per MI HANNO RISTRETTO IL CREDITO!?! CENTRALE RISCHI E INDICATORI RILEVANTI NEI RATING BANCARI Grossi Claudio Mario
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1 per MI HANNO RISTRETTO IL CREDITO!?! CENTRALE RISCHI E INDICATORI RILEVANTI NEI RATING BANCARI Grossi Claudio Mario Cremona, Incontro con gli imprenditori Mark-Up Consulting S.r.l. V.le Fulvio Testi, Cinisello B.mo (MI) Tel Fax Via Alcide De Gasperi 2, Calderara di Reno (BO) Tel Fax
2 Programma dell incontro Parte I - Malfunzionamenti a parte, la Centrale Rischi è un pericolo o un'opportunità? 1. finalità della Centrale Rischi per le Banche 2. struttura e contenuti della Centrale Rischi 3. rapporto Banche/Banca d'italia sulla Centrale Rischi 4. uso e interpretazione della Centrale Rischi da parte delle Banche Parte II - La visione delle banche e quella degli imprenditori: un dialogo spesso molto difficile! 1. criteri che concorrono a definire "importante" un indice di bilancio per le banche 2. difendersi dagli indicatori e dai rating: la programmazione strategica e il controllo di gestione Cremona, 21 Novembre 2011 Incontro con gli imprenditori 2
3 Parte I - Malfunzionamenti a parte, la Centrale Rischi è un pericolo o un'opportunità? FONTE NORMATIVA: Centrale dei rischi. Istruzioni per gli intermediari creditizi Circolare n. 139 dell 11 febbraio Aggiornamento del 29 aprile 2011: ristampa integrale. Cremona, 21 Novembre 2011 Incontro con gli imprenditori 3
4 FONTE NORMATIVA: Cremona, 21 Novembre 2011 Incontro con gli imprenditori 4
5 1. Finalità della Centrale Rischi per le Banche Obiettivi della Centrale dei rischi. La Centrale dei rischi è un sistema informativo sull indebitamento della clientela delle banche e degli intermediari finanziari vigilati dalla Banca d Italia. Attraverso il servizio centralizzato dei rischi la Banca d'italia fornisce agli intermediari partecipanti un'informativa utile, anche se non esaustiva, per la valutazione del merito di credito della clientela e, in generale, per l analisi e la gestione del rischio di credito. L obiettivo perseguito è di contribuire a migliorare la qualità degli impieghi degli intermediari partecipanti e, in ultima analisi, ad accrescere la stabilità del sistema creditizio. (Cap. 1-Sezione1-Paragrafo 2) Cremona, 21 Novembre 2011 Incontro con gli imprenditori 5
6 2. Struttura e contenuti della C.R. Limiti di censimento CR Bankitalia DESCRIZIONE IMPORTI IN EURO Crediti complessivi per cassa e per firma Garanzie ricevute dalla banca (rischi indiretti) Valore intrinseco dei Derivati Finanziari (da 1/1/2005) Sofferenze 250 Crediti passati a perdita 250 Crediti ceduti a terzi Operazioni per conto terzi Crediti acquisiti per op. di factoring, sconto, cessione Crediti in sofferenza ceduti a terzi 250 Cremona, 21 Novembre 2011 Incontro con gli imprenditori 6
7 Cremona, 21 Novembre 2011 Incontro con gli imprenditori 7
8 2. Struttura e contenuti della C.R. Cremona, 21 Novembre 2011 Incontro con gli imprenditori 8
9 2. Struttura e contenuti della C.R. Cremona, 21 Novembre 2011 Incontro con gli imprenditori 9
10 2. Struttura e contenuti della C.R. Cremona, 21 Novembre 2011 Incontro con gli imprenditori 10
11 Cremona, 21 Novembre 2011 Incontro con gli imprenditori 11
12 2. Struttura e contenuti della C.R. Errore Cremona, 21 Novembre 2011 Incontro con gli imprenditori 12
13 Cremona, 21 Novembre 2011 Incontro con gli imprenditori 13
14 4. Uso e interpretazione della C.R. da parte delle banche Cremona, 21 Novembre 2011 Incontro con gli imprenditori 14
15 4. Uso e interpretazione della C.R. da parte delle banche Cremona, 21 Novembre 2011 Incontro con gli imprenditori 15
16 4. Uso e interpretazione della C.R. da parte delle banche Contraddizioni e pericoli da Centrale Rischi : (a voce è meglio...) Cremona, 21 Novembre 2011 Incontro con gli imprenditori 16
17 Parte II - La visione delle banche e quella degli imprenditori: un dialogo spesso molto difficile! Non è vero che è difficile ottenere credito. Basta seguire questa semplice regola... Cremona, 21 Novembre 2011 Incontro con gli imprenditori 17
18 Parte II - La visione delle banche e quella degli imprenditori: un dialogo spesso molto difficile! Una banca ti presta volentieri del denaro se puoi dimostrare in modo convincente che, in fondo, non ne avresti bisogno. (Bob Hope) Cremona, 21 Novembre 2011 Incontro con gli imprenditori 18
19 1. Il giusto approccio da avere nei rapporti con le banche 1. Le banche non sono un vostro fornitore (di denaro) ma il vostro peggior cliente. 2. Le strategie di gestione dei rapporti con loro devono partire da questo presupposto, altrimenti sono guai. 3. Fatti e numeri che da voi sono considerati positivi e simbolo di successo dell impresa, non sono affatto gli stessi usati dalle banche per lo stesso scopo; anzi! le banche... o anche... la banca... sono concetti senza significato, se non riferiti a due cose importanti: a) Organizzazione del processo del credito di ogni banca b) Cultura e ruolo dell interlocutore Cremona, 21 Novembre 2011 Incontro con gli imprenditori 19
20 1. Il giusto approccio da avere nei rapporti con le banche 5. Anche l interlocutore più evoluto o potente, poco o nulla può fare davanti alle NORME INTERNE (che dipendono dal RATING) relative a: a) Affidabile o no b) Di quanto e con quali forme tecniche (rischio) c) A che tassi/condizioni 6. Commettere un passo falso con le banche, su ciò che influenza il rating, significa GIOCARSI IL RAPPORTO. Nessuna banca PUÒ SALVARE un impresa che si trova in cattive acque di rating. Non è cattiva volontà dei bancari o dei decisori; è la perversa logica del RATING e del correlato concetto di RISCHIO DI DEFAULT sposato dalla normativa di Basilea PREVENIRE situazioni di BASSO RATING è, oggi, l unica forma di garanzia di sopravvivenza nei rapporti con le banche Cremona, 21 Novembre 2011 Incontro con gli imprenditori 20
21 Cosa conta e cosa non conta Cremona, 21 Novembre 2011 Incontro con gli imprenditori 21
22 2. Cosa conta e cosa non conta Il RATING dipende da: a) Dati di bilancio b) Dati andamentali (Centrale Rischi, andamento dei rapporti con la singola banca) c) Dati qualitativi su azienda e settore d) a) + b) valgono solitamente non meno dell 80% del RATING 2. Il RATING non arriva una volta all anno ma, in molte banche, anche una volta al mese (rating dinamico...?!) 3. Pertanto, Centrale Rischi e andamento del rapporto con la singola banca (insoluti, grado di elasticità d uso degli affidamenti, ecc...) hanno un notevole peso nell attribuzione e nella modifica periodica del rating Cremona, 21 Novembre 2011 Incontro con gli imprenditori 22
23 2. Cosa conta e cosa non conta I dati e gli indici di bilancio che contano sono molto simili e non variano particolarmente, da banca a banca, se non per il peso specifico e per il range di valutazione che possono avere; di sicuro, i più influenti sono quelli legati alla PATRIMONIALIZZAZIONE e ALL INDEBITAMENTO; la redditività pesa solo in senso negativo (!?), nel caso in cui sia appunto NEGATIVA, oppure inadeguata rispetto ad altri parametri con i quali è messa a raffronto 5. Cresce la produzione, assumo, cresce il fatturato, ho nuovi clienti/mercati, ecc... sono argomenti positivi per voi ma di scarso appeal per la banca!. Loro guardano ogni cosa in termini di rischio di credito e di capitali impiegati, per cui per loro conta... sei capitalizzato?, sei poco indebitato?, quanto sei capace di garantire? Se rivoglio i soldi, da dove li prendi per ridarmeli? P.S.: sicuri che i vostri argomenti positivi lo siano sempre? Cremona, 21 Novembre 2011 Incontro con gli imprenditori 23
24 2. Cosa conta e cosa non conta... Indici di bilancio formula Buono se... importanza ROA MON/CI > Costo del debito Bassa LEVA GLOBALE MT/MP < 7 (soggettivo) Alta LEVA FINANZIARIA DFT/MP < 5 (soggettivo) Molto alta?? PFN/MOL < 7 Piuttosto alta COPERTURA ONERI FINANZ. MOL/OF Un tot di volte... (soggettivo) Media INDICE DI CASH FLOW CF/FATTURATO > 8% (soggettivo) Media Sconfinamenti in centrale rischi LETALE Percentuale insoluti < 5% del ptf MOLTO ALTA Livello utilizzo C.R. Elasticità utilizzo C.R. UT/ACC Variazione UT/ACC < 70-80% (soggettivo) Oscillante ALTISSIMA ALTA Cremona, 21 Novembre 2011 Incontro con gli imprenditori 24
25 3. Programmazione strategica e controllo di gestione Sono molto arrabbiato con la classe imprenditoriale italiana, su questo punto... Cremona, 21 Novembre 2011 Incontro con gli imprenditori 25
26 3. Programmazione strategica e controllo di gestione Non c è modo di sopravvivere su mercati difficilissimi, a partire dal mercato finanziario, se non si decide di considerare prioritario: 1. Definire, per la propria azienda, quel sistema integrato di KPI da perseguire, capaci di garantire il suo stato di salute, e costruirci sopra modelli previsionali e di what-if. Cremona, 21 Novembre 2011 Incontro con gli imprenditori 26
27 3. Programmazione strategica e controllo di gestione Macro-Indicatori economico-finanziari Management Accounting (Cash-flow management, cost-accounting, ecc...) ISP Activity Based Costing Balanced Score Card Micro-Indicatori fisici/operativi KPI Controllo Direzionale Controllo Strategico Cremona, 21 Novembre 2011 Incontro con gli imprenditori 27
28 3. Programmazione strategica e controllo di gestione 2. Pianificare e monitorare l intera gestione aziendale (produzione, marketing, vendite, finanza, ecc...) in funzione dei KPI e degli ISP 3. Informare il mercato (anche e soprattutto le banche!) di questa Strategia Gestionale e dei suoi risultati. Questa la vera chiave di successo (per altro mai certo) di un impresa degna di questo nome, nel complicatissimo terzo millennio. Lo dico da sempre, agli incontri con gli industriali, soprattutto dal fantasma di Basilea 2 in poi (anno domini 2005!) poi manifestatosi! Ma... mah... GRAZIE * Nota: Questo materiale è stato redatto come supporto scritto ad una presentazione orale; non può e non deve quindi essere considerato esaustivo, completo e preciso senza i commenti che lo hanno accompagnato e tenuto conto dei destinatari e degli scopi dell intervento. Cremona, 21 Novembre 2011 Incontro con gli imprenditori 28
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