Voltana On Line. Verso le Elezioni Amministrative del I nuovi soggetti politici.

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1 Voltana On Line Verso le Elezioni Amministrative del I nuovi soggetti politici. Dalla Dichiarazione d Intenti della ASSOCIAZIONE CIVICA PER LA BUONA POLITICA. Si è fatto davvero troppo alto il prezzo da pagare ad una gestione politica del nostro Paese, arroccata, impotente e corrotta, che vanifica il lavoro delle persone laboriose e oneste! Da tempo, infatti, è andata progressivamente crescendo la nostra insofferenza di cittadini, stanchi di dover pagare lo scotto dell'incapacità e degli errori di classi dirigenti sempre più inadeguate ai ruoli ed ai compiti propri dell'amministrazione di uno Stato. Lo spettacolo indecoroso al quale noi cittadini, da anni, assistiamo impotenti, di una politica troppo spesso mossa da ambizioni personali, interessi di bottega ed odio per l'avversario rappresenta esattamente l opposto rispetto allo scenario politicosociale-istituzionale a cui miriamo. Per uscire dall'attuale situazione di paralisi politica, economicofinanziaria e sociale in cui versa l'intero paese (ultima tappa di un Interviste flash a Michele DE PASCALE e a Danilo MANFREDI Buongiorno, sono Mario Paganini e [ ] Vi scrivo in quanto candidati alla Segreteria Provinciale del Partito Democratico, anche se le candidature non sono ancora ufficializzate. In occasione del Congresso e in particolare dell'iniziativa di martedì 15 ottobre in programma qui a Voltana volevo fare un breve pezzo in cui vi presento. La mia urgenza sta nel fatto che le risposte mi occorrerebbero in tempi brevissimi per riuscire a impaginare in tempo Per questo vi chiedo cortesemente di rispondere in modo molto veloce iter storicamente scandito da scelte inopportune, se non addirittura inattuate...) è urgente aprire, al più presto, una stagione di concrete riforme d ispirazione democratica, popolare e liberale, caratterizzata da forti misure di crescita economica ed occupazionale. Bisogna scongiurare disoccupazione e tensione sociale mettendo al centro poche, chiare priorità, per fare ripartire l economia e sanare il baratro che separa cittadini, istituzioni, imprese e politica. Occorre porre mano al riordino istituzionale abolendo province, accorpando piccoli comuni, ridisegnando l architettura dello Stato e renderlo più efficiente. Occorre ridurre il numero dei parlamentari e abolire i contributi pubblici ai partiti e movimenti politici. Non siamo contrari ai partiti! Riteniamo ci sia assoluto bisogno di una classe politica seria, responsabile, competente e onesta, che lavori al servizio della comunità, contribuisca a tirare fuori l Italia dalla crisi creando premesse di sviluppo e crescita. Occorre, dunque, un epocale e breve alle poche domande sotto riportate. [ ]. Vi ringrazio per la disponibilità 1. Una cosa da valorizzare della nostra provincia. 2. Una cosa da risolvere subito nella provincia. 3. Tre parole per il PD che vorresti. 4. La cosa che nel PD funziona meglio. 5. La cosa che nel PD proprio non va. 6. Perché votare te? A pagg. 4 e 5 le risposte. cambiamento dello scenario politico nazionale, che parta dai territori, fortemente radicato ed alimentato dalla spinta vitale della società civile ed economica: premessa ineludibile per ogni azione di ricostruzione morale, politica ed economica del Paese. Anche il territorio lughese comincia a mostrare un quadro disarmante, in cui si impone, in netta evidenza, il divario tra la diffusa domanda di buon governo e la deludente risposta resa dalle stanche attuali classi dirigenti, sia in termini di scelte politiche, che di strategia amministrativa e relazioni associative. I cittadini, le associazioni ed i corpi intermedi lamentano, infatti, da tempo, un forte disagio e chiedono significativi cambiamenti, per i quali faticano a trovare interlocutori credibili. Siamo perciò convinti che sia giunto il tempo di dare vita ad una libera associazione di cittadini in grado di esprimere un chiaro impegno sociale e politico, finalizzato alla partecipazione attiva nella vita delle Istituzioni locali e che si identifichino nei valori e negli ideali del- ( Segue a pag. 2 )

2 Pagina 2 Verso le Elezioni Amministrative del I nuovi soggetti politici. ( Segue da pag. 1 ) la Costituzione Italiana ed Europea. Tale associazione deve essere in grado di aggregare persone per bene, animate dalla volontà di sostituire, all'atteggiamento di inerzia passiva di fronte agli eventi, il desiderio di viverli da protagonisti, trasformandosi in soggetti attivi di vero e profondo cambiamento, per una nuova offerta politica di buon governo al servizio della comunità lughese. Chi si candida a governare ha il dovere di dare risposte chiare, presentare programmi e non propaganda, dire quale sarà la visione del territorio negli anni futuri; come si intende realizzarla e su quali motori dello sviluppo si vuole puntare. CREDIAMO, pertanto, in un'associazione, che induca un radicale rinnovamento nei contenuti, nelle persone e nelle modalità di fare politica ed amministrazione civica. Siamo convinti, infatti, che alle spinte dell'antipolitica e al populismo si debba rispondere con il rafforzamento e la trasparenza dei processi democratici, con il contrasto ad ogni tentativo di corruzione e con il potenziamento della vigilanza sui piccoli e grandi conflitti d interesse, che rappresentano la vera minaccia per qualsiasi società giusta e libera. INTENDIAMO rivolgerci alle singole persone, ai movimenti della società civile ed economica e al mondo del volontariato, per avviare un processo di aggregazione libero da personalismi e pregiudizi ideologici, mirato a fare, del nostro Comune, una realtà che prosperi, cresca, si misuri con i territori circostanti e sia capace di incidere, a pieno titolo, nei contesti decisionali Emiliano-Romagnoli, Nazionali ed Europei, con l'obiettivo di costruire la necessaria coesione sociale e culturale fra i vari attori coinvolti nel processo. Per raggiungere tale scopo è, però, indispensabile che il territorio generi mobilità sociale e competizione, rimettendo al centro il lavoro, la professionalità, l'efficienza della pubblica amministrazione e della scuola, la libera iniziativa ed il merito individuale. ASPIRIAMO a creare, dunque, un' "ASSOCIAZIONE PER LA BUO- NA POLITICA", che: Ispiri fiducia, prenda sul serio ogni legittimo desiderio di benessere, non abbandoni nessuno ad un destino di emarginazione e consideri il Welfare come generatore di opportunità e strumento di promozione umana. Sia in grado di scommettere sul potenziale di chi è, oggi, escluso dalle occasioni di crescita e di sviluppo, a partire dai giovani e dalle donne, soggetti precari e privi di stabile occupazione; offrire nuove opportunità, lavorando per attrarre investitori che generino ricchezza produttiva; creare nuove aziende, nuova occupazione, con una forte attenzione alla valorizzazione delle professionalità e dei talenti esistenti. Restituisca dignità al lavoro, inteso sia come servizio pubblico che come intrapresa privata; formi ed educhi al lavoro, inteso come processo permanente di formazione umana, culturale e professionale, attraverso il coinvolgimento del mondo della scuola in tutti i suoi ordini e gradi. Consideri i cittadini, singoli o associati, e le famiglie come i veri protagonisti del bene comune, grazie alla valorizzazione del nucleo familiare, primo fulcro di formazione della personalità e perno fondamentale dell economia di uno stato democratico. Si esprima come forza riformista, in cui convivano culture e storie diverse: il mondo dell associazionismo, del lavoro, delle imprese e delle professioni, la cultura cattolica popolare e quella laica e liberaldemocratica. Dia voce e prospettiva a tutte queste forze, portando al centro dell attenzione il cittadino - contribuente-elettore, che, con il suo voto, è il vero ed autentico soggetto politico, in grado di determinare l auspicato cambiamento. In Romagna, e nel lughese in particolare, si avverte il bisogno di maggior dinamismo e di uno scatto di volontà collettiva, sia sul piano del metodo e dell indirizzo politicoamministrativo, sia su quello, sostanziale, partecipativo e strategico che: dia risalto al tessuto produttivo, lavorativo e professionale locale, stimoli e coinvolga le competenze presenti, rendendole artefici dello sviluppo; Affermi e persegua il concetto di fare sistema, allo scopo di creare le condizioni culturali e ambientali affinché le istituzioni pubbliche, le imprese, gli istituti di credito, le organizzazioni di rappresentanza dei cittadini cooperino tra di loro, per rendere più competitivo e attraente il territorio; crei luoghi e momenti di codecisione, aperti al dialogo e al confronto fra Enti Locali (Unione dei Comuni) e organi di rappresentanza sociale, per attuare scelte condivise e responsabili, nell esclusivo interesse della comunità; svolga un'azione capace e determinata nell'individuare gli strumenti più idonei a realizzare progetti competitivi in tempi certi; valorizzi le imprese, il territorio, le sue peculiarità ambientali, infrastrutturali e produttive, promuovendole, con ogni legittimo mezzo, al fine di attrarre nuovi investimenti sul territorio nei diversi campi: storico culturale, commerciale, artigianale, industriale, agricolo e nel campo dei servizi, delle comunicazioni e della conoscenza; introduca profondi cambiamenti nella Pubblica Amministrazione, formando e motivando il personale e la dirigenza sia nei metodi che nei comportamenti, per tramutarli in risorsa strategica. La Pubblica Amministrazione che pensiamo deve proporsi come ente facilitatore dello sviluppo del territorio, non deve essere autoreferenziale, ma proattiva, propositiva, rispettosa, efficace, appropriata e tempestiva nella risposta; rassicuri i cittadini creando un contesto territoriale ove ciascun soggetto (Istituzione Pubblica Associazionismo Forze dell ordine, ecc.) si senta protagonista attivo, in un clima ambientale improntato ad una civile ed armoniosa convivenza. Pensiamo ad un sistema di sicurezza ad ampio raggio, in cui ogni cittadino possa vivere la propria esistenza con serena tranquillità in ogni settore ( Segue della a pag. vita 3 )

3 Pagina 3 Verso le Elezioni Amministrative del I nuovi soggetti politici. ( Segue da pag. 2 ) civile. CREDIAMO nel valore della coesione - inclusione sociale e della sussidiarietà e riteniamo necessaria una profonda revisione dell'attuale modello di welfare sociale e sanitario, a favore di un sistema che sappia salvaguardare la tutela dei soggetti più deboli, facendo perno sulla compatibilità economica e sulla qualità professionale degli operatori, garantita esclusivamente dalla loro crescita meritocratica ed anche promuovendo il volontariato, inteso come momento di crescita personale e supporto al miglioramento della società. SIAMO CONVINTI che il progresso economico scaturisca dagli investimenti, dall'innovazione e dalla ricerca tecnologica, dalla riduzione della pressione fiscale e del costo del lavoro, dall'eliminazione degli sprechi, dalla promozione della cultura, della scuola, della formazione e della salute, intese come fondamentali motori dello sviluppo di una nazione. SIAMO CERTI, infine, che Lugo, le sue frazioni ed i comuni dell'unione e della Romagna possano dare vita ad un territorio sempre più accogliente, connotato da una sempre più apprezzabile qualità di vita e da una sempre maggiore capacità di attrarre investimenti produttivi che generino occupazione e ricchezza e rafforzino i legami di cooperazione tra imprenditori e lavoratori. A fronte di tutto ciò, il quadro politico-istituzionale attuale non lascia presagire quanto meno a breve realistiche spinte rinnovatrici. Nei territori dell Unione dei Comuni rischiamo, infatti, di restare vittime di un ingiustificato immobilismo. La buona politica deve esprimersi introducendo un nuovo sistema di rapporti che, sgombro da ideologie e reciproche pregiudiziali, liberi le energie che consentano di realizzare solide sinergie, necessarie a ridisegnare un nuovo sistema di Welfare ed a determinare la crescita economica del territorio. Dobbiamo darci un marchio ed un brand che veicolino ed esaltino, su tutti i mercati (Nazionali ed Esteri), le nostre capacità di cooperare e di essere Sistema, coinvolgendo in quest'opera l insieme dei soggetti più sensibili e propensi ad innovare e ad investire per la crescita. Le buone idee non sono esclusivo patrimonio di un colore politico o di uno schieramento ideologico, esse nascono dalle capacità individuali e collettive, dal senso di responsabilità, dalla volontà e dal coraggio di mettersi in gioco, con onestà, competenza ed entusiasmo, su obiettivi concreti di comune interesse, da realizzarsi con un metodo non individuale, ma partecipativo ed inclusivo, nel rispetto di regole democratiche e condivise. Quando le idee sono buone e si condividono, possono nascere buoni progetti e dai buoni progetti possono scaturire nuove opportunità, da finalizzare alla ricerca delle risorse finanziarie da destinare agli investimenti. Devono quindi divenire ricorrenti i CORSO DI GINNASTICA Rivolto a tutti coloro che vogliono mantenersi in forma con esercizi di tonificazione generale e stretching. Voltana - PALESTRA. Tutti i Lunedì ed i Giovedì. Dalle 19,30 alle 20,30. Info: Sofia momenti di programmazione istituzionale partecipata, in cui si realizzino accordi capaci di concretizzare le scelte strategiche di cui la rappresentanza politica misura (come in ogni democrazia) il gradimento e da cui deve trarre il proprio consenso. Le porte dell' "ASSOCIAZIONE PER LA BUONA POLITICA", sono aperte a tutti coloro che, come soggetti singoli, associazioni e movimenti civici, intendano condividere i nostri valori e le nostre idee, nella convinzione che sia giunto il momento di agire, perché la società economica e civile sappia realizzare un nuovo rinascimento sulle macerie lasciate dalla vecchia politica, cogliendo il senso pieno dell'innovazione che la storia stessa sembra indicarci. Su queste basi, i firmatari della presente carta degli intenti si pongono all attenzione della Comunità Lughese come promotori e garanti dell "ASSOCIAZIONE PER LA BUO- NA POLITICA", e rivolgono un appello a tutti i cittadini residenti nel comune di Lugo e a tutte le associazioni comunque costituite affinché partecipino attivamente alla costruzione di questo progetto. è un prodotto amatoriale al quale non può essere applicato l'art. 5 della legge 8 Febbraio 1948 n. 47, poiché l'aggiornamento delle notizie in esso contenute non ha periodicità regolare (art. 1 comma 3, legge 7 Marzo 2001 n. 62). non rappresenta una testata giornalistica e i post editi hanno lo scopo di stimolare la discussione e l approfondimento politico, la critica e la libertà di espressione del pensiero, nei modi e nei termini consentiti dalla legislazione vigente. non persegue alcuno scopo di lucro. Tutto il materiale pubblicato su Internet è di dominio pubblico. Tuttavia, se qualcuno riconoscesse proprio materiale e non voleva che fosse pubblicato, non ha che da darne avviso al gestore e sarà immediatamente rimosso. verificherà, per quanto possibile, che tutto il materiale inviato e riprodotto nel sito e nel PDF sia conforme alle licenze Creative Commons o non coperto da copyright.

4 Intervista flash a Michele DE PASCALE Età: 28 anni Titolo di studio: Diploma Liceo Scientifico Occupazione: Assessore al Turismo - Comune di Cervia Ruoli nel Pd: Coordinatore segreteria provinciale 1. Una cosa da valorizzare della nostra provincia. Il diffusissimo sentimento di solidarietà, che, pur nelle difficoltà, ci ha permesso di rimanere una comunità coesa. Non so se vi è un altro luogo nel mondo con una rete di volontariato così forte, e sistemi d'impresa così organizzati e diffusi. Dobbiamo cambiare moltissimo, senza però permettere che l'individualismo imperante ci cambi. 2. Una cosa da risolvere subito nella provincia. Guerra senza frontiere alla burocrazia. In questi ultimi dieci anni ad ogni livello di Governo la morsa della burocrazia si è stretta attorno al collo di cittadini e imprese. Serve una brusca inversione di tendenza, regole più semplici, comprensibili da tutti e una Politica che si confronta ma che poi torna ad assumersi delle responsabilità, senza essere sempre ostaggio dei "Comitati del No a prescindere". 3. Tre parole per il PD che vorresti. Lavoro, perché se non restituiamo competitività alle nostre imprese e invertiamo il dato sulla disoccupazione rischiamo di compromettere tutte le conquiste sociali e civili degli ultimi 100 anni. Partecipazione. Romagna, che è il nuovo orizzonte politico, di area vasta, a cui dobbiamo guardare con coraggio, per mettere in campo Politiche In- novative. Pagina 4 4. La cosa che nel PD funziona meglio e 5. La cosa che nel PD proprio non va. Il PD ha dimostrato, in alcune circostanze, la capacità di mettere in campo una forza incredibile, ma, alla prova dei fatti, i risultati ottenuti sono stati assolutamente insufficienti. L'ho paragonato, scherzando, ad una "Balena nel vinavil", gigantesca ed immobile. Dobbiamo ripensare completamente la nostra organizzazione, liberando energie nuove, aprendo alla partecipazione quantitativa, con sondaggi online mensili, e qualitativa, coinvolgendo cioè le migliori competenze. 6. Perché votare te? Credo di rappresentare il giusto mix di esperienza e radicale voglia di cambiamento. Credo di aver aggregato attorno alla mia proposta le migliori energie del PD di tutta la Provincia, a prescindere dal fatto che, sul nazionale, votino per Renzi, Cuperlo o Civati. Smettiamola di lamentarci e dividerci in correnti e mettiamoci al servizio del nostro territorio. Ocse, italiani "analfabeti" del millennio di Salvatore Intravaia Secondo l'organizzazione internazionale, gli adulti del Belpaese sono in fondo alla classifica europea che stima la capacità e preparazione letteraria e matematica di 24 paesi. Il ministro: a preoccupare maggiormente è la condizione dielle donne e dei neet, i giovani che né studiano né lavorano. ROMA - Cittadini italiani in fondo alla classifica sui saperi essenziali per orientarsi nella società del terzo millennio. E in Italia, si ritorna a parlare di analfabetismo funzionale. Non importa, in altre parole, se gli italiani sanno tecnicamente leggere, scrivere e far di conto. Ma l'uso che sono in grado di fare delle informazioni che possono acquisire anche attraverso le tecnologie digitali. Nell'ultima classifica stilata dall'ocse (l'organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico), e diffusi oggi dall'isfol, sulle competenze principali degli adulti il nostro Paese figura all'ultimo posto. Ci piazziamo in fondo alla classica - ultimi tra 24 paesi - per competenze in lettura e al penultimo posto sia per competenze in matematica sia per capacità di risolvere problemi in ambienti ricchi di tecnologia, come quelli delle società moderne. L analisi di Tito Boeri Una maglia nera che preoccupa la politica e che fa il paio con gli scarsi risultati dei quindicenni italiani nei test Ocse-Pisa in lettura, matematica e scienze. "I dati dell'indagine PIAAC (Programme for the international assessment of adult competencies) dell'ocse sono allarmanti e impongono un'inversione di marcia", dichiarano Enrico Giovannini e Maria Chiara Carrozza, rispettivamente a capo del dicastero del Lavoro e delle politiche sociali e del ministero dell'istruzione, dell'università e della Ricerca. "Desta particolare preoccupazione - continuano - la condizione dei cosiddetti Neet, giovani che né studiano né lavorano: l'abbandono precoce dei percorsi di formazione rischia di pregiudicare il loro futuro, i dati Ocse lo dicono chiaramente". "Così come - concludono i due membri del governo Letta - è evidente che in Italia c'è un capitale femminile sottoutilizzato sul piano professionale, uno spreco di risorse e talenti che il nostro Paese non può più permettersi". Ma quali sono le competenze indagate dall'ocse? E a quale livello siamo in Italia? Per quanto riguarda la literacy proficiency, gli esperti parigini hanno preso in considerazione le capacità degli adulti di età compresa fra i 15 e i 65 anni "di comprendere, valutare, usare e farsi coinvolgere con

5 Intervista flash a Danilo MANFREDI Età: 44 anni Titolo di studio: Laurea in Giurisprudenzao Occupazione: Avvocato Ruoli nel Pd: Segretario Comunale di Ravenna 1. Una cosa da valorizzare nella nostra provincia. Credo che dovremmo mantenere la coesione sociale propria della nostra provincia; valorizzare quell insieme di relazioni sociali forti, costruite sulla solidarietà territoriale e continuare a promuovere l'assunzione collettiva di responsabilità, che fa sì che si percepiscano i problemi come comuni e non circoscritti a singole persone o gruppi. Credo che questo rappresenti un vero e proprio vantaggio competitivo del nostro territorio. 2. Una cosa da risolvere subito nella provincia Non c è dubbio che il lavoro è la nostra prima priorità. Sono stati oltre i disoccupati in provincia con un altissima percentuale di giovani. Non è accettabile che nel 2012 moltissimi ragazzi abbiano deciso di emigrare all estero. Non per fare una bella esperienza temporanea e poi tornare ma per trovare un lavoro stabile ed una speranza di vita migliore. Questo significa un fenomeno nuovo per il nostro territorio a mio avviso passato troppo sotto silenzio. Pagina 5 3. Tre parole per il PD che vorresti. Diffuso, inclusivo, trasparente. 4. La cosa che nel PD funziona meglio. Sicuramente le nostre feste, colorate e popolari, realizzate da tanti militanti uniti dalla generosità e dall amore per la politica e per il bene comune. 5. La cosa che nel PD proprio non va. Il partito viene percepito come arroccato al proprio interno, con discussioni dilanianti tra le varie correnti ed incapace di promuovere un incisiva azione politica. 6. Perché votare per te? Perché vorrei un partito che dai leader torni alle persone. Che dai tecnicismi torni alle idee. Che dagli equilibri strategici torni a pensare a ciò che è veramente meglio per il bene comune. che valorizzi le idee per se stesse, per quello che sono, e non solo per chi le propone. (segue) Ocse, italiani "analfabeti" del millennio di Salvatore Intravaia testi scritti per intervenire attivamente nella società, per raggiungere i propri obiettivi e per sviluppare le proprie conoscenze e potenzialità". Una competenza che prescinde dalla semplice capacità strumentale di leggere e scrivere. E in un mondo che utilizza ormai dati, tabelle e grafici per illustrare tantissimi aspetti della vita comune - dallo spread che, ci dà indicazioni sulle condizioni della nostra economia, alle previsioni del tempo - non sapere "accedere, utilizzare, interpretare e comunicare le informazioni numeriche", la numeracy proficiency, si trasforma in un gap considerevole per i cittadini italiani alle prese con una delle più gravi crisi del mercato del lavoro degli ultimi trent'anni. Nel Belpaese arranchiamo anche per capacità dell'uso delle tecnologie digitali e quelle offerte dalle reti internet "per acquisire informazioni, comunicare e svolgere compiti pratici". Oltre un quarto degli italiani, il 28%, si piazzano a livello più basso, o addirittura al di sotto di tale livello, per competenze in Lettura. Percentuale che scende al 15% nei paesi Ocse e al 12% in Norvegia. Quasi un terzo della popolazione che leggendo un libro o qualsiasi altro testo scritto riesce ad interpretare soltanto informazioni semplici. Stesso discorso quando occorre confrontarsi con dati, tabelle e grafici. Gli italiani che si piazzano ai livelli più bassi - al primo livello o sotto il livello più basso - sono addirittura 32%. In Spagna che ci contende il gradino più basso sono il 31 per cento abbondante. La Finlandia si piazza al secondo posto col 13 per cento e il Giappone è in testa con appena l'8 per cento di adulti con scarse competenze matematiche. "La clamorosa bocciatura emersa oggi dal rapporto Ocse-Isfol - commenta Marcello Pacifico, presidente Anief - conferma quello che il sindacato sostiene da tempo: occorre prima di tutto agire con urgenza per rendere obbligatoria la frequenza della scuola sino alla fine delle superiori. Poi è indispensabile restituire ai nostri allievi quel 10 per cento di tempo scuola sottratto nell'ultimo con le riforme Gelmini e infine - continua il sindacalista - invertire il trend dei cosiddetti Neet, quei 2 milioni e mezzo di giovani che vivono le loro giornate senza studiare né lavorare". Fonte: Articolo di Salvatore Intravaia Pubblicato sul quotidiano La Repubblica dell 8 ottobre Disponibile sul sito:

6 Pagina 6 Le prospettive della Sanità lughese nell ambito delle AUSL della Romagna di Bruno Pelloni (portavoce Associazione Civica per la Buona Politica) L Associazione civica per La Buona Politica ha organizzato il seguitissimo (220 persone) dibattito sulla Sanità (supplendo alle carenze delle Istituzioni), invitando il Direttore Generale della ASL di Ravenna ed il Presidente della Provincia per cercare di capire cosa intendono fare, nell ambito della nuova AUSL della Romagna, delle strutture sanitarie ed ospedaliere di Lugo. Nonostante abbiamo rovesciato lo schema classico di queste iniziative, facendo fare prima le domande ai cittadini, il risultato, in termini di chiarezza nelle risposte non è stato esaltante. Ci hanno detto che vogliono razionalizzare la struttura sanitaria creando un filtro sul territorio che permetta di decongestionare gli ospedali dai malati cronici (anziani) per qualificare le prestazioni sulle patologie acute. Ma alla domanda quando partiranno le Case della Salute (strutture dove i medici di base dovrebbero, in forma associata, fornire le prestazioni sanitarie primarie sul territorio) hanno risposto che è un ottimo argomento per i convegni e stanno facendo alcune sperimentazioni. Inoltre hanno ignorato il fatto che nelle R.S.A. e nelle Case Protette, per carenza di presenza medica ed infermieristica, spesso si ricoverano in Ospedale anziani per piaghe da decubito o per fare flebo di antibiotici (allucinante, ma vero!). La nostra valutazione è che prima vanno realizzate e testate le Case della Salute e potenziata la rete di filtro sul territorio anche attraverso un rafforzamento delle R.S. A e delle Case Protette che svolgono un ruolo fondamentale nell area assistenza anziani. Poi, se la rete sul territorio funziona, si potrà partire con il processo di riorganizzazione funzionale dei Padiglioni Ospedalieri, salvaguardando comunque i servizi per le patologie critiche. Questo significa che nell Ospedale di Lugo non si può prescindere da Rianimazione e Cardiologia H 24, perché sono servizi di garanzia nei confronti di tutta la popolazione ospedaliera. Nel momento in cui venissero a mancare si depotenzierebbe drasticamente la capacità operativa di funzioni ad alta intensità come la Chirurgia e l Ortopedia e l Ospedale sarebbe destinato in breve tempo a occuparsi prevalentemente della lungodegenza. Parallelamente serve una maggiore integrazione funzionale e nella programmazione degli investimenti con le strutture sanitarie private accreditate (nella costituenda Azienda Unica della Romagna il 30% dei posti letto sono gestiti dal privato) al fin di evitare duplicazioni di interventi. In altri termini occorre fare rete, integrare l esistente e sfruttare le sinergie; per non impoverire i servizi, bisogna razionalizzare e qualificare. Bruno Pelloni (portavoce Associazione Civica per la Buona Politica) Fonte associazione-civica-per-la-buona.html Pubblicato venerdì 11 ottobre 2013 Immagini gentilmente messe a disposizione dagli organizzatori. A sinistra. Sopra: Bruno Pelloni. Sotto: Silvano Verlicchi. A destra: il pubblico in sala (con qualche volto Voltanese)

7 Pagina 7 Silvano Verlicchi sulla costituzione della Ausl di tutta la Romagna... Il confronto tra le parti sociali e istituzionali sulla realizzazione dell Ausl unica di Romagna è da tempo entrato nel vivo. La parte in gioco è elevata. Il risultato avrà importanti ricadute, non solo in ambito sanitario e sociale ma anche per ciò che genera in termini di indotto per l economia locale. Le associazioni imprenditoriali della Romagna hanno fornito, in occasione dei vari tavoli istituzionali, un importante contributo e hanno presentato alcuni emendamenti. A Silvano Verlicchi, dirigente del Gruppo Villa Maria nonché presidente della Sezione Salute di Confindustria Ravenna, abbiamo chiesto un opinione su questo tema di grande attualità. Il progetto di iniziativa regionale finalizzato alla costituzione dell Ausl Romagna spiega presenta contenuti di indubbio interesse e condivisione, perché sanità e servizi sociali non vanno pensati come un costo ma come un investimento. Rappresentano un sistema fondamentale per la migliore qualità della vita, coesione sociale, nonché un potente traino per l economia e lo sviluppo industriale. - Può spiegare meglio in che misura rappresenta un investimento? In sanità, per riorganizzare al meglio i servizi, occorre iniziare dal presupposto che la salute è un concetto, per cui non si devono perseguire asettiche politiche di contenimento della spesa, ma coniugare i positivi effetti economici derivanti dalle necessarie riorganizzazioni e/o razionalizzazioni dei posti letto ospedalieri e dei servizi, con l efficientamento degli apparati pubblici amministrativi, accompagnate da strutturate iniziative di reinvestimento avendo cura di perseguire un effetto contabile quantomeno neutro. Auspico perciò che le istituzioni pubbliche si impegnino a garantire i migliori servizi a tutela dei cittadini, mantenendo un saldo radicamento con i singoli territori. Il tutto, valorizzando le eccellenze sanitari dei presidi ospedalieri pubblici e privati accreditati sul nostro territorio. - Lei propone quindi una sanità concepita come fattore non solo di benessere psico-fisico, ma come elemento di crescita per l economia Certo. È noto l effetto positivo che genera la spesa in tutela della salute sull economia di quei territori che sono in grado di garantire la completa filiera dell offerta di prestazioni coniugandola con la formazione accademica, con strutture di ricerca, con l industria biomedicale, protasica e farmaceutica, dei servizi e del benessere termale, del wellness e del turismo, sono all industria alimentare e di quella ad alta tecnologia. Elementi tutti questi presenti in Romagna e per i quali non resta che porre le basi per una duratura concertazione strategica e una valorizzazione istituzionale ed economica dei singoli distretti. - Con la realizzazione dell Ausl unica che ne sarà della sanità lughese? C è chi teme la chiusura dell ospedale di Lugo Non credo proprio che l ospedale di Lugo corra il pericolo di chiusura. Al contrario, penso che la costituzione dell Ausl unica debba rappresentare una nuova occasione da cogliere come il comprensorio lughese ha conosciuto dalla fine degli anni 80 a metà anni 90, per ripensare il sistema socio-sanitario dell intera provincia e della Romagna organizzando funzionalmente e strutturalmente una rete di servizi imperniata su strutture ospedaliere pubbliche e private accreditate che operano in stretta sinergia tra di loro per il raggiungimento di un obiettivo comune. - Quali sono tali obiettivi? Elevare la qualità e la quantità delle prestazioni a costi contenuti e sostenibili, rendere più efficace la gestione delle risorse aziendali, umane e strutturali, garantire la fruibilità e l accessibilità alle cure e ai servizi permettendo a tutti i richiedenti di essere liberi di scegliere il luogo di cura che meglio li soddisfa. Inoltre, potenziare l organizzazione la diffusione dell assi- stenza sociale (Rsa, Case protette per anziani, handicap, disagio giovanile, malati psichici ecc.) e sanitaria extraospedaliera distrettuale. Non solo, ma valorizzare appieno la funzione dei medici di medicina generale, degli specialisti e del personale tutto, che costituisce il vero patrimonio professionale e culturale del servizio sanitario territoriale. Infine, dare maggior peso all impegno sussidiario profuso ogni giorno dalle organizzazioni di volontariato e dalla cooperai zone sociale no profit. - Ora cosa accadrà? Abbiamo presentato alcuni emendamenti alla legge regionale istitutiva dell Ausl, con l auspicio che vengano presi in seria considerazione dai soggetti istituzionali deputati a legiferare. - Come vi state organizzando? Vista la problematicità del tema salute, tutte le associazioni imprenditoriali, nessuna esclusa, hanno chiesto alle istituzioni pubbliche della Romagna di costituire un tavolo permanente di confronto, aperto a tutte le forze economiche e sociali del territorio per monitorale in continuo l evoluzione del progetto. Luigi Scardovi Dal 1986 al 1991 Silvano Verlicchi è stato Presidente dell Usl 36 di Lugo. È in quegli anni che viene concepito e si attua il cosiddetto Progetto Salute, vale a dire la riorganizzazione della rete ospedaliera e dei servizi sociali ponendo le basi di un rapporto innovativo tra spedalità pubblica e privata, cooperazione e volontariato. Attualmente, in seno al Gruppo Villa Maria, ricopre diversi incarichi in capo ad alcune società ospedaliere, mentre in ambito confindustriale è presidente della Sezione Salute di Confindustria Ravenna e componente della Commissione Santità Confindustria Emilia-Romagna. Fonte Intervista di Luigi Scardovi a Silvano Verlicchi. Pubblicata dal quotidiano il Resto del Carlino del 19 agosto 2013.

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