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1 almanaccodeivent anni Gioventù musicale d Italia Sede di Modena

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3 a Marta e Andrea

4 Immagine di copertina acquerello di Giuliano Della Casa Gioventù musicale d Italia Sede di Modena - Staff 2009 Presidente - Direttore artistico Donatella Pieri Vicepresidente - Promozione e comunicazione Mauro Bompani Segreteria Giampiero Lazzaretti Segreteria organizzativa Alessandro Bardelli Marta Bompani Cecilia Brandoli (Biglietteria) Marina Pivetti Crissula Valiuli Laboratorio di pubblicistica musicale dell Istituto Vecchi-Tonelli Coordinamento Tarcisio Balbo Archivio audio Alfredo Rumpianesi Archivio foto Giampaolo Prampolini Progettazione grafica Avenida Sponsor unico Fondazione Cassa di Risparmio di Modena Contributi da Comune di Modena Comune di Mirandola Comune di Fiorano Modenese Compagnia del Taglio Azienda vinicola Bonluigi Patrocini e collaborazioni istituzionali Ministero per i beni e le attività culturali Regione Emilia-Romagna Provincia di Modena Comune di Modena Università di Modena e Reggio Emilia Fondazione Teatro Comunale di Modena Fondazione Marco Biagi Accademia Militare Fondazione Collegio San Carlo Galleria Civica Istituto musicale Vecchi-Tonelli Comune di Fiorano Modenese Comune di Mirandola Comuni della provincia di Modena almanacco è una delle tante parole italiane (soprattutto di origine scientifica, matematica o astronomica) derivanti dall arabo. In questo caso al-mana kh, che significa calendario o annuario (derivazione mediata dallo spagnolo almanaque). Oltre al significato di pubblicazione annuale contenente la successione dei giorni, dei mesi e delle festività, dei principali fenomeni astronomici e delle fasi lunari, almanacco significa anche pubblicazione periodica realizzata da un istituzione, che fornisce informazioni sulla sua organizzazione. Appunto. Fondazione Gioventù musicale d Italia Consiglio direttivo Presidente - Consigliere delegato Maria Luisa Vanin Tarantino Soci fondatori Margit Spirk Lando Lanni della Quara Soci promotori Donatella Pieri Rita Virgili Paolo Colombi Enzo Stefan Comitato d indirizzo Vittorino Andreoli Salvatore Carrubba Enrico Dindo Alberto Sinigaglia Giorgio Vidusso Carlo Fontana Lando Lanni della Quara Collegio dei revisori Daniele Tumietto Franco Angelico Carlo Perucchetti Ringraziamenti A tutte le persone della sede centrale, che in questi venti anni hanno tanto lavorato a favore della musica a Modena. E magari qualcuna di loro l ha nemmeno mai visitata. A Roberto Franchini, che ha letto l Almanacco in bozza quasi definitiva. Abbiamo cercato di accogliere le sue osservazioni per migliorarne la leggibilità, ma non è sua la responsabilità se qualche lettore si perderà lungo il testo. A tutte le persone che hanno risposto a domande a volte impertinenti. Editrice Cooptip Chiuso in tipografia il 12 dicembre 2008 Riproduzione riservata

5 almanacco Gioventù musicale d Italia Sede di Modena deivent anni I concerti, i programmi, i dati sul pubblico e sui prezzi, le immagini Riflessioni e testimonianze sull organizzazione delle attività culturali e musicali a cura di Mauro Bompani e Donatella Pieri

6 INDICE Persone e fatti della storia della Gmi 11 Donatella Pieri Gmi dalla Z alla A Stagione I programmi di Metronomi Giemmeì nel metrò La stagione dei vent anni Stagione Programmi Immagini Testi ripescati Scenergie 2008 Una moxa per l Africa Musica a impatto zero Musica a parole: Chiavi d ascolto Dal fare al dire. Suite in cinque movimenti Allegro programmato Le scelte artistiche 27 Stagione Programmi Immagini Testi ripescati Su e giù per le scale: i luoghi dei concerti 32 Un auditorium per Modena la prima volta dell auditorium Marco Biagi Proposte di miglioramento per l auditorium Biagi Scenergie Stagione Programmi Immagini Testi ripescati Un autografo mozartiano Effetto musica 2006 La camera da musica - Prove di acustica Stagione Programmi Immagini Testi ripescati Roberto Verti, un amico L impero delle luci, di Roberto Verti Uno, due, tre Bach per Bachrami Due anni di Effetto musica per la Gmi Una sera per Lo Stagione Programmi Immagini Testi ripescati Piani diversi 62 Dal fare al dire. Suite in cinque movimenti Scherzo Un dì, felice, eterea 64 Stagione Programmi Immagini Testi ripescati Bach e le regole autoinfl itte I giovani e la musica: un indagine Eurisko per Gmi I 50 anni della Gmi nazionale La Gmi e il Festivalfi losofi a 74 Stagione Programmi Immagini Testi ripescati I concerti al Palazzo Ducale 79 Stagione Programmi Immagini Testi ripescati Accadde un dì Concerti con gelato Musica e parole Stagione Programmi Immagini Testi ripescati Il festival pianistico internazionale 90 Considerazioni banali e brutali Stagione Programmi Immagini Testi ripescati Stagione Programmi Immagini Testi ripescati Stagione Programmi Immagini Testi ripescati Dal fare al dire. Suite in cinque movimenti Rondò spaziale I luoghi della musica 103 La giovane musica europea a Modena I luoghi sacri del suono Concerti d organo Stagione di Fiorano Modenese Dal fare al dire. Suite in cinque movimenti Serioso, guardingo La Siae: burocrazia o servizi? 107 Stagione Programmi Immagini Testi ripescati I luoghi sacri del suono Stagione concertistica di Fiorano Modenese Stagione Programmi Immagini Testi ripescati Stagione Programmi Immagini Testi ripescati Oh che bel castello Il concorso Modena Musica Stagione Programmi Immagini Testi ripescati España Hoy Concerti al castello di Spezzano Stagione Programmi Immagini Testi ripescati Festa Rossini Aperitivi estivi in provincia di Modena Musica al castello di Spezzano

7 Stagione Programmi Immagini Testi ripescati Festa Mozart Musica in Appennino Stagione Programmi Immagini Testi ripescati Scuola di musica di Fiorano Stagione Le prime risorse: dai guanti al parquet I concerti dei vincitori di concorso 142 La missione Gmi 143 Maria Luisa Vanin Tarantino Centalogo dell imperfetto spettatore teatrale 144 Mauro Bompani Appendici I rapporti tra sede centrale e sedi locali 152 Donatella Pieri Quali prezzi? Quanto pubblico? 153 Barbara Rubino e Mauro Bompani Carmina non dant panem 160 Mauro Bompani e Donatella Pieri Per conoscere e progettare la cultura a Modena 163 Stefania Saltini e Mauro Bompani Dal fare al dire. Suite in cinque movimenti Finale: tesi con variazioni La Promunicazione 164 Proposte di criteri per valutare le attività di spettacolo 174 Mauro Bompani Libammo, libiamo e liberemo 179 Che bei momenti! 188 Indici Dove abbiamo sbagliato? Concorso a premi 195 Indice cronologico dei concerti 196 Indice dei solisti, delle formazioni, dei conferenzieri 238 una domanda a Mauro Bompani e Donatella Pieri 6 Giorgio Pighi 8 Mario Lugli 9 Andrea Landi 9 Maria Luisa Vanin Tarantino 10 Bruno Borsari 16 Fabrizio Festa 18 Marco Turci 25 Marina Orlandi Biagi 34 Paola Reggiani Gelmini 36 Cristina Ceretti 38 Giampaolo Ziroldi 39 Paolo Montanari 45 Maria Luisa Vaccari 47 Giovanni Indulti 52 Ramin Bahrami 54 Piergiorgio Odifreddi 57 Maurizio Franco 63 Giulio Vannini 65 Aldo Sisillo 68 Gian Paolo Minardi 73 Francesco Tarricone 79 Adriana Querzè 84 Filippo Faes 94 Gianni Cottafavi 98 Gabriele Betti 99 Giorgio Prampolini 102 Roberto Franchini 104 Maria Concetta Pezzuoli 106 Adriano Zavatti 107 Tarcisio Balbo 110 Egidio Pagani 111 Maria Paola Bonilauri 116 Giampiero Lazzaretti 121 Alberto Garcia Demestres 122 Franco Bellei 123 Andrea Marini 129 Ernesto Tuliozi 133 Giancarlo Gatti 134 Antonio Zappador 138 Gianfranco Baldini 139 Giuliano Barbolini 152 Stefano Marchetti 154 Giuseppe Fausto Modugno 156 Paola Pace e Luca Giovanardi 158 Saul Beretta 160 Tindara Addabbo 163 Ivan Bacchi 168 Carlo Guidetti 171 Marina Bersani 179 Antonio Cherchi 180 Luigi Boni 184 indice degli autori e delle opere 245

8 una domanda a Mauro Bompani responsabile comunicazione della Gioventù musicale d Italia - sede di Modena. Donatella Pieri presidente e direttore artistico della Gioventù musicale d Italia - sede di Modena. Ma chi ce l ha fatto fare, di spendere tante energie e tanto tempo per realizzare questo Almanacco? Ci ringraziamo per la domanda che ci siamo rivolta, che ci consente, con una risposta articolata, di scrivere la presentazione dell Almanacco senza ricorrere alla consueta Presentazione, che quasi nessuno legge. Anzitutto l abbiamo fatto per uno smodato autocompiacimento, caratteristico del tempo attuale. Poi, perché se non lo comunichi, non è accaduto, principio fondante caratteristico del tempo attuale. Ancora: perché la comunicazione caratteristica del tempo attuale è contemporaneamente vedere ciò che si è fatto, fare vedere l attività prodotta, farsi vedere (cioè: guardate quanto siamo stati bravi! ), vedersi a ritroso (e così ragionare su se stessi). Questi quattro aspetti della camera ubiqua si ritrovano anche nell Almanacco. * E adesso che ci siamo ben collocati nel mainstream della comunicazione culturale, due parole sugli elementi di originalità e di resistenza alla barbarie individuabili dallo sfogliare la pubblicazione. Prima di tutto, l Almanacco è rendicontazione trasparente e aperta di una attività di volontariato che dura da venti anni, ne mostra pregi e difetti, successi e crepe progettuali o organizzative attraversati. Abbiamo cercato di ragionare sui programmi e sui prezzi dei biglietti, su progetti di successo e su iniziative che non hanno avuto continuità, sull aumento del pubblico, ma anche della sua età media, e così via. Solo per questo ci siamo permessi di inserire qualche istruzione per l uso, nella forma semiseria di una suite, intitolata non a caso dal fare al dire. Chi volesse realizzare un attività simile alla nostra potrà accogliere o rifi utare le nostre conclusioni, ma non potrà non porsi gli stessi problemi che abbiamo dovuto affrontare noi. Dai 460 eventi censiti si può anche individuare lo sforzo compiuto per avere, nello stesso tempo, aumento del pubblico, rigore nella scelta di repertorio e interpreti, offerta di opportunità a giovani talenti e a forze locali, presenza di grandi nomi della scena internazionale. Questo è il mix che emerge dai due indici dei compositori e degli esecutori. Scorrendo invece l indice cronologico generale si individua un progressivo sviluppo della qualità e un consolidarsi dell attività: a noi non dispiace affatto avere offerto opportunità sia a giovani la cui carriera si sviluppa solo in dimensione locale, sia a splendide promesse uscite dai concorsi internazionali (non poche delle quali divenute in seguito luminose realtà), assieme a grandi Maestri del concertismo entrati nella storia dell interpretazione musicale. Raccogliere la documentazione di 20 anni non è stato affare né breve né semplice: in certi casi abbiamo dovuto scrivere o telefonare ai musicisti per ricostruire i programmi eseguiti; di molte stagioni non esiste adeguata documentazione fotografica o audio, e così via. Il fatto è che venti anni fa non pensavamo certo che la Gmi modenese avrebbe avuto vita così lunga e che si sarebbe così irrobustita (basti leggere gli sponsor della prima stagione per rendersi conto di quanto fosse fragile la base di avvio), ed è ciò che oggi ci fa chiedere, in particolare all Amministrazione pubblica, di coccolare un po le realtà emergenti, di offrire loro servizi e competenze organizzative, archivistiche, documentarie, non meno importanti del sostegno finanziario. Crediamo infatti che dare visibilità alle realtà associative e alle loro storie, aiutandole così a strutturarsi e a crescere, sia una delle più strategiche attività di sviluppo culturale del territorio che si possano realizzare, anche perchè la buona immagine di un territorio inizia dal valore che ad esso riconoscono i suoi abitanti, e tra essi le comunità più attive e impegnate nella vita sociale. E questo è forse il motivo più profondo che ci ha spinto a realizzare l Almanacco dei vent anni. L Almanacco contiene anche pensieri, suggerimenti, opinioni di molte persone che a vario titolo sono entrate in questi venti anni in contatto con la Gmi. Il nostro sincero ringraziamento è rivolto a tutte loro per averci dedicato, anche in questa occasione, tempo ed energie; ringraziamo anche quei pochi che non hanno risposto al nostro invito, per i motivi più diversi, e ci scusiamo con tutti coloro che avrebbero magari voluto intervenire ma che non abbiamo pensato di interrogare: la caratteristica della pubblicazione non richiedeva completezza, ma solo esemplarità (e comunque il sito è sempre aperto e disponibile ad ospitare interventi e riflessioni). Abbiamo posto ad ogni testimone una domanda specifica, non solo per evitare la stucchevole e a volte insincera raccolta dei complimenti e degli auguri di buon compleanno 6

9 (anche se francamente contavamo su una certa dose di apprezzamenti, puntualmente pervenuti!), ma per offrire un panorama di diversi punti di vista sulla proposta e l organizzazione di attività culturali e musicali a Modena, coerentemente con l idea di fondo dell Almanacco. Ecco, dunque, chi ce l ha fatto fare. E nel fare abbiamo anche rilevato, con nostra stessa sorpresa, aspetti poco visibili ma assai significativi: per esempio, la quantità di attività alle quali abbiamo dato il via, per nostra iniziativa o sollecitati dalle istituzioni locali, da soli o in partecipazione con enti e associazioni: dai Luoghi sacri del suono ai Concerti d organo, dai concerti in collaborazione con l Università al rilancio di Effetto musica nei comuni dell area Nord. Iniziative che poi hanno preso altre strade organizzative, a volte anche modificandosi, contribuendo ad arricchire con qualità e continuità il panorama dell offerta culturale. Non è, questo, un mero autoelogio, perché in alcuni casi c è stata anche la verifica di nostri limiti, laddove non abbiamo potuto o saputo continuare alcune esperienze. L importante, però, è che tante attività abbiano poi trovato altre gambe su cui correre, e che abbiano arricchito il panorama dell offerta. L Almanacco contiene molto altro, e in particolare alcuni risultati di cui siamo orgogliosi: la fortunata proposta dei concerti aperitivo e l ideazione di un festival pianistico cameristico annuale, il copia-modifica-incolla di un trasmissione Rai che ha dato vita a Piani diversi e il ruolo di primo piano nella richiesta di realizzazione dell Auditorium Marco Biagi, la collaborazione con il Festivalfilosofia e con l Accademia Militare, il teatro musicale a Mirandola, ecc. Dunque, chi ce l ha fatto fare, l Almanacco? La voglia di sintetizzare tutto questo, e di strappare un ooh! e qui e là anche un sorriso a qualche lettore (ancora il narcisismo!). Infi ne, l Almanacco risponde a un altra, possibile domanda; ma chi ce l ha fatto fare di sacrifi care per 20 anni tanto del nostro tempo libero per organizzare la Gmi? E qui ci separiamo. Bompani risponde: Domanda contestabile, perché non c è stata, in questi 20 anni, libertà maggiore di quella sacrifi cata per costringermi a organizzare rassegne e concerti. Come ben sanno tutti coloro che svolgono con passione attività di volontariato. Compilando il nostro diario di ciò che è vita e di ciò che è solo sopravvivenza, tutte le ore destinate a questa figlia di 20 anni, chiamata Gioventù musicale, sono senz altro dal lato della vita, e dunque della libertà. Pieri risponde: Il tempo libero nella professione del musicista quasi non esiste: personalmente ho sempre vissuto, e vivo tuttora, la Gmi come una delle attività che compongono il collage del mio lavoro. Venti anni fa mi avevano convinto l onestà intellettuale e la sincera passione che avevo trovato nei soci della Gmi nazionale; ed ora le profonde mutazioni della Gmi (basti pensare alla trasformazione in Fondazione) e le aspettative del nostro pubblico mi spingono a condividere sempre più con gli amici questa attività che ancora oggi cerca di non perdere di vista il suo obiettivo principale: dare voce ai giovani musicisti. Post scriptum, fuori tempo massimo Se dovessimo formulare ora (inizio di gennaio 2009) una domanda a noi stessi, sarebbe: quali sono a nostro giudizio le prospettive per la Gmi alla luce delle tendenze e delle decisioni nazionali e locali riguardanti i finanziamenti alle attività culturali e alle rassegne musicali? La risposta non sarebbe molto ottimistica e tante parti dell Almanacco dovrebbero essere rivedute. Meglio lasciare tutto com è: cercheremo anche noi di fare della crisi una opportunità di ulteriore sviluppo per la Gmi e per quella fetta della vita culturale cittadina nella quale da vent anni l associazione opera. Non perdiamoci di vista. * Questo modello concettuale quadripartito, il termine camera ubiqua e il richiamo all ossessione sull essere all altezza dei tempi sono liberamente tratti da: Raffaele Simone, Il Mostro Mite, Garzanti, Sarebbe interessante sostituire vedere con ascoltare per verificare se simile articolazione sia caratteristica del tempo attuale anche nella proposta di eventi musicali: probabilmente si. 7

10 una domanda a Giorgio Pighi avvocato e docente universitario, è sindaco di Modena dal Quale importanza riveste per l Amministrazione Comunale lo sviluppo culturale della città? Quale ruolo possono assumere le associazioni culturali attive sul tema? L investimento sulla cultura oggi si dimostra un potente strumento di promozione del territorio e del suo sviluppo, quindi un patrimonio di idee e progetti a cui tutti possono e debbono contribuire. Modena è sempre di più una città ricca di Cultura. Anche Modena, infatti, sta sperimentando quel fenomeno comune a molti altri centri, di una forte crescita nel consumo di cultura e di un altrettanto significativo allargamento della platea di coloro che frequentano appuntamenti culturali. In alcuni casi non è improprio parlare di consumo di massa; le folle che accorrono a Modena durante il Festival della Filosofia ne sono una plateale conferma. Questo fenomeno, per il rilievo che ha nelle politiche cittadine, merita un attenzione che non può più essere solo occasionale, anzi ci ha indotto a dedicarvi un momento straordinario e intenso di confronto e riflessione. È questo l intendimento con cui abbiamo pensato di convocare gli Stati Generali della Cultura a Modena, avviando un momento di confronto e di riflessione in città con tutti quanti sono interessati alla cultura e al ruolo che svolge nella vita della comunità cittadina e nello sviluppo della città. Perché, come appare chiaro a molti, da qualche anno a questa parte le politiche culturali sono divenute decisive nel creare le condizioni per lo sviluppo sociale, ma anche economico. Per questo penso che sia determinante l attivo coinvolgimento, nei percorsi e progetti culturali, di tutto il variegato e ricco mondo di coloro che si dedicano a comporre le proposte che la città di Modena offre agli appassionati, di tutti coloro che, direttamente o indirettamente impegnati nel campo delle arti e della cultura, sono interessati allo crescita e allo sviluppo della città, in primo luogo l associazionismo culturale del territorio. Nei prossimi anni Modena vedrà accrescere in modo significativo i luoghi della città destinati alla cultura. Il definitivo recupero di Palazzo Santa Margherita ha mostrato con significativa evidenza quanto forte sia il bisogno di spazi per l incontro e per soddisfare le esigenze di arricchimento culturale. Accanto alle tante realizzazioni già attuate (l ultima è stata il museo della figurina), abbiamo in cantiere progetti di rilevanza strategica per la qualificazione di veri e propri poli culturali nella città: in programma nei prossimi anni ci sono il recupero dell ex-ospedale Sant Agostino e di tutta l area attorno ad esso, la realizzazione nell area dell ex-amcm del nuovo Teatro delle Passioni e della multisala d essai, il museo Casa natale di Enzo Ferrari. Tutti questi spazi andranno pensati e progettati secondo l ottica di un sistema di industria culturale, di luoghi cioè che risultino stimolanti, aperti, creativi, luoghi di incontro, socializzazione, scambio di idee, nella logica che muove tutti coloro oggi pensano e progettano nel mondo spazi per istituzioni culturali. 8

11 una domanda a Mario Lugli insegnante, è vice sindaco e assessore alla Cultura del Comune di Modena dal Qual è il contributo dell Amministrazione comunale alle attività del volontariato culturale modenese? Modena è una città in cui le forme di attività associata hanno una grande diffusione. L ex presidente del consiglio Prodi ebbe a dire che se in una piazza emiliana dici Presidente si voltano in 10! Modena non fa eccezione. La ricchezza dell associazionismo quasi tutto a base volontaria è fortissima ed è un elemento caratterizzante la vita cittadina. Solo le associazioni iscritte alla Consulta comunale sono più di 200. Questo dato fa già di per sé una politica pubblica, nel senso che questa realtà ricchissima determina un naturale orientamento delle nostre politiche verso il volontariato culturale della nostra città. I modi in cui questo orientamento si estrinseca sono molteplici. Da un lato attraverso strumenti istituzionali come la Consulta si attiva un rapporto praticamente permanente con questo vario mondo. L ascolto delle esigenze, reciproche, è di aiuto a noi nella determinazione delle risposte più pertinenti e necessarie, al volontariato per un confronto ampio con la città nelle sue più diverse espressioni evitando il rischio della claustrofobia. Non manca ovviamente, ed è anzi cresciuto negli ultimi anni, il sostegno di natura economica a riconoscimento da parte dell amministrazione del valore culturale e sociale delle proposte dell associazionismo. una domanda a Andrea Landi professore ordinario di economia degli intermediari fi nanziari presso la Facoltà di Economia dell Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, dal 2005 è presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena. Come si inserisce il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena alla Gmi modenese nel quadro della politica di sostegno alle attività culturali della città? La Fondazione Gioventù musicale d Italia è un associazione attiva a livello nazionale da oltre cinquant anni, nata per diffondere tra i giovani la conoscenza del patrimonio musicale classico. Grazie alla sua estesa ramificazione sul territorio, Gmi ha potuto realizzare numerose iniziative concertistiche e di promozione musicale, offrendo spunti e metodi sempre nuovi. Le intuizioni dei suoi fondatori una capillare diffusione della musica, una maggior conoscenza del repertorio classico, l attenzione particolare al pubblico giovane, il sostegno agli esecutori agli inizi della carriera hanno tracciato una via per numerose altre associazioni concertistiche. La sezione modenese della Gmi, della quale ricorre nel 2009 il ventennale della fondazione, rappresenta un significativo tassello di questa organizzazione e, attraverso il suo operato, ha contribuito alla definizione dell ampia offerta musicale che oggi caratterizza il nostro territorio e che abbraccia più tipologie, dalla musica antica alla contemporanea, al jazz. Un merito che Gmi condivide con le altre associazioni e Fondazioni locali, come il Teatro Comunale. Secondo un indagine del 2006 promossa dall Osservatorio sullo Spettacolo dell Emilia Romagna, Modena è la terza città in regione nella produzione di musica, subito dopo Bologna e Parma. Una successiva analisi, svolta da ArtCAPP del Dipartimento di Economia Politica dell Università di Modena e dal Comune di Modena e tuttora in corso, evidenza che il 17% delle iniziative culturali svolte in città è di carattere musicale; per quanto riguarda le modalità di reperimento di fondi, il 57% delle associazioni intervistate si affida a contributi di privati, per lo più fondazioni bancarie, imprese e banche. La Fondazione Cassa di Risparmio di Modena svolge un ruolo prezioso in quest ambito: basti ricordare che, negli ultimi due esercizi (2006 e 2007), ha deliberato complessivamente oltre 1,4 milioni di euro a sostegno di iniziative musicali, coprendo in media il 55% della spesa totale per la realizzazione degli eventi. Nel 2008, inoltre, la Fondazione ha promosso per la prima volta un bando specifico dedicato all attività delle bande e dei gruppi corali amatoriali, con l obiettivo di arricchire l offerta musicale e favorire gli aspetti formativi e di aggregazione sociale collegati all esperienza musicale di esecutori non professionisti. Parallelamente alla crescita del pubblico dei concerti a livello locale, la Fondazione si è adoperata anche per offrire alla città una sede adeguata alle iniziative musicali, struttura della quale, fino a pochi anni fa, si avvertiva la mancanza: a costituire un punto di svolta è stata la creazione di un moderno auditorium presso la Fondazione Marco Biagi, la cui aula magna è stata adattata in modo da garantire un acustica soddisfacente e accogliere oltre 300 persone. 9

12 una domanda a Maria Luisa Vanin Tarantino presidente della Fondazione Gioventù musicale d Italia. Come si è evoluta nel tempo la Gioventù musicale, nella sua dimensione europea e nazionale? Bruxelles 1940 Marcel Cuvelier, direttore generale della Sociètè Philarmonique di Bruxelles, ha un intuizione, meglio, un idea. La sua città e il suo paese sono occupati; non è facile vivere, comunicare, parlarsi sotto gli occhi degli occupanti. Ma la musica, che a differenza delle parole non ha significati oggettivi, poteva avere una funzione aggregante; poteva essere veicolo di libertà. Ed i giovani, nell età in cui intelligenza e sensibilità si coniugano e danno un impronta alla personalità, potevano, dovevano essere i destinatari dell idea. È nato così il Movimento delle Jeunesses Musicales, il cui motto Pour les jeunes et par les jeunes da quel momento è stato assunto da decine di organizzazioni che nei vari paesi europei, americani, asiatici e africani hanno via via fatti propria l intuizione di Cuvelier e hanno creato quella rete fitta che va sotto il nome di Fédèration Internationale des Jeunesses Musicales. Milano La Federazione nasce nel 1947 avendo come primi Paesi partecipanti Milano, Belgio e Francia. C è una signora, Dorothy Lanni della Quara, che a Parigi qualche anno prima ha la ventura di assistere ad un concerto alla Salle Pleyel: mille giovani applaudivano Edwin Fischer. Promette a se stessa che qualcosa di simile sarebbe nel futuro accaduto anche in Italia. Dopo i primi concerti nel 1951 prende il via a Milano la Gioventù musicale d Italia, che entrerà nel 1957 a far parte della Federazione Internazionale. In occasione dei cinquant anni celebrati nel 2002, la Gioventù musicale ha potuto ripercorrere la sua storia con un briciolo di nostalgia e molto orgoglio. Nostalgia per l entusiasmo degli inizi; per la sorpresa di vedere le sale da concerto piene di ragazzi e di giovani; per scoprire come la musica, potesse interessare al punto di dar voce all immaginario dell universo giovanile. Orgoglio per quanto da allora è stato via via costruito. E non mi riferisco solo ai 25mila concerti realizzati negli anni, alle centinaia di migliaia di spettatori, e di spettatori giovani, che hanno potuto prendere contatto con la musica e assistere a un concerto grazie alla Gioventù musicale, né alle innumerevoli iniziative che anno dopo anno, hanno tradotto per l Italia il motto di Cuvelier. Tutto ciò fa parte della storia della musica in Italia, che è fatta non solo di compositori, di esecutori, di musicisti, di teatri, ma anche di istituzioni e di organizzazioni. Mi riferisco alla struttura che la Gioventù musicale fin dall inizio si è data, e che risulta valida ancor oggi, quando la primitiva Associazione si è trasformata in Fondazione. Da Milano la Gioventù musicale si è divulgata regione per regione, città per città fino a toccare negli anni circa duecento località della Lombardia, dal Trentino e dall Alto Adige al Veneto all Emilia, al Piemonte alle Marche alla Toscana fino alla Sicilia. Ed in ogni località si è creata una Sezione che ha diffuso nel suo territorio la musica e la cultura musicale, avendo ben presente sia l universalità di questo linguaggio e quindi la finalità di far conoscere la produzione musicale internazionale, sia la necessità della politica culturale locale, variegata e diversa sito per sito data la ricchezza e la diversità delle tradizioni culturali italiane. Modena 1989 Tra le città che hanno accolto la Gioventù musicale, e che ne hanno abbracciato le finalità e i metodi spicca Modena. Ricordo l incontro, in una lontana mattina d inverno a Milano con una giovanissima Donatella Pieri, e ricordo anche l impressione che ne ebbi di chiara e al tempo stesso ragionevole determinazione; giusta impressione suffragata dal fatto che la Sezione, oggi Sede di Modena, festeggia i suoi primi 20 anni con l ininterrotta presidenza di Donatella. È stato un percorso, quello di Modena, certamente non scevro di difficoltà e di qualche incomprensione (tutti coloro che hanno operato e che operano nella Gioventù musicale hanno esperienze analoghe), ma lineare e coerente nei suoi propositi e nei suoi metodi, e soprattutto attento ai bisogni, alle richieste, alle esigenze della città. Dai primi concerti, ai concerti-aperitivo, al Festival pianistico e di musica da camera, tutto lo staff modenese ha saputo coniugare con crescente professionalità e con sensibilità proposte musicali e proposte di cultura, giovani esecutori accanto a nomi di fama, forme tradizionali e forme innovative, così come la tradizione della Gioventù musicale ha insegnato. Leviamo i calici dunque a questi 20 anni, al passato e al futuro della Gioventù musicale a Modena. 10

13 Persone e fatti della storia della Gmi di Donatella Pieri Detesto ogni conoscenza che non mi spinga irresistibilmente all azione e che non sia feconda per l attività Goethe Gli inizi della Gmi a Modena furono tutt altro che memorabili e fortunati. Da quando fui contattata per verificare la possibilità di portare anche a Modena l attività di questa Associazione nazionale, ci vollero diversi mesi perché si materializzasse il progetto. Vi furono mille difficoltà di ordine burocratico, organizzativo e logistico e la stagione musicale (fu la cosa più semplice da ideare), prevista all inizio del 1988, si concretizzò nella primavera 1989: la piccola stagione di musica da camera presso il Teatro Cittadella, (8 concerti 8!) prese il via e nessuno se ne accorse, tranne i musicisti che suonarono e noi organizzatori con relativi familiari presenti in sala. Dati i risultati quindi si cercò immediatamente di dare un impostazione (all epoca) nuova e - considerando i plagi successivi - decisamente attraente: nacquero i. Il primo aiuto fondamentale fu di Giancarlo Gatti, allora direttore del Teatro Comunale, che intuì che la giusta collocazione della neonata Stagione dei non poteva altro che essere il Ridotto del Teatro e che ci offrì condizioni ottimali: ci mise a disposizione lo spazio, i servizi di sala, la promozione, il pianoforte. O alter Duft aus Märchenzeit! ( O antica fraganza del tempo delle fiabe ), come dice il Pierrot Lunaire di Arnold Schönberg. Così nel Ridotto del Teatro si realizzò uno degli scopi dei nostri progetti e cioè abbattere la distanza con l interprete, smitizzare il rituale del concerto. La vicinanza fisica diventò vicinanza mentale. Il coinvolgimento fu tale da indurre il pubblico a familiarizzare e a colloquiare con l interprete anche durante il concerto. Il secondo incontro fortunato (la persona giusta al momento giusto) fu con Franco Bellei, vicepresidente di UnicreditGroup, e anche in quella occasione ci fu lo zampino di Giancarlo Gatti. Egli ci diede fiducia e ci accordò la sponsorizzazione unica della Cassa di Risparmio (in seguito Carimonte). Significò per noi da quel momento non dover più bussare di porta in porta per trovare i fondi necessari alla realizzazione delle stagioni e, fatto ancora più importante, significò poter progettare con continuità e senza timore che quella a cui si stava lavorando potesse essere l ultima edizione dei concerti Gmi. Lo sviluppo delle attività ci pose davanti ad un nuovo problema: avevamo assolutamente bisogno di disporre di un ufficio dove poterci riunire e lavorare. La nostra richiesta fu esaudita grazie alla sensibilità dell amministrazione comunale, nella persona dell assessore alla Cultura Gianni Cottafavi, e grazie all interessamento che Mirella Freni, persona straordinaria oltre che artista impareggiabile, ebbe per gli Amici dei Teatri, che soffrivano della stessa emergenza. Oggi condividiamo quello spazio utilissimo, sito nel cuore di Modena, con il Fai e per l appunto con gli Amici dei Teatri. Pagando l affitto, sia chiaro. La missione principale della nostra associazione è di offrire opportunità ai giovani interpreti che, ai fini della propria carriera e immagine, traggono vantaggio dall essere inseriti in cartelloni dove anche musicisti di chiara fama si cimentano con i grandi repertori. La nostra idea, alle soglie del Duemila, era quella di presentare un approfondimento su singoli compositori o correnti artistiche per incrementare la conoscenza del repertorio cameristico: il recital per pianoforte era la forma storica che meglio si adattava a sviluppare di anno in anno un percorso musicale che fosse gradito al pubblico e nello stesso tempo potesse costituire un opportunità in più per i neovincitori di prestigiosi concorsi internazionali. Andammo a discutere dell idea alla Fondazione Cassa di Risparmio trovando nel Presidente, Gianfranco Baldini e nel Segretario Generale, Maria Concetta Pezzuoli, interlocutori attenti e disponibili; in poco tempo riuscimmo ad avviare quello che resta tuttora il nostro fiore all occhiello (ancora una volta persone, ma anche situazioni, giuste al momento giusto; in questo caso il recupero della Chiesa di S. Vincenzo, realizzato dalla stessa Fondazione, che fu la prima sede del festival). La qualità del contenuto musicale, non importa quanto alta, non è sufficiente ad attirare pubblico se non si accompagna ad una struttura funzionale, fruibile e gradevole. Oggi sono progettati e costruiti musei che puntano sulla spettacolarizzazione dell architettura museale e nuovi auditorium artisticamente arditi che rappresentano una sfida estetica, oltre che acustica, destinata a cambiare molte cose e molte abitudini. Durante i venti anni di Gmi abbiamo traslocato in molti luoghi, non tutti adatti all ascolto della musica, spesso improvvisando soluzioni ad emergenze che potevano seriamente compromettere l evento. La necessità di uno spazio adeguato da diversi punti di vista era ormai ineludibile. L auditorium della Fondazione Marco Biagi è ciò che oggi possiamo finalmente offrire al pubblico, e al musicista ospite: un ambiente razionale, comodo, godibile, e soprattutto... sempre lo stesso! Questo recente, ambitissimo traguardo è stato realizzato grazie a persone che rivestono ruoli importanti nella nostra città: Andrea Landi, Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena e la Presidente della Fondazione Marco Biagi, Marina Orlandi Biagi, hanno ascoltato e accolto le nostre richieste, con la determinazione e i mezzi necessari alla realizzazione del progetto. Molti amici hanno sostenuto l avventura Gmi aderendo in prima persona e mettendo a disposizione dell associazione il proprio tempo libero. Ciascuno, a modo proprio, vi ha contribuito con generosità mettendo in pratica i tre concetti cardine del volontariato: cittadinanza attiva, condivisione e partecipazione per la comunità. Se non ci fossero stati Paola Luberto, Maria Luisa Malavasi, Elisabetta Bertoli, Francesca Setti, Francesca Pieri, Pietro Morselli, Elena Toni, Simona Boni, Simonetta Tanari, Tiziano Franceschi, Laura Silingardi, Giovanni Indulti, Roberto Verti, Roberta de Piccoli, Marina Pivetti, Marta Bompani, Alessandro Bardelli, Crissula Valiuli, Piero Lazzaretti, non saremmo qui a raccontare la nostra storia. 11

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15 Foto Golinelli gmi dalla Z alla A

16 Gioventù musicale Stagione metronomi mappa dei concerti 14 stagione ı ı 2007 ı 2006 ı ı ı ı 2002 ı 2001 ı ı 1999 ı

17 Giemmeì nel metrò Il bello della metropolitana è anche questo: si emerge da tunnel (dal tube, dicono a Londra), dopo un viaggio spesso di breve durata, in un luogo completamente diverso da quello di partenza. Strade, case, piazze, popolazione, odori, persino le lingue delle scritte sui muri: tutto è diverso. La stagione dei 20 anni della Gmi contiene diverse linee, che percorrono differenti quartieri sonori : una ventina di fermate, tra novembre e aprile, ci consentono di uscire alla luce dal tunnel della vita quotidiana, e ogni volta di sorprenderci un poco per la varietà dei paesaggi musicali collegati dalla rete del metrò Gmi L architettura settecentesca del clavicembalo bachiano, perfettamente conservata, convive con il restauro conservativo delle versioni pianistiche degli edifici alla stazione Bahrami. Le percussioni etnico-avanguardistiche della fermata Glennie, sono vicine alla piazza in cui dialogano fitto fitto Scarlatti e Berio (la Lucchesini) e alla fermata, che porta un nome simile (stazione Lucchesini-Mirabassi), dove si confrontano a sorpresa approccio classico e jazz. Quest ultima è solo una delle uscite della linea che attraversa il quartiere abitato da etnie musicali tanto varie che potrebbe essere ribattezzata piani diversissimi, da semplicemente diversi come sono. Ma il percorso può condurre anche a quartieri più familiari, con solidi e meravigliosi edifici classici e piazze ottocentesche. Le fermate Romanovsky, Lonquich, Zilberstein, conducono a bellissimi quartieri già visitati negli anni scorsi dal treno Festival pianistico, i cui paesaggi sonori ci sono familiari: si chiamano Chopin, Beethoven, Rachmaninov. Un paio di linee portano a quartieri nuovi e nuovissimi, dove si scende ad ascoltare vincitori di premi e concorsi internazionali che spesso, in seguito, traslocano nei quartieri alti, e che dunque è bello conoscere in momenti chiave della loro evoluzione. E poi, in queste fermate delle 17,30, l accoglienza è calda e festosa, con ottimi vini e cibi, serviti dopo i concerti. Una nuova linea si aggiunge quest anno alla rete, una tratta (come dicono i burocrati) extraurbana. In questo caso il trasporto è anche fisico, perché sarà un pullman a portare a Bologna i soci che acquisteranno i biglietti di quattro eventi musicali straordinari: le fermate della linea Musica Insieme conducono alle Piramidi, alla Piazza della Signoria, al Partenone della musica. Tanto famose e ambite queste uscite, che i posti disponibili sono pochissimi, e perciò prenotabili anzitutto dai più assidui frequentatori della rete (i soci sostenitori). È confermata l altra linea extraurbana, che circola nell inconsueto paesaggio mirandolese fatto di teatro musicale, affascinante come tutti i trenini un poco esotici, al di fuori dalle linee più frequentate. Né mancano le possibilità di scegliere percorsi trasversali, secondo i gusti personali, scendendo alle fermate più originali, contrassegnate in giallo, o negli ampi atrii che contengono i tre appuntamenti con orchestre di giovani, oppure - perchè no? saltare da una linea all altra, in un percorso scarlattiano. O scovando altri percorsi e corrispondenze, bighellonando qua e là come flâneur, un poco sbarazzini, per una Giemmeì dans le métro. Novità anche in biglietteria: i titoli del viaggio si possono acquistare ad ogni fermata della stagione modenese, per qualunque appuntamento, oppure anche da casa, direttamente dal sito Signori, in carrozza. Si parte! Tessere e prenotazioni biglietti sede Gmi Rua Muro 59, Modena Telefono gioventu.musicale.mo@libero.it Dal 31 ottobre al 4 dicembre: lunedì-venerdì ore 16-19; sabato ore Biglietto singolo Linee rossa - ocra - arancio da 6 a 10 Linee blu - azzurra da 8 a 15 Linea extraurbana Mirandola 5 Linea riservata ai soci sostenitori 100 Stazioni speciali e linee trasversali Nuove stazioni musicali Le orchestre Scarlattiana Offerte speciali 20 anni Gmi Tutte le linee esclusa linea Musica Insieme. un viaggiatore 100. due viaggiatori (formula Dolce e Metà) 150 Tutte le linee compresa linea Musica Insieme 200 (incluso trasporto in pullman per e da Bologna) 1998 ı ı ı ı ı ı ı ı ı

18 La stagione dei vent anni tra grandi ritorni e ottime novità La stagione dei venti anni della Gmi modenese presenta alcune rilevanti novità, associate a qualche opportuno ritorno alle origini : la promozione dei musicisti modenesi o formati a Modena e dei giovani. Rimane negli anni immutato il grande sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena alla Gmi. Tre orchestre Tra le novità, tre orchestre da camera: la prima, l Accademia dell Orchestra Mozart, residente a Bologna, è la fucina da cui escono straordinari musicisti come quelli che già i modenesi hanno ascoltato, sia nella stagione 2006 della Gmi (i Solisti dell Orchestra Mozart), sia nella stagione del Comunale 2007, nei concerti brandeburghesi di Bach, sotto la direzione del fondatore dell Orchestra, Claudio Abbado. Alla guida dell Accademia della Mozart, che inaugura la stagione Gmi il 22 novembre, sarà uno dei musicisti prediletti da Abbado: il violoncellista Enrico Bronzi. La seconda orchestra è frutto dell attività dell Istituto Vecchi Tonelli, sostenuto dalla Fondazione Antonio Zamparo: l ensemble Zamparo, terrà il concerto annualmente riservato ai soci della Gmi, nel Salone d Onore del Palazzo Ducale. Crediamo che la città e il territorio modenese debbano sostenere la cultura musicale prodotta in loco, quando è in grado di dare ottimi frutti, come in questo caso; la Gmi offre volentieri, per quanto le è possibile, questa opportunità. Alla guida del complesso, la sua fondatrice Paola Besutti, docente dell Istituto Vecchi- Tonelli. Ospiti d onore due musicisti nati e formatisi tra Modena e Bologna, ora attivi come solisti e in orchestra in una dimensione internazionale: il violinista Stefano Pagliani e l oboista Luca Vignali. Terzo appuntamento sinfonico è con Spira mirabilis; non un orchestra, ma un progetto, un ente un poco indefinibile: alcune decine di giovani musicisti che da importanti orchestre europee (tra esse: Orchestra Mozart, Berliner Philharmoniker Akademie, Luzern Festival Orchestra, Mahler Chamber Orchestra, Chamber Orchestra of Europe) si ritrovano di tanto in tanto per stage autogestiti volti a studiare un brano del grande repertorio, eseguito poi senza direttore. A Modena, sarà una sinfonia di Beethoven. Quale, dipende dalla possibilità di alcune parti strategiche (fiati, soprattutto) di avere la possibilità di partecipare allo stage nella prima settimana di febbraio. I concerti aperitivo Anche per il i Concerti aperitivo (che comprendono la rassegna Piani diversi, quest anno, per la verità, Piani diversissimi ) e il Festival internazionale pianistico e cameristico sono le rassegne che si dividono i 16 concerti della stagione, ai quali si aggiungono i due soli appuntamenti gratuiti: il contributo della Gmi al programma del Festivalfilosofia (la perfomance di music action painting di Gabriele Amadori con il Sax Four Fun) e il concerto inaugurale dell Accademia dell Orchestra Mozart. I sei appuntamenti con i concerti aperitivo presentano giovani realtà di grandissimo talento del panorama musicale internazionale, affermatesi prevalentemente nell ultimo decennio: alcune sono presenti in quanto acclamate giovani promesse europee (la diciottenne violinista inglese Jennifer Pike, beniamina della BBC, o il trio austriaco Broz), o vincitori di concorsi internazionali tra i più prestigiosi (Marcin Zdunik e Irina Zahharenkova). Nomi che a volte molto rapidamente avviano importanti carriere, come è accaduto nel caso del violinista cinese Feng Ning, vincitore nel 2006 del Concorso Paganini, ospite dei Concerti aperitivo nella scorsa stagione e già in questa presente come solista con Orchestra nella programmazione del Teatro Pavarotti. Il chitarrista Emanuele Segre è invece di una generazione precedente ed è uno dei più affermati solisti dello strumento, in grado di affrontare il brano in prima esecuzione assoluta commissionato al vincitore del Concorso 2 agosto, edizione 2008, istituzione con la quale la Gmi modenese inaugura quest anno una collaborazione. una domanda a Bruno Borsari direttore di Musica Insieme, Bologna. Da ventidue anni, i concerti di Musica Insieme rappresentano una delle più prestigiose stagioni cameristiche, un punto di riferimento internazionale tanto per gli artisti, quanto per gli addetti ai lavori. Dalla stagione Musica Insieme ha attivato una collaborazione con la Gmi modenese. Caro Borsari, a te riserviamo la domanda degli amici invidiosi, ma in senso buono, quello che si traduce con guardo e imparo : come si fa a portare stabilmente circa 1000 persone ad ascoltare musica da camera? Rigore ed entusiasmo. Ovvero consolidare e osare, con strategia, coerenza e soprattutto passione. Questa la linea che seguiamo da ormai 22 anni, nella convinzione che la musica costituisca un valore essenziale della vita civile: con una stagione cameristica che riunisca interpreti riconosciuti e nuovi talenti, repertorio e contemporanea, miriamo a dare visibilità, a rendere familiare un patrimonio che di norma non fa audience, ma soltanto perché poco conosciuto, e meno ancora promosso. Ed infatti formare e divulgare sono le nostre parole d ordine, in ciò spesso cercando di colmare le lacune di un servizio che dovrebbe essere appannaggio delle istituzioni, ma che sovente latita, nelle proposte come nel sostegno agli operatori privati. Negli anni tuttavia Musica Insieme ha intessuto una rete di collaborazioni con aziende, fondazioni ed enti - dal Teatro Comunale all Università di Bologna, dall Ufficio Scolastico Provinciale agli Assessorati culturali di Comune, Provincia e Regione - che hanno permesso di affiancare ai Concerti di Musica Insieme una serie di rassegne e di attività per gli studenti (Musica per le Scuole, Musica Insieme in Ateneo), o dedicate a chi risiede fuori città (Invito alla Musica, con un servizio di trasporto gratuito), cui si aggiungono un festival di nuova 16 stagione ı ı 2007 ı 2006 ı ı ı ı 2002 ı 2001 ı ı 1999 ı

19 Piani diversissimi Piani diversissimi, si diceva, dell edizione della rassegna a cavallo tra classica e jazz. La formula consolidata nelle edizioni precedenti (brani proposti da un pianista classico ad un jazzista tenuto all oscuro del programma, e che improvvisa dopo ognuno di essi) viene confermata per il primo concerto, al quale partecipa uno dei più dotati jazzisti modenesi: Stefano Calzolari, con la giovane pianista montenegrina Vedrana Kovac. Il secondo appuntamento è con un unico musicista, che - potremmo dire - ricopre entrambi i ruoli: Enrico Pieranunzi, jazzista di fama mondiale, presenterà anche a Modena il proprio progetto scarlattiano, eseguendo alcune sonate di Domenico Scarlatti seguite poi da proprie improvvisazioni. Una rivisitazione che ha ottenuto grande successo in diverse stagioni concertistiche (tra le quali I concerti del Quirinale prodotti da Rai-radio3) e anche in disco. L ultimo appuntamento è con un inedito duo formato da Andrea Lucchesini e Gabriele Mirabassi. Il primo è un eccellente e versatile pianista (e anche organizzatore musicale), ben noto al pubblico della Gmi modenese, che lo ha apprezzato nei Festival dedicati a Bethoven, Chopin, Schubert e che avrà l occasione di ascoltarlo due volte in 72 ore, il 18 e il 21 marzo La prima occasione è un recital che peraltro presenta un programma di grande originalità e interesse, soprattutto per l accostamento e l impaginazione dei brani, collocato in apertura dell annuale convegno della Fondazione Marco Biagi, dedicato - nei giorni dell anniversario dell uccisione dello studioso - ai temi del giuslavorismo dei quali era esperto. La seconda esibizione di Lucchesini è, appunto, questo appuntamento con l improvvisazione jazzistica assieme al clarinettista Gabriele Mirabassi, le cui collaborazioni musicali spaziano dal migliore jazz internazionale alla musica d avanguardia alla musica popolare di qualità, come nel caso della recente collaborazione con Gianmaria Testa ed Erri De Luca. Il Festival internazionale La nona edizione del festival non è, a differenza delle precedenti, dedicata ad uno specifico compositore né ad un particolare periodo storico: per il ventennale della Gmi la rassegna è una sorta di Il meglio di. Bahrami, Lucchesini, Romanovsky, Zilberstein sono tra gli ospiti più apprezzati che abbiamo avuto nelle otto edizioni passate. Ad essi si aggiungono due new entry di valore assoluto: la percussionista Evelyn Glennie, fenomenale talento e concentrato di energia al servizio di sonorità eleganti e personalissime, e Alexander Lonquich, uno dei pianisti più attivi sulla scena europea, più volte ospite delle stagioni del Comunale, anche come direttore-solista. Oltre al citato programma di Lucchesini è da segnalare anche il concerto per pianocembalo dell amico Ramin Bahrami, che farà ascoltare e racconterà diversi modi e sensibilità con i quali si può eseguire la musica di Bach, fuori da troppo rigide e ideologiche imposizioni filologiche ma anche da indebite e irragionevoli libertà interpretative. Le schede per l ascolto dei concerti della stagione sono redatte, come avviene da qualche anno, dagli allievi dell insegnamento di pubblicistica musicale dell Istituto musicale Vecchi-Tonelli, con il coordinamento di Tarcisio Balbo, musicologo e docente dell Istituto. Infine, una grande novità, e però piccola. Si tratta di un accordo raggiunto tra Gmi e Musica Insieme, un Associazione bolognese anch essa ventenne, anch essa nata e cresciuta senza rilevante impegno pubblico, ma di ben diversa caratura e possibilità e frequentazione (quasi 1000 abbonati alla stagione cameristica!). Insomma, per molti versi la realtà che potremmo essere se in città ci fosse più attenzione e amore per la musica. Be, sarà l obiettivo del prossimo ventennio. Quattro grandi a Bologna Per ora, offriamo ai primi soci sostenitori della Gmi che lo chiederanno (i biglietti a disposizione sono veramente pochissimi) la possibilità di assistere, a condizioni di particolare favore a quattro appuntamenti assolutamente musica (MICO), un bimestrale di informazione ( MI ) e la promozione di viaggi culturali nelle principali mete europee. Fiducia e rispetto sono gli ingredienti fondamentali di ogni amicizia: quella che ci lega al nostro pubblico come agli artisti che ospitiamo, molti dei quali (da Barenboim a Kissin, a Pollini) ci premiano scegliendo proprio la nostra Fondazione per le loro apparizioni bolognesi. E se l amicizia crea opere, la nuova collaborazione con Gioventù musicale d Italia ne è un ulteriore esempio, contribuendo ancora una volta ad ampliare il bacino d utenza di questo inestimabile patrimonio sonoro ı ı ı ı ı ı ı ı ı

20 una domanda a Fabrizio Festa compositore, docente di musica e critico musicale (tra le sue collaborazioni, il quotidiano la Repubblica). È direttore artistico del Concorso Internazionale di Composizione 2 Agosto. La Gmi lo ha invitato ad eseguire due suoi melologhi, a Scenergie 2007 e al Festivalfilosofia Da dove nasce la proposta del Concorso internazionale 2 agosto di proporre alla Gmi modenese di eseguire ogni anno un pezzo del vincitore? Il primo pensiero, quello che subito s affaccia, è che la collaborazione con la Gmi di Modena, una collaborazione che dura da molti anni, e credo con reciproca soddisfazione, in certo senso per me rappresenta un itinerario parallelo alla mia stessa carriera. Molte sono state le occasioni, e diverse. Occasioni che mi hanno permesso di dare il mio contributo di volta in volta in panni differenti: quelli del relatore, quelli del divulgatore, e naturalmente quelli del compositore e dell interprete. Dunque, si è trattato di un percorso speculare, nel quale, se da un lato si è rifl essa la necessaria articolazione delle mie attività in ambito musicale, dall altro emergeva ed emerge quella larghezza di vedute, quell ampiezza d interessi e soprattutto quella lungimiranza strategica, che ha fatto della Gmi di Modena una delle più signifi cative realtà musicali del Paese. Che si trattasse del confronto tra classica e jazz, che si affrontassero i temi della composizione contemporanea o del grande repertorio cameristico, che si portassero in scena melologhi o si eseguissero nuove partiture, tutto questo fa parte non di un generico puzzle, ma al contrario di un preciso mosaico, dove ciascuna tessera è integrazione logica ed artistica di quelle vicine. Ed è questo che mi ha colpito e mi colpisce nelle scelte della Gmi. C è una vicinanza artistica e morale che trova un ulteriore conferma nella scelta di collaborare nel 2009 in occasione dei quindici anni del Concorso Internazionale di Composizione «2 Agosto». straordinari nell ambito della stagione di Musica Insieme: Maurizio Pollini e Daniel Barenboim, pianisti eccelsi e personalità impegnate nel campo della cultura, della solidarietà internazionale, della pace; il violoncellista Yo Yo Ma, le cui apparizioni in Italia non sono certo frequenti, artista curioso e coraggioso come pochi altri, come dimostra anche il programma proposto a Bologna; infine la pianista francese Hélène Grimaud, un grande talento del pianismo internazionale, che è però anche una singolare presenza nel mondo della letteratura e della riflessione sulla musica, l estetica, la vita. Biglietti facili L ultima, piccola grande novità, riguarda il miglioramento del servizio di biglietteria, che rende possibile da quest anno prevendita, assegnazione di posto numerato a tutti (e non solo ai soci sostenitori), vendita on-line. La sede della Gmi, in via Rua Muro, 59, è il luogo dedicato quest anno all adesione alla Gmi e alla prenotazione o prevendita dei biglietti, nei giorni e nelle ore indicati: che ci sia almeno una Wall Street funzionante, visto che quella più nota è decisamente in crisi. All auditorium Biagi sarà possibile acquistare il biglietto di tutti i concerti 90 minuti prima dell inizio di ciascuno e, al sabato, anche durante il servizio dell aperitivo. Gioventù m Stagione 200 PERFORMANCE DI MUSIC PAINTING CONCERTO DI INAUGURAZIONE FESTIVAL INTERNAZIONALE PIANI DIVERSI CONCERTI APERITIVO FESTIVAL INTERNAZIONALE CONCERTI APERITIVO Sabato 19 settembre 2008 ore 22,30 Piazza Roma Gabriele Amadori & Sax Four Fun Zeni, Davis. Rollins, Hancock In collaborazione con Festivalfilosofia Sabato 22 novembre 2008 ore 21 Teatro Comunale Luciano Pavarotti Accademia dell Orchestra Mozart Enrico Bronzi direttore e violoncello solista CPE Bach, Haydn Giovedì 4 dicembre 2008 ore 20,30 Auditorium Marco Biagi Concerto per Pianocembalo, con commento Ramin Bahrami clavicembalo, pianoforte, commento Bach Sabato 13 dicembre 2008 ore 17,30 Auditorium Marco Biagi Vedrana Kovac pianoforte Stefano Calzolari pianoforte jazz Musica classica a sorpresa e improvvisazioni jazz Conduce Maurizio Franco In collaborazione con Modena jazz club Sabato 10 gennaio 2009 ore 17,30 Auditorium Marco Biagi Quartetto di Venezia Mendelssohn Bartholdy, Cherubini Venerdì 16 gennaio 2009 ore 20,30 Salone d Onore dell Accademia Militare Orchestra Zamparo dell istituto Vecchi Tonelli Stefano Pagliani violino Luca Vignali oboe Maestro concertatore Paola Besutti Sammartini, Bach, Mozart in collaborazione con Istituto Vecchi-Tonelli Sabato 24 gennaio 2009 ore 17,30 Auditorium Marco Biagi Trio Broz Beethoven, von Donhanyi 18 stagione ı ı 2007 ı 2006 ı ı ı ı 2002 ı 2001 ı ı 1999 ı

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