sociali del consumi Auto-organizzazione di forme di co-produzione e co-educazione alla cittadinanza attiva e sostenibile Le aziende produttrici Maggiore attenzione alla sostenibilità della e nella produzione Maggiore disponibilità alla condivisione di buone pratiche e alla relazione sul territorio nell ottica della promozione di una economia circolare
21 Grazie per l attenzione! Francesca Forno Università degli Studi di Bergamo - CORES LAB francesca.forno@unibg.it cores@unibg.it
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