MARKETING ANALITICO. a.a. 2015/2016. UNIVERSITA DEGLI STUDI DI BARI CdL in Marke8ng e Comunicazione d Azienda. Corso di
|
|
- Mario Palmisano
- 7 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 UNIVERSITA DEGLI STUDI DI BARI CdL in Marke8ng e Comunicazione d Azienda Corso di MARKETING ANALITICO a.a. 2015/2016
2 LA MISURAZIONE DELLA CONCENTRAZIONE E DELLA QUOTA DI MERCATO
3 Indici di stru:ura del Mercato Un indicatore della stru:ura del mercato è il grado di concentrazione industriale. ü Un industria è de:a concentrata se un rido:o numero di imprese controlla una parte ampia dell acvità dell intero se:ore a cui appartengono.
4 Indici di stru:ura del Mercato Le proprietà che un indicatore dovrebbe soddisfare sono: 1. essere funzione del numero di imprese nell industria (N) e della distribuzione delle quota di mercato (s) delle imprese; 2. essere invariante rispe:o a permutazioni nelle quote di mercato fra le imprese; 3. aumentare se la quota di mercato di un impresa aumenta a scapito di un altra imprese più piccola; 4. diminuire quando il numero di imprese totale nell industria aumenta.
5 Indici di stru:ura del Mercato I principali indici di concentrazione sono: ü Il coefficiente di Gini ü Il rapporto di concentrazione ü L indice di Herfindhal ü L indice di entropia
6 Coeff. di Gini E una indice che non rispe:a i criteri che definiz in precedenza. Esempio: IpoZzziamo un mercato nel quale operano 4 imprese che possiedono le seguenz quote di mercato: Alfa: 5% Beta: 10% Gamma: 15% Delta:70% RappresenZamo la curva di Lorenz su un piano cartesiano dove l asse orizzontale rappresenta il numero cumulato di imprese e l asse verzcale le quote di mercato cumulate.
7 Coeff. di Gini
8 Coeff. di Gini ü ü ü La diagonale rappresenta la re:a di equidistrubuzione: se tu:e le imprese avessero la stessa quota di mercato, la curva di Lorenz coinciderebbe con la diagonale. Maggiore è la concentrazione, maggiore è la distanza tra diagonale e curva di Lorenz. Definiamo l area tra la diagonale e la curva di Lorenz come area di concentrazione ü Chiamiamo Coefficiente di Gini il rapporto tra area di concentrazione e l area compresa so:o la diagonale
9 Coeff. di Gini ü 0 coeff. Gini 1 ü In caso di minima concentrazione: coeff. Gini = 0 ü In caso di massima concentrazione: coeff. Gini = 1 ü Al diminuire della concentrazione il coeff. Gini diminuisce Calcolo: Area so:o diagonale: (100*100)/2 = 5000 Area di concentrazione: serve area so:o curva di Lorenz: è (5*25)/2 + 5*25 + (25*10)/2+(15*25)/ 2+15*25+30*25+(70*25)/2 = 2500 Area di concentrazione: = 2500 Coeff. Gini: 2500 / 5000 = 0.5
10 Coeff. di Gini Osservazioni ü Misura la disuguaglianza nella riparzzione delle quote di mercato ü Non Zene conto del numero assoluto di imprese nell industria: il coefficiente è basso se le imprese si riparzscono ugualmente il mercato, che siano 2 (ciascuna 50% del mercato allora coeff. Gini = 0) o 1000 (ciascuna 0.1% del mercato allora coeff. = 0) ü Se il numero di imprese diminuisce, il coeff. Gini diminuisce, mentre la concentrazione aumenta
11 Rapporto di Concentrazione CR = somma delle quote (s i ) di mercato delle prime N imprese operanz nel mercato n = i= 1 s i
12 Vantaggi: - - Rapporto di Concentrazione Facile da calcolare Confronta la concentrazione di industrie diverse con la stessa numerosità di imprese Svantaggi: - - Arbitrarietà di N le informazioni sulla concentrazione dell industria cambiano in base a N
13 Indice di Herfindahl H = somma del quadrato delle quote di mercato di tu:e le imprese dell industria N = i= 1 2 s i
14 Vantaggi: ü Tiene conto sia della numerosità delle imprese dell industria che delle differenze di quota di mercato ü E compreso tra 0 e 1, con valori maggiori quando la concentrazione aumenta (H=0 se concorrenza perfe:a; H=1 se monopolio) ü Nell indice ciascuna impresa è ponderata con un peso uguale a se stessa ü Si può calcolare il numero equivalente: numero di imprese di uguale dimensione che genererebbe lo stesso valore dell indice Esempio: se nell industria ci sono n imprese di uguale dimensione, allora H = 1/N e numero equivalente = 1/H
15 Indice di Entropia H = misura il grado di disordine di un sistema, in questo caso l industria. = N i= 1 s i log 1 s i
16 Se l industria è rappresentata da una sola impresa (i=1) allora l entropia è nulla e l indice è nullo (H = 0). Quindi l indice ha valore minimo in caso di massima concentrazione (ad esempio nel caso di un mercato monopoliszco) Nota: l indice di concentrazione più usato negli studi empirici è l indice di Herfindahl
e adesso concentrazione
e adesso concentrazione Cassino, 14 aprile 2016 Master Marketing & Retail Management Modulo di Strumenti e tecniche di analisi di mercato a.a. 2015/16 Domenico Vistocco Dipartimento di Economia e Giurisprudenza
DettagliLa Concentrazione industriale
Dipartimento di Metodi Quantitativi per le Scienze Economiche ed Aziendali UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MILANO-BICOCCA marzo 2006 Outline Introduzione 1 Introduzione 2 Lo studio della concentrazione É relativo
DettagliConcentrazione. Giuseppe Surdi
Concentrazione Giuseppe Surdi 14.03.2016 Definizioni Industria aggregato di unità produ>ve individuate sulla base del prodobo / gamma di prodo> omogenei in funzione del processo produ>vo e/o dell uso finale
DettagliSTATISTICA DESCRITTIVA. Elementi di statistica medica GLI INDICI INDICI DI DISPERSIONE STATISTICA DESCRITTIVA
STATISTICA DESCRITTIVA Elementi di statistica medica STATISTICA DESCRITTIVA È quella branca della statistica che ha il fine di descrivere un fenomeno. Deve quindi sintetizzare tramite pochi valori(indici
DettagliECONOMIA DEI SISTEMI INDUSTRIALI
ECONOMIA DEI SISTEMI INDUSTRIALI Ing. Marco Greco m.greco@unicas.it 0776/2994353 XVII LEZIONE 15/11/2012 La concentrazione 2 Il risultato limite di Cournot in P termini di surplus: n = 1 $130 Compratori
DettagliLa variabilità. Dott. Cazzaniga Paolo. Dip. di Scienze Umane e Sociali
Dip. di Scienze Umane e Sociali paolo.cazzaniga@unibg.it Introduzione [1/2] Gli indici di variabilità consentono di riassumere le principali caratteristiche di una distribuzione (assieme alle medie) Le
DettagliSTATISTICA APPLICATA Prof.ssa Julia Mortera. Concentrazione
STATISTICA APPLICATA Prof.ssa Julia Mortera Concentrazione Questo materiale non sufficiente per la conoscenza/preparazione dell argomento per il quale si rimanda al testo: Cicchitelli (2012) Statistica:
DettagliUniversità degli Studi di Napoli Parthenope. STATISTICA per il Turismo. V Lezione
Università degli Studi di Napoli Parthenope Corso di Laurea in Management per le Imprese Turistiche STATISTICA per il Turismo V Lezione Docente: Sergio Longobardi sergio.longobardi@uniparthenope.it Box
DettagliIndici di eterogeneità e di concentrazione
Indici di eterogeneità e di concentrazione Dario Malchiodi e Anna Maria Zanaboni 12 gennaio 2016 1 Indici di eterogeneità Nel caso di variabili qualitative nominali la varianza e gli altri indici da essa
DettagliSTRUTTURA E POTERE DI MERCATO
STRUTTURA E POTERE DI MERCATO 1 L approccio S-C-P Quali sono i fattori alla base del potere di mercato? Approccio tradizionale (Mason 1949, Bain 1956) La performance (di un mercato o di un settore) dipende
DettagliEconomia del Lavoro 2010
Economia del Lavoro 2010 Capitolo 7-2 La distribuzione del salario - 1 Esistono diversi modi per misurare la disuguaglianza di una data distribuzione del reddito. Le misure sono basate sul calcolo di quanto
DettagliESERCITAZIONE MISURE DELLA REDISTRIBUZIONE DEI REDDITI Testo e soluzioni
Esercizio 1 ESERCITAZIONE MISURE DELLA REDISTRIBUZIONE DEI REDDITI Testo e soluzioni La comunità Acquaviva è composta da 8 cittadini e, per l anno di imposta 2017, sono state fatte pervenire le seguenti
DettagliMisure della disuguaglianze di reddito Rapporto tra percentili (1)
Misure della disuguaglianze di reddito Rapporto tra percentili (1) (ad es. rapporto tra decili R 90/10 ) La popolazione (famiglie/individui) è ordinata in senso crescente di reddito e divisa in dieci parti
DettagliIndici di eterogeneità e di concentrazione
Indici di eterogeneità e di concentrazione Dario Malchiodi e Anna Maria Zanaboni 31 ottobre 2017 1 Indici di eterogeneità Nel caso di variabili qualitative nominali la varianza e gli altri indici da essa
DettagliMISURE DI DISPERSIONE
MISURE DI DISPERSIONE 78 MISURE DI DISPERSIONE Un insieme di dati numerici può essere sintetizzato da alcuni valori tipici, che indicano il grado di variabilità dei dati stessi. Grado di Variabilità o
DettagliEquazioni Polinomiali II Parabola
Equazioni Polinomiali II Parabola - 0 Equazioni Polinomiali del secondo grado (Polinomi II) Forma Canonica e considerazioni La forma canonica dell equazione polinomiale di grado secondo è la seguente:
Dettagli4. Si calcolino le medie superiori e le medie inferiori. 5. Si calcoli l'indice di ineguaglianza di Zenga
Esercitazione 8 EERCIZIO 1 La seguente tabella riporta il capitale x i (in migliaia di Euro) conferito dai soci di una società per azioni. ocio A B C D E F x i 450 1120 95 2010 3518 805 1. i tracci il
Dettagli! ESERCITAZIONE MISURE DELLA REDISTRIBUZIONE DEI REDDITI Testo e soluzioni
! ESERCITAZIONE MISURE DELLA REDISTRIBUZIONE DEI REDDITI Testo e soluzioni Esercizio 1 La comunità Acquaviva è composta da 12 cittadini e, per l anno di 2016, sono state fatte pervenire le seguenti dichiarazioni
DettagliLWG Cap. 7: Concentrazione
LWG Cap. 7: Concentrazione A.Baldini 1 M.Causi 2 1 Dipartimento di studi aziendali Roma Tre 2 Dipartimento di economia Roma Tre April 4, 2019 Introduzione Quali sono gli elementi utili per descrivere un
DettagliParte 1: Indici di povertà
Politica Economica (Clemif) Esercitazione 3 TA: Francesca Diluiso 9/03/205 Parte : Indici di povertà Richiami teorici: Che cos è la povertà? In termini generali potremmo dire che è il possesso di risorse
DettagliDISTRIBUZIONE DEL REDDITO E POVERTÀ: DEFINIZIONI E PROBLEMI DI MISURA CONTENUTI DELLA LEZIONE
Lezione 6. DISTRIBUZIONE DEL REDDITO E POVERTÀ: DEFINIZIONI E PROBLEMI DI MISURA SdW SISTEMI DI WELFARE (P. Silvestri, 207-8) CONTENUTI DELLA LEZIONE. Le unità di misura 2. Le misure della disuguaglianza
DettagliLa variabilità. Monia Ranalli. Ranalli M. Variabilità Settimana # 2 1 / 14
La variabilità Monia Ranalli Ranalli M. Variabilità Settimana # 2 1 / 14 Sommario Variabilità Definizione Misure di Variabilità Per tutti i caratteri: Entropia Per i carattere quantitativi: Varianza, Scostamento
DettagliUniversity of Messina, Italy
ERRORI CASUALI NELL ANALISI CHIMICA 1 Errori casuali Gli errori casuali si incontrano tutte le volte che un sistema di misura viene usato al massimo della sua sensibilità. In queste circostanze i risultati
DettagliSi noti che la funzione del benessere cresce al crescere dei redditi
Indici normativi Un diverso approccio alla misura della disuguaglianza è quello definito "normativo". Secondo questo approccio, la scelta dell'indice che misura la diseguaglianza tiene esplicitamente conto
DettagliEquazioni e disequazioni algebriche. Soluzione. Si tratta del quadrato di un binomio. Si ha pertanto. (x m y n ) 2 = x 2m 2x m y n + y 2n
Si tratta del quadrato di un binomio. Si ha pertanto (x m y n ) 2 = x 2m 2x m y n + y 2n 4. La divisione (x 3 3x 2 + 5x 2) : (x 2) ha Q(x) = x 2 x + 3 e R = 4 Dalla divisione tra i polinomi risulta (x
DettagliL equilibrio dei gas. Lo stato di equilibrio di una data massa di gas è caratterizzato da un volume, una pressione e una temperatura
Termodinamica 1. L equilibrio dei gas 2. L effetto della temperatura sui gas 3. La teoria cinetica dei gas 4. Lavoro e calore 5. Il rendimento delle macchine termiche 6. Il secondo principio della termodinamica
DettagliLa descrizione del moto
Professoressa Corona Paola Classe 1 B anno scolastico 2016-2017 La descrizione del moto Il moto di un punto materiale La traiettoria Sistemi di riferimento Distanza percorsa Lo spostamento La legge oraria
DettagliLEZIONE 10. S(C,ρ) Figura 10.1
LEZIONE 10 10.1. Sfere nello spazio. In questa lezione studieremo alcuni oggetti geometrici non lineari, circonferenze e sfere nello spazio A 3. Poiché le proprietà delle circonferenze nel piano sono del
DettagliIl test (o i test) del Chi-quadrato ( 2 )
Il test (o i test) del Chi-quadrato ( ) I dati: numerosità di osservazioni che cadono all interno di determinate categorie Prima di tutto, è un test per confrontare proporzioni Esempio: confronto tra numero
DettagliIndice. centrale, dispersione e forma Introduzione alla Statistica Statistica descrittiva per variabili quantitative: tendenza
XIII Presentazione del volume XV L Editore ringrazia 3 1. Introduzione alla Statistica 5 1.1 Definizione di Statistica 6 1.2 I Rami della Statistica Statistica Descrittiva, 6 Statistica Inferenziale, 6
DettagliVariabilità e Concentrazione Esercitazione n 02
Variabilità e Concentrazione Esercitazione n 02 ESERCIZIO 1 Nella tabella di seguito sono riportati i dati relativi al tempo necessario a 8 studenti per svolgere un test di valutazione (in ore): Tempo
DettagliIstituzioni di Statistica e Statistica Economica
Istituzioni di Statistica e Statistica Economica Università degli Studi di Perugia Facoltà di Economia, Assisi, a.a. 2013/14 Esercitazione n. 1 A. I dati riportati nella seguente tabella si riferiscono
DettagliLezione 6. Statistica. Alfonso Iodice D Enza Università degli studi di Cassino. Lezione 6. A. Iodice. Mutua.
Statistica Alfonso Iodice D Enza iodicede@unicas.it Università degli studi di Cassino () Statistica 1 / 28 Outline 1 2 3 4 5 () Statistica 2 / 28 In presenza di caratteri trasferibili (reddito, risorde
DettagliEsercitazione 5 del corso di Statistica (parte 1)
Esercitazione 5 del corso di Statistica (parte 1) Dott.ssa Paola Costantini 1 Febbraio 009 La seguente tabella riporta le informazioni relative a 5 laureati nell anno 005 in Economia, ad un anno dal conseguimento
DettagliUNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO. Corso di Risk Management
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO Corso di Prof. Filippo Stefanini A.A. Corso 60012 Corso di Laurea Specialistica in Ingegneria Edile Non mettere tutte le uova nello stesso paniere pag 2 di portafoglio
DettagliCorso di laurea in Scienze Motorie Corso di Statistica Docente: Dott.ssa Immacolata Scancarello Lezione 15: Metodi non parametrici
Corso di laurea in Scienze Motorie Corso di Statistica Docente: Dott.ssa Immacolata Scancarello Lezione 15: Metodi non parametrici 1 Metodi non parametrici Statistica classica La misurazione avviene con
DettagliIndice della lezione. Incertezza e rischio: sinonimi? UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PARMA FACOLTA DI ECONOMIA
UNIVERSIT DEGLI STUDI DI PRM FCOLT DI ECONOMI Corso di Corporate anking a.a. 2010 2011 (Professor Eugenio Pavarani) Introduzione al rischio CPITOLO 9 1 Indice della lezione Rischio e rendimento per titoli
DettagliStudio del segno delle derivate. Lezione 11 del 6/12/2018
Studio del segno delle derivate Lezione 11 del 6/12/2018 Segno della derivata prima Data una funzione f(x) derivabile in un intervallo I, allora se f x > 0 x I allora la funzione f(x) è strettamente crescente
DettagliMISURE DI SINTESI 54
MISURE DI SINTESI 54 MISURE DESCRITTIVE DI SINTESI 1. MISURE DI TENDENZA CENTRALE 2. MISURE DI VARIABILITÀ 30 0 µ Le due distribuzioni hanno uguale tendenza centrale, ma diversa variabilità. 30 0 Le due
DettagliStatistica. POPOLAZIONE: serie di dati, che rappresenta linsieme che si vuole indagare (reali, sperimentali, matematici)
Statistica La statistica può essere vista come la scienza che organizza ed analizza dati numerici per fini descrittivi o per permettere di prendere delle decisioni e fare previsioni. Statistica descrittiva:
DettagliTaratura statica. Laboratorio n. 3 a.a. 2004-2005. Sito di Misure: http://misure.mecc.polimi.it
Laboratorio n. 3 a.a. 2004-2005 Taratura statica Prof. Alfredo Cigada 02-2399.8487 alfredo.cigada@polimi.it Ing. Alessandro Basso 02-2399.8488 alessandro.basso@polimi.it Ing. Massimiliano Lurati 02-2399.8448
DettagliEsercizi. Esercizio 1. Date le funzioni f(x) = x 2 3x + 2 e g(x) = 2x 1,
Esercizi Esercizio 1. Date le funzioni f(x) = x 2 3x + 2 e g(x) = 2x 1, (a) dire quanto vale f g e qual è il suo insieme di definizione; (b) dire quanto vale g f e qual è il suo insieme di definizione;
DettagliIndici di variabilità ed eterogeneità
Indici di variabilità ed eterogeneità Corso di STATISTICA Prof. Roberta Siciliano Ordinario di Statistica, Università di apoli Federico II Professore supplente, Università della Basilicata a.a. 011/01
DettagliProf. Anna Paola Ercolani (Università di Roma) Lez Indicatori di dispersione
Consentono di descrivere la variabilità all interno della distribuzione di requenza tramite un unico valore che ne sintetizza le caratteristiche CAMPO DI VARIAZIONE DIFFERENZA INTERQUARTILE SCOSTAMENTO
DettagliDipartimento di Matematica, Informatica ed Economia (DiMIE) Statistica. Antonio Azzollini
Dipartimento di Matematica, Informatica ed Economia (DiMIE) Statistica Antonio Azzollini antonio.azzollini@unibas.it Anno accademico 2017/2018 Quartili e distribuzioni di frequenze Stanze Appartamenti
DettagliEsercitazioni di Statistica
Esercitazioni di Statistica Rappresentazioni grafiche Prof. Livia De Giovanni statistica@dis.uniroma1.it Esercizio 1 Si consideri la seguente distribuzione delle industrie tessili secondo il fatturato
DettagliDistribuzione di frequenza relativa e percentuale: esempio
Distribuzione di frequenza relativa e percentuale: esempio Sesso Freq. assol. F 3 M Totale 5 Sesso % F 60 M 40 Totale 100 Sesso Freq. assol. F 180 M 10 Totale 300 Sesso % F 60 M 40 Totale 100 Attenzione:
DettagliEsercitazioni di statistica
Esercitazioni di statistica Gli indici di variabilità Stefania Spina Universitá di Napoli Federico II stefania.spina@unina.it 8 Ottobre 2014 Stefania Spina Esercitazioni di statistica 1/43 Introduzione
DettagliECONOMIA URBANA. Valeria Costantini Facoltà di Architettura, Università Roma Tre. Contatti: costanti@uniroma3.it
ECONOMIA URBANA Valeria Costantini Facoltà di Architettura, Università Roma Tre Contatti: costanti@uniroma3.it LA MICROECONOMIA LO STUDIO DEL COMPORTAMENTO DEI SINGOLI AGENTI IN UN SISTEMA ECONOMICO Economia
DettagliI FACOLTÀ DI INGEGNERIA - POLITECNICO DI BARI Corso di Laurea in Ingegneria Meccanica (corso A) A.A. 2009-2010, Esercizi di Geometria analitica
I FACOLTÀ DI INGEGNERIA - POLITECNICO DI BARI Corso di Laurea in Ingegneria Meccanica (corso A) A.A. 2009-2010, Esercizi di Geometria analitica Negli esercizi che seguono si suppone fissato nello spazio
DettagliAnalisi economico-finanziaria degli investimenti
Analisi economico-finanziaria degli investimenti Lezione 2 I flussi di cassa e I principali criteri decisionali per l analisi finanziaria Economia Applicata all ingegneria a.a. 2015-16 Prof.ssa Carmela
DettagliEsercitazioni di Statistica
Esercitazioni di Statistica Indici di posizione e di variabilità Prof. Livia De Giovanni lstatistica@dis.uniroma1.it Esercizio 1 Data la seguente distribuzione unitaria del carattere X: X : 4 2 4 2 6 4
DettagliMISURE DEGLI EFFETTI REDISTRIBUTIVI DELL IRPEF. Corso di Economia Pubblica LZ A.A 2016/2017
MISURE DEGLI EFFETTI REDISTRIBUTIVI DELL IRPEF Corso di Economia Pubblica LZ A.A 2016/2017 PIL pro capite (US$) 2015 World Bank and OECD National Accounts data PIL pro capite (US$) 2015 World Bank and
DettagliI PROVA INTERMEDIA DOMANDE PER ESERCITAZIONE
Nome Cognome Matr. 1) Se la domanda è ad elasticità unitaria rispetto al prezzo, quali sono le conseguenze di una diminuzione del prezzo del 5% sulla quantità domandata? La quantità domandata non varia
DettagliFUNZIONE DI UTILITÀ CURVE DI INDIFFERENZA (Cap. 3)
FUNZIONE DI UTILITÀ CURVE DI INDIFFERENZA (Cap. 3) Consideriamo un agente che deve scegliere un paniere di consumo fra quelli economicamente ammissibili, posto che i beni di consumo disponibili sono solo
DettagliStatistica. Alfonso Iodice D Enza
La per Statistica Alfonso Iodice D Enza iodicede@gmail.com Università degli studi di Cassino () Statistica 1 / 1 Outline 1 La La per () Statistica 2 / 1 Outline La per 1 La 2 per () Statistica 2 / 1 Outline
DettagliDISTRIBUZIONE DEL REDDITO E POVERTÀ: DEFINIZIONI E PROBLEMI DI MISURA CONTENUTI DELLA LEZIONE
Lezione 6. DISTRIBUZIONE DEL REDDITO E POVERTÀ: DEFINIZIONI E PROBLEMI DI MISURA SdW SISTEMI DI WELFARE (P. Silvestri, 208-9) CONTENUTI DELLA LEZIONE. Le unità di misura 2. Le misure della disuguaglianza
DettagliLe medie. Antonello Maruotti
Le medie Antonello Maruotti Outline 1 Medie di posizione 2 Definizione Moda La moda di un collettivo, distributio secondo un carattere qualsiasi, è la modalità prevalente del carattere ossia quella a cui
DettagliIstituto Comprensivo di Pralboino Curricolo Verticale
MATEMATICA CLASSE SECONDA SECONDARIA INDICATORE NUMERI TRAGUARDI OBIETTIVI di APPRENDIMENTO CONTENUTI L alunno si muove con sicurezza nel calcolo anche con i numeri razionali, ne padroneggia le diverse
DettagliDerivate delle funzioni di una variabile.
Derivate delle funzioni di una variabile. Il concetto di derivata di una funzione di una variabile è uno dei più fecondi della matematica ed è quello su cui si basa il calcolo differenziale. I problemi
DettagliDipartimento di Matematica, Informatica ed Economia (DiMIE) Statistica. Antonio Azzollini
Dipartimento di Matematica, Informatica ed Economia (DiMIE) Statistica Antonio Azzollini antonio.azzollini@unibas.it Anno accademico 2017/2018 Distribuzione del carattere Q i = iµ nµ = i n Nel caso di
DettagliDistribuzioni di Probabilità
Distribuzioni di Probabilità Distribuzioni discrete Distribuzione uniforme discreta Distribuzione di Poisson Distribuzioni continue Distribuzione Uniforme Distribuzione Gamma Distribuzione Esponenziale
DettagliIndici di variabilità
Indici di variabilità 1. Prendendo in considerazione il numero di addetti per classi e le aziende: Addetti Aziende 0-5 195 5-10 225 10-25 360 25-40 180 40-100 40 - determinare la varianza e lo scarto quadratico
DettagliSTATISTICA: esercizi svolti sulla MEDIA ARITMETICA
STATISTICA: esercizi svolti sulla MEDIA ARITMETICA 1 1 MEDIA ARITMETICA 2 1 MEDIA ARITMETICA 1. La seguente tabella riporta il numero di persone divise per sesso che si sono presentate durante l anno 1997
DettagliProva scritta di Economia Industriale del 22 giugno 2006 Primo
Prova scritta di Economia Industriale del 22 giugno 2006 Primo Esame I modulo (5 crediti): lo studente deve rispondere alle prime 7 domande e in aggiunta o (i) risolvere l esercizio analitico, o (ii) rispondere
DettagliESAME DI ECONOMIA INTERNAZIONALE Università di Bari - Facoltà di Economia
ESAME DI ECONOMIA INTERNAZIONALE Università di Bari - Facoltà di Economia 04/05/2005 Corso Unico VERSIONE 11 ISTRUZIONI Riempire i campi relativi a nome, cognome, matricola e corso di laurea sia su questo
DettagliIl modulo del vettore è: = = = ,6.
LE GRANDEZZE VETTORIALI ESERCIZI Esercizio 1 Le componenti cartesiane di un vettore sono 18 ; 12. Determina il modulo del vettore e l angolo che esso forma con l asse. 18 ; 12?? Il modulo del vettore è:
DettagliLe matrici. Sia K un campo con elemento neutro dell addizione 0 ed elemento neutro della moltiplicazione 1.
Le matrici Sia K un campo con elemento neutro dell addizione 0 ed elemento neutro della moltiplicazione 1. Siano m, n N\{0}. Una matrice m n a coefficienti in K è una tabella di m n elementi di K disposti
DettagliStatistica Sociale e Criminale (12 CFU) A.A. 2015/2016
Statistica Sociale e Criminale (12 CFU) A.A. 2015/2016 CdL Sociologia e Criminologia Simone Di Zio Dove siamo MODULO 2. La Statistica descrittiva 2.1 La rilevazione del dato statistico 2.2 La rappresentazione
Dettagli14 DISTRIBUZIONE E CRESCITA
14 DISTRIBUZIONE E CRESCITA Alcuni problemi: Rilevanza della disuguaglianza e relazione con la povertà; Chi sono i poveri? Chi guadagna dalla crescita economica? Relazioni tra crescita e disuguaglianza;
DettagliSlide_Cerbara_parte1. La disuguaglianza
Slide_Cerbara_parte1 La disuguaglianza Gli indici di disuguaglianza Caso 1: Tutte le unità del collettivo presentano la stessa modalità del carattere. La media, tra quelle calcolabili per quel carattere,
DettagliMATRICI E VETTORI APPROFONDIMENTO PER IL CORSO DI LABORATORIO DI INFORMATICA SARA POLTRONIERI
MATRICI E VETTORI APPROFONDIMENTO PER IL CORSO DI LABORATORIO DI INFORMATICA SARA POLTRONIERI LE MATRICI DEFINIZIONE: Una matrice è un insieme di numeri disposti su righe e colonne. 1 3 7 M = 2 5 1 M è
DettagliEsercizi di Economia Industriale
Esercizi di Economia Industriale Economie di scala e di varietà, indici di concentrazione, monopolio, comportamenti monopolistici Alessandro Sapio November 11, 2007 1 Economie di scala e di varietà 1.1
DettagliEsercitazioni di Algebra e Geometria
Esercitazioni di Algebra e Geometria Anno Accademico 2010 2011 Dott.ssa Elisa Pelizzari e-mail elisa.peli@libero.it Esercitazioni: lunedì 14.30 16.30 venerdì 14.30 16.30 Ricevimento studenti: venerdì 13.30
Dettagliwww.lezionidimatematica.net
Esercizio n.7 Calcolare il valore delle seguenti espressioni applicando le proprietà delle potenze e lasciando i risultati sotto forma di potenza: [( ) 3 x ] : [ x ]; [(3 3 ) 9 : 3 ] : [3 8 x 3 ]; {[(
Dettagli0,0,1,1,1,1,1,1,1,1,1,1,1,1,1,1,1,1,2,2,2,2,2,2,2,2,2,2,2,2,3,3,3, 3,3,3,4,4,4,4,4,4,5,5,6,6,7,8,8, 11
I QUARTILI Per il calcolo della mediana e del primo e terzo quartile il procedimento da seguire è il seguente: 1. si ordinano le intensità in senso non decrescente 2. si individuano le intensità da utilizzare
DettagliI numeri reali x e y sono detti parte reale e parte immaginaria del numero complesso x + iy esiscrive Re (x + iy) =x e Im (x + iy) =y.
Numeri complessi Chiamiamo numero complesso ogni scrittura del tipo x + iy con x, y R,dove i è un simbolo, detto unità immaginaria. Il loro insieme si denota con C. I numeri reali x e y sono detti parte
DettagliL ELASTICITÀ DEL CONSUMATORE PROF. MATTIA LETTIERI
L ELASTICITÀ DEL CONSUMATORE ROF. MATTIA LETTIERI Indice 1 LA CURVA DI DOMANDA INDIVIDUALE ---------------------------------------------------------------------------- 3 2 GLI SOSTAMENTI DELLA CURVA DI
DettagliI costi d impresa (R. Frank, Capitolo 10)
I costi d impresa (R. Frank, Capitolo 10) COSTI Per poter realizzare la produzione l impresa sostiene dei costi Si tratta di scegliere la combinazione ottimale dei fattori produttivi per l impresa È bene
DettagliSoluzione del Secondo Esonero A.A , del 28/05/2013
Soluzione del Secondo Esonero A.A. 01-013, del 8/05/013 Primo esercizio a) Sia v la velocità del secondo punto materiale subito dopo l urto, all inizio del tratto orizzontale con attrito. Tra il punto
Dettagli1) I due teoremi fondamentali dell economia del benessere
1) I due teoremi fondamentali dell economia del benessere Esempio: Adamo ed Eva su un isola deserta L economia usa spesso le semplificazioni Un economia di puro scambio (=baratto) senza denaro Sull isola
DettagliESERCIZIO 1. Confrontare, analiticamente e graficamente, la forma e la variabilità delle due distribuzioni. Commentare i risultati ottenuti.
ESERCIZIO 1 Una società di ricerche di mercato ha svolto un indagine per conoscere il reddito mensile dalle famiglie residenti nelle regioni Lazio e Campania. I dati in Euro sono riportati nelle due tabelle
DettagliPrima esercitazione
C, M P E 2016-2017 Prima esercitazione Schema del corso Concetti base: oligopolio à la Cournot e Betrand; concentrazione. Estensioni dei concetti base: oligopolio à la Hotelling. Pubblicità. Collusione;
DettagliLa Retta Ogni funzione di primo grado rappresenta, graficamente, una retta. L equazione della retta può essere scritta in due modi
La Retta Ogni funzione di primo grado rappresenta, graficamente, una retta. L equazione della retta può essere scritta in due modi Forma implicita Forma esplicita a x b y c 0 y m x q a c y x b b Esempio
DettagliSituazione della previdenza complementare al
ANNO II OTTOBRE 2002 NUMERO 7 Situazione della previdenza complementare al 30.06.02 Anno Flussi contributivi (mln. ) Flussi contributivi (mln. ) Flussi contributivi FPp (mln. ) Totale 1998 159 17 1.527
DettagliDipartimento di Matematica, Informatica ed Economia (DiMIE) Statistica. Antonio Azzollini
Dipartimento di Matematica, Informatica ed Economia (DiMIE) Statistica Antonio Azzollini antonio.azzollini@unibas.it Anno accademico 2016/2017 Quartili e distribuzioni di frequenze Stanze Appartamenti
DettagliCORSO DI STATISTICA (parte 1) - ESERCITAZIONE 4
CORSO DI STATISTICA (parte 1) - ESERCITAZIONE 4 Dott.ssa Antonella Costanzo a.costanzo@unicas.it Esercizio 1. Differenze semplici medie, confronti in termini di mutua variabilità La distribuzione del prezzo
DettagliAnalisi della povertà
Analisi della povertà Il concetto di povertà possiede mille sfaccettature, né esiste in letteratura un unica definizione condivisa. La povertà viene infatti definita di volta in volta in termini di deprivazione
DettagliLa Variabilità statistica
La Variabilità statistica Una peculiarità dei caratteri rilevati nelle unità statistiche di un collettivo, è quella di presentare valori o attributi in tutto o in parte diversi. Si chiama variabilità (nel
DettagliL1 L2 L3 L4 L5 L6 L7 L8 L9. Esercizio. Determinare l insieme di disuguaglianze che descrive esattamente la regione di piano della figura
Determinare l insieme di disuguaglianze che descrive esattamente la regione di piano della figura [1] y x, x 1 [2] y x, x 1 [3] y x, x 1 [4] y x, x 1 [5] y x, x 1 L insieme è simmetrico rispetto all origine
DettagliLa lunghezza dei vettori e legata alle operazioni sui vettori nel modo seguente: Consideriamo due vettori v, w e il vettore v + w loro somma.
Matematica II, 20.2.. Lunghezza di un vettore nel piano Consideriamo il piano vettoriale geometrico P O. Scelto un segmento come unita, possiamo parlare di lunghezza di un vettore v P O rispetto a tale
DettagliSTATISTICA PSICOMETRICA a.a. 2004/2005 Corsi di laurea Scienze e tecniche neuropsicologiche. Modulo 1. Modulo 1 Statistica descrittiva Monovariata
STATISTICA PSICOMETRICA a.a. 004/005 Corsi di laurea Scienze e tecniche neuropsicologiche Modulo Modulo Distribuzioni semplici di frequenza e loro rappresentazioni Operatori di tendenza centrale Operatori
DettagliCORSO ZERO DI MATEMATICA
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO FACOLTÀ DI ARCHITETTURA CORSO ZERO DI MATEMATICA EQUAZIONI E DISEQUAZIONI DI SECONDO GRADO Dr. Erasmo Modica erasmo@galois.it EQUAZIONI DI SECONDO GRADO Definizione: Dicesi
DettagliANALISI MULTIVARIATA
ANALISI MULTIVARIATA Marcella Montico Servizio di epidemiologia e biostatistica... ancora sulla relazione tra due variabili: la regressione lineare semplice VD: quantitativa VI: quantitativa Misura la
DettagliMARKETING ANALITICO. a.a. 2015/2016. UNIVERSITA DEGLI STUDI DI BARI CdL in Marke8ng e Comunicazione d Azienda. Corso di
UNIVERSITA DEGLI STUDI DI BARI CdL in Marke8ng e Comunicazione d Azienda Corso di MARKETING ANALITICO a.a. 2015/2016 OBIETTIVI DEL CORSO Lo scopo del corso è quello di presentare le teorie e i principali
Dettagli--- Domande a Risposta Multipla --- Numeri, Frazioni e Potenze
Corso Zero di Matematica per FARMACIA A.A. 009/0 Prof. Massimo Panzica Università degli Studi di Palermo FARMACIA CORSO ZERO DI MATEMATICA 009/0 --- Domande a Risposta Multipla --- Numeri, Frazioni e Potenze
DettagliLa disuguaglianza: principio dell economia capitalistica
La disuguaglianza: principio dell economia capitalistica 1. Disuguaglianza tra nazioni: in continuo aumento dalla Rivoluzione Industriale. 2. Disuguaglianza all interno delle nazioni: prima costante poi
DettagliDerivate di funzioni 1 / 40
Derivate di funzioni 1 / 40 Variazione assoluta Sia data una funzione f (x) e due suoi valori in corrispondenza dei punti x 0 e x 0 + h, con h > 0. Supponiamo di voler determinare di quanto varia il valore
DettagliSTATISTICA 1 ESERCITAZIONE 6
STATISTICA 1 ESERCITAZIONE 6 Dott. Giuseppe Pandolfo 5 Novembre 013 CONCENTRAZIONE Osservando l ammontare di un carattere quantitativo trasferibile su un collettivo statistico può essere interessante sapere
Dettagli