A cura di Marco Brunod e Giovanna Ferretti Brescia, 11 febbraio 2013

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1 Lo sviluppo del sistema di welfare locale in una prospettiva di coprogettazione A cura di Marco Brunod e Giovanna Ferretti Brescia, 11 febbraio 2013

2 2 Significato del verbo coprogettare x Progettare deriva dal latino proicere che significa gettare avanti che implica un attività di ideazione e prefigurazione che anticipa delle possibilità realizzative La preposizione co richiama il carattere plurale del soggetto che progetta e determina una visione della coprogettazione come processo sociale

3 3 La coprogettazione come paradigma culturale per lo sviluppo di un sistema di welfare locale x MATRICI CULTURALI SERVIZIO DESTINATARIO Assistenza Beneficenza Aiuto, donazione Assistito, bisognoso Burocratica Meccanicistica Prestazione standardizzata Utente Tecnicista Intervento specialistico Paziente Cittadinanza Insieme di azioni per trasformare problemi Cittadino attivo

4 4 Il contesto normativo della coprogettazione x La disciplina del DPCM Atto di indirizzo e coordinamento sui sistemi di affidamento dei servizi alla persona ai sensi dell'art. 5 della L , n. 328 Individua nella coprogettazione la forma di regolazione del rapporto tra I Comuni e gli Enti non profit diretta a coinvolgere i soggetti del terzo settore per l'individuazione di progetti sperimentali ed innovativi allo scopo di affrontare specifiche problematiche sociali Indica nella istruttoria pubblica la procedura attraverso la quale i soggetti del terzo settore sono chiamati ad esprimere la loro disponibilità a collaborare con il Comune sugli interventi oggetto di coprogettazione e per la realizzazione degli obiettivi relativi

5 5 Andamento dei fondi nazionali per le politiche sociali Fonte: Irs (valori in milioni di euro) Variazioni % Fondo nazionale politiche sociali (esclusa quota ministeriale) ,2 Fondo Infanzia e adolescenza ,4 Fondo inclusione immigrati Fondo NA Fondo politiche giovanili Fondo politiche della famiglia ,6 Fondo pari opportunità TOTALE ,6

6 6 Popolazione a rischio di povertà o esclusione nel ,9 0,4 2,9 1,0 2,7 2,1 12,7 FRANCIA: 18.4% ( ) GERMANIA: 20% ( ) INGHILTERRA: 22% (13 Persone a 412 rischio 000) di ITALIA: 24,7% ( ) povertà Persone soggette a gravi deprivazioni materiali Persone in nuclei familiari a bassissima intensità di lavoro Fonte: Commissione Europea, 2011

7 7 Dall illusione del welfare state alla ricerca di nuove forme di welfare locale Forse non si può più parlare di welfare state per le disparità regionali irrisolte e per la costante riduzione delle risorse... E un espressione legata ad una visione del mondo in perenne crescita, una visione del secolo passato... Più che un illusorio benessere universale occorre mettere al centro dell attenzione le crescenti forme di povertà e di vulnerabilità che richiedono articolate forme di sostegno locale... In una prospettiva di sistema in cui, almeno a livello locale, le questioni sociali siano connesse a quelle sanitarie, del lavoro, della casa, della viabilità, della scuola, dell ambiente... Con una visione meno centrata su un ruolo esclusivo delle istituzioni pubbliche e più capace di valorizzare le diverse risorse territoriali

8 8... verso nuove forme di welfare locale La legge 328 indirizza il passaggio dell assetto dei servizi sociali da una forma di welfare state (incompiuto) a una di welfare locale Le modalità di attuazione evidenziano una serie di criticità: i Piani di Zona sono scarsamente finanziati, la partecipazione dei soggetti del terzo settore è debole, la costruzione delle politiche sociali è determinata in modo quasi esclusivo dagli Enti Locali la direzione dei servizi resta in capo agli Enti Locali, le esperienze di coprogettazione, previste dalla Legge, restano marginali i rapporti tra Enti Locali e soggetti non-profit (appalti, concessioni) mantengono prevalentemente i connotati di x

9 9 Fattori che condizionano lo sviluppo e i cambiamenti x del sistema di welfare 1. Risorse (economiche, logistiche, umane e culturali) messe a disposizione dalla Istituzioni Pubbliche (Stato, Regioni, Comuni, ASL, Scuole, ecc. ) 2. Il capitale sociale (valori, legami sociali, fiducia, propensioni solidaristiche, capacità di intraprendere, ecc.) presente nelle comunità locali 3. Risorse (economiche, logistiche, umane e culturali) messe a disposizione da Enti del Terzo Settore (Cooperative, Associazioni, Fondazioni) e da altri soggetti (donatori, aziende, ecc.)

10 10 Modificazioni dei principali fattori che condizionano i sistemi di welfare e possibili scenari futuri x + RISORSE PUBBLICHE CAPITALE SOCIALE + RISORSE TERZO SETTORE _ 1980 / 2000 Attuale fase Futuro possibile _

11 11 Le vecchie prospettive si rivelano insufficienti di fronte ai cambiamenti in atto e sollecitano ripensamenti Occorre ridefinire le finalità del sistema di welfare locale individuando in modo realistico priorità e criteri qualitativi di funzionamento Va ridisegnata la mappa delle risorse territoriali (effettive e potenziali) dando evidenza a soggetti spesso considerati laterali o subalterni (privato sociale, volontariato, gruppi informali,...) e rivedendo la centralità affidata al tradizionale sistema di servizi L articolazione organizzativa del sistema di welfare locale va riformulata in rapporto alle reti e alle risorse che è possibile attivare

12 12 La coprogettazione favorisce il superamento delle separazioni determinate dalle diverse forme di esternalizzazione COMUNE TERZO SETTORE

13 13... favorendo l integrazione del sistema di governance e di produzione dei servizi COMUN E DIREZIONE TECNICA ORGANIZZATI VA GESTIONE OPERATIVA DIREZIONE POLITICA DIREZIONE TECNICA ORGANIZZATI VA GESTIONE OPERATIVA TERZO SETTOR E PRODUZIONE SERVIZI PRODUZIONE SERVIZI

14 14 La coprogettazione come accordo procedimentale di collaborazione nel sociale Natura giuridica La coprogettazione è pienamente riconducibile, sotto il profilo giuridico, alla tipologia dell accordo procedimentale di collaborazione, ma con alcuni contenuti specifici derivanti dalla disciplina del DPCM costituisce applicazione nel campo sociale della metodologia della progettazione partecipata e del modello di sussidiarietà per progetti ha per oggetto la definizione di progetti innovativi e sperimentali di servizi, interventi e attività complesse da realizzare in termini di partenariato tra la P.A. e i soggetti del Terzo Settore

15 15 La coprogettazione come accordo procedimentale di collaborazione nel sociale Funzioni negoziare con i soggetti non profit forme e modalità della loro inclusione nella rete integrata dei servizi sociali e della condivisione della titolarità della funzione pubblica sociale instaurare e disciplinare rapporti di collaborazione fra P.A. e soggetti del Terzo Settore che intendono condividere le responsabilità della funzione sociale realizzazione di forme di collaborazione mediante messa in comune di risorse, non solo economiche, tra P.A. e Terzo Settore per l attuazione di progetti e obiettivi condivisi

16 16 La coprogettazione richiede l introduzione di nuovi dispositivi organizzativi per garantire una governance La direzione tecnica e organizzativa integrata e la gestione dei processi di produzione dei servizi realizzati in coprogettazione richiedono l istituzione di due organismi a cui affidare l esercizio collegiale di queste responsabilità: DIREZIONE TECNICA E ORGANIZZATIVA - organismo ristretto, costituito dai Dirigenti dei Settori comunali interessati e dai responsabili dell associazione dei diversi soggetti del Terzo Settore che si sono proposti come partner del Comune per realizzare servizi in coprogettazione COORDINAMENTO OPERATIVO - organismo allargato, costituito da tutti i responsabili operativi (del Comune e dei diversi soggetti del Terzo Settore) della realizzazione dei servizi in coprogettazione

17 17 I soggetti del Terzo Settore devono costituirsi come soggetto unitario per proporsi come partner di una coprogettazione I diversi soggetti del Terzo Settore che intendono associarsi per proporsi come partner di una coprogettazione possono percorrere due strade: Istituire un associazione temporanea di imprese Utilizzare un soggetto organizzativo di secondo livello già esistente e che li possa rappresentare (Consorzio, Associazione,... ) In entrambi i casi soggetti del Terzo Settore che intendono associarsi devono impegnarsi a costruire un organizzazione temporanea in grado di assumersi le responsabilità direzionali, gestionali e operative necessarie alla realizzazione di servizi in coprogettazione, dotata quindi di tutte le competenze necessarie (manageriali, amministrative e professionali).

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