FLEXI-SEAL, Sistema avanzato per la gestione dell incontinenza fecale liquida e semi-liquida

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "FLEXI-SEAL, Sistema avanzato per la gestione dell incontinenza fecale liquida e semi-liquida"

Transcript

1 Schede di valutazione dei dispositivi medici FLEXI-SEAL, Sistema avanzato per la gestione dell incontinenza fecale liquida e semi-liquida Flexi-Seal Faecal Management System (FMS) - ConvaTec Ltd. Classificazione nazionale: G (sonde per evacuazione altre) Classe di rischio (D.L.vo 46/97): - Flexi-Seal Kit: IIa - Flexi-Seal sacche di ricambio: I Certificazioni - Marchio CE 0086 Organismo notificato: BSD PRODUCT SERVICES Maylands Avenue HP2 4SQ Hemel Hempstead (United Kingdom) - FDA approval date: aprile Numero di Repertorio: 87886/R; 87813/R; 88138/R; 88108/R Prezzi medi di vendita - Flexi-Seal Kit 370,50 - sacche di ricambio (10 pezzi) 95,00 Prezzi esclusa IVA 20% Descrizione e funzionamento Flexi-Seal è un dispositivo per la gestione delle feci liquide o semiliquide dei pazienti incontinenti immobilizzati o allettati, studiato per gestire in modo sicuro ed efficace il materiale fecale, proteggere le ferite dalla contaminazione fecale e ridurre sia il rischio di lesioni cutanee che quello di diffusione delle infezioni (1). Il kit è costituito da: - una cannula in silicone medico - una siringa con aggancio Luer Lock - 3 sacche di raccolta graduata a fondo chiuso (capacità circa 1000 ml) dotata di valvola anti-reflusso. Su una delle estremità della cannula in silicone è presente un palloncino di ancoraggio sotto il quale si trova una tasca digitale che consente l inserimento del dispositivo in maniera facile e delicata. All estremità opposta, il catetere è dotato di un connettore per fissare il sacchetto di raccolta. La cannula raccoglie e canalizza il materiale fecale dal paziente, facilitando il flusso delle feci nel sacchetto di raccolta. Al catetere sono fissati due tubicini entrambi dotati di una porta: per il gonfiaggio del palloncino di ancoraggio dopo che il dispositivo è stato posizionato nel retto del paziente; per l irrigazione della cannula qualora venga ostruita da particelle solide. 1

2 Il sacchetto di raccolta a fondo chiuso è dotato di una valvola anti-reflusso e di una chiusura integrata per ridurre il rischio di diffusione delle infezioni e gestire efficacemente il cattivo odore. Nel Repertorio Nazionale dei Dispositivi Medici è registrata anche una versione Flexi-Seal con sistema avanzato di controllo dell odore. Il sacchetto di raccolta a fondo chiuso è dotato di una valvola anti-reflusso, un filtro di 2,5 mm di spessore con inserita una membrana che gestisce efficacemente il cattivo odore e di una chiusura integrata. Il filtro si presenta internamente in forma lamellare a 5 strati al cui interno è presente una membrana espandibile di epfte (polimero espandibile di tetrafluoruro di etilene) appoggiata da un lato ad un polimero non tessuto di PET (polimero di etilene tereftalato) e dall altro ad una schiuma di poliuretano trattata con carbone attivato. Indicazioni e controindicazioni all uso Gestione delle feci liquide o semiliquide dei pazienti incontinenti immobilizzati o allettati. Flexi-Seal FMS può essere mantenuto in situ fino a 29 giorni. 1. INQUADRAMENTO DELLA PATOLOGIA L incontinenza fecale (IF) è l incapacità a controllare la fuoriuscita di feci solide o liquide durante esercizio fisico o nella normale attività quotidiana. Si tratta di una condizione invalidante ad eziologia multifattoriale, che può comportare una invalidità fisica e psicologica con progressivo isolamento dalla vita sociale e relazionale. La prevalenza media stimata di questo disturbo nella popolazione generale è del 3,5% delle femmine e del 2,3% dei maschi, con un incremento corrispondente all aumentare dell età dei pazienti. Tuttavia, tali percentuali sottostimano il fenomeno a causa dell imbarazzo personale con cui i pazienti affrontano il problema (2). L IF può derivare da un trauma (lesioni dell'apparato sfinterico muscolare, consecutive a traumi accidentali, chirurgici ed ostetrici), da una patologia che interessi il sistema nervoso (per esempio infarto cerebrale, sclerosi multipla, neuropatia diabetica, demenza), da infiammazione, infezione, radioterapia, ristagno fecale, rilassamento del pavimento pelvico, abuso di lassativi, farmaci, invecchiamento (con conseguente perdita di tono della muscolatura anale o rettale) (3). L incontinenza fecale nel paziente critico ospedalizzato, oltre ad essere debilitante e di disagio per il paziente, è una condizione che richiede rileventi risorse per il caregiver. L IF è un fattore di rischio riconosciuto per le lesioni cutanee, che, come è noto, aumentano la morbidità, la mortalità, l ospedalizzazione e i costi di degenza. E inoltre un fattore di rischio per la trasmissione delle infezioni nosocomiali. Non sono disponibili dati precisi sulla prevalenza dell incontinenza fecale nel paziente acuto, tuttavia un analisi secondaria su dati raccolti in uno studio di coorte prospettico su 152 pazienti ospedalizzati, hanno dimostrato che il 33% dei pazienti critici o acuti avevano incontinenza fecale (4, 5). Di questi, una percentuale maggiore di pazienti avevano diarrea (43% vs 27%, P< 0.04). La nutrizione enterale tramite sondino e l infezione intestinale da Clostridium difficile sono due cause ben note della diarrea nel paziente ospedalizzato. In particolar modo le infezioni da C. difficile sono critiche in quanto alcuni fonti suggeriscono che il 20% dei pazienti ospedalizzati possono essere colonizzati (5). 2

3 2. Trattamenti alternativi Una review descrittiva, specificatamente indirizzata sull incontinenza nel paziente acuto e critico, riporta che le opzioni per trattare la diarrea nell incontinente sono sostanzialmente: 1. prodotti di contenimento 2. sonde per drenare il materiale fecale 3. trattamento farmacologico combinato con una delle due opzioni (5). 1. Prodotti di contenimento I prodotti di contenimento quali pannoloni richiedono una cura continua da parte dell infermiere per evitare irritazioni quali dermatiti perianali e non controllano l odore. Quale opzione per controllare e contenere frequenti scariche liquide nei pazienti più compromessi vengono citati dispositivi per la raccolta della feci, che consistono in sistemi chiusi costituiti da una tasca totalmente esterna connessa con una sacca di raccolta. 2. Sonde per drenare il materiale fecale In circostanze selezionate, in cui non possono essere utilizzati i sistemi sopra menzionati, come per esempio nell ustione severa, o per conformazione anatomiche distorte o la mancanza di superficie potenzialmente aderente, un opzione è rappresentata da specifici device che attraversano lo sfintere anale e si posizionano nel retto. Tali dispositivi invasivi vanno comunque utilizzati con cautela per gli effetti indesiderati e la mancanza di dati sull utilizzo a lungo termine. Questi device possono essere cateteri rettali o sistemi per la gestione fecale ( fecal/bowel management systems ). I cateteri rettali drenano il materiale fecale attraverso il lume della sonda ed il catetere è mantenuto in sede da un palloncino. Tali dispositivi sono gravati da svantaggi importanti: la massa fecale deve essere liquida, dalla sonda può fuoriuscire del materiale con conseguente odore e irritazione della pelle. E inoltre opinione di esperti che quando la diarrea si risolve, il catetere e il palloncino fungono da blocco e possono causare potenzialmente ostruzione e perforazione all intestino. Ancor più critico, il palloncino richiede un gonfiaggio/sgonfiaggio periodico molto preciso per prevenire lesioni alla mucosa rettale. Mancando il consenso per un utilizzo sicuro e il supporto degli export opinion, e a causa della potenziale necrosi anorettale, la letteratura più recente indica questi sistemi come controindicati. Gli autori identificano quindi due sistemi similari per direzionare, raccogliere e contenere scariche liquide per pazienti allettati: il fecal Managent System Flexi-seal e il bowel Management System Zassi TM, entrambi in commercio in Italia e approvati FDA. I vantaggi di questi dispositivi sono simili a quelli per i cateteri rettali, ovvero essere sistemi chiusi per il contenimento delle scariche, ottenere un esposizione minore a sostanze potenzialmente infette e proteggere la cute perianale. Questi dispositivi non sono indicati per la diarrea cronica e per i pazienti pediatrici. Da indicazione del fabbricante sono controindicati in pazienti che hanno subito di recente un intervento al basso intestino crasso o al retto, pazienti con lesioni anali o rettali, stenosi, compromissione mucosale, tumore anale o rettale o emorroidi gravi. I costi e il training infermieristico sono sostanzialmente più impegnativi rispetto ai dispositivi per la raccolta delle feci (5). Il Catetere Zassi della Ditta Welcare è un catetere intestinale a lunga permanenza per la gestione dell alvo. E indicato per l evacuazione fecale assistita e, a differenza di Flexi-seal, può essere utilizzato qualsiasi sia la consistenza delle feci (formate o non formate) e in presenza di emorroidi e ragadi (6). Uno studio non pubblicato (abstract congressuale 3

4 descritto nella review di Beitz J.), ha valutato la sicurezza del device su 140 pazienti ricoverati in un Centro Ustioni, comparando l insorgenza di infezioni alla cute, al tratto urinario e nel sangue nel gruppo a cui era stato posizionato il device vs il gruppo di confronto. I risultati mostrano un trend a favore del catetere Zassi (23 infezioni cute vs 8, 10 urinarie vs 4 e 9 del sistema ematopoietico vs 6). Si evidenzia che non sono state effettuate ispezioni al tessuto rettale e non vi sono dati a lungo termine. Un secondo studio pubblicato, prospettico, di coorte ha valutato l utilizzo del dispositivo in venti pazienti con ustioni perianali o pazienti allettati con diarrea acuta (7). Si è verificato un miglioramento significativo negli scores dell attività della lesione perianale (punteggio ridotto da 14 a 6,4), una diminuzione del cambio della biancheria (da 3,3 a 1,5 cambi/die) e della lenzuola (da 9,3 a 1,2 cambi/die). La proctoscopia effettuata dopo la rimozione della sonda era nella norma in tutti i pazienti. Un paziente ha sviluppato un ulcera superficiale sul gluteo in seguito alla rimozione del dispositivo. E stato inoltre reperito nella banca dati ministeriale un terzo dispositivo similare (Dignicare TM della ditta Bard), indicato per la gestione dell incontinenza fecale (feci liquide o semiliquide) con tempo massimo di permanenza 29 giorni. Si evidenzia che non sono emersi studi specifici a supporto di questo device. 3. Linee guida di trattamento Le linee guida reperite sull argomento non trattano la problematica in modo specifico sul trattamento in acuto nel paziente critico ospedalizzato. Nella linea guida del NICE sul trattamento della gestione dell incontinenza fecale negli adulti viene tuttavia citato tra i gruppi da trattare in modo specifico, quello dei pazienti ospedalizzati critici che sviluppano scariche fecali acute con associata incontinenza (8). Viene inoltre evidenziato che i sanitari dovrebbero prendere in considerazione l utilizzo di un device per la raccolta fecale nei pazienti delle terapie intensive e nei pazienti che ricevono cure palliative con incontinenza fecale e associate scariche diarroiche. La guidance del Department of Health inglese sulle infezioni da clostridium difficile riporta nell appendice sulle raccomandazioni per le future ricerche l utilizzo di sistemi per il faecal management per l incontinenza fecale. Viene evidenziato che sono necessari ulteriori studi per valutare se questo approccio può aiutare a diminuire la diffusione del C. difficile (9). 4. Sintesi di efficacia e sicurezza La ricerca nelle banche dati Medline ed Embase (appendice 1) finalizzata sul reperire evidenze a supporto del medical device Flexi Seal ha evidenziato rispettivamente 3 e 11 RCT, ma nessuno di questi prende in considerazione Flexi-Seal o dispositivi analoghi. Sono invece stati evidenziati 3 studi non controllati condotti con Flexi-Seal: due studi descrittivi e un case report. Il primo studio, descrittivo, prospettico, multicentrico, in aperto e non randomizzato ha valutato la sicurezza e l efficacia del dispositivo su 42 pazienti, 33 dei quali ricoverati nelle Unità di Terapia Intensiva (10). I primi undici pazienti arruolati sono stati sottoposti a proctoscopia endoscopica dell ampolla rettale al basale e dopo la rimozione del dispositivo: 4

5 negli otto pazienti valutabili, le evidenze fotografiche e documentate hanno dimostrato la presenza di una mucosa rettale sana e nessun deterioramento della stessa al follow up. In seguito a questi dati di safety, sono stati arruolati altri 31 pazienti, senza essere sottoposti alla doppia endoscopia. Complessivamente la durata del trattamento è stata di 5,6 giorni (range 1-14); 4 pazienti hanno trattenuto il catetere in situ per meno di 24 ore (pazienti non valutati), per i rimanenti 38, nell 83,5% dei casi (N=35) il catetere è rimasto posizionato fino alla decisione dell investigator. Eventi avversi gravi sono stati riportati in sette pazienti. Cinque soggetti sono deceduti, ma nessun decesso era correlato all uso del dispositivo, uno ha sviluppato febbre con segni di ipossia ed ipotensione ed il settimo ha presentato emorragia del tratto intestinale inferiore ed ulcerazione 4 giorni dopo l inserimento del catetere. Quest ultimo caso è stato registrato come evento avverso probabilmente correlato all utilizzo del device ed il soggetto è uscito dallo studio. Il paziente aveva patologia multi sistemica, in terapia anticoagulante e antiaggregante piastrinica con sanguinamento gastrointestinale al momento del ricovero. Alla baseline non era stata effettuata endoscopia e pertanto non è stato possibile valutare la differenza tra il prima e il dopo l inserimento del catetere. Il protocollo dello studio prevedeva che il caregiver addetto alla cura del paziente registrasse quotidianamente la performance e la tollerabilità del device (completati 200 report). E risultato che il device ha migliorato il controllo dell incontinenza fecale (N= 166, 83% 166/200), è stato giudicato pratico (90%), gradito al caregiver (89%) e al paziente (88%), efficace (86%) ed ha fatto risparmiare del tempo (89%). E stato inoltre riportato che cattivo odore e perdite erano non comuni (rispettivamente 15% e 16% dei casi). Alla visita finale le condizioni della cute a livello dei glutei e del perineo sono migliorate o rimaste stazionarie nel 92% dei pazienti: 7 pazienti hanno migliorato le condizioni della cute perianale, per 29 è rimasta immutata e per 3 peggiorata; la cute nella zona delle natiche è migliorata in 10 casi, immutata in 26 e peggiorata in 3. La mancanza di un gruppo di controllo e il fatto che la valutazione sulle condizioni della pelle fosse soggettiva limitano comunque le conclusioni che si possono trarre dal trial. Il secondo studio aveva l obiettivo di valutare l efficacia dei due device Flexiseal e Zassi nel deviare le feci di pazienti ustionati a livello del perineo, glutei o della parte superiore della coscia (11). In questa tipologia di pazienti vi sono delle evidenze che procedure di deviazione delle feci possono aiutare a diminuire le complicanze. Degli 8 pazienti arruolati, per cinque è stata raggiunta la guarigione della ferita, per gli altri tre è stata praticata una colostomia a cause di complicanze dopo il posizionamento della sonda endorettale (due casi di atonia anale con perdita dell innesto cutaneo ed un caso di sindrome occlusiva). Vi è stato inoltre un caso di emorragia dovuta ad ulcerazione anale in un paziente trattato con il sistema Zassi. La casistica limitata non permette di fare paragoni tra i due sistemi utilizzati. Il case report illustra il caso in un paziente di 65 anni ricoverato in terapia intensiva per un angioplastica di salvataggio in seguito al fallimento di una riperfusione coronarica dopo trombolisi per un presunto infarto miocardico acuto; il paziente era in terapia con acidoacetilsalicilico e eparina a basso peso molecolare (12). Il giorno del ricovero presentava incontinenza fecale con diarrea e veniva posizionato Flexi-seal secondo le indicazione del fabbricante. Sei giorni dopo il paziente ha avuto due episodi minori di sanguinamento del retto seguito il giorno dopo da emorragia massiva che ha richiesto trasfusione. La colonscopia ha dimostrato una lacerazione acuta della mucosa rettale anteriore a distanza di 6 cm dall orificio anale con sanguinamento in atto. Dopo il raggiungimento dell emostasi, assicurata tramite sutura della lacerazione in sala operatoria 5

6 con intervento in anestesia generale, il paziente è migliorato e quindi trasferito in un altro reparto. Quindici giorni dopo il primo episodio il paziente è diventato anemico ed ipoteso e gli sono somministrate altre 6 unità di sangue. Il punto di sanguinamento identificato è stato quello del primo episodio ed ha richiesto una nuova sutura. Gli autori riportano che il meccanismo con cui il dispositivo potrebbe aver creato l incidente non è chiaro; possibili spiegazioni potrebbero includere necrosi locale da pressione o erosione fisica. In questo caso il sanguinamento potrebbe essere stato esacerbato dalla terapia anticoagulante e antiaggregante. Si sottolinea che il dispositivo non è controindicato in pazienti con un evento coronarico recente, tuttavia questa tipologia di pazienti è stata esclusa dal trial supportato dalla Convatec (10). Gli autori suggeriscono quindi che lo staff medico e infermieristico valuti con attenzione l utilizzo del device in pazienti in terapia antitrombotica. Uno studio non pubblicato, presentato al 27 Congresso Aniarti (Firenze 9-11 Ottobre 2008) in forma di abstract e successivo poster, aveva l obiettivo di sviluppare e validare uno strumento per stabilire il corretto timing del dispositivo per la gestione dell incontinenza fecale. Sono stati arruolati 178 pazienti ricoverati nelle terapie intensive di cinque ospedali italiani; lo strumento di misurazione andava a valutare la presenza di diarrea, la mobilizzazione attiva/passiva, lo stato cutaneo e il rischio/presenza di infezioni nel distretto di interesse. Ad ognuno di questi parametri era assegnato uno score e sulla base della somma dei punteggi il dispositivo risultava non consigliato, consigliato o fortemente consigliato. Gli autori concludono che lo strumento è un metodo di valutazione obiettivo e standardizzato per l uso di un sistema a circuito chiuso per la gestione dell incontinenza fecale, aiutando a risparmiare tempo infermieristico e migliorando il comfort per il paziente. Si evidenzia che secondo questo strumento l impiego del Flexi Seal risulta già consigliato in presenza di diarrea senza altri fattori di rischio. In sintesi Le opzioni per trattare la diarrea nel paziente incontinente acuto e critico sono sostanzialmente i prodotti di contenimento e le sonde per drenare il materiale fecale. Di quest ultima tipologia si distinguono le sonde rettali e i sistemi avanzati per la gestione del materiale fecale, quali Flexi-Seal e Zassi. Sono stati evidenziati 3 studi non controllati condotti con Flexi-Seal: due studi descrittivi e un case report. Dal primo studio emerge che il device ha migliorato il controllo dell incontinenza fecale ed è stato giudicato pratico e gradito all addetto all assistenza. A riguardo dei dati di safety si evidenziano dei casi di emorragia sia a carico di Flexi-Seal che di Zassi. 5.Report di Health Technology Assessment Aetna (novembre 2008) Società americana di assicurazioni che, sulla base delle evidenze scientifiche disponibili e delle linee guida pubblica bollettini informativi di clinical policy dove vengono valutate le diverse procedure mediche e i casi in cui garantiscono una copertura assicurativa. E stato reperito uno specifico bollettino sui trattamenti per l incontinenza fecale, ma non vengono presi in esame i casi di incontinenza fecale acuta in pazienti critici ospedalizzati e quindi i relativi device (13). 6

7 6.Studi clinici in corso Non risultano studi clinici in corso. 7. Sintesi dei costi e delle analisi relative Nella letteratura internazionale sono disponibili alcuni studi sul costo di malattia (13-18), ovvero ricerche che hanno investigato il costo di gestione della patologia focalizzandosi sui costi della chirurgia (14-15) piuttosto che sulla gestione non-chirurgica dei pazienti principalmente nelle nursing-homes (lungodegenze) ove la prevalenza della patologia è più elevata che in ogni altra tipologia di reparto (a causa dell età e della condizione cronica dei malati) (16,17,19) o infine con un ottica di gestione ambulatoriale (18). Per quanto riguarda il dispositivo Flexis-Seal, la ricerca sulle banche dati ha dato esiti negativi. Nonostante con le consuete stringhe di ricerca (vedi box) siano stati reperiti 35 abstracts su PubMed 20 abstract, una attenta lettura dei medesimi non ha prodotto alcuno studio che abbia in qualche modo riportato dati sul costo di gestione dell incontinenza fecale con Flexi-Seal, né tantomeno dati di costo-efficacia o costo-utilità. Si nota inoltre che l unico studio pubblicato (Padmanabhan, 2007) è uno studio in aperto senza controllo, sul quale è impossibile costruire una analisi economica per valutare i potenziali risparmi (o costi addizionali) apportati dal dispositivo. Rimborso extra-tariffa presso altre Regioni Flexi-Seal e/o altri preside per incontinenza fecale non risultano beneficiare di particolari condizioni di rimborso extra-tariffa DRG per alcuna Regione. 8. Place in therapy Il dispositivo Flexi Seal è rivolto a situazioni critiche, invalidanti per il paziente e molto gravose per l assistenza infermieristica. La ricerca bibliografica per reperire evidenze a supporto del device ha portato a risultati esigui; si sottolinea che mentre è fiorente la letteratura sull incontinenza fecale nel paziente non ospedalizzato, diverso è per la condizione acuta nel paziente ospedalizzato critico. Dalla analisi degli studi individuati il sistema sembra essere ben tollerato dal paziente e di semplice utilizzo per i caregiver; va comunque evidenziato che una delle possibili complicanze è lo sviluppo di emorragia. In letteratura viene riportato come similare al Flexiseal il sistema Zassi; anche in questo caso gli studi a supporto sono esigui e non permettono paragoni. 9. Export opinion Dall analisi della letteratura e dalla peculiarità del dispositivo, sembra opportuno circoscrivere l utilizzo del device ai reparti intensivi in pazienti selezionati che, oltre a presentare emissioni frequente di feci liquide, evidenzino lesioni a livello del gluteo e infezioni intestinali accertate o sospette, per i quali l utilizzo del device potrebbe portare ad una diminuzione delle complicanze. A tal proposito si riporta l esperienza di un importante ospedale della Regione Veneto dove è stato richiesto da parte delle Terapie Intensive l introduzione in repertorio di Flexi-Seal. 7

8 La Segreteria Scientifica della Commissione Aziendale per la Valutazione dei Dispositivi Medici ha predisposto una scheda informativa ed effettuato una valutazione preliminare degli studi pubblicati a supporto. La Commissione Aziendale, dopo aver esaminato la letteratura e in considerazione della grave condizione invalidante dei pazienti affetti da IF, ha autorizzato una prova del nuovo sistema per un periodo di 3 mesi, coordinata dal Servizio per le Professioni Sanitarie in collaborazione con i Coordinatori delle TI. Sulla base dei risultati ottenuti nel corso della prova, il Gruppo di Lavoro, formato da un rappresentante dell Ufficio Igiene e dai coordinatori delle TI, ha elaborato un protocollo aziendale d impiego, una scheda paziente per la rilevazione dei dati e la procedura per la richiesta del DM. Il protocollo d impiego definisce le UU.OO. che possono richiedere ed utilizzare il sistema di cateterizzazione, la tipologia di pazienti a cui il dispositivo va riservato (emissione frequente di feci liquide, sospetta o accertata infezione intestinale da Clostridium Difficile o VRE, emissione frequente di feci liquide e presenza contestuale di lesioni da decubito nella zona gluteo-sacrale, allettamento); il posizionamento del catetere; il tempo massimo che può rimanere in sede; le precauzioni d uso e in particolare, le controindicazioni che non vengono riportate in scheda tecnica. I risultati di questo gruppo di lavoro, insieme ai dati di consumo del prodotto nel periodo di osservazione e alla loro attenta analisi, sono stati riportati al vaglio della Commissione la quale ha quindi deciso di ampliare l uso del DM anche ad altre Unità Operative non necessariamente dell Area Intensiva. Questo solo previo coinvolgimento dell Ufficio Igiene al momento della richiesta allo scopo di condurre una verifica sulla congruità della domanda, ma anche di offrire un supporto formativo. Key messages l incontinenza fecale (IF) nel paziente critico ospedalizzato, oltre ad essere debilitante e di disagio per il paziente, è una condizione che richiede rilevanti risorse per il caregiver; l IF è un fattore di rischio riconosciuto per le lesioni cutanee e per la trasmissione delle infezioni nosocomiali, che aumentano morbidità, mortalità, ospedalizzazione e costi di degenza; le opzioni per trattare la diarrea nel paziente incontinente acuto e critico sono sostanzialmente i prodotti di contenimento e le sonde per drenare il materiale fecale, quali il Flexi-Seal; dai limitati studi condotti con Flexiseal emerge che il sistema è di semplice utilizzo e ben tollerato; è impossibile costruire una analisi economica per valutare i potenziali risparmi (o costi addizionali) apportati da Flexi-seal per l assenza di studi di economia sanitaria pubblicati; dai risultati emersi dalla letteratura e in considerazione della peculiarità del dispositivo, sembra opportuno circoscrivere l utilizzo del device ai reparti intensivi in pazienti selezionati che, oltre a presentare emissioni frequente di feci liquide, evidenzino lesioni a livello del gluteo e infezioni intestinali accertate o sospette 8

9 Appendice 1 Strategia di ricerca 13 agosto 2008 Search Terms 1. fecal management system 2. faecal management system 3. silicone catheter 4. bowel management system 5. flexi-seal 6. incontinen* 7. fec* 8. faec* 9. stool* 10. diarrhea 11. cost 12. economic Banche dati consultate: PubMed Embase Cinahl + Pre-Cinahl Cochrane Ovid Banche dati Totali Review Meta-analisi Clinical trial RCT Cost OR economic Pubmed Embase 49 1 (Systematic Review) Bibliografia 1) Scheda tecnica Flexi-Seal Accesso Repertorio Minisero della Salute 03/04/2009 2) Ratto C. et al. Pelvi-Perin RICP 2006; 25: ) Suddarth B. Nursing Medico-Chirurgico 2001 Casa Editrice Ambrosiana II ed. 4) Bliss DZ et al. Nurs Res. 2000; 49(2): ) Beitz JM et al. Ostomy Wound Manage Dec;52(12):56-8, 60, ) Scheda tecnica Zassi 7) Keshava A. et al. A Nonsurgical Means of fecal Diversion: The Zassi Bowel Management System. Dis Colon rectum 8) NICE_Clinical guideline 49_Faecal incontinence Faecal incontinence: the management of faecal incontinence in adults,2007 9) Guidance/DH_ ) Padmanabhan A, Stern M, Wishin J, Mangino M, Richey K, DeSane M; Flexi-Seal Clinical Trial Investigators Group. Clinical evaluation of a flexible fecal incontinence management system. Am J Crit Care Jul;16(4):

10 11) Bordes J et al. A non-surgical device for faecal diversion in the management of perineal burns Burns , ) Page BP. Et al. Significant Rectal Bleeding as a Complication of a Fecal Collecting Device: Report of a Case. Diseases Colon & Rectum, Volume =: 1-3, ) 14) Sung VW, Rogers ML, Myers DL, Akbari HM, Clark MA. National trends and costs of surgical treatment for female fecal incontinence. Am J Obstet Gynecol Dec;197(6):652.e ) Tan EK, Vaizey C, Cornish J, Darzi A, Tekkis PP. Surgical strategies for faecal incontinence--a decision analysis between dynamic graciloplasty, artificial bowel sphincter and end stoma. Colorectal Dis Jul;10(6): Epub 2007 Nov ) Bliss DZ, Zehrer C, Savik K, Smith G, Hedblom E. An economic evaluation of four skin damage prevention regimens in nursing home residents with incontinence: economics of skin damage prevention. J Wound Ostomy Continence Nurs Mar- Apr;34(2):143-52; discussion ) Zimmaro Bliss D, Zehrer C, Savik K, Thayer D, Smith G. Incontinence-associated skin damage in nursing home residents: a secondary analysis of a prospective, multicenter study. Ostomy Wound Manage Dec;52(12): ) Deutekom M, Dobben AC, Dijkgraaf MG, Terra MP, Stoker J, Bossuyt PM. Costs of outpatients with fecal incontinence. Scand J Gastroenterol May;40(5): ) Morris AR, Ho MT, Lapsley H, Walsh J, Gonski P, Moore KH. Costs of managing urinary and faecal incontinence in a sub-acute care facility: a "bottom-up" approach. Neurourol Urodyn. 2005;24(1):

QUALITÀ E SICUREZZA PER I NOSTRI PAZIENTI

QUALITÀ E SICUREZZA PER I NOSTRI PAZIENTI QUALITÀ E SICUREZZA PER I NOSTRI PAZIENTI L ACCREDITAMENTO INTERNAZIONALE ALL ECCELLENZA Fondazione Poliambulanza ha ricevuto nel dicembre 2013 l accreditamento internazionale all eccellenza da parte di

Dettagli

Sviluppo del Sistema Cure Intermedie al fine dell utilizzo corretto delle risorse ex DGR 1235/2012

Sviluppo del Sistema Cure Intermedie al fine dell utilizzo corretto delle risorse ex DGR 1235/2012 Pagina 1 di 6 Sviluppo del Sistema Cure Intermedie al fine dell utilizzo corretto delle risorse ex DGR 1235/2012 Il presente documento è inteso a suggerire una allocazione ottimale dei pazienti che non

Dettagli

Il programma si compone di due ricerche internazionali sulle valutazioni legate all assistenza degli individui affetti da tali patologie.

Il programma si compone di due ricerche internazionali sulle valutazioni legate all assistenza degli individui affetti da tali patologie. Keeping Care Complete Sintesi dei risultati internazionali Keeping Care Complete ha l obiettivo di esaminare e creare consapevolezza circa le questioni emotive e sociali associate al trattamento e all

Dettagli

della Valvola Mitrale

della Valvola Mitrale Informazioni sul Rigurgito Mitralico e sulla Terapia con Clip della Valvola Mitrale Supporto al medico per le informazioni al paziente. Informazioni sul Rigurgito Mitralico Il rigurgito mitralico - o RM

Dettagli

Polipi precancerosi. Circa il 50% delle persone dai 60 anni in su avrà nel corso della vita almeno 1 polipo precanceroso di 1 cm o più di diametro.

Polipi precancerosi. Circa il 50% delle persone dai 60 anni in su avrà nel corso della vita almeno 1 polipo precanceroso di 1 cm o più di diametro. Polipi precancerosi I polipi sono piccole escrescenze dovute ad una proliferazione eccessiva delle cellule sane della mucosa intestinale che può causare lo sviluppo di polipi cosiddetti adenomatosi (anche

Dettagli

Parte I (punti 3-9): Misure sanitarie obbligatorie per il controllo della Paratubercolosi bovina

Parte I (punti 3-9): Misure sanitarie obbligatorie per il controllo della Paratubercolosi bovina LINEE GUIDA PER L ADOZIONE DI PIANI DI CONTROLLO E PER L ASSEGNAZIONE DELLA QUALIFICA SANITARIA DEGLI ALLEVAMENTI NEI CONFRONTI DELLA PARATUBERCOLOSI BOVINA 1. Definizioni Ai sensi delle presenti linee

Dettagli

IL MEDICO DI MEDICINA GENERALE E MEDICINA GENERALE L ALLARME EBOLA: CLINICA E MANAGEMENT DELLE EPIDEMIE DEL TERZO MILLENNIO NEL SETTING DELLA

IL MEDICO DI MEDICINA GENERALE E MEDICINA GENERALE L ALLARME EBOLA: CLINICA E MANAGEMENT DELLE EPIDEMIE DEL TERZO MILLENNIO NEL SETTING DELLA IL MEDICO DI MEDICINA GENERALE E L ALLARME EBOLA: CLINICA E MANAGEMENT DELLE EPIDEMIE DEL TERZO MILLENNIO NEL SETTING DELLA MEDICINA GENERALE CORSO DI FORMAZIONE A DISTANZA I CRITERI PER LA CLASSIFICAZIONE

Dettagli

ANALISI CRITICA DELLA DOCUMENTAZIONE TECNICA RELATIVA ALLA CENTRALE TERMOELETTRICA DI QUILIANO E VADO LIGURE

ANALISI CRITICA DELLA DOCUMENTAZIONE TECNICA RELATIVA ALLA CENTRALE TERMOELETTRICA DI QUILIANO E VADO LIGURE 6.1 Salute umana Dall analisi della documentazione di progetto sottoposta ad autorizzazione emerge come la tematica della Salute Umana sia stata affrontata in modo inadeguato, ovvero con estrema superficialità

Dettagli

Progetto Nazionale di Cure Palliative Pediatriche

Progetto Nazionale di Cure Palliative Pediatriche Progetto Nazionale di Cure Palliative Pediatriche Ecco la proposta della Fondazione Maruzza Lefebvre D Ovidio, della fondazione Livia Benini, di altre Fondazioni ed Associazioni Italiane e successivamente

Dettagli

IL diabetico. Gestione condivisa. Claudio Marengo Marco Comoglio Andrea Pizzini

IL diabetico. Gestione condivisa. Claudio Marengo Marco Comoglio Andrea Pizzini IL diabetico anziano Gestione condivisa Claudio Marengo Marco Comoglio Andrea Pizzini SEEd srl C.so Vigevano, 35-10152 Torino Tel. 011.566.02.58 - Fax 011.518.68.92 www.edizioniseed.it info@seed-online.it

Dettagli

Regione Veneto Azienda ULSS 6 Vicenza. Ospedale Civile S. Bortolo

Regione Veneto Azienda ULSS 6 Vicenza. Ospedale Civile S. Bortolo VICENZA Regione Veneto Azienda ULSS 6 Vicenza Ospedale Civile S. Bortolo Dipartimento AREA MEDICA 1^ Direttore Dr. Giorgio Vescovo MEDICINA INTERNA PER INTENSITA DI CURE LA MEDICINA INTERNA OGGI. COMPLESSA..

Dettagli

La gestione del Rischio Clinico in Valle d Aosta: consolidamento del metodo FMEA

La gestione del Rischio Clinico in Valle d Aosta: consolidamento del metodo FMEA La gestione del Rischio Clinico in Valle d Aosta: consolidamento del metodo FMEA Vuillermin Giuliana Berti Pierluigi Ippolito Rita Azienda USL Regione Valle d Aosta Analisi del contesto L Azienda USL della

Dettagli

UNITA OPERATIVA DI PRONTO SOCCORSO PROCEDURA N. 27 FONTE: DOTT. CASAGRANDE TRASPORTO SANITARIO SECONDARIO TRASPORTI SANITARI

UNITA OPERATIVA DI PRONTO SOCCORSO PROCEDURA N. 27 FONTE: DOTT. CASAGRANDE TRASPORTO SANITARIO SECONDARIO TRASPORTI SANITARI UNITA OPERATIVA DI PRONTO SOCCORSO PROCEDURA N. 27 FONTE: DOTT. CASAGRANDE TRASPORTO SANITARIO SECONDARIO TRASPORTI SANITARI TRASPORTO SANITARIO Trasporto primario: trasferimento di un paziente dal luogo

Dettagli

Circolare N.24 del 07 Febbraio 2013. Sicurezza sul lavoro. Obblighi e scadenze

Circolare N.24 del 07 Febbraio 2013. Sicurezza sul lavoro. Obblighi e scadenze Circolare N.24 del 07 Febbraio 2013 Sicurezza sul lavoro. Obblighi e scadenze Sicurezza sul lavoro: obblighi e scadenze Gentile cliente, con la presente desideriamo informarla che, il D.Lgs n. 81/2008

Dettagli

Raccomandazione per per la la prevenzione dell osteonecrosi della della mascella/mandibola da da bifosfonati in in ambito ambito oncologico

Raccomandazione per per la la prevenzione dell osteonecrosi della della mascella/mandibola da da bifosfonati in in ambito ambito oncologico Raccomandazione 0, 0, Marzo Marzo 008. 008. Raccomandazione per per la la prevenzione dell osteonecrosi della della. Committenza della Direzione Aziendale/Zonale per la prevenzione della osteonecrosi da

Dettagli

INRCA ISTITUTO DI RICOVERO E CURA A CARATTERE SCIENTIFICO DIREZIONE SCIENTIFICA EVENTO FORMATIVO

INRCA ISTITUTO DI RICOVERO E CURA A CARATTERE SCIENTIFICO DIREZIONE SCIENTIFICA EVENTO FORMATIVO INRCA ISTITUTO DI RICOVERO E CURA A CARATTERE SCIENTIFICO DIREZIONE SCIENTIFICA EVENTO FORMATIVO Le visite infermieristiche domiciliari preventive per il paziente affetto da malattia di Alzheimer e del

Dettagli

ANALISI RILEVAZIONE PUNTEGGIO AGED

ANALISI RILEVAZIONE PUNTEGGIO AGED ANALISI RILEVAZIONE PUNTEGGIO AGED ANNO 2014 PREMESSA Il crescente numero di pazienti anziani con importanti bisogni medici e sociali impone una maggiore attenzione nella valutazione e nella scelta dei

Dettagli

sembra una Anche qui sembra questione di sesso: Aspirina e donne

sembra una Anche qui sembra questione di sesso: Aspirina e donne sembra una Anche qui sembra questione di sesso: Aspirina e donne The Women s Health Study Razionale per l uso di bassi dosaggi di aspirina nella prevenzione primaria Nella prevenzione secondaria delle

Dettagli

I SISTEMI DI GESTIONE DELLA SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO: OHSAS 18001 AV2/07/11 ARTEMIDE.

I SISTEMI DI GESTIONE DELLA SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO: OHSAS 18001 AV2/07/11 ARTEMIDE. I SISTEMI DI GESTIONE DELLA SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO: OHSAS 18001 AV2/07/11 ARTEMIDE. 1 Nel panorama legislativo italiano la Salute e la Sicurezza sul Lavoro sono regolamentate da un gran numero di

Dettagli

Classificazioni delle MAR

Classificazioni delle MAR Classificazioni delle MAR Le malformazioni anorettali hanno un incidenza di 1 bambino nato ogni 4000 neonati, con una maggiore preponderanza maschile di quella femminile. La malformazione più comune nelle

Dettagli

Trials clinici. Disegni di studio

Trials clinici. Disegni di studio Trials Clinici Dott.ssa Pamela Di Giovanni Studi descrittivi Disegni di studio Popolazioni Individui Studi analitici Osservazionali Sperimentali Studi di correlazione o ecologici Case report - Case series

Dettagli

Documento di accompagnamento: mediane dei settori bibliometrici

Documento di accompagnamento: mediane dei settori bibliometrici Documento di accompagnamento: mediane dei settori bibliometrici 1. Introduzione Vengono oggi pubblicate sul sito dell ANVUR e del MIUR 3 tabelle, deliberate nel CD dell ANVUR del 13 agosto 2012, relative

Dettagli

DISTURBI AFFETTIVI. Antonio Lora DISTURBI AFFETTIVI NEI DSM LOMBARDI (2009) 27/09/2012 8.223 PAZIENTI CON DISTURBO BIPOLARE

DISTURBI AFFETTIVI. Antonio Lora DISTURBI AFFETTIVI NEI DSM LOMBARDI (2009) 27/09/2012 8.223 PAZIENTI CON DISTURBO BIPOLARE DISTURBI AFFETTIVI Antonio Lora DISTURBI AFFETTIVI NEI DSM LOMBARDI (2009) DIST. BIPOLARE DIST. 6% DEPRESSIVO 17% 8.223 PAZIENTI CON DISTURBO BIPOLARE 22.234 CON DISTURBO DEPRESSIVO PREVALENZA TRATTATA

Dettagli

OBIETTIVI 2014 DELLE AZIENDE SANITARIE DELLA REGIONE BASILICATA. AO San Carlo

OBIETTIVI 2014 DELLE AZIENDE SANITARIE DELLA REGIONE BASILICATA. AO San Carlo OBIETTIVI 2014 DELLE AZIENDE SANITARIE DELLA REGIONE BASILICATA AO San Carlo 2014 SOMMARIO PREMESSA E LOGICHE DEL SISTEMA DI VALUTAZIONE 2014... 3 AREA N. 1... 6 OBIETTIVO 1.1: APPROPRIATEZZA ORGANIZZATIVA...

Dettagli

PROTOCOLLI, PROCEDURE E PIANI ASSISTENZIALI

PROTOCOLLI, PROCEDURE E PIANI ASSISTENZIALI PROTOCOLLI, PROCEDURE E PIANI ASSISTENZIALI I PDTA e i protocolli nel Dipartimento di area Medica Specialistica Infermiera pediatrica coordinatrice Sabrina Contini PROTOCOLLI, PROCEDURE E PIANI ASSISTENZIALI

Dettagli

Il processo di assistenza infermieristica o processo di NURSING Relatore Infermiere Claudio Trovato

Il processo di assistenza infermieristica o processo di NURSING Relatore Infermiere Claudio Trovato Il processo di assistenza infermieristica o processo di NURSING Relatore Infermiere Claudio Trovato Pergusa 6 Dicembre 2013 Sala Congressi Hotel Garden Processo infermieristico o Nursing Il processo infermieristico

Dettagli

Quick Up. Materiale autopolimerizzante per cementazione di attacchi e componenti secondarie nelle protesi

Quick Up. Materiale autopolimerizzante per cementazione di attacchi e componenti secondarie nelle protesi Materiale autopolimerizzante per cementazione di attacchi e componenti secondarie nelle protesi Un kit per tutte le esigenze di cementazione In molti casi, la tenuta delle protesi totali è insoddisfacente.

Dettagli

La prevenzione delle lesioni da pressione. a cura di Eleonora Aloi Coord. Inf. Lungodegenza

La prevenzione delle lesioni da pressione. a cura di Eleonora Aloi Coord. Inf. Lungodegenza La prevenzione delle lesioni da pressione a cura di Eleonora Aloi Coord. Inf. Lungodegenza Le lesioni da pressione: Sono aree localizzate di danno della cute e del tessuto sottostante che si realizzano

Dettagli

Il Paziente e la famiglia nella dimissione protetta Bologna 2010. A. Zagari 1

Il Paziente e la famiglia nella dimissione protetta Bologna 2010. A. Zagari 1 Il Paziente e la famiglia nella dimissione protetta Bologna 2010 A. Zagari 1 Dimissione protetta Definizione È la dimissione di un utente che necessita di prestazioni sanitarie o socio-sanitarie erogabili

Dettagli

Il RUOLO DEL MEDICO DI MEDICINA GENERALE NELLA IDENTIFICAZIONE DELLE PERSONE CON SOSPETTA DEMENZA. T. Mandarino (MMG ASL RMA )

Il RUOLO DEL MEDICO DI MEDICINA GENERALE NELLA IDENTIFICAZIONE DELLE PERSONE CON SOSPETTA DEMENZA. T. Mandarino (MMG ASL RMA ) Il RUOLO DEL MEDICO DI MEDICINA GENERALE NELLA IDENTIFICAZIONE DELLE PERSONE CON SOSPETTA DEMENZA T. Mandarino (MMG ASL RMA ) La Malattia di Alzheimer La malattia di Alzheimer è la forma più frequente

Dettagli

ANALISI DI IMPATTO DI BUDGET DI UNA NUOVA STRATEGIA VACCINALE PATRIZIA BERTO, NICOLA PRINCIPI

ANALISI DI IMPATTO DI BUDGET DI UNA NUOVA STRATEGIA VACCINALE PATRIZIA BERTO, NICOLA PRINCIPI ANALISI DI IMPATTO DI BUDGET DI UNA NUOVA STRATEGIA VACCINALE PATRIZIA BERTO, NICOLA PRINCIPI INTRODUZIONE Le Infezioni da Pneumococco (PNU) rappresentano un problema sanitario grave, soprattutto a causa

Dettagli

Procedura generale sanitaria Segnalazione degli eventi sentinella

Procedura generale sanitaria Segnalazione degli eventi sentinella Pagina di 1/5 ORIGINALE N CONSEGNATO A 1. Scopo...2 2. Campo di applicazione...2 3. Diagramma di flusso...2 4. Responsabilità...2 5. Descrizione delle attività...2 5.1. Definizione di Evento Sentinella...2

Dettagli

REGIONE DEL VENETO AZIENDA UNITA LOCALE SOCIO SANITARIA N. 6 VICENZA PROVVEDIMENTO DEL DIRIGENTE RESPONSABILE

REGIONE DEL VENETO AZIENDA UNITA LOCALE SOCIO SANITARIA N. 6 VICENZA PROVVEDIMENTO DEL DIRIGENTE RESPONSABILE REGIONE DEL VENETO AZIENDA UNITA LOCALE SOCIO SANITARIA N. 6 VICENZA PROVVEDIMENTO DEL DIRIGENTE RESPONSABILE Servizio Risorse Umane e Relazioni Sindacali delegato dal Direttore Generale dell Azienda con

Dettagli

IL RUOLO DELL INFERMIERE

IL RUOLO DELL INFERMIERE A06 152 Maria Grazia Belvedere Paolo Ruggeri IL RUOLO DELL INFERMIERE NELL ASSISTENZA AL PAZIENTE AFFETTO DA IPERTENSIONE ARTERIOSA POLMONARE ANALISI DI UN CASO CLINICO E REVISIONE DELLA LETTERATURA Copyright

Dettagli

CONTINUITÀ ASSISTENZIALE: PROGETTO INTEGRATO DI EDUCAZIONE TERAPEUTICA DEL CAREGIVER

CONTINUITÀ ASSISTENZIALE: PROGETTO INTEGRATO DI EDUCAZIONE TERAPEUTICA DEL CAREGIVER 29 Congresso Nazionale ANIARTI Rimini 10-11-12 novembre 2010 CONTINUITÀ ASSISTENZIALE: PROGETTO INTEGRATO DI EDUCAZIONE TERAPEUTICA DEL CAREGIVER Marta Pordenon A.S.S. 5 Bassa Friulana Palmanova - Udine

Dettagli

WWW.FISIOKINESITERAPIA.BIZ

WWW.FISIOKINESITERAPIA.BIZ WWW.FISIOKINESITERAPIA.BIZ Imparare a convivere con la BPCO significa cambiare i propri comportamenti in modo da massimizzare lo sfruttamento delle proprie capacità e minimizzare gli effetti negativi della

Dettagli

LA RICERCA INFERMIERISTICA

LA RICERCA INFERMIERISTICA Prof. ssa Eufemia Renzi LA RICERCA INFERMIERISTICA DIAPOSITIVA N. 2 IL SIGNIFICATO DI RICERCA INFERMIERISTICA La ricerca infermieristica opera su due grandi aree interdipendenti: quella teorica nursing

Dettagli

M. Schiavoni, Infermiera neolaureata in Scienze Inf.che ed Ostetriche

M. Schiavoni, Infermiera neolaureata in Scienze Inf.che ed Ostetriche Codice colore in Pronto Soccorso: Valutazione della corretta attribuzione da parte dell infermiere di triage M. Schiavoni, Infermiera neolaureata in Scienze Inf.che ed Ostetriche T. Campanelli, Coordinatore

Dettagli

Mercato dei Titoli di Efficienza Energetica

Mercato dei Titoli di Efficienza Energetica Mercato dei Titoli di Efficienza Energetica Rapporto di monitoraggio semestrale II semestre 2013 Pubblicato in data 30 gennaio 2014 1 INDICE 1. Introduzione... 3 2. Situazione Operatori... 3 3. TEE emessi...

Dettagli

Effetti sull opinione di pazienti riguardo all utilizzo di un computer in uno studio medico nell assistenza ordinaria

Effetti sull opinione di pazienti riguardo all utilizzo di un computer in uno studio medico nell assistenza ordinaria Effetti sull opinione di pazienti riguardo all utilizzo di un computer in uno studio medico nell assistenza ordinaria Christopher N. Sciamanna, Scott P. Novak, Bess H. Marcus. International Journal of

Dettagli

STUDIO OSSERVAZIONALE SULLA PREVALENZA DELLE PIU COMUNI PATOLOGIE UROLOGICHE E DEL LORO IMPATTO SULLA QUALITA DI VITA IN PAZIENTI

STUDIO OSSERVAZIONALE SULLA PREVALENZA DELLE PIU COMUNI PATOLOGIE UROLOGICHE E DEL LORO IMPATTO SULLA QUALITA DI VITA IN PAZIENTI STUDIO OSSERVAZIONALE SULLA PREVALENZA DELLE PIU COMUNI PATOLOGIE UROLOGICHE E DEL LORO IMPATTO SULLA QUALITA DI VITA IN PAZIENTI SOTTOPOSTI A DIALISI. Introduzione 2 Obiettivo dello studio 4 Materiali

Dettagli

L EFFICACIA DELLE MISURE DI POLITICA ATTIVA DEL LAVORO REALIZZATE IN PROVINCIA DI TORINO NEL 2007-08

L EFFICACIA DELLE MISURE DI POLITICA ATTIVA DEL LAVORO REALIZZATE IN PROVINCIA DI TORINO NEL 2007-08 1 La valutazione L EFFICACIA DELLE MISURE DI POLITICA ATTIVA DEL LAVORO REALIZZATE IN PROVINCIA DI TORINO NEL 2007-08 Esiti occupazionali a 24 dalla partecipazione Vengono qui riassunti i risultati della

Dettagli

CENTRO RESIDENZIALE CURE PALLIATIVE - HOSPICE SAN MARCO -

CENTRO RESIDENZIALE CURE PALLIATIVE - HOSPICE SAN MARCO - CENTRO RESIDENZIALE CURE PALLIATIVE - HOSPICE SAN MARCO - PERCORSO ASSISTENZIALE PER PAZIENTI TERMINALI Indice 2 1. Premessa 3 2. Attività dell Hospice San Marco 3 3. Obiettivi 4 4. Criteri di Ammissione

Dettagli

CARTA DEI SERVIZI AMBULATORIO DI TERAPIA ANTALGICA E CURE PALLIATIVE. ASP di Enna Presidio Ospedaliero Umberto I. Responsabile Dott.ssa P.

CARTA DEI SERVIZI AMBULATORIO DI TERAPIA ANTALGICA E CURE PALLIATIVE. ASP di Enna Presidio Ospedaliero Umberto I. Responsabile Dott.ssa P. CARTA DEI SERVIZI AMBULATORIO DI TERAPIA ANTALGICA E CURE PALLIATIVE ASP di Enna Presidio Ospedaliero Umberto I Responsabile Dott.ssa P. Viola Edvard Munch - The Silk Child -!907 Tate Gallery London 1

Dettagli

PAZIENTE IN GRAVIDANZA A CONTATTO CON MALATTIA ESANTEMATICA

PAZIENTE IN GRAVIDANZA A CONTATTO CON MALATTIA ESANTEMATICA METODO NAZIONALE STANDARD ALGORITMO MINIMO DI PROVA PAZIENTE IN GRAVIDANZA A CONTATTO CON MALATTIA ESANTEMATICA VSOP 33 Emesso dalla Standards Unit, Evaluations and Standards Laboratory Specialist and

Dettagli

Sistema Informativo per il monitoraggio dell Assistenza Domiciliare (SIAD)

Sistema Informativo per il monitoraggio dell Assistenza Domiciliare (SIAD) Sistema Informativo per il monitoraggio dell Assistenza Domiciliare (SIAD) INDICATORI SIAD - SISTEMA ASSISTENZA DOMICILIARE Schede descrittive degli Indicatori per la lettura integrata dei fenomeni sanitari

Dettagli

Criteri diagnostici principali. Bulimia Nervosa. Anoressia nervosa

Criteri diagnostici principali. Bulimia Nervosa. Anoressia nervosa Linee guida per curare con efficacia i disturbi dell alimentazione e del peso. Cause e conseguenze del disturbo, i soggetti a rischio, l informazione e le terapie più adeguate per la cura e la risoluzione

Dettagli

Premi il pulsante arancione per una terapia a pressione negativa (NPWT) che dà certezza dei costi

Premi il pulsante arancione per una terapia a pressione negativa (NPWT) che dà certezza dei costi Grande così Premi il pulsante arancione per una terapia a pressione negativa (NPWT) che dà certezza dei costi Sistema monouso per la terapia a pressione negativa Smith & Nephew è al tuo fianco per ridurre

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA CERTIFICAZIONE SIP EVENTO RESIDENZIALE DI ELEVATO LIVELLO FORMATIVO. (Golden Pediatric Event)

REGOLAMENTO PER LA CERTIFICAZIONE SIP EVENTO RESIDENZIALE DI ELEVATO LIVELLO FORMATIVO. (Golden Pediatric Event) REGOLAMENTO PER LA CERTIFICAZIONE SIP DI EVENTO RESIDENZIALE DI ELEVATO LIVELLO FORMATIVO (Golden Pediatric Event) La Società Italiana di Pediatria, in coerenza con i propri fini statutari che prevedono

Dettagli

L ASSISTENZA RESPIRATORIA DOMICILIARE: PROBLEMI SUL TERRITORIO

L ASSISTENZA RESPIRATORIA DOMICILIARE: PROBLEMI SUL TERRITORIO L ASSISTENZA RESPIRATORIA DOMICILIARE: PROBLEMI SUL TERRITORIO Mario Caputi Ilernando Meoli Dipartimento di Scienze Cardiotoraciche e Respiratorie: Sezione di Malattie, Fisiopatologia e Riabilitazione

Dettagli

Orientamenti sul sottomodulo del rischio di catastrofe per l assicurazione malattia

Orientamenti sul sottomodulo del rischio di catastrofe per l assicurazione malattia EIOPA-BoS-14/176 IT Orientamenti sul sottomodulo del rischio di catastrofe per l assicurazione malattia EIOPA Westhafen Tower, Westhafenplatz 1-60327 Frankfurt Germany - Tel. + 49 69-951119-20; Fax. +

Dettagli

REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA AZIENDA SANITARIA LOCALE N. 2 OLBIA DELIBERAZIONE DEL COMMISSARIO STRAORDINARIO N. 466 DEL 22/04/2015

REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA AZIENDA SANITARIA LOCALE N. 2 OLBIA DELIBERAZIONE DEL COMMISSARIO STRAORDINARIO N. 466 DEL 22/04/2015 REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA AZIENDA SANITARIA LOCALE N. 2 OLBIA DELIBERAZIONE DEL COMMISSARIO STRAORDINARIO N. 466 DEL 22/04/2015 OGGETTO: Approvazione "Progetto di Sviluppo delle cure domiciliari

Dettagli

ADI per Alzheimer : un progetto sperimentale di assistenza. O. Casati; C. Negri Chinaglia, S.Chirchiglia; P. Bertolaia

ADI per Alzheimer : un progetto sperimentale di assistenza. O. Casati; C. Negri Chinaglia, S.Chirchiglia; P. Bertolaia ADI per Alzheimer : un progetto sperimentale di assistenza O. Casati; C. Negri Chinaglia, S.Chirchiglia; P. Bertolaia CONTESTO GENERALE In Italia l 80% circa dei pazienti affetti da demenza è assistita

Dettagli

Il delirium II/II. Firenze 1 dicembre 2007. 8 Corso Multiprofessionale di Nursing

Il delirium II/II. Firenze 1 dicembre 2007. 8 Corso Multiprofessionale di Nursing Firenze 1 dicembre 2007 8 Corso Multiprofessionale di Nursing Il delirium II/II M.Pozzebon U.O.C. Geriatria U.S.D. Continuità delle Cure P.O. Treviso Delirium: sindrome multifattoriale che deriva dall

Dettagli

Le verifiche di qualità. Antonino Salvia

Le verifiche di qualità. Antonino Salvia Le verifiche di qualità 1) Obiettivi della qualità 2) Dimensioni correlate alla qualità 3) Concetto di quality assurance 4) Metodologie di approccio alla qualità 5) Audit clinico nel percorso stroke 6)

Dettagli

Sede Indirizzo Via XX Settembre 98/E 00187 ROMA. Telefono 06 47825272. Fax 06 23328733. E-mail intesaecm@siared.it

Sede Indirizzo Via XX Settembre 98/E 00187 ROMA. Telefono 06 47825272. Fax 06 23328733. E-mail intesaecm@siared.it CARTA DEI SERVIZI Sede Indirizzo Via XX Settembre 98/E 00187 ROMA Telefono 06 47825272 Fax 06 23328733 E-mail intesaecm@siared.it Sito Internet www.aaroiemac.it www.siared.it Orario di assistenza Lunedi

Dettagli

Farmacosorveglianza. Davide Poli Davide Poli Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri davide.poli@marionegri.it

Farmacosorveglianza. Davide Poli Davide Poli Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri davide.poli@marionegri.it Farmacosorveglianza Davide Poli Davide Poli Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri davide.poli@marionegri.it Good Clinical Practice La Buona Pratica Clinica è uno standard internazionale di etica

Dettagli

N II. 4. A di Prot. Servizio Infermieristico N 585 dd. 19 ottobre 05 Reg. Del.

N II. 4. A di Prot. Servizio Infermieristico N 585 dd. 19 ottobre 05 Reg. Del. N II. 4. A di Prot. Servizio Infermieristico N 585 dd. 19 ottobre 05 Reg. Del. Oggetto: costituzione della Commissione per la promozione del nursing abilitante, dell infermiere di famiglia e di comunità,

Dettagli

APPROPRIATEZZA DEGLI INTERVENTI SANITARI IN WOUND-CARE: SUPERFICI ANTIDECUBITO. IL MIGLIOR RAPPORTO TRA COSTO ED EFFICACIA CLINICA

APPROPRIATEZZA DEGLI INTERVENTI SANITARI IN WOUND-CARE: SUPERFICI ANTIDECUBITO. IL MIGLIOR RAPPORTO TRA COSTO ED EFFICACIA CLINICA APPROPRIATEZZA DEGLI INTERVENTI SANITARI IN WOUND-CARE: SUPERFICI ANTIDECUBITO. IL MIGLIOR RAPPORTO TRA COSTO ED EFFICACIA CLINICA Sig.ra Laura Rosa Infermiera Bed Manager Esperta in wound care S.C. PCPS

Dettagli

REQUISITI MINIMI PER LA PARTECIPAZIONE AL PROGETTO AIFA PER LA QUALITÀ NELLE SPERIMENTAZIONI A FINI NON INDUSTRIALI (NON-PROFIT)

REQUISITI MINIMI PER LA PARTECIPAZIONE AL PROGETTO AIFA PER LA QUALITÀ NELLE SPERIMENTAZIONI A FINI NON INDUSTRIALI (NON-PROFIT) DOC AIFA CTQT APRILE 2008 (ALL. 2) REQUISITI MINIMI PER LA PARTECIPAZIONE AL PROGETTO AIFA PER LA QUALITÀ NELLE SPERIMENTAZIONI A FINI NON INDUSTRIALI (NON-PROFIT) Introduzione La finalità del presente

Dettagli

ALLEGATO 13.2 - Esempio di questionario per la comprensione e valutazione del sistema IT

ALLEGATO 13.2 - Esempio di questionario per la comprensione e valutazione del sistema IT ALLEGATO 13.2 - Esempio di questionario per la comprensione e valutazione del sistema IT Premessa L analisi del sistema di controllo interno del sistema di IT può in alcuni casi assumere un livello di

Dettagli

L OBBLIGO PER I PROFESSIONISTI DI ACCETTARE PAGAMENTI CON CARTE DI DEBITO: UN BALZELLO INUTILE E INSOSTENIBILE

L OBBLIGO PER I PROFESSIONISTI DI ACCETTARE PAGAMENTI CON CARTE DI DEBITO: UN BALZELLO INUTILE E INSOSTENIBILE L OBBLIGO PER I PROFESSIONISTI DI ACCETTARE PAGAMENTI CON CARTE DI DEBITO: UN BALZELLO INUTILE E INSOSTENIBILE PROPOSTA DI EMENDAMENTO ALL ARTICOLO 15 DECRETO LEGGE 179/2012 Roma, ottobre 2013 RETE NAZIONALE

Dettagli

PROFILO RIASSUNTIVO DELLE AREE

PROFILO RIASSUNTIVO DELLE AREE PROFILO RIASSUNTIVO DELLE AREE CATEGORIA AREE DEFINIZIONE IMPLICAZIONI CHIAVE Relazioni e Comunicazione Interpersonale A - B - C Sviluppo delle conoscenze e Abilità Qualità e Prestazioni Soddisfazione

Dettagli

Il Processo di Valutazione dei Rischi nel Contesto Organizzativo delineato dal D.lgs.n 81/08 e smi

Il Processo di Valutazione dei Rischi nel Contesto Organizzativo delineato dal D.lgs.n 81/08 e smi DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE I^ Facoltà di Medicina e Chirurgia SERVIZIO PREVENZIONE E SICUREZZA AMBIENTI DI LAVORO Il Processo di Valutazione dei Rischi nel Contesto Organizzativo delineato dal D.lgs.n

Dettagli

Conferenza di consenso Quale informazione per la donna in menopausa sulla terapia ormonale sostitutiva? Torino 17 maggio 2008

Conferenza di consenso Quale informazione per la donna in menopausa sulla terapia ormonale sostitutiva? Torino 17 maggio 2008 Conferenza di consenso Quale informazione per la donna in menopausa sulla terapia ormonale sostitutiva? Torino 17 maggio 2008 1 Quali aspetti della menopausa possono essere divulgati come problemi di salute?

Dettagli

Interventi di screening per i tumori intestinali in Galles

Interventi di screening per i tumori intestinali in Galles Interventi di screening per i tumori intestinali in Galles 3 www.bowelscreeningwales.org.uk Interventi di screening per i tumori intestinali in Galles Perché è consigliato effettuare lo screening per i

Dettagli

La continuità assistenziale: il modello PAI. Divisione Oncologia Medica

La continuità assistenziale: il modello PAI. Divisione Oncologia Medica La continuità assistenziale: il modello PAI LIVIA DE SIO Divisione Oncologia Medica ACO A.C.O. SanFilippoNeriRoma RETE SANITARIA IN ONCOLOGIA: obiettivi Presa in carico del paziente in modo globale Riconoscimentoi

Dettagli

Progetto Diogene Sicurezza delle persone malate di Alzheimer mediante geolocalizzazione

Progetto Diogene Sicurezza delle persone malate di Alzheimer mediante geolocalizzazione Progetto Diogene Sicurezza delle persone malate di Alzheimer mediante geolocalizzazione La Sperimentazione è stata finanziata da Lo Scenario Lo studio ILSA del CNR sulla demenza ci porta a considerare

Dettagli

Specificare quale ospedale, dipartimento e/o soggetti inoltrano la proposta

Specificare quale ospedale, dipartimento e/o soggetti inoltrano la proposta 1. Chi è il proponente? - l ospedale - il dipartimento - un singolo soggetto Specificare quale ospedale, dipartimento e/o soggetti inoltrano la proposta 2. Chi sono i soggetti coinvolti nella proposta?

Dettagli

La valutazione dello stress lavoro-correlato nell ASS N. 1 Triestina

La valutazione dello stress lavoro-correlato nell ASS N. 1 Triestina La valutazione dello stress lavoro-correlato nell ASS N. 1 Triestina ANALISI DELLO STRESS LAVORO-CORRELATO E IMPLEMENTAZIONE DEGLI STANDARD HPH 1 e 4 Maria Peresson Medico del lavoro Marco Rizzo Tecnico

Dettagli

PARTE III LA VALUTAZIONE DELLA CAPACITà DI PERSEGUIMENTO

PARTE III LA VALUTAZIONE DELLA CAPACITà DI PERSEGUIMENTO PARTE III LA VALUTAZIONE DELLA CAPACITà DI PERSEGUIMENTO Delle strategie REGIONALI (B) a cura di Sara Barsanti Introduzione L area di valutazione del conseguimento delle strategie regionali (area B) ha

Dettagli

Il project management in microbiologia

Il project management in microbiologia Il project management in microbiologia Ettore Turra Area Sistemi di Gestione APSS Trento ettore.turra@apss.tn.it Argomenti Processi, progetti e project management Project management in microbiologia Caso

Dettagli

Daniela Riccò Direttore Sanitario AUSL RE

Daniela Riccò Direttore Sanitario AUSL RE Daniela Riccò Direttore Sanitario AUSL RE ESPANDERE PROGRESSIVAMENTE LE LOGICHE DI INTEGRAZIONE SISTEMICA UTILIZZANDO I PERCORSI ASSISTENZIALI COME METODO PER PROMUOVERE PRASSI INTEGRATA E PER RENDERE

Dettagli

Operatori Socio Sanitari risorsa e opportunità per il miglioramento della qualità e dell assistenza. Attribuzione o delega?

Operatori Socio Sanitari risorsa e opportunità per il miglioramento della qualità e dell assistenza. Attribuzione o delega? Operatori Socio Sanitari risorsa e opportunità per il miglioramento della qualità e dell assistenza. Attribuzione o delega? Pordenone, Marzo 2014 Dott.ssa Catia Cassin Delega In ambito gestionale per delega

Dettagli

Nota sullo svolgimento delle prove INVALSI 2012 2013 per gli allievi con bisogni educativi speciali

Nota sullo svolgimento delle prove INVALSI 2012 2013 per gli allievi con bisogni educativi speciali Nota sullo svolgimento delle prove INVALSI 2012 2013 per gli allievi con bisogni educativi speciali 1 A.S. 2012 13 Bisogni educativi speciali. Documento pubblicato il 23.4.2013 1. Premessa A titolo di

Dettagli

Corsi Ayala 2014. Calendario. Sede Palermo. ADOS -2, Integrativo. Sede Saronno. Sede Roma. Sede Palermo

Corsi Ayala 2014. Calendario. Sede Palermo. ADOS -2, Integrativo. Sede Saronno. Sede Roma. Sede Palermo Corsi Ayala 2014 Calendario Sede Palermo ADOS - 2 Clinico ADOS - 2, Integrativo ADOS - 2 Avanzato ADI-R Avanzato Sede Saronno ADOS -2 Integrativo ADOS - 2 Avanzato Sede Roma ADOS -2, Integrativo Sede Palermo

Dettagli

L ESEMPIO DELLA VALVOLA CARDIACA TRANSCATETERE

L ESEMPIO DELLA VALVOLA CARDIACA TRANSCATETERE L ESEMPIO DELLA VALVOLA CARDIACA TRANSCATETERE VALVOLA CARDIACA TRANSCATETERE L ASSESSMENT Caratteristiche del dispositivo medico: le protesi valvolari aortiche trascatetere in commercio presentano alcune

Dettagli

Ruolo del Medico nell Assistenza Sanitaria di base. Prof. A. Mistretta

Ruolo del Medico nell Assistenza Sanitaria di base. Prof. A. Mistretta Ruolo del Medico nell Assistenza Sanitaria di base Prof. A. Mistretta Il medico di medicina generale (MMG) Garantisce l assistenza sanitaria Si assicura di promuovere e salvaguardare la salute in un rapporto

Dettagli

Criteri di selezione del collettivo e definizioni

Criteri di selezione del collettivo e definizioni Appendice A Criteri di selezione del collettivo e definizioni Introduzione L indagine sull integrazione sociale delle persone con disabilità è stata realizzata nell ambito del progetto Sistema di Informazione

Dettagli

Tasso di occupazione per fasce di età. Provincia di Piacenza, 2009 90,3 83,1 77,7 27,6 16,4. 15-24 anni. 25-34 anni. 45-54 anni.

Tasso di occupazione per fasce di età. Provincia di Piacenza, 2009 90,3 83,1 77,7 27,6 16,4. 15-24 anni. 25-34 anni. 45-54 anni. La situazione occupazionale dei giovani in provincia di Piacenza Premessa Una categoria di soggetti particolarmente debole nel mercato del lavoro è rappresentata, di norma, dai lavoratori di età più giovane

Dettagli

PROCEDURA OPERATIVA DI VALUTAZIONE DEI DIPENDENTI

PROCEDURA OPERATIVA DI VALUTAZIONE DEI DIPENDENTI PROCEDURA OPERATIVA DI VALUTAZIONE DEI DIPENDENTI A fini dell erogazione della produttività individuale e di gruppo ( art 17 comma 1 lettera a) dell Accordo nazionale e ai fini della progressione economica

Dettagli

Mini Guida Informativa per i dipendenti

Mini Guida Informativa per i dipendenti ASSICASSA Piano Sanitario Dipendenti a cui si applica il CCNL Telecomunicazioni Mini Guida Informativa per i dipendenti Sintesi delle Condizioni del Piano Sanitario MINI GUIDA AL PIANO SANITARIO ASSICASSA

Dettagli

La valutazione economica dei farmaci (I dati di costo) (claudio.jommi@pharm.unipmn.it)

La valutazione economica dei farmaci (I dati di costo) (claudio.jommi@pharm.unipmn.it) La valutazione economica dei farmaci (I dati di costo) (claudio.jommi@pharm.unipmn.it) pag. 1 Categorie di costo Costi diretti sanitari Terapie farmacologiche Visite specialistiche, Esami di laboratorio,

Dettagli

UNITÁ OPERATIVA DI PSICOLOGIA OSPEDALIERA DIPARTIMENTO ONCOLOGICO

UNITÁ OPERATIVA DI PSICOLOGIA OSPEDALIERA DIPARTIMENTO ONCOLOGICO UNITÁ OPERATIVA DI PSICOLOGIA OSPEDALIERA DIPARTIMENTO ONCOLOGICO 1/7 Attività L unità operativa di Psicologia Ospedaliera assicura interventi psicologici per: 1. Garantire, quando richiesto, il supporto

Dettagli

Relatore: Silvano Casazza Coautori: S. Marson, G. Cassavia, O. Manzi Affiliazione: CARD Lombardia

Relatore: Silvano Casazza Coautori: S. Marson, G. Cassavia, O. Manzi Affiliazione: CARD Lombardia Mettere a sistema le dimissioni protette: un possibile modello Relatore: Silvano Casazza Coautori: S. Marson, G. Cassavia, O. Manzi Affiliazione: CARD Lombardia In letteratura, sono stimate nel 2-3% di

Dettagli

STRUMENTO EDUCATIVO PER PAZIENTI CHE ASSUMONO FARMACI CHEMIOTERAPICI ORALI

STRUMENTO EDUCATIVO PER PAZIENTI CHE ASSUMONO FARMACI CHEMIOTERAPICI ORALI STRUMENTO EDUCATIVO PER PAZIENTI CHE ASSUMONO FARMACI CHEMIOTERAPICI ORALI Questo strumento è stato creato per facilitare gli operatori sanitari nella valutazione e nell educazione dei pazienti trattati

Dettagli

Scuola di Specializzazione in Psichiatria. Libretto Diario

Scuola di Specializzazione in Psichiatria. Libretto Diario Scuola di Specializzazione in Psichiatria Dott./Dott.ssa N Matr.. UNIVERSITA DEGLI STUDI DI GENOVA Facoltà di Medicina e Chirurgia Scuola di Specializzazione in Psichiatria Libretto Diario Dott./Dott.ssa

Dettagli

L integrazione dell Operatore Socio Sanitario nel processo assistenziale Ruolo dell O.S.S nell ambito del piano assistenziale

L integrazione dell Operatore Socio Sanitario nel processo assistenziale Ruolo dell O.S.S nell ambito del piano assistenziale L integrazione dell Operatore Socio Sanitario nel processo assistenziale Ruolo dell O.S.S nell ambito del piano assistenziale Vito Petrara Principi di riferimento per l assistenza I principi di riferimento

Dettagli

Il mal di schiena nell ambito della popolazione degli operatori sanitari, indagine sugli strumenti di prevenzione ritenuti efficaci.

Il mal di schiena nell ambito della popolazione degli operatori sanitari, indagine sugli strumenti di prevenzione ritenuti efficaci. Il mal di schiena nell ambito della popolazione degli operatori sanitari, indagine sugli strumenti di prevenzione ritenuti efficaci. Giorgio Bellan Obiettivi della ricerca: Indagare lo stato dell arte

Dettagli

SCHEDA FARMACO. Principio attivo (nome commerciale) Forma farmaceutica e dosaggio, posologia, prezzo, regime di rimborsabilità, ditta

SCHEDA FARMACO. Principio attivo (nome commerciale) Forma farmaceutica e dosaggio, posologia, prezzo, regime di rimborsabilità, ditta Principio attivo (nome commerciale) Forma farmaceutica e dosaggio, posologia, prezzo, regime di rimborsabilità, ditta Indicazione terapeutica Classificazione: Spesa per paziente trattato (euro, posologia/durata)

Dettagli

L esperienza dell Ospedale di Porretta Terme. Grado,14 novembre 2013 Barbara Cacciari Liana Tartari

L esperienza dell Ospedale di Porretta Terme. Grado,14 novembre 2013 Barbara Cacciari Liana Tartari L esperienza dell Ospedale di Porretta Terme Grado,14 novembre 2013 Barbara Cacciari Liana Tartari Professionisti coinvolti Responsabili organizzativo-gestionali Infermieri Clinici Coordinatori dell assistenza

Dettagli

Il miglioramento delle cure urgenti

Il miglioramento delle cure urgenti Ogni anno più di 1 milione e 700 mila cittadini in Emilia-Romagna si rivolgono al pronto soccorso quando hanno un problema sanitario. È un numero che tende a crescere costantemente determinando spesso

Dettagli

L ESPERIENZA DELLE REGIONE LAZIO NELLA GESTIONE DELLE INFEZIONI CORRELATE ALL ASSISTENZA

L ESPERIENZA DELLE REGIONE LAZIO NELLA GESTIONE DELLE INFEZIONI CORRELATE ALL ASSISTENZA L ESPERIENZA DELLE REGIONE LAZIO NELLA GESTIONE DELLE INFEZIONI CORRELATE ALL ASSISTENZA Dott.ssa Cristina Matranga Coordinamento Regionale Rischio Clinico INCIDENZA DI PAZIENTI INFETTI 5,2% IN ITALIA

Dettagli

Corso di Formazione per Operatore Socio-Sanitario Complesso Integrato Columbus - Anno 2014

Corso di Formazione per Operatore Socio-Sanitario Complesso Integrato Columbus - Anno 2014 Corso di Formazione per Operatore Socio-Sanitario Complesso Integrato Columbus - Anno 2014 Lezione 8 Interventi socio assistenziali nell anziano Docenti: Claudia Onofri Ivana Palumbieri L invecchiamento

Dettagli

La spasticità: nuove possibilità di trattamento

La spasticità: nuove possibilità di trattamento La spasticità: nuove possibilità di trattamento La spasticità: Cos è? Si definisce spasticità un alterazione dei movimenti data da un aumento del tono muscolare involontario, con contratture muscolari

Dettagli

Scheda informativa gestione dei rischi per la salute e la sicurezza sul luogo di lavoro

Scheda informativa gestione dei rischi per la salute e la sicurezza sul luogo di lavoro Scheda informativa gestione dei rischi per la salute e la sicurezza sul luogo di lavoro Questa scheda informativa offre indicazioni generali per le persone che gestiscono un azienda o un iniziativa imprenditoriale

Dettagli

LA REVISIONE LEGALE DEI CONTI La comprensione

LA REVISIONE LEGALE DEI CONTI La comprensione LA REVISIONE LEGALE DEI CONTI La comprensione dell impresa e del suo contesto e la valutazione dei rischi di errori significativi Ottobre 2013 Indice 1. La comprensione dell impresa e del suo contesto

Dettagli

TERAPIE MEDICHE SPECIFICHE IN EMERGENZA

TERAPIE MEDICHE SPECIFICHE IN EMERGENZA Conferenza Nazionale di Consenso LA GESTIONE MULTIDISCIPLINARE DELLA LESIONE MIDOLLARE IN FASE ACUTA Documenti preliminari TERAPIE MEDICHE SPECIFICHE IN EMERGENZA Stefano Arghetti, Lucia Scirpa 1 PREMESSA

Dettagli

EFFETTO SULL ADERENZA ALLA TERAPIA ANTIRETROVIRALE (HAART) DI UN SERVIZIO SOCIO EDUCATIVO (SSED) PER L ACCOMPAGNAMENTO DI PERSONE MULTIPROBLEMATICHE CON INFEZIONE DA HIV. E. Barchi,* G. Corradini, S. Artoni,

Dettagli

L ASSISTENZA DIABETOLOGICA NELLA A.S.N.7

L ASSISTENZA DIABETOLOGICA NELLA A.S.N.7 L ASSISTENZA DIABETOLOGICA NELLA A.S.N.7 G.Pipicelli, L.Mustara, G.Angotzi, T.Colosimo,R.Guarnieri,A.Parottino,I.Pinto U.O Complessa di Diabetologia e Dietologia Territoriale A.S.n.7 Catanzaro Direttore

Dettagli