I risultati dei focus group. Andrea Ganzaroli DEMM Dip. di Economia, Management e Metodi Quantitativi Università di Milano Venezia 15 Aprile 2014
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1 I risultati dei focus group Andrea Ganzaroli DEMM Dip. di Economia, Management e Metodi Quantitativi Università di Milano Venezia 15 Aprile 2014
2 Outline Obiettivi dei focus group; Struttura del campione; Principali ambiti di applicazione; Criticità emerse; Buone prassi Venezia, 15 Aprile 2014
3 Focus group: Obiettivi Analisi dei pubblici di riferimento; Identificazione delle aree di riferimento e dei progetti passati ed in corso; aree di intervento prioritarie e relativa analisi SWOT; Reti e partner esistenti; Barriere e criticità allo sviluppo del PPP; Buone prassi per migliorare l efficienza e l efficacia del PPP.
4 Struttura del campione: Italia 7 focus group Aree analizzate Provincia di Trieste; Provincia di Pordenone; Provincia di Ravenna; PATREVE; Veneto Orientale. Partecipanti 2 provincie (Venezia e Ravenna) 21 Comuni + 1 consorzio di comuni; Una agenzia per lo sviluppo 2 ATER 24 Imprese edili/intermediazione immobiliare Dimensione media dei comuni: abitanti 2 comuni > abitanti (Venezia e Trieste) 1 comune [ , ] abitanti 5 comuni < Composizione del focus - Politici; - Amministrativi/tecnici; - Imprenditori.
5 Struttura del campione: Slovenia 17 focus group Focus group organizzati a livello di singolo comune; Dimensione media dei comuni: abitanti Il comune più piccolo abitanti Il comune più grande abitanti. Composizione del focus Politici; Amministrativi/tecnici. Rappresentanti delle camere di commercio/istituti formativi; Imprenditori.
6 I principali progetti realizzati In Slovenia Gestione dell illuminazione pubblica; Realizzazione della Rete a Banda Larga; Realizzazione di strade, tangenziali; Realizzazione di impianti fognari e/o per la gestione di rifiuti; Realizzazione di impianti di teleriscaldamento e/o a biomassa; Porti turistici e infrastrutture turistiche. In Italia Edilizia scolastica; Costruzione in concessione di case di riposo; Servizio cimiteriale e templi crematori; Edilizia sociale; Realizzazione del mercato coperto; Realizzazione e gestione di impianti natatori; Ristrutturazione strade e ponti Restauro teatri/cinema Venezia, 15/04/ 2014
7 Progetti PPP in programmazione o possibili ambiti di applicazione In Slovenia Gestione dell illuminazione pubblica; Realizzazione edifici scolastici e musei; Realizzazione della Rete a Banda Larga; Efficientazione energetica degli edifici pubblici; Realizzazione sistemi di teleriscaldamento; Realizzazione di infrastrutture per il turismo. In Italia Edilizia scolastica e musei; Realizzazione di infrastrutture per il turismo; Realizzazione servizi cimiteriali e templi crematori; Edilizia stradale Realizzazione e gestione di impianti sportivi Realizzazione della Rete a Banda Larga e WiFi. Restauro ed efficientazione energetica degli edifici pubblici.
8 Tipologia di procedura privilegiata
9 Interesse nei PPP Sia in Italia che in Slovenia è stato evidenziato l esistenza di un interesse comune nei confronti degli strumenti di PPP. I PPP sono visti come importanti strumenti per rilanciare una politica di investimenti pubblici a supporto dello sviluppo economico, sociale e culturale del territorio, soprattutto alla luce dell attuale congiuntura economica La realizzazione di progetti in PPP è vista anche come un opportunità per migliorare la qualità, l efficienza funzionale e la sostenibilità delle opere realizzate
10 Principali criticità emerse in Italia e Slovenia La difficoltà a reperire le necessarie risorse finanziarie (difficoltà oggettiva per crisi sia lato PA e sia Impresa) Una scarsa chiarezza del quadro normativo relativo alle PPP. La scarsa propensione delle banche ad aderire a questo tipo di iniziative, soprattutto se di taglia media piccola (5-10 milioni di Euro); L eccessiva burocrazia e l incertezza sui tempi di realizzazione; La mancanza di competenze specifiche sul PPP. (sia delle PA che delle imprese) Il rischio di collusione/la scarsa fiducia nei confronti degli amministratori pubblici; I rischi legati all alternanza. (cambio di amministrazioni) L uso politico dello strumento. (trasferimento della responsabilità per la realizzazione o meno di un opera alla parte privata)
11 Quali le buone prassi emerse? La necessità di incentivare e stimolare l iniziativa privata nella realizzazione di progetti di PPP; Maggior collaborazione tra Pubblico e Privato nella fasi di analisi di fattibilità e definizione delle linee guida; Adottare una prospettiva olistica ed integrata al progetto (poli-funzionalità) al fine di stimolare la creatività nell attività di «scaldare» l opera o comprenderne i limiti; La necessità di promuovere un maggior orientamento al business e adozione di strumenti strategici quali il business planning. Intraprendere una prospettiva service-oriented e al ciclo di vita dell opera (il costo dell opera incide per max 40% sul totale a 20 anni). Chiara definizione degli SLA; Importanza del piano di fattibilità, che deve supportare la PA nel prendere una decisione e non dimostrare una tesi. Venzia, 15/04/ 2014
12 Quali le buone prassi emerse? Importanza della nascita di soggetti specializzati nell accompagnare le PA nella gestione di progetti in PPP; L importanza di saper far rete sviluppando competenze specifiche nella progettazione-finanziamento- realizzazione-gestione- di impianti specifici su un mercato internazionale; Sviluppare un attenta analisi dei rischi (costruzione, disponibilità, domanda) e definire un chiara allocazione degli stessi. Valorizzare le risorse private o pubbliche disponibili; Istituzione di un centro di competenza a livello regionale per Fare cultura e promuovere l uso di questi strumenti; Uniformare ed integrare le procedure tra i diversi livelli amministrativi e tra le amministrazioni.
13 Grazie per l attenzione! Progetto finanziato nell'ambito del Programma per la Cooperazione Transfrontaliera Italia-Slovenia , dal Fondo europeo di sviluppo regionale e dai fondi nazionali Ministero dell'economia e delle Finanze
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